Skip to main content
OrgiaRacconti di Dominazione

La mia nuova vita

By 24 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Capitolo 1 – Noia

La laurea in belle arti era oramai un ricordo lontano. Non ne avevo mai avuto bisogno, subito dopo l’università mi ero sposata con Sergio, un uomo splendido più grande di me di 5 anni titolare di una piccola catena di elettrodomestici della mia regione e vivevo una vita agiatissima dove la pittura altro non era che un hobby. La noia pero dopo quasi 18 anni dalla laurea si faceva strada, stare tutto il giorno chiusa in casa senza alcun interesse iniziava a far sembrare interminabili le mie giornate. 40 anni un’età pericolosa in una donna e io Arianna, ne stavo constatando quanto questo luogo comune fosse vero.
E’ una delle solite mattinate uggiose grigie bolognesi quando mossa da una voglia di riscatto totale decido quasi senza pensare che &egrave il momento di cambiare. Faccio le foto di alcuni miei dipinti li scarico sul pc, li stampo e messi in bell’ordine in una cartellina , esco.
Ho deciso mi faccio il giro delle gallerie d’arte per sentire se qualcuna fosse interessata ad esporre il miei lavori, avrei una motivazione a dipingere e sicuramente avrei anche dei giudizi sul mio talento.
Non speravo di essere accolta come il Giotto femminile bolognese ma neppure di ricevere tanto disinteresse: tutti ambivano ad avere grandi nomi nelle loro gallerie, niente spazio per gli emergenti, mi sembrava di sentire le parole delle mie compagne quando finimmo l’università “Beata te che hai trovato la strada giusta, a noi sembra di andare a fare la questua e quel che &egrave peggio non ci fila nessuno”
Due giorni di pellegrinaggio fra le varie gallerie ma nessun riscontro positivo. Beh almeno mi son fatta due giorni diversi, ho conosciuto degli stati d’animo che non avevo mai provato nella mia vita resa facile da un marito facoltoso.
Terzo giorno, fra le risatine divertite di Sergio, esco di nuovo alla ricerca di qualcuno che mi conceda un chiodo dove appendere almeno uno dei miei dipinti.
Percorro via Irnerio sino ad arrivare alle due torri poi una stradina a sinistra e entro nell’ennesima galleria.
“Buongiorno posso rubarle un attimo?”
L’uomo mi guarda si alza dalla scrivania e mi si avvicina “Buongiorno, prego , mi dica”
“Vorrei farle vedere alcuni miei lavori e sapere se avete la possibilità di poterne esporre qualcuno”
“Prego si accomodi, &egrave la sua giornata fortunata forse, come ha notato nel negozio qui a fianco stanno ristrutturando. Stiamo ampliando la mostra e quindi se ci sono opere degne di essere esposte, perche no”
Mi siedo alla scrivania di fronte a lui, passo la cartellina che inizia a guardare con interesse, anche se vedo che lo sguardo molto spesso emigra verso le mie gambe accavallate.
“Ha già esposto in altre gallerie?” “No &egrave la prima volta sinora ho dipinto solo per hobby ” “Ma ho visto che nella cartella ha messo anche la fotocopia della sua laurea” “Si non voglio apparire la solita estrosa che si crede dotata di qualità artistiche, i miei lavori possono o non possono piacere ma diciamo che hanno l’osservanza della tecnica”
“Si questo lo ho notato anche se…… ” “Eccoci ennesimo rifiuto ” penso dentro di me “…..anche se sono molto, mi scusi la franchezza, superficiali, si nota che non sono curati nei minimi particolari, insomma lei dipingeva per se stessa e quando subentrava la noia abbandonava il lavoro finendolo velocemente” “Beccata!!!”
