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Racconti di Dominazione

LAST MINUTE

By 24 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella vacanza era capitata quasi per caso, un “last minute tour” a prezzo stracciato, altrimenti non mi sarei nemmeno sognato di passare una settimana alle Canarie, comunque il prezzo era incredibilmente conveniente così io e la mia ragazza decidemmo di fare questo viaggio.
Il posto era in se abbastanza deludente, alberghi, centri commerciali, e spiaggia. Questa era l’unica cosa per cui poteva valere la pena arrivare fin laggiù, un piccolo deserto profondo credo alcuni kilometri con dune alte fino a 30 metri che si affaccia all’oceano con un’acqua bellissima.
E nel posto più remoto di questa spiaggia c’era la zona nudisti. Dopo qualche tentennamento decidemmo che potevamo benissimo abbronzarci in mezzo ai nudisti anche se eravamo quasi gli unici ad indossare il costume, trovavamo eccitante sbirciare con una falsa indifferenza i corpi nudi dei nostri vicini di ombrellone, anche se la mia ragazza era più fortunata di me, infatti per la maggior parte i nudisti erano giovani maschi.
Non che la cosa mi dispiacesse, anni prima avevo avuto qualche esperienza ma ormai mi consideravo eterosessuale al 100%, tranne qualche fantasia che mi capitava ogni tanto.
Dopo i primi due giorni mi ero già stancato di arrostirmi sul lettino, cosa che era il massimo della vita per la mia ragazza, e presi a passeggiare per le dune un po per passare il tempo, un po per potere anche io togliere il costume senza dovere litigare con lei.
Così completamente nudo e rilassato passeggiavo nel paesaggio lunare di questo deserto in miniatura, potevo fare finta di perdermi e godermi il sole integrale. Un pomeriggio durante una delle mie passeggiate incrocio un’altro nudista che vagabondava come me tra le dune, alto e piazzato intorno ai 35-40 anni e, notai quasi subito, con un cazzo piuttosto ingombrante che dondolava rilassato mentre passeggiava.
Mentre stiamo per incrociare nell’avvallamento tra due dune mi dice qualcosa in una lingua sconosciuta indicando il suo polso sinistro, gli comunico l’ora in italiano, poi in inglese ma vedendo che non capisce gli porgo il braccio, lui mi si affianca e prendendomi il polso consulta l’orologio, in questo movimento, credo in maniera del tutto fortuita il suo grosso cazzo mi sfiora una gamba, con una certa vergogna mi accorgo che mi sto eccitando, e che il mio cazzo sta crescendo velocissimo!! Appena mi lascia il polso cerco di girarmi, con imbarazzo, per non fare notare il mio stato allo sconosciuto, ma &egrave già troppo tardi! Mi mette la mano sulla spalla e sorride guardando il mio uccello.
Poi allunga l’altra mano e lo stringe, rimango senza fiato mentre lui mi palpa il culo e il cazzo con due manone enormi. Con una certa delusione si ferma quasi subito poi mi si para davanti e con una mano in testa mi spinge verso il basso, capisco cosa vuole e mi tornano in mente tutte le fantasie e le esperienze che credevo quasi dimenticate, mi inginocchio e prendo in mano il suo cazzo e me lo dirigo in bocca, &egrave ancora rilassato eppure mi riempie quasi la bocca, inizio a succhiare seguendo con le labbra la cappella, poi lo mando fino in fondo alla gola iniziando a pompare mente lo sento crescere nella mia bocca.
Lui mugola soddisfatto, e guida il ritmo del pompino manovrando la mia testa, mi ero dimenticato come fosse bello succhiare un cazzo, uso tutta la saliva per inumidirlo e gli palpo le palle morbide e pelose, poi prendo in bocca i testicoli uno a uno mentre lo masturbo, e poi di nuovo giù fino in gola fino a che lui comincia a spingere freneticamente con le mani aumentando il ritmo mi sta sbattendo con forza, quasi mi soffoca quando mi sbatte nella gola, poi lo sento fremere e iniza a sgorgare la sborra prima in bocca poi lo cava e mi lava la faccia mentre lo masturbo ancora con entrambe le mani.
