Skip to main content
OrgiaRacconti CuckoldRacconti di Dominazione

LE BELLE ADDORMENTATE NEL BOSCO…

By 22 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo sentito di un posto particolare dove si poteva realizzare il mio sogno: farle quello che voglio e concederla a chi voglio senza che lei potesse mai dirmi niente.

Navigando su internet ero venuto a contatto, a conoscenza di questo posto particolare, immerso in un posto suggestivo, un grande bosco, diciamo era un caseggiato molto grande.

Li ogni porco poteva esaudire i propri desideri sulla propria compagna.

Io desideravo da molto provare eccitazione nel vederla sotto le mani di un altro, farle fare tutto quello che desideravo, però mantenendo la mia posizione .

Un sabato pomeriggio le dissi che l’avrei portata a fare un giro, magari a bere qualche cosa, in mezzo alla natura, e lei quindi si vestì tranquillamente, con un paio di jeans, relativamente stretti e sopra una maglietta anche questa non troppo attillata anche perché all’interno aveva un reggiseno a balconcino che quindi non mostrava in realtà le reali curve’

Arrivati a destinazione, lasciata la macchina in un parcheggio ci dirigemmo , come indicato da delle frecce, verso una zona panoramica, dove praticamente sembrava che ogni coppia avesse come un angolo di privacy , come un angolino che si affacciava verso la vallata e che ci proteggeva da sguardi indiscreti da dietro a dai lati.
Ordinammo da bere e ci abbracciammo guardando il paesaggio’
Mia moglie non sapeva e non poteva immaginare che dietro tutto questo ci fosse uno scenario totalmente diverso da quello che si vedeva.

Ognuno aveva il proprio aperitivo, cosa normale’ma qua era fondamentale, perché in quello di mia moglie era stato messo un fortissimo sonnifero, il quale l’avrebbe tenuta nel mondo dei sogni per almeno 20 ore e questo sarebbe bastato per esaudire il mio e il desiderio di tutti gli altri uomini l presenti: FARLE TUTTO QUELLO CHE DESIDERAVAMO.

Come mi avevano spiegato le persone dell’organizzazione, tutto era studiato nei minimi particolari.

Infatti dopo averlo bevuto tutto e con gusto, bastarono 10 minuti, per farla addormentare.

A questo punto, chiamai il cameriere e accertatosi che lei fosse nel mondo dei sogni, la prendemmo in due e la portammo in una sala.
La mettemmo su un letto e a questo punto incominciarono tutti ad avvicinarsi.

Il lettosi poteva reclinare in modo da alzarle il corpo di un 30 gradi, così che le tette potessero vedersi nel pieno del proprio splendore.

La mia eccitazione era già a mille, vedere gli altri che si avvicinavano solo per vederla coi jeans e la maglietta mi faceva impazzire.

Incominciarono tutti a guardarmi per chiedermi il consenso se potevano procedere oppure no, io diedi il permesso inizialmente ad uno il quale iniziò a palparle le gambe per poi salire alle cosce, poi lasciai iniziare il secondo, sull’altra gamba.

Arrivati su ai glutei li lasciai andare avanti, e loro le aprirono le gambe e appena io la sbottonai, loro delicatamente le tirarono giù un po’ i pantaloni.
Sotto si videro le mutandine bianche, anzi il perizoma bianco e li sempre senza correre iniziarono ad accarezzarla in corrispondenza del pelo.
A quel punto i due assieme le tolsero le scarpe ed iniziarono a tirarle via i pantaloni.

Pian piano si vedeva la pelle scoprirsi, la cintura dei jeans, scendeva, dalla vita era passata a sotto i glutei per poi arrivare a metà coscia , ogni centimetro di gambe che si vedeva in più rispetto a prima mi faceva battere il cuore sempre più, ero eccitatissimo, avevo il cazzo durissimo, impazzivo nel vederla li ferma, senza reazioni, sotto lo sguardo bramoso, sovraeccitato degli altri maschi, degli altri cazzi che la desideravano, la volevano, era il loro oggetto del desiderio.
I jeans li lasciarono in corrispondenza delle ginocchia e tanto bastava , perché le sue belle gambe, le sue belle cosce erano sotto la vista di tutti.
I due porci iniziarono a palparle le belle gambe, con gusto, andavano su e giù, la parte esterna , quella superiore e poi quella interna, più andavano a vanti e più spingevano le loro mani in alto, quando l’accarezzavano esternamente iniziavano anche ad arrivare al lembo superiore del perizoma, iniziando anche insinuarsi sotto i glutei.

