Skip to main content
Racconti di DominazioneTrio

L’UOMO INCONTRATO IN CHATT

By 28 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

L’ UOMO INCONTRATO IN CHATT

Sono Lucia una donna over cinquanta, questa storia risale a moltissimi anni fa ed &egrave stata l’inizio di una lunga serie di chiavate con uomini sconosciuti, perche di cazzi ne avevo provati almeno una decina, ero stata sposata poi mi separai perché mio marito mi sorprese a chiavare in casa, e quello era già il terzo cazzo che provavo, allora avevo ventitré anni, la fica bruciava ma a onor del vero mio marito il cazzo non me l’ha fatto mancare mai, che ci posso fare, era un problema mio.
Quasi tutti conosciuti in chatt oppure presentatomi da un’amica che abitava sulla costiera Amalfitana con la quale ci scambiavamo gli uomini, e spesso uscivamo insieme.
Eravamo e siamo tutte e due sposate, lei copriva me che dovevo uscire da casa e stare diverse ore fuori, ed io coprivo lei il marito sapeva che era con me ed era tranquillo, lo stesso il mio.
Se sapessero i rispettivi mariti che battaglie che abbiamo fatto morirebbero d’infarto.
Nelle tantissime ma veramente tante chiavate che ci siamo fatte in un periodo di dieci anni devo confessare che abbiamo avuto avuto qualche sorpresa negativa ma fa parte del gioco era messa in conto.
Ubaldo (cosi disse di chiamarsi) lo conobbi in chatt e poi dopo una serie di scambi sempre in chatt volevo sapere che tipo di uomo era se mi potevo fidare, la chatt non era ancora molto diffusa e non si era tanto sicuri su chi stava dall’altra parte.
Dopo aver preso un po’ conoscenza, decidemmo di passare a Skype.
Vederlo la prima volta mi fece un certo effetto era un bell’uomo bruno carnagione scura circa 1.70 un fisico asciutto insomma sono stata piacevolmente colpita.
Era un po’ di tempo che avevo deciso di tradire mio marito, questo era il mio secondo marito.
Devo dire che la mia vita sessuale &egrave stata molto movimentata, un po’ alla volta vi faccio entrare nella mia vita.
In quel periodo lavoravo in una grossa clinica privata dell’Italia meridionale ero la segretaria del professore specialista in medicina interna e ginecologo.
E da li chattavo nei momenti vuoti con Ubaldo anche da lì quando potevo, utilizzavo skype, certo da casa era più comodo ma lo potevo fare dalle otto alle dieci poi dovevo andare in clinica.
Una mattina ancora mi dovevo vestire avevo acceso il PC ed ero andata a fare la doccia, da sotto la doccia sentii il classico trillo di Skype avevo quasi finito presi l’accappatoio e andai per rispondere e dire di aspettare cinque minuti.
Appena mi vide si accorse che avevo l’accappatoio addosso mi disse di aprirlo e di farmi vedere non lo feci, lui continuo a insistere e dai, apri sulle tette, mi convinse e aprii e a dire il vero a quel punto lo sfilai dalle spalle e lo buttai a terra.
Rimasi nuda ma lui poteva vedermi solo a metà, avevo ed ho delle belle tette molto sode diceva che me li voleva leccare, io stessa mi strizzavo i capezzoli ora non provavo più vergogna anzi mi piaceva e mi eccitava, non ha dovuto insistere troppo per fargli vedere la fica, l’avevo sistemata il giorno prima dall’estetista avevo fatto lasciare un ciuffetto sopra.
A questo punto sono stata io che gli dissi di spogliarsi non se lo fece ripetere in un attimo abbasso i pantaloni e rimase in boxer e dal volume che si vedeva, era bene attrezzato abbassò i boxer e venne fuori un bel cazzo, la mia web non era eccezionale e non potevo ammirarlo in tutto il suo splendore nello stesso tempo &egrave andata via la luce ed ho perso lo spettacolo che avevo sotto gli occhi e anche lui.
Quel giorno &egrave finito lì io dovevo andare in ufficio era già tardi. Però ci siamo rifatti due giorni dopo mio marito doveva partire alle cinque.
Avvisai Ubaldo e appena lui usci ci siamo collegati.
Mi feci trovare preparata in reggiseno carioca e perizoma azzurro.
Lui rimase a bocca aperta non se lo aspettava, aveva una vestaglia in un colpo tolse la vestaglia e rimase nudo. I miei occhi s’illuminarono aveva effettivamente un bel cazzo niente di eccezionale era lungo, come grossezza sembrava normale, mi son seduta sul letto a cosce aperte e cominciai a masturbarmi mi ficcai dentro la fica quattro dita in un sol colpo tanto era bagnata e guardavo lui che si masturbava, era eccitante mi avevano raccontato di queste storie, in effetti, era molto eccitante.
