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La trasformazione di mia moglie

By 1 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

CAPITOLO PRIMO

Ho quaranta anni ,sono una persona nomale,felicemente sposato con una donna di 29 anni.

Se io sono normale mia moglie non lo è , perché è una donna bellissima,con un corpo da fare invidia a delle ragazzine, con un seno stupendo ,morbido ma sostenuto ed un culetto rotondo e leggermente sporgente che da solo fa eccitare un uomo. Il tutto con quel fascino voluttuoso che solo una donna di trenta anni possiede. Ha la fortuna di mostrare molti meno anni di quelli che ha, per cui la maggior parte della gente non le dà più di venti anni

Siamo sposati da 12 anni e ,come spesso accade, nonostante il bene che ci vogliamo e l’attrazione che provo sempre per lei , i rapporti intimi ,sempre contenuti in una insoddisfacente normalità ,dopo i primi anni di matrimonio , sono andati  ulteriormente raffredandosi. La nostra vita sessuale ,sino ad un anno fa ,era sicuramente al di sotto della norma.

Scopavamo  un paio di volte alla settimana , ma senza alcuna concessione all’erotismo. Qualche carezza ,qualche bacio,la penetrazione che durava   tre o quattro minuti ,la sborrata in figa, perché lei non può avere figli, lei che raggiungeva poche volte l’orgasmo ,qualche abbraccio da parte sua, alla fine, per la soddisfazione di avermi fatto godere ,poi ,mano nella mano, in attesa che arrivi il sonno.

Nessuna concessione a pratiche poco ortodosse come sesso orale od anale o giochi con dildo o cose varie. Questa è stata la nostra vita negli ultimi cinque anni e, nonostante l’insoddisfazione, non l’ho mai tradita

Probabilmente questa è stata una delle ragioni per cui  sono stato  sempre più attratto dalla pornografia, dove ho sfogato i miei desideri di trasgressione e, forse, di perversione , ma senza masturbarmi perché, dopo aver visto tutto quello che mi sarebbe piaciuto  fare ,al massimo dell’eccitazione, andavo da lei ed in quell’atto finale che era la scopata e la sborrata scaricavo tutta la libidine accumulata davanti al computer.,In pratica, nei miei rapporti sessuali,  i preliminari li vivevo davanti al computer e la conclusione la vivevo con lei.

Circa un anno fa,è accaduto un fatto molto banale  che, però , ha sconvolto la tranquillità ,o forse la rassegnazione del nostro vivere.

Girando per i  vari siti  mi sono imbattuto  nei “ racconti di Milù “ di cui sono diventato un accanito lettore ,.A qualcuno potrà sembrare strano, ma per me, tra il leggere un racconto o vedere un filmetto porno, c’è una differenza abissale ,perché ,mentre nel film porno vedi tutto ed al massimo ti immedesimi nella parte dell’attore,nei racconti viaggi solo con la fantasia ed a me è successo che,, nella fantasia ,il protagonista maschile è rimasto uno sconosciuto, mentre, nella parte di lei, io ho da sempre immaginato mia moglie.

Nei  racconti  cuckold, di dominazione,di orge ,saffici io vedevo sempre mia moglie alle prese con uomini che la scopavano ,l’inculavano ,la violentavano,la sottomettevano e ,come descritto nei racconti,lei che, in ogni situazione, godeva in modo esagerato.

Potrà sembrare irreale, ma più passava il tempo e più diventavo ossessionato dal desiderio di vedere mia moglie trasformata in una oggetto di piacere per me, ma ,soprattutto, per gli altri

Incominciai letteralmente a stare male e non sapevo quale soluzione avrei potuto prendere, finché un giorno ,giunto al limite della sopportazione ,decisi di raccontarle tutto quello che mi stava capitando ed , una sera , le dissi che avevo un problema. D’altro canto non avevo altre soluzioni perché, nelle mie fantasie, non c’era posto per una  donna qualsiasi, che, forse avrei potuto cercare e trovare ,ma solo mia moglie era l’oggetto della mia ossessione e,quindi, solo lei avrebbe potuto aiutarmi

Lei ,forse perché mi amava molto, mi disse che s’era accorta che c’era qualcosa che mi turbava e che non mi faceva star bene..

La sera che le parlai eravamo a letto e lei rimase tutto il tempo avvinghiata a me ed ,alla fine, mi chiese come poteva aiutarmi ad uscirne da questa situazione.

Le dissi che, prima di tutto, volevo che lei si rendesse conto di quali fossero le mie ossessioni e le diedi un racconto cuckold che avevo stampato . La pregai di leggerlo, ma le chiesi  di non commentarlo con me  , perché ogni sera le avrei fatto leggere qualcosa e, solo alla fine, ne avremmo discusso assieme.

Mentre io rimasi coricato sotto le coperte vicino a lei, lei si mise seduta e incominciò a leggere. Avevo scelto un racconto tra i più eccitanti ma tra i meno pornografici ,perché i fatti sembrassero più realistici. Dopo circa mezz’ora spense la luce e si coricò. Mi avvicinai ,le diedi un bacio,e nell’abbracciarla, feci in modo di sfiorarle, ma in modo che sembrasse casuale , la figa che sentii abbondantemente bagnata.

Continuammo così per una ventina di giorni e le feci leggere di tutto ed ogni volta la trovavo piena di desiderio e di   eccitazione

Alla fine le dissi che per me la protagonista di tutte quelle avventure che aveva letto era sempre  e solo lei e che l’ossessione mia era di trasformare in realtà tutte quelle fantasie e che solo lei avrebbe potuto aiutarmi, perché avrebbe dovuto accettare di esserne la protagonista

Rimase lungamente in silenzio, poi mi disse che non sarebbe mai stata capace di fare cose come quelle che aveva letto. Le dissi che mi rendevo conto delle sue perplessità, ma che non poteva escludere che, forse, da quelle situazioni avrebbe potuto ricavare piacere,e le chiesi di accettare di provare ad avvicinarci a quelle situazioni ,lentamente, a piccoli passi, garantendole che mai avrei voluto mettere in pericolo la nostra unione per cui ,al suo primo malessere,ci saremmo fermati e tornati indietro.

Eravamo abbracciati la strinsi più forte  Aspettavo una sua reazione più decisa e negativa,che però non venne. Rimase in silenzio e questo suo silenzio lo interpretai , non solo come il suo desiderio di aiutarmi e, quindi , di assecondarmi, ma ,stranamente, ebbi la sensazione che provasse anche una certa curiosità e forse un certo desiderio di avventurarsi nel mondo proibito del sesso.

Quando poi mi disse che mi amava troppo per vedermi soffrire e che era disposta a cercare di seguirmi nei miei desideri ,ebbi la sensazione che ,addirittura, fosse felice che,con la scusa di soddisfare un mio desiderio e ,quindi,di sembrare un’eroina,,potesse esaudire il  suo sogno nascosto di dar libero sfogo alla sua sessualità che , probabilmente,anche lei non riusciva a soddisfare nel nostro insignificante rapporto sessuale.

Forse la nostra vita sessuale non era insoddisfacente solo per me, ma, probabilmente, anche per lei, ma un falso pudore e rispetto ,ci aveva impedito di confessare all’altro la propria insoddisfazione.

Queste , logicamente, erano solo mie sensazioni che avrei dovuto, con cautela, scoprire .se

corrispondevano alla realtà, per cui mi imposi di agire per gradi nei  giorni a venire.

CAPITOLO SECONDO

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Per prima cosa le chiesi di modificare il suo modo di vestire e di indossare abiti più corti,più scollati .in modo da mettere in risalto il suo splendido corpo ,un abbigliamento, insomma ,che seppur elegante, la rendesse più sexy ,tanto da attirare l’attenzione degli uomini. Non fu un compito difficile,molte cose le abbiamo comperate assieme, ma molte se le procurò da sola ed erano tutte rispondenti alla mia richiesta, soprattutto l’intimo, che sostituì integralmente quello “antico” che aveva indossato sino a quel momento.

Quando uscivamo alla sera era veramente una creatura splendida ed eccitante Ero pronto ad iniziare qualcosa di concreto per capire se le mie sensazioni avevano ,più o meno ,qualche fondamento.

Una sera ,dopo aver cenato in un ristorante ,uscimmo che era da poco passata la mezzanotte e, saliti in macchina , anziché dirigermi verso casa, presi una strada che portava in periferia e ,quando eravamo in aperta campagna, girai in un viottolo che portava in una radura boscosa ,dove già c’erano quattro macchine.

Mi fermai e ,spente le luci, mi avvicinai a lei ed, incominciando a baciarla, le misi una mano sotto la corta gonna.. Mi chiese perché eravamo venuti li e le dissi che volevo fare l’amore in un posto ed in una situazione diversa dal solito e le dissi di lasciarsi andare perché me lo aveva promesso.. Incominciai a toccarla ,.le slacciai la camicetta e feci uscire le splendide tette dal reggiseno,

Lei, visibilmente tesa, incominciò piano piano a lasciarsi andare così ,dopo averle baciato le tette e succhiato i capezzoli,ormai duri, le dissi di togliersi la gonna .Titubante mi obbedì  e, mentre le accarezzavo la figa sotto il perizoma, la sentivo eccitarsi, ma non era ancora bagnata.,Mentre ci baciavamo tirai fuori il cazzo e le dissi di menarmelo e, mentre lo prendeva in mano ed io ero chino sulle sue tette,ebbe un sobbalzo, perché due uomini s’erano avvicinati alla nostra auto e guardavano dentro .

Lei cercò di allontanarmi da lei per ricomporsi, ma io non mi mossi e le dissi  di continuare a segarmi perché si trattava semplicemente di due guardoni .Lei si irrigidì ma non cercò più di allontanarmi, allora le tolsi ,nonostante una certa resistenza da parte sua,la camicetta ed il reggiseno e ,dopo un po’, anche il perizoma, lasciandola completamente nuda.,

Intanto gli uomini attorno alla macchina erano diventati tre,le dissi di abbassare lo schienale del suo sedile e, quando fu distesa, le feci passare una gamba oltre la mia testa ed incominciai a leccarle la figa e, contemporaneamente, accesi la luce interna .Lei disse “ no “, ma quando posai la bocca sulla sua figa pelosa era un bagno di umori .La leccai per un breve tempo poi,essendomi accorto che quelli all’esterno avevano tirato fuori i loro cazzi e se li stavano menando e che uno era veramente superdotato,la feci ritornare seduta e, dicendole che volevo leccarle il culetto, la feci mettere su un fianco in modo che avesse la faccia contro il finestrino e non potesse non vedere gli uomini che si stavano masturbando.,

Colava umori  dappertutto ,non l’avevo mai vista così eccitata, intanto vide due che stavano sborrando  e,poi allontanarsi , subito sostituiti da altri tre.

La feci sedere e le dissi di farmi una sega e quando quasi subito sborrai,le ordinai di sedersi ,di allargare bene le gambe e di masturbarsi assieme a quelli all’esterno. Fece come le dissi e dopo pochissimo tempo raggiunse un orgasmo profondissimo. Allora spensi la luce,gli uomini all’esterno se ne andarono, le dissi che poteva rivestirsi, poi ce ne andammo. ed uscimmo dal boschetto

Le dissi che l’avevo portata in quel posto perché volevo che lei facesse alcune cose e mi dicesse cosa aveva provato.

Le chiesi se le era piaciuto farsi vedere nuda da degli estranei. Ci pensò su un bel po’, poi mi disse che, all’inizio ,era stato grande l’imbarazzo ma ,allo stesso tempo, la situazione l’eccitava ,per cui, quando prevalse l’eccitazione, il mostrarsi nuda non l’imbarazzava più. Le chiesi che sensazioni aveva provato a vedere gli uomini che si masturbavano e poi godevano e cosa aveva provato lei a masturbarsi davanti a loro. Mi confesso che non aveva mai raggiunto un simile grado di eccitazione, per cui tutto quello che succedeva la faceva solo eccitare di più .Mi disse che si era meravigliata lei stessa di quanto l’eccitasse vedere i membri di quei estranei. Le chiesi infine se le era piaciuto e mi rispose subito di sì

Ritornammo molto spesso a fare sesso in quel posto .Veniva gia nuda sotto un leggero vestitino che le facevo togliere appena arrivati .Lo frequentammo fino a quando capii che il mostrarsi nuda ad un estraneo non le procurava molto imbarazzo. Il giorno che decisi che sarebbe stata l’ultima volta che saremmo andati al boschetto, perché dovevamo passare ad una fase più concreta della sua disinibizione, decisi di vedere come reagiva ad una situazione nuova ,così, mentre si stava masturbando davanti ai suoi ammiratori ,che in quel caso erano due ragazzi molto giovani e dotati, aprii un po’ il finestrino dalla sua parte ed immediatamente una serie di mani si introdussero per impadronirsi delle sue tette. Lei ebbe un momento di paura, ma le dissi di continuare e quando raggiunse l’orgasmo più intenso delle altre volte, le dissi di continuare e, mentre le sue tette erano martoriate da strette e sfregamenti vari, uno dei due sborrò ma aveva messo una mano davanti alla cappella e così si riempì la mano della sua sborra.Quando fece entrare quella mano in macchina ed incomincio a spalmare la sua sborra sulle tette, lei  raggiunse il suo secondo orgasmo e mentre rantolava ad occhi chiusi, con la testa reclinata all’indietro ed a bocca aperta lui le introdusse due dita piene di sborra in bocca.,Lei istintivamente chiuse la bocca e lui ritrasse le sue dita quasi pulite. Allora chiusi il finestrino misi in moto e.ce ne andammo

 Lei incominciò a ricomporsi ed alle mie domande rispose che quelle mani sul corpo le aveva fatto provare sensazioni strane ma molto piacevoli ed eccitanti. Con mia meraviglia non reagì in alcun modo per togliersi quella sborra che il ragazzo le aveva lasciato in bocca e non fece cenno alcuno a quell’ episodio.

I nostri rapporti sessuali incominciarono subito ad essere più soddisfacenti anche perché, mentre la scopavo, le ricordavo quello che era accaduto quella sera e lei si eccitava a tal punto che quasi ogni volta raggiungeva l’orgasmo ed una volta lo raggiunse più volte

Dovevo dunque trovare il modo di farla toccare e , possibilmente , che anche lei toccasse un altro uomo. Anche qui la cosa doveva essere graduale ed in un certo modo rassicurante per cui ,sempre seguendo certe esperienze lette su Milù,un giorno la portai in un cinema porno Lei era contraria ad entrare e mi chiese cosa volevo fare e le dissi chiaramente che la portavo in quel posto perché ,probabilmente, qualcuno sarebbe venuto a toccarla e volevo che lei provasse quell’esperienza per sapere se potevamo andare avanti .

 Per non creare situazioni che potessero sfuggire al mio controllo andammo in un orario quando il cinema era quasi deserto e ci sedemmo al limite di una fila, lasciando un solo posto alla sua sinistra. Ci sedemmo e l’abbracciai, ma non passo molto che un uomo maturo si sedette vicino a lei che rimaneva attaccata a me..

Dopo un po’ lei mi strine un braccio e capii che l’uomo aveva incominciato a  sfiorarla e poi a toccarla .Io incominciai a guardare verso le sue gambe e vidi la mano dell’uomo che sotto la corta gonna risaliva verso l’alto e ,quando raggiunse l’inguine, si vedeva che stava maneggiando con le mutandine per arrivare alla fica

.Lei ,che sapeva perché l’avevo portata li, non reagiva e, quando l’uomo capì che lei ci stava,le sposto in alto la gonna ed, abbassatele le mutandine , scoprì i peli della figa ed incominciò a masturbarla Intanto si era preso in mano il cazzo, lo aveva portato fuori dai calzoni e si stava facendo una sega. Dissi a mia moglie di guardagli il cazzo finché sborrò.  Si ricompose,poi si alzò e se ne andò. Mia moglie s’era eccitata ma  non aveva goduto .Si ricompose ma dopo appena un minuto un altro uomo le si sedette vicino e, probabilmente informato del precedente, non perse tempo e sollevata la gonna prese a tirare il tanga verso il basso per farglielo togliere. Lei non sapeva come reagire, ma bastò un leggero movimento del bacino che l’indumento scivolò sotto di lei e cadde ai suoi piedi. L’uomo che sembrava più deciso dell’altro,anche sapendo che io non reagivo,le fece allargare le gambe ed incomincio a masturbarla molto più intensamente, introducendo spesso delle dita nella figa.

Poi si aprì i calzoni  senza estrarre il cazzo, ma incominciò a pizzicare mia moglie sulla coscia e, quando lei senti aumentare il dolore , spostò la mano che teneva stretta a me per allontanare quella mano che le faceva male, ma lui l’aveva fatto apposta perché s’impossesso subito di quella mano che porto dentro i calzoni attorno al suo cazzo e facendola, poi, uscire col cazzo in mano Mentre lui masturbava lei , lei incominciò a masturbare lui. Ad un certo punto lui le mise la mano dietro la testa e cercò di fargliela abbassare , ma a quel punto intervenni io e gli tolsi la mano dalla testa di lei. Lui capì a continuarono a masturbarsi finché, prima lei e dopo lui, raggiunsero l’orgasmo.

Quel pomeriggio la feci far sesso con cinque uomini diversi ,poi ci alzammo e ce ne andammo, lasciando a terra ,come per ricordo, il suo perizoma.

Lei aveva avuto sei orgasmi ed alle mie solite domande di cosa aveva provato mi disse che si era eccitata moltissimo e che gli orgasmi erano stati intensissimi, ma che ad un certo punto aveva sentito il desiderio di guardare e,quando posò lo sguardo su un cazzo che le sembrava più grosso degli altri,aveva provato uno strano desiderio di essere penetrata.