“Si in effetti &egrave un po’ cosi, facendoli per hobby, sino a che mi ispirava curavo i particolari poi magari presa da un’ altra idea finivo in fretta per dedicarmi all’altra” “Si nota molto in effetti………però questi due direi che non hanno avuto distrazioni e che sono curati e anche bene”
“Grazie” “Se vuole esporre però deve lavorare sempre come in questi due casi altrimenti non troverà nessuno disposto a prendere le sue opere” “Se trovo chi mi aiuta certo che inizierò a lavorare con criterio”
“Allora diciamo che questi due può portarmeli che cosi li vediamo meglio e se prima dell’apertura ne ha qualche altro da propormi lo vedremo assieme. Una bella donna va aiutata a emergere nel mondo dell’arte”
Mentre diceva le ultime parole mi sembrava di essere scannerizzata dalla testa ai piedi e devo essere avvampata.
“Allora Arianna, scusi ma ho letto il nome sulla laurea, direi che in settimana prossima potrebbe passare a portare i due dipinti. A proposito io sono Massimo, abbiamo subito parlato di lavoro senza neppure presentarci.”
Lo diceva mentre continuava a guardarmi insistentemente, facendomi sentire a disagio.
Torno a casa dopo aver chiaccherato ancora per una mezz’ora con Massimo sui possibili progetti da mettere in atto sia per l’ampliamento della sua galleria sia per quanto riguardava gli spazi che mi poteva offrire all’interno della nuova ala.
Durante il viaggio soddisfatta di essere riuscita nel mio intento di poter iniziare qualcosa di nuovo nella mia vita che mi desse nuovi interessi per allontanare la monotonia non riuscivo a distogliere la mente da quello sguardo cosi penetrante che mi aveva accarezzata per quasi tutta la permanenza nel suo ufficio. Non era certo la prima volta che venivo guardata con interesse da qualche uomo, ma stavolta mi ero sentita disarmata quasi succube di due occhi che sentivo quasi fossero due mani sul mio corpo. Stavo scoprendo una sensazione nuova emergere da una cosa che avevo vissuto con indifferenza sino ad oggi. Una sensazione strana che però dava una tangibile eccitazione come stavo sentendo nelle mutandine sempre più bagnate.
Arrivata a casa mi infilo sotto la doccia: ho bisogno di rilassarmi di donare un po’ di ristoro al mio corpo ma soprattutto devo cercare di cancellare quello sguardo dalla mia mente.
Al ritorno di Sergio felice come una bimba gli comunico che ho trovato chi esporrà i miei lavori e cerco di coinvolgerlo in questa mia gioia, ma lui come al solito, preso dai suoi impegni, dopo cena si chiude nel suo studio per continuare a lavorare.
Ennesima delusione, ma fra poco spero di avere anche io nel lavoro una mia realizzazione che mi faccia sentire meno sola.
Vado nel mio regno fra tele e colori e mi metto a guardare i miei lavori ammassati alla rinfusa adagiati alle pareti, li guardo e vedo che ha ragione Massimo in tutti manca la cura dei particolari che lasciano delle zone aride, morte, sicuramente vuote. Prendo un paesaggio lo guardo con attenzione e mi dedico a renderlo più ricco di particolari.
Ho passato una settimana a lavorare su vecchi lavori alcuni addirittura dimenticati cercando di dare vita a qualcosa che di vita, ora che li guardo bene, ne han ben poca.
Sto lavorando ad un paesaggio collinare delle campagne bolognesi, quando suona il telefono.
“Pronto?” “Buongiorno sono Massimo ” “Buongiorno” “Arianna a che punto sei?” “E’ una settimana che sto dedicandomi solo al lavoro” “Bravissima, senti potresti venire a portare qualche tuo lavoro stamani? Nella fretta non ho preso nessuna foto dei tuoi quadri e oggi ci sarebbe il mio socio e vorrei che vedesse anche lui quello che ho intenzione di esporre nel nuovo locale” “Va bene metto quei tre che avevamo scelto in macchina e arrivo” “Porta anche qualcosa a cui hai lavorato in settimana vediamo cosa &egrave venuto fuori” “Va bene” “Cosi poi definiamo tutto nero su bianco a pranzo, che ne pensi?” “Si avverto mio marito che torno in serata ” “Brava ci vediamo in mattinata allora”
Mi vesto con cura mi trucco in modo leggero ma molto attenta a mettere il risalto occhi e labbra cose che han sempre detto essere due punti catalizzatori del mio volto e dopo un ultima controllata davanti allo specchio, messi i quadri in macchina, mi avvio verso la galleria.
