Skip to main content
Racconti di Dominazione

palline cinesi

By 2 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

“Mettiti le palline e vai in palestra. Prima di entrare mi chiami”
………..
” sono arrivata..”
“Infilati due dita nella figa .”
“Qui? nel parcheggio”
… Non c’&egrave bisogno che rispondi già lo so…
Mi piace il tuo tono di voce quando sa essere duro e irremovibile
Vorrei avere davanti quei tuoi splendidi occhi azzurri
che sanno essere così freddi
“Si”
Cazzo potevo parcheggiare più coperta….
La gente mi passa accanto
cerco di trattenere i miei gemiti
Un gemito appena le dita sono dentro..
I miei occhi a guardare se qualcuno intorno mi sta osservando..
ma siamo tutti distratti e io posso tranquillamente masturbarmi in un parcheggio senza essere notata
“allunga il sedile fino a che te lo permette e spingi i piedi sul freno e sulla frizione”
Vuoi farmi irrigidire i muscoli e sentire le palline….
E sono lì… le sento…
E lo spostare il sedile le fa rotolare e vibrare….
e i muscoli tesi sono lì ad assorbirle e ad arrivarmi al cervello
“Ora lascia piano prima la frizione e poi il freno”
i miei gemiti ti dicono le mie sensazioni….
le palline sono come accarezzate dai movimenti
strette e poi lasciate
&egrave molto bello…
“continua….”
gemiti ancora… ho voglia di godere….
mi lascio andare….
“Ora basta. Togli le palline e vai in palestra”
“Ma qui?”
“Si. Toglile ora!”
Le dita a cercare il cordoncino tra i miei umori
Sono andate in fondo con le mie carezze…
le tolgo &egrave sempre un trauma….
scivolano nella mia eccitazione…
la prima sempre più facilmente….
La seconda sembra sempre che non voglia uscire
i muscoli la trattengono… devo sempre forzare di più
Il respiro affannoso di chi ha fatto un terribile sforzo
questo mi lasciano.
“Telefonami quando hai finito che le rimettiamo..”
la tua voce nelle orecchie ma io non riesco ancora a reagire
“si ” sussurro
non ci sei più
e io continuo a guardare quelle piccole sfere tra le mani
luccicano al sole
bagnate dei miei umori
sembrano così innocue invece mi fanno impazzire.
……………
Mi scarica la palestra
Quando accumulo adrenalina… quando sono incazzata
E’ uno splendido tranquillante.
Nello spogliatoio, sudata, il telefono in mano a dirti che ho finito.
“Ok metti le palline e fatti una doccia”
“Posso toccarmi?” meno di un sussurro
le ragazze intorno a me…
qualche sguardo di sfuggita lo posano sulla mia telefonata
“Non ho capito Torna a dire.”
Arrossisco lo so &egrave stupido non mi ha sentito nessuno
ma ora so che tu mi continuerai a chiedere di ripeterlo
e io me ne sono già pentita
“No niente…”
“Ripeti!”
“Posso toccarmi?” ancora un sussurro
“Non ti sento”
“Posso toccarmi?”la voce abbastanza alta da farmi capire…
Intorno a me ragazze indaffarate a cambiarsi
sembrano non avermi sentito
“No non puoi. Metti le palline fatti la doccia e poi mi richiami quando sei a casa”
Vaffanculo.. ti odio….
Il telefonino in mano. Attrezzo terribile….
Mi spoglio accappatoio e beauty Cerco le palline nella borsa.
Le ho lasciate cadere dentro prima al parcheggio.
Le sento al tatto. Quando le tiro fuori la ragazza vicino a me le fissa interrogativa.
Si sta chiedendo cosa siano.
Lo avrei fatto anche io solo poco tempo fa…
sotto le docce.
