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Racconti di Dominazione

L’education d’ophelie

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Le nostre menti unite, fuse verso desideri comuni, a provare sensazioni esaltanti, da molti giudicate perverse, ma le sole che sanno portare al vero piacere

Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e giudizi.

Grazie ai lettori di iomilu che mi seguono nella sezione raccolte, scambiando pareri ed intrecciando amicizie.

Come ogni giorno apro la mia casella mail, messaggi di amici, conoscenti, comenti ai miei racconti pubblicati, tra tanti una mail mi colpisce, poche righe, ma piene di intensità

Da: o’. @’com

..posso dirti solo una parola?

grazie… grazie, grazie…. sei illuminante!!!

per favore, sono in attesa di nuovi racconti… e della continuazione delle

“vacanze”… ti prego, quanto prima, anche se sicuramente &egrave una richiesta di

molti, non solo mia..

grazie comunque… davvero

o’.

LA MIA RISPOSTA NON SI FA ATTENDERE:

Da: master_master_40@hotmail.com

grazie per i compimenti, sempre molto graditi

illuminante…&egrave la prima volta che definiscono così i miei racconti

piacevole sentirselo dire

ma mi piacerebbe capire meglio

illuminante perch&egrave ti ha aperto un mondo nuovo?

perch&egrave ti ha portato a capire ciò che confusamente sentivi in te?

ad accettarti forse?

a risvegliare sogni nascosti di cui scioccamente ti vergognavi?

o per che altro?

mi farebbe piacere approfondire la tua conoscenza

ancora grazie per i complimenti

Master E.

CREDEVO CHE, COME QUASI SEMPRE ACCADE TUTTO FINISSE Lì, POCHI COMPLIMENTI, SEPPUR SENTITI E NULLA PIù, INVECE, QUASI IMMEDIATA UNA RISPOSTA:

Da:o’@’.com

buongiorno mio…mentore,

spero non ti infastidisca questo “affettuoso nomignolo”…. se vuoi che sia

più formale, fammelo presente per favore…

si, decisamente i tuoi racconti mi hanno…notevolmente chiarito, aiutato

nella comprensione di quanto provo… ed in un certo senso nel capire che

comunque tutte le mie pulsioni ed i miei desideri non sono così strani ed

anormali come “qualcuno” mi ha fatto ritenere finora…

il rapporto con il mio compagno in questo senso &egrave piuttosto inibito, quindi

molto, anzi troppo spesso mi sono trovata nella condizione del “vorrei

chiedere ma non posso”… solo perch&egrave consapevole di essere giudicata in modo

completamente sbagliato.. mentre mi sento invece molto propensa per qualcosa

di un po’ più trasgressivo.. magari scoprendolo/mi a piccole dosi, solo per non guastarmi la

..gioia di provare ogni volta nuove emozioni…

sono convinta di aver iniziato a percorrere la ..giusta strada per la

conoscenza e la consapevolezza… e sicuramente non posso tornare indietro,

proprio adesso che ho scoperto cosa voglio… conoscermi prima di tutto e

sentirmi bene… e per buona parte in un “ambito particolare” posso solo

ringraziarti…

un bacio

o’

NON POTEVO RESTARE INSENSIBILE A CIò, IL MIO ORGOGLIO SOLLECITATO, LA MIA AUTOSTIMA SMISURATA:

Da: master_master_40@hotmail.com

Affettuoso nomignolo, complimento indiretto, perch&egrave dovrebbe infastidirmi?

E’ anzi un piacere ed un onore. E quanto alla formalità…..non &egrave quello che

conta, non serve essere chiamati Signore o Padrone, non serve sentirsi dare

del Lei, altro &egrave l’importante, &egrave capire che l’amica, complice, compagna con

cui si dividono le emozioni sente ed &egrave veramente ciò che dice.

Certe sensazioni si leggono negli occhi, e se alcune espressioni

…formali…. escono e incredula stenti a riconoscerle dalla tua voce,

devono essere sentite, quasi animate di vita propria, non forzate o dovute,

altrimenti sarebbero solo sciocche rappresentazioni.

I tuoi desideri non sono ne strani ne anormali, nessun desiderio vero lo &egrave, e

chi ti fa credere ciò &egrave sciocco o inibito o semplicemente non consapevole,

ecco, la consapevolezza, questo &egrave uno dei punti principali e mi sembra che

tu, pian piano, stia prendendo consapevolezza di ciò che sei e che vuoi,

senza lasciarti fuorviare da tabù o convenzioni, e se in questo posso essere

tuo mentore…ne sono lieto.

quanto al chiedere……al “vorrei chiedere ma non posso”, non bisogna

chiedere, se ti trovi nella situazione del dover chiedere…..non va, non

funziona, il tuo master, la tua guida, il tuo compagno, deve sapere,

capirti, comprenderti, senza che tu debba chiedere, leggere in te i tuoi

desideri nascosti, riproporteli, magari sotto forma di ordini, di

imposizioni, ma ben sapendo che &egrave ciò che tu vuoi; portarti pian piano verso

i tuoi limiti, a superarli forse, capendo quali sono veramente insuperabili

e quali vuoi superare. Alternando dolcezza a decisione, coccole a durezza.

come tu desideri

farti sentire la sua mano sul corpo, scorrere piano sulla tua pelle,

sfiorare i tuoi capezzoli, leggera, per poi impadronirsi di te con

prepotenza, leggendo in te la gioia ed il piacere di essere sua, di

appartenergli.

dici che hai iniziato a percorrere la giusta strada, quella che ti può

portare alla consapevolezza, alla accettazione, parlamene, aprimi la tua

mente, senza vergogne, dammi i tuoi pensieri, perch&egrave li faccia miei.

E inoltre””..

mi piacerebbe…….iniziare a capirti di più, metterti alla prova se

vuoi,unire le nostre menti,mi piacerebbe,

ma bada che non &egrave un ordine, non ancora :-) solo una cosa che mi farebbe

molto molto piacere

mi piacerebbe che tu, stasera, sola, ti mettessi davanti ad uno specchio,

nella tua camera, o in bagno, fissando la tua immagine, e, sentendo la mia

presenza li con te, come se fossi seduto davanti a te, iniziassi a

spogliarti lentamente, molto lentamente, lasciando scivolare il tuo sguardo

sul tuo corpo, mostrandotelo come lo mostreresti a me, impudica, libera,

sentendo i tuoi occhi, come fossero i miei frugarti nei recessi più intimi,

scoprendoti a muoverti per mostrarti meglio, senza pudore. E poi, mi farebbe piacere, molto piacere che tu allacciassi alla tua caviglia destra un sottile

nastrino di seta o cotone, o una cavigliera, come se io la stringessi alla

tua caviglia, un simbolo di dedizione, di appartenenza quasi, il segno di

aver intrapreso insieme una strada, dandomi la tua mano e lasciandoti

guidare dolcemente ma con determinazione.

Infine, mi piacerebbe, molto, che tu mi mandassi una mail, nella quale,

dettagliatamente, descrivi ciò che i tuoi occhi hanno visto, come fossero i

miei, cio che la tua mente ha immaginato, ciò che il tuo corpo ha sentito,

provato, desiderato.

che ti aprissi a me.

Ripeto, solo una cosa che mi farebbe molto molto piacere……..

Master E.

Da: o’@’.com

Quando ti dico che sto acquistando consapevolezza…&egrave reale, uno dei modi in

cui lo faccio &egrave proprio quello in cui tu mi chiedi di descrivermi: di fronte ad uno specchio, cercando di notare quello che &egrave stato celato ai miei occhi fino ad oggi, le pulsioni che il mio cuore sentiva ma che la mia mente reprimeva…accettando anche quello che di meno bello vedo, quello che vorrei non ci fosse…

stasera lo farò con un’aspettativa nuova, con la certezza di averti con me, con il bisogno di mostrarmi completamente, così come sono, vera, reale, senza pudori ne’ impedimenti… guardare me stessa solo con la mia anima e non con i miei occhi… usare il famoso “sesto senso”, la percezione subliminale, che “abiura” e rinnega ogni forma di ipocrisia e trascende tutti gli altri sensi, che percepisce senza vedere, che comprende senza sentire, che realizza senza ascoltare e concretizza senza toccare… dedita e tesa a raccogliere ogni percezione, da descriverti accuratamente, senza tralasciare nessun minimo dettaglio, così come tu mi hai chiesto..

grazie per la comprensione….

o..

