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Racconti di Dominazione

msn messenger

By 25 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Non uso spesso msn messenger, lo faccio di rado ma oggi ero sola in casa, luigi al lavoro, la bimba dai nonni e allora.. ecco ho acceso il pc e mi sono collegata, forse più per noia che per altro..

Con sorpresa mi accorgo che un certo Luca ha chiesto di entrare a far parte dei miei contatti.
Con curiosità accetto e me lo ritrovo subito ondine, lo vedo., si è lui, è online e nella finestrella intravedo la sua immagine, quella di un uomo maturo, barba incolta, fisico asciutto, curato.

Incuriosita scrivo due parole, scrivo semplicemente : ‘ciao sono Elena, credo di non conoscerti, ho trovato ora la richiesta di amicizia da parte tua’ posso chiederti chi sei?’.

Dopo pochi secondi leggo la sua risposta: ‘aspetta’.

Dentro di me penso che la sua risposta non è stata gentilissima’ neanche un ciao, neanche un minimo saluto’ solo quella parola ‘aspetta’.

Non avevo altri amici online e quindi realmente stavo aspettando solo lui’ il tempo passava mentre ero li con lo sguardo sul monitor ad aspettare.

Trascorsi cinque minuti provo timidamente a riscrivere qualcosa, ero li davanti al monitor ancora in attesa.
Elena: ‘scusami, non volevo disturbarti, se sei occupato possiamo sentirci un’altra volta’.

Dopo una manciata di secondi arriva la sua risposta.

Luca: ‘zitta, ti ho detto di aspettare’.

Cavolo, quella risposta mi ha davvero indispettito, ma chi si crede di essere questo qui? Ma come si permette di usare quel tono con me?
Mentre avevo deciso di bloccare il suo contatto senza nemmeno salutarlo, ecco che appare improvviso un suo messaggio.

Luca: ‘bene, ora presentati, descriviti e fallo in fretta’

Mi sento offesa dalla sua risposta cosi arrogante e diretta, non mi aspettavo nulla del genere, sono allibita’ aspetto qualche secondo, decido di sfidarlo e gli scrivo di nuovo.

Elena: ‘e se dicessi di no?’

Neanche due secondi, arriva la sua replica.

Luca: ‘FALLO’.

Leggendo quella parola un brivido mi ha percorso la schiena, dentro di me pensavo che era un bastardo, un arrogante e un maleducato, e poi quella parola..cosi adatta a facili doppi sensi’
Ho agito d’istinto, preso la tastiera ed ho cominciato a scrivere.

Elena: ‘sono di roma, lavoro come impiegata, sono sposata da 6 anni ed ho una bimba di due anni, sono alta 167cm, capelli castani, occhi marroni, porto una taglia 40 o anche 42, dipende molto dal modello del vestito’
Attendo incuriosita la sua risposta’ rifletto su quello che ho scritto e penso forse di essere stata stupida, forse avrei dovuto solo ignorarlo’

Ecco, passati due minuti scarsi vedo sulla finestrella di msn che non siamo più da soli a comunicare ma lui ha invitato altri due suoi amici alla conversazione.
Sapevo che esisteva con messenger questa possibilità ma non l’avevo mai provata’ guardo il monitor, vedo che alla conversazione sono aggiunti Marco e Sandro. Corro a guardare le loro immagini nella finestrella’ Marco sembra un 60enne molto giovanile, Piero è decisamente più giovane, non credo raggiunga i 30 anni, almeno mi sembra da quella piccola foto.

Nessuno scrive qualcosa’ io provo, sempre timidamente a parlare.

Elena: ‘salve’ ma siamo in quattro ora?’

Luca: ‘era difficile da capire? Bene elena , per prima cosa presentati ad i miei amici’
Non è possibile, in pochi minuti mi ritrovo invischiata in questa situazione cosi anomala ed inaspettata.
Con pazienza ma pervasa da una certa curiosità riscrivo quello che avevo già scritto a Luca da solo.

