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Lady Sara Domina – Capitolo 8

By 21 Settembre 2020No Comments

Tutti i racconti: https://raccontimilu.com/author/dierre

Dopo aver fatto visita a Nina al sexy shop mi dirigo verso casa di Bobby e Cosa.
Nina mi ha dato degli ottimi consigli e mi ha mostrato un arsenale di strumenti della lussuria, fruste, falli enormi e costrittori per gli organi genitali sia maschili che femminili, abiti sexy, corde e molte altre cose che hanno stimolato la mia fantastia.

Alle 10 ni punto ricevo un sms da Cosa, mi avverte di essere rientrata a casa dopo aver lasciato la figlia dai nonni, prendo l’auto e alle 10.30 sto già suonando il citofono.
Mi aprono senza rispondere, salgo e apro la porta, la scena che vedono i miei occhi è esattamente come l’avevo immaginata e… ordinata.
Bobby e Cosa sono nudi in ginocchio a pochi metri dalla porta, hanno la maschera di pelle che copre tutto il viso lasciando scoperti solo bocca e naso, Bobby ha il cazzo rinchiuso nella gabbietta, entrambi portano il guinzaglio porgendomi la corda con la mano destra.
Appoggio la valigia al muro e giro intorno a loro per vedere se entrambi hanno il plug a cuoricino infilato nel culo… sorrido dalla soddisfazione di vedere come i miei ordini sono stati eseguiti alla perfezione.
Prendo i guinzagli dalle loro mani e li porto a spasso mentre inizio a visitare la casa.
Anche se non hanno la possibilità di vedere dove vanno, mi seguone senza alcun timore, il salone è molto spazioso, con un grosso tavolo centrale il televisore a muro e un mobile che occupa tutta una parete, è pieno di libri sulla parte superiore e in quella inferiore tutto il nécessaire per apparecchiare, mi sposto nella cucina, molto grande con al centro un’isola, come l’avevo sempre desiderata.
Vado verso la camera da letto, sempre tirandomeli dietro, a quattro zampe mi seguono come cagnolini, la camera è molto grande, il letto è enorme e ai suoi piedi vedo due cuccie già preparate, sono fatte con lenzuola e coperte senza cuscino, proprio come avevo ordinato.
Apro l’armadio e il como per controllare che abbiano tolto tutta la loro roba così da fare spazio alla mia e con soddisfazione noto che non c’è niente di loro, neanche una foto appesa alla parete.

Il resto della casa è poco interessante a parte il bagno dove svetta una vasca molto grande e la camera della figlia rimasta praticamente intatta, inoltre uno sgabbuzzino che funge anche da stireria.
Li riporto in salone e mi siedo sul divano.
Allungo i miei piedini verso le loro facce, capiscono immediatamente cosa fare, si inginocchiano e iniziano a baciare e leccare i miei piedi, mentre massaggiano le caviglie e i polpacci.
Mi rilasso tranquillamente per qualche minuto mentre Bobby inizia a succhiare le dita del piede e Cosa lo lecca, noto che il cazzo di Bobby inizia a soffrire rinchiuso nella gabbietta cercando inutilmente di indurisi.
Mi alzo e prendo dalla borsa due collari con morsetti e catenelle, consigliato da Nina, faccio alzare Cosa, le tolgo il collare e la maschera e lo sostituisco con il nuovo collegando i morsetti ai capezzoli e quindi con uno schiaffo ben assestato la faccio piegare a novanta gradi e aprire le gambe, mi chino e collego gli altri morsetti alle grandi labbra, vedo dall’espressione della bocca che Cosa soffre un pochino, nessuno deve averla trattata così finora, la mando giù a quattro zampe come una mucca e lascio in questa posizione mentre mi dedico a Bobby, stesso trattamento anche per lui, attacco i morsetti ai capezzoli e quindi alle palle, prendendo una bella porzione di pelle.