 Le promisi che sarebbe stato il passo successivo ,ma lei mi disse che non sapeva se era la decisione giusta ,visto che lei aveva fatto l’amore solo con me,nel modo che sapevo e ,quando quel tale al cinema le aveva messo la mano dietro la testa ,aveva capito che tentava di obbligarla a fare qualcosa che non aveva mai fatto e che non sapeva che effetto avrebbe provocato in lei .

Mi resi allora conto che, prima di farla scopare, dovevo fare in modo che conoscesse tutti modi di far godere un uomo

 

CAPITOLO TERZO

Intanto i nostri rapporti erano sempre più soddisfacenti e dopo l’esperienza del cinema un giorno volli vedere ,con l’aiuto di alcuni giocattoli , quanti  orgasmi riuscivo a procurarle in un solo rapporto e, con mia grande sorpresa, mi resi conto che quando era molto eccitata raggiungeva l’orgasmo in breve tempo, ma senza che questo facesse diminuire il suo stato di eccitazione, così passava, in poco tempo , da un orgasmo all’atro  .

Avevo un amico la cui moglie faceva la prostituta. Lui era un cuckold convinto e dieci anni prima aveva convinto la moglie ,una donna splendida e sensualissima ,ad avere rapporti con altri uomini in sua presenza o raccontandogli tutto dei suoi incontri. Dopo un paio danni, quando i rapporti con gli altri uomini erano diventati la normalità ,lei convinse lui ad unire l’utile al dilettevole .Acquistarono un appartamento lussuosissimo che lui fece ristrutturare in modo da creare una stanza che guardava il soggiorno , la camera da letto ed il bagno  ed aveva un’uscita indipendente all’esterno dell’appartamento.

 Lei incominciò a frequentare posti particolari dove si procurò una cerchia di una quindicina di amanti, tutti molto facoltosi, che venivano a trovarla fermandosi con lei a cena, a dormire e, spesso, per l’intero fine settimana.,Nessuno ,quando se ne andava, le lasciava una busta con meno di 5.000 euro perché si comperasse un regalo.

Lei era un po’ più grande di mia moglie e chiesi a lei se poteva insegnarle come fare sesso con gli uomini per dare ma soprattutto per ricevere piacere e le dissi che era vergine sia oralmente che analmente.

Un giorno dissi a mia moglie che sarebbe venuta a trovarla una mia amica che voleva conoscerla  per discutere di in problema con lei Quando arrivò e le vidi assieme,sembravano madre e figlia, pur essendoci tra loro solo sei anni di differenza .Erano ,comunque ,due donne favolose

Le lasciai sole e per diversi giorni le visite si ripeterono sino a quando, un giorno, la mia amica mi disse che ora era pronta a godere di tutti i piaceri del sesso

Si trattava ora di farla scopare con qualcuno, ma la cosa, credetemi, non è così semplice Fortunatamente ci pensò proprio la mia amica che, una sera ,ci invitò a cena a casa sua dove ,oltre a suo marito, c’erano un’altra copia ed un amico del marito.,

Dopo cena , mentre accomodati in salotto si parlava del più e del meno, l’uomo dell’altra copia mise una mano sotto la gonna della moglie ed incominciò ad accarezzarle l’interno di una coscia mentre continuava ,tranquillamente , a parlare con noi.

Quando ,evidentemente ,arrivò alla fica lei reclinò la testa all’indietro ed incominciò a respirare affannosamente. Allora il mio amico si avvicinò alla copia ed incominciò a spogliare la donna che ,sotto la camicetta e la gonna, era completamente nuda .

 La nostra amica si avvicinò anche lei all’uomo, gli slacciò i calzoni ed estrasse un cazzo di almeno 23 centimetri, non ancora completamente duro, ma ugualmente imponente ,e quando l’ebbe in mano fece cenno a mia moglie di avvicinarsi.

La vidi in estremo imbarazzo,non si aspettava di essere coinvolta ,allora la presi per un braccio, la feci alzare e la spinsi ,delicatamente, verso la nostra amica che la fece inginocchiare davanti all’uomo e gli passo il cazzo che lei,preso in mano ,se lo portò alla bocca iniziando il primo pompino della sua vita.

A quel punto il mio amico, che aveva spogliato la donna dell’altra copia, le si inginocchiò davanti,allontano le mani del marito ed incominciò a scoparla , mentre la mia amica, lasciato l’uomo alla bocca di mia moglie, le si mise alle spalle ed incominciò a spogliare anche lei  

Quando la vidi nuda ,inginocchiata a fare un pompino ad un estraneo, mi sembrava di scoppiare.

Intanto l’amico del mio amico si era spogliato, mettendo in mostra un cazzo simile a quello che mia moglie stava succhiando, ma completamente duro e molto più grosso, con una cappella enorme.

Ad un cenno della donna si pose dietro a mia moglie e stava per metterglielo in figa quando lei mi chiamò, mi fece avvicinare e, fatto allargare le gambe a mia moglie, mi disse di introdurre io quel cazzzo nella sua figa , osservando attentamente come quella grossa cappella sarebbe prima entrata e poi scivolata dentro il suo ventre  fino a raggiungere l’utero.

Come inebetito presi quel cazzo enorme lo avvicinai alla fessura di lei che ,abituata al mio cazzo di normali dimensioni,era stretta e sembrava impossibile che potesse far entrare quella grossa cappella  Tenendolo saldamente in mano lo feci entrare al rallentatore dentro quel nido d’amore che ,sino a quel giorno, era stato solamente mio.

Non appena la cappella entrò e lei si accorse che un cazzo la stava penetrando, incominciò a mugolare e, già eccitata per il pompino che stava facendo ,dopo pochi istanti raggiunse il primo orgasmo .

 Anziché spostarmi io rimasi  tutto il tempo a fianco di quell’uomo ,inginocchiato , a guardare la rosellina del culo di mia moglie che ad ogni orgasmo aveva delle rapide contrazioni che palesavano il raggiungimento del suo piacere .Lui,allora, incominciò a spingere con più decisione e la vista di quel membro lungo e grosso che scivolava dentro di lei ,la sua fessura trasformata in una bocca spalancata che lo accoglieva cingendolo strettamente quasi a volerlo trattenere all’interno,fu un emozione che non scorderò per tutta la vita Dopo circa dieci minuti gli orgasmi di lei non si contavano più ,quando, all’improvviso, l’uomo che stava spompinando le sborrò in bocca e quello che la scopava le sborrò ,contemporaneamente, in figa .Allora  lei raggiunse un orgasmo devastante che la fece crollare a terra e l’uomo dietro la coprì pesantemente perché doveva completare il suo orgasmo penetrandola sino all’utero.

Intanto anche il mio amico aveva goduto sborrando nell’altra donna e ci fu un momento di silenzio ed immobilità totale. Quando l’uomo che aveva scopato mia moglie incominciò ad alzarsi anche gli altri si staccarono dai loro partner

 La mia amica fece rialzare da terra mia moglie ma, lasciandola inginocchiata davanti all’uomo di prima, le disse di riprendere in bocca quel cazzo moscio e, messasi alle sue spalle  ,spalmo la sborra che le colava dalla fica sul buchetto del culo e disse a tutti che ora avrebbero assistito alla sodomizzazione di un culetto vergine e mi disse di spogliarmi e di prendere posizione dietro mia moglie e di incularla.

 L’avevo duro come l’acciaio, ma ero talmente eccitato, che avevo paura di sborrare prima di esserle entrato. Avvicinai la cappella al buchetto ed incominciai a spingere con il busto eretto perché volevo vedere il cazzo che le entrava nel culo,. ma non riuscii a penetrarla perché ,evidetemente ,per un riflesso naturale, lei contrasse i muscoli dello sfintere.

Allora l’amica le disse di fare come avevano provato e vidi subito le grinze della rosellina distendersi ed il glande incominciare a farsi strada, sino ad entrare completamente nel suo culetto

A quel punto, per paura di sborrare ,spinsi con decisione facendolo entrare completamente e ,coricato sulla sua schiena  ,con i glutei di lei che poggiavano sulle mie cosce, incominciai a scoparla quasi con violenza .

Glielo estrassi completamente e con decisione lo reinfilai dentro parecchie volte, continuando a menar colpi violenti sino in fondo, sborrando dopo poco e spingendo talmente in fondo, che non ho mai più provato un orgasmo così intenso e lungo, come quella volta.

Fino a tarda notte continuammo a far sesso mischiati come capitava  e solo verso le cinque del mattino riprendemmo la macchina ,dove feci salire mia moglie completamente nuda e la riportai a casa. Quando fummo a letto, senza esserci né lavati, ne ricomposti , le chiesi solo   com’era stato la sua prima scopata e lei mi rispose “ stupendo . e ci addormentammo.

Continuammo a frequentare i nostri amici e la loro compagnia, iniziando in pratica un nuova vita.

CAPITOLO QUARTO

Le mie sensazioni iniziali, che lei desiderasse questa vita trasgressiva ,ebbero piena conferma sia nella sua piena disponibilità a partecipare a questi incontri ,sia nell’accettare ogni tipo d’esperienza, per cui mi convinsi che avrei potuto farla partecipe di ogni tipo di tasgressione.

Sempre pensando ai” racconti di Milù”mi ricordo che mi eccitò moltissimo un racconto dove lui e lei giocavano a fare il cliente e la puttana ma in tal modo diedero fastidio ad un magnaccia slavo che costrinse lei a prostituirsi per lui per tutta la notte.

Così ,quando un giorno la nostra amica mi disse che aveva intenzione di creare, nella sua attività, un qualcosa di particolare e mi chiese  se avevo nulla in contrario se ne parlava con mia moglie, dissi di no e così , dopo un po’ di tempo, mi chiese se mia moglie poteva stare via, con lei ,per tre giorni.

Chiesi a mia moglie di cosa si trattava ,ma mi disse che neanche a lei aveva dato delle spiegazioni, ma, visto il tipo di amicizia e di rapporti che c’erano tra noi, le era sembrato sgarbato rifiutare quell’invito, anche perché le era stato  assicurato che non ci sarebbe stato niente di brutto o di sgradito.

Quando mia moglie ,dopo tre giorni ,ritornò a tarda sera  ,cenammo presto e poi andammo subito a letto, perché ero tremendamente curioso di sapere cosa era accaduto..

Mi raccontò che il primo giorno, al primo pomeriggio ,erano andate nel suo appartamento dove ,dopo pochi minuti, furono raggiunte da una sarta. che  adattò al suo corpo una tunica, tipo schiava romana, di un tessuto leggermente trasparente, sostenuto su una spalla sola  da due gancetti invisibili e così corto , che dietro lasciava intravedere l’inizio dei glutei e davanti arrivava a filo della parte bassa dei peli della fica.

Quando l’abito fu pronto e la sarta se ne andò, lei fece una doccia , l’amica la profumò in tutte le parti del corpo con essenze delicate ed esotiche e, senz’altro a dosso, le fece indossare la tunica.

 Il tessuto era così leggero che si potevano distintamente notare le splendide tette che oscillavano sotto la stoffa ed i capezzoli spingere in avanti. La trasparenza ,invece non era eccessiva, ma si intravedeva il nero triangolo dei peli della fica..Credo che difficilmente avrebbe potuto indossare qualcosa di più lussurioso.  Calzò,poi, un paio di sandali da schiava con i legacci sino ai polpacci    L’amica le spiego che l’avrebbe presentata ai suoi ospiti  come la sua schiava e lei doveva obbedire a tutti i suoi ordini, tra i quali, preparare e servire la cena, che era stata recapitata da un famoso ristorante vicino.

Dal punto di vista sessuale l’amica la rassicurò che nessuno avrebbe potuto pretendere qualcosa da lei e lei avrebbe dovuto rifiutare ogni proposta che le venisse rivolta a sua insaputa. Ma avrebbe dovuto eseguire,sessualmente parlando, tutto quello che lei le avrebbe ordinato.

Verso le nove di sera , quando tutte due  erano pronte ,arrivò l’amico della padrona di casa , un bell’uomo, molto distinto, sui 50 anni, che lei accolse alla porta. L’uomo rimase perplesso nel vederla e colpito dalla sua bellezza e sensualità.

Mentre lei lo precedeva  per accompagnarlo nella stanza dove era atteso,  l’uomo provò una scossa al basso ventre nell’ ammirare il suo culetto che appariva appena dal bordo del gonnellino. Quando l’uomo incontrò la padrona le fece i complimenti per quella inaspettata presenza e lei gli disse che aveva voluto impreziosire la casa con la  presenza della sua giovane schiava .Quando lui le chiese quanti anni aveva lei le rispose 20

I due incominciarono a baciarsi ed accarezzarsi , lui le disse che quella sera era particolarmente eccitato.

Si sedettero a tavola e lei servì la cena e riempiva continuamente i bicchieri dello spumante.

Lui ,un paio di volte,fece scorrere la mano sotto la gonnellina e le accarezzò il culetto senza che nessuna delle due facessero obbiezione.

Dopo cena lui aveva fretta di andare a letto e tutti e tre entrarono in camera    Lei aiutò l’amica a spogliarsi, anche se era già quasi nuda .Anche l’uomo si spogliò e ,rimasto in boxer,, aprì una porta che portava alla toilette ed al bagno ,che erano due ambienti separati

Quando lui uscì,la padrona le disse cosa doveva fare.

Lui andò prima alla toilette e quando entrò nel bagno, la trovò che aveva aperto l’acqua della doccia e gli fece cenno di accomodarsi. Quando uscì lei lo avvolse in un accappatoio morbidissimo ed incominciò ad asciugarlo,prima la schiena ,poi il petto ,poi le gambe e risalendo il culo e poi , per ultimi i genitali. Poi prese della crema ,gli aprì l’accappatoio ed incominciò a spalmarla sul petto e poi sul cazzo ed i ciglioni. Le sue mani non tardarono a fare affetto su di lui, che incominciò ad avere un’erezione.

 Allora lui le accarezzo un seno da sopra la tunica e, sentire quella splendida tetta morbida, oscillante per la posizione del suo corpo, non trattenuta da alcun indumento, gli fece rizzare completamente il cazzo. Tentò allora di portare la mano all’interno della tunica , ma lei glielo impedì , dicendo che i piaceri erano riservati alla padrona . Con una salvietta profumata gli asciugò i genitali e rientrarono in camera da letto.

 La padrona era distesa nuda sul letto e lui le si sdraiò accanto mentre mia moglie si sedette a fianco di lei , sull’altra sponda del letto  ed incominciò a baciarle le tette, accarezzarle la figa,,l’interno delle cosce, il tutto mentre i due si baciavano

 Lui, vedendo quello che stava facendo mia moglie, si eccitò al massimo e si mise tra le gambe della sua amante pronto a penetrarla .Allora mia moglie lo fermo e gli mise il preservativo e, come lui avvicinò il cazzo alla figa ,senti la mano di mia moglie che gli prendeva il cazzo e lo introduceva nella figa di lei e, quando lui la penetrò sino in fondo, s’accorse che mia moglie non aveva levato la mano, ma continuava ad accarezzare il culetto di lei ,i coglioni di lui ed il cazzo  quando lui lo ritraeva dalla fica. L’eccitazione dell’uomo era talmente grande  che sborrò quasi subito.

Quando si ritrasse mia moglie gli tolse il preservativo e con delle salviette profumate pulì il cazzo a lui e la figa a lei, poi si alzo e si sposto in un angolo della stanza, mentre i due si abbracciavano e baciavano.

Lui disse alla donna che era stato una cosa splendida ,che mai si era eccitato così e che era stata una grande idea quella di portare la sua schiavetta in quella casa.

Si erano fatti portare da bere ,chiacchieravano di tante cose, ma lui continuava a guardare mia moglie .Lei se ne accorse e gli chiese se le piaceva. Lui disse “ moltissimo “ ma lei gli disse che non aveva visto niente e, rivolta a mia moglie, le ordinò di togliersi la tunica. Lei,obbediente ,sganciò i due gancetti sulla spalla e la tunica le scivolò al piedi lasciandola completamente e meravigliosamente nuda ,con quelle sue linee morbide e piene,i fianchi segnati ,le gambe snelle ma tornite e quel inebriante triangolo di peli neri che ornavano il suo sesso Lui ebbe subito una evidente reazione con l’alzarsi del cazzo.

 La padrona tornò a chiedergli se le piaceva e lui disse moltissimo, allora lei le ordinò di avvicinarsi all’uomo e gli disse che poteva accarezzarla ed intanto si portò il cazzo in bocca ed incominciò a fargli un pompino L’uomo quasi balbettava dall’eccitazione ed accarezzo ogni centimetro del corpo di mia moglie e ,quando le senti la figa tutta bagnata, disse alla donna che era tutta eccitata e lei gli rispose che lo sapeva, ma che il piacere di far godere   i suoi ospiti spettava solamente a lei  e,messe le mani sui ciglioni dell’uomo, lo fece godere ingoiando tutto il suo sperma.

Era ormai notte fonda e si apprestavano ad andare a letto .Mia moglie raccolse la tunica ed uscì e si recò nella sua stanza. La donna si alzo e disse all’uomo di seguirla ed entrarono nella  camera di mia moglie. Lei era distesa nuda sul letto ,allora la padrona prese due manette legate con una corta catenella alla testiera del letto ed imprigionò i polsi di lei. Quando l’uomo chiese il perché, la donna gli rispose che aveva visto la sua schiava molto eccitata dalle carezze dell’uomo ma lei non voleva che si masturbasse ed uscirono.

 Quando i due rimasero soli lui le chiese se doveva fare un regalino alla ragazza e lei gli disse che dipendeva dal fatto se voleva  o no ritrovarla la prossima volta. Lui le chiese se la prossima volta avrebbe potuto scoparla e  lei gli rispose che non dipendeva da lei , ma che comunque tenesse presente che  il suo “ valore “ nel fare sesso era pari al suo.

