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Racconti di Dominazione

L’ombrellone

By 8 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo deciso di concedermi un weekend di riposo dai primi caldi di luglio della pianura padana. Il giovedì sera mi decisi e prenotai per il giorno successivo al “solito” hotel 4 stelle di Caorle. Un tempo bellissimo ma oradecaduto: dotato di parco, e ormai rifugio di famiglie con bimbi e senza vita notturna.
Un vero paradiso per interrompere la guerra dell’ufficio e senza velleità.
Il sabato mattina presto, dopo la rilassante passeggiata sulla riva, mi godetti il sole in spiaggia, all’ombrellone assegnato d’ufficio e notai una signora moretta: classico viso da professoressa, occhiali, mani morbide ma non eccessivamente curate, tutto il giorno a leggere in un castigatissimo bikini all’ombra.
Nel tram tram generale spiccava la sua “solitudine” e il fatto che non parlasse con nessuno n&egrave al telefono.. solo una passeggiata ogni tanto.
Nel pomeriggio del sabato mi dedicai alla solita uscita in solitaria in barca a vela.
La mattina dopo, decisi di rimanere fino al pomeriggio prima di ripartire..
Mentre facevo colazione mi accorsi stava arrivando nella sala anche la moretta del giorno prima: sacca da spiaggia, libro, una gonna in jeans a mezzagamba, e.. la maglietta bianca si muoveva in modo irregolare… decisamente era senza reggiseno.
La mia curiosità mi costrinse a soffermarmi su di lei e a chiedermi come mai fosse così.. mi convinsi che forse semplicemente si era svegliata tardi, e che in spiaggia avrebbe recuperato il reggiseno dal fondo della borsa.
Incuriosito cercai di arrivare in spiaggia prima di lei per vedere cosa sarebbe accaduto.. e appena arrivata, con assoluta calma preparo’ tutte le cose e si mise a leggere senza togliere la maglietta.
Improvvisamente si avvicino’ il solito venditore ambulante… che ovviamente fu subito allontanato. Mi stupii pero’ quando vidi che riorientava lo stradio proprio verso il venditore che si allontanava e che si toglieva la maglietta..
Notai subito i capezzoli.. sembravano leggermente tesi.. e si guardava intorno anzich&egrave leggere.. Colsi immediatamente l’occasione e le feci di nascosto una fotografia.
La cosa duro’ non più di 10 minuti, dopodich&egrave rimise il reggiseno e si avvio’ verso il bagnascuga.
Rimasi a meditare per un bel po’ fino a che non torno’ e riprese la lettura come nel giorno precedente.
Poco prima di pranzo si alzo’ di nuovo per andare sul bagnasciuga. Per me era giunto il momento di levare le tende e partire, quindi presi la decisione di rischiare. Andai a far sviluppare la foto e preparai un biglietto:
“prima un po’ i nostri segreti diventano pubblici. Non bisogna averne paura, solo gestirli. ” seguiva un indirizzo email.
Mentre ancora era sul bagnasciuga mi avvicinai al suo ombrellone e lasciai il biglietto proprio sotto il libro.
Ero perfettamente sicuro che consapevole che avevo solo pochissime possibilità che avrebbe risposto e ancora meno che avrebbe risposto nel modo giusto, ma secondo il mio stile, avevo almeno tentato.
Quindi ripartii verso casa soddisfatto.

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