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Racconti di Dominazione

La sua troietta

By 13 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave una storia realmente accaduta!

Mi chiamo Marco, sono a detta di tutti un bel ragazzo. alto 1,75, occhi verdi, capelli castani, magro e senza un pelo sul corpo.

La storia che voglio raccontarvi, &egrave composta da più episodi, ma mi limiterò a raccontarvi l’inizio, e i momenti più eccitanti…

Era estate, la calda estate del 1996! Io e mio cugino Andrea, passavamo intere giornate assieme nella casa di nostra nonna, e molte volte a casa mia, rimanevamo soli per intere mattinate. Andrea aveva 18 anni, era più alto di me, biondo, occhi verdi, un bel fisico muscoloso, ed aveva molti peli chiari su tutto il corpo. Fu lui a spiegarmi di tutto e di più sul sesso, ma nn si limitò a spiegazioni teoriche….

Sapevo cosa significasse masturbarsi, ma non sapevo cosa significava la parola eiaculazione. Una mattina chiesi a mio cugino, che prontamente mi dimostrò cosa significava godere…

Si masturbò davanti i miei giovani inesperti occhi sbarrati, fino a raggiungere l’orgasmo e schizzò sperma sul pavimento.

Rimasi allibito, un misto tra eccitazione e curiosità vagava nella mia mente.

Da quel giorno le nostre vite cambiarono…

La mattina seguente Andrea mi chiese se volevamo masturbarci insieme;

risposi di si! Il mio pene era più piccolo del suo, e alla vista di quel grosso arnese, mi eccitai moltissimo e cominciammo a masturbarci, fino a vedere di nuovo i suoi numerosi schizzi di piacere…

Ogni mattina ci masturbavamo insieme, davanti una rivista di biancheria intima. Ogni mattina era uguale… Finch&egrave un giorno, la sua mano si posò sul mio culetto! mi guardo con un sorrisetto, io contraccambiai e continuammo a masturbarci ! Quella mano mi piaceva, mi accarezzava le natiche, mi faceva rabbrividire ed eccitare…

Il pomeriggio stesso, mentre mi accarezzava il culetto, mi chiese se potevo massaggiargli l’uccello! Ero incerto, non ero pronto. Ma la sua mano afferrò la mia, e la poggiò sulla sua asta. Involontariamente cominciai a masturbarlo, sempre più veloce, mentre una sua mano era sul mio sedere, mentre l’altra mi accarezzava un capezzolo. Ero in delirio, ero suo, non riuscivo a fermare la mia mano, fino a quando tirò la testa indietro, e raggiunse l’orgasmo. Eravamo uno di fronte all’altro… Schizzi del suo caldo sperma mi arrivarono sulla pancia, sul mio pene bagnato e sporcarono le mie mani. Se ne andò dicendomi “grazie”… Appena voltò le spalle, ripulii la mia mano piena del suo sperma, leccandolo ed ingoiandolo tutto…

…to be continued

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