Non mi accontentai delle dita che scivolavano dentro e la mia fica era diventata una voragine, in precedenza avevo preparato un cetriolo io usavo questa verdura per arrivare all’orgasmo, lui m’incitava e anche se il cetriolo era molto grosso, ne era entrato già una metà mi scattai delle foto, intanto ero riuscita a far entrare tutto il cetriolo e vi posso assicurare che era grosso le foto lo dimostrano.
A un certo punto sentii un grido Ubaldo aveva sborrato alzai gli occhi e vidi tre o quattro zampilli di sborra ero dispiaciuta che si perdeva in quel modo.
A quella vista la mia fica esplose e mando fuori il cetriolo ed io cadi sul letto stremata ma soddisfatta.
Ci volle un po’ di tempo per riprendermi il godimento era stato grande.
Ci vestimmo tutti soddisfatti e abbiamo chiacchierato ancora un po’.
Ci siamo messi d’accordo per la giornata che dovevamo vederci per la prima volta.
Io volevo farlo venire di sabato pomeriggio era la giornata migliore il Prof. non c’era e la sua stanza era libera e cosi feci.
Sabato alle quindici &egrave arrivato effettivamente era un bell’uomo fisico asciutto, bruno pelle abbronzata, ci siamo salutati come vecchi amici nella mia stanza non si poteva fare di più, poteva entrare chiunque ancora la gente era in giro per i corridoi.
Io ero seduta alla scrivania una di quelle scrivanie modello antico, in un blocco a destra e a sinistra aveva i cassetti e al centro era aperta, davanti era posto un divano a tre posti lo feci accomodare lì ancora non mi potevo spostare.
Mi dimenticai sia, sia la scrivania era aperta e che io non indossavo vestiti sotto il camice, lui seduto di fronte strabuzzo gli occhi e mi faceva segno di allargare le gambe, allora mi resi conto dello spettacolo che stavo dando, ma in ogni modo allargai le gambe, piaceva anche a me quel gioco.
Erano le 15,30 ora di chiusura chiusi la porta e percorremmo un pezzo di corridoio per giungere nella stanza dove il prof faceva le visite.
Appena chiusa la porta alle sue spalle non mi diede respiro si attacco a me sembrava un polipo di quante mani aveva che mi scrutavano dappertutto in attimo rimasi in reggiseno a carioca che in pratica le tette erano tutte fuori e un minuscolo perizoma che non lasciava nulla all’immaginazione.
La stanza era attrezzata per le visite anche ginecologiche, e un lettino che il prof utilizzava quando non rientrava a casa e qualche volta per scopare qualche dottoressa tirocinante.
In un attimo mi trovai non so come a cosce aperte sul lettino delle visite.
Ubaldo comincio a leccarmi tutta non mi tolse neppure il perizoma lo sposto e con la lingua che sembrava un cavatappi, mi frullava la passera Non avevamo molto tempo, si affianco al lettino con le dita mi sditalinava e con violenza mi mise il cazzo in bocca mi fotteva la bocca con maestria ero io che non ero brava i pompini non erano il mio forte.
Alle dita che mi torturavano la fica mi fecero andare in tilt il piacere che mi procurava era immenso, tolsi il cazzo dalla bocca e gli gridai ‘Fottimi’ Fottimi’spaccami la fica non resisto lo voglio tutto dentro..
Non se lo fece ripetere anche perche anche lui non resisteva più.
Il lettino favoriva un’ottima penetrazione, un colpo secco e fu tutto dentro di me, mi fece molto male mi era sembrato che aveva rotto l’utero
Stranamente sentivo dolore ma lo stesso mi dava tanto piacere un piacere che prima d’ora non avevo provato e non ero alle prime armi, avevo scoperto un lato di me che non conoscevo ero masochista godevo attraverso il dolore fisico.
Ubaldo mi chiavava divinamente sia con forza sia con dolcezza,un urlo di piacere usci dalla mia gola ma un urlo fortissimo ed insieme con me anche lui mi riempi la fica di sborra non finiva ma di eruttare.
Sfinito si accasciò su di me.
Purtroppo successe l’irreparabile. (continua)

(sono graditissimi le impressioni e i commenti di qualsiasi genere )

bocchinara.doc@ibero.it

Leave a Reply