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OrgiaRacconti di Dominazione

Il Sette Rosa

By 31 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando arriviamo al comprensorio sportivo ci sono già una decina i pullman parcheggiati. Scendiamo e andiamo negli spogliatoi, c’è molta tensione in squadra e siamo ancora provati dagli due ultimi mesi di allenamento, i coach ci hanno spremuto fino all’ultimo per prepararci alle qualificazioni nazionali.

Il primo giorno di gare è abbastanza soddisfacente, nonostante non mi sia qualificato nei 50mt stile ho abbassato il mio tempo gara di due secondi, ma si sa, qui ci sono i “professionisti del nuoto” non i quattro cucuzzari che si incontra nelle vasche della lega regionale. Alessio è un coach che ha due tonalità quella Grido per cazziarti e quella Urlo che usa per ogni altra occasione (è udibile anche sott’acqua!) quindi come solito a termine delle gare veniamo “urlati”; è compiaciuto dai risultati nonostante a pochi di noi abbiano raggiunto la qualificazione. Torniamo sul pullman e ci rechiamo all’hotel, ci mettiamo un oretta e raggiungiamo una casa in cima alle colline Gubbiesi (o Gubbine…. Gubbiche?). La società l’ha affittato completamente, al piano terra c’è il ristorante, al primo le camere delle 4 squadre femminili e al secondo piano, in un ambiente ricco di entropia e disordine le 4 squadre maschili. Non avendo appuntamento in vasca fino al primo pomeriggio e per premiarci dei risultati ci viene concessa l’abolizione del coprifuoco, “ma dalle 11 in poi silenzio o vi ammazzo di allenamento” grida Alessio. Di sera succede quel che capita sempre tra ragazzi, un pò d’alcool, qualche sigaretta, il gioco della bottiglia (Siamo stati tutti giovani no?!) e ci si divide in gruppetti serrandosi nelle stanze. Finisco nella stanza delle ragazze (chiamatemi scemo!) con Matteo, Beppe, miei coetanei eMarculin della squadra junior,le nostre 7 colleghe: Aveline, Lucia, Giovanna, Elisa, Alessandra, Ilaria, Rossana (Roxy per gli amici) e soprattutto due bottiglie di vodka alla pesca.

Facciamo casino fino alle undici, alle undici e mezza veniamo minacciati di morte cosicchè decidiamo di abbassare sensibilmente il volume. Abbiamo unito i letti a castello, siamo un po alticci, Marculin è sparito, ridiamo e ci raccontiamo puttanate, quando a un tratto Elisa entra apre la porta che collega le camere per andare in bagno… vediamo Marculin schizzare via come un razzo.

“Era seduto su un letto, con un reggiseno in mano” racconta Elisa… ahhh povero Marculin e i suoi 14 anni e con la botta ormonale tutto quel ben di dio di pizzo e raso, fossi stato in lui, la tentazione sarebbe venuta pure a me. Come dei bastardi iniziamo a prender in giro Alessandra, la proprietaria del copioso reggiseno, nel mucchio il segaiolo ha preso le due coppe più grosse, iniziamo a passarci il feticcio viola, in una specie di torello tra i due livelli dei letti a castello.

“Scemi, anche voi è la prima volta che vedete un reggiseno?!”. “Cara…” ribatte Matteo “…vi vediamo quasi tutti i giorni in costume, capirai che novità”. “Anche noi vi vediamo in mutante tutto il giorno se è per questo, ma mica veniamo a rovistar tra le vostre cose” …. “Chissa cosa nascondo questi tre là sotto?” sibilla Lucia…

Inizia una battaglia per tener su i pantaloni, 3 contro 7 fino a quando Matteo non batte una testata contro la struttura del letto. “TREGUA!” intervengo, Aveline controlla la testa dell’infortunato, niente sangue solo un bel bollo, Beppe da buon figlio di commerciante propone un armistizio e un accordo tra le parti.

