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Racconti di Dominazione

L’istruttrice…

By 19 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Dario era andato in palestra,come faceva spesso.Sapeva che doveva portare a termine dei risultati che si era prefissato in vista dell’estate.E con l’impegno ci sarebbe riuscito.
Del resto,Piero,il suo istruttore,l’avrebbe aiutato.

Non appena arrivato,notò che mancava il fuoristrada di Piero,che solitamente era parcheggiato all’ingresso della palestra. E infatti,gli dissero che doveva assentarsi per il fine settimana. Ok ,si disse Dario,saprò cavarmela da solo.

Si cambiò,ed entrò nella sala degli attrezzi. E la vide.
Si chiamava Mariasilvia ,istruttrice, giovane,carina,con una terza contenuta ed un culo da favola.
Fu questo ad attirare l’attenzione di Dario più di tutto il resto. Era un bel culo sodo,coperto da dei fuseaux celesti, dello stesso colore del top che fasciava il suo seno.
Quante cose avrebbe potuto fare a quel culetto,se solo lo avesse avuto tra le mani’.

‘Ciao,io sono Maria Silvia,sostituisco Piero per il fine settimana,se hai bisogno di QUALSIASI COSA,io sono a tua disposizione”
‘Grazie Maria Silvia,io sono Dario. Non mi serve nulla al momento,ma grazie per la gentilezza”

Chissà che bella schiavetta poteva diventare. Chissà quanti vizi avrebbe potuto soddisfare. Doveva averla. La osservava continuamente, e in maniera brutale. Non gli interessava apparire il bravo ragazzo che tutti volevano , voleva essere lui,nella sua piena esuberanza e virilità.

Intorno l’ora di pranzo,la palestra iniziò a svuotarsi . Dario notò,con non poco gusto, che Maria Silvia ricambiava i suoi sguardi . Forse,pensò,era divertita da quella situazione . Forse,magari,eccitata.

‘Dario,senti,io andrei a pranzo,visto che &egrave l’orario’tu rimani?’
‘Si,devo terminare qualche esercizio,poi vado via. Grazie di tutto Mary’a presto”
‘Ciao Dariuccio”

E gli diede un bacio sulla guancia,più vicino alla bocca. Sapeva essere provocante l’istruttrice’

La vide uscire dalla sala attrezzi ed entrare nello spogliatoio. Non poteva farsi sfuggire un occasione simile . Si giocava tutto. Ma sentiva di doverla avere,ad ogni costo. E cosi,fece ciò che aveva in mente.

Attese cinque minuti,poi usci’ anche lui dalla sala,assicurandosi di non essere visto da nessuno,complice anche dell’orario.

Entrò nello spogliatoio femminile,e chiuse la porta.

Maria Silvia era li . Stava prendendo dei vestiti che avrebbe indossato subito dopo la doccia.
Dario,non riuscì più a resistere. Le andò alle spalle,e le abbassò quei fuseaux .
Lei si girò di scatto,e lo vide . Non reagì . Era come interdetta . Ma non urlò,ne si ribellò.

‘Ma che fai,sei matto’?’ ‘ Gli disse,soavemente ; era eccitata,lo si capiva dal suo tono di voce.
‘Zitta,adesso sei mia e vedi cosa ti faccio’ – e mentre finiva di dire questo,la fece rigirare in avanti,cosi da offrire a Dario quello spettacolo del suo bel culetto’ – adesso, ti controllo un po questa fichetta e questo culo’me li hai sbattuti in faccia per tutto l’allenamento,vero troia?’

‘L’hai notato allora’bene”
Dario le infilò dietro due dita a secco’Fu molto doloroso per lei,ma non gli importava.
L’importante era che lui godesse. Lei era solo una cagna,come tutte le altre . Intanto,con l’altra mano le sfilò il top e lo usò per legarle le mani. Era come una di quelle raffigurazioni dei martiri legati. Ma lei era li. Era in suo totale potere .

Aveva un ventre piatto come quelli che si vedono nelle pubblicità in TV. I seni erano ben rotondi e proporzionati,i capezzoli scuri e rigidi,come piacevano a Dario.
Iniziò a stuzzicarli,per saggiare il limite di tollerabilità di Maria Silvia,che intanto,non parlava . Era come in trance . Ma non le dispiaceva quel ‘trattamento’ ,questo era chiaro’.
Sentì che si bagnava’

‘Noto che ti piace eh cagna?’
‘Si,non avevo mai fatto queste cose’&egrave strano sai’?’
‘Zitta”

La fece mettere a novanta gradi . Voleva gustare meglio quel culetto . Iniziò a leccarla li,nel punto più intimo e segreto ,ma che per lui era aperto e a disposizione . La teneva per le natiche,che avevano la consistenza del marmo.
Lei,doveva fare uno sforzo a stare in quella posizione,poiché aveva sempre le mani legate.

A quel punto,Dario,voleva divertirsi un po’ . Usarla come ‘carta igienica’ . Cosi chiamava questo trattamento. Carta igienica .

La girò,avendo davanti al suo membro le sue tette . La fece inginocchiare,tenendo le mani dietro la schiena . La guardò bene negli occhi .

‘Sarai la mia cagna finch&egrave lo vorrò?’
‘Ok,voglio esserlo’padrone”
‘Molto bene”

Dario iniziò a masturbarsi,assicurandosi che lei lo guardasse bene. Doveva capire di essere solo un oggetto di piacere . Mentre si masturbava, le accarezzava il viso con l’altra mano .

Le venne in viso e sulle tette . E si puli’ il cazzo sulle sue labbra . Come colpo finale,si fece leccare bene la cappella . Era come una di quelle macchinette lustrascarpe che ci sono negli hotel .

Solo questo era.

Lasciò un biglietto,con su scritto il suo numero .
‘Chiamami stasera,dopo le 23”

(Continua)

Vi &egrave piaciuto?Io spero di si,come per gli altri . Mandatemi i vostri commenti : daman0@hotmail.it
Cerco sempre nuove donne che vogliono essere protagoniste dei miei racconti.Contattatemi per email’

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