L’uomo si addormento profondamente quasi subito,allora la padrona si alzò ,raggiunse mia moglie,la liberò dalla manette e da un bauletto estrasse una specie di mutandine con due grossi cazzi artificiali uno all’interno ed uno all’esterno.

Le indossò facendo entrare nella sua fica il cazzo interno e stretta la cintura ai fianchi  si mise in mezzo alle gambe di mia moglie ed incominciò a scoparla .Godettero presto tutte e due più volte. Poi la padrona si alzo, si tolse l’aggeggio e ,preso dal bauletto un cazzo di notevoli dimensioni  glielo diede nel caso ne avesse ancora voglia.Poi uscì.

La mattina si svegliarono presto perché lui doveva ripartire per la sua città ed andò subito sotto la doccia  e, dopo un minuto, fu raggiunto da mia moglie che, nuda ,entrò nella doccia con lui, lo aiuto a lavarsi la schiena ,poi gli prese i genitali in mano e li lavò con cura e lui ebbe subito un’erezione. Allora lei si chinò e,sempre sotto la doccia,gli fece un pompino finché lui le sborrò in bocca .

Usciti dalla doccia, lei lo aiutò ad asciugarsi, indossò un’accappatoio ed uscì. Fu servita la colazione e quando lui se ne andò lasciò due buste sul tavolino del salotto, una con 5.000 euro ed una con 2000.

Tutti gli altri amici di quei tre giorni ebbero lo stesso trattamento ed uno le lasciò 3000 euro ed uno 1000, ma alla prossima volta che quest’ultimo sarebbe venuto lei non sarebbe stata presente.

Le chiesi se si fosse divertita e mi disse di si ,che si era eccitata moltissimo e che si era più volte masturbata. Poi mi disse che la nostra amica le aveva detto di chiedermi se le permettevo di scopare. Chiesi a mia moglie cosa ne pensava, se le sarebbe piaciuto scopare con quegli uomini e lei mi disse che le situazioni che si creavano erano talmente eccitanti che non le sarebbe dispiaciuto.

Allora le dissi che se voleva poteva farlo, ma non prendesse impegni precisi perché avevamo altre cose da provare.,

Frequentò la casa della nostra amica,saltuariamente, per un mese poi rimasero d’accordo che sarebbe venuta le volte che era libera da impegni

CAPITOLO CINQUE

Ormai avevo capito che la carica erotica di mia moglie non aveva niente da invidiare alle più sfrenate fantasie di chi postava racconti su “ Milù “ Mi mancava di vedere come si sarebbe comportata in mezzo ad un’orgia ed in una situazione di dominazione,situazioni che tanto mi eccitavano quando leggevo racconti di questo genere.

Così un mattino andammo in centro per fare delle compere .Parcheggiammo, come al solito, in uno autosilos, perché in centro sarebbe stato impossibile trovare posto. Dopo un paio d’ore incontrammo un comune amico che mi chiese se potevo accompagnarlo dal mio commercialista perché voleva chiedergli dei consigli. Chiesi a mia moglie il permesso di lasciarla sola e mi disse che non c’erano problemi perché avevamo terminato le nostre compere, così le lasciai le chiavi della macchina, perché sarei ritornato a casa con il mio amico.

Me ne andai, ma con il mio amico raggiungemmo subito il silos dove avevo lasciato la macchina. Dopo un po’ arrivò mia moglie e, mentre si stava avvicinando alla nostra auto, da un furgone bianco scesero due ragazzini ,che non dovevano avere più di diciotto anni . Le si avvicinarono sino ad affiancarsi ed ad un certo punto uno le chiese se voleva scopare. Lei un po’ impaurita, ma confidando sulla giovane età dei due, disse di no, ma uno le rispose che loro invece sì e la presero per un braccio.

Intanto dal furgone erano scesi altri tre giovani dalla stessa età e ,circondandola, incominciarono a spingerla verso il furgone .Lei disse di lasciarla in pace perché altrimenti si sarebbe messa ad urlare, allora uno le mollò un gran ceffone e le mise una mano sulla bocca e tutti assieme la sollevarono e la portarono sul furgone dove due altri uomini avevano aperto la porta posteriore  La spinsero dentro dove  salirono cinque uomini, mentre i primi due andarono nella cabina di guida e partirono Noi li seguimmo e li precedemmo in una vecchia cascina abbandonata dove ci nascondemmo .Dopo un po’ arrivò il furgone .

Il posto era deserto per cui quando aprirono le porte posteriori non ebbero problemi a far scendere mia moglie con le mani legate e completamente nuda. La portarono all’interno, le slegarono le mani e le dissero che ora doveva darsi da fare .Si spogliarono tutti in pochi secondi e ,com’era previsto,misero in mostra sette cazzi fuori della norma ed uno, munitosi di una frusta per cavalli, le diede una frustata sul culetto e le disse di mettersi all’opera La tennero con loro quattro ore nelle quali le fecero di tutto .la scoparono a turno, la incularono , la penetrarono in tre contemporaneamente .Ogni volta che uno raggiungeva l’orgasmo si precipitava a sborrarle in bocca così ingoiò almeno una ventina di sborrate perché i ragazzi erano talmente eccitati, che in dieci minuti riprendevano le forze.

Ma quello che mi meraviglio fu che non sono riuscito a contare gli orgasmi di mia moglie che,secondo me, ha goduto consecutivamente per quattro ore.

Alla fine erano tutti esausti . Uno prese una bottiglia di grappa e, fatti bere due sorsi a mia moglie, in breve tempo la vuotarono

Erano le tre del pomeriggio Si rivestirono,consegnarono gli abiti ,ma non l’intimo, a mia moglie, la ricaricarono sul furgone e ripartirono, ma non si diressero verso il centro rimanendo in periferia .

Quando raggiunsero un campo coltivato a pomodori si fermarono in uno spiazzo dove c’era una macchina ferma. Scesero tutti ,si avvicinarono alla macchina ,parlottarono ,uno ritiro dei soldi e disse “ci vediamo tra un’ora “e se ne andarono.

Dalla macchina scesero quattro negri che si avvicinarono al furgone ,aprirono la porta posteriore e trovarono mia moglie completamente nuda sdraiata su un materassino.,con le mani ed i piedi legati alla carrozzeria.

Quando lei vide i quattro venuti si spaventò, ma capì subito cosa le sarebbe capitato.,Uno entrò, la slego, la fece uscire,prese il materassino, lo sdraio a terra in un posto dove  c’era dell’erba

e spogliatisi, si sdraiarono attorno a lei

I negri si divertivano a mostrarle i loro cazzi enormi e le chiesero se le piacevano.Lei rispose di sì

Allora uno le chiese dove voleva che glielo infilasse e lei rispose “dove vuoi tu “ ma lui strizzandole dolorosamente una tetta ripeté “ dove lo vuoi “ allora lei rispose “ mettimelo nella figa “.

Questi avevano dei cazzi veramente mostruosi. Solo uno  riusciva ad entrarle in bocca, mentre gli altri doveva limitarsi a succhiare le cappelle e segarli e quando il primo incominciò ad entrare in lei le sembrò che la figa le si lacerasse .Ma poi piano piano la vagina di adattò a quelle tremenda pressione ed al dolore iniziale subentrò un piacere mai provato prima e la stessa cosa successe con il culetto, dove entrò ciò che sembrava impossibile potesse entrare. Ad un certo punto si trovo ad essere scopata, inculata ,con un cazzo in bocca ed uno in mano  e le tette strizzate ,i capelli tirati con violenza verso il cazzo che aveva in bocca ,tutto nello stesso momento  

Dopo un’ora, quando vennero a riprenderla, era distrutta e tutta dolorante. Questa volta era ricoperta di sborra perché la quantità di sperma che usciva da quei coglioni era impossibile ingoiarla tutta, perciò le aveva ricoperto il seno e l’addome. Indossò comunque il vestito e fu riportata alla macchina in garage.

 Prima di lasciarla , uno dei sette le consegno un dvd dicendole che in quell’ora aveva fatto una coppia del  film del loro incontro .Se non voleva che fosse messo in rete doveva obbedire ai loro ordini perché si sarebbero fatti vivi molto presto. Le dissero che se voleva andare dalla polizia poteva andarci , perché nessuno le avrebbe creduto che era stata costretta a scopare, visti tutti i suoi orgasmi che il filmato documentava ampiamente e tutto il suo impegno nel soddisfarli senza che ci fosse alcun gesto di costrizione da parte loro.

Rientrai a casa assieme al mio amico un paio d’ore dopo di lei .Aveva avuto il tempo di mettersi a posto. Si vedeva solo che era un po’ stanca, ma credo che poche donne sarebbero state in grado di avere i rapporti che aveva avuto lei in quella giornata e, soprattutto, quella serie infinita di orgasmi che avrebbero dovuto squassarla.

Volutamente, mi assentai un attimo con la scusa di andare  a controllare la posta al computer, ma dopo un minuto che ero entrato in ufficio, ne uscii per spiare nel  soggiorno da dove ero venuto e vidi mia moglie seduta sul divano con le tette fuori dalla camicetta e con il mio amico che,in piedi davanti e lei, si faceva succhiare il cazzo, mentre, con le mani, le palpava le tette. Rimasi,sorridendo,a guardarli ed ogni tanto lui le chiedeva se le piaceva e lei con la testa diceva di si, poi lui disse vengo e le sborrò in gola

.In qualche modo dovevo ricompensarlo per l’aiuto che mi aveva dato nell’organizzare quella giornata. Attesi un attimo che si ricomponessero, poi rientrai,.

A letto mi raccontò quello che le era successo quel giorno. Alla fine le chiesi se aveva goduto. Lei si meravigliò che di fronte a tanta violenza che aveva subito, io mi preoccupassi se avesse goduto.

Le dissi che per me era fondamentale che lei avesse goduto anche di quella forma di rapporto sessuale, perché,.in fin dei conti,non aveva subito alcuna violenza fisica. Fece un risolino e poi disse che forse avevo ragione, perché non aveva mai goduto tanto a lungo come in quella giornata.

Mi confessò, però, di essere preoccupata per le minacce ricevute dai ragazzi circa il video che avevano girato. Allora ci alzammo,guardammo il video assieme ed, alla fine, condivisi la tesi dei ragazzi , ossia ,che nessuno le avrebbe creduto se li avesse accusati di averla costretta a scopare.

Le dissi che non restava altro da fare se non aspettare per vedere cosa le avrebbero chiesto e  poi avremmo deciso cosa fare

 

CAPITOLO SEI

Un giorno lessi un racconto di Milù di genere sadomaso.Il racconto mi eccitò ma pensai che fosse parto della fantasia di uno scrittore perché mi sembrava impossibile che una donna potesse godere
sottoposta al dolore.
Mi venne,però, voglia di farle provare anche questa esperienza ,allora feci un paio di ricerche e mi misi in contatto con un maestro,visitai il suo studio e concordammo un incontro tra lui e mia moglie, incontro che doveva mantenersi entro certi limiti concordati, che dovevano essere soft e ,comunque, conseguenti alle reazioni di lei.
Così le feci telefonare da uno dei suoi ricattatori che le imponeva di andare a far visita ad una persona che voleva conoscerla intimamente.
Lei mi telefonò subito per dirmi cosa era successo e .naturalmente,prevedeva di dover scopare con qualcuno. Le dissi di andare e di chiamarmi subito se qualcosa non andava per il verso giusto.
Lei si presentò allo studio del maestro che aveva preparato una telecamera in modo che io potessi assistere all’incontro .Oltre al maestro, c’era anche una sua assistente vestita con un corpetto in pelle nera che iniziava sotto le tette e finiva soprala fica pelosissima ,assolutamente mai curata.
Quando mia moglie entrò, vidi che si rese quasi subito conto di dov’era finita e cercò di rifiutarsi di entrare e tentò di andarsene, ma lui la prese per i capelli, la porto in mezzo alla stanza e con un frustino che aveva in mano le diede sei frustate sulle gambe nude, lasciandole evidenti segni
L’assistente le si avvicinò e ,sempre tenendola per i capelli, le piego la testa e le diede un bacio sulla bocca e, mentre il maestro preparava delle cose, l’assistente la spogliò lasciandola nuda
Il maestro le mise due bracciali ai polsi e due alle caviglie dove agganciò delle catenelle che, tirate, la obbligarono ad alzare le braccia ed ad allargare al massimo le gambe. Era indifesa.
Lui subito le passò una mano in mezzo alla figa, la stusciò un po’ di volte, poi le prese il clitoride tra due dita e rigirandolo tra le dita lo tirò violentemente, baciandola profondamente sulla bocca,.,L’assistente aveva intanto preparato una grossa corda che fecero passate in mezzo alle sue gambe in modo che entrasse tra le grandi labbra e nel solco del culo.I due capi erano legati a delle travi lontane da lei, poi lui prese il frustino ed incomincio a frustarla, non violentemente, prima dietro sulla schiena e sul culo, poi davanti sulle tette ,sulla pancia e sulla figa.
Naturalmente ad ogni colpo a lei veniva spontaneo spingere il corpo in avanti o in dietro per attutire il colpo della frusta, ma così facendo, strisciava l’intreno delle grandi labbra ed il buchetto del culo sulla ruvida corda tesa tra le sue gambe .Dopo un po’ si fermarono e la telecamera fece una zumata sulla fica che, tutta arrossata e con la corda ben tesa tra le gambe ed all’interno della figa,mostrava chiaramente il luccichio dei suoi umori. Era incredibile, ma stava eccitandosi. Continuarono a lungo con delle frustate ,con la cera calda sulla fica,,con vari legamenti e piombi appesi sulle parti piu intime e delicate, ma ogni volta che zumavano sulla fica si vedeva chiaramente che stava godendo
.Ad un certo punto incominciarono a stimolarla sessualmente .La bloccarono ad un lettino e una macchina ,con in cima un cazzo normale, incominciò a scoparla in figa ed in culo contemporaneamente. Ebbe subito i primi orgasmi , ma lui aveva in mano un regolatore con cui poteva aumentare le dimensioni ,sia in lunghezza che in grossezza ,dei due cazzi..
Fu un spettacolo tra i più eccitanti. Lei incominciò ad avere orgasmi sempre più frequenti finché, ad un certo punto, incominciò a godere quasi senza interruzione.
Quando decisero di fermarsi e fecero uscire i due cazzi avevano oltre 35 cm di lunghezza e 10 di diametro
Per ultimo, sempre con le braccia legate ed alzate, le legarono le gambe contro i montanti di una sella, in mezzo alla quale c’era un piccolo cazzo ed una sporgenza ovale che combaciava perfettamente con tutta la fica e con all’inizio un incavo con un morsetto ,morbidamente rivestito ,che imprigionava il i clitoride.Le era impossibile muoversi o spostarsi da quella posizione
Era un vibratore particolarmente strutturato che la fece godere ininterrottamente per un quarto d’ora nonostante le frustate che le venivano inferte sulle tette e sulla schiena, anzi, sembrava ,che quelle frustate aumentassero la sua eccitazione e l’intensità dei suoi orgasmi
Dopo un ora il trattamento era finito, la portarono in una stanza ,la cosparsero di creme, la massaggiarono e le assicurarono che i segni ,in pochi giorni ,sarebbero scomparsi. Le chiesero se sarebbe ritornata e lei ,dopo averci pensato un po’ su disse ‘ forse si’
Allora i due dissero che meritavano un premio e prima lui le mise il cazzo in bocca a si fece fare un pompino mentre la sua assistente, sdraiatasi su una specie di poltrona ginecologica, allargò le gambe e,le ordinò di farla godere,Vedere mia moglie ,che in poche occasioni avevo visto lesbicare, ancora nuda, tuffare la testa in mezzo a quella selva di pelo e incominciare a leccarle la figa fu davvero eccitante e lo divenne ancora di più quando mia moglie,dopo tutto quello che aveva goduto,mentre leccava,si mise una mano sulla fica ed incominciò a masturbarsi.
Godettero quasi contemporaneamente .Poi si vestì, indossando una tuta sportiva per nascondere i segni che aveva sul corpo.
Quando a casa mi racconto tutto quello che era successo, le feci leggere il racconto di Milù che mi aveva ispirato e le chiesi se allora era vero quello che c’era scritto e lei mi disse di si e che sicuramente, sotto lo pseudonimo dello scrittore, doveva esserci una donna ,perché solo una donna può descrivere così bene le sensazioni che si provano a godere in mezzo al dolore.
Ora le aveva provate tutte. Era diventata quella macchia di piacere che avevo desiderato alcuni anni prima.
Le chiesi se ,quando le raccontai le mie ossessioni, e lei accetto di provare a diventare l’eroina dei miei desideri, lo fece solo per aiutarmi od anche perché lo desiderava lei. Mi rispose che quel giorno era stato, per lei, uno dei più felici della sua vita, perché le offrivo di entrare nel mondo che aveva sempre sognato e che mai aveva voluto confessarmi per paura che la giudicassi una poco di buono.
Ora non si fa mancare niente. Siamo sempre alla ricerca di nuove avventure che lei cerca di inserire nei ritagli di tempo libero che le lascia l’attività che svolge con la nostra amica,la quale è sempre una splendida donna, ma gli anni sono passati anche per lei ed ha sentito la necessità di affiancarsi una donna più giovane e desiderabile.
Lavorano sempre assieme con ognuno dei loro amanti che sono diminuiti di numero ma aumentati in possibilità economiche .Sono rimasti una dozzina ed ognuno,pur sapendo di non essere il solo ,le considera le sue protette e si sente in dovere di provvedere, interamente, al loro mantenimento nel lusso ed agiatezza.
Passo molte notti in quella stanza segreta ad ammirare mia moglie che gode,ed ogni tanto viene a trovarmi in segreto e mi chiede se ho bisogno di qualcosa .La maggior parte delle volte glielo infilo nel culetto, che rimane sempre il suo punto di forza.
.

