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Racconti di Dominazione

La famiglia perfetta – 2 –

By 5 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La famiglia perfetta.

(n’ 2)*

Marina entra in cucina nel momento in cui il figlio del fruttivendolo ha scaricato sul tavolo i pacchi che aveva portato in una cesta e Sauro li sta appoggiando nei vari contenitori, gli sguardi dei due ragazzi sono tutti per la donna che con una vestaglia ampia, ma corta e sbottonata all’altezza delle mammelle, si avvicina al tavolo e dice:

‘Bravo Antonio, mi hai portato della roba buona e fresca, si vede che ti é stata con segnata in mattinata……’

‘Per voi, signora Marina, solo merce buona e sopratutto fresca, non me lo perdonerei mai di darVi qualcosa che……..non é di vostro gradimento….’ ‘ e la guarda con occhi languidi e pieni di desiderio.

Sauro continua a dividere nei contenitori la frutta e gli ortaggi, ma non smette di guardare la donna che ad ogni passo scopre sempre più le mammelle libere che ballano oscenamente, mentre la corta vestaglia mette in risalto le cosce tornite e belle che troneggiano su i soliti sandali da dodici centimetri, guarda anche il ragazzo del fruttivendolo che ha gli occhi piantati in mezzo alle tette della donna.

Marina si sente osservata e decide di dare un ulteriore colpo alle fantasie dei due ed abbassandosi per aprire il forno mostra anche i capezzoli delle mammelle che trattengono a stento le due bocce che sono pronte per trasbordare………………li guarda in viso con uno sguardo assatanato e decide che il primo che può assaporare le sue grazie sarà Antonio….allora dice a Sauro:

‘Tesoro ti dispiace andare in cantina a prendere una lattina di olio ed una bottiglia di vino, io comincio a preparare la verdura dopo avere………….pagato il conto ad Antonio………vieni Antonio andiamo in taverna che prendo i soldi…….( e con gli occhi fa segno a Sauro di scendere dall’altra scala in modo da avere una visuale della taverna che é posizionata di fianco alla cantina.)’

Scende in taverna e davanti al ragazzo fa ondeggiare il culo come la più esperta delle puttane, nel frattempo, non vista, ha sbottonato un altro bottone da sopra e da sotto ed ora il suo corpo nudo e voglioso può essere offerto agli occhi di Antonio che non immaginando le manovre della donna, ma già ingrifato al punto giusto, mette da dietro una mano tra le cosce di Marina e le stringe le chiappe sode e calde:

‘Oggi sei più zoccola del solito, é da tanto che non ti riempiono la sorca o ti sei arrapata per le zucchine e le melanzane che ti ho portato ?’ ‘ dice il ragazzo che ormai ha già fatto sentire il dito pollice nel culo della donna e la solleva da dietro come la stesse fottendo….

Quando Marina si gira alzando una coscia per non far uscire il dito del ragazzo che ormai la sta già facendo godere, lo spettacolo del suo corpo nudo coperto solo da un lembo della vestaglia finisce per far arrapare ancor più il ragazzo che fa uscire la mazza dai pantaloni e, continuando la penetrazione in culo, gliela fa sentire sul viso, sul collo, tra le zizze …………

‘Che puttana stupenda che sei, che scrofa insaziabile che sei diventata, ti sfondo prima il culo e poi di apro la fessa fino all’utero………’ e chinatosi in mezzo alle cosce della donna continua a fotterla in culo con un dito che ora é diventata una mano, la fa scendere delicatamente nel buco, ma la perversa apre le pacche con le mani e si siede sopra facendosi sfondare il retto:

‘Dai Antonio, rompimi l’osso del culo, allargami il buco, sfondami il mazzo, mettici la mano dentro e rovistami da cima a fondo, solo tu lo puoi fare che sei così porco……….’ dice la donna con la bava alla bocca.

‘Allora ti é piaciuto quando ti ho chiavato con la racchetta da tennis brutta vacca sfondata, hai goduto a prendere in fica quel mestolo di legno mentre ti facevo sedere su questo randello di carne, ti sei sfondata davanti e da dietro ed alla fine per farti calmare ti ho dovuto pisciare in culo altrimenti gridavi ancora, ti ricordi come eri conciata, peggio di una latrina, un cesso ambulante, una chiavica di femmina……………..non ti basta mai……….la prossima volta ti fotto appena entro il cancello………….non mi importa un cazzo con chi stai, ma se mi telefoni per farti portare la roba significa che sei pronta a farti sbattere come una lercia cagna appena arrivo………..e lo farò anche davanti a tuo marito ed a quel frocio del tuo figliastro…………’- e le scarica in faccia una sborrata lunga e possente che fa godere la donna che inizia a latrare come una cagna, ma la scrofa non é sazia e mettendosi il pesce in bocca lo incita a pisciarle dentro cosa che il ragazzo fa dopo un paio di secondi tenendole la bocca allargata con le dita per farle scendere direttamente in gola il piscio caldo.