Da: master_master_40@hotmail.com

Stasera sentirai il mio sorriso accanto a te, e come ti dicevo, alternerò

dolcezza e decisione, per portarti lontano, se mi seguirai

credo di aver capito che intendi accondiscendere alla mia richiesta, ne sono

lieto, e so che farai ciò che ti ho chiesto con tutta te stessa, sentendoti

pervadere da sensazioni nuove, scoprendo la gioia ed il piacere di fare qualcosa per qualcuno, oltre che per te stessa.

so che la tua mail riuscirà a dirmi molto di te, usciranno i tuoi pensieri, la tua mente sarà un po più mia

visto che hai preso questa decisione, la giusta decisione (sorrido) vorrei fare una aggiunta:

dopo esserti spogliata, osservata a lungo con i miei occhi, accettata in ogni sfumatura (non esistono cose brutte ricorda, solo noi stessi), vorrei che tu posassi sui tuoi occhi una fascia, sentendo il buio attorno a te, sentendo i tuoi sensi liberarsi, e li, al buio, davanti a quello specchio che tu non vedi, davanti ai miei occhi, vorrei che le tue mani imparassero il tuo corpo, lo conoscessero sublimandolo vorrei che tu sentissi le mie dita guidare le tue, sulla tua pelle, mentre

ti offri a me, mentre ti conosci, come forse mai prima d’ora. forse, forse ripeto

sentirai il desiderio nascere in te, crescere il tuo respiro che ti accompagna, quasi guidando le tue mani

ascoltalo, ascolta il tuo respiro, il tuo desiderio

vivilo

ma……

dovrai negarti il piacere

per me

dedicandomi la tua rinuncia,e se il desiderio sarà forte

se il piacere starà per giungere, nell’attimo in cui sta per esplodere in te voglio che tu strappi la fascia dal tuo viso ti fissi allo specchio

vedendo la tua anima riflessa vedendoti mentre

a fatica

rinunci al piacere per me, per noi.

so che riceverò una lunga mail, piena di particolari, piena di te

so che stanotte, domani, la tua mano, i tuoi occhi scenderanno su quel nastrino che hai stretto alla caviglia destra e mi sentirai li accanto a te e ti sentirai un pò mia

ed &egrave ciò che vuoi

seguimi o.., e ti porterò lontano

Master E.

Da: o’@’com

… una preda, nelle mani del suo cacciatore… l’acre odore della paura, perch&egrave completamente all’oscuro, inconsapevole di quello che potrebbe occorrerle…

con questo spirito mi sono avvicinata ieri sera allo specchio della mia camera, quella camera in cui dovrei condividere tutti i miei pensieri, le mie emozioni, le mie pulsioni… e che invece conosce molti momenti nascosti, agli occhi di tutti, pensieri, fotografie, sensazioni, emozioni, cercate solo per il mio esclusivo piacere, per la mia comprensione… per provare a seguire quello che realmente sono, senza paura di giudizi o valutazioni…

con uno spirito nuovo, con la sottile paura di non essere completamente libera nella mia mente, di non essere in grado di percepire completamente tutte le ..sfumature per poi descrivertele…

mi sono avvicinata a quello specchio ed ho visto me, una nuova me…

gli occhi maliziosi e sorridenti, preparati all’idea di un’esperienza nuova, i capelli biondi, i vestiti… tutto mi &egrave apparso in una veste diversa, forse più matura, sicuramente più “piena”… ho iniziato a spogliarmi, lentamente, dosando ogni movimento, tesa a ricavare piacere e soddisfazione da ogni sfioramento del tessuto sulla pelle, del contatto delle mani con ogni altra parte del corpo, movimenti lenti, accennati, misurati… dei suoni leggeri, sfumati, per aiutare la mente a liberarsi..il suono dell’oceano, con il rumore della risacca, i gabbiani… il rilassamento assoluto…

la prima cosa: un sottile nastro di seta nera, sottile, legato alla caviglia destra, quasi impercettibile, ma presente… il segno della tua presenza, della mia volontà di appartenerti, almeno in quel momento, di essere tua… mi sono guardata nuovamente, prima di iniziare tutto…

e mi sono vista diversa: bellissima…

quindi la maglia, sfilata lentamente, con una gestualità sensuale.. i seni prorompenti, protesi, quasi a voler uscire dal reggiseno… non &egrave ancora il momento.. calma…

la gonna, lunga, in tessuto leggero, sottile che si posa in terra.. le mie gambe, lisce e morbide si muovono, ondeggiando, seguendo un ritmo invisibile ‘ sono le tue mani che mi slacciano il reggiseno, che soppesano la morbidezza dei miei seni, che li avvolgono, raccogliendoli al loro interno… e poi più giù, scendono sul ventre, sul sottile filo laterale del perizoma… un brivido che mi attraversa tutta la schiena… i tuoi occhi sul mio fondoschiena, guardano le mie mani giocare con le natiche, constatarne la rotondità, salire fino alla curva delle reni, pronunciata, evidente… e provare un brivido nel sentirti strappare con forza il mio perizoma, rimanendo lì, nuda sotto il tuo sguardo, solo con i sabot, rapita come un cobra di fronte al suo incantatore, con gli occhi spalancati, quasi a volersi saziare di un’immagine mai vista, eppure così conosciuta…

le tue mani… così sognate, che celano ai miei occhi tutto, che prendono adesso la benda posata sul mobile vicino allo specchio, che li chiudono, per non permettermi di capire in anticipo quello che vorrai fare, dove vorrai posarti, leggero come le ali di una farfalla, potente ed irruento come un ciclone che si abbatte sulle coste, spazzando via ogni cosa che incontra sul suo cammino ..

E adesso il tuo tocco… quasi un soffio, mentre percorre ogni cm. della mia pelle, deciso, esigente, da padrone mentre non si fa sfuggire ogni più piccola piega, ogni protuberanza, ogni mio respiro, lungo i punti più sensibili scorsi sulla mia pelle… sorrido alla mia immagine riflessa, sotto il tuo sguardo, mi fai sentire bene, mi sto rilassando, pronta a raccogliere ogni singola emozione…mi sembra quasi di ascoltare la tua voce dedicarmi attenzioni, quasi a voler accelerare il mio orgasmo, il raggiungimento di piacere massimo, la sublimazione del corpo con lo spirito… sono molto vicina al raggiungimento di quel piacere, le tue mani mi illanguidiscono, vibrano al mio interno, suonano tutti i miei strumenti alla perfezione, come un esperto concertista, con il suo pianoforte preferito, presso il quale abbia trascorso anni ed anni ad esercitarsi… mi stupisco quasi della tua capacità di comprendermi così a fondo, di sentirmi giungere all’estasi profonda, completa, alla divinazione dell’anima… il respiro si fa corto, spezzato… la voce si innalza, si addolcisce… un calore diffuso si dipana dal centro del mio io… ci sono quasi… vicino, così vicino… ancora un po’…

…..e poi il sacrificio estremo… dio quanta difficoltà … le tue mani che si staccano violente, che troncano di colpo la mia ricerca del piacere, spasmodica e assoluta, che mi lasciano insoddisfatta, triste… incompleta…

….felice… fiera…estremamente orgogliosa per averti saputo dedicare il mio sacrificio… mi tolgo la benda, accarezzo il nastro alla caviglia….&egrave stato bello averti… e rinunciare a qualcosa per te…

sarà una lunga notte questa, un lungo cammino interiore…prendimi per mano, sarà stupendo farlo insieme..

grazie mio mentore….

o’.

Da: master_master_40@hotmail.com

Sapevo …. che non mi avresti deluso

sapevo che ti saresti offerta a me, felice di ciò, un pò stupita forse nel

comprendere la tua gioia ad offrirti, all’obbedire.

Sapevo che ti saresti vista diversa, nuova, sicuramente splendida, sapendo

che i miei occhi ti stavano osservando, scrutando

sapevo che avresti provato un brivido nel sentirli scorrere sulla tua pelle,

quasi a violarla impunemente, a scoprire ogni tuo segreto, a spiare ogni tuo

ansimo, ogni tua tensione.

sapevo che, in quello specchio avresti visto la vera te stessa, la tua

anima, ciò che realmente sei e stai scoprendo, con gioia

che da ieri sera la tua camera non sarà più solo tua, ma nostra, mi sentirai

li presente, sempre

a volte, ti vergognerai sapendo che sono li

altre desidererai sentire più decisa la mia presenza

altre implorerai mentalmente il mio nome mentre le tue mani si muovono su te

si ili, affronteremo assieme questa strada, lentamente, verso la gioia ed

il piacere, verso noi stessi.

so che la notte &egrave stata agitata da mille sogni, fantasie, desideri

so che sentivi il tuo corpo urlare

so che stamani, al risveglio, avresti voluto sentirmi li, ad abbracciarti

con forza, muovendo le mie mani su te, facendoti mia.

Pian piano ili, con calma

imparando il piacere di darsi

il piacere di negarsi il piacere perch&egrave qualcuno che stai imparando a

riconoscere come padrone te lo ha chiesto

la gioia di sentire le tue labbra mormorare….Padrone, ed esserne fiera.

