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Racconti di DominazioneRacconti sull'Autoerotismo

Immaginare la realtà

By 14 Dicembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Ti immagino seduta comoda davanti al pc mentre leggi con attenzione e curiosità queste mie parole. Hai finito di svolgere tutte quelle faccende casalinghe e ti sei messa la tuta o il pigiama. Oppure sei appena rientrata e sei vestita di tutto punto e hai mille cose da fare. Eppure, qualsiasi sia la tua condizione, ora sei con gli occhi incollati allo schermo e senti quelle piccole farfalle che dalla testa scendono allo stomaco e finiscono tra le gambe.
Sai che quando avrai finito di leggere dovrai eseguire questi ordini mascherati dalla mia immaginazione. Le mie idee e le mie fantasie si realizzeranno attraverso te ed il tuo corpo.
Bene, quindi iniziamo. Non dovrai fare cose eclatanti, ma semplicemente sentirti Donna, esibire la tua sensualità e percepirti come un mio oggetto del piacere.
E’ l’inizio. E’ facile.
Leggi bene.
Alzati, sfiltati quelle pantofole o quelle scarpe dai piedi.
Vai verso la scarpiera e prendi quelle scarpe con I tacchi che mi hai mostrato. Quelle piu alte, quelle che più ti fanno sentire donna. Raccoglile e poggiale sul letto. Ora vai verso il cassetto nel quale tieni quel mucchio di mutande tanto comode quanto brutte. Pesca dal fondo del cassetto un perizoma come si deve, uno di quelli che ti contornano il culo rendendolo pronto per essere ammirato. Piegale e poggiale vicino alle scarpe.
Ora apri l’armadio e prendi IL vestitino. Quello piu corto che hai, quello che ti fascia meglio le forme, quello che metterbbe anche una battona per andare a lavoro, quello che ti fa sentire il mio oggetto del piacere. Piega anche questo e poi raccogli tutto ciò che ti ho fatto scegliere.
Inizia a camminare, lentamente. Vai verso il bagno. Voglio che ti senta come al centro di una passerella. Hai decine di uomini intorno a te. Tutti che ti guardano, tutti che ti desiderano e ti spogliano con gli occhi. Falli eccitare, sculetta, tieni la schiena dritta e mostra le tette. Ti spoglierai, ma non per loro. Lo farai solo per me e nel farlo ti ecciterai, lo sappiamo entrambi.
Entra nel bagno, socchiudi la porta e vai verso lo specchio sopra al lavandino. Posa ciò che hai in mano e guardati allo specchio. Leccati le labbra, pensa che ci sia io dall’altra parte del vetro. Ti sto guardando, ti sto giudicando e tu hai il chiaro obiettivo di farmi eccitare. Sciogli I capelli ed inizia a spogliarti. Sfila un capo alla volta, piegalo con cura e poi torna allo specchio. Inizia dal busto, togli maglia, maglione, felpa, camicia..qualsiasi cosa hai addosso deve sparire. Togli anche il reggiseno e fermati un attimo. Guardati allo specchio. Metti l’indice tra le labbra, gioca con la lingua, succhialo e bagnalo. Poi passalo sui capezzoli, prima uno, poi l’altro. Li immagino già turgidi, sensibili e pronti a regalarti piacere. Ora dovrai pizzicarli. Stringili tra indice e pollice e sollevali verso l’alto. Le tue tette saranno sollevate, appese. Fallo dieci volte per ogni capezzolo e poi, dopo averli scaldati con queste piccole azioni ribagnali con la saliva. Ora puoi passare a spogliarti dei pantaloni,delle calze e dei calzini. Piega sempre tutto con molta cura, e solo dopo sfilati le mutandine. Sei nuda, davanti allo specchio, con le tue mutande in mano. Portale davanti al volto , annusale. Immagino che ci sia sopra quella patina bianca che ti sta dicendo che il tuo corpo non ti appartiene piu. E’ solo uno strumento di piacere, il mio oggetto. Piega le mutande e mostrami la fica. Sono dietro lo specchio, quindi fai in modo che io possa vederla bene. Aprila, fammi vedere come luccica sotto la luce della lampadina. Poi accarezzala, solletica il clitoride, regalati un momento di piacere e toccati. Ora voltati, voglio vedere il tuo culo. Non smettere di massaggiarti tra le gambe e piegati in avanti. Gambe leggermente aperte, culo in fuori, verso di me. Ti immagino mentri inizi a sentire le prime vampe di calore provenire dal basso ventre. Sei pronta. Pronta a far eccitare tutti quei maschi li fuori. Prendi il perizoma, infilalo. Poi mettiti quel vestitino ed infile le scarpe. Sei perfetta. Decisamente questa è la tua migliore faccia. Eccitata, soddisfatta, pronta a far godere. Pizzicati piu forte che puoi I capezzoli da sopra il vestito, voglio vedere come fue chiodi che cercano di uscire da li dentro. Lascia le tue cose al bagno e cammina verso il computer. Sculetta, alza il vestito fino a far intravedere il culo, abbassalo per mostrare piu seno possibile. Arrivata davanti al pc fatti una foto, mandamela. Sei pronta per continuare? Sono seduto al tavolo di un ristorante nel bel mezzo di una di quelle cene aziendali in cui si mangia tanto, si beve il giusto e si parla di lavoro. Sento la vibrazione del telefono che richiama attenzioni. Sei tu, lo so.
