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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Fantastica Barbara 2

By 17 Aprile 2023One Comment

Dopo questa ennesima ‘delusione’ della mia vita, tornato a casa, cercai di allontanarmi da Barbara’ ! Avevo deciso di mettere un punto’alla storia con lei e soprattutto alle storie con donne come lei. Basta umiliazioni, basta prendere le corna in questo modo’ anzi basta prendere le corna in generale.
E come succede in queste situazioni iniziai a fare un esame di coscienza, sul perché questi episodi capitavano sempre a me, perché venivo ripetutamente tradito e soprattutto prechè venivo tradito in questo modo? Perché le due donne più belle, sensuali ed interessanti della mia vita mi avevo tradito addirittura facendomi assistere alle loro ‘performance’?
Barbara all’inizio capì la situazione e un po’ per orgoglio, un po’ per sua relae confusione decise di accettare il mio allontanamento.
Purtroppo’l’allontanamento durò poco meno di un mese. Infatti una sabato serà tardi, era circa l’una di notte , senti il citofono suonare.
Stupito risposi: ‘ chi è?’ ,’ciao sono Barbara, disturbo?’ Rimasi stupito’poi: ‘ Ciao Barbara che è successo? LEI: senti’.scusa per l’orario, posso salire un attimo? IO: ma che è successo? LEI: ‘ehm’n..no’ nulla ti devo parlare un attimo’., per favore mi fai salire? A quel punto per evitare che qualcuno del mio palazzo potesse ficcanasare e soprattutto ascoltare risposi di si e le apri il portone. Dopo pochi istanti me la ritrovai davanti alla porta. Lei mi salutò con imbarazzo, vide che io ero in pigiama e disse :..scusami’stavi dormendo? IO: no guardavo un film. LEI: Posso entrare? IO: Si accomodati. Accesi le luci del salone e ci accomodammo: lei sul divano io sulla poltrona difronte. Si tolse il cappotto ed il cappello: era bellissima’.ebbi un tonfo al cuore. Pantalone di pelle, stivaletto nero, maglione di lana nero. Era fantastica!!!!
IO: vuoi bere qualcosa? LEI: ‘che hai’? IO: tu che vuoi’? LEI: hai vino rosso? IO : si. LEI: ok allora del vino rosso.
IO: allora dimmi’che mi volevi dire’ LEI: senti, lo so che ti ho deluso, che non mi vuoi più vedere , che mi reputi male, che ti faccio schifo, ‘ La fermai. IO: e’ei’ei’aspetta’aspetta.. chiariamo una cosa, non mi fai schifo, non ti reputo male e non mi hai deluso’ niente di tutto ciò, solo non voglio avere un rapporto così, sono ad un momento della mia vita che voglio avere una donna fedele che mi ami e mi rispetti per quello che sono’ Non voglio dover dividere la mia donna con altri uomini, altri cazzi’.o quello che sia! Lei guardandomi dritta negli occhi disse: ‘.MI MANCHI’!!! Non riesco a stare senza di te! Ebbi un tonfo al cuore, mai mi sarei aspettato queste parole. IO: sai Barbara da quando ho chiuso con te ho cercato di capire il perché fosse capitato a me’, ho cercato di analizzare perché fosse successo ancora una volta a me, ma ancora non riesco a capirlo. Stavamo bene insieme, ci divertivamo, scopavamo benissimo e tu mi piacevi da morire e vorrei tanto capire come cazzo è stato possibile tutto questo. LEI: anche io ho cercato di capire’. e forse una idea me la sono fatta. IO: e allora spiegamelo tu’ ti prego, perché io ho l’ombra più assoluta. LEI: ok’ma ti prego pesa bene le mie parole’ non mi fraintendere’!! Credo che questo succeda perché sei tu a volerlo’ IO: COSA? LEI: aspetta’aspetta’ fammi finire’. E soprattutto non ti arrabbiare’, mi sto limitando solo a dirti l’idea che mi sono fatta io’, non è detta che sia sacrosanta. IO: continua. LEI: ‘a te piace giocare’a te piace l’idea che la donna che ti attrae sia porca, sia un po’ puttana, sia un po’ perversa’.e’. fin qui tutto normale’. ma la verità che ti piaccia o no e che tu mia hai spinta a farmi scopare da Davide! Ogni volta che scopavamo non eravamo soli, ti eccitavi da morire a sentirmi dire cosa avrei e cosa non avrei fatto a letto con lui’o con un altro’ IO: ma è diverso’. che’ Lei mi interruppe: ASPETTA’. è diverso cosa’ ? Il dire dal fare? Tu pensi questo’!!! Ma in questo caso non è la verità!!! Sono qui per dirti che mi manchi da morire’, che mi manca stare con te, uscire con te, giocare con te ed anche’.(mi fisso dritto negli occhi) venire a letto con te. Non hai idea in questo momento che voglia che ho di fare sesso con te’. Di farti impazzire a letto di farti venire’. Di farti godere’.. di essere porca perversa e puttana’, ma di fare tutto solo per te! E se fosse necessario non vedere più nessuno, non sentire più Davide o chi esso sia, ti giuro’. IO lo farei per te.
Avevo la salivazione a zero, il cuore a mille ed il cazzo mi era diventato di marmo!
Poi aggiunse: ora sta a te decidere’ puoi mandarmi via definitivamente, puoi darmi un’altra possibilità di dimostrarti i miei sentimenti e la mia fedeltà.
Prese il calice si alzò dal divano diede un sorso, si avvicinò alla finestra guardò fuori e disse: prediti tutto il tempo che vuoi, anche questa è sarà una dimostrazione che davvero ci tengo a te. Poi con aria tremendamente sensuale ed erotica si avvicinò alla poltrona, si inginocchiò difronte a me e guardandomi negli occhi disse: se posso darti un consiglio, stasera vieni a letto con me’ , ti assicuro che ne varrà la pena’, a prescindere dalla tua decisione’ una bella scopata ci sta sempre bene’.., no???
Purtroppo il mio pigiama non dava possibilità di equivoci, si vedeva che ero arrapato’
Pensai tra me e me’.anzi’non pensai’non dissi nulla’. Lei mi sbottonò il bottoncino del pantalone, mi afferrò il cazzo, inizio a muoverlo per tre/cinque secondi poi lo prese in bocca ed inizio uno dei più belli, sensuali, gustosi e gratificanti pompini che avessi mai ricevuto.
Da quel momento fu una escalation’fino ad arrivare a letto’..!!!! Scopammo tutta la notte e venni per ben tre volte’. una cosa incredibile’. facemmo sesso orale, vaginale anale e l’ultimo mio orgasmo avvenne grazie ad un incredibile pompino accompagnato da uno splendido massaggio prostatico.
Fu una notte indimenticabile’., Barbara era una furia scatenata’. Assecondò tutte le mie fantasie e tutte le mie idee’sembrava leggermi nella mente’. Continua’
‘. Dopo l’ultimo mio orgasmo ci accasciammo sul letto’ distrutti e felici.
Barbara: allora ne è valsa la pena? IO: beh’ si:..! Lei sorrise e guardandomi negli occhi aggiunse: sono felice, ci tengo a te! IO: Barbara perché pensi che sia stato io a spingerti fra le braccia di Davide? LEI: tesoro’ dimmi la verità’. a te piace da morire sapere che una donna tradisce il proprio uomo’è una cosa che ti ha sempre intrigato da morire. IO: beh’si’. LEI:
vedi in realtà il pensiero che io scopassi con un altro ti ha sempre eccitato’..IO: ‘non so se è proprio cosi’ LEI: ‘.senti ora sono stanca ed il discorso è troppo lungo. Prima di Davide tu ti eri sempre fidato di me, giusto? IO: si. LEI: bene se ti fiderai ancora ti dimostrerò quello che penso.
Di li a poco ci addormentammo.
Da quel giorno ricominciammo a frequentarci sempre più assiduamente, fino a tornare ad essere una coppia a tutti gli effetti. Cercavo di darlo sempre meno a vedere ma ero sempre molto sospettoso e soprattutto geloso. Naturalmente Barbara era cosi bella ed attraente che veniva sempre molto guardata e corteggiata ma, almeno in mia presenza, non dava alcun segno di interesse.
Passarono mesi e tutto filava alla grande, decidemmo di andare a fare un week end a Berlino. Una sera mentre bevevamo un drink a ritmo di musica in un locale pieno di gente, Barbara fu abbordata da un ragazzo di colore che le passo una paio di volte vicino sfiorandola ripetutamente sule spalle. Lei gli sorrise e lo guardò poi si girò nuovamente verso il bancone e mi guardò con complicità. Di li a poco il locale si riempì ulteriormente di gente, tanto da non riuscire a muoversi e fu allora che il ‘bronzo’ di colore ripassò nuovamente vicino a lei e chiedendole scusa in inglese le fece segno se poteva passare . Barbara sorrise e annuì e si azzeccò il più possibile al bancone per poterlo far passare. Il ragazzo ricambio il sorriso e ringraziandola passo molto delicatamente e lentamente, questa volta però non le strusciò il petto sulle spalle, ma bensì il suo enorme e duro pacco sulle natiche. Tu questo mentre la guardava. Lei non proferì parola ricambio lo sguardo, poi mi si avvicino all’orecchio e disse: Tesoro perché non ce ne andiamo’.qui ce un mare di gente e poi mi è venuta una gran voglia di te! Uscimmo dirigendoci verso il nostro albergo, lei dopo poche decine di metri mi fermò e mi diede un bacio con la lingua e mi mise una mano in mezzo alle gambe. LEI: mmhh’ho voglia’. E ricominciammo a camminare.
Arrivati in albergo non mi diede nemmeno il tempo di dire nulla e mi salto letteralmente addosso. Scopava con grinta’era visibilmente su di giri’ IO: Barbara dimmi la verità, quel ragazzo di colore ti ha mandato il sangue al cervello? Lei apri gli occhi mentre mi cavalcava: ‘SI’.decisamente si’ aveva un odore incedibile’ IO: e poi? LEI: aveva un fisico bestiale ed aveva un cazzo gigantesco’. IO: si? LEI: si’ quando è passato me l’ha strusciato addosso IO : si’ ho visto’ Lei sorrise e ricomincio a muoversi sopra di me. IO: e te lo saresti fatta? LEI: vuoi che sia sincera? IO: certo’! LEI: SI. Di colpo si fermo e mi guardo fisso e mi chiese: ti da fastidio? IO: ‘.eh ehm uun po’ . LEI: non tesoro’non devi infastidirti, io sono qui con te’ e non con lui’ IO: si lo so .. LEI: ora devi essere sincero tu con me. IO: si.. LEI: a te ti ha eccitato la scena? IO : eh.. LEI: devi essere sincero.. IO: si’ mi ha eccitato’.LEI: e che male c’è’. IO: ma’veramente’ Lei scese da sopra me si inginocchiò tra le mie gambe’: Tesoro devi stare tranquillo’è arrivato il momento che tu butti fuori tutto’.fidati di me’ parla con me’sono qui. Io non sapevo cosa dire’ avevo il cuore a mille.. Lei mi guardo negli occhi e disse: dimmi la verità’ti piacciono queste situazioni? Io non riuscivo a parlare. LEI: dai parlami’sono la tua donna’amo solo te’ butta fuori quello che hai dentro’. Poi mi prese il cazzo in mano lo strinse ed iniziò a masturbarmi. LEI: ti ha eccitato vedere come quel ragazzo me l’ha strusciato sul culo ? Io non riuscivo a rispondere. LEI: di la verità ti sarebbe piaciuto avessi risposto alle provocazioni? Io non parlavo’.ma ahimè’ il mio cazzo lo faceva per me.
Barbara incalzava con le domande, ma io ero nel pallone più totale’ ad un certo punto lei mollo il mio cazzo e quasi gridando disse: ‘.CHE CAZZO HAI’.??? RISPONDI??? Io a questo urlo mi svegliai dal torpore che mi aveva preso e risposi: ma che cazzo vuoi’? LEI: voglio che tu mi risponda’che mi dica la veritàà..:!!! IO: ok’.lo vuoi sapere ‘?? Si’.si’.mi ha eccitato ed anche tanto”.cazzo’..!!!!! E’..SI’.SI’.mi avrebbe fatto piacere vederti rispondere alle provocazioni’.vaffanculo!!! LEI: e cosa c’è di male’.? IO: cosa c’è di male’? Non lo so ! Se lo sapessi te lo direi’.!!!! Barbara prese il cazzo in mano ed inizio a muoverlo lentamente, poi guardandomi negli occhi disse: non c’è niente di male’anzi’vuoi sapere la verità’.??Questa cosa mi piace da morire e mi eccita molto. Prese il mio cazzo in bocca ed inizio a masturbarmi e spompinarmi con forza e passione; nel frattempo mi infilò un dito nel culo ed inizio a spingere con forza. Con la destra mi masturbava e con la sinistra mi trastullava il sedere.
LEI: ti piace’? IO: SS::SSI’. LEI: ti sarebbe piaciuto che mi fossi girata ed avessi baciato in bocca quel ragazzo? IO: si’.uhhh’..si’ Lei mi masturbava sempre più forte e mi spingeva il dito nel culo sempre con più decisione. IO: te lo saresti fatta? LEI: si’. IO: e dove’.? LEI: qui in questa stanza e su questo letto. IO: si’e come’.LEI: come come? In tutti i modi possibili ed immaginabili. Ed a te sarebbe piaciuto guardare? IO: si’. ! Lei sorrise maliziosamente ed aumento il ritmo. Dopo pochissimo io venni con lei che mi incitava dolcemente.
Dopo questo orgasmo mi senti meravigliosamente bene’. Barbara oltre a farmi godere mi aveva fatto liberare da un blocco. …continua…
Dopo questa ennesima ‘avventura’ il nostro rapporto filava alla perfezione, il sesso tra di noi era meraviglioso e Barbara era perfetta. Sapeva sempre come prendermi, come farmi eccitare o farmi calmare, mi leggeva dentro con una facilità che poche persone avevano dimostrato fino ad allora.
In realtà, con il senno di poi, posso tranquillamente affermare che dietro i comportamenti di Barbara si celava un disegno ben preciso, una pianificazione quasi perfetta per arrivare al suo scopo. Aveva trovato e capito i miei punti deboli, poteva finalmente avere una relazione stabile ed allo stesso tempo avere le sue scappatelle ‘autorizzate’.
Mi stava pian piano portando ad essere un suo succube complice per poter fare tutto ciò che le passasse per la testa. Ogni volta che mi provocava con altri uomini, faceva in modo da farmi godere da morire, le sue scopate con me erano sempre belle, ma diventavano fenomenali quando volutamente mi stuzzicava con l’idea di farmi guardare.
Barbara volontariamente mi trasformò in un ‘cuckold’.
Purtroppo ho capito tutto troppo tardi’.
Le sue provocazioni ed i suoi giochetti preparatori andarono avanti per mesi, fino ad una sera in cui decise che era arrivato il momento.
Avevamo trovato un last minute per trascorrere un week end in un villaggio turistico e cosi decidemmo di partire. Il primo giorno trascorse in maniera perfetta, ci divertimmo e ci rilassammo, eravamo stesi sui lettini in spiaggia quando ad un tratto si avvicino Andrea, uno degli animatori. Andrea era davvero un bel ragazzo, finemente palestrato, moro alto e con un sorriso contagioso. Inizio a chiacchierare con noi per una decina di minuti del più e del meno, ci spiegò il programma dei giorni in cui eravamo ospiti del villaggio concludendo con l’invitarci per la sera successiva la party che si sarebbe tenuto in spiaggia. Ci saluto simpaticamente e passò ad un altro ombrellone. IO: simpatico Andrea, Barbara: si..si.. molto simpatico’ poi guardandomi con aria maliziosa aggiunse: anche un gran bel ragazzo.
La giornata trascorse rapidamente, la sera andammo a cena e dopo lo spettacolo tenuto in anfiteatro, rimanemmo a bere un drink al bar in compagnia di qualche ospite di alcuni animatori, tra cui lo stesso Andrea. Barbara era visibilmente attratta da lui, flirtava con la sua solita finta innocenza e senza curarsi minimamente della mia presenza. Da li a poco decidemmo di andare a dormire. Arrivati in camera, ero eccitatissimo ed iniziai a baciarla con foga, lei ricambio il bacio, poi si alzo si diresse verso il bagno. Usci con indosso solo le mutandine, prese una maglia bianca con la quale era solita dormire e si infilò nel letto.