Stasera ili, stasera sarai di nuovo mia

stasera sarai ancora davanti a quello specchio

ancora una volta ti spoglierai lentamente davanti a me, molto lentamente,

sentendo e gustando la stoffa che scivola sulla tua pelle eccitata,

lasciando correre lo sguardo al nostro nastrino, fiera e felice di sentirlo

stringerti le carni, osserverai il tuo corpo, sapendolo mio, a lungo,

trattenendo il desiderio di accarezzarlo.

poi, ti siederai di fronte a quello specchio, in quella camera che non

ospita più solo tue fantasie, ma ora &egrave nostra, accarezzerai piano le tue

gambe, spalancate davanti a me, lasciando scorrere la mano sulla liscia

pelle delle cosce, all’interno, più su, verso la peluria riccia del pube,

già fremente, ma senza sfiorarla, chinandoti in avanti, lo sguardo fiero e

felice, sentendo il tuo odore di donna salire da te, pervadere la stanza,

riempirti le narici e scoppiarti nel cervello; i primi umori bagnarti, i

seni gonfi di desiderio nella spasmodica attesa di una carezza, dolce o

decisa, i capezzoli svettanti, impudichi.

lentamente, molto lentamente infilerai un collant, lisciandolo con cura

sulle gambe, sollevando il bacino e sentendolo stringere le tue natiche,

insinuarsi in te, impregnandosi dei tuoi umori.

lo afferrerai tirandolo con decisione, come sai che io farei, sentendolo

accarezzarti sfacciatamente il clitoride, muovendo il bacino per meglio

apprezzare quella carezza sfrontata.

senza distogliere lo sguardo da te

e lascerai che la tua mano scivoli tra le tue gambe, aperta, quasi a

racchiudere il tuo sesso, stringendola piano, sentendo le dita muoversi come

animate da vita propria, sopra il collant

sentirai il clitoride gonfio di desiderio, sfregandolo con le dita

attraverso il collant, premendolo

più rapida

più veloce

il respiro che si ingrossa

un gorgogliare indistinto nella gola

il respiro a tratti trattenuto

per momenti sempre più lunghi

il piacere che aumenta

cresce

il timore di un mio diniego

e a mano che si muove più rapida quasi ad avvicinare il momento del piacere

sentendo i tuoi umori impregnare il collant

zuppo di te

bagnare le tue dita

i muscoli tesi

un velo di sudore

movimenti scomposti

osceni forse

con il piacere di vederli

ed ecco la mia voce improvvisa

IN GINOCCHIO

ti lascerai scivolare in ginocchio attaccata allo specchio

movimenti rapidi della mano

ancora la mia voce

“schiaffeggiati il clitoride”

“ORA”

un attimo di paura

ma solo un attimo

poi la tua mano colpisce tra le gambe

piano dapprima

poi più forte

come sai che io voglio

i tuoi occhi sbarrati in te

il viso stravolto dal desiderio

“ora accarezzati di nuovo datti il piacere

ma sempre attraverso il collant”

ora le tue dita sono ansiose

il tuo corpo urla dal desiderio

la tua lingua cerca la tua immagine riflessa

il freddo dello specchio

la bagni di saliva

bevi la tua saliva

mentre il piacere obnubila la mente

ti annulla

solo tu ed io

ORA ili

ora puoi abbandonarti al piacere

donarmelo

intenso come tu lo desideri

occhi sbarrati

suoni inarticolati

e la gioia di essere mia

……………………..

poi…..

potrai lentamente aspettare che il respiro tornio normale

che il cuore rallenti

sfilerai il collant che riporrai con cura

e

non dovrai lavarti

voglio che tutta la notte il tuo odore

il tuo piacere

asciughino sulla tua pelle

respirandolo

con me

e domattina

infilerai quei collant

ancora odorosi di te

e li porterai per tutto il giorno

senza slip

lasciando che ti accarezzino come io ti accarezzerei

ovunque

tra la gente

sola, al supermercato o in cucina

sempre mia

ed ovviamente mi scriverai descrivendo come hai obbedito

ciò che hai provato

sentito

ciò che ancora ti manca e vuoi.

Non deludermi

Master E.

Da: o’.@’com

grazie mio signore per aver risposto.. per avermi comandato ancora… per avermi riconosciuto e compreso, per avermi concesso di provare di nuovo quelle emozioni che stasera sono certa di riuscire a sentire, più intense, forse, più penetranti…complice e compartecipe, carnefice ed inquisitore, trasformandomi in vittima compiacente…

la tua schiava….

POI””’.LUNGHE ORE, GIORNATE DI WEEK END, AL RITORNO APRO LA POSTA, SCORRO LE MAIL CERCANDO LA TUA, NON C’E’! UN MOTO DI DELUSIONE, UNA PICCOLA AMAREZZA, AVEVO CREDUTO DI TROVARE QUALCOSA IN TE, ED INVECE””..

Le nostre menti unite, fuse verso desideri comuni, a provare sensazioni esaltanti, da molti giudicate perverse, ma le sole che sanno portare al vero piacere

Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e giudizi.

Grazie ai lettori di iomilu che mi seguono nella sezione raccolte, scambiando pareri ed intrecciando amicizie.

***

IMPROVVISA, INASPETTATA ORMAI, UNA TUA MAIL NELLA CASELLA DI POSTA, IL TUO NICK CHE OCCHIEGGIA, LA APRO, LEGGO

Da: o’..@’com

..mio signore, prostrata in ginocchio, con il capo cosparso, ti chiedo perdono…

scusami se ho potuto eseguire il mio compito solo a metà… non riesco a mandarti il resoconto di quanto…compiuto, ho un casino atroce in ufficio.. e tra lavoro, impegni e qualche collega malato sono in fase di disperazione…

…cerco di fare il possibile per domani…. non escludermi da quanto mi hai dato fin’ora…

..magari puniscimi, per ogni momento di attesa vana… ma non escludermi…

servilmente tua

o….

LEGGO LENTAMENTE, CHIUDO LA MAIL, SENZA RISPONDERE, IL TEMPO SCORRE, MINUTI, ORE, ANCORA UNA MAIL, ANCORA IL TUO NICK

Da: o ‘@”com

mio signore, la mia attesa spasmodica potrebbe essere una punizione..

anche se non voglio assolutamente pensare di poterti suggerire cosa fare…

so che sto guardando ogni pochi minuti la mia casella….non riesco a concentrarmi…

&egrave..doloroso attendere… ma saprò essere paziente…e fiera nella tua attesa

come mi vuoi…

tuo angelo decaduto…

..non volevo deluderti mio signore…

sapevo che “poche parole” di scusa non avrebbero potuto … mitigare l’errore di non essere stata celere e pronta a descrivere quanto eseguito… per questo sono anche consapevole della portata della tua meritata punizione, che sicuramente sarà ..poderosa… ma saprò affrontarla, con dignità, per non perdere la tua considerazione, qualunque essa sia…

questo &egrave quanto avrei voluto raccontarti…

mi sono seduta davanti al mio enorme specchio, nella camera che ti &egrave già familiare…

i tuoi occhi che guardano la stessa immagine che sto vedendo io,

che osservano con attenzione ogni mio movimento, lento ma deciso, inesorabile,

attento ad ogni singola sfumatura del mio corpo, ogni smorfia del mio viso…

inizio a spogliarmi, lentamente…un vestito nero, corto…le tue mani mi aiutano, facendo scendere la lampo che lo percorre in tutta la sua lunghezza…

una lunga apertura, che mostra ancora di più

il mio lungo collo, lasciato scoperto dai capelli appuntati sulla sommità della testa… dalla base della nuca fino all’incavo dei reni…. una lunga carezza leggera, il tessuto che serico scende impercettibilmente, cade alle caviglie, coprendo per un attimo il nastro che imprigiona la mia caviglia,

che mi unisce a te in un legame indissolubile, che trattiene e racchiude in se’ tutti i miei sensi, tutti i miei desideri, simbolo della mia anima…tolgo ogni ulteriore barriera, rimanendo completamente nuda, orgogliosa ed impudica alla tua vista… sfidandoti quasi a guardarmi, bella e fiera come non mai….. mi siedo, aprendo le gambe, mostrandomi in un modo in cui molti considererebbero osceno,

in tutta la mia intimità…

i miei umori che si manifestano prepotenti, sono visibili ai tuoi occhi, le mie labbra sono…gonfie, viscide, brillanti… sembrano luccicare sotto la luce, risplendere di una vita indipendente, proprio come una pietra preziosa, posta sotto il sole.. sintomo di un’eccitazione ormai difficilmente contenuta…

eppure so che posso solo guardare il mio monte di venere completamente depilato, rosaceo… che le mie mani non possono toccare fino al tuo ordine la mia pelle morbida, vogliosa…sorridi.. conosci i miei desideri, la mia voglia… ancora non &egrave il momento, aspetto

ascolto il tuo ordine:- indossa ciò che ho preparato per te…

obbedisco mio signore…

prendo il collant dal cassetto, lo sfilo e lo indosso…

lentamente con cura, facendo stridere le unghie sulla lycra, quasi fosse un rituale…

i tuoi occhi mi guardano, sfrontati, dolci, sorridenti… leggo un muto assenso, posso

lasciare che le mie pulsioni prendano corpo, che le mie mani si muovano..