Elena: ‘sono di roma, lavoro come impiegata, sono sposata da 6 anni ed ho una bimba di due anni, sono alta 167cm, capelli castani, occhi marroni, porto una taglia 40 o anche 42, dipende molto dal modello del vestito’

Luca: ‘elena, ora rimani nel tuo angolino, zitta, fino a che non ti diremo che puoi intervenire’

No, non posso crederci’ ma come si permette questo qui’ ma chi sono questi altri due’? Ma dove sono finita? E perché ancora non ho chiuso messenger mandando al diavolo tutti’.?
Vedo comunque scorrere la loro conversazione, parlottano tra loro, argomenti vari, chiacchierano ignorandomi completamente come se non esistessi.
Provo una sola volta ad intervenire dicendo che ero stufa di attendere, ma la loro risposta non ammetteva repliche.

Marco: ‘elena, zitta e rimani nel tuo angolino, non disturbare’

Continuano altri 10 minuti a chiacchierare tra loro fino a che uno di loro mi tira in ballo..

Sandro: ‘e questa idiota dove l’hai trovata?’
Idiota’? Non poteva che essere rivolta a me quella frase’ ero li nel mio angolino..zitta’ e leggere quella frase mi ha indispettita molto’
Marco: ‘ah già, quella stupida’ ‘

Pochi secondi di pausa e poi’

Marco: ‘Elena, per prima cosa cambia il tuo nic di messenger , devi scrivere ‘zerbino’ al posto del tuo nome, è molto più adatto’.

Leggo la sua frase, sono nervosa, ho un brivido, non capisco dove vogliono arrivare e non capisco perché mi ostino a seguirli, vado sulle opzioni di messenger’ sostituisco il nome elena con ‘zerbino’ e scrivo.

Zerbino: ‘cosi va bene?’

Luca: ‘si, molto bene’ ed ora chiedi scusa ai miei amici per essere intervenuta prima senza essere coinvolta da noi’.
Scusa’? Penso tra me e me’? Scusa’? Ma perché devo chiedere scusa a questi tre pazzi’ non lo chiederò mai’
Zerbino ‘ma non ho fatto nulla di cui scusarmi’. Perché dovrei farlo?’
Luca :’ FALLO’

Capisco che sono in ballo, è un gioco mentale, assurdo ma sono coinvolta, vorrei chiudere la conversazione ma prendo la tastiera.

Zerbino: ‘Marco, Sandro, vi chiedo scusa, prima sono intervenuta ma non avrei dovuto farlo, sono stata una sciocca e vi chiedo scusa di questo’
Non aspetto la loro reazione e continuo a scrivere.
Zerbino :’ Luca, ovviamente chiedo scusa anche a te. Perdonami’.
Luca: ‘sei davvero un’idiota’ una stupida idiota ed ora voglio che lo ripeti qui, davanti ad i miei amici’
Zerbino: ‘no’ Luca..ti prego’ questo no’. Non umiliarmi cosi’
Luca : ‘ FALLO’
Zerbino: ‘sono una stupida idiota’.
Sandro: ‘bene amici, ora è il momento di farle la prova’ è arrivato il momento’
Zerbino ’emmm’ ma che prova’ cosa dite’? Per favore’ ora basta..lasciatemi andare’ mio marito luigi sta rientrando dal lavoro, tardi, per favore’ ora basta”
Sandro: ‘tuo marito luigi? Senti zerbino, idiota, di tuo marito luigi a noi non ce ne fotte proprio nulla..chiaro’?’
Sono assolutamente coinvolta da questi tre bastardi, non so se ora si aspettano una mia risposta ma provo a provocarli un pochino.
Zerbino: ‘vi prego andate via’ vi prego’.
Sandro : ‘di tuo marito non ce ne fotte nulla’CHIARO????? Rispondi zerbino!!!’
Zerbino ‘si’ chiaro”
Finisco di scrivere e mi accorgo che mi è arrivata una email, difatti Sandro mi scrive su messenger.
Sandro: ‘apri l’email, guarda quella foto e commentala qui davanti a noi tre’

Corro ad aprire l’email’ l’allegato contiene una foto davvero esplicita e chiaramente scaricata da qualche sito internet. Rappresenta una ragazza giovane, molto bella, inginocchiata al centro di una stanza, in piedi intorno a lei ci sono tre uomini nudi, il loro pene, grande, eretto proprio davanti al viso di lei’

No, questo è troppo’. Provo a farglielo capire.