Mi avvicinai a lei e ricominciai a baciarla, infilai le mani sotto la maglietta ed inizia a toccarle il seno. Dopo poco lei mi fermò e disse: tesoro stasera no’ IO: no. .cosa? Lei: stasera non voglio fare l’amore. Tremendamente deluso le chiesi: Perché? Lei: perché non mi va? IO: ‘.come non ti va non capisco.. LEI: voglio farlo domani’ IO: domani? Perché domani? Scusa ma che cambia? LEI: Domani’lo voglio fare domani’ IO: Barbara che è successo? LEI: niente amore’IO: cazzo’non riesco a capirti’ LEI: domani capirai’ IO: no.. cazzo’spiegami’ ho una voglia matta. LEI: tesoro’ lo so che ti sei eccitato a vedermi flirtare con Andrea . IO: a maggior ragione’ LEI: ‘.. se lo facciamo dopo inizi a menarmela con la storia della gelosia, del terzo incomodo’ecc. ecc. IO : e quindi? LEI: e quindi niente’ non voglio essere rotta le scatole con le tue menate IO : ma dai’ ! E cercai sorridendo di darle un bacio’, lei girò il viso e mi evitò e disse: ma dai’ un corno’.! Rimasi in silenzio guardandola’ LEI: tesoro è arrivato il momento di decidere, o dentro o fuori. IO: in che senso’ ? LEI: nel senso che hai capito. IO : no’ davvero’ in che senso? LEI: nel senso che o ti lasci andare completamente alle tue fantasie o no! O decidi di giocare ed essere libero con te stesso ,senza avere questa continua paura di perdermi a causa di queste nostre fantasie, oppure è meglio toglierle completamente di mezzo. IO: Barbara’ma’.io’ LEI: niente ma..io’ la verità è che tu ti ecciti da morire ad immaginarmi con un altro, ti ecciti da morire a vedermi flirtare con un altro, che ti sei eccitato da morire a vedermi a letto con Davide, ma sei terrorizzato dall’idea che in questo modo potresti perdermi”!!! Con un groppo in gola timidamente risposi: ‘ma’ma.. credo sia normale che cosi potrei perderti. LEI: No’invece no’ ! Quello che tu non hai capito è che odio le indecisioni’., o ‘giochi’ oppure no. Io ti amo ed accetterò quello che tu vorrai’e sarò felice in entrambi i casi. Ma se continui ad essere ‘ un po’ dento ed un po’ fuori’, allora si che potrai perdermi’., anzi allora si che mi perderai !
Che stronza’.stava mettendo un ennesimo tassello, (forse il più grande) al suo abilissimo piano.
Barbara vedi che io’ Lei mi interruppe’: ora non voglio sapere niente sono stanca ed un po’ delusa’.pensaci su’. e poi mi dirai. Ora dormiamo’ magari la notte realmente ti porta consiglio. Buonanotte.
Rimasi pietrificato e basito’ non aggiunsi altro’ in quel momento pensai..: cazzo ha ragione’!!!
Mi girai dall’altro lato e cecai di prendere sonno.
Ma che vuoi dormire’., tra il tarlo che mi aveva messo in testa, la rabbia, la gelosia e l’eccitazione non chiusi quasi occhio.
L’indomani fui svegliato da Barbara che con la sua solita dolcissima voce mi esortava ad alzarmi. Apri gli occhi ed ebbi subito un ennesimo tonfo al cuore, Barbara aveva indosso un costuma da bagno terribilmente sexy, che le stava tremendamente bene. Era un bikini striminzito che lasciava poco all’immaginazione e che metteva in risalto le sue forme . (Ennesimo gesto, sicuramente premeditato del suo diabolico piano)
Pigrone ti vuoi alzare? Dai c’è un sole meraviglioso’ed ho anche fame.
La guardavo incantato ero arrapato da morire, come ipnotizzato mi fiondai sotto la doccia e in pochi minuti ero pronto. Lei era bellissima, mi piaceva da morire, avevo il cuore che mi batteva a mille e fu allora che capii che non volevo e non potevo perderla. La presi per un braccio la guardai negli occhi e le dissi: Barbara’io ti amo’. Non ho chiuso occhio ed ho pensato tutta la notte alle tue parole’. Hai ragione, o dentro o fuori’ non posso e non devo nascondere le mie fantasie. Tu sei stata fantastica, con dolcezza sei stata capace di farmi essere sincero con me stesso. Il nostro rapporto sta andando a gonfie vele, anche per merito dei nostri ‘giochini’ e sarei uno stupido ad interromperlo.
Lei mi guardo dritto negli occhi, aveva un’aria tremendamente soddisfatta e le scappo una smorfia di piacere.
La tirai a me ed iniziai a baciarla’, prima sfiorai il suo costume poi iniziai ad accarezzarla, avevo il cazzo in tiro, lei si lascio toccare per un po’ poi mi disse: sei sicuro’? IO: si..!! Sicurissimo’! e ripresi a baciarla. Lei mi fermò e mi disse, tesoro’ora voglio andare a fare colazione e poi a mare, riprendiamo il discorso stasera. IO: dai ti desidero da morire, perché stasera’ LEI: perché voglio vedere se veramente sei convinto’ IO: dai Barbara’se ti ho detto questo è perché lo penso’LEI: bah’non lo so’.vedremo’! IO: stai tranquilla non ti ho mentito. Lei a quel punto con aria tremendamente porca guardandomi negli occhi disse: ho in mente una cosa che ti farà impazzire. IO: cosa? LEI: lo vedrai. IO : dai dimmi cosa’ LEI: no’voglio farti impazzire’! Poi sorridendo aggiunse :Ora basta, andiamo’ IO: ma dai Barbaraaa’ LEI: niente Barbara’stasera e basta.
Trascorremmo una piacevolissima giornata’Rientrammo in camera e dopo una doccia ed un po’ di relax, iniziammo a prepararci per la serata.
Come capita molto spesso noi uomini siamo ben più veloci nel vestirci delle donne ed anche quella sera fu così. Mi accomodai sul terrazzino della stanza ed iniziai a fumare una sigaretta in attesa che lei fosse pronta. Barbara uscì dal bagno profumatissima, con un leggerissimo trucco e con solo il reggiseno indossato; si infilò un vestitino stretch ed ai piedi un paio di sandali bassi legati alle caviglie, modello antica Roma per intenderci. Poi guardandosi allo specchio disse: Tesoro sono pronta possiamo andare. La guardai e con un certo stupore le dissi: amore e le mutande? LEI: non le ho messe. IO: ah’ e come’reggiseno si e mutande no? Lei con aria tremendamente innocente: tesoro senza il reggiseno sarebbe volgare. IO: invece senza mutande non lo è? LEI: ‘no’ poi guardandomi con aria di provocazione aggiunse quasi sussurrando: E’ pratico! IO: pratico..? LEI: certo’ per fare qualsiasi cosa è decisamente pratico. Mi fece l’occhiolino, mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla stanza, verso il ristorante del villaggio.
Il sangue mi arrivò al cervello, oltre che mostruosamente sexy e bella era anche incredibilmente arrapante e porca.
…continua… All’ingresso del ristorante c’erano tutti gli animatori schierati per dare il benvenuto agli ospiti del villaggio ed al nostro passaggio gli occhi di tutti finirono su Barbara che bella e sexy com’era non poteva di certo passare inosservata. Lei se ne accorse e l’espressione del suo viso cambiò, da allegro ad eccitato.
Dopo una piacevolissima cena ci recammo sulla spiaggia dove intanto era iniziata la festa.
L’atmosfera era bella, tutta la spiaggia era piena di fiaccole e la pista da ballo era stata delimitata da simpatici tavolini bassi con intorno pouf bianchi per sedersi.
Prendemmo da bere e ci accomodammo ad uno di questi tavolini intanto la musica da discoteca incalzava e la spiaggia si riempiva.
Passò avanti a noi Andrea e Barbara senza esitare neanche per un secondo, lo chiamò prendendolo per un braccio. Andrea: Ciao ragazzi, come và’? Barbara: Bene grazie. Andrea: vi piace la festa? Barbara: si molto carina, bello come avete preparato. Andrea: merito del nostro scenografo. Barbara: bravo, davvero molto bravo fagli i complimenti da parte nostra.
Andrea: certo, sarà sicuramente contento. Barbara: scusa perché non ti siedi e bevi una cosa con noi. Andrea: volentieri, datemi trenta secondi e vengo. Barbara mi guardò, aveva un aria tremendamente arrapata. Ebbi un fremito di gelosia, ma memore delle nostra discussione della mattina dovetti ingoiare il rospo senza poter dire nulla.
Andrea fu di parola e dopo pochissimo si venne a sedere con noi. Ci chiese come stavamo trascorrendo la nostra breve vacanza e come ci fossimo trovati fino ad allora in villaggio, la nostra risposta fu naturalmente positiva. Parlammo del villaggio, del suo lavoro di animatore e delle sue mansioni. Andrea era soprannominato il ‘San Pietro’ della spiaggia e quindi ci venne spontaneo chiedere il perché di tale nomignolo e ci spiego che oltre ad essere un animatore di contatto aveva anche la gestione delle cabine e quindi le chiavi di riserva di ognuna di esse. Barbara con la sua solita ironia inizio a prenderlo in giro, sottolineando l’ importanza della gestione delle cabine del lido. Lui sorridendo e cogliendo il sarcasmo si fece dapprima prendere in giro facendo dell’autoironia, poi ci spiegò il perché di quella specifica mansione. Il villaggio era composto da due strutture: ‘villaggio’ per i comuni mortali e le villette per le persone più facoltose, mentre al lido potevano accedere anche un numero limitato di persone dall’esterno, per cui vi erano diverse tipologie di cabine. Barbara si incuriosi per questa cosa che non riusciva a spiegare: scusa’ma che significa diverse tipologie di cabine, le cabine per cambiarsi non sono tutte uguali? Andrea sorrise e rispose di no e ci spiegò che c’erano tre tipologie: la prima era semplicissima e minuscola e serviva solo per un cambio di costume veloce; la seconda decisamente più grande che veniva assegnata agli esterni per tutto il periodo estivo e che gli dava la possibilità di poter lasciare all’interno anche materassini, borse, ecc.ecc.; la terza, quella per coloro che andavano nelle villette, era quasi identica di misura ma aveva una serie di confort maggiori, tipo piccola doccia interna calda, un asciuga capelli, uno specchio a tutta altezza. Barbara si fece una risata: Davvero’? Non ci posso credere’! Veramente esistono cabine così? Andrea: eh si’ davvero. LEI: ma dai mi stai prendendo in giro?? Andrea: no, no, assolutamente no’ esistono davvero. Mi dispiace che non ho le chiavi se no vi portavo a vederle. Barbara: come non hai le chiavi’tu sei ‘il San Pietro’ della spiaggia. Lui si fece una grassa risata ed aggiunse: ‘ ma ti pare che mi porto tutte le chiavi anche la sera? LEI: no dicerto’stavo scherzando’! Anche se mi avrebbe fatto piacere vederne una. Andrea: aspetta però forse posso accontentarti. LEI: in che senso..? Andrea: la cabina 35 ha la serratura della porta rotta e salvo non l’abbiano aggiustata stasera,’. e decisamente non credo’, posso fartela vedere. LEI: no dai’, non ti preoccupare’., se dovesse arrivare il ‘proprietario’ che figura faremmo’ Andrea: no tranquilla non è stata assegnata, per di più questa settimana abbiamo solo due villette e nessuno ha chiesto la cabina, quindi in quella zona c’è poco movimento.
Si avvicino a noi una animatrice, disse ad Andrea che dovevano andare a riva. Lui si alzo e ci disse: ragazzi scusate, abbiamo una piccola sorpresa devo andare, torno tra poco.
Tutti gli animatori sulla riva del mare, fecero volare una serie di lanterne luminose; fu allora che Barbara si accorse di non avere il cellulare per poter fare una foto. Barbara: tesoro’ma il mio cellulare? IO: boh’ l’hai lasciato in camera forse. Lei: cavolo non mi ricordo’ IO: scusa non ti ricordi se l’hai preso quando siamo usciti ? Lei: NO’ oddio.. non è che l’ho lasciato al ristorante? IO: Barbara non mi ricordo, non ho fatto caso se l’avevi oppure no. Lei: oh no.. spero di non averlo perso. IO: vuoi che vado a vedere? Lei: si per favore’.
Aspettai che lo spettacolo delle lanterne fosse terminato e non felicissimo mi alzai ed andai al ristorante. Era tutto spento, entrai andai verso il nostro tavolo ma nessuna traccia del telefono. Incontrai il responsabile di sala che mi confermò di non aver trovato nulla. A quel punto decisi di fare un salto in camera per vedere se lo avesse lasciato li ed infatti lo trovai sul letto. Ritornai sulla spiaggia ed andai diretto verso il tavolino, ma Barbara non c’era. Mi guardai intorno ma non riuscivo a vederla, c’era parecchia gente ed tutto era illuminato solo dalle fiaccole. Andai verso il bar della spiaggia, ma anche li non c’era traccia; vista la mancanza di fila presi un mojjto e tornai al tavolino. Passati altri cinque minuti, non vedendola pensai che fosse andata in camera a cercare il cellulare, ma l’avrei dovuta incontrare per la strada. A quel punto vidi mi venne in mente la storia delle cabine e poiché non mi andava di rimanere seduto ad aspettarla, decisi di andare a cercarla.
La zona delle cabine delle villette era nella parte più isolata e più buia del lido. Camminando trovai la cabina 21 ed iniziai a scorrere tutti i numeri 22, 23, 24′. In lontananza la musica della festa suonava; era tutto buio da nessuna cabina si vedevano luci, pensai tra me e me che non c’era nessuno e che ero arrivato inutilmente fin li, quando mi trovai all’altezza della cabina 35 sentì un rumore sordo provenire da dentro la cabina e subito dopo un UUUUHHHHHH’ MI pietrificai’ quel uhuhu’ lo conoscevo: era Barbara. La saliva mi si azzerò’. Il cuore sembrava mi scoppiasse fuori dal petto’. Non sapevo cosa fare’. Dovevo andare via ? Dovevo rimanere? Dovevo entrare? La dovevo chiamare? Dovevo incazzarmi?
E qui che fece effetto ‘la cura Barbara” capi che se mi fossi arrabbiato l’avrei persa per sempre e quindi decisi di andare via e lasciarla fare’ma senti un altro UHUHUHUUUUHHUU’. Poi ancora un altro’ed un altro ancora sempre più ravvicinati’ poi nitidamente la senti, ansimando, dire: DAI’.SI’.DAI’COSI’. Mi fermai l’eccitazione e la perversione di mettere in pratica quello su cui spesso avevamo fantasticato fu più forte. Mi avvicinai alla finestrina della cabina, ma non si riusciva a vedere niente. Posai la mano sulla porta della cabina e la spinsi delicatamente’.
La luce di fuori illumino l’interno come un proiettore di un film’ Difronte a me c’erano loro’. Andrea in piedi con i pantaloni abbassati di spalle alla porta e Barbara in braccio a lui con la schiena appoggiata alla parete di legno della cabina, le braccia intorno alle spalle ed al collo e le gambe intorno alla bassa vita di lui. Andrea la stava penetrando con colpi forti e decisi’
Sorpresi dalla luce si fermarono senza però muoversi dalla posizione i cui erano; lei cerco di mettere a fuoco in controluce per capire se ero io, lui diede una rapida occhiata a lei e con la coda dell’occhio si girò verso la porta, il tutto in una frazione di secondo. Barbara non appena mi riconobbe si rilassò e ricominciò a muoversi lentamente, come a voler far ripartire Andrea, che dapprima esitò poi le chiese con un tono di voce molto rilassato: ‘è lui’? Barbara: ..si’ Andrea esitò ancora qualche istante’ poi riprese lentamente a muoversi’ LEI: te l’avevo detto che era tutto tranquillo. Andrea non rispose la guardò e lentamente aumentò il ritmo’.e disse: per favore digli di chiudere la porta, se ci vedono per me sono cazzi’ Barbara: …vuoi che esca’? Andrea: ”.come vuoi tu’ Barbara rivolgendosi a me; ‘.tesoro per favore chiudi la porta. Non me lo feci ripetere due volte feci un passo indietro e mi tirai la porta’ Barbara mi fermò e con la sua solita e disarmante dolcezza disse: ‘no aspetta’ chiudi la porta’.ma tu entra dentro’stai qui.
Eccomi’ci era riuscita’ero diventato un ‘cuckold” e cosi feci’ entrai e chiusi la porta.
La mia donna scopava un altro ad poco più di un metro da me.