Gli occhi di Sauro incollati alla finestrella non credono a quello che vedono, ma anche le orecchie di Gino che hanno sentito tutto dal cellulare che la donna ha portato nel taschino hanno captato tutta quella sequela ed é già la seconda sega che si fa seduto dietro la scrivania del suo studio.

Fa andare Antonio nel bagno della taverna per darsi una sistemata mentre lei dopo una sommaria pulita sul viso ed in mezzo alle cosce, decide di farsi vedere così da Sauro nella speranza che il ragazzo finalmente capisca con chi ha da fare…………

Salgono in cucina ed Antonio restituisce alla donna i soldi che aveva ricevuto per il pagamento della merce che aveva portato e dice:

‘La tua pucchiacca non ha prezzo, telefonami presto……….’ ‘ e si avvia fuori in giardino.

Sauro, con le bottiglie d’olio e di vino in mano, entra in cucina e trova Marina che ha depositato sul tavolo i soldi che gli ha restituito Antonio proprio per far capire che l’ha usata, trattata e pagata proprio come una puttana.

Sta trafficando vicino al forno e la vestaglia, quasi totalmente aperta, offre agli occhi dell’inebetito ragazzo il suo corpo florido, pieno, vibrante che é stato oggetto delle ripetute voglie del figlio del fruttivendolo e l’odore di sesso e di piscio che ancora si sente sembra una fraganza afrodisiaca che stimola il cervello di Sauro.

Il culo della donna traspare voglioso dalla vestaglia trasparente ed é a novanta gradi quasi ad invogliare una inculata a freddo, il ragazzo con gli occhi iniettati di sangue le si avvicina e le fa sentire la mazza dura vicino alle pacche del culo, lo strofina un paio di volte e poi si china a baciare il collo mentre con una mano stringe una mammella mungendola dopo averla fatta uscire dalla vestaglia.

‘Sei dura come il marmo, hai un culo sodo e delle zizze che vogliono solo essere munte come una scrofa in calore, muoviti con il mazzo e fammi sentire che razza di troia sfondata sei…………..’ ‘ dice finalmente Sauro.

La donna si mantiene con le mani sulla copertura del forno e si slaccia completamente la vestaglia, la fa scendere a terra e si gira aderendo con la fica al cazzo del ragazzo che subito addenta una mammella e la munge voracemente, con le mani stringe le chiappe della femmina che continua a far sentire la pucchiacca calda sul ventre del ragazzo.

‘Dai caccialo e mettilo in mezzo alle cosce.!’ ‘ le dice alitandolo in un orecchio.

La mazza di Sauro si infila in mezzo alle gambe della donna e fa un va e vieni che Marina suggella con dei gridolini di arrapamento che fanno andare in estasi il ragazzo, prende con la mano la nerchia dura e la scappella fino in fondo, la guarda con occhi arrapati ed osceni e mentre con la lingua continua a penetrarlo nell’orecchio gli dice:

‘Ora fottimi come la più lurida delle cagne, sfondami l’utero e svangami la fessa che sono arrapata come una zoccola da strada, quello che hai visto non é niente rispetto a quello che ti posso far vedere, ma fottimi forte, straziami, sbattimi, picchiami, lordami di sperma………non avere pudore o timore hai sotto di te una vacca che é pronta a farsi fottere da tutti……..’

Sauro é impazzito dal desiderio e strapazza le mammelle e la chiappe della donna stringendole fino a farle male,gli urli che Marina lancia non sono di dolore, ma di godimento esasperato e liberatorio per avere finalmente sottomesso ai suoi desideri il suo giovane amante che é sicura le saprà donare tanti momenti di lussuria e godimento.

Marina sa che quasi tutto quello che ha fatto nel pomeriggio con il figlio del fruttivendolo e con Sauro é stato sentito dal marito con il cellulare che ha lasciato acceso per tutto il tempo e lo immagina arrapato ed eccitato come un toro da monta.

Decide di aspettarlo in taverna dove si potrà concedere senza timori di essere interrotta per l’arrivo di qualche ospite e con la speranza che Sauro si possa posizionare bene per poter godere di quello che faranno, chiama il marito al cellulare e chiede:

‘Dove sei caro?’

‘Sto impantanato in mezzo al traffico, ma a meno di un chilometro da casa.’

‘Ti sto aspettando in taverna…………ho tante cose da dirti……!’

‘Appena vengo ti salto addosso, non so neanche io da dove cominciare se davanti a da dietro……….ho visto tutto…. maialona mia, mi hai fatto arrapare come un porco…..’

‘Tutto, tutto hai visto? Non ti sei lasciato sfuggire niente? Sicuro…..?’

‘Credo………di aver visto tutto, in ufficio nonostante la luce sulla porta sono entrate diverse persone ed ho dovuto staccare l’audio, e poi……….ho tenuto molto le mani occupate…… sei stata magnifica…………..mi hai sorpreso e incredibilmente affascinato, non ti credevo così perversa………ma a me va bene così……’

‘Meno male tesoro mio, perché io voglio continuare su questa strada ed anzi………..aprirmi ancora di più……….con te e………senza di te…….é vero che anche tu lo vuoi??????’

