Skip to main content
Racconti di Dominazione

Lo strap on regalato a Letizia

By 3 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella sera mi presento a casa della mia fidanzata, Letizia, pochi anni più di me, una ragazza davvero molto bella, non molto alta, con i capelli corti mori, un seno piccolo ma davvero molto bello, e le avevo portato un regalo di cui avevamo parlato negli ultimi giorni….
Letizia conosce da sempre la mia passione per la sottomissione, e dopo averla stuzzicata per qualche giorno con degli sms avevo deciso di regalarle uno strap on, e quella sera mi ero presentato da lei con il regalo: uno strap on, non molto grosso, circa una ventina di centimetri, davvero molto simile al mio pisello, ed un paio di manette…
Ero abbastanza sicuro che non l’avrebbe mai usato, che si sarebbe sentita in imbarazzo ad usarlo su di me, e nel momento in cui ha aperto il pacchetto è scoppiata a ridere di gusto, e sulla sua faccia si leggeva un espressione di vero imbarazzo; del resto anche io mentre lei apriva il regalo ero imbarazzato, diciamo quasi impaurito da quale sarebbe stata la sua reazione, avrebbe potuto prenderla male ed offendersi….
Invece mi sbagliavo, perchè dopo qualche frase di circostanza visto il suo imbarazzo “CHE SCEMO CHE SEI”, e “NO NO, TU SEI MATTO”, ci siamo sdraiati sul suo letto come sempre dopo la nostra solita sigaretta….
Dopo un pò di coccole come ci piace farci spesso, abbracci, carezze e baci molto dolci, Letizia con tutta la sua dolcezza di sempre abbassa una mano, e la posa delicatamente sui miei boxer, sentendo come sempre che il mio pisello è duro, come tutte le volte che sono insieme a lei per quanto è bella; sul suo viso si nota facilmente un bel sorrisino, e la sento sussurrare: “MMMH” dimostrando tutta la maliziosità di quel sorrisino mentre sente la mia rigidità; e pochissimi istanti dopo sussurrarmi:
“MA VUOI CHE LO METTO STASERA IL TUO REGALINO?”
Già ero molto eccitato anche solo a starle vicino, a sentirla dire una cosa del genere ed immaginarla con lo strap on addosso che sarebbe stata la mia padrona nel modo più assoluto mi faceva impazzire, e non ho esitato a rispondere:
“Bè, SE VUOI METTERLO NON MI DISPIACE PER NIENTE!”
Allora Letizia si alza, si sfila dolcemente le mutandine nere che indossava, poi la canottiera, si avvicina alla sua scrivania dove aveva posato il regalo dopo averlo visto e prende le manette, si avvicina a me che sono sul letto e me le mette subito ai polsi, poi torna verso la scrivania, prende il suo bello strap on e lo indossa… Non senza difficoltà, daltronde era la prima volta, e le do una mano ad allacciarselo e sistemarselo nella posizione più comoda….
Letizia ora è davvero la mia Padrona, bellissima, in piedi davanti al letto mentre porta una mano sul “suo” pisello, e finge di masturbarsi…
Io avevo sempre immaginato e sognato di essere sottomesso da una Padrona con uno strap on, ma i sogni sono un altra cosa, la rtealtà è tutta diversa, ed ora ero davvero difronte alla mia fidanzata con uno strap, ora qualsiasi cosa avrebbe voluto farmi ero pronto a subirla, senza la minima voglia o paura che mi avrebbe portato a dire di no!
Letizia non ci mette molto ad entrare nella parte, e mi dice:
“DAI GIRATI!”
Ecco, quì un pò di paura l’ho avuta… Infatti le ho chiesto gentilmente prima di lasciarmelo almeno bagnare, così è salita sopra il mio petto, e me lo ha avvicinato alla bocca, non ho fatto la minima resistenza, ho aperto, ed ho lasciato che lei lo introducesse tra le mie labbra… Ricordo bene che voleva che io non muovessi la testa, voleva essere lei a spingermelo dentro e fuori, sempre più forte, e sempre con più maestria… Poi ad un certo punto si ferma e mi ordina: “SUCCHIAMELO!” come se quel pisello fosse davvero stato suo, e voleva che fossi io a fargli un pompino, come lei ne ha fatti spesso a me, mentre con una mano controllava sempre che il mio cazzo fosse sempre bello duro; ma forse non stavo succhiando come lei desiderava, e ricordo il preciso momento in cui mi ha zittito con un: “SUCCHIA PUTTANA!” e dopo avermi umiliato facendomi capire che in quel momento non ero altro che la sua puttana la mia eccitazione è salita a mille!