Collego il guinzaglio all’anello che intreccia tutte le catenelle al centro dello stomaco e tiro tutti i morsetti… sento i loro lamenti… non sembrano di dolore, quindi tiro ancora di più per sentire i loro urletti di dolore, Bobby sembra soffrire più di Cosa dal trattamento alle palle… li porto un pò in giro per la stanza camminando e di tanto in tanto tirando a me la corda per accentuare il dolore, Bobby ha il cazzo che gli sta esplodendo e Cosa sembra stia per venire da quanto mugola.
Mi fermo, questo è solo l’inizio. Li lascio accanto al divano e prendo un bicchiere, estraggo il masturbatore a pompa dalla borsa, faccio sdraiare Bobby sul divano, gli tolgo la gabbietta, il suo cazzo svetta subito altissimo, gli infilo il masturbatore e inizio a pompare, Cosa mi guarda stupita.
– Impara perché questo d’ora in poi sarà il tuo compito, dovrà essere munto in continuazione appena il suo cazzo si alza, e dovrai versare tutta la sua sborra nel bicchiere, capito?
– Si Lady Sara – continuo a pompare finché non sento Bobby in procinto di venire, mi fermo, gli passo il bicchiere.
– Devi farla tutta li dentro, chiaro?
– Si Padrona – si sposta per posizionare il cazzo dentro al bicchiere e ricomincio a pompare, pochi attimi dopo Bobby viene copiosamente.
– Bene hai capito Cosa?
– Si Padrona
– Prendi il bicchiere e mettilo sul tavolo – Cosa si alza e appoggia il bicchiere
– Finché ci sono io qui dovrai essere come un eunuco, con il cazzo sempre moscio, non mi piace che godi di quello che faremo, lascia attaccato il masturbatore così Cosa può azionarlo appena ti cresce.
Lo scaccio dal divano e tolgo la gonna e gli slip, mi sistemo a cosce aperte e trascino Cosa tra di lor per farmi fare un bel bidé alla fica, mentre tiro il guinzaglio a Bobby che non essendo più eccitato inizia a sentire il dolore e lamentarsi copiosamente.

Mentre il marito soffre, Cosa lecca la mia fichetta infilando la lingua dentro la fessurina, inizio ad eccitarsi e fa fuoriuscire i primi liquidi vaginali che prontamente ingoia io mi diverto a turturare Bobby che rimanendo in piedi inizia a piagniucolare dal dolore alle palle e ai capezzoli.
Sento il piacere salire… la lingua di Cosa ha iniziato a stimolare il clitoride ciucciandolo come un piccolo cazzo, la sua lingua è stupenda e per farle capire quanto apprezzo tiro anche la sua corda facendola rantolare e aumentare il movimento di lingua nella mia fica, sono rantoli di godimento
– Si Padrona, la sua bellissima fica è tutta bagnata e la lecco, ciuccio il suo clitoride è più bello del cazzo di quell’eunuco di mio marito… sono la sua schiava Padrona… sono la sua serva fedele…
La sua lingua aumenta il ritmo nella fica e sta per farmi venire, quindi tiro con forza il guinzaglio e la sento urlare staccandosi dalla mia fica.
– E’ ancora presto puttanella, guarda tuo marito, si è eccitato a vederti così sottomessa – Effettivamente il cazzo di Bobby si stava gonfiando di nuovo, e Cosa con qualche lacrima che le scendeva sulla guancia per il dolore, si alza prendo il bicchiere e lo consegna a Bobby e comincia a pompare sul masturbatore, il suo cazzo si gonfia di nuovo e Cosa senza pietà continua a masturbarlo, dopo poco lo vedo posizionare il bicchiere davanti al suo cazzo e esplode violentemente con un urletto strozzato, il suo seme fuoriesce direttamente nel bicchiere.
Cosa si ferma
– Lo devo svuotare fino in fondo Padrona?
– Si continua – riprende a pompare ma il cazzo del marito pian piano perde vigore, la prima venuta è stata discreta, si vede che non si toccava da parecchi giorni, la seconda molto meno.
Cosa torna a prendersi cura della mia fica, piazzo la mia fica sulla sua bocca così da farle bere i miei effluvi, muovo la fica sulla sua faccia e la sua lingua impazza nel leccare ovunque.
La faccia di Cosa è piena dei liquidi che fuoriescono dalla fica… sto per venire
– Ahhhh bevi schiava lecca tutta la fica della tua Padrona… ahhhh – mentre vengo Cosa freneticamente lecca tutto, sento che mi apre la fica con le mani per mettere dentro tutta la lingua e succhiare tutto il liquido… mmmm… magnifico, dopo esser venuta calcio via Cosa dalle mie gambe, facendola cadere a terra.
– Bene, è un buon inizio… Bobby preparami un frullato e tu Cosa prendi le mie valigie e inizia a sistemarla nella mia camera da letto mentre mi riprendo. – Rispondono all’unisono
– Si Padrona