Quando passavano sopra, andavano in alto in alto, accarezzandola anche sulle mutandine in microfibra, da cui usciva qualche pelo e dopo salivano sul suo ventre piatto, entrando così dentro la mogliettina, finchè non decisero di alzargliela fino all’inizio dei suoi seni.

Poi invece quando passavano all’interno, era il momento più bello per loro, con le loro mani erano più comodi, riuscivano a non sforzarla e ad agguantare più pelle, più coscia possibile e a sentirne la parte più morbida, più attraente, più arrizzante.
Quando arrivavano su logicamente, con grande piacere facevano finire la corsa della propria mano girandola verso la figa ancora nascosta e sentendone la morbidezza.
Per iniziare a far capire che quella femmina iniziava ad essere di tutti si divertirono a prendere i peli che passavano dalle mutandine ed a strapparglieli.

A quel punto un terzo, più spavaldo, posizionato in corrispondenza del petto di mia moglie le mise la mano grande aperta e decisa sull’ombelico , e da li sentita la pelle morbida e fresca, si diresse direttamente verso le mutandine e senza problemi entrò dentro e giù in mezzo alle sue cosce, accarezzandole quindi le belle labbra.
A quel punto sia per voglia di contribuire, che di non perdere il tesoro, le presero le mutandine per i lembi e con forza, con meno rispetto , le tirarono giù prima fin metà coscia e dopo averle palpato la figa in mezzo alle cosce tutte e tre le manista alternate che assieme, capirono che era arrivato il momento di spogliarla sotto totalmente in modo da poterle poi aprire bene le gambe e quindi vederla bene e gustarla meglio e in più persone.
Allora in quel momento altri due maschi le presero i lembi dei jeans e li tirarono e un altro si prese cura invece di tirarle le mutandine che ormai non avevano più senso di esserci.

Finalmente mia moglie era distesa sul letto a gambe aperte sempre in stato di sonno totale, però con 5 maschi che la palpavano le gambe e la figa. Decisero di aprirgliele in modo da poterle guardare meglio la figa curata, con qualche pelo, ma con le labbra depilate totalmente, libere, alla vista e a qualsiasi altra cosa avessero voluto farle.

Mentre i 5 se la gustavano altri due puntarono alla maglietta, sbottonandola ama in questo caso procedettero direttamente a togliergliela. Rimasta col reggiseno, subito lo sbottonarono e glielo tolsero.
Tutto ad un tratto mia moglie era totalmente nuda, era uno spettacolo, tutti erano eccitati e tutti mi fecero i complimenti. , i due che le avevano tolto la maglietta ed il reggiseno si concentrarono subito, ognuno sul proprio seno conquistato a palparlo con entrambe le mani.
Successivamente iniziarono anche a mungerlo ed a giocare coi capezzoli, mordicchiandoli e succhiandoli, la bella quarta abbondante di seno di mia moglie aveva fatto conquiste.

Ormai il corpo della mia mogliettina era nelle loro mani, c’erano 5 uomini che la palpavano, quindi 10 mani sul suo corpo, era stupendo, i commenti erano tutti positivi e sovraeccitati, ed altri si avvicinavano, ognuno si era tirato fuori come minimo il proprio cazzo e man mano che il tempo passava si toglievano anche i pantaloni in modo da averlo libero.

Tutti dicevano che era una bella figa e che aveva una pelle stupenda, io stavo impazzando ero eccitatissimo e la paura che chissà cosa potesse lucerle mi dava un adrenalina altissima.

Iniziarono a sbattere le proprie cappelle sulla sua pelle, a sbatterle sulle sue gambe, sulle cosce morbide, sulla sua vitina e infine sulle sue tette, sui capezzoloni.

Iniziarono a leccarle le gambe ed altri poi le altre parti del corpo, i capezzoli furono presi d’assalto .