Riesco a trovare un parcheggio vicino alla galleria e preso il primo quadro entro dentro. “Buongiorno, ho fatto il più presto possibile” “Buongiorno Arianna, lui &egrave Andrea il mio socio, lei &egrave Arianna la signora di cui ti ho parlato, a cui vorrei dare uno spazio nel nuovo locale.” “Piacere Andrea, se i quadri sono belli almeno una decima parte di quanto &egrave bella lei, facciamo una personale tutta dedicata a lei nel nuovo locale” dice sorridendo.
Lo guardo: sui 60 , pancetta ma sostanzialmente fisico da atleta, volto che denota un sorriso accattivante, insomma quasi più interessante lui che Massimo con la sua freschezza di giovane uomo.
“Al massimo con questi parametri mettiamo le cornici” mi schernisco sorridendo e coinvolgendo anche loro nella risata.
“Gli altri quadri?” “Li ho in macchina” “Andiamo che ti aiuto” mi fa Massimo e prendendomi sottobraccio ci avviamo verso l’uscita “Torniamo subito cosi vedi tutti i lavori della signora” “Prometto che non sbircio neppure quello che ha portato aspetto voi”
Il quadro non lo sbircerai, mi sorprendo a pensare, ma le gambe le stai sbirciando eccome.
Dopo 10 minuti 7 quadri sono allineati lungo la parete di fronte alla scrivania.
“Vedo che hai ascoltato i miei consigli adesso hanno una completezza questi lavori” “Grazie”
Li esaminano attentamente, mi fanno mille domande sui soggetti dei miei lavori. Andrea mi si avvicina “Arianna direi che potremmo dedicarti una intera parete del nuovo locale, il tuo stile mi piace e sono sicuro che piacerà anche a molti miei conoscenti” “Sono davvero felice Andrea” mi cinge la vita con un braccio “Questo paesino sulle colline mi &egrave familiare, ho una villetta appena fuori del paese, era una vecchia fattoria e la ho fatta ristrutturare. E’ diventata il mio eremo quando ho voglia di isolarmi dal mondo” “Bellissimo, anche io a volte vorrei vivere in un posto cosi, senza il caos della città mentre dipingo” “E’ molto grande, chissà se la nostra collaborazione sarà proficua potremmo anche organizzarti uno studio laggiù” Mi immagino per un attimo immersa nel lavoro circondata dal verde e immersa nel silenzio: la situazione ideale per lavorare.
“Su su che ora le cose terrene reclamano attenzione, non avete fame?” fa Andrea facendomi tornare alla realtà. Chiudiamo la galleria e ci avviamo verso il ristorante. Quei pochi passi avrebbero rivoluzionato la mia vita.
Il ristorante era in una delle stradine del centro che facevano innamorare di Bologna. Entriamo, poca gente elegante nonostante fosse ora di pranzo di un normale giorno lavorativo, arredato con molto gusto. Passiamo fra i tavoli dove quasi tutti salutano i miei accompagnatori. Ci dirigiamo con sicurezza verso un tavolo che deve essere quello che viene loro riservato abitualmente. Quasi in fondo al locale, nascosto da una fioriera alta, davanti a noi una vetrata che da su un giardinetto che sicuramente nei mesi estivi sarà colmo di persone ma che ora visto la temperatura ancora proibitiva faceva bella mostra di un gazebo e tanti tavoli tutti deserti. Ci sediamo io vengo fatta mettere a capotavola “Sei l’ospite d’onore dobbiamo festeggiare il tuo ingresso nella galleria” loro si siedono ai miei lati. Ordiniamo dopo i convenevoli da parte del proprietario del ristorante. “Allora Arianna vediamo come possiamo metterci d’accordo” “Che ne dici una parete tutta tua, bello no? Andrea &egrave rimasto colpito dai tuoi lavori.” “Dai tuoi lavori e dalla bellezza dell’artista direi” lo dice poggiando la sua mano sulla mia. Sorrido compiaciuta del complimento. “Sono sicuro che i tuoi lavori andranno per la maggiore, quelle persone che ci hanno salutato son quasi tutti rinomati professionisti della città e cosa importante son tutti miei amici. Diciamo che sono il loro consulente per quanto riguarda l’arredo artistico delle loro case. Se riusciamo a interessarli ai tuoi quadri il gioco &egrave fatto” la sua mano &egrave risalita dalla mano al braccio “Sarebbe bello dopo tanti anni che prendono la polvere sapere che i miei quadri sono appesi alle pareti di persone importanti” “Ci riusciremo vedrai, molto dipende da te e dalla voglia che hai di far conoscere i tuoi lati migliori” Anche Massimo