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Racconti di Dominazione

Incubo (2° parte)

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Nadia riattaccò il telefono in uno stato di ansie e tensione, ma allo stesso tempo pervarsa da un’eccitazione fuori dal comune, ma era normale da quando ‘ LUI ‘ l’aveva imprigionata in quel gioco maledetto. Lei che fino a quel giorno nei bagni del liceo non avrebbe mai lontanamente immaginato di fare certe cose. Si sedette sul divano aspettando il suono del campanello che da lì a poco avrebbe annunciato l’arrivo del suo aguzzino, ma quanti ne avrebbe portato di amici questa volta, due?..tre?..cinque?’chissà, e intanto ripensava a momenti e avvenimenti accaduti in passato. Dopo il fatto che successe nel bagno di scuola, Nadia aveva avvicinato Cristina, e non senza imbarazzo gli aveva parlato, gli confessò tutto..tutto ciò che aveva visto, e fatto dopo che lei era uscita. Cristina allora gli disse che l’uomo, che era il bidello della scuola, aveva un qualcosa di magnetico che attirava le fanciulle, o forse era merito di quell’enorme cazzo che si ritrovava, ma comunque sia, a turno si scopava molte studentesse, ed invitò Nadia per il giorno dopo a spiare l’incontro dell’uomo con delle ragazze, cosa di cui lei era a conoscenza. Il giorno dopo , finite le lezioni, tre ragazze si fermarono nell’istituto per delle ricerche di gruppo, erano le predestinate, intanto Nadia e Cristina si nascosero per assistere.

Nel laboratorio le ragazze erano sole, quando improvvisamente si aprì la porta, era ‘ LUI ‘, ma non era solo, l’accompagnava un negro’di mezza età..alto e robusto; gli uomini si avvicinarono alle ragazze, e senza dire una parola cominciarono a toccarle, poi le afferrarono per i capelli e le fecero inginocchiare ai loro piedi.

Una delle tre ragazze Nadia la conosceva bene, frequentava la prima liceo sezione B, una ragazzina timida e riservata..ed ora era lì’incredibile. Gli uomini si slacciarono i pantaloni ed estrassero i loro cazzi..se quello del bidello era grosso, il negro aveva un affare a dir poco incredibile, era praticamente come un braccio di un bambino, con un glande largo..enorme: ‘ cominciate a succhiare puttanelle’ esclamò ‘ LUI ‘, le ragazze cominciarono con le lingue a leccare le aste..la ragazzina P.F, era un po’ impacciata, ma aiutata dalle altre imboccava i cazzi che era un piacere, a turno le altre due le porgevano le aste infilandogliele nella sua boccuccia..e lei leccava’succhiava, improvvisamente il negro esclamò: ‘ stò per sborrareeee ‘, una delle ragazze afferrò la testa di P.F. e con una pressione sulle mascelle le costrinse a spalancare la bocca, intanto l’altra tenendo il grosso cazzo nero stretto, gli introdusse in bocca l’enorme cappella e proprio in quel momento il negro con un gemito sborrò..sembrava una cascata..allagò letteralmente la bocca della ragazza, la sborra le colava sul mento, sul collo, ma la maggior parte le arrivò direttamente in gola. Con dei colpi di tosse ne cacciò un poco, ma subito uno schiaffo la fece rotolare ‘ che cazzo fai ‘ gli urlò l’altro ‘ devi bere tutto puttana ‘e voi leccatela ‘ disse rivolgendosi alle altre due. Le due ragazze obbedienti presero a leccare le labbra e il viso di P.F. ripulendola dalla sborra che le colava, era incredibile, con quele potere quell’uomo legava a se quelle ragazze. Dopo un po’ fecero rialzare P.F., e sotto i comandi dei due la posizionarono a gambe larghe su un tavolo, una ragazza la teneva ferma con la schiena sul tavolo, mentre l’altra le leccava la fica preparandola. Si fece avanti il bidello e posizionando il grosso cazzo sulla fica della ragazza la penetrò con un solo colpo’un urlo invase la stanza..era vergine, l’uomo la spaccò in due, dopo vari minuti che era rimasto fermo piantato fino alle palle dentro di lei, cominciò a muoversi, gli cominciò a dare dei colpi piccoli, brevi, ma dopoò un po’ il ritmo aumentò..e quando vide che il dolore era sparito, e che P.F..suo malgrado stava godendo, i colpi divennero forti e violenti..Nadia vedeva il cazzo dell’uomo uscire tutto per poi riaffondare nella fica della ragazza. Intanto il negro si stava facendo succhiare l’uccello dall’altra ragazza che con la lingua lo aveva portato ad un’erezione colossale; fecero scendere la ragazza dal tavolo, il negro si dispose sul pavimento e se la fece calare sull’enorme cazzo, la fece piegare in avanti, e ‘ LUI ‘ in un baleno gli fu dietro, si sputò sulla mano, inumidì il piccolo buchino posteriore, e con un colpo violentissimo la inculò. Il dolore la fece quasi svenire, ma i due continuarono a martoriare i suoi buchi per almeno na mezz’ora. Alla fine si sfilarono, avvicinarono i loro cazzi al viso di P.F. e le sborrarono in bocca..sul viso..nei capelli, mentre le altre due dopo aver ripulito i cazzi con la lingua, si dettero da fare per ripulire anche il viso della ragazza. Non paghi..si alzarono in piedi..e con una risata le pisciarono in faccia’poi si rivestirono ae mentre uscivano dissero ‘ alla prossima..puttanella..e saremo in tanti ‘. Nadia ea sconvolta..ma incosciamente aveva desiderato di essere al posto di P.F’era l’inizio di un mondo tutto da scoprire”