CAPITOLO NUOVO

Nei capitoli precedenti di questo racconto ho descritto l’evoluzione della nostra vita sessuale ,da quando ci siamo sposati sino a circa un anno fa, quando pensavamo di aver raggiunto il tipo di vita che avevamo desiderato e che stavamo vivendo con grande soddisfazione di entrambi.
Ero convinto che non avrei mai dovuto riaprire questo racconto, ma,purtroppo, è accaduto un fatto che ha sconvolto la nostra vita, perché ci ha messo di fronte a dell’alternative per le quali non siamo ancora riusciti a prendere una decisione .
Come sa chi ha letto i capitoli precedenti, la nostra vita sessuale era ormai impostata su esperienze ed avventure occasionali che io procuravo a mia moglie, per crearle situazioni sempre diverse ed alimentare, così, la sua carica erotica che è incredibilmente elevata . La novità e l’imprevisto sono sempre stati alla base della sua eccitazione e,conseguentemente , del suo piacere.
Ma alla fine, come sapete, la maggior parte del suo sesso lo consumava, ormai, in casa di una nostra amica, intrattenendosi, assieme a lei, in un ambiente lussuoso e raffinato, con una ristretta cerchia di uomini, ricchi e potenti ,che,singolarmente, frequentavano le due donne , in un rapporto di uomo – amanti,e mai di uomo e prostitute,
In questo rapporto,dove sicuramente non era estranea la passione, ognuno s’era eletto a loro protettore, per cui provvedeva al loro mantenimento nel lusso ed agiatezza,
Purtroppo alcuni mesi fa ,improvvisamente , la nostra amica è stata colpita da un ictus che l’ha portata in uno stato, controllato, di coma
Mia moglie, non sapendo cosa fare, ha ritenuto opportuno continuare ad incontrare i loro amanti da sola, anche per spiegare loro quanto era accaduto.
Tutti si dimostrarono addolorati, ma nessun ha accennato ad un possibile cambiamento della situazione
Era ormai da qualche tempo che tutti preferivano le grazie di quel meraviglioso corpo e di quella capacità di amare e di godere di mia moglie ,che,tra l’altro, era anche parecchio più giovane dell’altra, per cui, tra le due, era senz’altro la più desiderata.
Fù così che,quando se ne andarono ,dopo quel primo incontro con la sola presenza di mia moglie, tutti le fissarono , come di consueto , l’appuntamento per il prossimo incontro, lasciando, così, intendere che tutto sarebbe continuato come prima.
Dopo qualche mese andammo a far visita alla nostra amica ,ormai uscita dal coma ,non in pericolo di vita ,ma con evidenti danni cerebrali per cui neanche ci riconosceva.
Incontrammo, naturalmente il mio amico, suo marito , che,dopo i soliti convenevoli tra amici mi disse che doveva risolvere la situazione dell’attività della moglie Gli dissi che mi sembrava che non ci fossero problemi.
Mi confidò ,allora , che quella non era l’unica attività della moglie
Mi raccontò che,quando ,all’inizio ,decisero di frequentare altri uomini per farli scopare con la moglie, anche loro,come noi, s’erano rivolti ad internet,ad incontri occasionali,a club privè e così via, finché si costituì un gruppo di amici che frequentavano regolarmente il letto di sua moglie .Poi,come sempre accade, alcuni se ne andarono mentre altri si univano e così continuarono sino a quando,come sapete,decisero di far fruttare economicamente il piacere della moglie e costruirono quell’appartamento, dove la moglie ospitava i suoi facoltosi amanti e lui poteva tranquillamente assistere.
Non ebbero però,il coraggio di rompere con il numeroso gruppo di vecchi amici che gli erano stati vicino si dall’inizio,per cui continuarono a vederli, in quel villino alla periferia, quasi come prima, nei giorni in cui lei non era occupata con i suoi amanti.
Purtroppo però, come spesso accade, l’appetito vien mangiando ed anche ai vecchi amici lei incominciò ,piano piano, a chiedere, prima un prestito ,poi un regalino, finché, un po’ tutti, capirono che voleva essere pagata, Alcuni se ne andarono subito, altri accettarono di tirar fuori quei 50 o 100 euro che era il prezzo per possedere quella magnifica donna
Sapevano però, che i vecchi amici sarebbero ben presto spariti tutti e, forse, era quello che speravano, ma non avrebbero mai immaginato che ai vecchi si sarebbero sostituiti nuovi e più numerosi clienti che ,in un modo o nell’altro, erano venuti a conoscenza che li esercitava una splendida puttana.
Ed era ormai diversi anni che gestiva le due case, anche approfittando del fatto che, quasi sempre, i suoi facoltosi amanti si fermavano da lei il fine settimana, per cui, nei giorni feriali, aveva piena libertà di divertirsi diversamente ,con una clientela di ben altro livello e di ben altra consistenza. Spesso ospitava un paio di amiche ,regolarmente sposate,che, con il consenso dei rispettivi mariti, lavoravano per lei
Ora il nostro amico doveva prendere delle decisioni Lui aveva un’amante giovane, di 25 anni ,ma che non era troppo disposta a prendere il posto della moglie ,per cui ci propose di comprargli l’appartamento ed il villino e di continuare noi le due attività,perché altrimenti avrebbe dovuto “bonificare “ i due immobili perché intendeva venderli e ritirarsi in Svizzera per curare la moglie.
Mia moglie rimase sconvolta .Bisogna fare una premessa : ne a me, ne a mia moglie interessa nulla dei soldi. Ormai ne ha già fatti tanti senza volerlo. Ciò che la sconvolgeva era il perdere quel tipo di vita che le permetteva di soddisfare la sua libidine senza la necessità ,per me, di ricercarle sempre nuove emozioni.
Io ,invece ,preso alla sprovvista non sapevo cosa pensare .L’unica cosa che riuscii a dire a mia moglie fù che mi sembrava un impegno,per lei, troppo gravoso.
Allora intervenne il mio amico che disse che mi capiva e ci propose che mia moglie provasse per un mese e, se decideva di continuare, lui avrebbe voluto solamente il valore dei due immobili, perché una donna come mia moglie , per farsi scopare , non aveva certo bisogno di beneficiare di alcun avviamento. Io continuavo a non saper cosa dire così lascia decidere a mia moglie che disse di voler provare.
Il giorno stesso decidemmo di visitare il villino.
.L’ingresso si apriva in un atrio che fungeva da guardaroba e comunicava,separato da un pesante tendaggio, con una grande sala ,con il pavimento in ceramica e lungo tutte le pareti quadri,foto e disegni di scene di sesso. Lungo le tre pareti erano collocati dei divanetti di scarso valore .Su una parete si apriva una porta che portava in un corridoio dove si aprivano le porte di quattro camere, tre delle quali sempre con il pavimento in ceramica, un letto, un lavandino ed un divano rivestito in simil pelle. Era tale e quale un casino.La quarta, con ingresso esterno separato, era quella riservata al mio amico per assistere all’attività della moglie..
La casa era pulita e riordinata e mentre stavamo visitando una camera sentimmo il rumore di una macchina sul ghiaino del vialetto esterno.
Suonarono,ci guardammo negli occhi ,pensavamo di non aprire ,ma la nostra macchina all’esterno denunciava la presenza di qualcuno all’esterno ,così dissi a mia moglie che aveva lei scelto di provare e quindi andasse ad aprire.
Io mi sedetti su un divano, mentre mia moglie che ormai ,come di consueto, indossava mini inguinali ,ampie camicette e niente intimo andò ad aprire. Entrarono quattro ragazzi sui vent’anni che rimasero perplessi nel vedere mia moglie e chiesero cos’era successo che da tanto tempo la casa era rimasta chiusa.
Mia moglie li mise al corrente di quanto accaduto e loro s’affrettarono a chiedere se qualcuno avrebbe riaperto la casa. Lei ,con grande imbarazzo ,disse che forse qualcuno l’avrebbe riaperta tra qualche giorno.
Quello che sembrava il più intraprendente le si avvicinò, le allargò il lembo della camicetta facendo uscire un seno e le chiese se era lei quella che stava pensando di riaprire la casa .Lei, non sapendo cosa rispondere, disse” forse”.
Allora un altro si avvicinò e,preso coraggio dal comportamento dell’amico, le mise una mano sotto la gonna ed incominciò ad accarezzarle il culetto e le disse che ,se decideva di riaprire loro sarebbero venuti tutti i giorni..
Allora io,che probabilmente ero stato scambiato per un cliente,mi alzai ,mi avvicinai a lei, le diedi un bacio sulla guancia , le dissi che era stato bravissima e che ora me ne andavo perché lei aveva da lavorare e che ci saremmo visti il prossimo giovedì
Lei mi guardo disperata ,io mi avviai alla porta e, rivolto ai giovani, dissi che lei costava un po’ di più ma che ne valeva la pena.
Uscii e mi ritirai nella stanza riservata a me, e, guardando il salone, vidi che i quattro ,abbandonato ogni ritegno la stavano spogliando ,palpandola da per tutto Due si erano tirati fuori il cazzo di normali dimensioni e uno glielo mise in mano, mentre l’altro glielo strisciava sul culo .Due si erano intanto spogliati e, conoscendo bene la casa, la portarono nella prima camera e tutti e quattro assieme presero possesso del suo corpo,
Non c’era alcuna gentilezza o raffinatezza nei loro comportamenti ,:chi le strizzava le tette ,chi le infilava il cazzo in bocca, chi le dita nel culo .Quando uno si avvicinò per metterglielo nella fica, lei si scosse da quel tipo di trance in cui l’avevano portata e ordinò a tutti che,se volevano scoparla o incularla, dovevano mettersi il preservativo.
Conoscendo le abitudini dell’amica ,aprì l’unico cassettino che c’era in quella camera e trovo una notevole scorta di preservativi. Disse loro di indossarli e si sdraio sul letto e da quel momento ,senza alcuna preparazione iniziarono a turno a scoparla, ad incularla, fermandosi ogni volta prima di sborare, così la cosa durò un eternità
Non c’e bisogno di dire che non l’ho mai vista godere tanto ,ma questa prima involontaria esperienza le fu utile per capire che,in quella casa , doveva gestire i rapporti in modo diverso perché, altrimenti, avrebbe scopato con una sola persona al giorno.
Al termine chiese ad ognuno 200 euro che,brontolando, i quattro pagarono dicendo che ne valeva la pena e che sarebbero ritornati assai presto
Sono passati sette giorni da quel primo giorno, nei quali ha potuto confrontare la differenza tra gli incontri che avvengono nell’appartamento con i suoi amanti , ed i cinque giorni in cui si è intrattenuta con almeno una trentina di clienti.
Abbiamo chiesto la collaborazione delle due donne che abitualmente esercitavano con la nostra amica che sono state indispensabili per informare mia moglie sul comportamento da tenere,sul tipo di servizio da offrire e sulle tariffe in vigore.
Sono stati cinque giorni in cui ha fatto veramente la puttana e come tale è stata trattata.
Nessuno si è preoccupato del suo piacere anche se lei ha continuato a godere come sempre e questo godere che si protrae per tutta la settimana le piace da morire .
Non lo sò cosa deciderà a fine mese, ma, soprattutto, non so cosa deciderò io .Non è semplice prendere una decisione in merito e ,credetemi, in queste situazioni senti veramente la mancanza di un amico che ti possa dare qualche consiglio o anche di un estraneo che possa esprimere la sua opinione.

CAPITOLO’ 8

Riflettei sulla situazione che si era creata e sulla proposta che ci avevano fatto

Erano passati alcuni giorni .Lei,con l’aiuto delle due donne aveva riaperto quell’appartamento e subito si erano rifatti vivi i soliti frequentatori,ma quello che più contava, la sua presenza ne aveva richiamati di nuovi che frequentavano quella casa sempre più numerosi

Una sera ne parlai con mia moglie e le dissi che la cosa non mi convinceva. Secondo me, i due impegni,così com’erano organizzati, erano tropo gravosi ed alla fine quello che era lo scopo principale per noi, che era il suo ed il mio piacere, sarebbe stato sopraffatto dalla fatica ,con il rischio poi che l’eccessivo scopare non diventasse un’abitudine che la privasse del godimento.

Lei mi disse che le sarebbe dispiaciuto abbandonare quell’attività, perché,per il momento, esaltava il suo desiderio di godere ma,e me lo disse sorridendo, era disposta ad accettare le mie decisioni, come aveva sempre fatto, perché voleva che fossi sempre e solo io a decidere quanto,quando e come dovesse soddisfare la sua libidine

Sapendo di toccare un punto debole,le dissi che ,se continuava così ,ci precludevamo ogni nuova esperienza, mentre erano ancora tante le cose che volevo farle provare. Le dissi che una soluzione poteva essere quella di chiudere la casa così com’era organizzata e di’ fissare degli incontri per appuntamento, ‘in tal modo avrebbe potuto limitare il numero a quanto voleva lei e,se lo riteneva opportuno, poteva selezionare’ i clienti,lasciarsi del tempo libero per nuove esperienze ,visto che la sua attività primaria, con i suoi amanti nell’altro appartamento, la occupava solo nei fine settimana e neanche in tutti

Mi disse che avevo ragione e , tutta incuriosita ‘,mi chiese cosa volevo farle provare di nuovo

Le risposi che era una sorpresa , ma che era una cosa che era quasi al di là della semplice trasgressione.. Si stava già eccitando allora, le promisi che ,appena chiusa l’attività, l’avremmo messa in pratica.

Parlammo con il nostro amico,ci impegnammo ad acquistare i due appartamenti che avremmo organizzato a modo nostro. Non fece obiezioni .Lei, intanto ,aveva lasciata aperta la casa affidandola alle due donne, che avevano il compito di informare i clienti che per intrattenersi con lei dovevano chiamarla per fissare il momento dell’incontro. Erano passati solo tre giorni e la sera venne a letto nuda e ,stringendosi a me, ‘chiese dove l’avrei portata domani. Sapendo con chi avevo a che fare, avevo già organizzato tutto per farle provare una cosa che avevo visto ,ma soprattutto letto, su internet che, dicevano , assicurasse un piacere grandissimo a chi la praticava.. Le risposi che fosse pronta a tutto per domani pomeriggio.

L’indomani non aveva pace ,non riusciva a star ferma un minuto, era tutta ‘agitata

Curò il suo corpo come non l’aveva mai fatto , si vestì come al solito, sexy, ma elegantissima ed alle due uscimmo e le promisi che sarebbe stata una giornata tutta dedicata al suo piacere

La portai in centro e raggiungemmo un appartamento in una zona molto signorile.

Lei era tesa come una corda di violino.

Fummo accolti da una splendida donna che indossava una specie di kimono e che ci condusse in un’altra sala, lussuosamente arredata, dove si trovava un’altra donna, giovane ,bellissima e,come la prima, molto formosa. Mia moglie non capiva. Anche se di incontri lesbici non ne aveva avuti moltissimi,sicuramente non si trattava di una novità. ‘

La fecero accomodare su un divano e la donna che ci accolse le si sedette vicino ed incominciò a parlare con lei ‘di cose in generale, ma poi incominciò a chiederle cose inerenti al sesso. Volle sapere,prima di tutto quali fossero ‘le sue preferenze sessuali ,cosa la facesse godere di più,che rapporto aveva con le donne ed altre cose ed incominciò ad accarezzarla ,le palpò il seno,che giudico eccezionale essendo naturale, poi lo scoprì per farlo vedere all’amica, poi incominciò a spogliarla e anche l’altra donna si avvicinò.

‘Dopo un minuto erano tutte e tre nude ed erano una più bella dell’altra. Incominciarono a toccarla ed a masturbarla per cui la tensione di mia moglie scomparve per lasciar il posto al desiderio prepotente di godere.

A quel punto la donna le chiese se sapeva perché era lì, ed avuta la risposta negativa, le disse che era li perché suo marito aveva voluto regalarle l’emozione di un fisting

Lei non sapeva cosa fosse, allora la donna le spiego che era un modo per far raggiungere ad una donna un piacere di eccezionale intensità .

Le chiese se era disposta a provare e lei rispose immediatamente di sì.

Le due donne la portarono, allora, in una camera da letto, dove le luci erano disposte ‘in modo tale che risaltasse,in particolare evidenza , il letto matrimoniale dove la fecero distendere .

Le due donne, indossati dei guanti chirurgici, incominciarono a masturbarla

Lei raggiunse subito l’orgasmo, ma le due continuarono nel loro lavoro. e ,con l’aiuto di un lubrificante, incominciarono sempre più a far penetrare le dita nella vagina ,ma sempre senza forzature, perché le dita ,ad ogni passaggio, entravano spontaneamente più in profondità. Lavorarono quella fichetta per oltre mezz’ora, ma ,ormai, quasi tutto il palmo della mano era entrato. Mia moglie era continuamente squassata dagli orgasmi e quando finalmente la donna chiuse la mano a pugno ed entrò completamente nella fica sino al polso, lei accompagnò il piacere incontenibile che provava in quel momento con un urlo

Quel pugno entrò ed uscì da quella fica innumerevoli volte ed, alla fine, le donna introduceva nella fica il braccio quasi sino al gomito. Poi, piano piano, incominciò ad uscire e quando lo estrasse per l’ultima volta, accarezzo a lungo la’ figa che aveva violato sino a quando sentì che lei si era completamente rilassata.

Le due donne uscirono ed io mi avvicinai a lei e le chiesi se era vero come avevo letto,visto che non avevo potuto provarlo di persona,che si provava un piacere molto grande Lei mi abbracciò, mi copri il viso di baci e mi disse che non c’erano parole per descrivere quello che aveva provato e,da quella grande affamata di sesso che era,mi guardò seria e mi chiese,con un tono di voce che lasciava trapelare la speranza,se glielo avrei fatto fare ancora.

La baciai e le dissi che lo avrebbe potuto fare tutte le volte che lo desiderava.