Bobby corre in cucina con il masturbatore che gli penzola dal cazzo e Cosa prende le valigie e parte per la camera da letto

Prendo il fallo gonfiabile e appena torna Bobby con il frullato glielo consegno in mano.
– Su forza mettilo, mentre mi gusto questo frullato voglio romperti il culo – gli dico ridendo, lui non dice nulla, si gira verso di me mostrandomi il plug a cuoricino che estraggo senza alcuna esitazione facendogli emettere un urletto di dolore, ma subito lo sostituisce con il cazzo molto più grosso, nel frattempo è tornata Cosa
– Padrona ho sistemato tutto, la sua stanza è pronta
– Brava Cosa, prendi il masturbatore e facciamolo venire mentre lo inculo
Così mentre io pompo nel suo culo il cazzo che cresce Cosa ricomincia a masturbarlo, questa situazione eccita di nuovo Bobby che inizia a ansimare
– Si Padrona, così mi fa impazzire… si mi apre tutto il culo Padrona – Vedo il cazzo farsi spazio dentro il suo culo e il suo cazzo crescere di nuovo, questa volta Cosa ha il mano il bicchiere e più pompiamo più Bobby mugola come una vacca in calore, finché di nuovo con un urlo animalesco viene nel bicchiere, mentre il cazzo nel suo culo lo allargato oscenamente.
Lo sgonfio e togliendolo vedo che il buco rimane aperto
– Oh Cosa mi sa che tuo marito ha il culo rotto – viene dietro di me e lo guarda
– Ha ragione Padrona, ora è un eunuco a tutti gli effetti – ridiamo insieme, poi mentre Bobby si sdraia sul pavimento guardo il bicchiere
– Ha visto Padrona quanto ne ha fatto? Quasi mezzo bicchiere
– Bene Cosa, quello è il tuo premio per avermi fatto venire, bevi – l’espressione di Cosa cambia completamente in una maschera di paura e schifo
– Devo bere il contenuto del bicchiere Padrona?
– Che cosa ho detto? – prendo la frusta e gli sferro una cinghiata sulle gambe facendola urlare
– Bevi!
– Ahhh si si Padrona pietà – E lentamente fa scivolare la sborra dal bicchiere alla sua bocca, il suo viso si veste di un’espressione di disgusto
– Non ti piace? Ma se avrai bevuto la sua sborra per anni e ora ti schifa?
– No Lady Sara, non ho mai preso in bocca la sua sborra mi ha sempre fatto ribrezzo – un perfido sorriso si disegna sul mio volto – Benissimo, da oggi in poi la conserverai per berla al mio ordine… E ORA FINISCI – una nuova frustata riga la coscia di Cosa che ingoia tutto il contenuto del bicchiere e inizia a piangere.
Mentre mi godo la scena squilla il mio cellulare un numero sconosciuto, rispondo
– Chi è?
– Sono Nina apri il portone

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