Zerbino: ‘no’ questo è troppo, non vorrete mica che commenti davvero quella foto”
Marco: ‘si..DEVI farlo ed anche in tempi brevi, chiaro?’
Zerbino: ‘no’vi prego no’. Per favore”
Luca: ‘FALLO’.
Zerbino: ’emm’ vedo una donna al centro di una stanza’. Con tre uomini nudi accanto, in piedi’.
Marco: ‘poi?’
Zerbino ‘Basta per favore’ no”
Marco: ‘ POI ???’
Zerbino: ‘quei tre sono li, con il pene molto grande, davanti al viso di lei’ lei con le mani carezza i testicoli di due di loro e tiene dentro la bocca uno di loro, forse il più grosso dei tre”
Sandro : ‘il tuo maritino luigi ha il cazzo più piccolo del loro’vero puttanella?’
Zerbino :’cosa centra ora luigi’ per favore’ basta’
Sandro: ‘RISPONDI’
Zerbino: ‘luigi ce l’ha molto più piccolo di quei tre”

Questo colloquio mi stava destabilizzando e loro ne avevano la piena consapevolezza’ rispondevo alle loro domande, alle loro richieste’ cosi, come se a loro fosse tutto dovuto’.

Luca: ‘bene zerbino, che ore sono adesso?’
Zerbino: ‘le 17:00’
Luca: ‘domani alle 13:00 in punto dovrai presentarti in viale della Magna Grecia e citofonare all’intermo 15, salirai e ci troverai tutti e tre, devi essere puntuale, chiaro?’

Quella via aveva qualcosa di familiare, non mi era affatto nuova’ ma si’ ora ricordo ed ho un sobbalzo, proprio al numero 15 abita un caro amico di luigi, proprio li’ in quel palazzo’
Non so cosa dire, non so cosa fare’ mentre temporeggio mi accorgo che mi sono arrivate altre email con allegati simili al precedente, sempre tre iperdotati con una donna, la prendono in tanti modi, la spargono del loro seme’.
Mentre guardo le foto arriva quello che non avrei mai voluto leggere.

Luca: ‘si zerbino, hai capito bene, sono proprio io, LUCA l’amico di luigi’ sei caduta nel nostro tranello’ ed ora non ti resta che presentarti domani alle 13:00 ovviamente anche Sandro e Marco sono due cari amici del tuo Luigi’. Quindi’. Cerca di non fare tardi”

Zerbino: ‘bastardi’. Bastardi”

Sandro: ‘non fare tardi, puttanella’ CHIARO ???’
Zerbino: ‘chiaro’..’
La notte non ho chiuso occhio, pensavo continuamente a quei tre, ero combattuta, non sapevo se era meglio andare a quell’appuntamento oppure no.
La mia unica preoccupazione era che mio marito luigi non sapesse nulla di tutto questo, ero nervosa, agitata, arrabbiata con me stessa ma, inconsciamente , attratta da quei tre.

Si, erano tre amici di luigi, tre amici della palestra. Li vedevo spesso anche io quando andavo a fare spinning o ginnastica a corpo libero. Uno dei tre, Luca, conosceva mio marito dai tempi della scuola, gli altri due li ha conosciuti in palestra ma sono diventati subito amici, si frequentavano anche al di fuori della palestra.

Prendo una decisione, andrò li alle 13:00 ma solo per dirgli quanto li detesto e per stare tranquilla che non diranno nulla a luigi, solo per quello, niente di più.