Continua””’

‘dopo tutto quello che era successo, Nadia non riusciva ancora a rendersi conto di come era potuto accadere tutto ciò, quella sua , chiamiamola, schiavitù, quel subire le più terribili umiliazioni da parte di quell’uomo, come quando un giorno di metà settembre: Ormai erano circa sei mesi che la storia andava avanti, e da quella prima volta a scuola, erano seguiti altri incontri con scadenza settimanale e a volte anche di più; lui la chiamava e lei correva’come un automa. La costringeva (ma non troppo) a farlo dappertutto, e in tutti i modi, una sera che lei stava già a letto, erano passate le 23,00, la chiamò dicendole che non riusciva a dormire e che era eccitatissimo, e siccome lei era la sua puttana, tempo dieci minuti lei sarebbe dovuta scendere. Tremante con una semplice vestaglietta addosso lei era scesa fin giù nell’atrio del portone, lui era l’ che l’aspettava. Senza dire nulla la trascinò nel sottoscala e calatosi i pantaloni estrasse il suo enorme cazzo, la fece inginocchiare e glielo ficcò in gola. Spingeva talmente forte che Nadia quasi soffocava, poche decise spinte e le riversò in bocca litri di sborra calda, che lei dovette suo malgrado mandare giù. Poi la fece rialzare e poggiare le mani al muro, le tirò su la vestaglia e le strappò letteralmente le mutandine, poi si sputò sulle dita e ne introdusse tre nel piccolo buco, talmente con violenza che Nadia quasi svenne per il dolore, poi puntò la sua enorme cappella sull’orifizio, e con una decisa spinta la inculò..cominciando a pompare con una violenza inaudita. Il buco posteriore della ragazza era dilatato al massimo, ogni volta che lui si ritraeva..per poi riaffondare dentro’il foro rimaneva oscenamente allargato. Dopo un po’, lo sfilò, e facendola inginocchiare davanti a lui, impugno il cazzo con la mano iniziando una veloce masturbazione..pochi colpi e una lava di sborra si abbatt&egrave sul viso di Nadia, inondandola tutta’viso’bocca..capelli..vestaglia, era un fiume. Poi se lo fece ripulire con la lingua, e per finire volle che la ragazza sempre con la lingua leccasse le numerose gocce di sperma che erano finite sul pavimento, poi sparì. Che vergogna pensò Nadia, ma intanto dalle sue gambe colavano fiumi di umori..aveva avuto due orgasmi’.la cosa allucinante era che più lui la umiliava, più lei godeva. Tra tutti questi ricordi..ecco lo squillo del campanello che la fece sobbalzare..mentre il cuore iniziava a