Non so se non l’ho soddisfatta abbastanza con la bocca, fatto stà che dopo un pò si è alzata, e l’unica cosa che mi ha detto è stato: “GIRATI”, quel pisello era già duro da tenere in bocca, figuriamoci nel mio culetto, anche perchè la dimensione era davvero molto simileal mio cazzo, e ricordo le sue smorfie di dolore le prime volte in cui io inculavo lei… Perciò le chiedo cortesemente di utilizzare il gel, e lei decide di usarlo, ma questa mossa si dimostra controproducente, e il gel fa scivolare un pò troppo lo strap, facendo sì che Letizia non riesca ad inserirlo… Allora con molta calma lo pulisce dal gel, non senza problemi, con anche il mio aiuto dopo poco lo strap risulta non avere più nemmeno un filo di gel addosso, così Letizia non perde tempo, torna dietro di me e lo inserisce…..
Molto piano, una pezzetto alla volta, finchè non sento che inizia ad esserne entrato un bel pezzo, e fino a quando lei non decide che è ora: con un colpo secco con il bacino lo fa entrare tutto, sento le sue cosce sulle mie natiche, e capisco che ormai è entrato tutto; sento un forte dolore, quasi un bruciore all’interno, e quasi mi viene da urlare; ma rimango calmo e non urlo, la imploro solo di non muoversi per un attimo, poi quando il dolore è sempre più insistente la imploro di uscire, ma Letizia finge di non sentirmi, ormai è la mia vera Padrona, allora le chiedo ancora un paio di volte di uscire perchè mi sta facendo male, e forse quì si ricorda di essere la mia fidanzata prima che la mia Padrona, e decide di uscire piano piano…..
Ma non è soddisfatta, si avvicina al mio viso, mi ordina di aprire la bocca, e me lo fa succhiare ancora…..
“AH, L’HAI VOLUTO TU” le uniche parole che mi dice
e per un bel momento si diverte a penetrarmi la bocca, prima muovendosi lei, e poi volendo che sia io a muovermi per succhiarlo….
Passano alcuni minuti, e sarei stato sicuro che voleva toglierlo adesso, invece decide di fare un ultimo tentativo, forse perchè vedeva che essere così sottomesso a lei mi faceva impazzire, allora torna dietro di me: “ALZA IL CULO!” è la stessa frase che spesso dico io alei quando è alla pecorina, ma stavolta i ruoli si erano invertiti……
Letizia lo appoggia ancora sul mio buco, e senza grossi problemi lo inserisce, non so se meno della prima volta, ma ora non provavo più lo stesso dolore, penso quasi che non voglia farmi male dopo la prima esperienza, ma devo ricredermi, perchè dopo poco sento ancora le sue cosce sulle mie natiche, sento che l’ha infilato ancora tutto dentro di me,ma non sento più dolore, è lei stessa che non sentomi lamentare questa volta decide di divertirsi come faccio io quando sono dietro di lei… sento il suo bacino andare avanti ed indietro, a volte lentamente, a volte più con forza, sento che la situazione le piace, e questo fa aumentare ancora la mia eccitazione; lei allunga una mano, la avvicina al mio cazzo, e sente che è bello duro anche adesso… capisce che mi piace, e continua a spingere, dentro e fuori, dentro e fuori…. una Vera Padrona!
poi Letizia però decide di fare basta, lo tira fuori dopo avermi sodomizzato per bene, se lo toglie, ora lei è completamente nuda, così come lo sono io, ha le idee ben chiare… Dopo avermi fatto provare la sensazione di essere completamente sottomesso ora vuole godere anche lei, ha voglia del mio cazzo! Infondo stasera mi ha fatto provare una cosa che sognavo da anni, che avrei davvero voluto provare, ma mai con nessuna avevo avuto un intimità talmente alta da decidere di farlo davvero, perciò infondo, giustamente, ora è giusto anche ringraziarla!