“Ok, Ok, Ok, un nostro uomo è infortunato e siam rimasti in due contro tutte voi. Raggiungiamo un punto di accordo. Quello che chiede un gruppo lo fa anche l’altro, non è corretto che solo voi soddisfiate la vostra curiosità. Mi sembrerebbe equo…”

L’arringa di Beppe continua per qualche minuto, parla così tanto da confondere le idee a tutti fino a quando non si raggiunge l’accordo. Solo gli interessati resteranno nella camera, agli altri è richiesto di esser riservati. Nudo integrale, ambo i sessi, un metro di distanza tra le parti, nessun contatto, la minoranza maschile inizia per prima.

Nessuno di noi abbandona la camera, noi maschi ci disponiamo in fila e ci mettiamo in mutande/boxer, davanti a noi, le nostre compagne iniziano a studiarci e a lamentarsi del mancato nudo integrale. “Dhe, non è che poi noi si rimane a bocca asciutta? Iniziate a mettervi in paro voi.” E cosi le maglie dei pigiami iniziano a cadere, e a mostrare i ventri piatti delle sette bellezze. Già convinto metto mano alla mutanda, Matteo mi ferma. “Via il reggipoppe o non se ne fa nulla”.  E anche i reggiseni cadono a terra. Ben, e dico ben, 14 tette, il mio cazzo è già ritto prima che l’ultimo gancetto sia liberato, ho più ben poco da nascondere, tant’è che rimango completamente nudo, con il cazzo che punta verso loro, e i loro sguardi che puntano verso di lui. Con più di qualche riluttanza anche le ragazze si spogliano, sono sette corpi diversi, il corpo di Ilaria mi eccita da morire, si erge in piedi statuaria, con le braccia sui fianchi, non nasconde nessuno dei suoi doni; Alessandra è prominente, le più carnose tette del mondo, Aveline è sottile, di una finezza francese che sa di sesso; Elisa è più alta delle altre, biondissima, le spalle sono enormi e frutto degli allenamenti; Lucia nasconde i seni con i suoi lunghi capelli neri e la fica con le mani, non incrocia mai lo sguardo con nessuno di noi, ma la percepisco spiare i nostri membri… Giovanna ha fatto già un passo avanti ed e piegata ad altezza cazzo, basterebbe un passo e Matteo glielo potrebbe ficcare in bocca, guarda il mio amico con fare beffardo: lo vuole il suo cazzo. Matteo fa quel passo avanti e Giovanna inizia a giocherellare tra i commenti delle amiche con la sua cappella. Anche io e Beppe superiamo la linea Maginot e ci avviciniamo.