provo ad entrare e subito un NO deciso… devo farlo da sopra il collant…

obbedisco, cerco il clitoride, gonfio, osceno, un’escrescenza rossa, evidente,

resa ancor più evidente dall’accurata depilazione… le labbra pulsanti, sotto l’impudica

carezza, l’orifizio bagnato, il collant umido, impregnato dei miei liquidi

…eppure ancora non posso esplodere…

la tua voce imperiosa IN GINOCCHIO

mi lascio calare, con le natiche sui talloni

SCHIAFFEGGIATI

ORA

perplessa forse,

stupita

obbediente

devota al mio padrone

il piacere aumenta

si intensifica

violento

pulsante

il timore di non resistere

di cedere senza il tuo comando

no, non ancora…

guardi il mio viso stravolto

le mie smorfie deformanti

gli occhi chiusi

in attesa di un altro comandamento

un ordine da eseguire…

presto, ti supplico…

vorrei gridarlo, invece il silenzio mi circonda

mi attanaglia… non resisto e tu lo vedi

ORA PUOI ACCAREZZARTI

ORA PICCOLA

lasciva ed impudica mi permetto il piacere

un’esplosione intensa, attesa, viscerale,

..mi sento tua…TUA.. COMPLETAMENTE…

UNICA, BELLISSIMA…

i lineamenti finalmente distesi…

guardo in terra.. ho bagnato anche li’, dovrò ripulire…

sorridi…

mi sfilo i collant

NON LAVARTI

&egrave il tuo ordine

ed io eseguo…

te ne vai lasciandomi soddisfatti di aver atteso,

di averti donato il mio piacere solo quando me lo hai richiesto…

averti saputo aspettare, compiacere….

ho toccato il collant, l’ho odorato… sa di me, profondamente..

l’ho riposto così, racchiuso in una piccola scatola di plastica trasparente…

domani, mi sono detta… posso indossarli pensandoti, desiderandoti,

ogni istante, ascoltando le pulsioni del mio clitoride, che si strofina,

in cerca di una piccola, minima gratifica… in attesa di un nuovo ordine

grazie per avermi fatto sentire ancora BELLISSIMA..

il tuo angelo decaduto, la tua “strega perversa”..

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

La tua sottomissione tenta di trasparire dalle tue righe, dalla descrizione che fai del tuo corpo davanti a me, in attesa, di ciò che senti nascere in te, da ciò che vorresti vivere, dal desiderio di sentire la tua mente totalmente mia.

Eppure sai bene di non poter sfuggire ad una punizione, una punizione meritata, che esula da scusanti quali il lavoro, il week end, una punizione dovuta.

So che la tua mente, la notte, ha cercato immagini di te, il capo chino, pronta a ciò che ti spetta; la tua mente ha cercato di disegnare situazioni che portassero il tuo corpo ad essere colpito, la tua mente ad essere umiliata, il tuo essere liquefatto davanti a me, sentendo in ciò l’eccitazione riprenderti, desiderando mani forti, decise, le mie mani, sul tuo corpo, battere con forza le tue natiche, sentirle bruciare sapendo che il rossore violento dipinge la tua pelle, attendere con ansia e timore il nuovo colpo, una attesa fatta di spasimi, di singhiozzi trattenuti, di umori che assurdamente bagnano le tue cosce.

So che la tua mente ha immaginato la mia voce, l’ha sentita, penetrarti il cervello, ordinandoti di stringere tra le mani un flessibile ramo di bambù, sottile, sibilante nell’aria, ricoperto di piccoli noduli, tracce di gemme strappate; la mia voce ordinarti di appoggiare le mani sulla scrivania, il bacino spinto indietro, verso me, la gonna sollevata in vita, il perizoma abbassato a forza a metà coscia, simulacro di donna da strada, di prostituta pronta a soddisfare le voglie di un cliente, senza neppure il tempo di spogliarsi, eppure sentendoti femmina come non mai, pronta a donarti completamente, sentirti penetrata, violata in ogni tuo essere, vivere i tuoi desideri più perversi.

So che hai immaginato la mia voce decisa sibilare un ordine perentorio, hai immaginato di obbedire con un fremito sollevando la mano brandendo il bambù, sentendone le nodosità graffiarti il palmo della mano, restare un attimo sospesa in aria e, con un filo di voce scandire un numero

– 1

e la mano si muove rapida verso il basso, seppur frenata da un sussulto di razionalità, di autoconservazione, il bruciante contatto sulla tua pelle, un singulto ingoiato con orgoglio

Ancora la mia voce, immaginata, presente, reale

“più forte, voglio vedere la tua pelle segnarsi, bruciare al contatto con il bambù mosso dalla tua mano, che ti assegna la punizione che sai di meritare, trattenendo le lacrime, in silenzio, contando i colpi, donandomi il tuo dolore”

Immagini la tua mano, più decisa ora tagliare l’aria, abbattersi su te, senza pietà, facendoti stringere le natiche al contatto con il legno, togliendoti per un attimo il respiro, per poi sussurrare

– 2 Padrone

– 3 Padrone

– 4 Padrone

– 5 Padrone

le natiche in fiamme, l’immaginazione &egrave così forte, così reale che ti sembra quasi di sentirle realmente bruciare, senti realmente in te l’attesa del nuovo colpo, lo sforzo e la lotta con te stesa per colpire più forte, il movimento rapido, deciso, sotto il mio sguardo

– 6 Padrone

– ”’. Padrone

– 10 Padrone

e finalmente la mia voce dirti

“Basta così”

le gambe molli, il sudore che copre il tuo corpo, socchiudi gli occhi e ti ritrovi sola, davanti allo specchio, il viso stravolto dal desiderio, le cosce bagnate di umori, l’eccitazione a vette impensate, realizzando che tutto ciò erano solo tue fantasie, attesa della mia punizione

che sai giungerà

che sai di meritare

che, in fondo, speri sia dura, umiliandoti e sottomettendoti

anima e corpo.

La punizione, già la punizione

Ben diversa da quella che tu, appena ora hai sognato, desiderato forse, su cui hai a lungo fantasticato’eccitandoti.

ORA

APPENA LEGGERAI QUESTA MAIL

TI CHINERAI A SFIORARE IL NASTRINO CHE CINGE LA TUA CAVIGLIA, LO ACCAREZZERAI, SAPENDOMI LI

DAVANTI A TE

E CON UN COLPO DECISO DI FORBICE LO TAGLIERAI,

ABBANDONERA’ il tuo corpo, il segno della tua appartenenza a me, forse un addio, forse solo una punizione temporanea, forse un inizio di punizione più dura

Forse’forse’forse’

Sarai tu a dovermi dimostrare la tua dedizione, la tua sottomissione, il tuo desiderio di essere mia

Senza pudori, tabù, vergogne.

Stupiscimi!

Dammi te stessa, il tuo dolore e la tua umiliazione, felice di essere, sentirti, un angelo decaduto.

Master E.

Da: o’@”com

…..obbedisco….padrone

non più angelo decaduto….

solo anima piangente

smarrita

spogliata della sua identità,

piccoli occhi che non vedono,

cucciolo di cane senza il suo padrone

fiore senza odore,

cibo senza sapore,

inutile oggetto senza nome,

senza funzionalità

senza vita

parola vuota

priva di significato….

e tale rimarrò, nell’ombra,

nella più completa cecità,

in tua attesa,aspettando quella luce che possa rischiararmi,

aspettando un segno della tua presenza,

che mi restituisca quanto perduto,

alla ricerca della mia identità

da ritrovare solo all’interno di un tuo comando,

inesorabile,

inequivocabile,

indiscutibile,

identificante…

un inutile essere…

mio padrone

solo un vuoto infinito mi pervade..

ti prego tendimi la mano,

raccoglimi, cura le mie ali

e fammi volare di nuovo…

senza nome

in ogni singolo istante…

non posso sperare, desiderare, cercare, volere, sognare, agognare

niente di diverso

mio Signore

mio Unico Simulacro di gioia

Unico ed agognato Mentore

Maestro e Padrone

concedimi la Tua clemenza

il Tuo perdono

il Tuo legame,

il Tuo nastro,

simbolo di Schiavitù,

Unico Segno della mia Assoluta Dedizione,

del mio Significato,

Unica ragione del mio sacrificato orgoglio

perdonami per la mia negligenza, da bambina irrazionale e cattiva

perdonami per non aver potuto trovare il modo di compiacerti

ti supplico

fammi essere di nuovo in Tuo possesso

risplendere della tua luce

unica e pallida luna,

inerte e buia senza il suo sole…

o’.

Da: master_master_40@hotmail.com

Quel piccolo nastrino, denso di significato, ora giace accanto a te, sulla tua scrivania, muto monito ai tuoi errori, punizione cercata, sperata, inattesa in questi termini forse, eppure accettata con umiltà, con la consapevolezza di ciò che sei stata e che vorresti tornare ad essere per me.