Rientrarono le due donne, ‘le chiesero se andava tutto bene e lei rispose di sì. Allora la donna le chiese se voleva provare anche il fisting anale e lei, ricordando il piacere di prima ,disse subito di sì ma io dissi che era meglio uno alla volta, per cui saremmo ritornati quanto prima

Chiesi soltanto’ se quello anale era altrettanto piacevole di quello vaginale e mi risposero che per alcune donne anche di più

Erano quasi le sei di sera ,cioè l’ora di punta , per cui le proposi di andare a far un giro sui mezzi pubblici.

Prendemmo l’autobus che sapevamo il più affollato in quell’ora e che aveva il tragitto più lungo. Era quasi impossibile entrarci, ma’ cercammo di raggiungere il posto d’angolo della piattaforma posteriore. ‘Quell’angolo era occupato da un uomo robusto, ma distinto, sui quarant’anni

Dopo molti sforzi raggiungemmo la posizione ed io, che ero davanti a fendere le folla ,quando raggiungemmo l’angolo, feci passare davanti mia moglie che si girò verso di me mostrando la schiena all’uomo Io feci avvicinare il più possibile il corpo di lei all’uomo ed ad ogni entrata di nuove persone venivamo spinti contro di lui. Non ci volle molto,avevamo avuto buon fiuto ,perché’ quasi subito lei mi strizzò l’occhio per farmi capire che l’uomo la stava palpando. Per un po’ si fermò sul culetto e sul buchino che, naturalmente, erano nudi,ma consapevole di essere ben protetto alla vista degli altri, spostò la mano sulla fica Lo sentii anch’io perché stavo così pigiato contro di lei che l’uomo, per raggiungerle la fica, mi sfiorò il cazzo.Sentivo la sua mano che la stava masturbando, così come sentii quando lei raggiunse l’orgasmo’

Lei mise una mano dietro e sentì l’erezione dell’uomo, ma in quelle posizione le fu impossibile aprire la cerniera, allora l’aiutò lui ,che fece scorrere la cerniera e presa la sua mano di lei la guido dentro i boxer. Quasi subito lui sborrò, ma le sborrò quasi in mano per cui lei cercò di pulirsela alla meglio strisciando contro i coglioni e l’inguine dell’uomo.

Quando riconoscemmo una fermata con vicino una stazione dei taxy, scendemmo.

Ci facemmo riportare alla macchina.

Era ormai l’ora di cena per cui raggiungemmo un ristorante in periferia di cui conoscevo il padrone

Parcheggiammo in un angolo e le dissi ‘che ora le avrei dimostrato che senza di me non sarebbe stata capace di sopravvivere. Le dissi che ,da quel momento, noi non ci conoscevamo ,che avremmo cenato ognuno per conto proprio ed io scommettevo che non sarebbe stata capace di trovare qualcuno che le offrisse la cena..Lei disse che accettava la sfida, ma mi chiese come doveva comportarsi se lui avesse voluto qualcosa in cambio. Le dissi che noi non ci conoscevamo, per cui facesse quello che avrebbe voluto fare

.Entrai prima io perché volevo vedere la reazione della gente al suo ingresso e lei mi seguì dopo cinque minuti’ Si sedette ad un tavolo davanti al mio,mostrandomi la schiena .In sala c’erano più uomini che donne, perché sapevo che era un ristorante conosciuto e frequentato da ispettori commerciali, rappresentanti, che spesso venivano a cenare accompagnati da qualche cliente della zona.

Non c’era uomo che non avesse gli occhi su di lei .Nel sedersi, la parte posteriore della corta gonna era scivola all’indietro, in modo che lei si sedette, con il culetto nudo, sull’imbottitura della sedia, ma ,calandosi per sedere, l’orlo della gonna si sollevò quel tanto che fu sufficiente a scoprire la coscia sino quasi alla vita, palesando,a chi aveva gli occhi puntati sulle sue splendide gambe, che non indossava mutandine, mentre l’ampia scollatura della camicetta scopriva abbondantemente le tette, per cui non c’era nulla da immaginare

Cenammo tranquillamente. Ero sicuro di aver vinto la scommessa, tanto che stavo per sedermi al suo tavolo quando . Al momento del caffè, entrò in sala il solito venditore di fiori e, fatti i pochi tavoli dov’erano presenti delle donne accompagnate, stava per uscire quando fu richiamato da un uomo maturo che sedeva al tavolo assieme ad altri tre .

Comperò quattro rose, poi si alzò e raggiunse il tavolo di mia moglie e, con molta galanteria, le offri i fiori dicendole che era una da ognuno dei quattro che per tutta la sera non avevano potuto far altro che ammirarla. Lei si rivolse al tavolo, fece un gran sorriso ed un cenno di ringraziamento, poi

disse che non sapeva come avrebbe potuto contraccambiare tanta gentilezza e l’uomo le rispose che poteva farlo accettando di bere qualcosa assieme a loro e lei rispose che lo avrebbe fatto volentieri, ma che non stava bene che una donna si spostasse al loro tavolo perché la gente avrebbe potuto fraintendere, per cui era meglio se si fossero spostati loro.

Tutti e quattro si spostarono immediatamente, ordinarono una bottiglia si spumante per brindare . Il padrone del ristorante, che conosceva benissimo anche mia moglie,visto che il locale era ormai quasi vuoto, venne a sedersi al mio tavolo per salutarmi e gli spiegai la scommessa che avevo fatto con lei.

‘Intanto venne il cameriere a portare il conto a mia moglie che lo aveva richiesto ordinando il caffè e ,subito, uno degli uomini lo prese e disse che c’avrebbe pensato lui e lo riconsegnò al cameriere perché lo mettesse sul loro conto

Mia moglie protestò perché non ‘voleva assolutamente., ma quando fù evidente che non c’era soluzione,disse che ora si sentiva ancora più in debito nei loro confronti. Allora il più intraprendente le disse che, se non aveva altri impegni ,poteva stare in loro compagnia per quella serata ma lei ringraziò e disse che aveva non più di un’ora di tempo, perché era attesa in centro da degli amici.

Cercarono di insistere ed intanto quello che le stava più vicino, visto che erano in cinque in un tavolo da quattro, nel pregarla di rimanere, le aveva poggiato una mano sulla gamba e ,poiché lei non disse niente, la fece scivolare di lato e le accarezzò la coscia sino al gluteo Doveva essere uno di quelli che in principio erano stati disattenti, perché ,quando si accorse che non portava intimo, incominciò a balbettare. Allora si alzò e venne al mio tavolo e, rivolto al padrone e con fare da cospiratore, gli chiese se la conosceva ed ,avuta risposta positiva, chiese strizzandomi l’occhio se era una prostituta. Il padrone disse assolutamente di no, che era sposata,di ottima famiglia dell’alta borghesia. Lui insistette dicendo che sembrava che ci stesse ed il padrone disse che quello era una cosa diversa, che non doveva essere necessariamente un a prostituta per darla a qualcuno e lo informò che, se avevano bisogno, pur non essendo un albergo, lui aveva delle camere disponibili .

L’uomo ritornò al tavolo e, visto che ormai sembrava che non ci fosse nulla da fare, le si fece ancora più vicino, rimise la mano sulla coscia e le chiese se le sarebbe piaciuto passare quell’ora con loro in intima compagnia. Lei rispose che proprio non poteva .,che anzi doveva andare via subito ma disse loro che, se erano ancora in giro per le due di notte e ne avessero avuto voglia, sarebbe stata felice di poter offrire loro da bere a casa sua e gli diede l’indirizzo.Parlò ad alta voce perché io sentissi e subito si alzò, saluto i nuovi amici che, naturalmente, vollero scambiarsi un bacio ed uscì

Gli uomini incominciarono subito a chiedersi cosa avrebbero dovuto fare. Uno disse che lui sarebbe andato,l’altro disse che sicuramente era un recapito falso,un altro disse che non potevano rischiare che fosse vero ,quello che l’aveva toccata disse che era una donna stupenda,che non aveva mai sentito una pelle cosi liscia e vellutata ed intanto ritornarono al loro tavolo ed io potei andarmene senza destar sospetti.

La raggiunsi in macchina ,lei incominciò a pavoneggiarsi dicendo che mi aveva dimostrato che non aveva bisogno di me,poi più seria mi disse se ero arrabbiato perché li aveva invitati a casa, ma era sicura che non sarebbero venuti. Le chiesi se le andava di scoparseli e lei disse che sarebbe stata la prima scopata che si sarebbe procurata da sola e questo l’intrigava ed allora le dissi che aveva fatto bene.

Le chiesi quale pegno dovevo pagare per aver perso la scommessa. Lei mi disse che le avevo promesso tutta una giornata dedicata al suo godimento ,prciò,visto che mancavano ancora quindici minuti alla mezzanotte,dovevo darmi da fare per mantenere la promessa.L e dissi che l’avrei portata a teatro.

Raggiungemmo un capannone attrezzato per un certo tipo di spettacoli, organizzati da uno che conoscevo.

Entrammo in una confusione bestiale,c’erano quasi solo uomini, anche se, poi, individuammo qualche copia’ che, come noi, era guardata con perplessità dagli uomini.

Eravamo appena seduti su delle gradinate’ quando le luci si spensero, lasciando accese solo quelle che illuminavano il pavimento in legno davanti a noi.

Entrò una fila immensa di uomini nudi,( poi seppi che erano cinquanta ) di tutte le età,di tutti tipi,di tutti i colori, che con il cazzo in mano, cercavano di metterlo in tensione.Poi entrarono due belle donne sui quarant’anni, ma ben portati , con delle bellissime tette grandi e sode,un culo altrettanto invogliante e molto disinvolte.

Si misero al centro della sala e furono subito avvicinate dal branco.

Assistemmo ad una gang-bang molto eccitante. Mia moglie non poteva crederci,mi chiese se rimanevano solo loro due con quella folla di uomini,se potevano farle di tutto o c’erano dei limiti,se l’uomo poteva avere anche più di in rapporto e tante altre cose ‘finche si ammutolì incantata da quello che avveniva davanti a noi

.Le chiesi se era eccitata mi disse da morire, che non avrebbe mai pensato che ci fossero degli spettacoli del genere. Intanto gli uomini intorno a noi, non curanti della nostra presenza, incominciarono a prendersi il cazzo in mano portarlo fuori dei pantaloni e masturbarsi, incitando a gran voce gli uomini a fare le cose più depravate alle due donne.

Sentì lei che stava godendo, allora estrassi il telefonino e chiamai l’organizzatore della manifestazione, mi chiese in che parte ero seduto e ci raggiunse.

Quando gli presentai mia moglie, che lui non conosceva, rimase imbarazzato Si sedette al suo fianco, anche per proteggerla e parlammo un po’, poi rivolto a lei le spiegai che lui organizzava queste cose’ ed, a bruciapelo, le chiesi se le sarebbe piaciuto che ne organizzasse una solo per lei.

Mi guardò sbalordita, ma con gli occhi che brillavano per la lussuria.

A lui non parve vero dell’occasione che gli si presentava e prima che lei rispondesse incominciò a dire che per lei avrebbe fatto una cosa eccezionale, che avrebbe’ selezionato ,tra quelli che sono scritti nella sua agenda , i 20 negri migliori ,con misure non inferiori a 25 centimetri e non superiori ai 30 perché non le facessero male, tutti con certificato medico e le avrebbe affiancato due collaboratrici con il solo compito di tenere eccitati i partecipanti e,nell’intento di rendere ancor più vantaggiosa l’offerta,disse che poteva garantire,perché li conosceva uno per uno ,che tutti avrebbero avuto almeno due rapporti.

La guardai, capii che aveva voglia di dirmi di si, ma aveva paura che pensassi male di lei.

Era di nuovo’ sull’orlo dell’orgasmo, ma non per quello che succedeva davanti ai suoi occhi ,ma per quello che strava elaborandola sua mente. Allora le dissi che poteva decidere con calma e, se lo desiderava, sarebbe stato il mio regalo per l’anniversario di matrimonio che scadeva tra dieci giorni .L’amico disse solo che lui aveva bisogno di almeno 5 giorni di preavviso perché voleva che tutti facessero la visita medica per poterli far scopare senza preservativo.

Era ormai passata l’una di notte,dissi al mio amico che mi sarei ,comunque, fatto vivo e ci salutammo.

Poi dissi a lei che dovevamo andare perché, forse ,per lei ,in questa giornata dedicata al suo piacere, il meglio doveva ancora venire. Si alzò e ci avviammo verso l’uscita e, nel passare tra gli spettatori, ha dovuto subire non poche carezze ed anche la strisciata di qualche cazzo che lei, amabilmente, spostava con la mano e con una carezza.

Arrivammo a casa verso l’una e mezzo,le chiesi se era stanca ,mi disse di no ,allora la invitai a farsi belle perché non poteva escludere la visita dei suoi amici

Fece una doccia veloce, si rifece il trucco e poi indossò il suo cavallo di battaglia, che era un tubino nero, elegantissimo ,con una scollatura anteriore che partiva dal limite della spalla ed arrivava all’ombellico, ma in modo da coprire le tette solamente dal capezzolo verso l’esterno, lasciando scoperta anche un pezzettino dell’aureola che circondava il capezzolo . Dietro, la stessa scollatura arrivava all’osso sacro, lasciando scoperto l’inizio del solco del culetto. Tacchi alti, autoreggenti ,era uno splendore. Ci sedemmo in salotto e non passarono cinque minuti che suonarono alla porta. Andai ad ‘aprire ‘e le raccomandai ‘di non far troppo tardi

Dopo un po’ senti aprirsi l’ascensore’ ,allora aprii la porta e lascio a voi immaginare la faccia che fecero quando mi videro. Li salutai, stringendo ‘loro la mano’ ed, imbarazzatissimi, li feci entrare.

Quello che in ristorante venne al nostro tavolo mi chiese se ero la stessa persona ed, avuta la risposta affermativa, mi chiese se ero stato invitato anch’io. Gli risposi che no,perché quella era casa mia.

Rimase frastornato, ma intanto avevamo raggiunto lei in salotto , la salutarono tutti compiti, ci accomodammo, incominciammo a parlare del più e del meno, ma dopo un po’ mi scusai se dovevo assentarmi, ma dissi che ,nonostante l’ora tarda, avevo ancora alcune cose da sbrigare prima di andare a letto. Andai a dare un bacio a mia moglie raccomandandole di non far troppo tardi e mi chiusi in ufficio dove, come sempre, il computer era già acceso sul servizio di sorveglianza dell’appartamento. Era divertente vedere l’imbarazzo degli uomini che non sapevano come comportarsi. Fortunatamente, sempre quello che aveva già palpeggiato mia moglie, la raggiunse sul divano,confessò che non ci stava capendo niente, ma che lui era venuto lì con la speranza di fare del sesso con lei e, fino a che non ci avese provato, non avrebbe mai saputo se aveva sbagliato o se ,oggi era stata la sua giornata fortunata. Così dicendo, mise una mano nella scollatura e, solo sfiorandole un seno, la tetta uscì dal vestito ed allora lui scoprì anche l’altra’ e disse ‘ mi sà che ho fatto tredici ‘, fece scendere quelle che sembravano due spalline e mise a nudo il meraviglioso seno di lei .

La situazione però non riusciva a rasserenarsi’ probabilmente perché quegli uomini ,che si erano trovati assieme al ristorante, erano amici ma non al punto tale da scopare tutti assieme

Lei capì subito che non ci sarebbe stata l’orgia ,così si alzò,prese per mano quello che la stava palpando’ e si avviò verso un corridoio e, passando vicino ad uno dei quattro che era seduto, gli chiese se, per favore, le faceva scendere il vestito che era rimasto fermo alla vita.

Quello si piego per far scendere l’abito e quando il vestito superò le fighetta, l’uomo se la trovò tutta profumata proprio davanti al naso e gli venne spontaneo ‘stamparvi sopra un bacio ma molto delicato. Lei rimasta nuda ,condusse l’uomo che teneva per mano in una delle camere da letto che c’erano in quella casa e gli indicò il bagno ,dicendogli che, forse, voleva rinfrescarsi. Mentre l’uomo ,che aveva capito ,si ritirò in bagno, lei ritorno in salotto’ e disse agli uomini che aveva capito l’imbarazzo che c’era tra loro, ma se qualcuno voleva unirsi a loro due potevano farlo, perché,forse, la cosa sarebbe stata anche più divertente ed indicò agli uomini dove c’erano i bagni se, intanto ,qualcuno voleva rinfrescarsi e ritornò in camera.

L’uomo uscì proprio in quel momento dal bagno dal bagno, si sdraiarono sul letto e fu grande la sua sorpresa quando percepì la trasformazione di lei che, da perfetta e disinvolta padrona di casa, divenne un essere mite ed arrendevole che aspettava che lui la facesse godere. Lui incominciò a baciarla a leccarla ,mentre le sue mani si impadronivano del corpo , frugando in ogni anfratto ed accarezzando ogni centimetro di pelle. Avvicinò, quasi timidamente, il cazzo alla bocca di lei ,che lo accolse immediatamente e facendolo subito andare in estasi, per il piacere che lei era capace di dare all’uomo che riusciva ad infilarglielo tra le labbra.

Lui , quasi con fretta, incominciò a scoparla ed intanto , uno alla volta ,entrarono in camera gli altri tre uomini, che, quando lei si presentò nuda, misero da parte ogni pudore e, per paura che lei,poi,fosse stanca o altro, decisero che non potevano correre il rischio di non scoparla .

Incominciò così la piccola orgia che lei lasciò condurre agli uomini, anche se ,subdolamente, era riuscita a far loro capire di prenderla in una doppia penetrazione,di sborrarle dentro ,di usare quel po’ di violenza e di dolore che accentuava il suo piacere. Fu un’esperienza abbastanza positiva e, quando verso le quattro del mattino gli uomini la stavano salutando, uno le chiese se avrebbero potuto rivedersi, ma lei si scusò, dicendo che, salvo rare eccezioni, non aveva mai fatto sesso per due volte con lo stesso uomo in momenti distinti, perché altrimenti quello che doveva essere un piacevole ,occasionale incontro, sarebbe diventato una relazione che suo marito non le avrebbe mai concesso.

