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OrgiaRacconti di Dominazione

Ordinaria follia

By 12 Marzo 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Cominciasti a capire che cosa ti attendeva quando, in intimo, fosti condotta in quella sala. Indossavi solamente un succinto intimo nero, le tue mani erano legate dietro la schiena e dentro la stanza potevi scorgere almeno otto ragazzi col volto coperto. Al tuo ingresso alcuni di loro cominciarono a mastrubarsi, a qualcuno sfuggì anche qualche commento malizioso. Col volto chino ed un lieve imbarazzo ti lasciasti condurre fino al centro della stanza, dove un divano circolare viola stava aspettando di diventare il tuo giaciglio. Appena vi fosti posta in ginocchio, con le gambe ben larghe, gli otto si strinsero intorno a te continuando a toccarsi.

 

-Signori- disse una voce alle tue spalle -La vostra puttana è arrivata…- continuò l’interlocutore -Potrete scoparvela come meglio credete e lei ne sarà solamente felice…- affermò con siurezza la voce -Potrete insultarla e sborrarle dove meglio ritenete e lei ve ne sarà grata…dico bene puttana?-

La tua voce uscì fuori rotta da una certa paura -S…Si…-

-Non ti abbiamo sentito puttana!- ti richiamò la voce

-Si! Sono la puttana di tutti voi, fatemi quello che volete e vi ingrazierò!- gridasti serrando gli occhi.

 

Fu l’inizio del tuo interminabile pomeriggio. Qualcuno ti spinse in avanti. Rimaesti stesa sul divanetto con il culo in bella mostra e le tette sciacciate contro il non più comodissimo velluto viola. Da quella posizione avevi poca visibilità e non avevi idea di che cosa ti sarebbe successo. Improvvisamente qualcuno ti afferrò per i capelli, sollevandoti quasi a peso. Inarcasti la schiena per permettergli di farlo e quando la punta del suo cazzo ti fu sule labbra, apristi la bocca senza dire una singola parola. Lui comincò a scoparti ferocemente, incitando gli altri asborrarti addosso. Ti teneva per la testa mentre sentivi delle mani sul tuo corpo. Non avevi mai avuto tanti uomini intorno e la tua fica era ormai infuocata dalla situazione. Alcuni uomini cominciarono a dare segni di godimento e presto i primi fiotti di sperma ti raggiunsero viso e schiena. L’uomo davanti a te non accennò a diminuire la sua scopata nemeno quando un altro cazzo ti spruzzò sul viso sporcandolo a sua volta.

Dopo qualche minuto fosti girata. Approffittando di quel momento i tuoi respiri si fecero gravi, cercavi aria, ma prima che ne fosti soddisfatta due cazzi ti furono portati alle labbra e ti fu ordinato di leccarli. Erano sporchi di sperma, ma anzich éschifarti la cosa ti fee divaricare le gambe. In breve, ti furono tolti gli slip e il reggiseno ed il tuo corpo nudoo divenne un contenitore per le sborrate che cominciarono a fioccarti addosso. Qualcuno venne copiosamente fra le tue labbra e ti andò di traverso. Una mano con un guanto ti tappò la bocca con forza.

 

-Non t’azzardare a sputarlo troia-ti fu detto -Tu ami il caldo sperma dei tuoi padroni e tu lo berrai tutto…anche se ti ovessi strozzare chiaro?-

Trattenendo il respiro buttasti giù tutto e poi un respiro profondo e rumoroso ti pervase -Soddisferò tutti i miei padroni- affermasti -Sono una puttana e voi siete i miei signori!-

 

Colti da un’improvvisa eccitazione colletiva, altri cazzi si fecero intornoa te. Avresti voluto poter usare le mani, ma tutto quello che ti riuscì di fare fu inarcare la schiena per permettere alle cappelle turgide di sbatterti sul seno. Poi, un uomo ti si mise a cavalcioni sopra. Non ti offrì il cazzo e nemmeno le palle, si piegò e ti offrì il buchetto del suo culo.

 

-Leccami il culo troia!- ti disse -Fammi vedere quanto sei troia dai!-

 

La tua lingua uscì dalla tua bocca meccanicamente. Spalmavi saliva e sborra ad ogni passata, ma lui sembrava gradire. Cominciò a segarsi violentemente mentre la punta della tua lingua cominciava ad insinuarsi dentro di lui. Guardandoti all’opera, un uomo decise di aprirti le gambe. Fu un attimo ed un primo cazzo ti violò. Tirasti indietro la testa, stringendo l’uomo con le gambe perché non potesse fuggire, tornasti a leccare il culo di quello mentre delle mani forti cominciavano a strizzare il seno fino a farti male.

Godevi. Circondata da maniaci e da follia sentivi il tuo corpo fremere. Quando l’uomo sopradi te se ne andò, dopo averti inondato la faccia di sperma, anzichéchiedere tregua cominciasti a guardati in giro, cercando di arrivare al cazzo più vicino al tuo viso. Ti fu impedito. Un uomo ti sollevò, si sdraiò al tuo posto e ti impalò col suo nodoso cazzone. Lanciasti un grido, ma la tua bocca fu tappata dall’ennesimo avventore intorno a te. Ti cacciò in gola un cazzo minuscolo, ma eri così su di giri da non capirlo nemmeno. Sentivi il piacere crescerti dentro. Poi, un terzo uomo si fece avanti alle tue spalle e, senza ecessiva cortesia, ti penetrò il buchetto. I tuoi occhi si sgranarono. Avevi ogni buco occupato, bocca, figa, culo. Ti sentivi riempita da ogni angolazione e, mentre venivi così brutalmente scopata, altri due uomini poggiarono i loro cazzi fra le tue mani perché li masturbassi.

Per quanto ti scoparono? Non avresti mai saputo dirlo. Alla fine l’unica cosa che sapevi era che, distasa a terra, il tuo corpo era ricoperto di sperma e ti faceva male ogni singola parte di te. Sollevasti debolmente lo sguardo e notasti gli otto allontanarsi dalla stanza riaperta da un uomo vestito di nero. Quando foste soli, lui chiuse la porta e ti si avvicinò. Ti toccò il ventre con la punta della scarpa e tu debolmente cercasti di metterti in ginocchio davanti a lui.

 

-Ti sei divertita?-

-Si padrone…-

-Bene, ora chiudi gli occhi e tira indietro al testa-

 

Obbedisti. Le tue orecchie percepirono chiaramente il suono di una zip abbassarsi. Per un istante la tua mente pensò che presto avresti avuto un altro cazzo fra le labbra, invece no. Un liquido caldo ti colpì il viso. Avresti voluto ritrarti, ma se così fosse fatto sapevi che la punizione srebbe stata tremenda. Lasciasti dunque che l’urina del tuo misterioso padrone colpisse le tue labbra scendnedo lungo il tuo corpo. Una sensazione strana, quasi di sfruttamento di pervase al punto che, quando cessò, abbassasti il viso.

 

-Questo ti serva come prossima lezione…-

-Lezione padrone?-

-Si, nella tua prossima esperienza…permetterò che tu venga usata come pisciatoio…-Un brivido ti colse -Puoi sempre ribellarti…e vedere che cosa succede…-

Il tuo viso non si sollevò -Io…Io…Io sonola tua schiava padrone, se tu vuoi che mi faccia pisciare lo farò…- lui rise, i tuoi pugni si chiusero. Avevi detto qualcosa in cui nemmeno tu credevi.

 

 

 

Per opinioni o pareri : sangue.di.drago@hotmail.it GRAZIE IN ANTICIPO!

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