All’interno della cabina la luce era spenta e l’unica possibilità di vedere era con quella che penetrava dalla persianina della finestra. I due corpi erano in penombra e si riuscivano a vedere a malapena l’ espressioni del viso di Barbara che aveva la sua faccia rivolta verso di me. Averli cosi vicini mi permetteva di sentire i loro respiri ansimanti; Andrea, ad un certo punto, staccò Barbara da vicino al muro di legno della cabina e mentre lei rimase avvinghiata a lui nella classica posizione del missionario all’in piedi, iniziò a farla andare su e giù con forza e decisione, accelerando notevolmente il ritmo. Il loro movimento divenne frenetico, il loro respiro aumento di velocità ed intensità, ma mentre quello di Andrea era così per lo sforzo’., anzi per il gesto atletico che stava compiendo, quello di Barbara era di puro godimento ed il respiro di entrambi si trasformò si espressioni di godimento. Lei che veniva spinta su e giù ad una velocità impressionante lo incitò a continuare ed a non fermarsi: SI’SI’Si’sI’si’.NON TI FERMARE’.NON TI FERMAREEEE’SIII’.SI” , lui non rallentò nemmeno di un soffio’ e con una espressione affannata, tesa ma molto dolce la incitò a venire: ‘..ahh’VIENI’..VIENI’. LEI: ‘.sssiiii’siiiis’vengo’vengoooo’. uhhhhh..hhuuu.. ed esplose nel suo classico orgasmo. Dopo 10 secondi venne anche lui ansimando mentre le assestava gli ultimi colpi decisi.
Rimasero fermi in quella posizione per alcuni secondi’.senza dire nulla.
Andrea riprese fiato’, Barbara apri leggermente le gambe e poggiò i piedi per terra, mi guardò per due secondi, tolse le braccia dalle spalle di lui, scese il vestitino che era arrivato quasi all’ombelico ed inizio a ricomporsi davanti allo specchio. Andrea intanto, si sfilò il preservativo, si tirò su i pantaloni e rivolgendosi a me che ero avanti la porta della cabina, fermo immobile, pietrificato ed imbambolato, con enorme garbo mi fece spostare , aprì la porta e butto un occhio fuori per vedere se ci fosse stato qualcuno, poi rientrò e sorridendo disse: tutto ok, non c’è nessuno’ ! Poi aggiunse: ragazzi scappo che se mi beccano sono cazzi’, Barbara sorrise e disse: vieni in camera dopo? LUI:’.e’magari’come faccio’? Non possiamo girare tra le camere di sera/notte’ a quest’ora girano i guardiani se mi beccano e mi segnalano’mi buttano fuori’.! Peccato disse lei’ LUI: senti domani è il mio giorno libero è più facile’ , potrei venire da te subito dopo il passaggio della signora delle pulizie’ magari verso le 11′., LEI: e non hai problemi a girare per il villaggio a quell’ora? LUI: no’anzi’. Se incontro qualcuno o mi chiedono posso dire che mi sono appena svegliato e che prima di uscire devo passare a vedere se hanno messo a posto questa cabina’. Barbara che amava gli intrighi, s’illuminò e sorrise’ LUI: facciamo così, prendi il mio numero appena vedi che la stanza è fatta mi chiami’ tanto devono finire al massimo per le 11.30 ”.diede un bacio sulla guancia a Barbara e rivolgendosi a me disse: la tua ragazza è favolosa’.. Le uniche parole che mi uscirono furono: si’lo so!!! A queste parole, lei non disse niente e non appena andò via Andrea, mi buttò le braccia al collo e con uno sguardo felice e soddisfatto mi baciò.
Le infilai istintivamente una mano tra le gambe e lei non si oppose’ poi inizia a sbottonarmi i pantaloni’, lei se ne accorse e sorridendo mi fermò: dai tesoro’se arriva qualcuno facciamo una grande figura di merda’. IO: dai’che cazzo ti frega ‘ LEI: dai abbiamo una camera tutta per noi, siamo li tra 2 minuti. IO: mi piaceva farlo qui’. LEI: ‘farlo qui’? dai che ti frega’andiamo in camera’.! Mi tirò gentilente per un braccio ed uscimmo dalla cabina incamminandoci verso la nostra camera’. Dopo pochi passi Barbara mi fermò e guardandomi negli occhi eccitata da morire disse: ah’aspetta’.ho capito’.! Io la guardai interdetto e lei aggiunse: tu lo volevi fare in cabina’ perché volevi fare le stesse cose che ha fatto Andrea’., Io non potei negare e quindi risposi: Si’! Barbara sorridendo maliziosamente disse: andiamo in camera, lo faremo li’!! Ebbi un brivido e non dissi altro’.. era stupenda! ‘.continua’.
Arrivati in camera, Barbara scappò a rinfrescarsi, usci dal bagno e si avvicinò a me’: Allora? Volevi fare quello che ho fatto con Andrea? IO: …si’ Lei sorridendo con malizia: ‘e dai’ allora sono qui’ ! Iniziai a baciarla sul collo e ad accarezzarla, ero emozionatissimo, avevo il cuore in gola, sembravo un verginello al primo rapporto sessuale con una donna più grande ed esperta. Barbara si rese perfettamente della situazione ed iniziò a provare un sottilissimo piacere e quindi decise di aumentare in me questa sensazione (anche perché cosi avrebbe avuto sempre di più un maggior controllo della situazione): ‘guarda che se ci tieni a saperlo non è proprio andata cosi. IO: in che senso? LEI: nel senso che non siamo finiti a scopare con baci e carezze. Io preso dall’eccitazione, senza accennare a smettere , mentre continuavo baciarla, ansimando dissi: ‘.ah’.no’.? E’ cosa è successo? Racconta’. (adoravo quando Barbara mi raccontava le sue fantasie eccitata e con un pizzico di cattiveria) LEI: beh’.scusa non ci ha visto? IO: no’ sono arrivato dopo’ LEI: giusto’. ; Andrea mi ha portato a vedere la cabina, ma quando siamo entrati la luce non funzionava e quindi sorridendo gli ho chiesto: senti’. Dimmi la verità’ mi hai portato qui per altro’. ANDREA: ….beh’..no’., ma se pure fosse così? LEI: ‘.beh non sarebbe da gentiluomini’.Andrea: e chi ha mai detto che sono un gentiluomo? LEI:’.anche questo è vero’..Andrea: comunque no’.,una bella ragazza come te meriterebbe tempo. LEI sorridendo: in che senso’? Andrea: ‘. Nel senso che qui dovrei, eventualmente fare una cosa di fretta e furia ed invece con te farei una cosa di FURIA, ma non di fretta. (Mentre Barbara mi raccontava tutto questo era visibilmente eccitata) LEI:’.e cosa te lo ha fatto pensare? Andrea: beh’ sei davvero una gran figa, bella, sensuale e sarebbe un peccato dover fare sesso con te, solo per pochi minuti, con il rischio di dover interrompere’ sicuramente, non vedendoti tornare il tuo ragazzo ti verrà a cercare’ LEI: ‘.ah’se è solo per questo’ ti direi di non preoccuparti’ Andrea: in che senso? LEI: nel senso reale che ho detto non dovresti preoccuparti’., non direbbe nulla’ Andrea non rispose nulla e la guardò fisso negli occhi e Barbara aggiunse: anzi gli piacerebbe guardarmi.. Andrea a quel punto mi ha tirato a se, ha iniziato a baciarmi, ha chiuso la porta della cabina e mi ha appoggiato contro la parete della cabina, mi ha messo una mano sulla gamba sinistra e la fatta scorrere sotto il vestito fino al sedere. Quando si è accorto che non avevo le mutande, ha aperto gli occhi e mi ha guardata dritta nei miei, mi ha sollevato il vestito ed ha cominciato a toccarmi la vagina. Il suo sguardo mi ha eccitato così tanto che gli ho aperto i pantaloni ed ho preso in mano il suo cazzo. IO: si’.??? E come era? LEI: davvero grosso. IO: e cosa hai fatto? LEI: ho iniziato a masturbarlo con forza, poi gli ho chiesto se aveva un preservativo. Lui, ha messo una mano in tasca e ne ha preso uno, lo ha aperto’.., l’ha indossato e mi ha preso con forza e decisione. Mi ha appoggiato al muro e mi ha penetrato con due o tre colpi. A quel punto ho tirato su le gambe ed abbiamo iniziato a scopare cosi’. !!! E poi dopo poco sei arrivato tu’!
Distinto decisi di fare la stessa cosa, sollevai Barbara, la appoggiai al muro e la penetrai’
Purtroppo il mio fisico non era quello di Andrea e dopo poco iniziai a dover calare il ritmo; ero affaticatissimo, ma per orgoglio decisi di non mollare e quindi sollevai Barbara, staccandola da vicino alla parete, iniziando ad imitare quello che avevo visto, facendola andare violentemente su e giù. Barbara iniziò a godere ed ad incitarmi, ma purtroppo ben presto dovetti cedere alla sforzo ed appoggiarla sul letto dove ripresi a scoparla con decisione e forza. Nella mia mente avevo la scena di lei in quella cabina in braccio ad Andrea. Era bellissima, sensuale, porca, cattiva, dolce’..,e tutto questo fece si che bastarono pochi colpi per esplodere in un orgasmo violentissimo’continua’.
Ero davvero imbarazzato, purtroppo anche volendo non ero riuscito a ripetere ‘le gesta’di Andrea e lei se ne era accorta. Questa stupida e morbosa mossa di voler emulare un ragazzo di circa 10/ 15 anni più giovane di me non aveva fatto altro che mettermi ancora di più in uno stato di sottomissione e soprattutto di paura di poterla perdere. In realtà involontariamente stavo aiutando Barbara nel suo abile piano rendermi il più inoffensivo possibile.
Dopo l’orgasmo mi accasciai sul letto ansimante. Lei iniziò a prendermi in giro con un sorriso tra il beffardo e l’innocente : tesoro, tu vuoi fare il ragazzino’ma non ce la fai’, ormai hai una certa età, certe cose non puoi più farle, lasciale fare a chi ancora può. IO: dici? LEI: beh, si! Il mio ego era arrivato sotto i piedi’ , sorrisi e decisi di non raccogliere la provocazione.
Il pensiero di quello che sarebbe potuto accadere l’indomani non mi fece chiudere occhio…, presi sonno solo verso le sei.
Alle nove fui svegliato da Barbara, che mi incitava ad alzarmi: tesoro sveglia, andiamo a fare colazione? Ho una fame mostruosa. Uscimmo dalla stanza ed andammo al bar del villaggio , lei non accenno minimamente al suo appuntamento della mattina ed altrettanto feci io. Ci recammo regolarmente in spiaggia vivendo la nostra giornata come se niente fosse accaduto o dovesse accadere. Bagno, sole e relax tutto trascorreva regolarmente fino a quando Barbara, senza dire nulla si alzò dal lettino, indossò il suo vestito e mi si avvicinò: tesoro io vado’ IO: dove vai? LEI: ‘in camera’ IO: come ..in camera? LEI: sono le undici’, vado a vedere se le signore delle pulizie hanno rifatto la stanza. La guardai negli occhi, poi guardai l’orizzonte senza proferire parola. Barbra prese la borsa ed andò via, anche lei senza dire nulla.
La vidi allontanarsi e la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dietro alla siepe del vialetto che portava alle camere. Ebbi un attimo di disperazione e fui preso dal terrore misto a rabbia. Non sapevo cosa fare’.se ne era andata senza dirmi nulla..!!!! Presi il cellulare e la chiamai. Dopo tre o quattro squilli rispose: Pronto. IO: Barbara’ LEI: ..si.. dimmi ? Io sospirai e non riuscì a dire nulla. LEI: hei’ci sei? IO: si sono qui’ LEI: perché non parli? IO: Barbara te ne sei andata senza dirmi nulla’ LEI:’dai tesoro’che ti dovevo dire..? IO: ‘non lo so’. LEI: sono arrivata ora in stanza’, IO: ok’ma mi hai lasciato come un cretino’ qui da solo’, senza dirmi niente’LEI: ‘ma dai tesoro’cosa volevi che ti dicessi? IO: ..non lo so’!! Torni’?Non torni’? Ti vedi con Andrea’.? Dimmi qualcosa? LEI: tesoro’lo sai che mi vedo con Andrea, eri presente anche tu quando ci siamo accordati ieri sera’ IO: si, ma eravate rimasti che vi sareste sentiti questa mattina. LEI: infatti’ci siamo accordati per vederci qui in camera per le undici e mezza. IO: ho capito’., ma non mi hai detto niente? LEI: dai’,mica potevo dirti avanti ad altri che mi incontravo con lui ? Pensavo l’avessi capito? IO: Beh’l’ho immaginato’ ma mi hai lasciato cosi’, non so nemmeno cosa devo fare, come devo comportarmi’? LEI: ..tesoro ho capito’scusami’ poi aggiunse: la camera l’hanno fatta’, mi faccio una doccia, appena arriva Andrea, ti mando un messaggio! IO: ‘.e quindi..? LEI: come’.e quindi? IO: ‘.che devo fare ?? LEI: quando hai voglia vieni in camera’ ! Chiudemmo la telefonata’avevo il cuore in gola.
Passata una mezz’ora iniziai a guardare il telefono in continuazione’ aspettando ‘il messaggio” Decisi di farmi un bagno sperando che mi aiutasse a calmarmi. Non appena mi stesi sul lettino, senti il bip bip del mio cellullare. Era quel messaggio che stavo aspettando, ma che in realtà speravo, non arrivasse mai : ‘sto bevendo una birra in camera con Andrea’.
Volevo prendere le cose e correre verso la stanza, non per guardare ma per fermare tutto quello che di li poco temevo fosse successo. Non so cosa mi fermò’., rimasi inspiegabilmente a fissare il mare senza forze’, (ancora non avevo capito che Barbara era riuscita a rendermi suo succube).
Ad un tratto ricevetti un altro messaggino e sobbalzai’. Era semplicemente una pubblicità del mio operatore telefonico. Vidi l’orario era le 12 e 30, era passata più di mezzora da quando Barbara mi aveva mandato il fatidico messaggio e decisi di andare verso la stanza.
Arrivato davanti la porta mi bloccai’., non sapevo cosa fare, feci il giro della camera fino ad arrivare sul davanti. Il balcone era chiuso e anche le tende.., cosi ritornai verso la porta. Il villaggio era vuoto, tutti erano a mare’, in sottofondo si sentiva la musica che proveniva dalla spiaggia.
Feci un respiro profondo e decisi di entrare’ Il mio imbarazzo era evidente, feci tutto cercando di non far rumore, quasi come se non volessi disturbare. Ero pervaso da una sensazione che non saprei descrivere, avevo la salivazione a zero. Chiusi la porta delicatamente ed in quel momento capi che se anche avessi fatto molto più rumore probabilmente non si sarebbero assolutamente accorti di me. Stavano scopando con una tale forza , che tra i loro gemiti affannati, i loro corpi che sbattevano ripetutamente l’uno contro l’altro, il letto che si piegava con un flebile ma deciso rumore ad ogni colpo e con la foga che ci stavano mettendo, niente e nessuno avrebbe mai potuto distrarli o fermarli.
Erano completamente nudi: Barbara era stesa sul letto con le gambe oscenamente spalancate e leggermente piegate, mentre lui era disteso sopra di lei e la penetrava.
Scopavano ad una velocità indescrivibile, lui spingeva con forza ad un ritmo impressionante e lei accompagnava ed assecondava i movimenti allo stesso modo. Avevo visto una scopata del genere nella posizione del missionario solo in un film porno e mai avrei pensato che nella realtà si potesse scopare cosi’..!!!
Barbara si manteneva ai suoi fianchi e gemeva come poche volte le avevo visto fare nella mia vita. Ero semplicemente ipnotizzato e non so quanto tempo sia durata, ma decisamente non poco. (Continua)
”..ad un tratto le mani di Barbara scesero dai fianchi alle natiche di Andrea, assecondando il movimento del suo sedere e soprattutto per impedire che lui potesse fermarsi di colpo. Lei esplose in un orgasmo violento ed anche Andrea era al limite infatti dopo pochi secondi emise un deciso urlo, rallentò di colpo il ritmo impressionante tenuto fino a quel momento e diede una serie di spinte vigorose e profonde fino ad accasciarsi su di lei ancora ansimante.
Non avevo mai visto niente del genere’., rimasi letteralmente scioccato!
Non appena Barbara incominciò a riprendersi, ma ancora bloccata sotto di lui, giro il viso verso l’angolo in basso a sinistra del letto si accorse della mia presenza: ciao amore’.ci sei anche tu? Andrea girò anche lui il viso e mi vide, ma non disse nulla. Lentamente si alzo da sopra di lei, la guardò, scese dal letto e si diresse verso il bagno con ancora il preservativo indosso. Barbara invece rimase distesa sul letto : Amore scusa ma che ore sono? Guardai il telefonino erano le 13.40 Barbara: ah’ ecco perché ho fame’ Nel frattempo Andrea usci dal bagno , mi passo davanti ed andò vicino al letto. Barbara rivolgendosi a lui disse: non hai fame? Andrea: ‘ma’forse un pochino’ Lei guardandomi : vogliamo andare a mangiare qualcosina? Andrea : Barbara se volete andate voi’ io non posso venire al ristorante’, oggi è il mio giorno libero e non dovrei stare in villaggio. LEI: ‘e non potresti essere tornato? Andrea: il giorno libero non possiamo usufruire del ristorante LEI: e quindi’.? Andrea: e quindi, niente, andate voi e ci vediamo stasera. LEI: e tu che fai? Andrea: niente’. esco e rientro più tardi. Barbara: e scusa se ci aspetti qui? Andrea: no Barbara è troppo rischioso, se viene qualcuno, manutenzione, cameriere’. E mi beccano da solo qui’ sono cazzi!! Se c’è qualcuno di voi io mi nascondo e con una scusa voi potete non farli entrare. Ma se sono da solo che cazzo dico? No è un casino, andate voi a mangiare’., ci vediamo stasera.