Uno le sposto i suoi capelli lunghi e lisci per liberarle le guance ed avere le labbra belle libere.
Senza perder tempo si scaravento sulle sue labbra a slinguarla, le apri la bocca e ci mise dentro la lingua, sembrava un tuttuno con lei , si vedeva che aveva una voglia incredibile di slinguarla, di limonarle, che si vedeva il suo sforzo nel mettere la sua lingua il più possibile dentro, per avere maggior contatto con la linguetta indifesa e docile di mia moglie.

Il porco le aspirava la lingua, ci giocava, eracome un unico pezzo, sembrava il gemello siamese attaccato solo per le labbra, il porco le aspirava la lingua, la mordicchiava, la tiravate la gustava.
SI capiva che quel porco era una vita che sognava di slinguare con una donna, con una femmina, si capiva che questo suo sogno mai realizzato gli aveva portato delle fantasie tali da fargli fare cose che mai avevo pensato di fare con nessuna donna nella mia vita.
Se lui avesse trovato una vecchia le avrebbe fatto la stessa cosa, ma in più invece trovandosi una femmina giovane e fresca e bella, la voleva come punire per esaudire i propri desideri generati da tutte quelle belle ragazze che neanche lontanamente lo avrebbero mai calcolato.
Inoltre si mise anche a leccarle le guance, il viso tutto, il collo, le orecchie, il profumo della mia femmina li attirava tutti.

Intanto gli altri porci la mungevano e la leccavano ormai senza rispetto mentre scendendo le avevano divaricato le gambe e quindi due maiali, iniziandola a leccare dai piedi internamente erano ormai arrivati alle labbra e trovandosi uno di fronte all’altro si divisero il bottino, un labbro a testa un labbro della figa e in alternata il clitoride e alzandole il culo, anche le chiappe.

Sembrava impossibile, ma mia moglie era sempre nel profondo del suo sonno, non ci credevo ma era così, avevo trovato il posto dove poter esaudire tutte le mie fantasie più nascoste e perverse.

Arrivati a quel punto, riguardandole il viso, vidi un cazzo che le veniva sbattuto senza alcun rispetto sul suo viso e soprattutto sulle sue labbra, spingeva con forza voleva entrare tra quelle labbra candide e gentili di mia moglie, si proprio così un cazzo duro e grosso, di un estraneo la voleva profanare, inizialmente stavo per intervenire, ma subito dopo mi venne un eccitazione nel vederla usata così senza rispetto, apprezzata solamente ma anche finalmente a pieno solo per il suo corpo.

Ero fiero vederli impazzire tutti, vedere come ognuno potesse vedere quanto fosse bella mia moglie soprattutto sotto i vestiti, e poter dimostrare a me le fantasie che avevano su di lei, che òei faceva venire a loro e che finalmente potevano esaudire immediatamente senza se e senza ma, sia che i desideri fossero apprezzativi, ma anche e soprattutto punitivi, si perché le fighe come lei devono sapere che reazioni danno ai maschi.

Vedevo la cappella che strisciava sulle labbra della mia femmina, usate come fossero le labbra della figa, e alla fine si fece spazio tra di loro, iniziando a sfregare i suoi denti bianchi.
A furia di spingere sui denti, vidi mia moglie che socchiuse la bocca, come se per lei fosse istintivo , anche se dormiva, dar spazio al cazzo.
Tutti videro la scena e incominciarono a dire che mia moglie era una vera mignotta, la cappella del fortunato si fece strada sfregando sulle labbra e sui denti, andando poi a scivolare sulla lingua.

Io ero preso a vedere mia moglie, ma spostandomi per trovare una posizione migliore per vedere cosa le stavano facendo alla figa , mi guardai in giro e vidi uno scenario incredibile, non c’era solo mia moglie, era pieno di belle addormentate, era pieno di letti circolari in cui venivano portate le mogli e subito venivano accerchiate dai lupi.

Man mano che passava il tempo, se ne vedevano di nuove arrivare, altre venivano lasciate li a colare, si proprio così, erano state già usate, scopate, palpate e battezzate, innondate, riempite e quindi venivano lasciate li a farle uscire tutta la sborra; ed era uno spettacolo.