Acqua bollente la lascio scorrere sulla mia pelle
le palline in mano
devo inserirle
cerco di respirare regolarmente
lascio dondolare le palline tenendole per il cordoncino
e una mano poggiata alla parete lascio che l’acqua mi scorra sulla schiena
Ho la sensazione di essere osservata
apro gli occhi
la ragazza di prima mi stava fissando
mentre passava davanti alla mia doccia
abbassa lo sguardo e si infila in quella al mio fianco
sorrido
&egrave curiosa
lo sarei anche io
Questa distrazione mi ha fatto rilassare
le palline tra le mie gambe spingo dentro la prima
che entra facilmente e subito la seconda..
Un piccolo gemito quando sbatte dentro su quella già inserita
ma metterle in piedi non mi fa così effetto come metterle da sdraiata
E’ andata…
ora non ci pensare
non puoi toccarti…
…………………
E piacevole andare in giro con le palline ci sono abituata ormai
te le dimentichi quasi e poi all’improvviso fai un movimento anche stupido che le fa rotolare
e le senti
sono lì a dirti ci sono ci sono
e tu hai qualche secondo di smarrimento
e a volte devi poggiarti al muro perch&egrave ti cedono le gambe
sono momenti terribili ma anche bellissimi
le sensazioni ti invadono e tu non puoi farci nulla.
Non posso tornare subito a casa
debbo passare al supermercato
Gli faccio una telefonata
“Dove sei?”
“Passo un attimo al supermercato e poi vado a casa”
“Hai le palline?”
“Si certo”
” E cosa hai in mano?”
“Nulla la borsa e le chiavi della macchina…..”
“Bene lasciale cadere e raccoglile”
due secondi di smarrimento
lo sai e lo so che abbassarmi e rialzarmi &egrave uno di quei movimento che mi fanno cedere le gambe
uno di quei movimenti in cui le palline si fanno sentire
Il rumore delle chiavi sul pavimento
Il fiato trattenuto e mi chino a raccoglierle
Non respiro aspetto le palline che rotolano
fino a terra nulla
sono in apnea
Mi sembra di averla fatta franca
e poi risalendo le sento
la mano appoggiata alla parete
gli occhi leggermente socchiusi
Non parli ascolti
il mio respiro…
le mie reazioni
Fino a che il mio respiro non torna normale
“Lasciale cadere di nuovo”
“ti prego… no….”
“ora!”
Il rumore delle chiavi di nuovo sul pavimento
respiro trattenuto e di nuovo accucciata sulle gambe a raccoglierle
e sentire la tortura piacevole delle palline che rotolano dentro di me
lo sai quanto ti odio… ora…..
” ora fai quello che devi Poi a casa procurati un libro pesante. E un cordino. Dobbiamo togliere le palline”
“Ho voglia di strappartele via. E visto che non sei capace di farlo da sola inventeremo qualcosa”
Oh Mamma….
Rimango sempre a fissare il telefonino
chiedendomi cosa hai in testa
“Ti odio….”
Nella mia testa le immagini del libro legato al cordoncino delle palline
che cade a terra e se le tira dietro…
“sbrigati….”
All’interno del supermercato avevo solo quell’immagine nella testa e più ci pensavo e più mi dicevo che non me lo avresti veramente chiesto… ma ritardavo il ritorno a casa. Perch&egrave in fondo così tanto sicura che non l’avresti fatto non ero…
………………………………………..

“Sono a casa…” stesa sul letto per godermi la tua voce e te….
“Hai preso il libro e il cordino?”
“No…”voce incerta… stavi scherzando… avrei voluto aggiungere…. ma il tuo tono mi da la certezza del contrario…
“Vai e prendi quello che ti ho chiesto. Ci sentiamo tra un pò”
Cazzo ma allora dicevi sul serio… Ma no sta solo mettendomi paura.. Ma vediamo… io il libro lo scelgo..
poi si vede. Davanti alla libreria passo le dita sui libri.. Dan Browm mi sembra il più pesante…
Cordino… rosso… Ho dimenticato le palline.. le sento solo ora che rotolano.. sorrido…
Lego il libro e provo a sollevarlo… mi fa venire i brividi…
“Sei pronta?…”
“Diciamo che ho tutto quello che mi hai chiesto..”
“Che libro hai preso?”
“Dan brown..”
