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Racconti di Dominazione

Sapore violento di femmina!

By 19 Settembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sapore violento di femmina!
Di Master E.
e-mail: master_master_40@yahoo.it

Vivere da protagonista, ma, per una volta, sentirti messa in secondo piano, usata quasi per il piacere di un’altra ‘. ma ”.
Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e critiche

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Schermaglie, sottintesi, doppi sensi.
Un gioco tra noi
Un gioco intrigante, piacevole, tra adulti che sanno ciò che vogliono.
Entri nel mio ufficio, i tuoi pantaloni, bianchi, leggeri, aderenti, quasi trasparenti, lasciano intravedere il roseo colore della tua pelle, disegnano il perizoma che racchiude la tua voglia.
Battute, un po’ più spinte del solito, fantasie scambiate quasi per gioco
E te ne vai
Un sms lampeggia sul tuo cellulare, frasi che provocano, per un attimo, una lieve vertigine, uno spasmo al tuo ventre.
Idee che illuminano la tua mente, la accendono di fantasie.
Rincorrendo le mie
Minuti, ore, che scorrono lente
La porta del mio ufficio che si apre, entri, il sorriso sbarazzino sul tuo volto, quasi di sfida, i tuoi capelli biondissimi, quasi bianchi per un vezzo del tuo parrucchiere, corti, che invitano le mie dita ad afferrarli, a perdersi in loro, a stringerli;
il tutto riassunto dal tuo soprannome ‘ Lu!
io, seduto al PC ti guardo, sorridendo.
La porta non si chiude dietro di te, ti scosti appena lasciando che scopra chi ti segue.
Silvia, la tua amica, compagna di mille follie, dietro te; avanza lentamente, quasi intimidita, gli occhi bassi, un velo di rossore sul volto.
Vi osservo in silenzio, SO!
Ti faccio un cenno e tu guidi silvia verso me, la camicetta leggera lascia intravedere il suo seno, piccolo, sodo, i capezzoli dalle areole scure disegnano la stoffa,
la gonna scopre gambe nude;
guardo te, mentre la avvicini a me, lei in piedi al mio fianco ora, il suo sguardo sullo schermo, dove lampeggiano .. parole, parole che ora evocano la stessa situazione che stiamo vivendo.
Le frasi si compongono, al ticchettio dei tasti, il rossore sul volto di silvia si accentua, leggendo; le parole guidano i miei gesti’
Le mie dita sfiorano le sue gambe lisce, sfiorano la pelle, solcata da piccoli brividi, salgono, decise ed invadenti, superano l’orlo della gonna, accarezzano l’interno delle cosce, che obbedienti si schiudono al mio tocco.
Il respiro di silvia si fa via via più frequente, più rapido, le labbra si schiudono in un roco gemito che sfugge, mentre tu la osservi, mentre il tuo corpo reagisce a ciò che vedi, mentre il seno si gonfia, mentre spasmi di eccitazione contraggono il tuo ventre.
Ti osservo sfacciato mente la mia mano ora fruga l’intimità di silvia, osservo la tua pelle, attraverso i pantaloni leggeri, con un sorriso vedo che non indossi più il perizoma ed ora la macchia scura dei tuoi peli umidi disegna l’ombra del tuo sesso attraverso la stoffa.
Ti guardo con sfida, mentre con gesto deciso scosto lo slip ormai zuppo di silvia, mentre schiudo le sue labbra umide di voglia, mentre solletico il clitoride turgido e lei si abbandona al piacere.
Ti guardo e vedo i tuoi muscoli contrarsi, le cosce stringersi con forza a cercare una carezza nascosta, rubata, il tuo respiro che aumenta, i tuoi occhi, ormai velati di desiderio, nei miei.
Silvia si abbandona alle mie dita, che ora la frugano scivolando sulla sua voglia, in piedi accanto a me, il pube accanto al mio viso, la gonna scompostamente sollevata, mentre muove il bacino cercandomi, assecondandomi,
la testa rovesciata, preda del piacere, ansimi eccitati dalle sue labbra.
Con un gesto deciso la afferro, costringendola a scivolare in ginocchio, ai miei piedi, hai un sussulto, so, SO che vorresti essere al suo posto, ma .. attendi.
La mia mano slaccia i miei pantaloni, mentre silvia, quasi rantolando dal desiderio, annusa il mio odore perdendosi nell’eccitazione che la avvolge.