Chi voleva camminando, passando magari si fermava, le palpava tranquillo, senza chiedere niente a nessuno, magari la mordicchiava, se la scopava, oppure si masturbava per poi innondarla e basta.

Ogni nuova addormentata attirava le attenzioni di tutti, venivano portate vestite magari tranquille come la mia, oppure vestite sexy. Quando venivano spogliate era bello perché si scopriva cosa portasse sotto, magari autoreggenti, o reggicalze da troia, magari senza mutandine’.

Guardandomi in giro mi venne curiosità, vi venne un eccitazione al pensiero di andarmi a gustare un’altra anzi due o tre diverse e lasciare la mia incustodita, senza controllare cosa le facessero, rischiare di tornare e scoprire chissa mai cosa avessero potuto mai averle fatto.
Quindi la guardai per l’ultima volta e vidi uno che le stava scopando la bocca e le sue gambe tenute su in alto aperte da altri che se le palpavano e leccavano mentre un altro stava iniziando a metterglielo dentro.

Mi accorsi che le belle addormentate erano tante, tantissime, più di quante avessi mai potuto immaginare, contandole a spanne mi sembrava fossero almeno una trentina e ogni 5 minuti ne arrivava una nuova, e veniva messa nei lettini, soprannominate aree pic-nic, aree di degustazione, degustazione di fighe.

Mi allontanai da mia moglie lasciandola in pasto ai lupi, si, i 5 o 6 fissi più quelli di passaggio, anche loro vedendomi allontanare mi dissero: stai tranquillo, ci pensiamo noi, la tua puttana la castighiamo per bene e quando tornerai sarà farcita ben bene, in ogni sua parte.

Mi incamminai nel bosco, si perché era anche pieno di piante, e le pareti erano dipinte con delle piante, sembrava proprio un bosco, e i lupi erano i maschi.
Incamminandomi, mi trovai immerso tra altre aree pic nic e vidi una bella ragazza , giovane, molto giovane, avrà avuto 20 anni e il suo ragazzo era li di fronte. Lui guardava la sua fidanzatina, era eccitatissimo, lei indossava una gonnellina da colleggiale con dei collant color panna, era già presa d’assalto, c’era un vecchio di 70 anni con la sua mano grande che le palpava le cosce , il 70 enne la trattava come una bestia, come un oggetto, lo faceva con gusto, perché vedeva la ragazzina di buona famiglia li, indifesa portata da un ragazzino viziatello e di poco carattere. Allora si divertiva a umiliarlo..: eih la tua puttanella è da ingravidare’fammela vedere. Il ragazzino era un po’ impaurito ma anche eccitato, il vecchio le mise la mano in mezzo alle gambe e dopo averle palpato un po’ l’interno salì verso la figa.
Anche io contribuì ad alzarle la gonna, e tutti ci trovammo davanti uno spettacolo, aveva le autoreggenti da sposina e le mutandine a perizoma trasparenti , iniziai anche io a palparla, era da tempo che non palpavo una che non fosse mia moglie. Arrivai alle mutandine in microfibra, morbide e senti anche la mano del vecchio, ci guardammo negli occhi e decidemmo di toglierle le mutandine.Le tirammo via subito e vedendole il pelo biondo subito ci addentrammo dentro le labbra.
Le aprimmo le cosce e iniziammo a lavorarcela, io poi salì anche verso le tette, lei non portava una quarta abbondante come mia moglie, ma solo una seconda , però almeno qualche cosa c’era. Le aprii la camicetta e le spostai il reggiseno e iniziai a palparla.

SI, erano anni che non facevo niente con nessun altra, ma qui la cosa era diversa, perché non dovevo conquistarla ma solo usarla come volevo, e la umiliavo, continuavoa d ire al ragazzino che lei era una bella fighetta , una puttananella. Mi chinai e inizia anche io a succhiarle il capezzolo e ravanarla nel suo intimo, era bello palparla in gruppo.

Ogni tanto pensavo anche a mia moglie e mi eccitva il fatto di averla lasciata li, sola indifesa in mezzo al branco di lupi e capivo come mai gli altri le trattavano ben bene come corpi, da usare.

Anche io godevo nel trattare male, usare il corpo di un’altra, sfogare il fatto che gli altri usassero la mia.
Questa ragazzina aveva delle labbrette così strette’era bella magra, bel culetto sodo.