“Non avevi un vocabolario?”
“E’ pesante trq…” Il tono di sfottò
“Se lo dici tu… Lega il cordoncino del libro alle palline Tanto lungo da farlo poggiare a terra tra le tue gambe.”
A terra? ma non dovevo farlo cadere e tirarle via?.. Mi sto preoccupando…
“Voglio che ti metti sul soppalco a gambe aperte e quando sarai pronta lascerai cadere il libro di sotto”
Immagino il libro che scende nel vuoto e quel secondo di immobilità e le palline che escono strappate via dal peso… Fa venire le vertigini…
“Pronta?”
“Non lo sarò mai”
“si che lo sarai”
Il libro posato sul bordo del soppalco le mani appoggiate alla balaustra, le gambe aperte, il piede vicino al libro per muoverlo leggermente e farlo sbilanciare nel vuoto.
“Fallo cadere ora”
Chiudo gli occhi e lascio il libro andare….
Un urlo… nessun rumore del libro che cade…
Che succede? Il tempo si dilata’
Non c’&egrave più la realtà’
E’ successo qualcosa’
Qualcosa &egrave andato storto’
Non ho sentito il libro cadere
Mi si piegano le gambe. Il cordone che tira me le fa piegare’
Le palline tirate in basso me le fanno piegare’.
Perché le sento ancora? Perrch&egrave no sento il vuoto?
Che cazzo sta succedendo?
Non sono le sensazioni che mi aspettavo non sono quelle che volevo.
Non riesco a pensare, non riesco a ragionare sento solo vibrazioni, solo dondolii’
Aiuto’.
Cazzo sono ancora lì’ le palline sono ancora lì
Ho due secondi di lucidità che mi fanno rendere conto della situazione..
E poi di nuovo buio di nuovo solo sensazioni.
Indefinite, indefinibili, invasive. Devastanti’..
Non riesco a muovermi.
Vibrazioni nel cervello saturano la mente… Mi sembra di essere in un rallentatore.
Il cordino teso tra le mie gambe’.che cerca di strappare la mia figa’ &egrave quello che sento
Non vuole strappare via le palline vuole un pezzo di me
Vuole quel pezzo di me
Sto delirando..
Devo cercare di essere lucida e non lasciarmi invadere’
Due secondi ancora di lucidità..
Devo capire cosa sta accadendo’
Devo vedere che sta accadendo’
Sporgo appena la testa per vedere quel libro attaccato a me che dondola nel vuoto’
Cazzo non &egrave stata una bella idea’
Mi sento svenire
Sto trattenendo il respiro
Non riesco nemmeno a prendere la corda e tirare su il libro…
Non riesco nemmeno a pensare’ solo a sentire quella terribile sensazione’
Le gambe piegate le mani stringono la balaustra..
Il peso non era abbastanza per tirarle via… Sono quel libro dondolante nel vuoto attaccato alle palline’ sono le palline dentro di me che continuano a rotolare seguendo i dondolii
“Come stai?”
La tua voce non &egrave nemmeno un eco’
Chi sei? E con la consapevolezza il pensiero successivo
…Ti odio…
cerco di tornare in me.. Nella mia testa solo il filo teso e il libro che dondola appeso a me…
IL tuo silenzio &egrave terribile’ Il tuo tono &egrave terribile’
Come se non fosse successo nulla
Ma tu bastardo, cinico lo sai come sto ora?
Non parlo…
La mia coscienza sta tornando piano..
Il libro &egrave quasi fermo ormai
E io non posso o meglio sto facendo di tutto per non muovermi e non sentirlo ancora
Non riesco nemmeno a formulare l’idea di toccare quella corda tesa e tirare su quel libro che mi sta violentando il corpo e la mente.
Non parli’ mi stai ascoltando..
Quanto tempo &egrave passato?
Da quanto &egrave che sono qui a terra
Da quanto tempo quel libro dondola nel vuoto attaccato a me?
Ascolti il mio respiro pesante’ ascolti i miei pensieri di odio’
Le mani su quel cordino’Lo afferro’ La tensione sparisce’
Ho voglia di mollarlo di nuovo’ ho voglia di piangere’.