Quando gli uomini se ne furono andati, lei fece rapidamente una doccia’ e mi raggiunse subito a letto, sapendo di trovarmi sveglio .Mi chiese se era stata brava ,se gli era piaciuto, poi’ mi si fece vicina, mise la testa sulla mia spalla mentre la cingevo con il braccio, mi mise una gamba di traverso sul bacino facendomi sentire la sua vellutata fighetta sulla gamba e mi disse che era stata una giornata meravigliose. Poi restò in silenzio, stavo pensando che si fosse già addormentata, poi, all’improvviso, mi chiese quanto mi avrebbe eccitato vederla in mezzo a 20 negri.

Le chiesi il perché di quella domanda e mi disse che stava pensando che ,se la cosa mi avrebbe eccitato tantissimo ,allora, forse, sarebbe stato giusto che si sacrificasse per me.,

Le dissi che aveva un gran cuore, ma che non volevo che si sacrificasse per me, anche se vederla in mezzo a 20 uomini di colore, con dei cazzi molto grossi , perchè che il mio amico ci aveva assicurato che sarebbero stati tra i 25 ed i 30 centimetri e, magari, su mia richiesta, ne avrebbe aggiunto qualcuno un po’ più consistente , vedere come lei li succhiava, vedere come l’avrebbero scopata, probabilmente in modo violento, ‘vedere come, sicuramente, tutti avrebbero voluto metterglielo nel culetto che è irresistibile, pensare che se ‘tutti avrebbero avuto almeno due rapporti rischiava di avere una cinquantina di cazzi in corpo in una sola serata, pensare al piacere che avrei provato nel vederla raggiungere un numero di orgasmi che non riuscivo neanche ad immaginare e poi avrei”

La sentii irrigidirsi spingere la fica contro la mia gamba su cui, sino ad allora, era appoggiata,strusciarla con forza ed avere un orgasmo intensissimo. E questo dopo che aveva appena scopato con quattro uomini,ma il suo corpo e la sua testa sono fatti così..

Mi disse che ero un porco, si strinse ancora di più a me e ,dopo pochi minuti, sentii che s’era addormentata . ‘

CAPITOLO 9

 

 

 

 

 

Ieri è stato il giorno fatidico:l’anniversario del nostro matrimonio

 

Del mio regalo non ne avevamo più parlato dopo l’ultima volta. Ma  ero sicuro che lei aspettava con trepidazione di vedere cosa sarebbe accaduto. Aveva avuto vergogna a dirmi che le avrebbe fatto piacere partecipare alla gang bang organizzata per lei , perché non era certa del piacere che avrebbe fatto a me .Infatti ,sò per certo, che lei , prima di dimostrarsi entusiasta per una mia proposta,  valuta quanto piacere quel fatto possa procurare a me e,solo se è convinta che per me vada bene, esplode in manifestazioni di entusiasmo.

 

Io comunque avevo dato il via al mio amico che,sapendo che non avrei mai discusso di denaro, volle fare una cosa del tutto particolare.

 

Prima di tutto il luogo dell’incontro sarebbe avvenuto in una cittadina diversa dalla nostra , dove, lungo una strada che la univa ad un paesetto vicino, c’era un grande e famoso ristorante, chiuso, da tre giorni  per ristrutturazione e chiuso, sulla strada, da una recinzione edilizia ed il personale era stato messo in feri

 

I lavori non erano ancora incominciati, allora lui affittò il bar ed il salone grande ,che attrezzò con 15 tavoli rotondi da otto posti , disposti lungo il perimetro della sala e, nel grande spazio centrale, fece mettere una grande pedana alta una decina di centimetri, ricoperta da moquette alta ,color rosa Intorno alla pedana tutta una serie di sgabelli imbottiti

 

Ragazze della sua scuderia provvedevano al servizio bar.

 

Il pubblico che sarebbe stato presente, sarebbe intervenuto, unicamente ,per invito e gli inviti erano stati rivolti unicamente a copie , massimi quarantenni, regolarmente sposate e conviventi.

 

Inutile dire che i 120 posti disponibili si dimostrarono del tutto insufficienti

 

Il pomeriggio volle che conoscessi i partecipanti alla gang bang e mi presentò un gruppo di giovani, uno più prestate dell’altro e mi disse che erano, per la maggior parte, studenti che univano l’utile al dilettevole ed impiegati di consolati,od altri enti governativi africani

 

Mi disse che ‘appuntamento era per le nove della sera  e concordammo come intervenire.

 

La giornata  in casa passò piuttosto tristemente perché lei,a parte il mazzo di fiori che le avevo fatto recapitare ,non intravedeva alcun festeggiamento particolare e, per di più ,per buona parte del pomeriggio ero stato fuori. Quando rientrai le dissi che saremmo andati a cena fuori, ma non in luoghi troppo ricercati, per cui non si preoccupasse di indossare abiti troppo ricercati.

 

Lei,comunque, sapeva che doveva essere sempre fresca, curata, profumata e sexy.

 

Così fece la doccia ed il consueto clistere profumato,curo il corpo con creme e balsami, raccolse i capelli in due treccine,indosso una minigonna non attillata, un corpetto che evidenziava le sue splendide tette, ma lasciava scoperto il pancino ,dalla bocca dello stomaco all’ombelico. Indossò calzini da tennis corti e scarpe da ginnastica.

 

Quando la vidi rimasi meravigliato .Aveva un aspetto innocente,puro,dimostrava sedici anni e mi chiesi se forse aveva  intuito qualcosa ,perché non poteva indovinare abbigliamento più adatto per rappresentare la favola di cappuccetto rosso sbranata dai lupi..

 

Ci avviammo e feci in modo di arrivare sul posto esattamente all’ora stabilita .Entrammo per una porta posteriore e lei si meravigliò subito nel vedere che la portavo in un ristorante chiuso, poi, attraverso un’altra porta, entrammo in un ambiente completamente buio, con solo una debole luce che indicava un percorso e,quando raggiungemmo la fine, fummo illuminati da un occhio di bue

 

.Lei tremava, l’abbracciai, cercai di tranquillizzarla dicendole che io ero lì, sempre vicino a lei ed intanto le slacciai il corpetto e lo feci cadere, poi le sganciai la gonna e lei rimase splendidamente nuda, mi staccai da lei  per farla ammirare e,nel buio, scoppiò un fragoroso applauso .Mi riavvicinai a lei, l’abbracciai nuovamente, le diedi un bacio e le augurai buon anniversario.

 

Intanto s’era avvicinato a noi un uomo nero, dalle fattezze scultoree con un cazzo in mezzo alle gambe favoloso. Lui la prese per mano ed io gli dissi “ fate che, per lei, sia un giorno indimenticabile” e me ne andai

 

Scoppiò un nuova applauso e, dopo poco, si accesero le luci che rimasero soffuse attorno la sala,ed abbaglianti sulla pedana, in modo che lei potè vedere tutti i tavoli gremiti di gente e,quelli che si sarebbero presso cura di lei ,seduti sui sgabelli intorno alla pedana

 

Su due angoli della pedana stavano due splendide ragazze che già stavano spompinando dei neri,

 

Descrivere ora cosa avvenne su quella pedana è impossibile .Appena uscito io, altri tre s’erano avvicinati a lei, incominciando a toccarle le tette, ad inginocchiarsi per leccarle il culetto, a metterle  una mano sulla fica , incominciando subito a penetrarla con le dita .

 

Lei aveva già incominciato ad avere degli orgasmi mentre manipolava quei cazzi possenti che le stavano attorno .Erano tutti giovani e, per questo, già tutti eccitati al massimo. Uno incominciò a metterglielo nel culo mentre lei s’era chinata perché un’altro aveva voluto metterglielo in bocca,poi la fecero sdraiare sopra quello che la stava inculando, perché qualcuno potesse metterglielo nella fica .

 

.Intanto succhiava ,masturbava a due mani altri che si erano avvicinati, poi non si riuscì a capire più nulla. Quando qualcuno sborrava, si toglieva da torno e veniva sostituito da un’ altro ed andava a sedersi continuando a sollecitarsi il,cazzo perché riprendesse vigore al più presto e, se una delle due ragazze era poco occupata, si avvicinava a lei per farselo succhiare.

 

Dalle nove della sera andarono avanti sino alle due di notte ,con due intervalli per permetterle di raggiungere il bagno e rimettersi in ordine. Per cinque ore aveva avuto ,costantemente, un cazzo in bocca, uno in fica ed uno in culo.Tutti avevano goduto di lei più volte

 

Ma quello che pure è indescrivibile è quanto avveniva tra il pubblico.

 

Dopo poco l’inizio, ci fu subito chi mise le mani nella scollatura o tra le gambe della propria moglie

 

Chi non l’aveva ancora fatto, osservava la moglie con la mano tra le gambe a masturbarsi,

 

Non ci volle molto perchè qualcuno facesse appoggiare la moglie sul tavolo ed incominciasse a scoparla, subito imitato dagli altri. Quando qualche donna si assentava per raggiungere il bagno, il marito veniva catturato dalla bocca di qualche donna vicina che stava scopando col proprio marito  e se si assentava un uomo, c’era sicuramente qualcuno, momentaneamente senza moglie, che cercava di scoparsela,il più delle volte riuscendoci

 

Dopo un paio d’ore, tra i tavoli c’erano più persone nude che vestite ed era evidente che, in molti casi ,si fossero formate delle copie nuove od addirittura che due uomini fossero alle prese con la stessa donna. Ci fu un’orgia indescrivibile

 

Intanto, attorno a mia moglie, continuava l’alternarsi di uomini,anche se il numero era diminuito perché, chi pensava di non farcela più ,si ritirava

 

Erano rimasti gli ultimi due a chiavarla quando entro un nero con un cazzo incredibile Avrà avuto quaranta centimetri di lunghezza e dieci/dodici di grossezza

 

Anche tra i tavoli si fecero attenti  I due attorno a mia moglie se ne andarono senza sborrare ed ,allora, le si fece vicino il mostro che si sedette a terra vicino a lei che era supina e si mise su un fianco

 

Si vedeva che mia moglie era provata da quanto subito sino a quel momento,Soprattutto aveva un intenso bruciore sia alla vagina che nel culetto.L’uomo le sorrise,le disse che, forse, non era il caso di scopare assieme, ma vedeva che il suo cazzo le faceva gola. Lei sorrise ed incomincio ad accarezzarlo.

 

Era evidente che era tentata ,lo fece sdraiare, gli si mise a cavalcioni e, preso quel cazzo enorme in mano, se lo punto sulla fica. Si accarezzava con la cappella in mezzo alle grandi labbra, quasi a lenire i bruciori che aveva, poi si fermò all’imbocco e provò a farlo entrare .Fece entrare la cappella con qualche sforzo, nonostante fosse aperta come non lo era mai stata  e poi circa dieci centimetri del cazzo.

 

Raggiunse, forse, l’orgasmo più intenso della serata, ma poi lo sfilò e gli disse che era stato un peccato che si fosse presentato per ultimo. Lui la baciò e le disse che la prossima volta sarebbe stato il primo,

 

Mentre stavano per alzarsi,venne vicino a loro una giovanissima donna del pubblico e chiese se poteva provare lei. Il negro le rispose di sì,allora lei prese il posto di mia moglie, indirizzo la bestia verso la vagina ed incomincio a farlo entrare e ,tra lamenti e grida, se lo fece entrare sino in fondo. Vedere quel cazzo scoparla per dieci minuti fu uno spettacolo nello spettacolo e, quando lui venne, le spruzzo sul viso una tal quantità di sborra  che sembrava impossibile appartenesse ad un solo individuo.

 

Raggiunsi subito mia moglie mentre era ancora sotto la doccia .Quando uscì le diedero delle pomate da spalmarsi sulla fichetta e sul culetto,si rivesti ed uscimmo. Solo in macchina la guardai, ma non riuscivo a capire il suo stato d’animo. Mi sorrise ,mi abbracciò e baciò, e mi disse che era stato fantastico,ma forse troppo .Poi ridendo aggiunse che la prossima volta risparmieremo perché basteranno 15.

Ormai ,dopo le confessioni che ci eravamo fatti ,non gli feci più delle sorprese ,ma le comunicavo direttamente cosa avevo previsto ed organizzato per lei e lei si era impegnata ad obbedirmi ciecamente,altrimenti mi sarei disinteressato di lei e delle sue necessità sessuali ,divenute, ormai, molto esigenti, sia nella frequenza,visto che ormai non passava giorno senza che avesse dei rapporti sessuali,sia sotto l’aspetto del tipo di trasgressione ,non bastandole più la semplice scopata, a meno che a chiavarla non fossero cazzi di misure veramente eccezionali.

Fu così che ,quando un giorno l’uomo che aveva organizzato la gang mi fece una proposta ,ci pensai un attimo e gli risposi di sì

Mi disse che c’era un tipo sui 50 anni,estremamente ben dotato, ma amante della dominazione ,che

era disposto a spendere qualsiasi cifra per disporre di una donna normale,non una prostituta,per almeno una settimana e che accettasse di sottomettersi a lui ,senza limiti,per i sette giorni.

Laura aveva sempre preferito le situazioni in cui veniva dominata dall’uomo,perché questo obbligo ad obbedire risolveva i suoi limiti morali e la liberavano dai suoi freni inibitori ,permettendole di trarre il massimo godimento nel rapporto.

Era comunque la prima volta che la cedevo a qualcuno e per un periodo così lungo.

Fu concordato il prezzo in 30.000 euro e la sola condizione delle microcamere per poter assistere alle loro evoluzioni.

Una settimana dopo una macchina venne sotto casa a prenderla e la portò dal suo padrone per sette giorni.

Il racconto di questi sette giorni l’ho messo assieme unendo quello che avevo potuto vedere ed i racconti che mi fece Laura al suo rientro a casa.

Fu portata in una villa un centinaio di km da dove abitiamo noi.

Fu fatta entrare in casa e lasciata in attesa in una grande sala arredata con mobili in stile di gran pregio. Dopo qualche minuto, fu raggiunta dal padrone di casa, un uomo molto distinto ed elegante che la salutò . Le disse che era molto bella ,che gli piaceva molto e che, se fosse stata anche brava, ,sicuramente si sarebbero divertiti molto, ed aggiunse che questo si sarebbe potuto controllare subito.

Le mise una mano tra i capelli che strinse nel pugno con tale forza che sembrava volesse strapparglieli e le fece piegare le ginocchia sino ad appoggiarle a terra, poi si aprì la cerniera,estrasse un cazzo di tutto rispetto, anche se moscio e glielo mise in bocca, ordinandole di succhiarlo.

Lei ci mise tutta la sua esperienza e, mentre sentiva quel membro ingrossarsi ,sino a diventare enorme, nella sua bocca ,non poté evitare di eccitarsi ed,istintivamente, fece per avvicinare la mano alla figa, ma lui la stava osservando e lasciò partire un ceffone che si stampò sulla guancia di lei.

Le disse che lei avrebbe potuto godere solo quando decideva lui e le disse che ,per questa sua mancanza, sarebbe stata punita.

Dopo un po’ le scaricò in gola una quantità enorme di sperma, che lei eccitata, ingoiò avidamente

La portò in camera da letto e le ordinò di cambiarsi, il ché voleva dire indossare un perizoma ed un reggiseno a balconcino, sulle cui coppe si appoggiarono i seni che rimasero oscenamente, ma meravigliosamente, scoperti ,con i capezzoli lunghi e duri che puntavano verso chi la guardava.

Lui prima di uscire la baciò voluttuosamente e le diede appuntamento a cena.

Lei dovette presentarsi a cena nello stesso abbigliamento e ,subito dopo cena, si ritirarono in camera da letto. Si spogliarono entrambi e, nudi sul letto, lui incominciò ad accarezzarla, ma stando sempre attento a non farla raggiungere l’orgasmo. Si fece succhiare il cazzo,leccare i coglioni,e lei non ce la faceva più a resistere ,anche perché eccitata ed affascinata dalla vista di quel cazzo veramente eccezionale,grosso ,venoso,con una cappella enorme.

Allora lui,che intuiva l’eccitazione di lei,si mise seduto sul bordo del letto,la fece alzare e coricarsi prona sulle sue cosce.

Lei senti subito il grosso cazzo che spingeva contro il suo ventre ,ma non fece in tempo a godere di quel contatto che uno schiaffo fortissimo la colpì su un gluteo.

Le si annebbiò la vista, tanto era forte quello schiaffo ,ma subito la raggiunse un secondo e poi un terzo e poi altri ancora

Lei incominciò a lamentarsi e lo implorò di smettere.

Lui si fermò un attimo e le disse che ogni lamento ed ogni parola che lei avrebbe pronunciato, avrebbe aumento la punizione,e riprese a colpirla con colpi sempre più forti

Aveva ormai il culetto tumefatto,le lacrime le scendevano sul viso,strinse i denti mentre lui continuava a colpirla ed, improvvisamente, si accorse che dalla figa stavano colando una gran quantità di umori per l’eccitazione che quel dolore le provocava. Non sapeva spiegarsi il perché, ma il suo dolore si stava trasformando in eccitazione e ,in qualche modo,in piacere.

Lui la obbligo contare ad alta voce gli ultimi 10 colpi.

Quando lui finì, lei era distrutta ,ma fu sufficiente che lui con una mano prendesse possesso di un capezzolo che incominciò a strizzare e con l’altra mano si avvicinasse alla figa ,introducesse due dita nella vagina, mentre il pollice incominciava a premere con forza sul clitoride, perché un desiderio prepotente ritornasse ad impossessarsi di lei

La fece sdraiare sul letto, le rimise nuovamente le dita nella vagina ed incominciò con il pollice a premere sul clito.