Barbara sorridendo: stasera’,? No bello con te non ho ancora finito! Andrea sorrise’.
Barbara che nel frattempo si era seduta sul letto, mi guardò e con la sua finita e solita innocenza disse: tesoro, ci andresti a prendere qualcosa da mangiare? Rimasi allibito’., mi stava davvero chiedendo di andare a prendere da mangiare a loro due?? LEI: dai amore’
IO: Barbara’dai cosa’.? LEI: scusa vai al ristorante mangi qualcosina anche tu e quando hai finito ci porti qualcosa’ IO: ‘ma dai’non mi puoi chiedere anche questo. Lei sorridendo dai tesoro’. è una piccola cortesia in fondo’.dai’ Non risposi e mi limitai a guardarla in silenzio. Andrea nel frattempo si era rimesso i pantaloncini ed era andato nella verandina ad aprire leggermente le tende per spiare fuori. Lei completamente nuda e sorridente si alzò e mi si avvicinò e con aria di gioco disse : dai’.e dai…. tesoro farlo per me. Era bellissima’.ed io ero perso per lei’!Sospirai presi il cellulare e annuendole dissi: sei una stronza’., lei s’illuminò , inizio a ridere e mi diede un bacio. Poi arrivati alla porta mi sussurrò: vedrai..non te ne pentirai.
Andai al ristorante e chiesi al capo cameriere se poteva darmi un vassoio per portare qualcosa da mangiare, alla mia ‘povera ragazza’ che non sentiva bene in camera. Nell’attesa presi qualcosina anche io e mi sedetti al tavolo da solo. Non avevo fame, avevo il cervello affollato da pensieri, volevo solo tornare di corsa in camera.
Con il vassoio in mano percorsi tutto il vialetto che portava verso la nostra stanza, aprì la porta ed entrai. Barbara mi venne in contro: ‘..tesoro mio’grazie’ sei fantastico.
Andrea aveva ancora indosso il pantaloncino, mentre lei il costume da bagno. Prese il vassoio, lo poggiò sul letto e mi chiese se io avessi mangiato ed io naturalmente risposi di si.
Sia a causa del caldo, sia per il nervosismo del momento, ero molto sudato, per cui mentre loro mangiavano decisi di andare a fare una doccia. Li sentivo chiacchierare e ridere anche se non riuscivo a capire di cosa stessero parlando. Poi non senti più nulla’ma dopo poco Barbara entrò per in bagno. Fece la pipì, si denudò completamente e con uno sguardo eccitatissimo mi disse: ‘vieni di là’! E se ne andò.
Di fronte la porta del bagno c’era l’armadio, lo apri e presi un pantaloncino ed una T-shirt pulita, l’indossai e feci capolino verso il letto. Andrea era disteso mentre Barbara era tra le sue gambe e lo masturbava dolcemente. Prese il suo cazzo in bocca ed iniziò a fargli un leggerissimo pompino. Pian piano lei aumentava il ritmo ed Andrea godeva sempre di più; Barbara comincio anche a leccargli le palle ed ogni tanto il buco del sedere. Ero in piedi a pochi centimetri dallo spigolo del letto in silenzio, ebbi una sorta di capogiro e mi accomodai sulla sedia che era li vicino a me. Barbara continuava a masturbarlo, si mise in bocca il dito medio della mano sinistra, lo bagno completamente ed lentamente iniziò ad infilarlo nel sedere di lui. Quando arrivò con il dito quasi in fondo, aumentò il ritmo della sega e contemporaneamente iniziò a leccare il glande. Andrea godeva di gusto… Continua
Andrea ad un tratto alzo lo sguardo e mi vide, mi fece un sorriso e disse: sei davvero fortunato è una donna fantastica. Barbara non si scompose e continuò il suo meraviglioso ‘lavoro. Ad un tratto inizio a leccargli l’inguine, poi gli addominali fino ad arrivare al petto dove iniziò a trastullare con la lingua i suoi capezzoli. Lui le afferrò la testa con le mani e la tirò dolcemente a se. Iniziarono a baciarsi avidamente fin quando lei si alzo si mise a cavalcioni, prese il suo cazzo con la mano destra e lo punto verso la sua vagina. Si sedette dolcemente muovendosi su e giù lentamente con un movimento sempre più profondo e veloce. Andrea la prese per i fianchi assecondando il suo cavalcare. Lei si girò e mi cercò con la coda dell’occhio e quando vide che ero come ipnotizzato davanti a quella scena si girò verso di lui con aria compiaciuta. Lui se ne accorse e le diede un paio di spinte vigorose. Barbara sobbalzò ed emise un paio di: uhhuuuuhh”UHUHHHUUUUUUHH’. e lo guardò compiaciuta e sorridendo.
Fu un attimo di intensa complicità tra di loro, lui infatti aveva capito che lei godeva tremendamente nel vedermi tra l’eccitato ed il sofferente.
Da quel momento la loro scopata cambiò’ Andrea prima rallentò il ritmo e poi si fermò di colpo’.
Barbara lo guardò per capire cosa fosse successo ed Andrea rivolgendosi a me disse: per favore ti dispiace uscire. Sgranai gli occhi’. Non avevo capito’. Lui ripetette: ti ho chiesto se per favore esci’ IO: ma’co’cosa’ Barbara nel frattempo lo guardava per capire se stesse facendo sul serio. Andrea : hai capito bene, ti ho chiesto di uscire’, poi aggiunse, Barbara per favore diglielo tu’ e la guardò fissa negli occhi LEI: ma sei sicuro’? Lui facendole un leggero assenso con la testa ed un appena pronunciato occhiolino rispose: SI’sono sicuro. Barbara che nel frattempo era sempre a cavalcioni a lui, si girò verso di me e disse: tesoro per favore puoi uscire un attimo. Mi senti così mortificato che senza proferire parola decisi di uscire’
Chiusi la porta e mi sedetti sul bordo dell’aiuola che confinava con la porta della stanza. Dopo poco senti la porta della camera chiudersi a chiave dall’interno e la finestrina del bagno (io ero seduto proprio sotto) aprirsi a ribaltina. Non vi descrivo le mie sensazioni’., le lascio alla vostra immaginazione’ Mentre ero seduto, sentì prima Barbara ridere e dire qualcosa ad Andrea, poi più nulla. Ad un tratto averti nitidamente dei chiari rumori di due persone che stavano scopando. La mia agitazione arrivò a dei limiti impensabili’, sapere che la mia donna stava scopando con un altro, con me consenziente, fuori dalla porta e praticamente senza la possibilità di poter vedere o partecipare mi stava mandando al manicomio.
Uhhhuuhuh’siisisi”uhhhhh’dai’daiii’.. siii.siii”siii’.. vieni’vieni’ dopo questa serie di godimenti di Barbara non senti più nulla.
Non ho idea quanto tempo sia trascorso ero in trans’ e mi svegliai dal torpore solo quando senti aprire la porta della camera e vidi uscire la testa di Barbara che con una espressione da vera stronza disse: ei’ci sei’? Dai.. .ieni dentro.
Ero ormai diventato un pupazzo nelle sue mani, facevo tutto quello che mi diceva senza discutere. (in realtà Andrea non aveva fatto altro cha aiutare Barbara a rendermi suo succube. Non ho mai capito se si erano messi d’accordo prima o no, ma di una cosa sono certo, lui aveva capito il gusto perverso che lei provava nello scopare con gli altri davanti a me e soprattutto del suo piano di rendermi completamente soggiogato psicologicamente).
Nella stanza c’era un acre odore di sesso’ Andrea si stava facendo una doccia mentre Barbara completamente nuda andò ad aprire leggermente la finestra che dava sul giardino. Si avvicinò, mi butto letteralmente le braccia al collo ed iniziammo a baciarci senza dire nulla. Andrea usci dal bagno con solo un’ asciugamano in dosso, ci passo vicino dirigendosi verso la verandina e sorridendo disse: ei’.fate piano mi raccomando’., potrei essere geloso! Poi mi fece l’occhiolino’ Barbara sorrise anche lei: ‘scusa chi dovrebbe essere geloso? Tu? Qua se ce uno che dovrebbe essere geloso ed anche incazzato perché gli hai chiesto di uscire dovrebbe essere il mio tesoruccio’. non tu di certo.!! Andrea rise e strizzandomi nuovamente l’occhio rispose: Beh’ tra uomini ci capiamo’ed il tuo ragazzo ha capito perché gli ho chiesto di uscire. Barbara: ma’. secondo me tu hai chiesto di uscire per paura di fare una brutta figura’ non per altro! Andrea: brutta figura e per cosa’ LEI: avevi paura di non riuscire a scoparmi decentemente la seconda volta. LUI: tu davvero pensi questa stronzata’. LEI sorridendo: beh’decisamente si! Lui con aria di sfida rispose: Barbara’. guarda che io tranquillamente posso ancora scopare come prima’ anzi.. ti dico una cosa’. anche meglio di prima. Barbara ebbe come un piccolo brivido si girò verso di lui e disse: caro’. ,tu permetti che possa avere qualche dubbio? Lui sorrise senza rispondere altro. Lei gli diede le spalle e si girò verso di me e guardandomi negli occhi disse: sai’come prima potrebbe ‘ anche se ho qualche dubbio’. ma addirittura meglio ‘.. non so! Andrea si tolse l’asciugamano dalla vita e la lancio delicatamente sulla testa di Barbara e disse: scommettiamo? Lei si tolse l’asciugamano dalla testa, si girò verso di lui e rispose: scommettiamo! I due si avvicinarono l’uno all’altro ed iniziarono a baciarsi con foga. Le loro lingue si intrecciavano avidamente, i loro corpi si unirono fino ad aderire perfettamente. Barbara mi dava le spalle. Lui con la mano destra le teneva la testa mentre si baciavano e con la sinistra spingeva ed accarezzava il sedere di lei. Ad un tratto entrambe le sue mani scesero poco sotto il sedere di lei; lei gli mise le braccia al collo, lui le sollevo dapprima la gamba sinistra, poi la gamba destra. Barbara gli cinse le gambe intorno alla vita, mantenendosi comunque con le braccia intorno al collo. Andrea sempre con lei in braccio fece due passi e l’appoggio al muro, iniziando anche a leccarle il collo. Barbara si giro verso di me, che ero alla sua destra e con la voce rotta dall’eccitazione disse: Amore’ ti prego esci’ La guardai esterrefatto. Mi trattavano come un bambino che facevano entrare ed uscire dalla stanza a loro piacimento a seconda di quello che dovevano fare. Andrea’la guardò e le disse: perché lo vuoi far uscire? LEI:’non vuoi’? LUI: ‘no’altrimenti poi dici che non vinto la scommessa. Lei sorrise, poi lui aggiunse: dai’poi’ormai è grande’ a certe cose può anche assistere. Lei sembrò trattenersi dal sorridere e rispose: ‘.dai non prenderlo in giro’non mi piace. Lui ricominciò a baciarle il collo e spingere il suo bacino contro il suo. Barbara prese fiato e mi disse amore per favore chiudi la finestra’. Mi diressi sulla verandina chiusi finestra e tendina. Lei nel frattempo infilò la sua mano sinistra tra i loro corpi, prese il cazzo di Andrea e lo indirizzo verso la sua vagina. Lui prima la penetrò, poi le diede un paio di colpi per sistemarla meglio in braccio a lui ed inizio a scoparla. Era la fotocopia della scopata della sera prima’ Barbara: uhhhuuuhuh’..uhhhuuhuhu’.si’siii.sii’. cosii’. Andrea: ahhhh.ahhhh”mmmhhhmmmh’poi all’improvviso la staccò dal muro ed iniziò a scoparla facendola andare su e giù con forza e decisione. Lei mi guardò e mi fece un sorriso d’intesa’ (sicuramente si riferiva alla mia figuraccia della sera prima).Quanto l’amavo ero perso per lei…, ormai mi aveva ipnotizzato’!! Andrea la faceva letteralmente volare su e giù’fino a farla venire di gusto. Barbara non ebbe neanche il tempo di rifiatare’ che Andrea con lei sempre in braccio si avvicinò a me e la mise a sedere sulla scrivania alla mia sinistra e senza neanche uscire con il suo pene dalla sua vagina, ricominciò a scoparla. Barbara era seduta sulla scrivania con le gambe intorno alla sua schiena, mentre Andrea era a in piedi. Erano entrambi a pochi centimetri da me. Ero alla sua sinistra ed alla destra di Barbara.
Giro la testa verso di me e senza fermarsi mi disse: che figa’.che gran figa’, ti piace? Guarda’guarda come scopiamo’.guarda come la faccio godere. E’ davvero una gran scopata’ Barbara godeva ed avevo la sensazione che stava godendo più per le parole che per la scopata. ANDREA riferendosi a Barbara disse: dai girati guarda come ci sta guardando. Lei non se lo fece ripetere due volte’ girò il suo viso verso di me ed apri gli occhi. Ero come in trans non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, lei si accorse del mio stato e fece una espressione di puro godimento’.. Ti piace? Mi chiese. Non riusci a rispondere LEI: ti piace guardarmi? IO : ‘s’si.. Andrea: ed a te piace che lui ti guardi? LEI: ‘mmhh si’
‘Lui sorrise la sollevò dalla scrivania, si avvicinò a me con lei in braccio e la posò, letteralmente sulle mie gambe:
ero seduto sul di una poltroncina, avevo la mia ragazza ‘in braccio’ o comunque poggiata sulle mie gambe ed al mio petto, come se fossi io la poltroncina, che era avvinghiata ad una altro uomo, che ne frattempo la stava penetrando e possedendo di gusto.
LEI: uhhhhuhhhuhhhhhh, ma che fai ? Chiese ad Andrea; LUI: SHHHH’..GODI’..! Poi avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò : ora ti devi scatenare’! Lei lo guardò fisso negli occhi e capì il suo suggerimento. Tirò su le gambe, le posizionò all’altezza del sedere di Andrea ed iniziò ad accompagnarlo nel movimento; i nostri visi erano praticamente attaccati, la sua guancia destra era a contatto con la mia sinistra. Barbara dapprima iniziò ad assecondare il movimento ed a godere di lui e della situazione quasi come se io non esistessi, poi si girò verso di me ed incominciò letteralmente a godermi nell’orecchio.
LEI: Ahhhhh’.uhhh’. siii’..!!!Cosiii’..!!! Mhhhhh’..siiiii”uhhhhh’.., così’si così’..,
Mmmm, come lo sento’.., uhhhh. Poi mi cinse la testa con il suo braccio destro, piegato al contrario e mi teneva attaccato al suo viso.
Andrea aumentò il ritmo iniziò a scoparla con forza e decisone, spingeva come un forsennato. Ad ogni spinta venivo schiacciato tra il corpo di Barbara e lo schienale della poltroncina’.; Lei tolse il braccio dalla mia testa e si aggrappo a lui, non solo per un gesto di puro godimento ma anche per mantenersi per le fortissime spinte che lui assestava.
Era una situazione devastante: la mia ragazza ed il suo amante occasionale, mi stavano scopando sopra, letteralmente addosso, come se io fossi un mega cuscino o un materasso.
Questa cosa eccitò da morire Barbara che si lascio completamente andare alla scopata: era infoiatissima’., assecondava tutto quello che Andrea le faceva o le proponeva.
Lui la sollevò e senza fare uscire il suo pene, la mise sul letto ed incominciò a ‘pomparla’ con una foga indescrivibile’.fino ad esplodere in un violento orgasmo.
Rientrati dalla vacanza la nostra vita andò avanti normalmente, il sesso era come al solito magico, Barbara era una bomba di sensualità ed erotismo ed io ero come al solito completamente preso da lei.
Trascorremmo un lungo periodo senza alcuna interferenza nel nostro rapporto e questo mi rendeva sempre più felice.
Finalmente eravamo soltanto una coppia’., una coppia felice’.!!!
Purtroppo la mia felicità era destinata a finire ed infatti’ da li a poco ci trovammo in un’ altra paradossale situazione.
Unsabato sera andammo a cena in un ristorantino e li incontrammo una nostra vecchia conoscenza tale Luca.