Senza farmi troppi problemi tiro fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni ed apro la chat trovandomi davanti agli occhi il tuo corpo vestito come da me ordinato e pronto ad eseguire qualsiasi mio ordine. Di colpo mi isolo da tutto quel vociare e da quelle persone che siedono al mio stesso tavolo.
Inizio a digitare velocemente .
Ovviamente non ho acceso la cam, nè ti ho chiesto di farlo. Voglio immaginarti tesa come una corda attendendo che le mie parole compaiano sullo schermo del tuo computer. Sono sicuro che leggendo avrai fatto una smorfia di disappunto dato piu dal tuo errore che dal mio essere pignolo.
Ora starai sollevando il bordo inferiore dell’abitino che indossi controllando nello specchio se la piega del sedere esce da sotto. Immagino I tuoi capezzoli già duri premere contro la stoffa mentre tu abbassi il vestito arrivando a scoprirti quasi interamente il seno. Lo sai che per accontentarmi dovrai esibirti di piu e lasciarti andare.
Ecco una nuova foto arrivare e, davanti ai commensali ignari, io la guardo soddisfatto scrivo regalandoti una gioia piu che meritata e poi < vai in cucina, prendi quella spugna che abbiamo già usato e torna da me. Fai ciò che sai>.
Leggerai l’ordine con impazienza e non ci metterai molto a capire cosa fare. Quella spugna ti ha già regalato emozioni forti e decisamente inaspettate. Ti immagino camminare per casa sculettando esattamente come ti ho insegnato. I tacchi che picchiettano sul pavimento, il vestito che si alza scoprendoti il culo. Darei oro per vedertelo fare, qui, sopra questo tavolo così noiso, davanti a tutti questi uomini.
Arriverai in cucina, ti muoverai verso il lavandino e ti fermerai davanti ad esso. Ti piegherai in avanti tenendo le gambe ben dritte assumento una posa perfetta per esibire il tuo sedere. Aprirai il cassetto e prederai la spugna gialla con la faccia superiore verde e ruvida. Tornerai verso il computer senza risistemare il vestito. Camminerai ancora come se fossi in passerella e ti metterai davanti allo schermo, restanto in piedi.
Leggo il messaggio e propongo un brindisi ai colleghi.
Tu, nella stanza silenziosa, inizierai a darti da fare. Abbasserai il vestito scoprendo completamente il seno. I capezzoli già duri ti faranno capire quanto l’eccitazione e la tensione siano entrate in te. Prenderai la spungna con la destra e inizierai ad accarezzarti il capezzoli sinistro. Con la parte piu ruvida girerai intorno a quel chiodo turgigo disegnando cerchi sempre piu stretti ed infine strofinerai forte sul seno. Immagino la tua espressione di leggera sofferenza cedere il posto ad un piacere profondo e piu intimo. Lo farai quindici volte per ogni seno. La tua eccitazione crescerà di minuto in minuto, di sfregata in sfregata, di dolore in dolore. Tra le gambe inizierai a sentire aumentare il calore, inizierai a sentire quelle formichine che ben conosci e che solo I miei ordini sanno risvegliare.