adesso mi carezza il braccio, mi sorridono entrambi, mi sento imbarazzata se da un lato le lodi mi lusingano quelle due mani su di me mi turbano. A rompere l’imbarazzo arriva il cameriere che ci serve. iniziamo a mangiare, parlano fra loro su come disporre le mie opere nel nuovo locale e cosa fare per dare risonanza alla apertura che si sarebbe tenuta di li a due settimane. Li ascolto rapita dalla loro sicurezza e soprattutto dagli sguardi che mi lanciano spaziando dal volto al seno dove si soffermano con molto interesse. “Ho un idea” dice Andrea guardandoci “che ne dite di fare un depliant per l’apertura della nuova ala dando magari risalto alla personale di Arianna come se fosse l’evento clou. Questo porterebbe curiosità e già un pizzico di notorietà ad Arianna. Poi potrei interessare un mio amico al giornale e fare un editoriale su lei e sull’evento che ne pensate?” “Ma non mi conosce nessuno, che interesse potrei suscitare ?” “Basta una tua foto sul depliant per far smuovere l’interesse credimi” dice ridendo “Magari no vestita cosi da suora ma con uno scollo un po’ più accattivante e una acconciatura più adatta a quel volto da angelo caduto dal cielo” Arrossisco. “Vedi anche qui come per i quadri devi imparare a curare i particolari, deve essere un tuo handicap lasciare le cose senza impreziosirle” Mi guardano attentamente “Per esempio questo scollo da valore al tuo seno ma nasconde troppo” le dita di Andrea percorrono lo scollo e arrivate al vertice della V abbassa lo scollo. “Vedi già cosi va meglio, guardati” Abbasso lo sguardo lo scollo &egrave sceso si almeno un centimetro e si nota molto l’insenatura che divide i seni. Non riesco a reagire mi hanno presa alla sprovvista a tutto pensavo meno che al mio scollo. “Io direi che &egrave il vestito proprio a non andare bene” gli fa eco Massimo, “dovremmo curare anche l’immagine della nostra artista” Si guardano compiaciuti, la mia assenza di reazioni li incoraggia a proseguire sulla valutazione del mio look. “Che ne pensi Arianna?” “Non credevo che l’immagine dell’artista influisse cosi tanto per la promozione delle sue opere” “Fidati e per farti vedere che crediamo in te facciamo cosi, i tuoi primi lavori li comperiamo direttamente noi della galleria, decideremo poi che uso farne se venderli o fare azione promozionale con i nostri conoscenti, l’importante &egrave che yu ci creda in prima persona, devi diventare la nostra punta di diamante, ti faremo partecipare a molte mostre, in modo che la tua notorietà aumenti” “Mi state corrompendo come si fa per far studiare una bimba promettendole bambole e trucchi ” dico sorridendo “Ma devi ascoltare i nostri consigli ti va?” “Va bene mi son messa in corsa tanto vale correre” Lo scollo si abbassa ulteriormente le spalline sono in trazione le sento mordere le mie spalle mentre i seni iniziano a rivelarsi sempre di più. “Cosi direi che andrebbe decisamente meglio” “Si concordo” si guardano e poi rivolgono lo sguardo verso di me. “Promesso curerò di più il mio aspetto” “Esatto abbiamo due settimane di tempo per farti cambiare aspetto, fare il depliant e dare la notizia della tua personale. Dobbiamo darci da fare” “Direi che con i quadri ci siamo ora dobbiamo dedicarci all’organizzazione dell’evento. Arianna hai impegni per questi giorni?” “No sinceramente no” “Bene iniziamo da subito a organizzare le cose, aspettate che vado a parlare con un amico” Andrea si alza e va verso un tavolo dove sono sedute 6 persone. Lo intravedo attraverso la fioriera, parlare con due di loro mentre gli altri ascoltano attentamente. Non molte frasi dopo di che torna verso di noi. “Bene per il vestiario un primo approccio &egrave fatto dopo andiamo dal mio amico a vedere con cosa puoi dare inizio al tuo cambiamento di look, intanto cerca di far scendere quello scollo che vorrei facessi buona impressione con questi potenziali clienti” Armeggio un po’ col vestito ma non &egrave facile lo scollo scende solo di poco. Finiamo di pranzare continuando a cercare di organizzare la cosa. Pagato il conto ci avviamo verso l’uscita non senza avermi fatta conoscere dai suoi amici che si prodigano in gran complimenti e promesse di venire a vedere i miei lavori.