Le ordinò di non godere sino a quando non glielo avesse detto lui. Lei incominciò a dimenarsi sul

letto cercando di resistere più che poteva per non subire altre punizioni,ed in questi movimenti strusciava il culetto piagato contro le lenzuola provandosi fitte dolorose che ,però,non facevano che aumentare il suo desiderio

Ad un certo punto non ce la fece più a trattenersi e fu travolta da un orgasmo che non aveva mai immaginato potesse raggiungere una simile intensità

Lui la masturbò per tutto il tempo, lunghissimo, che durò il suo orgasmo

Alla fine le disse che,poiché non aveva obbedito al suo ordine,l’indomani sarebbe stata punita di nuovo.

( continua )

 

 

Il trattamento del primo giorno si ripeté per tutti gli altri sei giorni.

Ogni occasione era buona per punirla : un grido,un implorazione a smetterla , un toccarsi il sesso senza la sua autorizzazione. Provò la cinghia,la verga,.la frusta .Il dolore era fortissimo ,ma anche il desiderio che quel dolore le provocava. Non fece mai ricorso alla parola di sicurezza che avrebbe interrotto la punizione : le bastava quell’immenso piacere che lui le faceva provare al termine della punizione.

Ma al terzo giorno accadde una cosa che lei mai avrebbe immaginato.

Al termine della punizione lui non le andò vicino come al solito .Lei era in un lago di umori.

La fighetta aveva degli spasmi che stavano ad indicare la sua prossimità all’orgasmo.

Poiché lui non si muoveva ,lei si portò una mano sulla figa,,allora lui le diede un frustata con tutte le forze tra mano e figa e le disse che per questa grave disobbedienza avrebbe avuto una doppia punizione : 100 frustate e, per quattro giorni, non avrebbe avuto orgasmi.

Prese un paio di manette e gliele mise ai polsi e le agganciò alla testiera del letto, in modo che lei non riuscisse a toccarsi

Al quinto giorno, dopo l’ennesima punizione ,lei lo supplico di farla godere, ma vista la sua irremovibilità, lei ,ingenuamente , pronunciò la parola di sicurezza per por fine a quella tortura.

Lui si mise a ridere e le spiegò che la parola aveva un significato solo per evitare che le punizioni corporali eccedessero la sopportazione del sottomesso, ma non valeva nel caso dell’orgasmo negato.

Arrivò finalmente l’ultimo giorno in cui lui ripeté la punizione del primo giorno, cioè i 100 schiaffi sul culetto che, alla fine ,era la punizione che lasciava meno segni ma un dolore più duraturo nel tempo

Al termine furono sdraiati a terra gli zerbini sui quali la fece sdraiarsi e questa volta fece intervenire duo uomini.

Quei zerbini dalla superficie di setole appuntite, sulle quali appoggiava quel culetto tumefatto, era, di per se, una tortura, ma quando i due uomini incominciarono a scoparla a turno, divenne un bruciore insopportabile che però lei accettò per dar sfogo al piacere per cinque giorni represso.

Quando la inculavano la mettevano distesa a pancia in giù ,appoggiata ai tappeti in modo che la figa, allargata dalla precedente scopata, appoggiasse , aperta, sulle setole, in modo che ,come loro premevano per penetrarla il più a fondo possibile, lei provasse il doppio dolore della figa trafitta dalle setole ed i loro bacini che strisciavano sul culo martoriato dalla precedente schiaffeggiata.

In qualsiasi modo la prendessero ,lei continuava ad avere orgasmi dopo orgasmi.

Quando tutto finì,lui le disse che era stata bravissima ,la migliore sottomessa avuta quell’anno.

Che lui l’avrebbe invitata quanto prima a ritornare e ,sperava tanto, che lei avrebbe accettato

 

Quando fummo a letto e vidi i segni che aveva sul corpo, le dissi che ero pentito di averla fatta fare quell’esperienza.

Lai mi abbracciò e mi disse che non dovevo essere preoccupato,che aveva vissuto delle sensazioni fortissime, ma non negative e molto, molto intense.

 

 

 

Lei non sapeva che, attraverso la telecamera, avevo assistito a tutte le sue punizioni e ed ai suoi orgasmi.

La nostra vita scorreva tranquilla e particolarmente soddisfacente dal punto di vista sessuale.

Ormai mia moglie era diventata il mio giocattolo la mia bambola gonfiabile pronta a soddisfare ogni mia richiesta e sempre con indescrivibile piacere.

La mia indole di cuckold mi portava sempre più a trasformarla in una puttana,cosa che vedevo dare molta soddisfazione anche e lei

In quella settimana che rimase dal vecchio sadico,approfittai per stare un paio di giorni in barca con mio figlio. Era diventato,ormai, un ragazzo splendido ,idolo delle ragazze per il suo fisico, la sua prestanza , la sua notorietà in campo sportivo,dotato sessualmente in modo superbo nonostante la sua ancor giovane età

Aveva purtroppo ereditato il carattere della mamma, perché, pur esseno un tipo allegro ,loquace spiritoso, era timido, specialmente con le ragazze, con le quali intratteneva ottime relazioni ,ma mai in campo sessuale .Era sicuramente ancora vergine.

Poiché ci univa l’interesse per lo sport, specialmente per la vela,eravamo molto in contatto ed in confidenza.

Così mi confidò cosa che gli era capitato alcuni giorni fa, mentre era ospite in casa di un amico fraterno, assieme a lui sin dalle scuole elementari :

Vi riporto il racconto di mio figlio

Quest’amico apparteneva ad una famiglia ricchissima da sempre.
Il padre viveva di rendita e, solo per avere un impegno quotidiano ,aveva intrapreso un’attività nel campo della ricerca che,come sempre accade ,si rivelò una miniera d’oro che arricchiva chi già era ricchissimo.

La paghetta del figlio ,che aveva 18 anni , equivaleva allo stipendio mensile di un quadro intermedio.
Il padre ,una persona alla mano e moralmente integerrimo, da giovane aveva fatto la bella vita,attorniato da amici più o meno disinteressati e da ragazze bellissime e giovanissime.

A trent’anni mise incinta una ragazza stupenda ,ma non del suo livello sociale .La ragazza aveva 17 anni e lui ,proprio per la sua integrità morale, volle che diventasse sua moglie, cioè la madre del mio amico.
La signora non ebbe difficoltà ad adeguarsi al nuovo livello sociale , ma non dimenticò mai le sue origine,per cui , anche dopo circa 20 anni di matrimonio, era sempre attenta a comportarsi come il suo rango richiedeva, per il timore che qualche cosa potesse riportarla indietro
Quello che era certo, era che continuava ad essere una donna stupenda , con un corpo da fare impazzire un uomo ,nonostante i suoi 35 anni. Nel conservare la sua avvenenza certamente l’aveva aiutata la loro agiatezza , perché tra beauty farm, centri benessere,,istituti di bellezza e tutto quello che oggi il mercato offre, le era impossibile invecchiare..
Tanto benessere può,però,avere anche degli aspetti negativi, perché, non dovendosi occupare di niente, il tempo da far passare, in qualche modo, è tanto e certe volte può portare alla noia.
Così fu felicissima quando ,proprio a partire dalla tarda primavera dell’anno in cui avremmo finito il liceo,decisero di modificare parte del parco della loro villa antica dove abitavano,e di ristrutturare una casa attigua che, una volta, era riservata alla servitù .
La signora,entusiasta ,rassicurò il marito che avrebbe collaborato a realizzare i progetti e personalmente presieduto ai lavori
Fu così che sin dal mese di aprile, un giovane architetto,proprietario della ditta che avrebbe provveduto a tutti i lavori di ristrutturazione, incominciò a frequentare quelle casa per discutere con il marito, ma, soprattutto con lei i progetti da eseguire .
I lavori iniziarono ai primi di giugno e noi avevamo appena finito la scuola, per cui il mio amico passava molto più tempo a casa. Alla fine di luglio,quando ormai i lavori di ristrutturazione volgevano al termine, mi telefono e mi disse che aveva urgenza di parlarmi.
Andai a casa sua e ci chiudemmo nel suo studio e mi raccontò che un giorno si era preparato per uscire e, non trovando in casa la madre, per avvisarla che stava uscendo, andò in giardino e non vedendola si diresse verso l’altra casa, la cui ristrutturazione era terminata e si stava provvedendo al nuovo arredamento.
Poiché erano già le 17, tutti gli operai era andati via, per cui le persiane della casa erano accostate, ma non chiuse, per permettere che,all’interno , gli intonaci si asciugassero perfettamente

Avvicinandosi ad una finestra, sentì delle voci e delle risatine e ,per controllare se c’era la madre che stava cercando, sbirciò tra le aperture e vide la madre che si stava baciando appassionatamente con l’architetto che, nella passione di quel contatto, non mancava di stringerle il seno sopra il leggero vestito estivo ed accarezzarle il culo, sollevando l’orlo del vestito che , in tal modo, lasciava scoperto quel splendido culo nudo..
Il mio amico rimase sorpreso, ma non perse il controllo ,per cui,essendo pronto per uscire,prese il telefonino ed incominciò a scattare delle foto.
Poi,senza farsi notare, se ne andò
Nei giorni successivi, pensando all’episodio ,immaginò che probabilmente la cosa non si sarebbe fermata li, per cui tenne sotto controllo la madre ed osservò che, ogni giorno ,quando tutti gli operai se n’erano andati, verso le 17 usciva per controllare i lavori eseguiti e poi, passando per un boschetto,per non dare nell’occhio, entrava nella casa e li si fermava sino alle 19 ,visto che suo padre non rientrava mai prima della 21 . Se fosse entrato qualcuno la sua presenza sarebbe stata, comunque, giustificata dal fatto che i lavori, nel loro complesso, non erano ancora terminati .
Allora il mio amico, durante il giorno, andò in quella casa e , utilizzando e spostando scatoloni ed oggetti che erano ancora presenti in quelle stanze, sistemò le imposte delle quattro finestre che si aprivano sul soggiorno, dove li aveva sorpresi il giorno prima, e sulla camera da letto , in modo da avere una visione abbastanza completa delle due stanze e ,non visto, potesse, dall’esterno, fotografare quello che avveniva all’interno .

Eravamo ormai d’estate e di luce ,alle 19, ce n’era ancora a sufficienza.
Come lui aveva sospettato, la cosa non si era fermata alle scene della volta prima .
Il primo giorno che si apposto ,aspettò che fossero entrati tutti e due, poi andò alla finestra e vide che i due incominciarono a baciarsi, ma lui le levò subito l’abito che aveva addosso e lei rimase nuda tra le sue braccia e, quando si spogliò anche lui , lei, da sola, si inginocchiò, gli prese il cazzo in bocca e gli fece un pompino, ma, subito, lui la fece alzare la porto in camera da letto ed incominciarono a scopare.
Nei giorni successivi le scene erano più o meno le stesse e ,nei dieci giorni che lui li seguì, si esibirono nel repertorio completo dei rapporti sessuali con inculate, ingoi, leccate ,sborrate sul viso e tanto altro.
Aveva selezionato più di cento fotografie nelle quali, naturalmente, i due protagonisti erano ben riconoscibili.
Lui mi confessò che, sin dal primo giorno in cui vide la mano di lui scendere sotto il vestito della madre e scoprirle il culo nudo per accarezzarlo, lui ebbe una specie di trauma, e ,da quel momento, non riuscì più a pensare a sua madre come madre, ma solo come una puttana ed ,anche quando la vedeva in eleganti abiti da sera uscire con il padre, lui pensava solo a ciò che quel vestito copriva ed il corpo di sua madre, ovvero della puttana ,era diventato per lui una vera ossessione.

Mi confidò che, quando scattò le prime foto, pensava di farlo per dimostrare al padre l’infedeltà di quella donna,poi, quando il materiale divenne più scabroso, pensò di poter ricavarne dei soldi ,ma, ora che aveva tutto il materiale, pensava di ricattarla per potersela scopare.
Mi mostrò, allora, la mail che le aveva spedito quella mattina sul suo computer personale , dove aveva scritto solamente:

 

“ forse sei stata imprudente “

 

ed aveva allegato una foto dove, completamente vestiti e con le mani al posto giusto ,si scambiavano un bacio .

Logicamente, nel spedire questa mail, aveva utilizzato un nuovo indirizzo che aveva appena aperto e,quindi ,era sconosciuto a tutti.
La risposta arrivò prima di mezzogiorno e diceva:

 

“ chi sei ? cosa vuoi ? “

Incominciò così un gioco tremendamente eccitante, che mi chiese di condividere con lui ed informò sua madre che mi sarei fermato qualche giorno da loro,come avevo fatto tante altre volte.
Alla risposta della madre lui replicò:

 

” se tuo marito lo venisse a sapere ti caccerebbe subito”

 

ed allegò la foto di lui che la baciava e le stringeva il seno
Lei rispose :

 

“ dimmi chi sei. e quanto vuoi”

Lui non rispondeva alle sue domande, ma voleva portarla verso uno stato di paura e le rispose:

 

“ se consegnassi le prove che ho, otterrebbe subito la separazione per colpa tua”

 

ed allegò la foto in cui la baciava e le aveva scoperto il culo
Sua madre incominciò a dare segni di smarrimento e scrisse :

 

“ posso darti tanti soldi “

Lui voleva che capisse che non avrebbe risolto niente con il denaro e , volutamente, toccò il tasto del ritorno indietro e le rispose :

 

” sai che perderesti tutto quello che hai ,anche gli alimenti e torneresti a casa dei tuoi? “

 

Ed allego la foto in cui lui le toccava la figa mentre lei aveva il suo cazzo in mano
Lei,forse capendo che non cercavano denaro, scrisse,come rassegnata .

 

“ cosa vuoi che faccia? “

Con quella risposta aveva incominciato ad aprire la strada dove volevamo portarla ,ossia ,che si rendesse conto che c’era qualcuno dalla cui volontà ora lei dipendeva .
Lui le rispose:

 

.” Ora andiamo meglio. Per prima cosa devi rompere immediatamente e completamente con lui.”

La tenevamo sotto controllo ed ,alla sera ,quando lo incontrò alla casa ,gli disse, terrorizzata, che qualcuno li aveva scoperti,che dovevano troncare subiti quella pazzia ,anche nel suo interesse, perché, se suo marito fosse venuto a conoscenza di qualcosa, lo avrebbe certamente rovinato.

Lui,che tra l’altro era sposato, le rispose che aveva ragione e che da quel momento,visto che i lavori erano praticamente terminati, lui non avrebbe più messo piede in quella casa.
Prima che lei rispondesse all’ordine che le era stato dato, il mio amico le mandò una mail per dimostrarle che la controllava:

“ Sei stata obbediente e solo questo ti può salvare: sei disposta ad obbedirmi ciecamente? “
ed allegò la prima foto di lei ,completamente nuda,davanti a lui.

Lei rispose :

 

“ prima dimmi cosa vuoi da me”

Lui scrisse :

 

“ non sei in condizioni di chiedere, devi solo scegliere tra l’essere cacciata, oppure continuare a fare,nel lusso,quello che ti riesce così bene,la puttana ,ma ,questa volta, la mia puttana. Prendere o lasciare. Sii molto concisa ed esplicita nella risposta, perché non voglio che ci siano malintesi e perché , da domani, voglio incominciare a farti lavorare. “

 

ed accluse la foto di lei alla pecorina e lui che la scopava.
Ricevette la risposta solo a tarda notte :

 

“ sarò la tua puttana Dimmi cosa devo fare.”

Lui le rispose:

 

“ Ricordati che se non esegui uno solo dei miei ordini,qualunque esso sia,senza nessun altra discussione il giorno stesso tutto verrà consegnato a tuo marito. Dopo questa mail chiuderò questo indirizzo di posta perché tu non possa più rivolgerti a me. Sarò solo io a ordinarti cosa fare e, come sai, sono in grado di tenerti sotto controllo.

Per vedere se hai capito domani, quando tuo figlio ed il suo amico scenderanno per colazione, tu indosserai una camicia da notte trasparente ,senz’altro sotto, in modo che ti possano ammirare in tutta la tua bellezza.”

Pensavamo di aver esagerato, ma non avevamo argomenti per tirarla più a lungo, per cui, il mio amico, ridendo, disse “o fra una settimana la scopiamo o tutto rimane come prima “,certo, com’era, che non avrebbe mai fatto sapere qualcosa al padre.

Per lui era già importante aver interrotto quel rapporto adulterino.
Il mattino dopo ci svegliammo presto, ma scendemmo alla solita ora e lui era tutto emozionato per scoprire se il ricatto avesse sortito l’effetto desiderato.

Rimase di sasso quando, entrando in cucina, vide sua madre, rivolta ai fornelli, che ,sotto un leggero velo, gli mostrava un culo meraviglioso. Lui, come ogni mattina, la salutò entrando e lei si giro mostrandogli le splendide tette e la figa rigorosamente depilata.

Lei si sforzo di fare l’indifferente ed anche lui cercò di non accorgersi di quelle stana situazione e parlarono e discussero come ogni giorno.
Dopo qualche giorno le inviammo una mail che diceva:

 

” sei stata brava ed obbediente e come vedi non è successo nulla .Domani voglio che tu rischi che ti vedano nuda , perciò porta loro la colazione in camera, nuda naturalmente ,se dormono non succede nulla, se si svegliano inventa la scusa che dovevi uscire presto .”