Allieva, ancella, schiava

complice consenziente e desiderosa di imparare

l’assenza di quel nastrino brucia sulla tua pelle, ti fa sentire smarrita, come abbandonata in un bosco sconosciuto, nel quale iniziavi ad intravedere la luce e che di colpo ha richiuso su te le sue fronde.

Rivorresti quel nastrino, vorresti sentire le mie dita annodarlo, stringere la tua carne

vorresti ancora poterlo accarezzare lentamente sentendomi accanto a te

la mia assenza ecco ciò che senti ora

sai che non &egrave così, non ancora

sai che, da buon maestro, saprò comprendere i tuoi primi errori

ma quel nastrino andrà riguadagnato, con dedizione

sincerità

obbedienza assoluta.

assolvendo ogni compito con prontezza

vuotando la mente e lasciando che la colmi di me.

E’ questo che vuoi?

E’ questo che brami e desideri?

e’ per ottenere questo che sei pronta a tutto? ad annullarti in me per risorgere dalle tue ceneri? novella fenice che porge al suo Padrone un guinzaglio che le cinge il collo chiedendole di guidarla, farla sua, portarla lontano

verso i suoi limiti ed oltre

felice di superarli

E’ questo che vuoi?

Non basta una punizione psicologica per il tuo disobbedire, per il non aver posto me, noi, sopra ogni altra cosa.

Pur triste, schiacciante mentalmente, non basta

Qualcosa di più pretendo da te

Qualcosa che il tuo corpo e la tua mente mi daranno

Stasera, a casa tua

Rientrando dal lavoro, la mente in subbuglio, il mio pensiero in te, l’ansia che ti attanaglia lo stomaco, la tristezza per la nudità della tua caviglia, il sentirla vuota di me, il sentirti abbandonata, eppur desiderosa di tendermi la mano, lasciando che ti porti in alto, degradandoti forse

Ma la degradazione non &egrave forse sublimazione di se stessi? Rinascita ad un nuovo mondo?

Mi hai detto che questo &egrave ciò che vuoi.

Stasera ophelie

Accaldata entrerai a casa tua, toglierai le scarpe, a piedi nudi, come sai che io ti voglio, sempre, davanti a me.

Sentirai la mia presenza, la mia mente li con te, mentre ti dirigerai in cucina, lentamente, guardandoti attorno in quell’ambiente familiare eppur vedendolo nuovo, nostro.

Le tue mani apriranno frementi il frigorifero, gli occhi si poseranno su un cestello di carote, le afferreranno, tremanti. Posandole sul lavello, pulendole, raschiandone la superficie, lisciandole, sentendo il mio sguardo

Sentendo la mia voce

Incitarti

Sentendo formarsi nella mente mille fantasie

Perverse

Eccitanti

Spasmodicamente volute

Prenderai due di quegli ortaggi, chiudendoti in bagno

Sollevando lentamente la gonna guardando allo specchio il tuo viso

Sapendo che ti sto guardando

Ti siederai sulla tazza del water, le gambe oscenamente spalancate

Felicemente aperte a me

Il minuscolo lembo di stoffa che ti copre l’intimità che tanto vorresti io violassi

Con durezza e decisione, offrendomela.

Fissandomi negli occhi rilasserai i tuoi muscoli, il viso in fiamme, davanti a me, contraendo ritmicamente la vescica, spingendo per ciò che, con durezza ti ho ordinato

“Davanti a me cagna, voglio vederti fare pipì, nel perizoma, bagnarlo del tuo caldo liquido, il tessuto che si impregna, mescolando umori ed urina, ingiallendo appena, mentre un liquido calore ti bagna le cosce, facendoti avvampare di vergogna, ma continuando obbediente, fiera di obbedirmi, seguirmi.

Allora, e solo allora, le tue dita lo scosteranno lentamente

Scoprendoti eccitata, umida e pronta, ansante negli spasimi del desiderio.

Lascerai che una carota scorra tra le labbra, bagnandosi di te, la muoverai davanti a me, mostrandoti, laida ed eccitata, aspettando un mio cenno per lasciar scivolare in te quell’ortaggio, simulacro del mio sesso eretto, spingerlo in fondo, muovendolo ritmicamente, a colpi rapidi alternati a lunghe immobilità, il busto chinato su te, assaporando odori tuoi, che vorresti donarmi, più veloce, il piacere che aumenta, soffocandoti, strozzandoti in gola urla e mugolii.

“Ora l’altra carota”

quasi uno schiaffo le mie parole

tremante di eccitazione e vergogna afferri l’altro ortaggio, temi cio che ti chiederò, eppure lo desideri

“apri le natiche, mostrami i tuoi più intimi segreti, le tue voglie più nascoste”

le tue dita stringono la carne, la tirano lateralmente, mentre scivoli in avanti, sollevando il bacino

mostrandoti

il tuo sfintere scuro, le piegoline contratte, mentre sfrontata ed oscena la prima carota spunta dalla tua vulva

“Ora, davanti a me”

senza esitare appoggi la carota allo sfintere, premi piano, senti la tensione, resistenza che piano cede, un lieve dolore, ma non esiti

con un lungo sospiro la fai scivolare in te

riempita

colma

“Ora, davanti a me”

le mani ansiose si muovono

il corpo scosso da sussulti incontrollati

il sudore che copre la pelle

ed il tuo odore che riempie la stanza

il corpo scosso da tremiti incontrollati

da sussulti

più ravvicinati

senza respirare

gli occhi nei miei

vuoti

eppure vogliosi e grati

“fermati, subito”

volti il capo, vorresti fingere di non aver capito, ma il mio sguardo &egrave come un deciso strappo, un colpo alle tue braccia.

Sfili con un dolore quasi fisico le carote, vuota, le gambe tremanti nel negarti i piacere, offrendomi il tuo sacrificio, accettando la punizione.

Ma non &egrave tutto piccola, uscirai lentamente, cercando di ritrovare lucidità, controllo.

Cercando di frenare gli spasimi del tuo ventre, lo slip bagnato di pipì che rinfocola la tua vergogna. Tornerai in cucina e triterai con cura quelle carote che sanno di te, pregne di odori e sapori tuoi e’ a cena; le gusterai, senza condimenti, solo con i tuoi afrori, temendo che altri li colgano, stringendo le gambe e cercando di annullare la voglia prepotente che ti assale, sempre più.

E forse, allora, sarai un poco più mia.

Ti rimetterai davanti allo schermo del PC e, affiderai ad una mail ciò che hai vissuto, ciò che vorresti vivere, fin dove vorresti farti trascinare, con gioia e devozione.

Buona notte, agitata da voglie negate e desideri inespressi, con me nella mente, sperando di essere mia, aspettando che la tua dedizione ti faccia riconquistare quel nastrino di cui ora, più di tutto, senti l’assenza.

Master E.

Da: o’@”com

… schiacciata la mia volontà, soppresso ogni mio orgoglio, calpestata ogni mia dignità…..

..cosa altro mi rimane se non lasciare che ogni minimo, piccolo, inutile mio pensiero sia unico riflesso del tuo Sommo Essere?

con immensa gioia, profondo ludibrio ed immensa vergogna, inimmaginabile sebbene conflittuale piacere eseguirò ogni tuo comando,

riconoscendomi nel tuo desiderio, gioendo per ogni punizione esaltandomi in ogni dolore, sublimandomi per ogni umiliazione vorrai infliggermi…

profonda e determinante nella rinascita di un nuovo essere

ineluttabile seppur doloroso percorso per trovare nuovamente

il Mio Maestro

la Mia Unica Guida

la Mano Esclusiva

che ha saputo far emergere l’altra me…la mia parte oscura, il mio aspetto splendente nel buio totale

libera dalle remore dai pregiudizi, dai vincoli, da ogni forma di costrizione se non quella provata in Tua assenza al di fuori del Tuo nastro, al di fuori delle Tue catene, al di fuori del Tuo pensiero

necessario come il sole per un fiore

…ho bisogno di te, per questo sarò ancora una volta

schiava docile, obbediente, umiliando il mio smisurato orgoglio testimone della Tua grandezza

domani avrai lettura della mia…profonda prostrazione

novella araba fenice

Le nostre menti unite, fuse verso desideri comuni, a provare sensazioni esaltanti, da molti giudicate perverse, ma le sole che sanno portare al vero piacere

Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e giudizi.

Grazie ai lettori di iomilu che mi seguono nella sezione raccolte, scambiando pareri ed intrecciando amicizie.