Ecco di nuovo il telefono che vibra e rapidamento accedo alla chat. Trovo una sola parola e sotto l’immagine del tuo seno appena arrossato. Inizio ad eccitarmi, vederti eseguire I miei ordini mi fa questo effetto. Rispondo dopo pochi secondi
Leggerai ansiosa e ti stupirai. Sul seno l’avevi già fatto, conoscevi quel dolore e quel piacere. Ti ho voluto far eseguire prima dei gesti che avevi già sperimentato. Ora invece l’ordine è nuovo e un leggero timore ti pervade. Farà male? Mi piacerà? Sai che non puoi perdere tempo con delle seghe mentali e quindi sollevi il vestito scoprendo del tutto il sesso che già si è infuocato. Con la sinistra scosterai le mutande lasciando che la fica respiri libertà. Immagino il tuo sesso depilato, forse con un piccolo ciuffetto di peli sopra. Lo immagino già lucido di umori e so bene che non mi sto sbagliando. Appoggerai la spugna sopra il clitoride e massaggerai piano cercando di prendere confidenza con quell’oggetto tanto morbido quanto ruvido. Prederai coraggio e con un gesto deciso strofinerai forte sopra quel bottoncino che si sta gonfiando. Dolore, e poi piacere. Te ne mancano altre diciannove, ce la farai. Soffrirai e godrai solo per il mio piacere.
Sono fuori dal locale, sto fumando una sigaretta e mi arriva il tuo messaggio e sotto la foto del tuo sesso arrossato, lucido, con un filo di umori che unisce le grandi labbra alla spugna. Un’immagine fantastica. Sei pronta per continuare.. Ora occupiamoci del buchetto scriverò rapidamente. Non voglio farti perdere neanche un briciolo di quell’eccitazione che ormai ti avvolge e ti rende completamente disponibile.
Prendi il plug, quello vibrante e una corda di 2-3 metri. Lascia la corda sul letto e vieni qui davanti con il plug tra le labbra
Non ci vuole una grande fantasia ad immaginarti leggere con avidità il mio messaggio ed iniziare ad eseguire con cura maniacale. Ti domanderai per qualche secondo dove trovare la corda o dove hai messo il plug, ma troverai presto una soluzione per non deludermi. Sei mezza nuda, sui tacchi, eccitata ed in questa condizione quasi oscena ti muovi per la camera cercando quegli oggetti che mi daranno soddisfazione e ti ecciteranno ancor di piu. Eccoti tornare da me con il plug tra le labbra, come se fosse un ciuccio.
Mettiti in ginocchio
Piegherai le ginocchia poggiandole in terra. Se fossi davanti a te il mio cazzo pulserebbe di eccitazione nel vederti in quello stato completamente sottomessa, in ginocchio sotto di me e pronta a ricevere in bocca il mio sesso. Ma non ci sono e non sarà la semplice idea di un pompino a rendermi fiero della mia schiava.
Gioca con il plug, succhialo, bagnalo, leccalo. Fai finta che sia il mio uccello e preparalo bene. Quando sarà pronto dovrai infilartelo in culo. Poi fallo vibrare.
Leggerai le parole prendere vita sullo schermo ed inizierai il tuo lavoro di bocca di cui ti vanti tanto. La tua lingua che ispeziona ogni millimetro di quella plastica dura, le labbra che la baciano. Immagino la saliva scorrere sul plug e finire, in forma di goccia, sul pavimento. Ci giocherai 4 o 5 minuti, ti gusterai quel momento pensando al mio cazzo lo so. Poi, ti piegheri in avanti con il plug sempre in bocca e ti ritroverai a 4 zampe. Il vestito è salito e mostra in pieno in tuo culo e la fica che ha bagnato quel filo di intimo che la copre. Con la destra ti sfilerai il plug dalle labbra e lo andrai a posizionare sul buchetto scanzando il perizioma. Ansimi, riesco a sentiriti. Spingi un pò, poi ti fermi. Aspetti che I tuoi muscoli si rilassino ancora e poi torni a spingere. Non ci metterai molto, sei hai fatto un buon lavoro con la bocca, la saliva ti aiuterà a far scivolare dentro di te quella plastica dura.