Ma non posso permettermelo non posoo lasciare il libro dondolare di nuovo’
I muscoli erano tesi terribilmente tesi’.
Sento come se fossero denti aggrappati a quelle palline..
Cazzo che voglia di piangere’
Cazzo che voglia di prenderti a pugni’
Sto recuperando piano il libro nel frattempo
Sono lucida ora’ mi sta riempiendo la consapevolezza.
Il libro &egrave al mio fianco’
Sento il tuo respiro.. so che ci sei’
Ascolti.

Stai godendo di queti attimi ti stai saziando delle mie emozioni, dei miei respiri.
Dei miei gemiti del mio odio.
Non &egrave ancora finito’ le palline sono ancora tra le mie gambe’
Guardo’
O meglio’ una pallina &egrave ancora in me’
In un attimo di cinismo penso che almeno una era riuscita a strapparla via e
Ripenso a quella cazzo di frase strafottente che ti diceva che il peso era abbastanza’.
Me la sono cercata’.
Tolgo la pallina rimasta con un gemito di dolore…
Sono arrabbiata e l’avrei voluta strappare e lanciarla a chilometri da me.
Non parli ascolti…
‘ok ora che mi sembra che stai meglio spiegami che &egrave successo’
Ma come cazzo fai a usare quel tono cinico e bastardo come se stessi ordinando una pizza al ristorante?
Ti spiego cosa &egrave successo… ammetto cerco di non farti capire che mi sento responsabile
Quando ti dico del libro che dondola nel vuoto so che stai sorridendo
Due secondi di silenzio
“Vai a prendere un altro libro da aggiungere a quello.. Ti avevo detto che serviva un vocabolario..”
Sei fuori di testa?
Il tono tranquillo di una richiesta normale.
Vuoi davvero che vada a prendere un altro libro e che lo faccia di nuovo?
Qualche secondo di silenzio
“Non ce la faccio a farlo di nuovo…”
“Si che ce la fai… ci sentiamo tra qualche minuto”
……………
Ti odio… mi fai impazzire… Ti rendi conto di cosa stiamo facendo?.
Adoro il tuo tono deciso che ti fa sentire bloccata al tuo fianco anche se non ci sono catene. Sento la tua forza che mi piega senza nemmeno toccarmi. E io lo sento e ti sento.
E si fonde insieme ed &egrave tutto così magico..
Afferro De Sade dalla libreria..
Meno ci penso più forse riesco a farlo.
Sono sul letto a legare i due libri insieme…
Non posso pensare non devo pensare.. se penso non lo farò mai..
E poi ne avrà avuto abbastanza non mi chiederà davvero di farlo di nuovo’
Li lascio dondolare.. sono pesantissimi.. Mi vengono i brividi al pensiero del loro salto nel vuoto. Dello strappo terribile e meraviglioso allo stesso tempo. Sento tutto nella figa anche se dentro non ho nulla.
Ma stringo i muscoli al pensiero come se lo fosse. Come se le palline fossero già lì. Ora capisco perch&egrave non sono mai pronta a toglierle.. perch&egrave &egrave così difficile…
Perch&egrave la tensione mi fa istintivamente stringere i muscoli e serrare le palline invece di lasciarle andare e faccio resistenza…
Ti chiamo…
“Pronta.?”
Non riuscirei mai a dirti di no quando mi parli così…
” Non ancora…”
E non so nemmeno se lo sarò mai
“Le palline dove sono?”
“Devo ancora inserirle..” Noooo non mi piace questo tono’ lo usi solo quando dici sul serio’.
“E cosa aspetti?”
Esito. Ti odio’
Eppure lo sai come sto ora’ o se non lo sai puoi immaginarlo’
Le immagini di prima sono ancora vive e graffiano. Le sensazioni non sono ancora sparite dalla mia pelle. Non parli.
Mi lasci il tempo di obbedire..