La presi e la misi di lato ‘ volevo metterle un dito nel culo’un sederino così piccolo e bello, le apri le chiappee le leccai il suo bel buchino stretto stretto, dopo provai ad inserire il dito appena inumidito, mamma mia come era stretto, mi eccitava tanto’.pian piano lo feci entrare e poi uscire e poi rientrare, mi faceva impazzire. Volevo il suo culo, guardai il suo ragazzo : ora le sfondo il culo alla tua puttanella’ Li affianco c’era un’altra addormentata che era stata appena usata e quindi mi spostai velocemetnte e lo misi nella bocca dell’altra , le scopai la bocca per 30 secondi, giusto il tempo di farmelo lubrificare dalla sua lingua e labbra carnose.

Quella aveva invece sui 45 anni, ma era bella e c’era più da palpare.

Appena lubrificato tornai immediatamente dalla mignottina , le apri le chiappe e suito spinsi dentro, mamma mia se era stretto. Lo guardai e gli chiesi: cornuto’ma non le hai mai sfondato il culo?’e lui’no non voleva’.ed io: beh senti ormai la svergino io e poi dopo te la scopi tu’
Spinsi forte forte e clack’dentro’, mamma mia , mi sembrava di sentirle i tessuti rompersi, era proprio una bambolinami misi dietro e cercai di spingere di forza , volevo sfondarglielo in un sol colpo’.e così feci’ma tutto questo mi diede un eccitazione tale che riuscì a mala pena aprirglielo bene il culo. Ogni volta che entrava mi sembrava di vederla soffrire, dal dolore.
Comunque me la scopai alla grande, da dietro, le palpavo le gambe, quasi tutte coperte dal collant autoreggente color panna, da puttanella angelica e poi sentivo la balza e la pelle per arrivare a toccarle la figa già profanata da altre mani per poi strizzarle le tette.

Intanto pensavo anche a mia moglie che sicuramente ormai era stata riempita e al ragazzino a cui davo del cornuto.

Dopo una bella scopata ed essermi assicurato di averla aperta ben bene, sborrai come un pazzo dentro quel culetto stretto’era stato stupendo.
Mi tolsi e lasciai uscire la sborra dal suo buco’si l’avevo riempita’ben bene, era come uno sfogare la frustrazione/piacere di vedersi rombata la moglie; si anche io avevo castigato la ragazza di un altro.

Senza che passassero troppi secondi, si era fatto avanti un altro, che voleva sfondare il culo alla ragazzina.

A questo punto col cazzo ancora grondante, mi diressi in un’altra zona del bosco alla ricerca di qualche altra puttanella.

Vidi un’altra bella ragazza, sui 30 anni, formosa e sdraiata, due o tre la stavano lavorando in mezzo alle cosce, io di impeto mi misi sopra di lei a cavalcioni in modo da farmi una spagnola e schizzarle in faccia.

Mamma mia che tette, era una 5 soda, perfetta, anche le labbra belle carnose da bocchinara fecero la loro parte.

Lo sperma che ancora usciva le andò sulla faccia e me lo pulii sulle labbra, per poi asciugarlo sui suoi capelli.

Avevo voglia di scopare , di profanare questi corpi indifesi ed allora andai avanti per il bosco,

Andando avanti c’erano mariti che incitavano i lupi a fermarsi verso la propria addormentata, facevano pubblicità della propria; venite a gustarvi la mia addormentata, guardatae che tette, che pelle, che culo sodo.

Altri che reclamizzavano quanto fossero stretti i buchi’, ogni marito promuoveva la propria merce, voleva vederla desiderata dagli altri, posseduta, usata, voleva vedere gli altri godere sulla propria moglie, ti tiravano, ti prendevano per il polso e ti mettevano come minimo la mano sulle gambe, ma anche sul culo, sulle tette, e tra le gambe.
C’era qualcuno che aveva la moglie accerchiata da una decina di lupi , a tal punto da non poterla vedere da fuori, e nonostante tutto questo continuava a fermare altri lupi, la voleva vedere annientata.