Mi arriva una foto del tuo culo esposto e del plug inserito..sotto si intravede la fica lucida di umori..ti sta piacendo..
Ora fai una bella passeggiata. Arriva a quattrozampe, come una cagna, alla finestra che da sul balcone. Poi alzati, sistemati il vestito e, a serranda alzata fai un bel balletto con spogliarello. Liberati del vestito e resta solo con I tacchi ed il perizoma.Poi vai in cucina e prendi una sedia. Torna in camera. Posizionala davani allo specchio ed infine torna da me.
Lo sai che mi piace esibirti. Ti immagino muoverti a 4 zampe con il culo pieno ed eccitato dalle vibrazioni del plug. Quello che manca è solo un collare al collo e la mia mano che tira la corda..Eppure questa situazione ci eccita, ugualmente..
Arriverai velocemente alla finestra e ti alzerai facendo felici le ginocchia. Ti sistemerai il plug per assicurarti che non cada, poi aggiusterai il vestito per sembrare meno nuda di quello che sei. Solleverai la serranda e, come se avessero acceso I fari su di te ti ritroverai su un palco di un night-club. Dall’altra parte del vetro ci sono decine di spettatori pronti a sbavare sul tuo corpo che si libera di quel vestitino ormai superfluo. Tu, la mia schiava stai facendo eccitare tutti quegli sguardi solo per eseguire un mio ordine. Eppure, lo stai facendo anche per te. Questa situazione ti sta facendo eccitare ancor di piu. I seni spuntano fuori ed I capezzoli sembrano due chiodi violacei. Immagino di essere lì, dietro di te. Pizzicarteli forte per far capire a quei segaioli dall’altra parte del vetro che tu sei mia. Sei la mia schiava. E lo stai facendo benissimo. Il vestitino cade a terra, le gambe nude si muovono e tu ti giri dando loro una visione piu che esplicita del tuo culo pieno. Ti sculacci due volte per natica e poi ti muovi verso la cucina. Lo spettacolo è finito, ora sei tutta, completamente per me. Sculettando arriverai alla sedia, ti piegherai su di essa per afferrarla da sotto la seduta e poi, sollevandola, tornerai in camera. La posizionerai con cura davanti allo specchio piu grande che hai e poi mi mandi una foto di te, nuda con sullo sfondo la sedia ben sitemata.
Prendi la corda, vatti a sedere. Allarga le gambe in modo che siano alla stessa altezza di quelle della sedia e poi lega le caviglie ad esse. Legale bene entrambe e poi guardati allo specchio. Toccati il seno, pizzicalo, stuzzicalo..Poi scendi sulla fica e toccati fino a quando senti montare l’orgasmo. Fermati.Riprendi fiato. Pizzicati 5 volte ogni capezzolo e poi riprendi a toccarti. Fallo per altre 4 volte e poi, finalmente, arriva all’orgasmo.
Di solito sono io a legarti, sono le mie mani che muovono le corde e ti impregionano. Ora dovrai fare tutto da sola. Prenderai la corda da sopra il letto e ti siederai. Il plug vibra ed in quella posizione lo senti entrare ancora piu dentro di te. Allarghi le gambe e ti guardi allo specchio. Sei splendida. Fisserai prima la caviglia destra stringendola forse un po troppo, poi passerai alla sinistra ed in men che non si dica ti troverai costretta a tenere le gambe spalancate. Immagino le tue mani muoversi sul corpo caldo, vibrante, pronto a godere. Accarezzerai I capezzoli, la pancia l’interno coscia. Alzerai le mutandine per infilare la mano sotto di esse e quindi inizierai a muovere le dita stuzzicando il clitoride sicuramente gonfio e sensibile grazie alla spugna che poco fa hai usato. So che non mi deluderai..arriverai vicina all’orgasmo ma ti fermerai un attimo prima di perdere il controllo. Respira, rilassati. Il plug continua a muoversi dentro di te e le tue dita andranno a martoriare ancora I capezzoli. Continuerai e solo quando avrai il mio permesso urlerai per il piacere.
Mi mandi una foto di te, nuda, con I segni delle corde sulle caviglie e le gote rosse per l’orgasmo.
Buonanotte schiava, sei stata perfetta stasera

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