battere a mille, ed uno strano formicolio cominciava a invadere le sue parti più intime. Senza risponde, schiacciò il pulsante ed aprì la porta, poi toltasi la vestaglia si sdraiò sul letto, con addosso solo gli slip, come lui aveva ordinato. Dalla penombra della sua camera sentì la porta richiudersi, e dei passi percorrere il corridoio, ma non erano di una sola persona..poi delle risate..chi aveva portato?..cosa le avrebbero fatto questa volta?’finalmente vide la sua figura sull’uscio..entrò, e dietro di lui altri tre uomini, che si avvicinarono al letto ridendo e facendo volgari apprezzamenti, mentre le tastavano i seni, le cosce’era diventata un oggetto da mercato. Erano tre omoni burberi sui 40-45 anni..alti e grossi, un po’ sudici; vide che si spogliarono tutti, mostrando i loro fisici molli, con pancia e tantissimi peli, ma la cosa impressionante e che nessuno di loro aveva un cazzo normale, sebbene ancora mosci gli attrezzi che pendevano tra le loro gambe erano mostruosamente grossi..lunghi si’.ma più che altro larghi di circonferenza. La sollevarono per i capelli e si disposero in circolo, dicendole di succhiarli; Nadia cominciò a prendere in bocca a turno quei enormi falli di carne’puzzavano ancora di urina..erano sporchi, ma loro spingevano forte, strusciavano le loro cappelle sul suo viso’.dopo una buona mezz’ora di succhiate..leccate..Nadia aveva le mascelle che le dolevano, mentre tre di loro si sedettero sul letto, la fecero inginocchiare, e mentre lei continuava a succhiare, il quarto si piazzò dietro di lei, e la penetrò in fica. La ragazza ebbe un sussulto, ma il grosso cazzo non trovò ostacoli..era già fradicia di umori, ‘ che puttana’ esclamò l’uomo : ‘ &egrave gia un lago’dai troietta che siamo solo all’inizio’ con i colpi che le imprimeva quello che la fotteva, Nadia era costretta a imboccare i cazzi che si presentavano davanti alla sua bocca fino in gola..uno dei tre appena lei lo prese, gli tenne la testa ferma con le mani, e conficcandosi più a fondo, iniziò a sparargli in gola fiotti di sperma bollente’troppa..Nadia cominciò a tossire facendone uscire buona parte..lui la tirò per i capelli sollevandole un po’ il capo e continuandole a fiondare in bocca tutta la sborra che schizzava fuori quell’enorme cazzo, intanto quello che la pompava le cominciò ad allagare la fica..finito pure lui la fecero spostare, e a turno gli altri due le sborrarono contemporaneamente in bocca, costringendola con una pressione della mano sulle mascelle, a tenere la bocca spalancata..erano litri..che gli fuoriusciva da tutte la parti. Finito il primo approccio, le lagarono le mani, e la fecero appoggiare su di un tavolo in modo che il suo bel culetto era inarcato al punto giusto; poi uno degli uomini abbassandosi all’altezza del buchino gli sputò una buona dose di saliva, e poggiando la cappella al buchetto, la inculò brutalmente. Nadia urlava per il dolore’era come la stessero aprendo in due, ma l’uomo incurante del suo dolore la fotteva dietro con violenza, scaricatosi il primo, fu la volta del secondo, e poi gli altri due. Il culo di Nadia era ormai allargato all’inverosimile, e la sborra le colava tra le cosce, i quattro poi vollero che lei gli ripulisse i cazzi con la lingua; dopo la trascinarono in bagno, la misero accucciata in un angolo del box della doccia, e posizionatosi davanti a lei cominciarono a pisciargli addosso, imbrattandola tutta, infine aprirono l’acqua e la ripulirono. Dopo un breve break..spostatosi in salotto, la presero in due contemporaneamente, uno disteso se la fece montare sopra, un altro la inculò, e gli altri due le diedero da leccare le loro aste, e questo andò avanti per circa tre ore, alla fine Nadia era sfinita..ma incredibilmente aveva goduto come non mai..la giornata finì con una promessa ‘ o minaccia? ‘.la prossima volta l’avrebbero portata a battere sul marciapiede, come una vera puttana”””””..