Dopo essere venuto si china verso la mia faccia e comincia a leccare la sua stessa sborra, ha la lingua calda e bagnata e mi raspa la faccia mentre mi lecca poi si inginocchia anche lui e mi infila la lingua in bocca, non ero mai stato baciato da un uomo, lo sfregamento contro la barba di qualche giorno &egrave eccitante quasi quanto sentire la lingua che mi fruga fino dentro alla gola, mentre mi bacia riprende a palpare il culo ma in maniera molto più insistente di prima, ora cerca il buchetto e contemporaneamente mi massaggia l’uccello. Mi stacco dalla sua lingua e mi metto carponi cercando di leccargli ancora il suo cazzo che ora &egrave meno teso ma lui si sposta e mentre con una mano continua a mungermi e a strizzare le mie palle con la lingua comincia ad aprirmi il culo, sento la barba ispida che striscia mentre con forza la lingua entra nel buco, allora cerco di divaricare al massimo le chiappe e appoggio la faccia per terra, voglio che mi entri dentro con il suo cazzo lo voglio con tutte le forze, invece dopo la lingua infila un dito tutto dentro di colpo e comincia a pompare con quello, io mugolo di piacere e ondeggio al ritmo guidato dalle sue mani, la mano che sta menandomi l’uccello accelera e con pochi colpi sborro anche io, noto che non ha sprecato nemmeno una goccia del mio seme, l’ha raccolta ed ora la usa per massaggiare di nuovo il buchetto, sono di nuovo in attesa ma non si avvicina con il suo cazzo inizia piano ad entrare con il dito, anzi ora &egrave piu grosso devono essere due, mi sta dolcemente dilatando il dolore ed il piacere viaggiano insieme mentre entra con le sue dita fino in fondo ed inizia a girarle prima piano poi più in fretta, si ora &egrave doloroso ma anche bellissimo urlo e mi agito continua ancora a giocare poi esce per farmi riprendere fiato, sento il culo indolenzito e aperto, faccio per alzarmi ma lui mi blocca, non ha finito, stavolta entra con forza con quella manona mi sento sbrancare non ci ha messo dolcezza come prima, mi sembra che sia entrato qualcosa di enorme di colpo fino in fondo! Poi una volta dentro si ferma un po ed il dolore lancinante si placa lasciando posto alla senzazione di essere riempito, dapprima resto immobile e senza fiato poi piano piano inizio a roteare il bacino per godere ancora.
E fantastico essere presi così, cosa darei ora perch&egrave mi infili davvero il suo cazzone che ora &egrave tornato in piena forma grosso e duro, invece lo appoggia tra le chiappe e lo striscia vicino al buco senza entrare, intanto mi fa leccare la mano con la quale mi ha aperto, e bagnata di sborra saliva e sangue la lecco con passione e la voglia aumenta ancora, ma lui non mi dà quello che voglio, ora si sta facendo una sega cerco di girarmi per prenderlo almeno in bocca ma mi ferma con un gesto, e poi viene dirigendo lo skizzo sul culo e massaggiandomi ancora un po. Quindi si alza e fa per andarsene, lo chiamo con un verso torna verso di me, io sono ancora a terra mi inginocchio ai suoi piedi glieli bacio, voglio essere suo schiavo e intendo farglielo capire, poi mi metto in ginocchio e prendo in mano il suo uccello ormai quasi moscio ma sempre enorme e con una mano indico il mio culo, sorride e fa un gesto come dire “vedremo” cerco di trattenerlo leccando le ultime gocce che escono dal suo uccello ma lui mi stacca dolcemente e si avvia verso la spiaggia affollata.
Rimango così solo, con il cazzo teso allo spasimo e il culo indolenzito, inizio a massaggiare il culo e sento lo sfintere dilatato in maniera esagerata, mi stendo sulla sabbia rovente e mi infilo tre dita che dopo la manona del magnifico sconosciuto entrano con una facilità allarmante, mi faccio una sega per smorzare lo stato di eccitazione che mi tormenta e anche dopo che sono venuto continuo a massaggiarmi il culo pensando a quel magnifico cazzo, lo voglio dentro devo ritrovare quel porco e fargli finire quello che ha cominciato.
Però mi rendo conto che la “passeggiata” &egrave durata un po troppo, e che sono in condizioni pietose, coperto di sabbia impastata alla saliva e allo sperma, tra le gambe c’&egrave ancora quache goccia di sangue. Decido di fare un bagno nel mare per rendermi almeno presentabile poi torno dalla mia ragazza.
La mattina dopo inizio la ricerca. Vado subito sul luogo dell’incontro ma, deluso, non trovo nessuno. Quindi seguo la direzione che aveva preso lui e arrivo nella spiaggia nudista dove inizio a girare tra gli ombrelloni scrutando con attenzione dopo una mezz’ora finalmente lo vedo, sdraiato su una brandina assieme ad un paio di amici mentre legge e chiacchiera, mi avvicino e lo saluto con un “ciao” piuttosto imbarazzato, lui alza gli occhi dal libro e sorride mi fa cenno di avvicinarmi e appena sono a portata di mano mi palpa il sedere, li in mezzo a tutto la gente! Ma non oso protestare, sono già eccitato mi abbassa il costume per farmi capire che devo stare nudo (dopotutto siamo in una spiaggia di nudisti) così mi spoglio, con un gesto mi indica di sedermi a terra vicino alla sua brandina e poi torna a leggere il suo libro. Non so cosa fare, aspetto un po e lui nulla, ogni tanto scambia una battuta con gli amici poi torna a leggere il suo libro scritto in caratteri incompresibili, forse russo. Prendo il coraggio a due mani e gli tocco la coscia, quando mi guarda gli indico le dune e con un gesto internazionale gli faccio capire cosa voglio. Lui mi guarda e alza la voce quasi mi rimproverasse, i suoi amici ridono. Capisco che vuole decidere lui cosa farmi e quando. Mi rendo però conto che mi piace cosi, sono in suo potere.