Punto su Ilaria istintivamente, accanto a lei Roxy e Lucia mi circondano, mi pizzicano il sedere, contraccambio, Giovanna l’ha gia preso in bocca quando do il primo bacio, due mani stanno carezzando il mio membro. Completamente assorto da Ilaria non mi accorgo dei cambi di coppia, vengo sospinto a forza sui letti a castello, Elisa sta sgrufolando il mio interno coscia mentre lecco i seni di Ilaria. Beppe è seduto su una poltrona succhiato da Lucia, mentre Matteo e le restanti ragazze sono in cima al letto. Una seconda bocca fa spola sul mio cazzo, “Succhia puttanella, succhia che ti piace” e la mano di Lucia preme contro la testa di Elisa, l’affonda sul mio cazzo soffocandola, la saliva di lei inizia a colare, a tracimare delle labbra, la sento scivolare ai lati del mio pene, calda. Nonostante sia premuto verso il mio ventre, Elisa non demorde, succhia vorace coadiuvata dalla compagna che ne forza i movimenti prendendola per i biondi capelli. Ilaria che è abbracciata me si gode lo spettacolo, sono delle porche senza senso, a tratti sadiche, Lucia tira le ciocche bionde verso l’alto e inizia a leccare il viso sfatto dell’amica, si limonano con forza, stringendosi i seni fino a farli arrossare, tra gemiti di piacere che rasentano il dolore. Mi infilano un profilattico e Ilaria inizia a cavalcarmi, le luci ormai soffuse disegnano i suoi fianchi, sento il mio pene sgusciare dentro e fuori di lei, sono dominato da quel corpo che mi cavalca, che mi scava il petto con le unghie. Due grosse tette fanno capolino sul mio volto mentre vengo scopato, è Alessandra, e la sua pelle è dolce, bianca, vellutata. Mi porge entrambe i capezzoli in bocca ed inizio a succhiare come un poppante. I gemiti di altre ragazze echeggiano nella stanza, Ilaria ne rompe il ritmo stridendo sull’orlo del nostro orgasmo. Le cosce bianche e sode, sbattono e si aggrappano al mio corpo, sento l’orgasmo partire dal profondo, e risalire il corpo del mio pene. Vengo copiosamente mentre le tette di Ale mi stanno soffocando, Ilaria si scosta soddisfatta e ruba una tetta. Sembriamo due cuccioli di lupa al capezzale del piacere, Ale ci carezza e si gode le nostre attenzioni, mentre Roxy mi toglie il profilattico e con la lingua inizia a fare pulizia della sborra. Roxy bacia Alessandra scambiando una dose del mio nettare, poi torna a lavorar su di me fino a rendermi rigido e pronto. Mentre Alessandra va farsi succhiare da Beppe, Aveline scende dal piano superiore. Mi si piazza davanti e inarca la schiena come un gatto. La sua pelle è ambrata, e da questa posizione posso godere della vista della sua fica minuta e del ancor più piccolo buco del culo. Faccio fatica nel penetrarla, ma ogni centimetro guadagnato dentro di lei ripaga con una stretta piacevole sul mio membro, giunto in fondo provo una sensazione di claustrofobia, Aveline gode e soffre contemporaneamente, il suo corpo si muove sinuosamente e abitua il suo interno alla mie presenza, lentamente inizio a scoparla, il bordo del suo ano è teso e risucchia il mio cazzo durante l’estrazione per poi riaccorglierlo con maggiore facilità, il mio orgasmo è forte, caldo, lo vedo rifluire e colare sulla pelle di lei che è ancora messa a pecora e ansima. Passo qualche minuto e i giocatori al mio letto son cambiati nuovamente, ora Avelin spompina Beppe, dopo aver servito un buco a testa a me e Matteo, tra le mie braccia torna Elisa, ancora sfatta dalle violenze di Lucia e, più in basso c’è Giovanna che sta grondando la sborra di uno dei miei compagni. Elisa è sessualmente passiva e pare provare piacere nell’esser forzata, la bacio appassionatamente e poi la costringo a leccare la figa della nuova partecipante. Lecca, succhia, pulisce la figa pelata, il profumo degli umori di Giovanna mi arriva al cervello mentre con due dita sditalino Elisa. E’ una maiala senza ritegno e inonda le mie mani fino al polso fino a quando Lucia prende il mio posto e si infila dentro l’amica, per contraccambiare la pulizia, Giovanna infila l’indice nel suo ano, a me rimangono le labbra su cui appoggio la mia cappella. Lo infilo il più possibile, fino a sentire le sue mani trattenere il mio corpo, Elisa è tra l’incudine delle dita delle amiche e il martello del mio cazzo che le ostruisce la bocca. Si muove a stantuffo tra un piacere e l’altro, scambio sguardi complici alle altre due aguzzine che di tanto in tanto si baciano e saggiano gli umori di lei.  Inconsapevolmente Elisa è diventata l’attrazione principale della nottata, gli altri sono attorno a noi e assistono eccitati a quell’orgia animalesca, Beppe e Matteo prendono con forza Elisa e la tolgono al mio pene e alle cure manuali, la mettono in mezzo al letto e la penetrano ambo parti. Preso da un raptus per quel mancato coito mi butto su Lucia, la scopo con rabbia, prendendo il suo volto e sussurandole “guarda la tua amichetta, la trattavi male, ma adesso se la scopano per bene, se vuoi facciamo lo stesso a te”. Elisa ha completamente perso il controllo di se, abbraccia Matteo, si fa scopare da Beppe. Monto Lucia come una cagna, la prendo con forza aggrappandomi a suoi fianchi sodi, la sua pelle bianca si arrossa, mentre due bocche si sdraiano sotto i suoi capezzoli e tirano. Le tiro su la testa per mostrarle lo stato di estasi di Elisa, “Guardala perchè sei uguale a lei”, e lei crolla sui corpi sottostanti. “Sei come lei vero?” L’unica risposta di Lucia furono i gemiti del suo orgasmo, l’unico suono che sentii mentre la riempivo di seme per l’ultima magnifica volta.

 

 

 

 

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