Skip to main content
Racconti di Dominazione

Giorgialaporca la puttana.

By 27 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

L’avevo affitta. Un amico di un amico di un amico di un cugino me ne aveva parlato. Avevo letto le sue confessioni online. In forma di racconto, e ogni volta che finivo il racconto dovevo chiudere gli occhi e muovere la mano fino a darmi una parvenza di sollievo. Poi la affittai. Vuoi essere puttana, pensavo tra me e me, ebbene. Puttana fino in fondo sarai. Ebbi l’occasione di parlarle al telefono. Volevo gi’ farle sentire il mio desiderio. Rimasi d’accordo per chiamarla e organizzarci sul come e dove andarla a prendere.

– Ciao sono …
– Si lo so chi sei –
– Certo che lo sai. Sono quello che ora sta per affittare il tuo corpo –
– m…si –
– Dove vengo a prenderti? –
– Tra un’ora, fammi uno squillo quando sei qui sotto e scendo –
– Ok..ma –
– si –
– Ti vestirai con un cappotto elegante, tacchi eleganti e sotto totalmente nuda. –
– ma.. –
– niente ma. Niente orpelli. Non voglio vedere reggiseni ,tanga, reggicalze, collane o altro. Sei un corpo. E lo voglio nudo. Da usare. –
– Si..-
– click –

Brava. Hai obbedito. Un cappotto che farebbe invidia alla prima della Scala..un paio di tacchi finemente colpiti e il suo viso. Labbra di fuoco e un sorriso a met’ tra lo spavaldo e il timoroso. Perfetto, pensai.
Scesi e le aprii la portiera della macchina come il migliore dei Gentleman. Salii dall’altra parte e misi in moto. Non disse nulla, mi guardò, sorrise e prese a guardare attraverso il finestrino. Al primo semaforo mi voltai. Anche lei mi guardò…sorrise nuovamente, misi in moto, senza neanche guardarla le dissi solo – Sei o non sei una puttana? non sento ancora le tue labbra succhiarmi il cazzo. Adesso cagnetta! – Non la guardai, ma sentii un sospiro che non capii..poi lentamente cominciò a chinarsi..cercare la zip dei miei pantaloni eleganti…abbassarla…e quando il mio cazzo scivolò furoi…senza il freno dei boxer che non avevon indossato..quasi si sorprese. Ma poi si diede da fare.

Sentii la bocca allargarsi a più non posso..fino ad arrivare a lambire le palle. Sentivo la usa saliva scivolare sul mio cazzo..e la sentivo sforazarsi nell’aprire la bocca il più possibile. Brava cangetta..Cominciò a spompinarmi in modo magistrale. Ampie leccate alternate da succhiate notevoli…non potei che accostare in uno spiazzo per godermi totalmente il servizio. Stava perfettamente calandosi nella parte..o puttana lo era fino in fondo. Non alzò neanche lo sguardo a vedere il perch&egrave ci erravamo fermati..continò a spompinarmi fino a che le presi la testa. la guardai e le dissi. Ora fermati cagna.

Le presi la testa con entrambe le mani. I pollici ad allargarle le labbra come due uncini.
– Sei o non sei una puttana? Fatti fottere la bocca…fatti usare..-
E cosi cominciai, tenendole la testa ferma e la bocca spalancata..a spingerle il cazzo in gola..a fotterle quella bocca. La sentivo gemere, mugolare…e vedevo e sentivo la saliva scivolarle dalle labbra..sulle mani e sul mio cazzo..non resistetti..e le spruzzai due schizzi direttamente in gola..mentre il terzo la colpi sul naso….

Ripartimmo..Girogia si puli il viso con un fazzolettino che gentilmente le ofrii, da vero gentleman e proseguimmo il viaggio senza dire nulla. QUando ci fermammo di fronte a un lussuoso hotel mi guardò stralunata. – ma… – – Ti ho affittato – le risposi – e del tempo che passerò con te faccio quello che desidero -. NOn disse nulla, la presi a braccetto guidandola verso l’entrata..ma appena prima di entrare la trscinai dietro l’angolo..buio.

Giorgia, sorpesa, mi guardava. – che c’&egrave? – mi chiese. – Ho voglia di saperti cagna ad ogni momento, le risposi, e dicendole questo le porsi un butt-plug abbastazna ridotto. – Succhialo, ti conviene – Non disse nulla…succhiò guardandosi un poco intimorita attorno..ma era buio..glielo strappai dalle labbra e le dissi – infialtelo nel culo per bene, li deve restare –
– ma cosi…qui…disse – – Zitta cagna o preferisci te lo spinga io ? –
Vederla chinarsi..appoggiare una mano al muro sollevare il cappotto e spingerlo fu molto eccitante. Le vedevo il viso contrarsi, poi da perfetta attrice, quando sul suo volto si dipinse un leggero sorriso, segno che il butt plug aveva superato la stretta entrata, mi sorrise e disse – Sono pronta -. Le risposi – Sar’ una cena da orgasmo seduta sul mio regalo – e ci avviammo verso l’entrata dell’hotel

Leave a Reply