Luca era un ragazzo della nostra età, che entrambi conoscevamo da anni, ma che non avevamo mai frequentato. Era un appassionato di cinema che aveva girato una serie di corto metraggi che non avevano mai riscontrato successo, ma almeno gli avevano dato la possibilità di vivere e mangiare.
Era con una ragazza seduto al tavolo affianco al nostro ed iniziammo a chiacchierare del più e del meno fino ad arrivare a parlare dei cortometraggi. Eravamo entrambi molto incuriositi ed anche un po’ affascinati, più per il divertimento del girare ‘un film’ che dell’ipotetico’., molto ipotetico’. successo che avrebbe potuto portare.
Quando capì che eravamo davvero incuriositi dal suo ‘lavoro’ ci invitò il giorno dopo nel suo studio per prendere un caffè e mostrarci il copione del prossimo corto che avrebbe dovuto girare da li a poco ed io senza nemmeno chiedere a Barbara cosa ne pensasse accettai con entusiasmo.
All’uscita dal ristorante inizio a piovere a dirotto per cui decidemmo di tornare a casa e ci salutammo confermando l’appuntamento per il giorno dopo.
Arrivammo alla macchina bagnati fradici e non appena chiudemmo gli sportelli scoppiammo in entrambi in una fragorosa risata, per la corsa sotto la pioggia che avevamo appena fatto, ci guardammo negli occhi e ci baciammo avidamente. Misi in moto e mi diressi verso casa’.
Mentre guidavo, Barbara dapprima inizio baciarmi sulla guancia, poi inizio a leccarmi il collo e con la mano destra inizio ad accarezzarmi la patta dei pantaloni, sfiorandomi più volte il pisello. IO sorridendo le chiesi: ehi’ che hai’. ? LEI: come che ho’? IO: hai bevuto un po’ troppo? LEI: beh si’ ma sto bene’ non sono ubbriaca’ ! IO: bene? LEI: perché me lo chiedi? IO: be sei bella carica’., mi sembra’ LEI: ‘mmmhh’.beh si’. un po’ l’acol’, un po’ Luca” si direi che ho voglia. E nel frattempo mi afferrò il pisello da sopra il pantalone ed inizio a limonarmi l’orecchio destro. IO: Come Luca?? LEI: Come’..Come Luca? IO: si’, mi hai detto un po’ l’alcol un po’ Luca. LEI: ‘mmmmhhh’si’, secondo me Luca deve essere una bella scopata’, me lo farei’.IO; e tu che ne sai? LEI: beh’ non lo so, ma ho questa sensazione’.secondo me ha un pisello davvero grosso. Io non proferì parola e la lasciai parlare anche se questa sua affermazione mi eccitò e mi fece sobbalzare il cuore.
Arrivati a casa ci svestimmo e ci preparammo per la notte, assolutamente senza saltarci addosso e solo quando ci trovammo nel letto, iniziammo a fare l’amore e fu come al solito una bella scopata.
Il pomeriggio dopo, andammo a trovare Luca al suo ‘studio”
Lo studio era in una simpatica mansarda divisa in due ambienti, due enormi stanzoni. La prima era più grande, c’era la scrivania , un divano, un tavolo da pranzo/riunione, una televisione molto grande e degli schermi più piccolini vicino ed alla loro sinistra un carrello con su un computer fisso. Tutte le pareti perimetrali erano tappezzate di locandine di film; c’erano due video camere poggiate per terra ed una su di un cavalletto. In fondo alla stanza c’era una vecchia stufa a pellet ed intorno due divani. Vicino alla stufa c’era una porta, arndola si accedeva ad un piccolo corridoio, con altre due porte, uno era il bagno l’altra era una stanz da letto con un letto matrimoniale.
Devo dire la verità l’ambiente era davvero accogliente , sia per come era arredato ed illuminato che come tipologia di arredamento.
Luca ci fece accomodare sul divano e ci offri un buona tazza di te.
Iniziammo a discorrere del più e del meno, fino a quando lui non tirò fuori il copione del famoso cortometraggio. Era la storia di un ragazzo molto timido ed impacciato che dopo aver avuto una storia con una bellissima ragazza conosciuta in una libreria scopriva che lei in realtà era una abilissima ladra.
Sia Barbara che io rimanemmo piacevolmente colpiti dalla trama e dalla sceneggiatura e commentammo con enorme entusiasmo la storia.
Luca vedendo il nostro entusiasmo ci chiese se ci avrebbe fatto piacere partecipare al corto’
Naturalmente la nostra divertita risposta fu di si..:!!!
Dopo circa una settimana Luca mi chiamò e mi invito con Barbara ad andare nuovamente a casa sua, dove avremmo conosciuto le altre persone che avrebbero partecipato al film e dove avremmo ricevuto la parti.
Naturalmente le parti che ci assegnò furono marginali, ma in realtà non ci importava nulla, ci faceva piacere partecipare e basta. Leggemmo il copione, capimmo le nostre parti, prendemmo qualche suggerimento su come interpretare i nostri personaggi e facemmo anche alcune prove, le riprese sarebbero partite dopo circa due settimane da quella sera. Fu tutto davvero divertente’
Ci demmo appuntamento dopo circa una settimana per fare alcune prove e soprattutto per decidere l’abbigliamento da usare per i personaggi.
Dovevamo incontrarci la domenica pomeriggio, ma il sabato mattina ricevetti una telefonata di Luca nella quale mi chiedeva se nel pomeriggio avessimo potuto incontrarci, doveva parlarci di una cosa importante. Quel pomeriggio Barbara ed io dovevamo fare shopping in un centro commerciale e quindi decidemmo di incontrare Luca lì.
Luca arrivò con qualche minuto di ritardo e scusandosi ci invito a prendere un caffe in uno dei bar .
Luca: ragazzi abbiamo un problema per il corto e non abbiamo più molto tempo, devo risolverlo entro domani, domenica prossima partono le riprese e purtroppo Maddalena non potrà più partecipare’. (Maddalena era la ragazza che incontrammo insieme a Luca la prima volta nel ristorante e che sarebbe dovuta essere la protagonista insieme a lui del cortometraggio). IO: a cazzo’. manca la protagonista’ LUCA: esatto ed io non posso iniziare a girare nessuna scena se non ho la protagonista. BARBARA: scusa Luca non puoi iniziare a girare le scene dove lei non è presente? LUCA: si.. quelle potrei, ma si risolverebbero in pochi giorni e se mi concentro sul film, quando cazzo al trovo più? Inoltre per studiare la parte avrebbe bisogno di almeno quindici giorni. IO: e quindi’? LUCA: beh.. è quindi ho pensato che l’unica che potrebbe fare la parte della protagonista potresti essere tu Barbara. LEI: IOOO’??? Ma no’che dici? LUCA: no davvero Barbara…mi sto scervellando da ieri pomeriggio ma davvero tu saresti perfetta . Barbara sorrise imbarazzata ma allo stesso compiaciuta.
LUCA: Barbara ascoltami’ ti spiego tutto, tu sei bella e dalle prove fatte la settimana scorsa sembri’anzi sei molto naturale e telegenica, hai un fisico ben fatto ed asciutto, quindi nella parte della ladra attletica saresti perfetta, conosci perfettamente la trama e dovresti solo studiare le battute. BARBARA: Luca’sono lusingata’ ma non conosco le battute’ non so se riuscirò ad impararle tutte in una settimana’ e soprattutto’un conto è una piccola particina un conto è essere la protagonista’ LUCA: Barbara fidati di me’. tu saresti perfetta’., per le battute non ti preoccupare perché le potresti ripetere ad ogni ciak e soprattutto potremmo usare un gobbo per le parti più difficili. Poi rivolgendosi a me disse: tu che ne pensi? Sei d’accordo’? IO: Beh’.si’perché no. LUCA: no’è importante che siate entrambi d’accordo anche perché non posso perdere, eventualmente, un’altra ‘attrice protagonista’ a riprese iniziate’.credo che mi capiate. IO: certo’certo’ti capisco perfettamente. Per me va bene’naturalmente se va bene a lei’ Barbara mi guardò titubante. IO: tesoro, qual è il tuo dubbio’? LEI: beh.. non so se sono capace’ LUCA: Barbara’tranquilla’sono sicuro che sei capacissima, poi’.stai tranquilla non è un colossal che dovrà prendere l’oscar’.ahahhahha (scoppiammo tutti in una fragorosa risata)’.in più la responsabilità è solo la mia’ sono io che te lo sto proponendo’! Barbara sorrise e disse : d’accordo’ vediamo cosa esce. Luca sorrise ed aggiunse : bene’una è fatta’. Devo però dirvi una cosa’che non so se vi è sfuggita o se per voi non è un problema, ma nel copione la protagonista dovrà girare una scena di sesso, con il protagonista, cioè con me. Naturalmente è una scena di circa trenta/quaranta secondi girata ad in penombra e sotto le lenzuola’. Non ci sono scene di nudo’ o volgari’o che comunque possano mettervi in imbarazzo. Si tratterebbe solo di una sovrapposizione di corpi ed in mezzo avremo un ‘tappetino’ a spessore per evitare contatti di qualsiasi genere. Al massimo si potrebbe vedere una mia chiappa, ma di Barbara tranquilli assolutamente nulla! Scoppiammo tutti e tre a ridere:’
Barbara: beh’.sai che imbarazzo girarla’ LUCA: nooo’..perchè imbarazzo’.e con chi poi’ con me? Ma figurati’.! Anzi facciamo così, se state più tranquilli la giriamo solo noi tre’. Cosi evitiamo qualsiasi sorta d’imbarazzo.
BARBARA: ecco cosi sarebbe meglio’sarei decisamente più tranquilla. LUCA rivolgendosi a me: Sei d’accordo o ti scoccia, puoi dimmelo tranquillamente’. Non pensai con malizia anzi il ragazzo mi sembrò sincero e quindi : Per me non ci sono problemi, se va bene a lei.
Il viso di Luca si distese: BENE’. grazie mi avete tolto da un bel casino, grazie Barbara’.anzi grazie a tutti e due.
DI li a poco Luca andò via ed io Barbara continuammo nel nostro pomeriggio di shopping al centro commerciale.
La settimana trascorse regolarmente, di giorno lavoravamo mentre la sera ci dedicavamo al copione. Passata la prima settimana, iniziammo a girare le prime scene e Barbara, passati i primi momenti di impaccio, inizio a sciogliersi; la sua ‘recitazione’ migliorava di giorno in giorno. Lei è Luca entrarono molto in confidenza anche perchè lui aveva fatto si che lei fosse a suo agio in ogni momento, rassicurandola in ogni momento. Un pomeriggio, a causa di un impegno improvviso di lavoro non riuscì ad arrivare in tempo per le riprese e ricevetti una telefonata da Barbara che mi disse: Tesoro, abbiamo finito prima stasera che ne dici di andare a bere una birra al pub? IO: per me non ci sono problemi, dove ci vediamo? LEI: ci vediamo li, il tempo che Luca chiude le macchine da presa e scendiamo. IO: ok allora ci vediamo li.
Arriva dopo circa una ventina di minuti, Luca e Barbara erano seduti ad un tavolino e ridevano di gusto. Mi avvicinai a loro e mi sedetti al tavolino. Barbara mi diede un bacio e mi saluto allegramente: ciao amore, come stai? IO: bene tu? BARBARA: benissimo’. stavo ridendo come una matta con Luca, perché stavamo commentando la goffaggine di alcuni dei ragazzi’. Io sorrisi ed annuendo ascoltai i loro racconti ed aggiornamenti del pomeriggio.
Dopo chiacchiere e risate a non finire Luca disse: ragazzi Sabato o domenica dobbiamo girare la scena del letto. Ne approfitto e ve lo dico ora che siamo tranquilli, anche perché non voglio dare spiegazioni agli altri. Barbara : caspita’.Luca’ sabato prossimo abbiamo già un impegno’! LUCA: domenica? Se siete impegnati in serata possiamo girare anche la mattina’, sarebbe perfetto, anche perchè questo week end non era nessuno disponibile per girare’
Barbara mi guardò e disse: per me va bene, domenica Tu? Che ne pensi? IO: si’ok’ per me va bene. LUCA: dai facciamo cosi, voi venite domenica mattina, giriamo la scena velocemente, poi visto che da il primo freddo, rimanete a pranzo da me, ci accendiamo il camino e ci passiamo una domenica di relax. BARBARA: mmhhh’bella idea’!! Domenica dopo pranzo sul divano davanti al fuoco’.mmmhh’si va bene’ ci facciamo anche due castagne..! IO: beh’con tanto entusiasmo’come posso dire di no. Barbara e Luca scoppiarono a ridere.
‘continua’.
‘.BARBARA: senti Luca ma cosa devo mettere per le riprese ‘a letto’? LUCA: Barbara stai tranquilla quello che avrai andrà bene, tanto sarai coperta dal lenzuolo, dal materassino e da me’., poi saremo anche in penombra o addirittura al buio’.ed useremo la telecamera ad infrarossi. Insomma’. metti quello che indossi tutti i giorni, sia sotto che sopra e non preoccuparti’. Barbara maliziosamente non si fece scappare l’assist’ e cacciò una delle sue frasi da gatta morta’. Anzi da GATTA PORCA’! BARBARA: beh e chi ti dice che io, normalmente, indossi qualcosa’. Luca sorrise ed incassò il colpo con classe’e rispose: se non vuoi indossare nulla va bene’, fai quello che ti fa sentire a tuo agio. E LEI: beh’e tu? LUCA: Io cosa? LEI: se fossi nuda ti sentiresti a tuo agio? Luca sorrise e ripose: beh… chi può dirlo’
I due scoppiarono nell’ennesima risata’
Tornammo a casa rilassati e divertiti per la serata trascorsa in birreria e mentre ci stavamo svestendo e lavando per andare a dormire Barbara sorridendo e quasi pensando voce alta disse: beh’ vediamo se domenica non si imbarazza..!!! Ero cosi stanco che non volli appurare cosa avesse in mente’.,anche se una idea, purtroppo, l’avevo già!
La fatidica domenica arrivò, Barbara ed io arrivammo intorno alle 10 come concordato. Lei come al solito era bellissima, un filo di trucco, leggins, stivaletto, maglia che non lasciava spazio alla immaginazione.
Luca ci apri la porta in tuta, sorridente come al solito, ci fece accomodare e ci offri il caffè.
Barbara andò a prepararsi in bagno e lui nel frattempo mi spiegò come far partire la cinepresa’, poi come fare l’inquadratura. C’era un carrellino su cui la cinepresa doveva camminare, inizialmente sarei stato all’altezza dello spigolo del letto per circa venti secondi, poi avrei dovuto sfar scorrere la telecamera lentamente lungo il binario che andava dallo spigolo sinistro ai piedi del letto, fino all’altezza dei cuscini sempre sul lato sinistro. Li mi sarei dovuto fermare altri venti secondi, per poi riportare la telecamera sul punto di partenza e dopo altri venti secondi la scena sarebbe terminata.
In realtà andavano girati circa un minuto e mezzo di scena: sessanta solo di macchina ferma, più altri trenta di spostamento. Luca mi spiegò che su quel minuto e passa, poi sarebbero stati presi solo tra i venti/trenta secondi della scena.
Nel frattempo Barbara usci dal bagno con l’accappatoio in dosso, Luca abbassò tutte le persiane in camera da letto ed accese una piccola luce di cortesia che diffondeva un leggero bagliore nella stanza. LUCA: Barbara, ho bisogno di cinque minuti’, tu quando vuoi infilati nel letto, io devo preparare il ciak. Detto ciò sorrise ed usci dalla stanza.
Barbara si tolse l’accappatoio ed io ebbi un tonfo al cuore, non aveva il reggiseno’, per cui le sue enormi tette erano in bella mostra ed indossava solo un minuscolo costume a perizoma bianco: triangolino mini sul davanti e tre fili (oserei dire interdentali’) uno che oscenamente si incuneava tra le natiche e gli altri due legati tra loro sui lati. Bastava tirare un lembo per sciogliere un nodo ed il perizoma sarebbe caduto via’..!!! Mi guardò e vedendo l’espressione del mio viso, provo un senso di piacere e di lieve imbarazzo’, sorrise e si infilò sotto le lenzuola. Non riuscì a dire nulla’ rimasi in silenzio’. la salivazione mi si azzerò e capì che qualcosa di imbarazzante da li a poco sarebbe avvenuto. Conoscevo troppo bene Barbara e la sua espressione non prometteva nulla di buono, almeno per me. Era la stessa identica sensazione che avevo provato al villaggio o in altri momenti’, ero inerme ed imbambolato.