A questo punto decisi di tornare a vedere se la mia bella addormentata che fine avesse fatto; camminai per alcune centinai di metri, vedendo un sacco di figa, di femmine, di addormentate, nude, in fase di spoglio, ecc usate senza limite e senza rispetto, usate per ore, anche 10, 12 ore di fila; intanto il sonnifero aveva un effetto lungo e sicuro.

Andai fino al punto in cui ero convinto di aver lasciato la mia , ma non la vidi, la cercai a destra ed a sinistra, ovunque, ma senza risultato , incominciai a preoccuparmi finchè venni attratto da un folto gruppo, vidi che stavano usando una addormentata al massimo, questa puttana aveva un cazzo grosso nel culo ed uno nella figa, che la pompavano da matti assieme, e in testa due cazzi che cercavano di entrarle in bocca.

Vedevo un sacco di mani che la palpavano che la mungevano,’.avvicinandomi mi accorsi che quel corpo era quello di mia moglie, all’inizio mi venne un pensiero di protezione, ma poi avvicinandomi vedendola e sentendo gli insulti su di lei, mi tornò il cazzo duro.
Andarono avanti per 10 minuti, uno alla volta a passarsela a cambiare i posti, ed a sborrarle ovunque, soprattutto dentro. Era diventata lo sborratoio, era stata scelta come corpo da riempire; mi mi dissero che era stata pesata prima di iniziare la cosa e che adesso, una volta riempita l’avrebbero pesata nuovamente; per capire quanto sperma avesse in corpo.

Vedevo anziani, ragazzini, uomini muscolosi che la rombavano senza sosta, gridavano: aaaaa, siiiii, mignatta, sei solo una sgualdrina e meriti solo di esser scopata. Vedevo i cazzi grossi e lunghi entrare ed uscire dalla figa e dal culo, lavevano aperta ben bene e sentivo i lupi gridare mentre la riempivano, mentre si svuotavano, ed ognuno cercava di sborrarle col cazzo più in fondo possibile, come se volessero farle arrivare gli schizzi fino ai polmoni.

Le tette venivano sballottate in ogni direzione ed usate dai segaioli, come punto per eccitarsi e per sfogare il piacere sia schizzandoci sopra che strizzandole con la mano libera.

La bocca era un raccogli sperma’

Ormai erano ore che eravamo li e si stava avvicinando il momento della conclusione del primo incontro.

Arrivarono degli addetti che la presero e la appesero dai polsi e le caviglie come fosse un prosciutto, un sacco, in modo che lo sperma non uscisse, poi la misero sulla bilancia e confrontando il peso iniziale capirono quanta sborra aveva in corpo e sopra di lei, a quel punto la misero appoggiata sullo scolatoio, in pratica la pancia si appoggiava a questo comodo cuscino e il culo, la figa, le gambe pendevano verso il basso da una parte e le tette e la faccia, con la bocca aperta dall’altra parte.
In questo modo tutto lo sperma colava fuori.

Tutte le addormentate venivano messe li, una affianco all’altra, anzi quasi accatastate, passando da un lato dello scolatoio si vedevano tutti i culi , le fighe, le gambe aperte, e dall’altra il resto.

Sul culo veniva messo un timbrino, con scritto di chi appartenesse e il peso di sperma .

Quindi passando c’era questo scolatoio lungo una cinquantina di metri dove di volta in volta venivano messe le addormentate dopo averle usate.
Ai due lati dello scolatoio c’erano delle poltrone dove i proprietari o i mariti o compagni si sedevano e si vedevano lo spettacolo, si fili di sborra che colavano, e chi voleva passava e le palpava, oppure le apriva di più o di meno le gambe o le chiappe.

Alla fine della colata, quindi dopo un 30 minuti, si prendeva il sapone liquido e si passava a pulirle, ognuno puliva quella che voleva.
Era bello vedere mia moglie pulita fin dentro dalle mani di altri’

Una volta pulite, venivano rivestite, chi era vestita normale ritornava normale, e chi invece aveva indossato indumenti da sexy da puttanella’. A questo punto ogni addormentata veniva caricata sull’auto del proprio proprietario e così si era pronti a tornare a casa e quando si sarebbero svegliate lgli si sarebbe raccontato solamente che’.si erano addormenate’.e i dolori che sentivano? Ma chissa?’.

Leave a Reply