La mattina sono nervosa, non so come vestirmi, casa di Luca è molto vicina al mio lavoro, lui credo lo sappia e quindi mi ha dato appuntamento alle 13:00 sapendo che posso sfruttare la pausa pranzo.
Mi cambio e mi ricambio decine di volte, non so cosa mettermi, poi decido di indossare dei pantaloni gialli a pinocchietto ed una canottiera con scarpe basse.

Alle 12:45 esco dall’ufficio, senza nemmeno mangiare faccio una camminata, arrivo sotto casa di Luca, citofono e mi apre dicendo solo ‘terzo piano’.
Prendo l’ascensore con il cuore in gola, arrivo su, mi sento una stupida, mi pento di essere salita ma mi ripeto che sarà solo per chiarire a quei tre che devono smetterla con questa storia e lasciarmi stare.

Arrivo su, la porta è socchiusa, la apro, entro dentro.
Loro tre sono li, in piedi, in accappatoio.
La porta si richiude, mi accorgo di essere sola al cospetto di quei tre. Faccio un paso indietro ma al tempo stesso voglio fargli vedere che sono sicura di me.

Elena: ‘guardate che sono venuta solo per chiarire che non dovete più permettervi di ‘

Non faccio in tempo a finire la frase, me li ritrovo davanti a me, con l’accappatoio sbottonato.
Luca mi prende il viso, mi bacia mentre sento le mani degli altri due percorrere il mio corpo.

Sandro: ‘zitta stupida, stai zitta ‘

Con un filo di voce riesco a dire: ‘smettetela..ero qui solo per dirvi che non sono come pensate’

Luca: ‘zitta puttana’ e con una mano mi spinge dalla testa verso il basso, mi fa inginocchiare.

Loro mi circondano, sono ai loro piedi, li vedo, sono nudi, non riesco a trovare la forza per alzarmi e scappare verso la porta, rimango li ai loro piedi.

Marco: ‘ricordi la foto che hai commentato su msn’? Eheheh bene eccoti servita”
Mi spinge la bocca sul suo pene, lo prendo in bocca, è già rigido, duro, grande.
Gli altri due mi sono a pochi cm dal viso, li tocco con la mano quasi per evitare che mi arrivino sul viso’
Alzo lo sguardo, ho il pene di Marco dentro, incrocio i suoi occhi, sento la sua voce ‘brava’vedrai che non diremo nulla al tuo bel maritino’. Oggi pomeriggio lo incontreremo in palestra’ lo sai..vero’?’

Non rispondo, lecco il suo pene guardandolo negli occhi, gli altri due se lo toccano da soli come se aspettassero il loro turno, sono li a due cm dal mio viso, non posso evitare di guardarli, sono duri, grandi, uno dei due ha la punta senza pellicina, sembra ancora più grande, ma il mio sguardo appena posso è sempre rivolto in alto, ai loro occhi.

Non posso neanche evitare di notare un loro cenno di intesa, si guardano, annuiscono e uca mi prende per i capelli, mi fa alzare in piedi, iniziano a spogliarmi di fretta, senza preoccuparsi di poter rovinare i miei vestiti.
Non dico nulla, sono caduta nella trappola, forse inconsciamente ero consapevole che sarebbe finita cosi ma non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa.
Non dico nulla, non voglio dargli la soddisfazione di vedermi consenziente, no, questo no, non voglio dargli la soddisfazione di sapere che dentro di me immaginavo che sarebbe finita cosi.
Allora sto zitta ma loro mi incalzano con le domande, con le frasi umilianti.

Luca. ‘ povero luigi..se ti vedesse cosi’ con tre piselloni tutti nudi che ti vogliono fare quel bel culettino che mostri sempre in palestra’. ‘

Dentro di me capisco che loro vogliono andare fino in fondo, e dentro di me ribadisco che non voglio dargli la sensazione di essere consenziente, forse è anche un mio alibi mentale, forse cosi mi sento di non tradire luigi. In fondo sono costretta a farlo, io non lo vorrei fare.