‘Si lo voglio, lo voglio, ma……….perché dice se ho visto tutto?…….che altro é successo che non ho visto?’

‘Mi sorprende che non mi hai domandato se mi era piaciuto……..?………..e che effetto ti ha fatto vedermelo fare………’

‘Tesoro ti sei fatta maniare tutta, ti sei offerta come una lurida puttana, lo hai preso in bocca ed in culo, ti sei fatta sfondare………….,ma………….quando stavi in taverna con Antonio il figlio dell’ortolano………che ti ha detto che ti avrebbe chiavato anche davanti a tuo marito ed a quel frocio del tuo figlioccio………..mi sono tanto arrapato che sono arrivato e mi sono dovuto pulire……….dopo ti ho rivista ancora con il cazzo in bocca che ingo…………ingoiavi???……..ti ha pisciato in bocca quel porco……..e tu l’hai presa tutta………..dimmi che é così………..dimmelo ti prego…..ti ha pisciato in gola?????? dimmelo grandissima zoccola……….ti ha pisciato in bocca….?’

‘Si!

Si!

Mi ha pisciato in bocca.!

Mi sono fatta pisciare in bocca come una lurida latrina, come una bagascia sfondata e….ti devo dire che mi é piaciuto…….si….mi é piaciuto molto…….tanto……troppo…..per una che lo fa per la prima volta…….e come se mi avessero da sempre pisciato in bocca………che vacca sono stata………..e come mi sento……pronta a rifarlo…..!’

‘…………………………………’

‘Gino?

Gino?

Che succede?’

‘Mi sono sborrato addosso……..- risponde il marito con una voce fioca ‘ sei un idrovara succhia cazzi ed ora anche…………un cesso………una latrina……..una pozza piena di lussuria e di perversione…..ma mi piaci, cazzo se mi piaci………’

‘Mi hai fatto spaventare, non ti sentivo più………….mi fai sentire tanto bene con i tuoi apprezzamenti…..ero certo che ti sarebbe piaciuto……siamo fatti nella stessa maniera………sei ancora nel traffico?’

‘Meno male che si sta liberando, sto vicino al Bar all’angolo……..

‘Puoi prendere qualche pizzetta e qualche cosa da mangiare, così non perdo tempo a cucinare…….non ho troppo voglia di mettermi ai fornelli…..ho solo voglia di mangiarti……a proposito prendi anche una birra…..grande…..’

‘Quando mai bevi la birra?’ ‘ chiede sorpreso l’uomo.

‘E’ per te amore mio, avrò una gran sete quando ti vedrò e dovrò pur bere………….o devo chiamare Antonio……………..porco cornutone mio….’

Gino che ha capito lo scopo della donna che lo vuole con la vescica piena pronto a pisciarle in bocca, ha nuovamente il cazzo ritto e duro e dice:

‘Aspettami che faccio il pieno per la mia cagna assetata.’

E’ passata circa mezz’ora e Marina sente la macchina del marito entrare in garage, ha già avvertito Sauro che il padre sta per arrivare e notandolo particolarmente eccitato capisce che ha ascoltato la telefona di poco fa, deve calmarlo dalla sua voglia di sbatterla di nuovo, ma per non farsi trovare con il vestito sgaulcito e la fica pregna di sperma gli fa un bocchino accompagnato da una sega che gli pratica a due mani, dopo aver ingoiato lo sperma del ragazzo sta per andare a pulirsi la bocca, ma preferisce tenere il sapore della sborra tra i denti per maggiormente attizzare il marito che sta per arrivare.

Marina ha indossato un vestito leggero col verde mare allacciato sul davanti con due bottoni che trattengono a stento i lembi, ma lasciano intravedere una abbondante porzione di cosce che la perversa donna tende a mettere maggiormente in evidenza trattenendolo maggiormente con la cintura in vita.

All’arrivo del marito lo abbraccia sensualmente e gli fa sentire la fica calda sul cazzo che trova pronto, duro, ritto e sicuramente ancora pieno di sperma nonostante le ripetute sborrate che ha fatto, la lingua di Gino scende in gola alla donna e sembra chiavarla con un movimento su e giù, le mani vagano per tutto il corpo stringendo le chiappe, strapazzando le mammelle, accarezzando le cosce, l’arrapamento é talmente violento che ha fatto dimenticare all’uomo la perversa voglia che gli é presa, mentre beveva la birra nel bar dove si é fermato, di pisciare subito in bocca alla donna appena sarebbe arrivato a casa.

Il cazzo duro fa passare momentaneamente la voglia di svuotare la vescica, ma é la moglie che arrapata e vogliosa gli dice:

‘Mangiamo prima o…………mi fai bere l’aperitivo………’ e di colpo si apre il vestito e compare nuda con i soli sandali alti ai piedi che le danno un’aria di perfetta puttana.

Gino é impazzito, si caccia il cazzo, la fa inginocchiare e glielo mette vicino alle labbra, ma nonostante tutti gli sforzi che faccia non riesce ad ottenere quello che vuole………

(….continua….)

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