‘.Dopo tre settimane, in cui nadia in questo lasso di tempo era stata sottoposta solamente a fare dei pompini nei bagni della scuola all’uomo, fatta eccezione per una sonora inculata di gruppo in una sera piovosa che ‘ LUI’ e due altri amici se la caricarono in macchina e la portarono in un luogo appartato. Comunque, arrivò una telefonata che le intimava di vestirsi in modo provocante, con calze a rete, reggicalze..slip di pizzo..ecc..e di aspettare in un luogo a loro conosciuto. Nadia andò all’appuntamento, erano le otto di sera, e con una scusa a casa disse che avrebbe fatto molto tardi; arrivarono con l’auto, erano in due, la carcarono e dopo un 15 minuti arrivarono in periferia, vicino ad un villino un po’ fuori mano. Scesero, entrarono nell’appartamento e la condussero in camera da letto:’ siccome &egrave l’ultimo anno di liceo, e tra poco ci lasci’ disse ‘LUI’..’ abbiamo pensato di farti un regalo..tu dovrai solo aprire tutti i tuoi buchi’ e cominciarono a ridere. Comunque la lasciarono lì..Nadia tremava..di paura, ma le stava salendo anche una certa eccitazione, improvvisamente si aprì la porta ed entrarono due uomini, uno di mezza età sui 45 anni, l’altro più giovane sui 25-30 anni, lei intanto come avevano ordinato si era tolta gli indumenti, ed era distesa sul letto solo con i reggicalze e le calze a rete; i due si spogliarono e cominciarono a scoparla a turno..poi la incularono..poi la presero contemporaneamente, ed infine le sborrarono in gola. Nemmeno il tempo di uscire che la porta si aprì di nuovo,questa volta si presentarono due omaccioni neri, sembravano due armadi, e quando si spogliarono tra le gambe esibirono due enormi cazzi neri, uno di loro lo aveva lungo..ad occhio saranno stati 25-30 cm di carne nera. Mentre uno la scopava l’altro glielo ficcò in gola..poi cambiarono, e quando quel colosso di carne le entrò in fica, a Nadia sembrò gli arrivasse in gola tanto era lungo e grosso; non parliamone poi quando sputandole sull’ano glielo ficcò nel culo..un male atroce, ma incredibilmente le entrò tutto dentro..sentiva aprirsi in due’i due le sborrarono varie volte dentro, sia nel culo che nella fica. Poi vollero che lei gli succhiasse i cazzi’loro seduti, e lei ai loro piedi che leccava..il primo le venne in bocca quasi subito’.il più grosso tatdò un poco..prima le schizzò in gola una dose incredibile di sborra, cosa anomala dato che era venuto già due volte precedentemente..poi non si ritrasse continuò a tenerglielo ficcato in gola, ed improvvisamente cominciò a pisciare; bench&egrave Nadia si ritrasse quasi subito in preda a conati di vomito, una bella bordata di urina gli venne scaricata in gola’allucinante. Finalmente un po’ di pausa’pensò Nadia..guardò l’orologio attaccato al muro, segnava l’una di notte. Erano passate quasi 5 ore da quando aveva cominciato ad accogliere cazzi dentro di se, ad una media di due per volta, e in due occasioni erano stati tre contemporaneamente. Era piena di sborra che le colava da ogni suo buco, e ne aveva ingerito dalla bocca una quantità enorme, ebbe la forza di alzarsi e andare in bagno a ripulirsi, mentre si avviava sentiva dolore dappertutto, il culo poi era ridotto in condizioni pietose, gli doleva tanto, e toccandosi con la mano notò che si era allargato in tal modo che quattro sue dita le entravano facilmente dentro. Si risciaquò ed uscì rimettendosi sul letto’era stremata, dopo circa dieci minuti i due uomini entrarono e gli dissero di rivestirsi che l’avrebbero riaccompagnata a casa, in macchina uno dei due gli pose in mano un rotolo di banconote ‘ tieni..te le sei meritate troia..’ le disse, Nadia capì che l’avevano prostituita ad un numero di persone, e che avevano pagato anche bene. Poco distante da casa, i due accostarono la macchina in una zona buia’la raggiunsero sul sedile posteriore e si slacciarono i pantaloni tirando fuori i loro cazzi già mezzi duri’ ora il regalo di addio..dai’troietta..facci godere con la bocca’ Nadia si accucciò e cominciò a pompare i loro cazzi’sperando che venissero in fretta..dopo alcuni minuti il primo si scaricò nella sua bocca..e poi fu la volta del secondo..ripulite per bene le aste..la lasciarono dicendogli che non l’avrebbero chiamata più..lei ormai lasciava l’istituto..altre avrebbero preso il suo posto. In effetti passò più di un mese..e ormai Nadia si sentiva liberata da quell’incubo, ma ripensandoci quella strana storia le aveva aperto degli orizzonti..un mondo del sesso a lei sconosciuto, e non si vergognava a confessare a lei stessa che ad ogni incontro aveva goduto terribilmente. Poco tempo dopo ritornò nella sua ex scuola per ritirare dei documenti’e il caso volle che gli scappò di fare pipì, entrò in bagno..e mentre faceva i suoi bisogni sentì dei rumori strani, a lei noti..cauta si affacciò per scoprire cos’era..e li vide” LUI ‘ sempre ‘LUI’..teneva per i fianchi una studentessa..sicuramente dei primi anni, magrolina..e la fotteva da dietro, la povera ragazza si mordeva la mano a sangue per non gridare..sicuramente dal dolore, dato che quel grosso cazzo ( che Nadia conosceva bene) le entrava nella piccola fichetta tutto intero, con un ritmo continuo e possente’poi l’uomo lo estrasse..gli sputò sul buco del culo, e la inculò’la ragazza piangeva..lui la tratteneva per i capelli’e intanto glielo ficcava tutto nel culetto, poi improvvisamente lo estrasse la fece inginocchiare e glielo mise in bocca. Prorio in quel momento la scorse, Nadia dal terrore fu impietrita non riuscendo a muoversi..’LUI ‘ gli sorrise facendogli l’occhiolino, poi prese la testa della ragazza tra le mani e gli scaricò in gola tutta la sua sborra calda. Mentre si avviava verso casa Nadia pensò che se per lei era finito l’incubo, per quella ragazza iniziava, e sicuramente fino alla fine dei corsi scolastici. Ma poi..ripensandoci bene si pose una domanda: ‘la più fortunata chi era’.lei..o l’altra?

FINE

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