Comunque posso dire che la prima volta non si scorda mai, il mio primo strap on……. Ero sdraiato sul letto, completamente nudo, di fronte a me Letizia in tutto il suo splendore, vestita da una tutina nera super aderente di quelle che si trovano nei sexy shop, completamente ricamata, con un apertura proprio tra le cosce, ed un bellissimo intreccio di laccetti lungo tutto il petto’
La sua prima richiesta fu quella di indossare il mio ultimo acquisto, un completino da schiavo che mi ero comprato qualche giorno prima, con il perizoma in pelle ed una serie di lacci e fibbie che terminavano con un collare in latex, non ci misi molto, mi alzai, lo presi e lo indossai’
Intanto Letizia era uscita, e dopo un istante era tornata in camera con indosso un bellissimo paio di decolteè rosse tacco dieci, forse anche di più, con l’apertura sulla punta da cui escono le bellissime dita dei suoi piedini; questa volta i piedini erano avvolti dalla tutina, ma avevo davanti un immagine a dir poco splendida’
Non ci misi molto, mi inginocchiai davanti a Letizia e mi prostrai per baciarle le sue splendide scarpette, ma lei fu più veloce e fece un passo indietro, privandomi di quell’onore; così iniziò a giocare girando per il corridoio mentre io la seguivo come un bravo schiavo per adorare le sue calzature.
Ogni tanto si fermava, concedendomi il lusso di poter posare le mie labbra sulle sue scarpe, così io, anche se lei non vuole, spesso posavo la mia lingua sui suoi tacchi, facendo salire la mia eccitazione alle stelle.
Ad un certo punto Letizia sì è fermata, con le spalle appoggiate al muro, così ho subito iniziato a baciarle le scarpe, ma Letizia aveva anche voglia di godere, così mi ordinò di salire, prima a baciarle le gambe, poi le cosce, fino ad arrivare laddove il suo vestito concede uno spiraglio per adorare il suo frutto proibito’
La mia lingua eseguì gli ordini alla lettera, accarezzando e coccolando il suo frutto nel migliore dei modi, mentre lei gemeva di piacere davanti a me, Letizia stava per scordarsi di essere la padrona, ma non fu per molto, non si lasciò andare subito all’orgasmo che tanto desiderava’.
Mi allontanò, e si diresse in camera, sedendosi sul letto; io la seguii sempre strisciando come il suo umile schiavo, ed appena la raggiunsi mi chinai verso una delle sue scarpe per adorarle, così Letizia alzò l’altra gamba e mi posò il tacco sulla schiena; non ero restio a baciarle le scarpe, ma quel suo tacco sulla schiena che sembrava non lasciarmi altra scelta mi eccitava da matti, e sentivo crescere l’eccitazione anche in lei’
Arrivò il momento in cui Letizia decise che voleva godere, ma allo stesso momento non voleva darmi troppi privilegi, e voleva mantenermi nel ruolo dello schiavo, così la sua scelta fu di non concedermi il piacere di entrare dentro di lei, ma mi umiliò a scoparla con il suo strap on’
Io ero lì davanti a lei, inginocchiato con in mano il suo fallo, e il suo desiderio era che lo infilassi dentro di lei, così da bravo schiavo eseguii subito il suo ordine, mentre dentro di me saliva un misto di eccitazione ed umiliazione, scopando la mia padrona con un fallo finto e non con il mio cazzo, mentre sentivo i suoi gemiti di piace.