Tanto lo so che lo farò comunque’ Devo solo cercare di non farmi troppo male. Di non pensare e di non arrivare a sentire come se fossi qui. Lo faccio lì sul bordo. Non ce la farei a muovermi con le palline dentro e so che se ci pensassi qualche secondo di più non riuscirei a rifarlo… La sensazione del libro che dondola nel vuoto attaccato alle palline che non sono uscite completamente &egrave invasiva riempie ogni singola cellula delle mia testa. Se razionalizzassi ti manderei a quel paese.. Ma non voglio… Voglio farlo di nuovo…
“Masturbati….”
Le dita nella figa, bagnate… e sono subito gemiti.. l’eccitazione &egrave altissima e tu la senti… mi lasci continuare… Sei così freddo ora… hai uno scopo e ci arriverai tutto il resto &egrave un optional…
Lo sento.. sento la tua mente… e mi eccita… sono nelle tue mani….
Ho chiuso gli occhi… l’ho fatto per me… Perch&egrave per un attimo lo sguardo si &egrave posato sui libri lì a terra e mi sono sentita morire… Non riuscirò a farli cadere nel vuoto se li guardo.. e se succedesse di nuovo come prima?
Le dita mi portano verso l’orgasmo.. qualche secondo… e tu lo senti…
“Lascia andare i libri ora..”
La tua voce si mischia all’orgasmo…
Mi hai spiazzato… te lo giuro non me l’aspettavo.. lo so avrei dovuto immaginarlo ma non so perch&egrave mi ero convinta che avresti aspettato che finissi di godere per ordinarmelo…
Per un secondo mi sono detta non &egrave possibile che mi stia chiedendo questo… Poi ho lasciato in un angolo la ragione e ho agito… Ascoltandoti… ascoltandomi…
Ho lasciato andare i libri e sono andata in apnea… Niente respiro quando i libri sono volati nel vuoto… quando le palline sono state strappate via da me… Il tonfo del libro che cade in terra.
Il mio grido misto di orgasmo terrore, sorpresa.. dolore.
In ginocchio a terra.. Respiro affannoso… non ci credo ancora che l’ho fatto di nuovo..
E ora non riesco nemmeno a capire come &egrave successo..
Solo confusione nella mia testa…
“Come stai?…”
La tu avoce calma…. come se fosse accaduta la cosa più normale del mondo…
“Descrivimi…”
Non riesco nemmeno a somatizzarlo io cosa ti posso descrivere.. non ho ancora aperto gli occhi e cominciato a respirare regolarmente….
…. lasciami capire……

……………
l’ho sentita la tua domanda ma rispondere non &egrave facile
i miei occhi sono ancora chiusi e ti giuro non lo so nemmeno se le palline ci sono o sono per terra
o meglio si lo so perch&egrave non c’&egrave la sensazione del cordino teso
ma non so dirti quando &egrave successo e come &egrave successo…
sto ancora respirando in affanno
Il mio corpo sta scaricando adrenalina…
La prima cosa che vedo &egrave il libro a terra con le palline al fianco…
L’ho fatto davvero….
L’ho rifatto davvero….
“Sto fissando il libro lì in terra… non riesco ancora a crederci…”
Non parli… mi fa paura
FA paura anche a me….
E io continuo a guardare quel libro…. E’ lì in terra non &egrave la mia fantasia…
tu c’eri… tu me lo hai chiesto e tu lo volevi…
Nella mia mente l’ultima immagine ad occhi aperti &egrave il libro in bilico sulla balaustra poi solo emozioni…
il mio orgasmo provocato dalle dita nella figa
e prolungato dallo shock delle palline strappate da me. Ma come sia successo non lo so
c’&egrave il buio
un grido di orgasmo
il rumore del libro a terra e il vuoto lasciato dalle palline…
.l’immagine successiva quando ho aperto gli occhi &egrave il libro sul pavimento del piano di sotto e le palline a fianco
e io che ero quasi inginocchiata a terra senza respiro con te che mi chiedevi descrivimi
e io che non sapevo nemmeno dov’ero
sapevo solo che era tutto vero e che l’avevo fatto.

Leave a Reply