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Racconti di Dominazione

PER SOLDI SI FA TUTTO

By 26 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

PER SOLDI SI FA TUTTO – Parte prima

Ciao sono eva la vostra porcella, voglio raccontarvi cosa mi &egrave successo.
Avevo bisogno di soldi e ho trovato un lavoretto come cameriera presso una hostaria frequentata più che altro da uomini che venivano a bere vino e a ubriacarsi, il padrone &egrave un tipo alto massiccio e con dei baffoni stile anni ’70 sulla cinquantina e molto rozzo.
Ho iniziato a lavorare e ho fatto sempre i turni di sera perché di giorno non c’era un gran lavoro, ma vedevo che mi guardava con occhi strani e mi diceva sempre che una bella ragazza come me non avrebbe bisogno di lavorare per avere soldi che avrebbe saputo lui come farmi guadagnare bene,e io la prendevo sempre a ridere e non gli rispondevo.
Una sera mi disse di vestirmi più sexy per andare a lavorare così avrei attirato più clienti, ma io andavo sempre in pantaloni perché in quel locale erano tutti dei porci e già dovevo sopportare le loro mani morte, le pacchette che mi davano sul sedere, immaginate a stare in gonna, e non potevo neanche lamentarmi perché i soldi mi servivano e lui mi aveva detto che i clienti erano sacri e non dovevo permettermi mai di rispondere male a nessuno altrimenti mi avrebbe sbattuta fuori.
Vedendo la sua insistenza a vestirmi sexy e io che facevo finta di non capire lui mi fece trovare una cosa una sera che arrivai, mi disse,
– da stasera devi metterti la divisa per lavorare vedi che te l’ho fatta fare indossala subito-
La divisa era composta da una maglietta nera e una mini di jeans molto mini, io protestai dicendo che era troppo corta e non avrei mai lavorato in mezzo a quei porci vestita in quel modo ma lui mi disse
– senti bella o ti metti la divisa o puoi andartene a fanculo, qua il padrone sono io e fai quello che ti dico capito?-
Era incazzato e io cercai di arrampicarmi sugli specchi abbassando la voce e dicendogli che faceva freddo e visto che avevo gli stivali non avevo messi i collant e avrei sentito freddo, ma lui mi rispose che non gli fregava un cazzo.
Allora sottomessa e umiliata per bisogno dovetti obbedire e vestirmi in quel modo quindi mi trovai con gli stivali fin sotto il ginocchio e questa super mini che mi arrivava a mala pena sotto il sedere e la magliettina aderente che metteva in risalto la mia terza e tutto questo senza collant.
Non persero tempo e tutti quei porci mi toccavano le cosce come passavo in mezzo ai tavoli, fin quando a fine serata verso le due di notte quando ormai erano rimasti in pochi passando vicino il tavolo mi buttarono una posata a terra per farmi chinare e guardarmi le cosce, io mi chinai e loro si divertivano a guardare perché la mini era veramente cortissima e ogni volta che mi sporgevo sui tavoli mi si vedevano le mutandine, dopo un pò buttarono un bicchiere di vino sul tavolo e mi chiamarono per asciugare, mentre mi sporgevo ho sentito una mano che mi toccava le mutandine sulla fica e io schizzai di colpo, ma venni trattenuta dai polsi sul tavolo e uno di loro un tipo losco con il pizzetto folto e sui cinquanta mi disse
– stai qua con noi che ci divertiamo bevi con noi –
E intanto sentivo quella mano sulle mutandine, ma io cercavo di liberarmi e allora fecero forza e mi misero faccia e busto sul tavolo, poi ho sentito la gonna che si alzava del tutto mentre io mi lamentavo e dicevo
– vi prego lasciatemi –
Ma nello stesso tempo mi sentivo calda e bagnata nelle mutandine e se ne accorse pure chi mi stava toccando che non sono riuscita a vedere che era il mio capo, ad un tratto ho sentito tirarmi giù le mutandine di colpo e due dita entrarmi di prepotenza dentro girarmi per bene, poi le ha tirate fuori e annusandole disse agli amici
– sentite come gli puzza la fica a sta puttana e veniva a fare la difficile qua chissà quanti cazzi ha preso, ma stasera ti facciamo passare la voglia di cazzo-
Si &egrave abbassato e ha iniziato a leccarmela e mi allargava pure le labbra con le mani e mi leccava dentro graffiandomi con i suoi baffi che mi pungevano, io ansimavo e mi lamentavo per i baffi fin quando non diedi un gridolino perché mi prese le grandi labbra con la bocca e le ha tirate, intanto mi bagnavo come una cagna quando ad un tratto ho sentito dolore perché mi ha dato uno schiaffone forte sulla fica e rideando ha detto
– adesso te la slabbriamo noi per bene troia –
E mi mise il cazzo dentro, l’ho sentito grosso e duro dentro di me e godevo, gridavo e ansimavo ad alta voce fin quando non mi tirarono la maglietta e iniziarono a pizzicarmi i capezzoli e mi misero un cazzo in bocca, lui mentre mi fotteva di colpo mi prese dai capelli e iniziò a darmi schiaffi sulle natiche chiamandomi troia, cagna e in tutti i modi mentre io non potevo gridare perché avevo la bocca tappata ma gli schiaffi mi facevano male ed ero tutta rossa in faccia e mi uscirono delle lacrime che mi fecero colare la matita sulle guance, poi ho sentito la fica svuotarsi da quel pezzo di cazzo e ho sentito pressione sul buchetto del sedere, poi con una spinta secca mi &egrave entrato nel mio sedere rotto e io ho gridato per il colpo inaspettato lui mi ha detto
– stai ferma che adesso ti faccio il culo –
Mi ha sodomizzata per venti minuti mentre gli altri si facevano sbocchinare e mi insultava perché diceva che gli stavo sporcando il cazzo, poi mi disse
– siii’maiala te lo lavo io il culo e mi ha sborrato dentro l’intestino, poi mi ha girata e mi ha detto di pulirgli il cazzo, aveva una cappella larga e aveva tutto un cerchio di sporcizia intorno alla cappella era sporcizia del mio sedere non di sborra e mi costrinse a prenderlo in bocca e pulirlo, io non volevo e cercai di oppormi ma lui mi prese dai capelli e mi costrinse dicendomi
– puliscimi il cazzo dalla tua merda puttana muoviti –
E fui costretta a prenderlo in bocca e mi veniva da vomitare, quando fu tutto ripulito, mi prese di peso e mi mise seduta sul tavolo e disse agli amici
– divertitevi la puttana la offro io stasera -””..continua!!!!

P.s.- la seconda parte la scrivo in base alle richieste ditemi che pensate di me e non abbiate paura di offendermi mi eccito a essere umiliata e trattata come nel racconto la mia mail &egrave eva1980.e@libero.it ciao eva!!!

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