Mi tolgono tutto, li lascio fare e devo ingoiare bocconi amari quando mi dicono che sono una puttana, mi parlano di luigi, confrontano il suo pene (piccolo) con il loro (grande), mi dicono che da tempo in palestra, vedendomi con la tutina, desideravano il mio culo.

Sto zitta ma capisco che è arrivato il momento.

Sono nuda, le loro mani sul mio sedere, sulle gambe, commentano il mio corpo con frasi da bar, da maschi arrapati e non potrebbe essere altrimenti, sono li, inerme, e loro lo sanno.
Si masturbano guardandomi il sedere, facendomi appoggiare con le mani alla parete. Guardano il mio culo come lo avrebbero voluto vedere in palestra.
Tutti e tre conoscono benissimo mio marito e la situazione per questo è ancora più assurda.
Mi domando come e quando finirà questo gioco maledetto ma non faccio in tempo a chiedrmelo perché Marco mi fa piegare ancora più la schiena, Luca dietro di me inizia a scoparmi, lo sento come una furia, spinge con forza senza curarsi se puo farmi male.
Sento un po di dolore ma lui non si ferma, non gode, esce e lascia il posto a Sandro, mi entra dentro per qualche minuto e poi lascia il posto a Marco, mi scopano a turno, da veri amici’ io soffro e godo ma sto zitta, non voglio fargli capire che sono eccitata, no, questo non devono capirlo.

Come immaginavo non finisce qui, a turno vengono a prendersi quelo che hanno sempre desiderato, il mio culo, mi penetrano e lo fanno con decisione, strillo, mi agito ma loro non si preoccupano, si danno il cambio, tutti e tre godono, hanno degli orgasmi forti, intensi, continuano a dire che sono una puttana e forse hanno ragione.

Loro hanno goduto, io mi rivesto, ho voglia di scappare, di uscire da questo incubo ma una frase mi riporta alla realtà.

Luca: ‘vattene puttana, ci vediamo stasera su msn messenger’

Elena: ‘ciao’ ma io non ero venuta qui per essere trattata cosi..ve lo giuro’ ve lo giuro”
Esco da quell’appartamento sconfitta , esausta ma con una sensazione di eccitazione che mi porterò dietro tutto il pomeriggio in ufficio.
Alle 18:00 torno a casa, luigi non c’è, mi chiama dicendomi che quando esce dal lavoro va in palestra e tornerà a casa verso le 20:30.
In palestra’. Già’ in palestra.

In fretta accendo subito il computer, entro su messenger, i miei pochissimi contatti sono tutti assenti tranne uno: LUCA.
Ho un brivido, fremo, vorrei urlargli che è un bastardo, che non volevo arrivare a quel punto li, vorrei fare tante cose ma non me ne da il tempo, si apre la finestra di dialogo messenger.

Luca: ‘cambia il tuo nic, non ricordi chi sei?’
Elena: ‘Luca no , ora basta per favore, fammi parlare cavolo!’
Luca: ‘avanti, FALLO immediatamente’.
Elena: ‘no, dai, ti ho detto basta, per favore possiamo parlare un attimo, ti prego Luca, ti prego’
Luca’FALLO, altrimenti chiudo il contatto’.

Non voglio che lui chiuda la comunicazione, devo spiegargli tante cose’ vado sul menu opzioni e cambio il nic’

Zerbino: ‘Luca, eccomi, lasciami parlare per favore’.

Luca risponde come sempre perentorio.
Luca: ‘entra in questa chat (mi scrive l’indirizzo della chat) FALLO adesso, abbiamo tempo fino alle 20:30 non è cosi?’