 

L’indomani mattina mettemmo la sveglia vibrante alle sette ed attendemmo per vedere quello che sarebbe successo e, dopo un po’, sentimmo aprire la porta e sua madre ,completamente nuda, entrare con un vassoio Ci eccitammo enormemente entrambi, nel vederla mentre depositava silenziosamente il vassoio e, mentre stava per uscire, lui fingendo di essere stato svegliato dai rumori ,le disse che non si sentiva bene, che gli toccasse la fronte per sentire se avesse la febbre
Lei, presa alla sprovvista, non poté che avvicinarsi e ,quando lei fu vicina al letto, lui si girò dalla sua parte trovandosi di fronte agli occhi la figa di sua madre che ,lui notò,era stranamente lucida .Lei si sedette sul letto, gli tastò il polso e gli disse che non aveva niente, ma, forse, era meglio che stesse a letto e se avesse bisogno di lei, la chiamasse. ed uscì.
A questo punto commettemmo l’errore di mandarle una mail nel pomeriggio, in cui le ordinava di recarsi, all’indomani mattina, sempre nuda, nella sua camera ,per vedere come stava ed, avvicinarsi a lui ,sempre con la scusa di sentirle il polso.

,Lei ,allora ,capì che solo lui poteva sapere che gli aveva sentito il polso e capì che il suo ricattatore era il figlio.

Ma capì,anche, che la situazione ,per lei, non cambiava molto, perché il fatto che fosse lui ad avere in mano le prove del suo tradimento, la obbligava ,comunque ,ad obbedirgli ,ma, avendo scoperto il ricattatore, poteva,almeno, cercare di fare in modo che non avesse interesse a denunciarla a suo padre.
Cosi la mattina dopo ,sempre nuda ,entro in camera sua, depose il vassoio, si sedette sul bordo del letto, gli tasto il polso, poi accompagnò la mano in basso e la depose sulla sua coscia, all’altezza dell’inguine, così che le sue dita le sfioravano la figa .

Poi mise la mano sotto il lenzuolo che lo copriva e gli prese in mano il cazzo ,che era duro come il marmo e gli disse “ ora cosa mi ordini di fare.? “
Lo spostò e si coricò al suo fianco, gli prese la mano che era scivolata via e se la posò in mezzo alle gambe.

Gli disse.” Almeno so di chi sono la puttana ed anche se sei tu, non posso ribellarmi. Vuoi scoparmi?” E così dicendo si mise sopra di lui, si fece scivolare il cazzo in figa ed incominciò a scoparlo. Lui era sorpreso e molto meno spavaldo di quando scriveva le mails.

Lei gli disse “ perché non mi tocchi “ e gli prese le mani e se le portò sulle tette dicendogli.” Sono la tua schiava ,puoi fare di me tutto quello che vuoi,Vuoi incularmi ? “ Si sollevò fece uscire il cazzo che era ancora più duro e, con una smorfia, lo fece entrare nel culo e continuò a scoparlo

Prima che lui sborrasse, lo fece uscire e gli disse che se preferiva sborrarle in bocca non doveva che ordinarglielo e, preso il cazzo in bocca ,aspettò che sborrasse

.”.Come vedi sono la tua puttana ,puoi fare quello che vuoi con me e, quando lo vuoi e se vuoi che scopi con il tuo amico, non devi che ordinarmelo”
Lui la scostò, si alzò ed andò al computer portatile che portò a letto e, richiamato il file che conteneva tutte le foto di sua madre , gliele fece guardare.

Alla fine le cancellò tutte di fronte a lei e le disse che avevano sbagliato entrambi .

Lei gli chiese perché le aveva cancellate e lui rispose perché non era divertente scopare con una puttana perché non l’aveva mai sentita godere..
Allora lei gli disse perché non provava a fare all’amore con un’amante e si coricò supina, lo fece mettere tra le sue gambe e lo condusse dentro di se e lui incomincio a scoparla, prima lentamente ,ma poi sempre con più decisione e ,dopo un po’, la senti raggiungere un forte orgasmo e,prima che lui le sborrasse sulle tette, lei ebbe altri due orgasmi e gli disse che , con il tempo, avrebbe imparato a conoscere il suo corpo per farla godere sempre di più
Da quel giorno lei è diventata la sua amante .

 

 

Alla fine del racconto gli chiesi se la cosa lo avesse turbato e mi rispose di no,che erano cose che erano sempre successe sin dai tempi mitologici

CAPITOLO 14

Come vi ho detto nei capitoli precedenti ormai non mi bastava più vedere mia moglie scopare con qualcuno ma era la situazione di contorno che creava quell’atmosfera di trasgressione che scatenava la mia e la sua libidine per cui ero sempre alla ricerca di situazioni nuove che scatenasse in lei quell’eccitazione che la faceva raggiungere orgasmi devastanti.

La storia dell’amico raccontatami da mio figlio continuò a frullarmi per la testa per molto tempo.

Lasciai passare qualche tempo perché mio figlio si scordasse della confidenza che mi aveva fatto.

Un giorno andai dai nostri amici della villa e ,visto che avevano un figlio che frequentava la stessa scuola del nostro,ed erano molto amici,chiesi loro di darmi una mano Loro accettarono

Di tutto questo tenni all’oscuro anche mia moglie.

 

Così un giorno, l’amico della “Villa dei Sogni “ci telefonò per avvertirci di stare attenti, perché aveva la sensazione che i ragazzi stessero combinando qualcosa di poco chiaro , ma che ,purtroppo , non era ancora riuscito a scoprire cosa. Raccomandai a mia moglie che ,stando in casa gli era più vicino, di tenere occhi ed orecchi ben aperti.
Un giorno squillò il telefono e, alzata la cornetta ,stava per rispondere, quando sentì mio figlio dire pronto. Voleva mettere giù il telefono per correttezza, ma, ricordandosi della telefonata del nostro amico, rimase in ascolto e venne , così , a saper che il loro gruppo era alla caccia di una prostituta che non costasse molto, per avere il primo rapporto sessuale .Gi interessati erano circa 7 e lo informava che , in una certa zona , c’era una nigeriana che con pochi euro si faceva scopare anche senza preservativo.
Mia moglie rimase sconvolta trovandovi,per la prima volta ,di fronte ad un problema che esiste da sempre, ma che la maggior parte dei genitori è impreparata ad affrontare
.Mio figlio è un ragazzone alto, forte,bellissimo e credo ,o spero, abbia,preso tutto dalla mamma. Sicuramente da lei ha ereditato la timidezza, perché il fatto che sia ancora vergine dipende un po’ dall’educazione, ma molto dal non saperci fare con le ragazze. Di me ha preso poco perché, per quello che si vede in spiaggia, in casa ,o in modo fortuito, è estremamente ben dotato.
Non appena rientrato in casa mia moglie mi mise al corrente di cosa stavano macchinando. Telefonai all’amico della villa e parlammo con la moglie che era la donna matura di cui abbiamo già parlato. La preoccupazione di tutti non era che volessero scopare, ma che in quel modo andavano incontro al pericolo di prendersi una brutta malattia . Stabilimmo di tenerci in contatto
Io dissi a mia moglie che a nulla sarebbe servito proibirglielo , perché ,a quell’età, giudicano i genitori dei cretini e gli amici degli oracoli. Nel decidere che ci saremmo consultati con gli amici misi ,comunque, sotto controllo il telefono.
Dopo alcuni giorni, lo stesso amico telefonò a mio figlio per dirgli che un altro loro amico aveva trovato una donna di colore che se lo faceva mettere anche nel di dietro e, poi ,lo informava che non erano più in sette ma in cinque. Mio figlio chiese come mai e lui gli racconto che due di loro avevano incominciato a fare sesso con le loro madri e, per dimostrarlo, avevano portato a scuola delle foto, prese di nascosto con il telefonino, delle loro madri nude.
Mia moglie rimase sconvolta e quando me lo disse , rimase male quando le dissi che non c’era niente da meravigliarsi, perché da sempre, i figli maschi ,sono attratti sessualmente dalle loro madri , così come le femmine sono attratte dalla figura paterna,ed il fatto che si instaurino rapporti incestuosi ,era più frequente di quello che lei potesse immaginare . Lei chiuse il discorso dicendo che era una cosa immorale e contro natura.
Mia moglie volle incontrarsi con la donna della villa ed assieme discutere della situazione e, convenendo che nessuna proibizione avrebbe impedito che, prima o dopo, mettessero in atto il loro progetto, espressero opinioni un po’diverse sul fatto che le madri si facessero carico delle necessita sessuali dei loro figli.. La donna disse a mia moglie che, pur riconoscendo che il rapporto tra madre e figlio poteva scandalizzarle,il fatto di mantenere all’interno della famiglia la soluzione del problema sarebbe stata la soluzione migliore per tutti.
Prospettò ,allora, a mia moglie la possibilità che, visto che i loro figli frequentavano le due case, loro facessero in modo di circuire il figlio dell’altra e si facessero scopare, in modo che i ragazzi avrebbero trovato la loro pace e la morale sarebbe stata salva. Di primo acchito la proposta sembrò a mia moglie scandalosa ,ma poi ,riflettendoci,ma soprattutto non riuscendo a vedere soluzioni migliori ,la cosa incominciò a sembrarle fattibile
Entrambe si ripromisero di parlarne col marito e , se tutti si fossero dichiarati d’accordo, avrebbero fatto così.
Alla sera mia moglie mi mise al corrente della proposta ed io risposi che la cosa sembrava fattibile. Le dissi che si mettesse d’accordo con l’altra donna e che, poi, avremmo pensato come fare, Le dissi che mi dispiaceva lasciarla sola in questo momento, ma che, per impegni presi in precedenza , sarei stato assente per una settimana ed infatti il giorno dopo partii
Il giorno dopo mia moglie continuò a riflettere su quella proposta e cercava di capire come avrebbe dovuto fare per ottenere quello che avevano deciso.
Il pomeriggio mio figlio era andato fuori con gli amici, ma quando ritornò mia moglie vide che aveva un labbro spaccato ed un ematoma sotto un occhio. Allarmata ,pensando subito ad un incidente con il motorino, gli chiese cos’era successo, ma lui, buio in volto e visibilmente arrabbiato, le disse niente , le voltò le spalle e andò in camera sua. Lei rimase molto turbata perché non era il suo modo di comportarsi, specialmente con lei, con cui era sempre gentile, premuroso ed attento a non farla preoccupare.
All’ora di cena lui non scese e quando lei salì per dirgli di scendere, lo trovò al computer e sempre incazzato nero, le disse che non aveva fame. Tutto questo aumentava l’apprensione di mia moglie. Poco prima di andare a letto lui si affacciò in salotto e disse che doveva parlarle e le disse che sarebbe venuto da lei.
Sin da quando era piccolo e fino ad un paio d’anni fa, quando io ero assente per lavoro,cosa che capitava molto di frequente,lui andava a dormire nel lettone della mamma per tenersi reciprocamente compagnia. Gli ultimi anni lui aveva smesso di farlo, solo perché lo considerava una cosa puerile, non certo per il pudore di dormire nel letto con sua madre, così mia moglie considerò una cosa del tutto normale che, dovendo darle delle spiegazioni ed ,allo stesso tempo, sfogare le sua rabbia per qualcosa che gli era capitato,venisse da lei per parlare.
Quando andò in camera lui era già nel letto e lei fu presa dal panico ,perché sapeva di avere,ormai, solo dei baby doll cortissimi e trasparenti e non aveva più mutandine ,che io le avevo proibito di portare. Così cercò e trovò un vecchio tanga ed una vestaglietta da portare sopra la camicia e,preparatasi in bagno ,si levò la vestaglietta solo quand’era già sotto il piumone.
Lui era coricato su un fianco e le mostrava la schiena, lei gli si avvicinò ,lo abbracciò e gli chiese cos’era accaduto. Lui stette un attimo in silenzio poi le disse che si era picchiato con un amico.
Lei chiese il perché e lui incominciò a raccontarle che ,quando al pomeriggio s’era incontrato con gli amici, xxx lo aveva chiamato in disparte e, tutto euforico, gli disse che i loro problemi erano finiti nel migliore dei modi.
Disse che quel mattino, passando vicino alla camera dei suoi genitori, aveva sentito che stavano parlando di lui ed allora, incuriosito, s’era messo ad origliare ed aveva sentito sua madre raccontare al marito che ,per evitare che loro andassero a negre e rischiassero di prendersi una brutta malattia, s’era accordata con sua madre perché ognuna scopasse con il figlio dell’altra ,in modo che i ragazzi trovassero, in famiglia, lo sfogo dei loro comprensibili ardori giovanili. e fosse rispettata la morale.
A quel punto l’amico incomincio a dirgli che non vedeva l’ora di scoparsi quella gran figa di sua madre, che l’avrebbe fatta impazzire e poi, rivolto agli altri amici, disse, senza far nomi , che tra qualche giorno porterà a far vedere le foto della figa che si starà scopando. A quel punto lui non c’aveva visto più ed aveva incominciato a prendere a calci e pugni l’amico e tanti ne aveva dati e tanti ne aveva presi e poi era scappato e tornato a casa.
Seguì un pesante silenzio, poi lei incominciò a parlare ,cercando di giustificarsi, raccontandogli che quando, per caso, avevano saputo dei loro piani,tutti s’erano preoccupati per cercare di impedirglielo in qualche modo ,per evitare loro il rischio di prendersi una grave malattia. 
Quando seppero che due amici avevano incominciato a fare sesso con le madri avevano discusso anche di quel fatto, ma lo consideravano immorale,per cui ,nella disperazione di non sapere cosa fare, era sembrato che quella poteva essere una soluzione.
Allora lui ,che prima aveva parlato in modo tranquillo, esplose in uno scatto d’ira incontrollata e le disse che lei non capiva niente ,che non sapeva quante volte si era masturbato pensando a lei ed ora vedeva un cretino vantarsi che l’avrebbe scopata e lui avrebbe dovuto farlo con una donna che le faceva schifo, mentre le veniva violata l’unica donna che desiderava al mondo.
Disse che i genitori sono dei vigliacchi perché ,finché i figli sono piccoli ,sono pronti a nutrirli,istruirli ,educarli e cercare di risolvere ogni loro problema, ma quando i figli crescono e si trovano di fronte al problema più importante della loro giovane vita, si nascondono dietro un falso moralismo e li lasciano soli ad arrangiarsi.
Forse qualche madre ama i propri figli più delle altre e pensano che sia compito loro aiutarli a risolvere anche questo problema.
Detto questo, in modo violento ed iroso, scese dal letto e corse in camera sua. Come scese dal letto mia moglie ,che era rivolta verso di lui, vide che era nudo ed aveva una erezione potente di un membro superbo.
Per quella notte lei non chiuse occhio e, la mattina, lui uscì senza fare colazione.
Lei ritenne di non chiamarmi ,rimase tutto il giorno senza far niente seduta in salotto a piangere e riflettere. Alla sera lui rientrò, sembrava più tranquillo e sereno, cenarono, guardarono assieme un po’ di tv e ,senza mai far cenno a quanto era accaduto , poi le diede un bacio ed andò a dormire.
Anche mia moglie andò a letto, ma non riusciva a trovar pace ed ,ad un certo punto,si alzò di scatto e, così com’era, andò in camera del figlio. La stanza era buia ma lei la conosceva bene e s’infilò nel letto,mentre lui le faceva spazio coricandosi su un fianco ma ,questa volta, rivolto verso di lei.
Lei gli disse che la sera prima era stato molto duro ed ingiusto. Lui la interruppe per dirle che era pentito di tutto quello che, in un momento di rabbia,aveva detto, le chiese scusa e l’abbracciò e le disse che le voleva tanto bene .Lei gli disse che l’amava più di ogni altra cosa, che avrebbe dato volentieri la vita per lui e che mai avrebbe voluto che soffrisse per causa sua. Lui continuava a chiederle scusa e si abbracciavano sempre più stretti e nel muoversi ,nel piccolo letto , i loro corpi non potevano non toccarsi ed ad un certo punto , lei sentì che la punta di quel cazzo durissimo poggiava contro l’apertura della sua fighetta ,che ora non aveva la protezione del vecchio tanga. Sentì un brivido,cercò di pensare, di ragionare, di decidere, ma non riuscì a connettere e, senza volerlo, si trovo a spingere per far entrare quel pezzo della sua carne dentro di lei. Quando lui realizzò che stava entrando dentro di lei, la strinse tanto da farle male, ma in un istante capì che era arrivato in fondo Stettero un attimo immobili poi lui incomincio a muoversi e guidato da lei incominciò a scoparla. Lei lo ricambiava con orgasmi a ripetizione anche se lui, per l’emozione, venne quasi subito e le sborro dentro. Si strinsero felici e lei fu la prima a parlare e, per sdrammatizzare il reciproco imbarazzo, gli disse che ,da brava madre ,gli dava la prima lezione e gli raccomandava di non venire dentro alle ragazze che avrà perché così si combinano i guai, mentre con lei poteva farlo perché dal momento della sua nascita lei non aveva più potuto avere figli. Da quel giorno fanno all’amore anche tre volte al giorno e lei gli sta insegnando tutti i segreti del sesso.
Quando rientrai mi mise subito al corrente di quanto era accaduto e le dissi che ero felice, perché lo ritenevo la cosa più giusta, ma che, conoscendo il suo modo di pensare,non avevo voluto essere io a spingerla a farlo.
Le chiesi cosa provasse quando scopava con lui e mi disse un grande rimpianto, perché con lui scopava per amore, come avrebbe dovuto essere tra noi due. Mi confesso, però, che pur essendo sublime il godimento, non aveva niente a che fare con l’eccitazione e il piacere che provava nei rapporti che aveva con gli altri uomini. Mi disse che non aveva nessuna intenzione di interrompere la vita che facevamo sino ad un mese prima, anche perché ,disse ridendo, doveva farsi carico delle mie necessità
Mio figlio andò in montagna con gli amici per le feste di Natale e Capodanno ,allora lei mi chiese di passare il capodanno nel posto che ora considerava un po’ come casa sua : “ LA VIIA DEI SOGNI “
Siamo così arrivati al primo gennaio del 2013.

 

 

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