Ad un certo punto si siede, io sono ancora seduto sulla sabbia, proprio ai suoi piedi come un cagnolino e come tale lo seguo quando si avvia verso le dune.
Arriviamo ad un cespuglione in un punto relativamente riparato da qualche arbusto ma non troppo distante, qui si ferma e si gira verso di me, prende il suo cazzone in mano e mi fa segno di inginocchiami, mi sto già pregustando il pompino ma appena appoggio la lingua mi scroscia una pisciata calda e potente che mi riempie la bocca, ingoio subito mentre mi sottopone ad una doccia calda sulla faccia, &egrave stupendo lo riprendo in bocca appena ha finito e comincio a lavorarmelo di lingua, sento che gli piace da come mugola e da come mi cresce in bocca. Quando &egrave duro come l’acciaio mi blocca e mi fa alzare, quindi mi giro sperando che questa volta mi accontenti appoggio le mani al tronco dell’arbusto e piegato nella classica posizione a novanta gradi aspetto, sono solo pochi attimi e lui appoggia la cappella guidandola con la mano per centrare bene il buco, poi inizia a spingerlo dentro, &egrave enorme più della sua manona il giorno prima, appena &egrave entrato un pochetto mi afferra i fianchi con entrambe le mani e con un colpo di reni entra tutto in una volta, mi esce un urlo acuto di dolore ha un arnese enorme ed ora &egrave dentro di me, si ferma così posso sentirlo bene piano piano il dolore si attenua e inizio a muovermi per godere e farlo godere, aspetta un po poi comincia a pompare, lentamente lo estrae quasi tutto e poi lo rimanda a fondo mi sconvolge con ondate di dolore e godimento che si rinnovano, sborro dopo appena qualche su e giù senza nemmeno toccarmi, ma il godimento continua sembra una macchina su e giu su e giu, poi lo toglie per darmelo ancora in bocca, &egrave bollente &egrave bagnato sento il sapore del mio stesso sangue che mi eccita ancora di piu, succhio avidamente quel cazzo per il quale farei qualunque cosa dopo un po cambia di nuovo il gioco, si sdraia all’ombra dell’arbusto con il cazzo luccicante della mia saliva all’aria, capisco al volo quello che vuole e mi impalo subito ed inizio a dondolare in ginocchio sopra di lui fino a che inizia a sussultare e muoversi freneticamente, poi mi blocca con le mani e mi viene dentro con gli ultimi poderosi colpi di reni che mi fanno sentire il suo cazzo fin dentro alla gola.
Rimane a lungo dentro di me dopo che ha sborrato, quando sento che si &egrave ammorbidito esco ed inizio a leccare, prima il cazzo e poi tutto il corpo mentre lui resta li steso e sembra gradire il trattamento tant’&egrave che quando dopo essere arrivato alla bocca per un bacio inizio a leccare il petto per tornare al mio punto preferito vedo che &egrave di nuovo pronto, così inizio un pompino che dura una eternità mentre lui si diverte a leccare il mio buco ormai sfondato e mi fa venire strizzando il mio cazzo con le sue manone. Mi viene in bocca con un fiotto di sperma caldo che ingoio con gioia e continuo a succhiare fino a che &egrave costretto a bloccarmi. Prendiamo fiato stesi sulla sabbia, forse ci appisoliamo anche un po, poi lui si alza in piedi, mentre io mi metto in ginocchio e inizio di nuovo a leccargli i piedi per salire e prenderlo ancora in bocca, lo voglio ancora in culo quindi metto tutta la mia lingua per farlo tornare in forma e quasi mi stupisco che reagisca così prontamente ma in pochi minuti &egrave nuovamente duro, a questo punto mi metto a quattro zampe offrendogli nuovamente il mio posteriore, lui si inginocchia dietro e dolcemente mi prende mentre svanga dentro di me mi strizza l’uccello e le palle facendomi gridare dal godimento e sborrare ancora ed &egrave ancora li dentro di me quando vedo arrivare la mia ragazza che avevo abbandonato di prima mattina, lei non mi ha ancora visto al riparo degli arbusti, io non riesco a staccarmi, anzi non voglio perdere nemmeno un attimo di godimento, alla fine attirata da movimento gira intorno e ci vede, non riesco a parlare perch&egrave proprio in quel momento il mio montone sta sussultando dentro di me negli spasimi che precedono la sborrata e mi sbatte fortissimo, lei guarda inorridita mentre io gemo di piacere insieme a lui che estrae il suo arnese e si alza, gira davanti a me che inizio a pulirglielo con la lingua.
La vedo con la coda dell’occhio che fugge via tento di alzarmi per inseguirla ma lui mi trattiene, ha deciso che sono suo. Torniamo al suo ombrellone io lo seguo come all’andata, sono sconvolto.
Ovviamente la ragazza mi ha lasciato la sera stessa, imponendomi di andarmene immediatamente dalla camera che dividevamo nell’hotel, gli ultimi giorni di vacanza li ho passati dormendo in spiaggia e continuando ad essere lo schiavo del mio bellissimo straniero con il quale non ho mai scambiato nemmeno una parola e del quale non conosco neppure il nome!
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