Mente spingevo il suo fallo dentro di lei leccavo dolcemente il suo clitoride, finchè Letizia si lasciò andare in un violento orgasmo, senza minimamente provare a nascondersi, dalla sua bocca uscì un forte urlo di piacere, segno che era stata soddisfatta’
Il mio lavoro sarebbe potuto finire qui, ma per Letizia non era abbastanza, così si alzò, prese il suo strap on e lo mise nella sua mutandina indossandolo, io in quel momento avevo già capito il suo volere, e lei non si nascose ordinandomi : -SUCCHIA!-
Non esitai, mi chinai verso di lei, aprii la bocca e lo feci entrare tutto, anzi, non tutto, perché Letizia iniziò a spingerlo dentro con forza’ Lo sentivo in gola, quasi mi faceva male, ma non potevo parlare’
Ad un certo punto lo tolse, non feci in tempo a sentirmi sollevato dal fatto di sentire la bocca libera che mi disse: -GIRATI PUTTANA!-
Eccolo, il suo classico ordine di quando ha voglia di scambiarsi i ruoli; non risposi, mi girai, sperando che questa mia accondiscendenza potesse servire a farla addolcire un po”
Non fu così; Letizia mi spostò leggermente il perizoma per avere a completa disposizione tutto ciò che voleva, una goccia di lubrificante e via’. Un istante per posizionarlo nel punto giusto, poi secca, cattiva come piace a lei ed eccola che in un attimo entra tutta dentro di me, provocandomi un dolore atroce, ma subito esce; ormai lo sa bene anche lei, deve entrare una volta, poi uscire e ricominciare da capo, così da farlo scivolare meglio’..
Adesso è pronta, così come è pronto il mio culetto, ed inizia, entra dolcemente dentro di me, fino infondo, sento le sue cosce sulle mie natiche, mentre le sue mani mi stringono i fianchi e mi graffiano la schiena’
Letizia è una ragazza molto dolce, ma quando decide di volermi far male non c’è modo per fermarla;
Dentro e fuori, piano e forte, esce quasi completamente per poi spingermelo dentro con forza, sento dolore, ma l’eccitazione a sentirla così tanto la mia Padrona mi fa godere’ quasi vengo quando Letizia si avvicina a me e mi chiede: – TI PIACE PUTTANA? ‘
Subito rispondo: – SI’, SI’, E’ SPLENDIDO PADRONA! SONO LA TUA PUTTANA!-
Cerco di risponderle subito, per farle capire che sto godendo, quasi sperando dentro di me che se capisce che sto godendo smette, ma non è così’. Letizia capisce che sto godendo, e decide di continuare a farmi godere’
Ormai sono in balia di lei, del suo fallo dentro di me, mentre lei me lo spinge dentro sempre più forte’
Si avvicina ancora: – TI PIACE ESSERE INCHIAPPETTATA PUTTANA?-
-SI’ PADRONA – rispondo subito, ma lei mi zittisce: – ZITTA TROIA! ‘
Non parlo più, ogni tanto lascio uscire un verso di piacere o di dolore, ma cerco solo di assecondarla’.
Finalmente Letizia decide di fermarsi, esce dolcemente da dentro di me, mi sento sollevato’ Ma non è finita!
Letizia mi ordina di girarmi, si avvicina a me e mi dice: – VOGLIO CHE TI FAI UNA SEGA, E CHE MI VIENI SUL PISELLO! ‘
Parla come se lo strap on fosse veramente il suo cazzo, non posso disubbidirle, così prendo il mano il mio cazzo, mi masturbo, sono già eccitatissimo, e non ci metto molto a venire’ Un orgasmo enorme, sborro un po’ dappertutto, ma la maggior parte della mia sborra finisce dove lei voleva, sul ‘suo’ cazzo’.
Sul volto di Letizia si fa strada un sorriso malizioso, io alzo gli occhi verso di lei, che non tardi a dirmi:
– SUCCHIAMELO PUTTANA! –
Non me lo faccio dire due volte, apro la bocca, anche se già ho paura per il sapore che avrò in bocca, mi chino, mi fermo un istante, ma è troppo tardi’
Letizia mi prende la testa tra le mani, un colpo di bacino e infila tutto il suo cazzo tra le mie labbra, lo fa andare avanti ed indietro, la sento ridere’.
Poi mi sposta la testa, lo tira fuori, si abbassa verso di me: – INGOIA! ‘
Io eseguo, controvoglia mando giù tutto quello che avevo in bocca’ Sento in gola un sapore aspro, mentre lei mi guarda:
– ERA BUONA PUTTANA? –
– SI’ PADRONA – Le rispondo contrariamente a quello che provavo”.
Letizia mi congeda ribattendo: – BENE, BRAVA PUTTANELLA, SEI STATA PROPRIO BRAVA ‘
Un dolce bacio sulle labbra e via, anche questo pomeriggio è terminato, con l’ennesima dimostrazione di quanto sia fortunato ad avere una fidanzata come Letizia’..!

Leave a Reply