Rifletto su quanto mi ha scritto’ cavolo’ evidentemente ha avuto la faccia tosta di sentire luigi ed ha saputo che va in palestra fino a quell’ora’
Non so che fare, vorrei dirgli di ascoltarmi ma a testa bassa digito l’indirizzo di quella chat’. Ecco, ora sono dentro’vedo molti utenti ondine’vedo scorrere le righe, qualcuno chiacchiera ma non è una chat molto animata nonostante ci siano parecchi utenti ondine.
Non scrivo nulla quando ad un certo punto leggo che Luca scrive ed ovviamente tutti possono leggere.

Luca: ‘amici, vi presento elena, la mia amica’

Cavolo, nel giro di pochi secondi si scatenano in molti, tutti che mi salutano incuriositi.

Luca insiste scrivendo a tutti: ‘bene elena, perché non dici ai miei amici il tuo vero nome’ dai elena’FALLO’

Che bastardo, che bastardo, dentro di me penso che sia un maledetto, mi vuole sputtanare qui, davanti a tutti . cosa faccio adesso? Cosa faccio? Penso per una ventina di secondi e nel frattempo vedo scorrere le risposte di molti utenti, tutte più o meno simili: ‘avanti elena, forza diccelo..’

Luca insiste e scrive ancora a tutti: ‘FALLO elena’
Prendo coraggio e scrivo: ‘ma no’ non credo che possa interessare a tutti’.. non è cosi’?’

Ovviamente vengo riempita di risposte tutte simili : ‘certo che devi farlo, avanti, ci interessa saperlo’.

Rispondo timidamente, in fondo nessuno mi conosce qui.
Elena: ’emmm ecco, diciamo che Luca mi chiama zerbino’

Leggo molti commenti tra il sorpreso e l’incuriosito di tanti utenti, fino a che leggo quello che scrive Luca: ‘bene zerbino, ora saluta adeguatamente i miei amici, cerca di essere educata’

Zerbino: ‘buonasera a tutti, ecco’ buonasera a tutti voi’ ‘
Luca: ‘brava zerbino, ora descriviti, i miei amici devo sapere con chi hanno a che fare’
Zerbino: ‘per favor Luca, no’ non aumentare il mio imbarazzo..ti prego, no’

Ricevo una decina di risposte tutte uguali, vogliono tutti che mi descriva’tutti capiscono che Luca mi sta gestendo a modo suo, tutti capiscono il motivo di quel mio soprannome’
Cosi inizio a scrivere e mi descrivo minuziosamente ma subito dopo aver fatto leggere a tutti la mia descrizione arriva il momento peggiore.

Luca: ‘bene, ora di a tutti quello che sei’

Cavolo, questo davvero non voglio scriverlo ma il mio istinto mi porta a digitare immediatamente qualcosa.

Zerbino: ‘sono una stupida’
Luca: ‘si è vero, ed ora questa stupida scriverà il suo indirizzo messenger proprio qui, davanti a tutti’
Zerbino: ‘no’ vi prego’ qui no’ possono leggerlo tutti, tutti avranno possibilità di inserirmi nei contatti’ per favore, qui no’

E’ inutile dire che ricevo subito decine di scritte in cui mi esortano a scriverlo immediatamente, lo stesso Luca riscrive con molta decisione insultandomi davanti a tutti, dicendo che ho visto e commentato le immagini esplicite che mi ha inviato e che dovrò farlo ancora.

Prendo coraggio, in fondo è solo un indirizzo email, forse non c’è nulla di male a scriverlo e popi, tutti questi ma chi li conosce’

Scrivo l’indirizzo sulla chat e ricevo la risposta di Luca: ‘brava, ora mio caro zerbino devi rimanere qui nel tuo angolino ed aspettare che io finisca di parlare con i miei amici, non ti permettere di intervenire MAI e rimani qui fino a che te lo diremo noi.’

Rimango una ventina di minuti a leggere quello che gli utenti della chat scrivono, non intervengo mai,.
Incuriosita entro di nuovo su messenger’ ci sono circa 15 richieste di nuovi contatti che aspettano un mio ok’
Cavolo..quei tipi non si sono fatti attendere.

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