***

LA MATTINA DOPO, PUNTUALMENTE, UNA TUA MAIL OCCHIEGGIA NELLA MIA CASELLA DI POSTA, LA APRO, LA LEGGO, LENTAMENTE

Da:o’@’com

..lacrime sono sgorgate dal mio viso, dal mio animo piegato, spezzato, ferito, umiliato

dimesso ed abbattuto

inconsapevolmente felice, fiero ed orgoglioso per aver eseguito alla perfezione ogni tuo ordine

Mio Padrone

con estrema riluttanza per la prova dura, difficile, denigrante

prima di rientrare a casa mi sono fermata ad acquistare un cestello di carote, arrossendo di fronte al negoziante inconsapevole della loro funzione, della loro importanza per il mio essere..

sono rientrata quasi inebetita, stordita e sorpresa dalla mia risolutezza

non sapevo di avere alcuni amici a cena, ho iniziato a preparare un risotto, spinaci e carote…

ne ho pulite due in più, con le gote che si arrossavano

come una bambina di fronte al suo primo amore

con il mio compagno che mi chiedeva:

– cos’hai?… niente, solo un po’ di caldo…

con una scusa banale sono scappata un attimo in bagno

mi sono guardata… gli occhi, quegli occhi grigi

che mi sono sempre sembrati un po’ strani con quel colore,

indefiniti, ne’ chiaro ne’ scuro..

fieri, orgogliosi, attenti, acuti

adesso hanno solo un’indefinibile espressione…

paura? rispetto? fierezza? orgoglio?

no.. forse solo voglia di donarTi il mio sacrificio..

un altro piccolo pezzetto di me che scompare,

un’altra piccola morte, per permettermi una nuova rinascita…

nel Tuo Immenso Essere, solo nel tuo pensiero…

solo Tu

non &egrave nemmeno così difficile eseguire il mio compito

questo &egrave quello che mi hai chiesto…

adesso &egrave mutato il mio spirito

quello che poteva essere una prova estremamente umiliante

&egrave diventato un..sacrificio necessario, dovuto…

un fioretto da compiere, un’esaltazione del mio Signore..

Ho guardato il sottile filo del perizoma…bagnato, gocciolante…

aspettando un tuo cenno

Sorridendo quasi

i tuoi sessi…

già due

come i miei orifizi…

a cui hai permesso la “donazione” di un piacere incompiuto, cessando la penetrazione un secondo prima di giungere a compimento…

con il viso rigato di lacrime sono uscita dal bagno, sono tornata in cucina…

ho posato i miei due simulacri per concludere la preparazione della cena…

non ho cessato un attimo di lacrimare…

ho atteso un attimo

pensando a quanto il mio orgoglio fosse piegato

pensando al perch&egrave Ti ho permesso tutto questo …. perch&egrave sono smarrita senza di Te

Mio Padrone…

perch&egrave atterrisci la mia volontà solo con il Tuo Sublime pensiero…

Felice ho mangiato il frutto

del mio sacrificio…con ..deprecabile gioia,

sentendolo come se fosse carne viva, cuore pulsante…le mie viscere, un gatto che si nutre della sua placenta dopo la nascita dei piccoli…

piegata ma felice…obbediente

il Tuo Lucifero

SO CHE IN TE BRUCIA L’ANSIA DELL’ATTESA DI UNA MIA RISPOSTA, DI UN MIO CENNO, DI UN SEGNALE, UN PERDONO FORSE, MA LASCIO CHE, LENTE, SCORRANO LE ORE, SENZA RISPONDERE, ED ECCO UNA TUA NUOVA MAIL NELLA MIA CASELLA DI POSTA:

Da: o..@..com

Atroce, dolorosa, ineluttabile piaga all’interno dell’anima….

l’attesa di un Tuo messaggio

una speranza sarebbe sufficiente

non una certezza ma un minimo segno

atteso, desiderato, voluto, agognato

spasmodicamente cercato

..sperare ancora

..infinitamente

che la Tua mente non sia più così lontana, assente, intoccabile

che la mia punizione possa essere stata il …. viatico per ritrovarTi ancora

che il Tuo…..desiderio possa essere ancora presente

che la Tua voglia di insegnarmi il percorso, la strada da seguire

esista ancora nel Tuo cuore, nella Tua testa…

gettata in un angolo come un vecchio giocattolo, come una bambola vuota

ti aspetto

mio Mentore

mio Maestro

mia Guida

permettimi

di vivere

ancora

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

Questo &egrave tutto ciò che sai fare per dimostrarmi la tua dedizione piccola cagna?

Per farmi capire il tuo desiderio di appartenermi totalmente? Lasciarmi prendere la tua mente ed usare, abusare del tuo corpo?

Questo &egrave tutto ciò che sai fare per cercare di riconquistare quel nastrino, quel simulacro di colare, di catena, di vincolo indissolubile che ti lega a me?

Semplicemente poche righe tra le quali inserire la ripetizione dei miei ordini?

Solo pochi accenni alle tue sensazioni, a ciò che la tua mente provava, a ciò che il tuo corpo sentiva.

Mentre obbedivi, mentre sola, ma consapevole di avermi li davanti a te, ti umiliavi sporcando il tuo corpo.

Mentre tra amici, la tua bocca sentiva il tuo sapore su ortaggi icone di falli che ti avevano posseduta, a cui ti eri donata, donandoti a me.

Mentre, la notte, il corpo accarezzato dalle lenzuola, ripensavi a me, a te, a noi, alla sublimazione dei sensi, ed il piacere, il desiderio solo rinchiuso e non liberato, si accendeva ancora in te.

QUESTO E’ TUTTO CIO’ CHE SAI FARE?

Molto poco, molto superficiale, molto poco sentito.

Forse solo i rimasugli di fantasie notturne e nulla più.

E quel nastrino si allontana sempre più, la mia mente si sta allontanando da una mente che credevo, speravo fosse pronta, aperta, determinata, ed invece”.

Strane sensazioni mi colgono

ORA

Ora sei al bivio, alla scelta

Appena leggerai questa mail, voglio da te sensazioni precise, risposte chiare, emozioni desiderate, e’..

Il numero del tuo cellulare.

Poi, alle 17 in punto, ti chiuderai nel bagno del tuo ufficio, la tensione sapendo i tuoi colleghi così vicini, e una spasmodica eccitazione in te.

Solleverai la gonna, sedendoti sulla tazza, in quel bagno noto, eppure che ora diventa luogo di desiderio, di piacere, metterai il vibracall al tuo cellulare, posandolo tra le gambe, li, sulla tua vulva già umida, e’ aspetterai, il respiro corto, il volto in fiamme, le gambe molli.

Improvvisa la vibrazione ti coglierà, saranno le mie mani a prenderti, a possederti, lasciati andare a me, lunghe vibrazioni e poi”il nulla

Una pausa, lunga, breve, chissà, e di nuovo la mia carezza elettronica su te

Che di nuovo si interrompe, per ricominciare la terza volta, insistente, eccitante, non ancora appagante, per smettere ancora

Ad alla quarta chiamata risponderai”

Solo un semplice ” ‘.sssi Signore, ‘..ssi Padrone” ed attenderai, in silenzio.

Master E.

Da: o’ @’com

ti ho messo a nudo la mia anima, ti ho donato il mio corpo, mi sono umiliata, negata

ho soffocato il mio orgoglio, mi sono spogliata delle mie vesti

per rinascere con le tue…

ma tutto questo non &egrave bastato

non &egrave stato sufficiente al mio padrone per aver ancora voglia di avere la mia mente, di possedere il mio cuore, di appropriarsi del mio corpo

…non ho scritto poche righe…

ti ho donato le mie sensazioni, le mie emozioni, i miei pensieri

in modo completo, totale, assoluto

così come sapevo fare…

..ma tu non l’hai visto, non ti &egrave bastato, non ha appagato la tua sete…

non so fare diversamente

forse non sono così pronta, disponibile, aperta come pensavi che io fossi…

forse non sei disposto ad aspettare

padrone autoritario,esigente, intransigente…

forse non sono quello che pensavi…

sono dilaniata…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

Mi hai dato i tuoi pensieri, forse messo a nudo un pezzetto della tua anima sentito nascere in te desideri e sperato di vivere sogni e’ un inizio si, dici bene, sono esigente ma se &egrave il mio essere esigente che tu in fondo all’anima desideri, il mio prenderti per mano e portarti lontano il mio farti volare.

So perfettamente che questo &egrave cio che vuoi ciò che desideri

Realizzarlo? a te la scelta, la decisione.

Alle 16,50 aprirò la mia posta guarderò tra le mail, cercando il tuo nick se ci sarà aprirò la mail, leggendola e scoprirò se…… avrai fatto la tua scelta e quale sarà: scrivere un numero e seguirmi o ricacciare i tuoi sogni in te negandoteli

Master E.