Luca entrò nella stanza, vide Barbara nel letto, accese la luce poggiò il ciak per terra ai piedi della cinepresa e mi disse: vado a cambiarmi’, datemi ancora due minuti e scomparve in bagno. Barbara si accorse di avere ancora indosso gli anelli, li sfilò, aprì il cassetto del comodino e li poggio al suo interno e contemporaneamente trovò una scatola da cento preservativi, sorrise la prese, me la mostrò’è ridendo disse: caspita’confezione famiglia. Mentre la posava fu però attratta dalla scritta: TAGIA XL e riponendoli nel cassetto, quasi come se stesse parlando con se stessa disse: lo dicevo che il ragazzo aveva ‘il pesce grosso’. Nel frattempo Luca usci dal bagno, era a torso nudo ed aveva un’ asciugamano intorno alla vita. Mi si avvicinò e disse:’ Allora’ la cinepresa sai come funziona’, il ciak anche’, facciamo così, svestiti un attimo e mettiti nel letto insieme a lei, cosi posso regolare l’intensità delle luci. Feci quello che lui mi disse, entrai nel letto prima mi distesi affianco a lei, poi mi stesi sopra di lei ed infine lasciai il campo libero, raccolsi le mie cose ed andai anche io in bagno a rivestirmi un attimo.
Luca prese il materassino che doveva mettere fra se e Barbara si liberò dell’asciugamano e rimase solo in costume. Si infilo nel letto e sorridendo verso Barbara, con la quale aveva ormai una discreta confidenza, disse: allora sei tranquilla? LEI: si LUI: bene’ senti’ preferirei togliermi il costume se per te non è un problema, ora che ho messo a fuoco la cinepresa ho visto che le lenzuola sono sbagliate, troppo leggere e si vedrebbe il segno ed anche se mettessi il perizoma sarebbe uguale’, naturalmente se per te non è un problema, tanto tra di noi ci sarà il tappetino’.e quello che hai messo tu’, anzi’tu che hai messo? E chiedendo questo alzo le lenzuola per vedere. Quando vide il costumino allacciato di Barbara sorrise e aggiunse: beh’dovrei dire quello che non hai messo’!! Barbara sorrise senza proferire parola. LUCA: davvero se ti scoccia proviamo a cambiare le lenzuola. BARBARA: No’non mi scoccia’.toglilo tranquillamente. Luca si sfilò il costume e lo spinse con i piedi in fondo al letto, poi prese il tappetino lo diede a Barbara e disse: per favore stenditi e metti questo tra le tue belle gambe. Barbara lo prese e guardandolo negli occhi disse: per me possiamo togliere anche questo! Luca la guardò senza rispondere. BARBARA aggiunse: ‘magari’,però, mettiamo un bel preservativo’Luca continuando a guardarla disse: sei sicura? Lei guardandolo annuì con la testa e sottolineò il movimento accompagnandolo con un leggerissimo mhh’mhh.. (che naturalmente voleva significare si). Luca senza proferire parola si girò, apri il cassetto, prese un preservativo, lo aprì e lo indossò velocemente sotto le lenzuola, tutto questo buttando sempre un orecchio alla mia uscita dal bagno. Poi prese il tappetino e lo nascose sotto le lenzuola nella parte buia del letto, fece spostare Barbara al suo posto e delicatamente le si adagiò sopra. Lei sentendo il peso del suo corpo sopra e soprattutto quel cazzone enorme tra i loro corpi si eccitò terribilmente ed istintivamente si bagno le labbra di sopra con la lingua.
Usci dal bagno e completamente ignaro di quelle che stesse accadendo, mi avvicinai a loro.
Luca rivolgendosi a me disse: ei’ci sei’? IO: si’sono pronto LUCA : bene’allora facciamo così’ fai partire il cronometro, poi per favore esci cosi noi possiamo un secondo entrare meglio nella parte’, credimi’ma purtroppo se stai qui dall’inizio e davvero difficile incominciare, poi rivolgendosi a Barbara disse: sei d’accordo’ a lei venne da ridere e rispose: beh decisamente si. LUCA: fai passare due , tre minuti sul”anzi facciamo cinque minuti sul cronometro’ poi entra avvia la cinepresa, senza dire nulla batti il ciak e da li fai partire i secondi come li abbiamo concordati prima e non parlare finche non do lo STOP. Stai tranquillo che se qualcosa non dovesse convincerti, la valuteremo dopo insieme e tagliamo e cancelliamo quello che non ti dovesse aggradare. IO: OK’ e senza aggiungere altro presi il cronometro lo misi al collo, usci dalla stanza e feci partire il conto alla rovescia. Anzi per evitare di far rumori fuori la stanza o altro, chiusi la porta che separava la zona notte della casa dalla zona giorno e andai in cucina a preparami un caffè.
Barbara come sentì chiudere la porta disse a Luca: bene’abbiamo cinque minuti per ENTRARE nella parte. LUCA: beh meglio di niente.! BARBARA: beh’dipende’, aspetta un attimo’ Afferrò con la mano sinistra una dei due laccetti del costume e tirandolo lo sciolse, poi fece la stessa cosa dall’altro lato. Il costumino ora era completamente aperto…, lei lo tirò velocemente e delicatamente con la mano destra e lo lascio sempre sotto le lenzuola ma non vicino al suo corpo, poi guardando Luca disse: dai regista, quando vuoi FARMI’..,anzi quando vuoi PENETRARE tu’. nella parte’.. io non vedo l’ora. Luca non se lo fece ripetere due volte, punto il suo cazzo verso la fica di Barbara e spinse con decisione. Barbara eccitatissima sussultò ed emise un gemito contenuto, Luca inizio a spingere’ e spingeva sempre con più vigore e decisone’Barbara: Uhhhh’ohhhh’uhh’si cosi’. Ahhh. Luca invece non fiatava, spingeva in maniera affannata e concentrata.
Trascorsi i cinque minuti, come concordato, entrai silenziosamente nella stanza. I due erano impegnati nel finto amplesso. Come da copione Luca era steso sopra Barbara e si muoveva su e giù. I due erano coperti dal lenzuolo. Entrai feci partire la macchina da ripresa, diedi il Ciak e mi posizionai dietro il monitor. Barbara e Luca si muovevano con una certa decisione sotto il lenzuolo, ma niente mi faceva immaginare che tutto era tranne che una finzione. Trascorsi i secondi concordati, inizia a spingere il carrellino con la cinepresa lentamente verso la testata del letto, i loro ansimi e gemiti erano contenuti ma il movimento sempre deciso. Arrivati a fine corsa del carrellino mi fermai per gli altri venti secondi ed avvicinai l’occhio destro alla al mirino della macchina da ripresa. I loro movimenti erano perfettamente realistici, era incredibile’ sembravano intenti in un vero rapporto sessuale.
Trascorso il tempo ricominciai a spostare il carrellino sui binari verso l’angolo in basso a sinistra del letto, cioè la posizione di partenza. Arrivato in posizione guardai nuovamente nel mirino, il loro ritmo aumento bruscamente e fece anche scivolare il lenzuolo una trenitna di centimetri più giù del sedere di Luca. BANG ecco l’ennesimo colpo della mia vita’l’ennesimo tradimento di Barbara, l’ennesima presa per il sedere, l’ennesima sua scopata sotto il mio naso. Altro che tappetino, costume e minchiate varie’. Luca stava ficcando il suo cazzo nella figa della mia ragazza. ‘. Continua’.
Mi sedetti mestamente sul divano, ero sconsolato ma non arrabbiato.
L’ennesimo tradimento, sotto il mio naso’
Dopo poco Barbara uscì dalla stanza con un accappatoio bianco addosso, sorridendo con un ghigno di soddisfazione sul viso e soprattutto senza accennare a nulla disse: ei’ma che fine hai fatto? Perchè sei andato via? Da sotto l’accappatoio uscivano i laccetti del costume, si era praticamente ‘ricomposta’ prima di venire da me. Sulle prima non risposi, ma poi non so cosa scatto nella mia testa e dissi: finita la ripresa ho preferito uscire. LEI: qualcosa ti ha dato fastidio? Con aria molto ironica riposi: beh’. no’nulla’ forse avevo capito io male’ LEI: cosa? IO: ma sai…avevo capito che dovevo riprendere una scena finta’, non una vera scopata della mia ragazza. Barbara rimase in silenzio guardandomi negli occhi. IO: sai pensando che fosse finta non mi aspettavo di vedere il suo cazzo che entrasse nella tua figa per davvero’, e se permetti la cosa mi ha lasciato una ‘attimo’ interdetto’. SCUSAMI’.ma forse avevo capito male io. Barbara mi ascoltava in silenzio anche se sul suo viso, per la prima volta, appariva un aria di colpevolezza. Mi alzai dal divano e mi avvicinai alla finestra, presi una sigaretta e l’accesi. Lei non proferì parola, poi si avvicino a me e disse: Tesoro’hai ragione’scusa’.non era voluto’. Io la guardai senza dire nulla’quella sua aria quasi innocente mi faceva uscire di testa. LEI: ‘.sul serio’non eravamo d’accordo’ posso assicurartelo! Se pensi che è stata una cosa premeditata, non è così! Mi dispiace se ti sei sentito preso in giro. IO: scusa’, ma io non riesco a capire’ come può ‘essere capitato”mica vi siete scontrati’.che mi dici è capitato. Voi avete SCOPATO e SCOPARE, di solito non capita’, magari lo si fa capitare. Barbara sorrise: beh’anche tu hai ragione’.ma ti assicuro che non avevamo premeditato nulla’ IO: beh allora che cazzo è successo? Barbara, si andò a sedere sul divano e mi disse: vieni qui che ti spiego’ IO: Parla ‘ti ascolto’ LEI: dai vieni qui’. non mi fare parlare ad alta voce’ ed indico con la testa e lo sguardo la stanza intorno a lei. IO: cos’è ti da fastidio che Luca possa sentirti? LEI: ..ma no scemo’Luca è andato a farsi una doccia’, solo non mi va di parlare ad alta voce’, dai vieni qui. E con la mano mi fece cenno di sedermi vicino a lei.
Non appena mi sedetti, sorrise e con una aria perversa iniziò a raccontarmi: Mentre ci preparavamo e simulavamo il movimento, il cuscino continuava a sfilare e più volte ci siamo trovati a contatto e così poi’.. IO: Barbara mi prendi in giro’? LEI: noo’ ti assicuro di no’ IO: ..non capisco’quindi avete scopato anche senza preservativo ? E come cazzo siete arrivati a scopare? LEI: no’aveva il preservativo! IO: mentre facevamo le prove Luca si è accorto che si vedevano le sue mutande e quindi le ha dovute togliere’. E visto che sarebbe stato a contatto con il cuscinetto di gomma ha indossato il preservativo per un fatto igienico ed anche di ‘gestione’. IO: ‘Di gestione? Che significa di ‘gestione’? LEI. Beh’strofinando il suo pene sul cuscino di gomma avrebbe potuto eiaculare o comunque esecernere del liquido e quindi con il preservativo eravamo più tranquilli. Poi come ti ho detto il cuscinetto si spostava continuamente….e quindi ci siamo ritrovati più volte a contatto; di conseguenza ho sentito quel grosso cazzo spingere sul mio pube’. Io nel sentire lei parlare con la sua solita disarmante dolcezza, mista a termini come ‘pube’, ‘eiaculare’ ,’pene’, non ho capito più nulla e mi sono terribilmente eccitato, anche se cercavo di non darlo a vedere. Ma poiché ero ormai una sua creatura lei lo capì senza difficoltà. LEI: Sai tesoro’ quando ho capito che il ragazzo aveva davvero un pisello considerevole, ho fatto un pensierino’, quindi l’ho invitato a togliere quel cavolo di odioso cuscino. Sulle prime Luca non ha voluto, anzi è stato molto titubante, ma quando poi gli ho fatto capire che ‘ne sarebbe valsa la pena’, lo ha tolto’ IO: ‘.scusa’come ghli hai fatto capire che ne sarebbe valsa la pena? LEI: beh’lo sfiorato con le dita sulla schiena dal collo al sedere e poi soprattutto lo guardato negli occhi’.IO: E poi? Barbara a questa mia domanda, ebbe come un brivido che le percorse tutta la schiena, era riuscita a farmi eccitare per una sua scopata, sapeva che il suo piano di rendermi un cornuto consenziente era quasi compiuto. LEI: ho sciolto i laccetti del mio costume e mentre lui strofinava e simulava il movimento mi sono alzata leggermente ed ho inarcato la mia schiena per far scivolare il suo cazzo verso il basso che di conseguenza è entrato leggermente nella mia vagina. E poi da li puoi immaginare che non siamo più riusciti a fermarci’., anzi’., non abbiamo più volto fermarci.
Io: scusa ma tutto questo quando è successo? Dove cazzo ero io? LEI: tu prima eri in bagno, quando lui ha tolto le mutande e poi il tutto è successo quando sei uscito per farci ambientare. Poi avvicinandosi al mio orecchio mi sussurro: ha un cazzo enorme’.FE NO ME NA LE’. E lo sa usare anche bene’! La sua espressione terribilmente innocente ma allo stesso tempo compiaciuta, mista da un atteggiamento ammiccante mi fece percorrere un brivido violento lungo la schiena.
Barbara: ‘purtroppo il fatto che sia successo tutto all’improvviso non ci ha fatto godere a pieno della scopata’. Con la salivazione a zero e son un filo di voce dissi: .. come mai’? LEI: tesoro’, io so che noi abbiamo un rapporto meraviglioso e che tu non avresti fatto il pazzo se ci avessi scoperto”, cosa che poi è realmente successa’.., ma Luca no’! Per cui quando hai spento la telecamera e sei uscito, abbiamo capito che dovevamo finire’. Per evitare che tu potessi accorgertene’ così abbiamo accellerato bruscamente il ritmo almeno per ‘venire’. IO: ‘e cosa vi siete detti? LEI: nulla. IO: come nulla? LEI: si è questo il bello ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che avevamo pochi minuti’.; la voglia di godere era tanta e l’unico modo era quello di scopare più forte e veloce. Ma tu lo sai, a me queste cose fugaci mi soddisfano poco’. IO: e ora? LEI: e ora niente,’.ora mangiamo’.. e poi dopo magari..’anzi”di sicuro’ (scoppio in una bella risata)’ ci facciamo un bel ‘riposino’ misto al del buon sesso’ D’altronde la domenica pomeriggio d’inverno, che vuoi fare se non una bella scopata? Rimasi bloccato senza riuscire a proferire parola ed un altro brivido mi percorse la schiena.
In quel momento entrò Luca nella stanza; era visibilmente imbarazzato’ LUCA: Hey’ siete qui? Preparo da mangiare’! Barbara il bagno è libero’ti ho cacciato le asciugamani pulite, se ne hai bisogno. Poi rivolgendosi a me: ragazzi fate come se fosse a casa vostra. Barbara mi guardò con aria tremendamente eccitata e sorridendo disse: grazie caro, una doccia ci vuole proprio. E scomparve dietro la porta….
Il pranzo trascorse piacevolmente anche se per tutto il tempo provai un senso di ansia’.
Barbara e Luca non accennarono minimamente a quello che era accaduto, ma ogni tanto si guardavano in modo complice ed anche provocatorio. Più il pranzo andava avanti, più l’imbarazzo passava, più i bicchieri di vino aumentavano, più li vedevo flirtare con battutine e sorrisini.
Ormai il mio ruolo da ‘cornuto consenziente’ era palese, anche se entrambi evitarono di sottolinearlo anzi’,apparentemente ero trattato con gran rispetto e considerazione.
A fine pranzo, eravamo tutti e tre abbastanza alticci. Barbara ed io ci accomodammo sul divano ed iniziammo a vedere un film che trasmettevano in tv e dopo poco arrivò anche Luca.
Mi addormentai non so per quanto tempo, ma credo poco; fui svegliato da Barbara: Tesoro’? Io aprì gli occhi, lei era in piedi dietro al divano. Io: ‘Ei’. LEI: mi dispiace che ti ho svegliato’ IO: ‘non ti preoccupare’ LEI: io e Luca ci riposiamo un po’ di la sul letto . Ero ancora frastornato dall’alcol e dall’essermi appena svegliato e non riuscì a dire nulla. LEI: ‘continua a riposare mi dispiace averti svegliato. IO: e Luca? Barbara: è di là’ IO: tu perché non ti riposi qui? Lei sorridendo: ‘no’preferisco il letto’stiamo più comodi. La guardai perplesso. LEI: si’ poi Luca mi sta aspettando. IO: ti aspetta per riposare? Lei con aria provocatoria e sorridendo: preferisci che ti dica che mi sta aspettando per scopare? ‘Ho preferito dirtelo’, non volevo che svegliandoti ci potevi trovare o sentire fare sesso, soprattutto dopo quello che ci siamo detti prima. Poi avvicinandosi e con un tono di voce più basso disse: decidi tu se preferisci ascoltare’ o guardare’, noi siamo di là’ e la porta la lasciamo aperta. Detto questo
entrò in camera da letto. Ebbi un tonfo al cuore, vidi varie espressioni sul volto di Barbara che mi fecero palesemente capire che di li a poco avrei sentito o visto una Barbara scatenata. Questa cosa mi fece ribollire il sangue nelle vene e non mi fece avere nemmeno la pazienza di aspettare’,mi alzai ed andai verso la camera da letto. (continua)
Luca era disteso sul letto sotto il lenzuolo, aveva il cuscino dietro le spalle e la testa appoggiata alla testata del letto e guardava la tv. Barbara dopo essere entrata in camera, si spoglio completamente senza dire una parola e si infilò anche lei sotto le lenzuola e si mise a vedere la tv.