Il mio sesso, teso, eccitato, turgido nella sua voglia, davanti al suo volto, le vene pulsanti eccitazione, gonfio di desiderio, lo batto sulle sue guance, mi cerca, mi vuole; il mio odore la inebria; finalmente mi poso sulle sue labbra, mi sente, scivolando nella sua bocca, bagnato dalla sua saliva.
Un cenno, capisci, ti avvicini, afferrando la sua testa con le tue mani, guidandola, muovendola, su me, mentre le mie mani ora accarezzano le tue cosce, ancora coperte dalla leggera stoffa candida, mentre una chiazza umida al tuo inguine si allarga tradendo la tua voglia.
Le mie dita si serrano sulla tua pelle, mentre tu furiosamente muovi il capo di silvia, mi spingi in lei, nella sua gola, pieghi le ginocchia e ..la mia mano si serra sul tuo sesso, stringe, strappandoti un gemito, mentre faccio mia la bocca di silvia.
Slaccio i tuoi pantaloni, scivolano sulla tua pelle, mostrandoti, aspettandomi, ma ..
La mia mano allontana le tue da silvia, afferro i suoi capelli, piego il suo capo, la sua bocca umida di saliva ed umori, la spingo verso te, contro il tuo ventre, per un attimo tenta di resistere, solo per un attimo, ma ormai &egrave già oltre, troppo il desiderio, la voglia, la nebbia eccitante che avvolge il cervello, il tuo odore nelle sue narici, violento; odore di femmina, non il suo, di donna eccitata, di altra donna.
Ora sono le mie mani a guidare il suo capo su te, a premerlo contro te, mentre le sue labbra conoscono il tuo sapore, mentre la sua lingua, timidamente dapprima, fremente poi, ti impara, frugandoti, strappandoti gemiti; le sue dita che ti aprono, che accarezzano il tuo clitoride, che scivolano lentamente in te, uscendo lucide dei tuoi umori.
Ti abbandoni a lei, per lunghi attimi, poi improvvisamente la allontano da te, la schiaccio contro il mio ventre, mentre nella sua bocca il mio sapore si mescola al tuo, mi guardi, furiosa per il piacere interrotto, ma ti trascino a terra, accanto a lei, la tua bocca già famelica si unisce alla sua, le mie mani si alternano tra i vostri capelli, scelgono il mio ritmo, le vostre salive mi bagnano, e, a volte, ‘ casualmente’. le vostre lingue si incrociano, le vostre labbra si uniscono.
Ora anche tu conosci il mio odore, il mio sapore, ora anche tu ti lasci portare lontano, mentre sollevo silvia, in piedi, accanto a me, tornando ad accarezzare le sue gambe, slacciando la sua gonna, guardandola oscenamente eccitata mentre la tua bocca si fa ingorda di me.
Il suo slip pregno di voglia tra le mie dita, uno strappo, lei esposta a me, alle mie dita, che la sfiorano appena, mentre oscenamente muove il bacino cercandomi, mugolando suoni indistinti, mentre la tua bocca scivola su di me, mentre i tuoi occhi mi cercano, interrogativi, quasi a chiedermi se ciò che mi dai &egrave ciò che mi aspettavo.
Aumento la stretta sui tuoi capelli, mi spingo in te fino in fondo, nella gola, a soffocarti per un attimo, ancora un pò, per poi uscire, improvvisamente, mentre cerchi aria, ma non te ne do il tempo ‘ piego il tuo capo verso silvia, il tuo viso contro il suo ventre mentre lei si abbandona appoggiata con le natiche alla scrivania, le gambe oscenamente aperte, i muscoli tesi, aspettando.
Ora &egrave la tua lingua che la impara, la tua lingua leggera a sfiorare il clitoride, appena appena, per poi farsi dura, premendolo, e di nuovo rilassarsi, quasi ingigantirsi per scivolare, dolce e lenta, tra le labbra fradice, bevendola, tornare al clitoride, muovendo colpetti rapidi, ed ancora giù, tra i gemiti ed i sospiri di silvia, arrotolando la lingua per spingerla in lei, quasi a scoparla, mentre lei spinge il suo sesso contro te, ritmicamente, ed ancora sul suo clitoride, stringendolo tra le labbra, succhiandolo piano mentre la lingua lo solletica, insistente.
Le mie mani non abbandonano i tuoi capelli, severe ora, decise, muovendoti, mentre conosci il piacere di dar piacere ad una donna.
Faccio voltare silvia, chinata il avanti sulla scrivania, le natiche davanti a te, le gambe aperte, mentre premo il tuo viso contro di lei, sai bene cosa voglio da te; la tua lingua fruga il suo solco, la apre, trova il buchino ed ancora la tua lingua lo tenta, lo bagna, lo solletica premendo, mentre le tue dita spingono violente in lei.