Torniamo alla galleria “Arianna casomai non volessi far sapere di questo cambiamento hai la possibilità di poterti cambiare nell’appartamento che ho sopra la galleria, fra l’altro non devi neppure uscire ho fatto mettere una scala a chiocciola che comunica direttamente” “Grazie ma non credo di avere problemi ” “Comunque lo sai se vuoi approfittarne puoi farlo benissimo” “Grazie Andrea” L’affiatamento era ottimo erano bastate poche ore per sentirmi a mio agio quasi fosse una vita che li conoscessi. In galleria Massimo apre una porta che da in un corridoio e da li un arco immette nella parte nuova quasi interamente finita “Ecco questo &egrave l’ampliamento mancano solo i tralicci al soffitto per mettere i faretti e poi &egrave tutto finito, domenica approfittando della chiusura toglieranno anche quella porta facendo un altro arco ” “Bello da fuori non si vedeva niente ma &egrave bellissimo qui” “Si abbiamo messo una parete di cartongesso davanti alla vetrina e il giorno prima dell’inaugurazione toglieremo la protezione che nasconde il logo della galleria, deve essere una sorpresa per tutti.” Una porta finestra fa intravedere un piccolo giardinetto interno con una pergola che &egrave percorsa da una fitta vegetazione, sembra un piccolo eden quello che mi colpisce &egrave che siamo in pieno centro della città. “Allora ti piace ?” “Come potrebbe non piacermi &egrave stupendo” “Benvenuta nella parte della galleria dedicata ai tuoi lavori, qui sarai la regina incontrastata e inizierai una nuova epoca fatta di arte e notorietà ne sono sicuro. Basta solo che ci ascolti e vedrai che assieme saremo vincenti” “Sono contenta almeno sto dando un interesse un obbiettivo al mio modo di essere e sono contenta di trovare qualcuno che finalmente mi critica e mi fa conoscere i miei limiti” “Direi che &egrave una simbiosi unica” Andrea e Massimo si guardano compiaciuti per avermi scelta come parte integrante dello staff e io sono soddisfatta di dare una svolta alla mia vita.

Mentre mi fanno vedere il giardinetto sento una voce chiamare Andrea “Scusatemi deve essere Valerio il proprietario della boutique gli ho detto che appena finito di mangiare passasse di qui che cosi andiamo tutti assieme da lui a vedere come cambiare il tuo look” Lo va ad accogliere e dopo pochi istanti eccoli apparire nella stanza. “Che ne dici della nostra punta di diamante Valerio , sarà a lei che dedicheremo questa ala della galleria” “Ehi ma ci ingrandiamo vedo, complimenti, e …. complimenti per la punta di diamante una vera pietra preziosa” “Che ne dici Valerio andiamo da te e vediamo come tagliare al meglio questo diamante?” “Perfetto abbiamo un ora prima dell’apertura possiamo fare con tutta calma”
Stava iniziando il mio cambiamento

Leave a Reply