Dopo circa cinque minuti Luca la guardò e le chiese: Ti interessa? LEI: No. LUI: Allora possiamo spegnere? LEI: Si. Luca allora spense la tv con il telecomando e contemporaneamente accese la musica in sottofondo. Barbara : finiamo quello che abbiamo iniziato prima? LUI:’ certo’. ; apri il cassetto del comodino, prese un preservativo lo apri e portò le mani sotto il lenzuolo per indossarlo. Barbara prese invece un elastico e si legò i capelli.
Il tutto avvenne in maniera molto semplice, come se fossero state due persone che si stavano preparando per una partita di carte..
Barbara: senti’ma se accendi la telecamera piccolina si vede di la? LUI: si’è collegata all’impianto della tv’ si vede su tutte e due le televisioni. Barbara fece una espressione di godimento e disse: La puoi accendere per favore? Luca per una frazione di secondo la guardò incuriosito, poi capì’ Si alzò da letto ed accese la telecamera e disse: di là bisogna mettere AV2 sul televisore per vedere e ritornò a letto.
Nel frattempo visti tutti questi movimenti, mi allontanai dalla porta avvicinandomi al divano.
Barbara indossò a volo una T-shirt di Luca ed uscì dalla stanza, mi passo vicino sorridendo, prese il telecomando sul divano e mise il canale AV2. Comparve sul tv, chiara e nitida, l’immagine del letto e di Luca che era sotto le lenzuola. Compiaciuta, posò il telecomando mi guardò dritto negli occhi con una espressione di piacere e complicità sul volto; torno in camera da letto. Passandomi vicino mi sorrise e mi sfiorò, poi chiuse con garbo la porta della stanza.
Mi girai verso il televisore e la vidi prima togliersi la T-shirt e poi infilarsi sotto le lenzuola.
E’ inutile che vi descriva il mio stato d’animo.
I due si avvicinarono e i movimenti sotto e lenzuola anche se non visibili erano abbastanza chiari; Barbara iniziò a toccare Luca ed i due si guardavano negli occhi, con una espressione di estrema complicità. LUI: perché non togli il lenzuolo? LEI: no’ancora no’ Poi si avvicinò all’orecchio e gli disse qualcosa (solo qualche tempo dopo avrei saputo che gli disse ,riferendosi a me): voglio che impazzisca immaginando’. LUI: e non impazzirebbe di più vedendo’? LEI: ma’.sai’ il vedo’non vedo’ è sempre più intrigante del vedo tutto subito’ LUI: come dici tu. LEI: ..sai è un po’ che ci sto lavorando’ LUI: ho capito’ LEI: cosa? LUI: vuoi arrivare a dominarlo psicologicamente’ LEI:’.beh ‘no’.che paroloni’, diciamo che piano piano lo sto portando ad accettare certe situazioni’. LUI: ho capito’ prima lo fai eccitare, poi lo rendi partecipe, poi lo tieni sulle spine per un po’, finchè non gli fai vedere la parte finale, quella più animalesca, quella che ecciterebbe chiunque. LEI: sorrise stupita, Luca aveva fatto centro. LUI: cara, dimentichi che per fare il regista ho dovuto studiare psicologia. LEI: ‘ non ci avevo pensato. LUI: si chiama ‘dipendenza emotiva’. Anche se a dire il vero, la mia sensazione è che ti venga molto naturale farlo, anzi che addirittura ti ecciti. LEI:’dici’? Nel frattempo i movimenti sotto le lenzuola divennero molto più decisi, Barbara lo stava masturbando con forza, decisione ed eccitazione. Lui con la voce tremante per il godimento disse: beh si’ ed oggi sarò tuo complice’per la ‘tua opera” se ti va. E nel frattempo iniziò a toccarle la figa’. LEI sorridendo : ‘l’idea non mi dispiace’ LUI: ‘baciami’. Lei lo guardò e LUI: non c’è cosa che faccia impazzire di più un uomo che vedere la propria donna baciare con eccitazione e passione un altro uomo. Barbara non se lo fece ripetere due volte ed iniziarono a baciarsi con foga’
Ero bloccato, aveva la salivazione a zero’, tutto il loro discorso non l’avevo potuto sentire, ma la scena che la mia donna stesse baciando in bocca e con la lingua un altro uomo mi aveva lasciato senza fiato.
Di li a poco Luca le sali sopra senza spostare il lenzuolo e dopo pochi secondi l’immagine andò via dal televisore. Non vedevo più nulla’., provai a cambiare canale ripetutamente ma purtroppo non li vedevo più. Mi avvicinai alla porta, ma non si sentiva nulla’ stavo letteralmente impazzendo’.
Ad un tratto iniziai a sentire delle urla di puro godimento di Barbara: AHHH’..ahhhhh’..siiii’.siiii.uhhhh’.uhhhh’uhhhhhh’ahhhh’. cosiii”siiii” le urla ed i gemiti erano nitidi’.durare per un paio di minuti’.poi silenzio’. ! Dopo un paio di minuti’di nuovo : uuuuhhh’.ahhhh’uuuuuhhh’si’.SI’.SI’..così!! Poi silenzio ed ogni tanto si sentivano dei mugolii’.dei gemiti’. Poggiai l’orecchio alla porta e si sentiva un leggerissimo rumore non definito, mescolato alla musica di sottofondo. Stavo impazzendo e non sapevo cosa fare, la mia ragazza era nella stanza a fianco a scopare con un altro uomo.
Il tutto durò una buona ventina di minuti anche trenta’, nei quali io ogni tanto sentivo solo quale gemito o urla di Barbara. Ad un tratto li senti anche dialogare e ridere senza poter capire cosa si stessero dicendo.
Faccio due passi indietro: In realtà Luca aveva spento con il telecomando la telecamera, per far si che io non potessi assistere a nulla. Dopo averla spenta disse a Barbara, ora devi urlare e godere ad alta voce. LEI: Perché’ ? LUI: ho spento la telecamera e fuori non potrà vedere più nulla’, appena ti sentirà godere impazzirà sul serio. Barbara non proferì parola e fece una espressione di eccitazione, prese il pene di Luca, lo punto verso la sua fica e disse: e allora dammi una mano a farmi urlare. Luca non se lo fece ripetere due volte e con un colpo secco penetro Barbara che ebbe un sussulto sia per la foga con la quale Luca era entrato che per le dimensioni del suo uccello che erano davvero riguardevoli.
Luca inizio a scoparla con forza e decisione e lei inizio a godere’. (ecco le urla ed i gemiti ch io avevo sentito da fuori).
Luca mentre la penetrava disse: sai ‘.come starà impazzendo la fuori? LEI: ‘dici’? LUI: certo’.! LEI: non sono mica tanto sicura’ LUI: facciamo una scommessa? LEI: che cosa vuoi scommettere? LUI: io ti do le prove che lui sta impazzendo e se ho ragione , sarò il regista di tutta la situazione di oggi e soprattutto della nostra scopata’. LEI: ‘.mmhhh’ e se invece non è come tu dici? LUI: farò i servizi a casa tua per una settimana, stirerò, laverò, ecc.ecc. Barbara sorrise e disse ok ci sto. (Continua)

Luca allora disse : Barbara però io ci andrò giù pesante, LEI: in che senso? LUI: nel senso che lo farò stare male. Lei che dietro la sua affettuosità e tenera gentilezza , celava una perversione mica da ridere, ebbe un brivido che lui percepì e disse: fammi sentire che avresti in mente. LUI: non lo so….devo vedere come reagisce man mano…. Però è un cornuto…., a lui piace esserlo… e va umiliato…. Barbara eccitatissima rispose : e non lo stiamo già facendo? LUI: beh in un certo senso si, ma tu ormai lo hai già reso tuo complice e succube e questa cosa ti fa già eccitare, ma se vuoi arrivare al massimo, devi passare il confine. Lei lo guardava estasiata ed eccitata: ma non voglio perderlo, disse lei. Luca si fermo di colpo e disse: perderlo?? Scherzi? Barbara tu stai scopando con un altro uomo, nella stanza affianco a quella dove c’è il tuo compagno, con lui consensiente…. e con lucida freddezza, gli hai anche detto che venivi a scopare con me….? Ora ti metti paura di perderlo? Lui è pazzo di te… , non lo perderai più. Poi aggiunse: ascolta, secondo te due persone come noi, per quanto potranno essere amanti? LEI: a non per sempre di sicuro. LUI: beh…. noi potremmo scopare 5 forse 6 o al massimo 10 volte….. poi tu come sei di carattere dovresti, scappare….dovresti avere la tua pace con il tuo uomo, il tuo ciclo di “depurazione da perversione” fino a quando un giorno non incontrerai una altro che ti farà “carne” ed allora giù…..la tua perversione si riaccenderà !
Barbara era GHIACCIATA, Luca aveva fatto centro. LUI: Se vuoi, io ti posso farò provare un godimento perverso, che non ha mai provato, che al confronto questa sensazione che stai vivendo è come paragonabile ad un bacetto sulle labbra di nascosto. Barbara scoppio a ridere : bello l’esempio…. E rise di gusto( Queste erano le risate che avevo sentito).
Luca puntò il cazzo verso la sua vagina e disse, ora però basta chiacchiere , altrimenti quello la fuori gli viene un colpo… LEI: ma tu sei davvero sicuro di questo? LUI: tu pensa a godere, (ed intanto spinse il suo cazzo dentro di lei) pensa che stai mettendo le corna al tuo uomo, e che lo stiamo umiliando non facendogli sentire nulla….. e vedrai che poi invece godendo, godendo, scoppierà ed entrerà a vedere.
…ahhhh….uhhhh…huuuuuuhhhhh….aaaahh Barbara godeva in maniera indescrivibile…. La tv era nera ed io stavo letteralmente impazzendo…
Luca aveva ragione.!!!
Mi feci coraggio, tante le urla di godimento che Barbara stava lanciando, che aprì leggermente la porta. Luca era disteso su di lei, erano nella posizione del missionario; lei aveva le gambe oscenamente spalancate e riceveva il pene di Luca fino in fondo che la stava scopando con una furia.
Lui iniziò bruscamente ad accellerare il ritmo e lei presa dal godimento lo afferrò con forza sotto le spalle ed inclinò la testa in avanti. Fu in quel momento che mi vide…!
Chiuse gli occhi e li riapri come se avesse voluto capire se ero davvero li o se stesse sognando.
Mi guardò per qualche secondo, poi inziò a sorridere… Il suo sorriso però non era di affetto come altre volte, era di puro godimento…. Era il sorriso di una donna che stava godendo, non solo per il cazzo che la penetrava, ma anche per la soddisfazione di avermi fatto eccitare a tal punto da aprire la porta, per il fatto che Luca avesse avuto ragione.
Barbara ansimando: Ehii….reeegistaa…. mi sa che aveevi ragione…. Luca che nel frattempo era intento a scoparla con forza e gusto le rispose: Cosa… ?… LEI: Guarda…… E con il volto indicò verso di me. Luca che mi dava praticamente le spalle si girò lentamente e mi vide. Poi girandosi nuovamente verso di lei disse: Hai visto…? Hai visto che avevo ragione? Lei sussurrò: mmmhhmm …si…. Lui senza fermarsi o rallentare disse: ed ora che vuoi fare? LEI: non lo so decidi tu….,avevi ragione…., quindi…. sei tu il regista. Passiamo il limite? (ed intanto spingeva) LEI: Giura che ne vale la pena.. LUI: certo che vale la pena, me lo dirai tra la sesta e settima scopata… LEI oramai a mille: Va bene… Hai carta bianca regista.da quel momento Barbara entrò in una altra dimensione…
Per circa due settimane la relazione sessuale tra Barbara e Luca divenne quotidiana o quasi.
All’uscita del lavoro i due si incontravano e dopo un aperitivo, un caffè, una cena si infilavano in “un letto” per scopare, con o senza la mia presenza…!!
Quando ero presente, venivo deliberatamente ignorato; i due scopavano come se io non ci fossi, come se io non esistessi…
Una sera, circa due settimane dopo questo continuo “tourbillon”, mentre ero sul divano stanco e strutto dopo una giornata di lavoro e neanche una notizia di Barbara (avevo provato più a volte a chiamarla , finito il lavoro, sul cellulare, ma o non rispondeva o dopo uno squillo mi rifiutava la chiamata..), verso le 22, la senti rincasare….
IO: Barbara, ma che cazzo di fine hai fatto…?? LEI: ciao tesoro…., scusa…hai ragione….vado a farmi una doccia e poi ti spiego…! Si diresse verso la camera da letto…
Mi alzai dal divano e la seguii, ero incazzato nero e volevo subito parlare; lei mi vide, mi sorrise ed inizio a spogliarsi. Dapprima si tolse gli stivali , poi la maglia e la gonna…, mi accorsi che non aveva intimo…., si tolse le autoreggenti, mi passo davanti dandomi dolcemente un bacio sulle labbra e si diresse in bagno dove aprì l’acqua della doccia. Ero arrabbiatissimo ma vederla senza intimo e cosi dolce e raggiante, mi diede la conferma che c’era ancora di mezzo Luca…
Entro in doccia e vendendo che ero ancora li iniziò a parlare: Amore… Luca, dopo pranzo mi ha mandato un messaggio e mi ha chiesto di accompagnarlo ad una conferenza sul cinema……Scusa…ma siamo arrivati tardi e non sono riuscita ad avvisarti e durante la conferenza non potevo risponderti al telefono: eravamo in prima fila! IO: Scusa ma quanto è durata? LEI: un paio d’ore circa… IO: ho capito ma tu esci da lavoro alle 17….se è durata un paio d’ore sarà finita per le sette al massimo alle otto??? Lei che nel frattempo di docciava: si è finita verso le otto circa.. IO: e beh sono le 22 passate…, non potevi richiamarmi o rispondermi dopo…??? LEI sorridendo….: Hai ragione….,scusami…ma sai…usciti dalla conferenza….volevo tornare subito a casa….; siamo andati a recuperare la mia macchina che avevo lasciato sotto casa sua ……. e sai come vanno a finire le cose tra me e Luca…..in un batter d’occhio mi sono trovata sul suo divano…., a cavalcioni su di lui…., a scopare…!!! Il tutto me lo diceva con estrema innocenza e perversione…
IO: ….Ho capito, ma mentre salivi da lui non potevi almeno mandarmi un messaggio…, un vocale…????!!!??? Barbara uscendo dalla doccia, si mise una asciugamano addosso e guardandomi con aria provocatoria e perversa disse: In realtà avrei voluto chiamarti mentre ero in braccio a lui….ma, come si è accorto che non portavo l’intimo, ha iniziato a scoparmi con talmente tanta forza e foga…. che non riuscivo a fare più nulla……, se non a godere…!!! Non dissi più nulla…
LEI: abbiamo scopato fino a dieci minuti fa…. Mi dispiace che ti sei arrabbiato…. Scusa…. Ti prometto che mi faccio perdonare.
Me ne tornai sconsolato sul divano, nel mio solito stato di torpore mentale e fisico di quando accadevano queste cose. Iniziai a chiedermi quando sarebbe finita questa “querelle” con Luca, quando a Barbara le fosse passato quel suo momento di perversione…
Dopo poco lei mi raggiunse sul divano…, aveva un pigiama super aderente che metteva in risalto tutto il suo splendido fisico e profumava di pulito incredibilmente: era come al solito bellissima!
Si sedette affianco a me e si coprì con la copertina da divano, buttò un occhio alla televisione e con una dolcezza incredibile mi chiese: stai guardando questo film? IO:…perché vuoi cambiare..? LEI con perversa dolcezza… NO… tranquillo, se non stai guardando vorrei farmi perdonare….IO: in che senso….? LEI: vorrei farmi perdonare dell’avverti fatto incazzare oggi… IO: e come ti vorresti far perdonare….? Lei sorridendo ed ancora una volta co una aria TREMENDAMENTE perversa disse: ….tu vuoi che mi faccia perdonare o no…? Quando Barbara assumeva quell’atteggiamento io andavo completamente fuori di testa e cadevo a suoi piedi…e quasi inebetito le risposi di si. Lei sussurrò:…BENE…, poi prese il cellulare recuperò un video, me lo diede in mano e disse: ora guarda…. E fece partire il filmato.