Senti i suoi peli sulla lingua, l’odore acre del suo buchino, eppure nulla ti può fermare, lo bagni con la tua saliva, le tue dita, odorose di lei, spingono piano, lo forzano, incurante di un suo lieve gemito, si schiude davanti a te, invitante; un altro dito, scivola più agevole ora, aprendola ancor più, sai cosa fare, sai cosa voglio.
Mi alzo in piedi dietro lei, prendi il mio sesso, guidandolo appoggiandolo a lei, un sussulto, timore forse, una pressione costante mentre si apre, lasciandosi violare, mentre le tue dita danzano sul suo sesso impazzito, mentre la tua lingua lecca avida il mio sesso, preparandolo.
Spingo, si schiude, entro i lei
Un colpo deciso ora
Un suo gemito prolungato mentre i suoi muscoli mi stringono,
più a fondo, muovendomi in lei, accasciata sulla scrivania, preda di quel nuovo piacere, lasciandomi danzare in lei, uscendo si colpo, ammirandola oscenamente spalancata, prendendola ancora, e di nuovo uscendo per sostituirmi alle tue dita nel suo sesso, mentre gorgogliante piacere sgorga dalla sua bocca in sussulti incomprensibili, mentre spasimi di desiderio mi stringono e tu lecchi avidamente me, lei, noi.
Mentre la tua mano ora vola tra le tue cosce dandoti solitario piacere, esaltato da ciò che vedi,
da ciò che senti ed annusi,
da ciò che aspetti e vuoi.
Guardo il tuo volto, trasfigurato dal desiderio, lo piego verso me, lasciando colare la mia saliva nella tua bocca spalancata, che mi beve, sulle tue guance, sui tuoi occhi, mentre il ritmo della tua mano, in te, aumenta; mentre spingo dentro silvia al tuo stesso ritmo, per poi uscire e prendere la tua bocca, scoparti tra le labbra, e di nuovo in lei, a fondo, tra gemiti ed odori eccitanti.
Conosci il mio sapore ora, mescolato a quello della mia saliva, agli umori di silvia, agli afrori del suo ano violato; un cocktail eccitante che spinge più a fondo la tua mano, muovendola furiosa in te.
Afferro i tuoi capelli, costringendoti ad alzarti, mentre ora i miei colpi in silvia si fanno lenti e profondi, stringo i suoi polsi, piegandoli dietro la schiena, imprigionandoli nella mia mano, mentre il suo viso &egrave premuto contro la scrivania e saliva e gemiti sgorgano dalle sue labbra, mentre spinge il bacino verso me, cercandomi; e tu muta, in piedi, vorresti strapparla da li, prendere il suo posto ‘. Vorresti ”
farti fottere,
si fottere, questa &egrave la parola che ora ti brucia nella mente.
Le mie dita intorno al tuo collo, piegano il tuo capo, la tua schiena, che docile mi segue, il tuo viso contro la schiena di silvia, lecchi le goccioline di sudore dalla sua pelle, segui i contorni dei muscoli contratti dal piacere, la bagni della tua saliva, la scaldi con il tuo respiro eccitato.
Spasmi al tuo ventre sentendola sussultare sotto i miei colpi, fremere alla carezza della tua lingua,
e ‘ inaspettata, la mia mano sulle tue natiche, non carezza ma colpo severo, sculacciata bruciante che strappa gemiti, eppure ‘ al dolore si mescola piacere; un altro colpo, più violento, mentre il bruciore si diffonde nel corpo e quasi senti il rossore coprire la tua pelle.
Stringo i tuoi capelli, muovendoti sul corpo sussultante di silvia, spingendo il tuo volto verso il suo volto, le tue labbra sulle sue labbra, non serve altra guida, la tua lingua la cerca, la sua lingua ti trova, un bacio profondo, fatto di passione, desiderio, voglia, perversione, mentre scopri di ‘..
desiderare, assurdamente, altri colpi sulla tua pelle,
e, quasi avessi letto in te, sollevo la mano ”.
E, quasi sapessi cosa desideravi, la mia mano trova ‘.
la pelle di silvia e non la tua ‘.
perversamente negando il tuo desiderio, e donandolo a lei.
Senti il sonoro schiocco, il suo contrarsi improvviso, cessando il respiro, la sua lingua resta immobile nella tua bocca, per un lungo attimo, ‘.
E poi fremente e furiosa, riprende a frugarti in bocca, mentre il suo respiro si fa denso, mentre altri colpi arrossano la sua pelle, mentre nebbia rabbiosa copre i tuoi occhi, velandoli,
lacrime forse?