LE 16,50, APRO LA POSTA, NESSUN TUO MESSAGGIO, RAPIDE LE MIE DITA SULLA TASTIERA, SOLO UNA PAROLA:

Da: master_master_40@hotmail.com

Peccato

TORNO AL MIO LAVORO, CHIUDENDO LA MENTE A TE, SOLO NEL TARDO POMERIGGIO APRO LA POSTA, UNA TUA MAIL:

Da: o’@”com

…forse non ero pronta per così tanto

…anche

se…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

eri pronta, lo so

te lo sei negato

peccato

avrai il rimpianto di quel nastrino

che per poche ore ha stretto la tua caviglia

o forse

era solo una fantasia innocua

di cui tra qualche giorno riderai

senza rimpianti

Da: o’@’com

…ridere?

no di sicuro….

forse potrei ‘. lacrimare

disperarmi

odiarmi più probabilmente….

per qualcosa che ho perduto o che forse non sono riuscita a raggiungere

comunque il ricordo di ieri sera, di venerdi, del mio infinito orgoglio ferito, soffocato, piegato, spezzato…come l’ala di un uccello da un colpo di fucile

non me lo toglierà nessuno

povera araba fenice che non &egrave riuscita a risorgere….

non so se saprò perdonarmelo…

con il nastro posato sulla mia scrivania…

monito feroce ed impietoso di quanto avrei potuto avere…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

si, hai detto bene

di quanto avresti potuto avere

ma hai fatto la tua scelta

chiuso una porta

non so se, come dici, a fatica o no

ma l’hai chiusa

sai cosa ti chiedo

mai nella vita le scelte sono irreversibili

certo se ne accettano le conseguenze

le punizioni in questo caso

ma se ciò ci porta verso la gioia…

non vale la pena negare l’orgoglio

i tabù

le paure

e vivere ciò che si &egrave?

sarà una notte agitata ophelie

ricordi in te

sommati a desideri

chi e cosa prevarrà?

Master E.

Da: o..@”com

… posso prendermi una notte?

probabilmente insonne … e se mi conosco disperata…

vorrei essere più consapevole… di tutto, cosa che non sono adesso….

solo distrutta, dilaniata, aperta in conflitto con me stessa

spezzata in due come divisa da un taglio netto, definito

velo di seta passato sulla lama di un rasoio

incisione profonda nell’animo, nel cuore, nella mente….

….spero che vorrai, potrai

accettare il mio conflitto, comprendere il mio dolore, il mio bisogno di capire la mia razionalità forse eccessiva in quest’ambito ma comunque facente parte della mia natura

…e

se una speranza vuoi ancora permettermi di avere…

lasciami ancora una notte

solo poche ore

per definire, per concludere un calvario, per sperare di annullarmi, per rivivere…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

so che in questo momento sarai in lotta con te stessa in conflitto tra ragione ed istinto non voglio e non posso dirti cosa fare, la scelta, la decisione &egrave tua.

AVRAI LA TUA NOTTE

ed in questa notte sarò li, accanto a te, in silenzio, lo sguardo leggero su te, ed una mano che dolcemente ti accarezza i capelli

Master E.

RITROVO LA TUA MAIL LA MATTINA, UNA MAIL PIENA DI TE, PURA, LIMPIDA, DA CUI TRASPARI, SENZA VELI, TE STESSA:

Da: o..@”com

Indecisione, dubbio, paura, desiderio:

SCELTA

ignoto o conosciuto?

appagamento o insoddisfazione?

rinascita o distruzione?

notte agitata, interrotta…

in costante conflitto..

le mie sensazioni

so che avrei avuto bisogno di dolcezza… mi sono sentita sola, smarrita….

ho provato a distendermi, nemmeno la gioia per la vittoria appena conseguita &egrave riuscita a distogliere dalla mia mente il tuo pensiero…

il lenzuolo mi &egrave sembrato improvvisamente pesare, come un macigno sopra le gambe, schiacciante, soffocante, comprimente….

l’ho gettato via, strappato dalla mia carne con forza, con violenza… gli occhi pesanti, stanchi, affaticati da ventiquattro ore di insonnia…

sarà un’altra lunga notte questa…

non riesco a trovare posizione, mi giro, mi muovo, la pelle contro le lenzuola, le gambe malferme, inquiete…

le gambe sono piegate, le braccia sotto la nuca,

di fianco, con i capelli che si spargono sul cuscino…

no, così non va…schiaccio il viso sul materasso,

tutta distesa sulla pancia… mi irrigidisco..

possibile tutta questa tensione?… voglio gridare…

cavolo, mi sembra di essere in procinto di sostenere un esame…

forse il più grande, il più profondo.. quello con me stessa..

devo acquistare lucidità… tranquillità, devo poter pensare…

fortunatamente sono sola ancora… non sopporterei dover dare spiegazioni sul mio stato… non posso utilizzare ancora il lavoro… dio, mi sto logorando..

devo alzarmi, non riesco più a rimanere a letto…

accendo la luce, i miei specchi mi rimandano una vista che non voglio…

vorrei ancora una volta il tuo sguardo puntato su di me…

questa volta però mi sento SOLA.. SOLA SOLA…

mi avvicino al frigo, lo apro svogliata…

una bibita, anzi no, qualcosa di forte,

un superalcoolico… magari mi ottenebra la mente…

un’occhiata distratta all’orologio sul muro..

cavolo, sono già le tre…

dio sarò uno straccio domani… ed ho anche l’appuntamento con

””’.. e ””””’…

ma chi cavolo se ne frega, io sono più importante,più del lavoro,

più di tutto…

NOI

torno a letto… inquieta, insofferente…

sdraiata sulla schiena, al buio, con le gambe tirate su, a 90 gradi, piegate contro il petto,in posizione fetale… le braccia che cingono le gambe, che mi raccolgono, come un bambino, come abitualmente sto quando devo pensare a qualcosa che fa male, quando devo sentirmi “tutta io”, senza consentire a nessun altro, persona o pensiero di penetrarmi, gli occhi chiusi… cullarsi,

facendosi dondolare sulla schiena, come un armadillo che rotola…

chissà perch&egrave mi &egrave sempre sembrata buffa questa similitudine, forse perch&egrave

da bambina ne ho visto uno e mi ha fatto sorridere…

adesso però mi sento più come una tartaruga rovesciata nella sua casetta,

che senza l’ausilio di qualcuno non riesce a tornare alla posizione originale..

mi rendo conto di aver bisogno dei tuoi ordini…

come vorrei che tu fossi lì con me adesso…

mi sarebbe sufficiente il tuo sguardo, il suono di una voce, dolce, autoritaria…

la mia guida, sentirmi dire, come da bimba:

“piccola mia non preoccuparti, andrà tutto bene… ci sono io adesso…”

so che non funziona così… so che ogni scelta, ogni decisione, &egrave solo mia, mi appartiene, mi spetta e mi deve… una sorta di consapevolezza sta iniziando ad affiorare..

HO BISOGNO DI TE

una certezza.. fulminante, assoluta… un teorema.. il mio dogma, la mia fede

assoluta, indiscutibile…

forse ho solo bisogno che tu comprenda i miei tempi,

ho bisogno di darti modo di capirmi, di accettarmi…

ho bisogno di provarci di nuovo…

si, mi basta solo quello…

mi distendo, chiudo gli occhi soddisfatta…

il tuo sguardo mi accarezza di nuovo,

la tua presenza…

sei nuovamente con me…

ed io sono felice…

appagata..

non mi serve più niente, solo la tua presenza…

e sono disponibile a tutte le punizioni che vorrai infliggermi, a tutte le umiliazioni… se riuscirò a farti capire i miei tempi…. so che tutto andrà bene adesso…

&egrave stata una lunga notte..

anche se adesso &egrave già ora di alzarsi…

con una nuova consapevolezza..

TE

o’

Le nostre menti unite, fuse verso desideri comuni, a provare sensazioni esaltanti, da molti giudicate perverse, ma le sole che sanno portare al vero piacere

Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e giudizi.

Grazie ai lettori di iomilu che mi seguono nella sezione raccolte, scambiando pareri ed intrecciando amicizie.

***

LUNGHE ORE PASSANO, SENZA CHE TI GIUNGA UNA MIA RISPOSTA, IN TE I TORMENTI DELLA NOTTE PASSATA, INSONNE, AGITATA, CONSAPEVOLE, UNA AGITAZIONE STRANA, CHE SI MESCOLA AD UNA ASSURDA ECCITAZIONE, ALL’ATTESA:

Da: o’@’com

L’attesa prolungata, consapevole, anche infinita di un tuo riscontro, di un tuo riavvicinamento, della tua punizione

sto aspettando e prometto pazienza, disponibilità, apertura…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

Hai avuto la tua notte me ne hai parlato, aprendoti a me hai deciso,

tu, da sola,

che avrei dovuto pazientare hai scelto,

tu da sola

i tuoi tempi ed ora detti condizioni “sarà la mia ultima mail………”

hai ricevuto un ordine ieri hai deciso di non accettarlo di rifiutarlo.

Prima di pensare a riavvicinamenti a riprendermi la tua mente, che mi offri

Prima di pensare a punizioni certo meritate

devi obbedire darmi la tua fiducia

il tuo desiderio di appartenenza

la tua voglia di essere mia ed annullarti in me umiliare la tua razionalità e finalmente rinascere libera felice appagata.

hai avuto la tua notte come sempre la scelta &egrave tua,

il bivio in cui scegliere la strada da imboccare &egrave davanti a te da un lato io, che ti tendo la mano per condurti, guidarti dall’altro…la tua tranquilla quotidianità

Master E.