Il video parti con l’immagine di Luca nudo, con il pene in tiro seduto sul divano e Barbara che sistemato il telefono difronte a loro…(presumibilmente sulla libreria del salone di casa di Luca) ridendo diceva: bene…. Si vede…? LUCA: si…si… si vede bene…; Barbara: Bene…! Luca: Si ma ora vieni qua…!!! Barbara ridendo e guardando il telefonino: …eccomiìì…!!! Quanta fretta..! LUCA: non è fretta ….! Barbara: ..no..? E cos’è? LUCA: ..è voglia….!!!! Barbara , sempre ridendo: Eccomi… sono tutta tua…; Era completamente nuda…
Si avvicinò a Luca, diede uno sguardo veloce ancora una volta al cellulare e gli sali a cavalcioni. LUCA: si ho voglia…e tanta…! I due iniziarono a baciarsi, lei dondolò due- tre volte su di lui, poi si alzò leggermente prese in mano il pene duro di Luca, lo puntò verso la sua vagina e si sedette nuovamente facendosi penetrare…
BARBARA: ….mmhhhh…. Luca l’afferrò per i fianchi ed iniziò ad assecondare i movimenti di Barbara , che andava su e giù, sul suo enorme pene.
LUCA: …ho una voglia che non ti dico…! BARBARA: …Anche io…,… la tipa della conferenza…parlava…parlava… e la mia voglia aumentava…., non vedevo l’ora che finiva… LUCA: ….anche io, sai? BARBARA sorridendo:… pensavo se non smette sta stronza…, me lo faccio quà avanti a tutti….!!; Gli apro i pantaloni, gli salgo a cavalcioni ed inizio a scopare…, … tanto le mutande non le ho…. ; basta davvero un nanosecondo…..! LUCA: ….infatti…., come mai non le portavi? BARBARA: stamattina le avevo… anzi le ho ancora nella borsa… LUCA: … e quindi..? BARBARA: quindi…niente…, prima di uscire dal lavoro, le ho tolte…! LUCA: …e…come mai..? BARBARA: vuoi…la verità..? LUCA:..si..; BARBARA: mi era venuta voglia di scoparti… e francamente pensavo in una fugace sveltina…! Magari prima…. o anche durante la manifestazione….! Non avevo capito che si trattasse di una conferenza di due ore, seduti ed in prima fila…!! LUCA sorridendo: Perché.. non ti è piaciuta? BARBARA: …si…mi è piaciuta…, l’ho trovata anche interessante, ma avevo capito io male…! Pensavo ad una mostra da vedere…, da girare…! Anche perchè quando mi ha parlato del posto dove si teneva.., non so perché…, ho pensato ad una mostra fotografica…, dove avremo camminato…e guardato… LUCA: e beh…in effetti il posto è grande, poteva dare adito ad idee del genere…; anche perché sinceramente…, io non ti avevo ben spiegato in cosa consistesse!
BARBARA:… lo vedi… ?Lo dici anche tu! Poi aggiunse: conoscendo il posto ti confesso, che avevo pensato a qualche…. angolo, anfratto…, dove magari potevamo… appartarci…. LUCA: ah…si…? Mi piace come idea…! E fammi sentire cosa avevi pensato…? BARBARA: beh… non lo so…, non lo so di preciso…! A dire il vero.., avevo pensato ed immaginato più cose….! LUCA: ..Tipo..? BARBARA: Tipo……, non lo so…, magari di riuscire prima a salire da te… LUCA: per..? BARBARA: per scopare…cosi o magari sul letto o anche in piedi..! A dire il vero il flash era stato che mi scopavi vestita, alla missionaria sul tuo letto…oppure in un angolo della mostra in piedi appoggiata al muro…!
Luca si eccitò vistosamente, le afferrò i fianchi ed iniziò ad enfatizzare i movimenti di Barbara , che andava su e giù, sul suo enorme pene. Lei emise un gemito di piacere. I due iniziarono a scopare forte, con gusto, intensità ed eccitazione.
BARBARA: ….cc..eertoo… magaaariii n..n..non mi aaavresti scopato cosiii….uhhh…ahhh…
LUCA: certoo… e non avresti nenache potuto fare il video. Barbara, rallento di colpo e si giro verso il telefono (si era dimenticata che si stava riprendendo….) e sorridendo verso la telecamera disse: Hai ragione…., mi ero dimenticata che ci stavo filmando….! LUCA: Anche io…! Ricominciarono a darci dentro…; Barbara saltava sul cazzo di Luca, che l’accompagnava nei movimenti…
I loro ritmo aumento spaventosamente, fino a che Barbara non raggiunse un violento orgasmo, gridando ed ansimando: DAI…DAI…COS^…COSì…. DAI CHE VENGO… VENGO…; DIO MIO….STO VENENDO….UHHHH—UHH-…. UHHHHH….SIIII…SI…. SIIIIII!!!
Luca si sfilò da sotto a lei, la fece girare e la fece mettere a novanta gradi : con le ginocchia sul divano ed il busto appoggiato allo schienale del divano. Barbara era ancora ansimante per l’orgasmo….Luca si sputo sulla mano ed iniziò a bagnarle il sedere…. Barbara di girò verso di lui e con un’aria strordinariamente eccitata disse: vuoi fare sesso anale? LUCA: SI! Barbara emise solo un suono come di compiacimento ed approvazione… LUCA: Ti va? BARBARA: ..perchè no! Siamo alquanto eccitati…. LUCA: infatti.:! BARBARA: mmhhh…viene bene…! LUCA: Decisamente si…! Detto ciò.., puntò il suo pene sull’ano di Barbara ed inizio a spingere…. Barbara inarcò la sua schiena per facilitare la penetrazione ed esclamò: Mamma mia Luca…stasera è enorme…! Luca senza proferire parola, continuò a spingere entrando sempre più.
BARABARA: aspè..fai piano…sto sentendo male… LUCA: …dai ora passa…e poi ti piace… BARBARA: ..si lo so…, scusa mi sono espressa male…, non mi fa male…., oggi mi sta bruciando….! Luca si guardò a destra ed a sinistra, poi si alzò e scomparve dalla inquadratura, per poi riapparire sullo sfondo mentre entrava nella camera da letto. Barbara rimase a 90° sul divano con schiena e sedere in bella mostra verso il telefonino…. Subito riapparve dopo, con una bottiglia in mano.. (Seppi dopo che si trattava di olio Johnson..) Si oliò il pene, posò la bottiglia sul tavolino di fianco al divano, si posizionò di nuovo dietro a Barbara, puntò nuovamente il cazzo e diede prima una poi due, poi tre piccole spinte, fino a darne una quarta, decisamente più vigorosa, che dapprima fece sobbalzare Barbara e poi le fece emettere un gemito di estremo piacere.
Luca Iniziò a spingere sempre più dentro e sempre più forte, mentre Barbara iniziò a godere sempre di più. LUCA: ahh….come va! BARBARA: uhhh..uhhhh bene…., molto bene! LUCA: hai più dolore? BARBARA: bruciore…? No…., bruciore no…! Stasera lo sto sentendo molto di più….ma mi piace…! Sto sentendo quel leggero dolore che si sta trasformando in piacere…
Luca iniziò ad aumentare il ritmo ed il loro piacere cresceva sempre di più!
BARBARA: Dai Luca…cosi… sto impazzendo…. Rallenta altrimenti vengo di nuovo!
LUCA: ahhhh….si….siiii….siii….UHHH… anche io sto per venire….!! UHHH….!!! Adoro fare sesso anale con te…! BARBARA: ANCHE IO…..!! LUCA: Dio mio… sto per venire…! BARBARA: Dai…dai Luca….vieni… vieni… Prendimi il seno..! Luca non se lo fece ripetere due volte le afferrò i seni ed accellerò bruscamente con le sue spinte…. Barbara si afferrò alla spalliera del divano….mentre veniva letteralmente inculata da Luca…e mentre lui spingeva in avanti, lei dava un leggero colpo indietro, per aumentare il colpo…
Si sentivano nitidamente i colpi dei loro corpi che sbattevano l’uno contro l’altro, il tutto ad un ritmo elevatissimo.
I gemiti divennero vere e proprie urla di piacere; Luca ansimava sempre più forte, mentre Barbara gridava e lo incitava a spingere ancora più forte.
Ad un tratto Barbara esplose in un violentissimo orgasmo, che la fece urlare di piacere ripetutamente e dopo pochissimo anche Luca urlo: VENGOOOO!!! Barbara ancora ansimante con la mano destra lasciò la spalliera del divano e la porto sul sedere di Luca dicendo: non uscire….non uscire…. vienimi dentro….adoro sentire il tuo sperma caldo nel mio sedere..:!!!! Luca l’accontentò e svuotò tutto nel bellissimo sedere di Barbara e si accasciò, letteralmente, su di lei.
In tutto ciò Barbara che era accanto a me mentre vedevo il video…, guardava compiaciuta sia me che il filmato… Io ero ipnotizzato ed anche visibilmente eccitatissimo!! Lei, mi sussurrò nell’orecchio: TI piace? IO: …s s s SI… Barbara capì che ero inebetito a guardare quel poco…
Masturbati…, mi sussurrò nel orecchio,…dai masturbati…. Io la guardai e vidi il fuoco nei suoi occhi, vidi una espressione di pura eccitazione sul suo viso stanco… Con la mano destra mi strusciò il pene da sopra al pigiama e mi disse: sei bello eccitato amore mio…. Fatti una bella sega..! Lo sai che io adoro vedere mentre ti masturbi e soprattutto mentre lo fai guardandomi godere con un altro uomo…. ! Non me lo feci ripetere due volte, con il pollice misi pausa sul telefonino , poi tirai fuori il mio cazzo dal pigiama ed iniziai a segarmi…! BARBARA: Bravo tesoro…cosi…cosi…. Poi mi iniziò a baciare sulla guancia, nell’orecchio, sul collo….; inziò a leccarmi l’orecchio ed il collo…mentre mi incitava ad aumentare il ritmo della sega…!
Mentre faceva questo prese il telefonino e disse: lo tengo io… tu pensa a godere, amore mio…e prese di nuovo play.
I due rimasero accasciati insieme per una trentina di secondi, poi Luca si stacco da lei, prestando attenzione che il suo sperma, non colasse sul divano e sulla vagina di Barbara. Si alzò e si diresse verso il bagno. Di li a poco anche Barbara si riprese; aveva un’aria estasiata…! Chiese a Luca di portarle un’ asciugamano, cosa che lui non tardò a fare. La mise tra il suo sedere e la sua vagina, si alzo dal divano ed anche lei si diresse verso il bagno.
Barbara, trascinò il video in avanti e lo fece ripartire da quando entrambi rientrano nel campo della telecamera…
BARBARA: Luca… dobbiamo fare sesso anale più spesso…! LUCA: dici? BARBARA: beh..direi proprio di si…. Avere un orgasmo, grazie ad un coito anale.. è qualcosa di straordinario.
Luca sorrise compiaciuto.
Barbara si alzo dal divano e si diresse verso il telefonino, lo prese e guardando la telecamera sorrise compiaciuta per poi bloccare il filmato.
Fermai anche io il movimento della mano. Barbara mi prese il cazzo in mano ed iniziò a segarmi poi si alzò in piedi, si abbassò la parte di sotto del pigiama e disse: Mi è venuta voglia! Alzò la gamba destra e si posizionò a cavalcioni su di me, prese il mio pene e lo fece scivolare dentro di lei. BARBARA: Ahhh…. Uuuhhh…. Io non proferì parola, ero cosi eccitato ed anche emozionato che il cuore mi sbatteva in petto. L’afferrai per i fianchi ed iniziai a farla andare su e giu sul mio membro. Barbara iniziò a godere… ed io iniziai a rilassarmi ed a sciogliermi….
Sei fantastica Barbara, sei davvero fantastica…., io ti amo! Lei sorrise e disse: anche io ti amo…!
BARBARA: godi…amore mio…godi….; fammi sentire e vedere quanto ti piaccio!
La presi la girai e ci mettemmo nella classica posizione del missionario. Iniziai a scoparla con forza e con decisione. BARBARA: siii…sii…. Sii…. Ahhh…ahhh.. uuuhhh….uhhh…. cosi… cosi….
Stavo gia per venire e quindi decisi di rallentare e poi fermarmi… Barbara che era presa dall’atto, apri gli occhi e guardandomi disse: perché ti fermi? IO: sto già per venire…e non voglio! LEI: nooo non ti fermareee… IO: ho una voglia mostruosa… se vengo subito dopo finiamo e non mi va… BARBARA: dai no… non finiamo… Perché dobbiamo finire? IO: perché tu sei stanca…e dopo che sarai venuta vorrai dormire…BARBARA: beh si sono stanca.., ma ho ancora voglia anche io…., mi sta piacendo…,,,anzi mi stai piacendo tu! A quelle parole, ricominciai a muovermi e le dissi: promettimi, dopo che siamo venuti, che non mi dici stop!! LEI: si te lo prometto…, ora però fammi godere…! Ricominciai a scoparla con gusto e forza…..; Lei alzò le sua gambe e le posizione sulla mia schiena, mentre con le mani accompagnava il mio sedere nelle spinte. Ad un tratto lei spalancò di colpo le gambe in aria, come a volermi fare entrare ancora di più… e dopo cinque-sei-sette- forse otto spinte, eiaculai copiosamente dentro di lei.
Barbara invece che non aveva raggiunto l’orgasmo, non mi diede nemmeno il tempo di riprendermi e dopo pochissimi secondi , senza neanche farmi uscire da lei, senza neanche ripulirsi del mio sperma, mi avvolse le gambe alla schiena, inizio a frullarmi la lingua in bocca baciandomi ed a muoversi sotto di me lentamente….. Era bravissima, fu capace di farmi riprendere immediatamente, più mi limonava, più continuava a muoversi dolcemente, più il pene tornava duro… Appena tornò ad una “dimensione” accettabile, si ciucciò rapidamente il suo dito medio della mano destra e me lo infilo di colpo e scatto nel sedere, provocandomi anche del dolore e disse: come è scoparmi dopo poco che lo ha fatto un altro?
Tutto questo, mi provoco un brivido ed il mio cazzo torno ai massimi livelli! Ricominciai a pomparla con foga, mentre lei mi incitava a scoparla più forte…
IO: Barbara sei una furia..! LEI: si… sii…. e ti piace…? IO: Da morire… ..uhhh.uhh… sei la dea del sesso…! LEI: AH…ahh… e scopala allora ….la tua Dea…! Fammi venire…fammi venire….!!! Spingevo con tutta la forza e la rabbia che avevo in corpo….. Il rumore dei nostri corpi che sbattevano era fortissimo… BARBARA: fammi salire sopra di te… ! Non me lo feci ripetere, sapendo come le piaceva stare sopra, usci da lei e mi stesi sul divano a pancia in su, lei mi sali sopra, se lo infilo dentro ed inizio una fuoribonda cavalcata che culminò in un orgasmo violento…!
Crollo addosso a me, ansimando e gridando cose come …..uhhh…, si…… ecc.ecc.
Il cuore le sbatteva in petto ed i suo respiro era velocissimo ed affannato… BARBARA: mamma che orgasmo…!!! Ti amo…..! uhhh……. Mamma mia!!!! TI giuro, io ti amo…!! Io sorrisi felice! BARBARA: sei il mio uomo…, sei perfetto per me…! Mi fai impazzire… Sei completo… Mi diverto quando sto con te… so che posso contare su di te sempre… tra di noi c’è una complicità mostruosa…; Godo a scopare con te…, godo a farti le corna…, godo a condividere la mia vita con te…, godo a farti stare bene e farti stare male… godo sempre in ogni momento! Sei l’uomo che tante donne vorrebbero ed io sono fortunata..! IO: Barbara, anche io ti amo… e se sono cosi è merito tuo, che mi hai portato a saper essere questo…! LEI: Amore mio… tu fidati di me… Ti farò impazzire…! E’ vero ti farò anche soffrire…, ma sarà una sofferenza che ci darà un piacere mentale e fisico mostruoso!
A queste parole, ebbi un brivido e Barbara se ne accorse…; mi guardo , mi sfiorò il cazzo che avevo ancora in tiro e mi disse: Dai vieni su di me… Non me lo feci ripetere due volte, le sali sopra e la penetrai nuovamente. Ero infoiatissimo….!!! Barbara che ormai aveva il mio pieno controllo, sapeva ormai controllarmi alla perfezione, sapeva come manipolarmi, come e dove poteva spingersi con me, prima mi fece giocare un po’ a farsi scopare (sapendo che io ne avevo davvero bisogno..) ma poi decise che era arrivato il momento che io venissi, visto l’orario, la sua stanchezza ecc.ecc. Naturalmente non disse nulla, ma in due mosse mi fece venire, mettendo fine alla nostra scopata.

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