Di rabbia, umiliazione, delusione per veder preferita lei a te, nel veder riversati su lei i tuoi desideri, nel vedere lei godere dei tuoi sogni e delle tue voglie e tu’.accontentarti di baci rubati e fugaci carezze solitarie.
Ingoi rabbia e delusione, ingoi umiliazione e rubi fino in fondo il respiro ansimante di silvia nella tua bocca, spingi la tua lingua tra le sue labbra, quasi a scoparla anche tu, ansimi con lei cercando piacere nel suo piacere, sempre più rapido il suo respiro, sempre più frequenti le lunghe apnee, sempre più vorace la sua bocca sulla tua, all’avvicinarsi dell’orgasmo ‘.
Ma’.
Un gesto deciso divide le vostre bocche, mentre esco da silvia e la sua gola non può trattenere un grido di disappunto.
Ora i miei gesti sono rapidi, mentre ti trascino a terra, in ginocchio,
mentre silvia si volta, le natiche appoggiate al bordo della scrivania, le cosce spalancate davanti al tuo volto, sollevando il bacino con scatti violenti
cercando piacere, cercandoti
il tuo viso contro il sesso fradicio e pulsante di silvia, e ‘.
Dietro te, il mio sesso ora accarezza le tue natiche, che muovi gustando quella carezza, scivola tra le tue gambe schiuse, battendo sulle labbra gonfie di voglia, umide di umori, accarezza il clitoride, mentre tu gemi, sempre più forte, mentre cerchi di non pensare a ciò che desideri più di ogni altra cosa, nell’assurdo timore che io possa leggerlo in te e negartelo,
NO
Non ora LU, non più
Ora il mio sesso scivola sui tuoi umori densi e copiosi, schiude le labbra pulsanti, spinge in te, lentamente, mentre sprofondi il viso nel sesso di silvia.
Afferro le tue natiche, ancora leggermente arrossate dai miei colpi, mentre il mio ritmo cresce, più rapido, più veloce, in te, che ora lasci che il piacere urli dalla tua gola, che il tuo respiro ansimante soffi sul sesso offerto a te da silvia, quasi a donarle, come ricompensa, parte del tuo piacere.
Più veloce Lu, ancora più veloce, fino a battere contro l’utero, più a fondo Lu, spingendo le mie dita ad aprire le tue natiche, a violarti anche li, forzando, frugando le tue viscere, accarezzandomi attraverso te.
Ansimi sul corpo di silvia, frughi il suo ano con le dita, lo bagni con la saliva, assaggiandolo, lasci che la lingua scorra tra le sue labbra, fino al clitoride, spingendola in lei, masturbandola furiosamente a dita unite, mentre le sue gambe si piegano nell’orgasmo ed il suo orgasmo chiama il tuo, che si somma, violento e furioso, mentre bevi avida il suo piacere, e ricopri il mio sesso del tuo.
Ora hai capito Lu, hai capito il mio ignorarti, il mio fingere di preferire lei, un gioco sadico se vuoi, per accrescere il tuo desiderio, per lasciar crescere pian piano la tensione, che ora si libera in un urlo liberatorio.
Ancora spingo in te, sui tuoi viscidi umori, sul tuo piacere raggiunto, teso, eccitato,
esco da te, trascinando silvia al tuo fianco, in piedi, davanti a voi, il mio sesso teso davanti ai vostri visi, stravolti dal piacere raggiunto, davanti alle vostre bocche aperte, alle lingue sporte a cercarmi, entrando ed uscendo dalle vostre labbra, sussultando ai tocchi sapiente delle vostre lingue, finch&egrave’.
Rovescio il mio piacere sui vostri volti sudati, sulle vostre bocche ansiose, nelle vostre gole assetate.
Mi assaggiate, mi bevete, mi inghiottite, per poi, lentamente, accarezzarmi con la lingua, asciugando il mio piacere, leccando l’un l’altra i vostri volti, lentamente, con dolcezza, e dolcemente le vostre bocce si incontrano, le vostre labbra si uniscono e le lingue si incrociano, in un lento, dolce, appagato bacio.
In piedi tra voi, sorridendo, vi osservo, la fiamma di un accendino illumina per un momento i vostri volti sorridenti, umidi ed appagati, felici.
Un lampo d’intesa nel tuo sguardo, poi la fiamma trema, si spegne, e un velo di fumo si leva dalla mia sigaretta.
Si, a volte la realtà supera la fantasia, basta avere il coraggio di viverla.

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