Da: o.. @’com

ti chiedo scusa,

&egrave stata una limitata capacità di espressione

“la mia ultima e-mail” solo nel senso che sono/ero disposta ad aspettare paziente, senza tediarti, senza diventare petulante

disposta ad offrirti la mia attesa, disposta ad attendere

a capo chino

tutto il tempo che avresti voluto prenderti

per decidere se volermi ancora oppure no…

disposta a darti tutta la mia più completa fiducia

chiedi mio signore

sto solo aspettandoti…

vorrei prendere la tua mano,

solo seguirti

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

se sei determinata come dici

se realmente sei ciò che scrivi

”. aspetto una tua mail

con”..

con il tuo numero di cellulare

e……

alle 17,40

IN PUNTO

entrerai in quel bagno

li

tra i tuoi colleghi, la gonna sollevata, il cellulare tra le gambe

e ”.

la mia prima chiamata ti farà vibrare come una mia indecente carezza

e così la seconda

e la terza

e…alla quarta risponderai, mi darai la tua mente, il tuo corpo, te stessa

fino…a volare

Master E.

Da: o’@’com

000/00000000

ti prego solo una cosa

(non voglio porre condizioni… &egrave solo una supplica x motivi oggettivi)

non far trascorrere troppo tempo fra la prima e la quarta…

avrei realmente troppi problemi a rimanere tanto tempo

..non ti pongo limiti… &egrave solo una richiesta…

se puoi aver ancora voglia di me…

o’

LE 16,40 IN PUNTO, PREMO IL PULSANTE SUL MIO CELLULARE, LUNGHI E LENTI SQUILLI, TI SO ALL’ALTRO APPARECCHIO, TENENDOLO STRETTO TRA LE GAMBE, SENTENDO QUELLA LUNGA VIBRAZIONE DIFFONDERSI IN TE, PENETRARTI IN OGNI DOVE, PER POI INTERROMPERSI, IMPROVVISAMENTE. ED ECCO RIPRENDE, BREVE, TROPPO BREVE. LA TERZA CHIAMATA TI COGLIE IMPROVVISA, FREMI, IL DESIDERIO E LA TENSIONE, SAI CHE TRA POCO MI SENTIRAI, MI PARLERAI, MA IL TUO CORPO URLA ORA, FREME, GRIDA. TUTTO SI FERMA, SECONDI CHE PAIONO ORA, ED ECCO, LA QUARTA CHIAMATA, RISPONDI SUBITO, LA TUA VOCE, LA MIA, SI FONDONO, SI CONOSCONO. DOLCEMENTE TI PARLO, LA VOCE CONTROLLATA, APPENA TREMANTE MI RISPONDE, MI DAI LA TUA MENTE, TI GUIDO, MUOVO LE TUE MANI, SEGUI I MIEI PENSIERI, PORTANDOLI SUL TUO CORPO, LA MANO TRA LE GAMBE, LEGGERA, POI DECISA, DOLOROSA QUASI, E DI NUOVO LEGGERA, LA VOGLIA CHE CRESCE, IL PIACERE CHE OFFUSCA LA MENTE, MENTRE LE TUE DITA GUIDATE DA ME TI ACCAREZZANO INDECENTEMENTE, LI, SOLO UNA PARETE, SOLO UNA PORTA, UNA BARRIERA COSI’ SOTTILE, IMPALPABILE QUASI, A SEPARARTI DAI COLLEGHI, EPPURE TUTTI COSI’ LONTANI E TU COSI’ MIA, TI ABBANDONI A ME, ALLA MIA VOCE, LASCIANDOTI SOPRAFFARE DAL DESIDERIO.

UN ATTIMO DI TIMORE, SUSSURRANDOMI” NON CREDO DI RESISTERE ANCORA” CREDI CHE VOGLIA FERMARTI, NEGARTI IL PIACERE, PER PUNIZIONE”MA’. LA MIA VOCE TI SPINGE, TI GUIDA ANCORA

“CONTINUA O’, ANCORA NON SMETTERE” ED ECCO IL PIACERE SOPRAFFARTI, AVVOLGERTI, DONARMELO, E LASCIARTI ” BENE, SEMPLICEMENTE QUESTO DICI “ORA STO BENE, GRAZIE”

UN ALTRO COMPITO ORA PER TE, TE LO SUSSURRO A VOCE BASSA, MA DECISA, E SO, PRIMA CHE TU MI RISPONDA, CHE LO ESEGUIRAI, CON GIOIA.

ANCORA INSIEME, PAROLE CHE CI TENGONO VICINI, AVVINTI E’ LA MIA PUNIZIONE

“PER 2 GIORNI NON MI SENTIRAI, NON MI LEGGERAI, MA ‘ NON SARAI SOLA”

UNA DOMANDA TI SFUGGE

“POSSO SCRIVERTI?”

“SI, MI SCRIVERAI, MI PARLERAI DI TE, DEI TUOI SOGNI, DELLE TUE EMOZIONI, DANDOMI I TUOI PENSIERI E LE TUE FANTASIE”

UN’ALTRA DOMANDA, CHE SENTO VENIRE DALL’ANIMA “POSSO VIVERLE?”

UNA LUNGA PAUSA

“SI O’, PUOI VIVERLE, MI SERVIRANNO A CONOSCERTI, A CAPIRTI, QUANDO ME NE PARLERAI”

UN SEMPLICE GRAZIE

UN SALUTO

LA VOGLIA DI NON LASCIARSI

“LASCIAMI LA TUA MENTE OPHELIE”

“‘. SI, SEMPRE’..”

CLICK

POCO DOPO IL LAMPEGGIARE DEL TUO NICK NELLA CASELLA MAIL:

Da:

..sono da poco rientrata dalla toilette…

sono nel mio ufficio, ho eseguito i tuoi ordini…

sono andata in bagno subito dopo la nostra telefonata

il viso rosso, le guance purpuree, già mentre mi ci stavo recando…

mi sentivo avvampare, lo stomaco aggrovigliato…

che sensazione strana, pensare che tutti sapessero cosa stavo andando a fare dentro quella stanza

lo so,

non &egrave possibile… però era incontrollato, indefinito..

stupendo…

mi sono sfilata il perizoma,

l’ho raccolto nelle mani,

l’ho portato al mio viso…

l’ho annusato, forte, gustandomi ogni odore,

sentendomi molto più femmina di mille altre,

di centinaia di occasioni in cui ero adorata, guardata, cercata, solo per la mia bellezza…

una scarica di adrenalina, che si &egrave incentrata nel mio stomaco…

mi sono sentita donna dentro, nel mio interno, capace di donarti il mio orgasmo

completamente,

sentirmi tua…

sono tornata in ufficio, attraversando quel corridoio, consapevole delle occhiate vogliose che il mio didietro riceve, ogni volta che indosso un indumento a vita bassa, ogni volta che il mio giro vita rimane scoperto mostrando la pronunciata curva delle reni, fino al limite estremo, lasciando intuire la rotondità del mio sedere…

avrei voluto mostrartele, orgogliosa, fiera,

di farti capire che comunque non avrei avuto occhi che per te…

una regina che non vede altro che il suo re,

una schiava che non vuol altro che compiacere il suo padrone…

nonostante mi trovi in una condizione fisica mai provata…

sono seduta adesso…

una sensazione strana, le labbra ancora umide,

quasi turgide, come una bocca…

si toccano,si appiccicano o si sfiorano secondo i miei movimenti,

secondo le posizioni che assumo… non c’&egrave il sottile sbarramento del perizoma a contenerle…

il clitoride gonfio, provato da un desiderio forte,

impellente, soddisfatto con la tua voce…

già la tua voce…

la consapevolezza che non ti sentirò per due giorni..

perch&egrave non riesco ad esserne triste? perch&egrave so che sto…

pagando i miei sbagli… so che mi sto “mondando” dalle mie colpe…

so che non sono sola….

non sono sola…

tanto mi basta… per ora…

o’

Da: master_master_40@hotmail.com

NO, non sei sola

Master E.

TI STAI PREPARANDO AD AFFRONTARE LA MIA ASSENZA, PER PUNIZIONE, CHE ACCETTI CON GIOIA ED ORGOGLIO, L’ORGOGLIO DI ESSERE MIA, DI APPARTENERMI, DI DIMOSTRAMI CHE SEI COME IO TI VOGLIO. QUESTO MI HAI DETTO AL TELEFONO, ED &egrave COSì CHE IO TI VOGLIO, ORGOGLIOSA E FIERA DI CIO CHE STAI DIVENTANDO, RICONOSCENDOTI.

APRO IL BROWSER, UN SITO DI E-CARDS, UNA CARTOLINA, POCHE PAROLE

“SARò ACCANTO A TE IN QUESTI GIORNI ILI, VICINO A TE, NON TI LASCERò SOLA IN QUESTO CAMMINO, E RINASCERAI CON ME, FELICE, ORGOGLIOSA, FIERA.”

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