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Racconti di Dominazione

l’incontro tanto atteso

By 19 Novembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

L’incontro tanto atteso

Il mio Padrone ed io ci siamo accordati per una sessione molto particolare.
Si mettono a punto tutti i dettagli e ci vediamo alle 21,30 del sabato.
Al sabato avverto mio marito Edoardo che avrà una gradita sorpresa’
Voglio gustarmi il mio desiderio di rivalsa.
Ho preparato una cena leggera ma gustosa: riso al curry, una fresca insalata e delle mazzancolle alla piastra con salsa di soia.
Edoardo rimane silenzioso per tutta la cena, mi guarda, osserva come mi sono vestita e ogni tanto, mentre &egrave immerso nei suoi pensieri, se ne esce fuori con il suo ‘bah’ come per dire che una cosa o un fatto suona a lui strano.
Cerco di metterlo a suo agio facendo un po’ la gattina che gli fa le fusa.
Gli accarezzo le spalle, il collo, la nuca, i capelli.
Mi struscio addosso a lui facendogli sentire il ventre e il mio seno prorompente.
Gli lancio tutti i segnali per fargli capire che, dopo tanto tempo, ho una ‘ voglia matta’ di scoparlo.
Gli faccio cenno di venire con me in camera da letto, lo faccio sedere su una robusta sedia con braccioli e gli sussurro all’orecchio: ‘Stasera avrai la più bella sorpresa della tua vita…’.
Gli lego saldamente le mani e i piedi ai braccioli e alle gambe della sedia.
Mi struscio a lui toccandomi la fica e facendogli annusare le dita intrise del mio odore di femmina in calore. Edoardo &egrave visibilmente eccitato, gli massaggio il cazzo facendoglielo diventare duro quanto basta.

Suona il campanello.
Metto un bavaglio a Edoardo che, esterrefatto, si ribella un po’: gli sorrido compiaciuta e vado ad aprire la porta.
Il mio Padrone &egrave puntualissimo.
Mi saluta accarezzandomi la guancia
Indosso le cose che più gli piacciono. Un corsetto nero e un coprispalle di lana, una gonna con due spacchi all’altezza delle ginocchia, che fanno chiaramente intravedere le autoreggenti nere con balza in pizzo nero e intarsi rossi, e scarpe con tacco a spillo.
Lo faccio accomodare in camera da letto.
Mio marito alla sua vista sgrana gli occhi e inizia a dimenarsi come un forsennato e a bofonchiare qualcosa. Il mio Padrone ed io ci guardiamo con aria complice.
Il mio desiderio sta per diventare realtà.
Divertita e quanto mai eccitata, faccio le dovute presentazioni.
‘Caro Edo ti presento Ivan il mio Padrone’ il quale risponde: ‘Edoardo, piacere di conoscerti ed incontrarti; &egrave da un po’ di tempo che tua moglie Claudia, nonché Mia Cagnetta e fedele Schiava, mi tiene compagnia e se ne sta buona buona ai miei piedi offrendosi a me in tutto e per tutto!
E ora ti farò vedere quello che tu ti sei perso di lei!’
Edoardo non ha più nulla da dire. Il suo viso teso e i suoi occhi sprizzanti di rabbia sono segno del suo disagio e della sua paura.
Il mio Padrone lo avverte che ora assisterà alla sorpresa che io gli ho preparato.
Mi spoglio rimanendo in corsetto, autoreggenti e perizoma.
In silenzio il mio Padrone mi scruta, mi sfiora i seni il ventre, il culo e la fica mentre in sottofondo sentiamo i mugolii di Edoardo, mi cinge il mio collo con il collare chiedendomi se sono pronta. Mi volto verso di Lui sussurrando ‘ Sì Padrone’.
Ora sono davanti a Lui, pronta a soddisfare i suoi voleri.
Mi fa togliere perizoma e corsetto iniziando con una mano a stringermi il seno e il capezzolo e con l’altra a masturbarmi. Impazzisco per il suo tocco, rimango immobile come Lui desidera fino a che non ne posso più’
Devo godere!
Lo supplico e lo prego di farlo perché non riesco a trattenermi.
E godo come non mai bagnando all’inverosimile la mano del mio Padrone il quale rimane soddisfatto di quanto sono stata brava. E volgendosi verso mio marito gli chiede conferma ‘ Edoardo, vero che &egrave stata brava la mia puttanella in calore? Ora &egrave pronta a ricevere un bel regalo dal suo Padrone.’.
Mio marito &egrave tra l’eccitato e il rabbioso, rosso in viso che si divincola su quella sedia incapace di liberarsi.
Il mio Padrone si siede sul letto e mi fa accomodare sulle sue gambe.
Inizia ad accarezzarmi la schiena e i capelli fino a che non arriva all’improvviso una sonora sculacciata facendomi sfuggire un lamento ‘
‘Zitta, Schiava, niente lamenti, inizia a contare !’
Inizia la serie di sculacciate, prima leggere poi sempre più intense e rapide inframmezzate da carezze sul mio dolorante sedere e sulla fica facendomi eccitare e mugolare di piacere.
Il mio Padrone sente che mi bagno sempre più ‘
Mi fa alzare e mettendomi a pecora il suo cazzo mi entra all’improvviso tutto dentro. Rimango senza fiato, mentre la fica accoglie con molto piacere il dono ricevuto.
Inizia a pompare sempre più forte, mentre con una mano mi sculaccia facendo diventare il culo sempre più rosso.
Edoardo &egrave al limite della sopportazione. Riesce a liberarsi dal bavaglio: ‘Nooooooooooooo!!!! Basta nooooooooooooooo!! Claudia non puoi fare questo ‘ non puoi farti scopare da un altro!’
Mi giro verso mio marito mentre ancora il cazzo del mio Padrone entra ed esce dicendo: ‘Queste sono le mie voglie, le mie fantasie, i miei sogni che si realizzano ogni volta che sono con Lui’.
Quella che vedi sono io, Claudia, la Schiava del mio Padrone!
Tu non sei mai stato capace di soddisfarmi a pieno ‘
Io godo e godo come non mai tra le gambe del mio Padrone!’
Mio marito &egrave annichilito da tutto questo!
Ivan sta per godere. Toglie il suo cazzo lucido dei miei umori e voltandosi verso Edoardo gli dice: ‘Questo &egrave il cazzo che fa godere tua moglie, non quella miseria di pisellino che ti ritrovi tra le gambe e che non hai mai saputo usare!’
Appena finisce di dire la frase, la sborra del mio Padrone mi ricopre la schiena e il culo.
Mi giro verso il mio Padrone e inginocchiandomi davanti a Lui inizio a leccarlo e pulirlo, con aria soddisfatta. Edoardo ormai non ha più nulla da dire.

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