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Racconti di Dominazione

Toilette per signora

By 21 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Le amiche sono strane, a volte e vanno prese con le molle. La Betty poi, si e’ convinta in qualche modo di dover fare di tutto per levarmi dalla pacifica e serafica condizione di singletudine nella quale mi trovo a mio agio, sguazzandoci persino in questo mare paludoso del quieto vivere. Mi ha invitato a casa, mi deve parlare con urgenza, ha detto. Non sa come dirmelo, ma tanto ho gia’ capito..mi ha fissato un altro dei suoi appuntamenti con uomini che non posso assolutamente non conoscere perche’ ‘vedrai..questo e’ quello giusto’. Cara..non ho il coraggio di rivelarle che quello giusto mica esiste..cosi’ ogni tanto esco a cena e la accontento.
Pero’ oggi ridacchia troppo la Betty’cosa si sara’ inventata? Vabbe’ mi dice che per il mio compleanno mi vuole fare conoscere un tipo speciale..insomma le chiedo avrai mica prenotato un gigolo’???No mi tranquillizza, nulla del genere. Ma lo hai pagato? Insisto’non mi fido molto di quella perversa della Betty. No no mi assicura..vedrai la serata sara’ piacevolissima, e non aggiunge altro. Ah, mormora distrattamente, guarda che Matteo e’ un po’ piu’ giovane di te’Scusa, cosa vuol dire un po’ piu’ giovane ???? Oh niente dai non ti preoccupare, dice e intanto si controlla le doppie punte..ha 35 anni. Un po’ più giovane???? 35 anni??? Ma azzz..Betty ne faccio 51!!!!. Beee si’ ma molto molto ben portati! Dai, vai e divertiti. Cosi’ mi trovo davanti all’imbarcadero di Pallanza, con sto ragazzo carino, gentile, affabile’e adesso dopo le presentazioni e l’aperitivo siamo seduti al tavolo del ristorante ammirando le luci del lago.
Bella conversazione, eh? Insomma in comune abbiamo che respiriamo, abbiamo due gambe e due braccia. No dai adesso esagero, mentre dentro di me faccio l’elenco degli argomenti di conversazione antipanico. Dunque di letteratura abbiamo parlato, di musica..insomma’alcune sostanziali differenze. Di viaggi pure..ma quando la serata si puo’ dire ufficialmente conclusa?? Dai che si sta alzando dal tavolo, andra’ a pagare’fine serata!. Mi viene voglia di bere un secondo caffe’ , cosi’, lo ammetto forse con voce un poco alta e fare perentorio ( a ripensarci..) lo richiamo con un secco Matteo fermati!
Immobile. Si ferma immobile sul posto, occhi bassi a terra, nervi tesi, respiro affannato. Uuhhhmmm inizio inizio ad intuire qualche cosina di molto perverso che si fa strada nella mia testolina bacata.’.Torna qui! Ordino. Lui docilmente si gira, e si siede di nuovo. Dove stavi andando caro? In bagno, risponde. E senza chiedermi il permesso? O mamma mia..abbassa gli occhi sul resto della cena e molto flebilmente mi chiede scusa.
Cosa mi e’ preso adesso? Perche’ questa scarica di adrenalina diritta verso le mie parti basse?? E cos’e’ questo strano pizzicorio ai capezzoli?? Matteo, ti accompagno io a fare la pipi’, mi esce questa frase dalla bocca mentre ho gia’ in mente quello che seguira’.
Mi alzo, lo prendo per mano. Docile come un cagnolino mi segue. Apro la porta dei servizi . fantastico! Piu’ di un servizio disponibile per maschietti e femminucce. Rapido calcolo mentale ..ho piu’ possibilita’ di essere scoperta con un uomo nel bagno delle signore o viceversa?? Mhh sara’ che i bagni delle signore di solito sono piu’ agghindati di quelli con la turca dedicati ai rudi maschietti’decido di entrare in quello del gentil sesso. E faccio molto bene. Deserto e il mio Matteo mi segue fedelmente. Apro la porta e la richiudo dietro di noi. Caro..ti scappa molto la pipi’ domando? Scuote la testa poverino’mentre mi avvicino alla patta dei pantaloni e tiro giu’ la zip. Matteo, Matteo, cosa mi combini? Perche’ il tuo pisellino è duro? Adesso chiedi scusa per esserti eccitato cosi’ e mettiti davanti alla tazza su. Lo tiro fuori dai pantaloni e lo tengo nella mano aperta. Voglio solo dargli fastidio, solo un pochetto. Cosi’ lo faccio riposare sul palmo della mano, e inizio a stringere pianissimo la pelle. Dai fai la pipi’ caro..intanto continuo a masturbarlo dolcemente. Mugola e gli intimo il silenzio. Non una parola da quella bocca, o ci scopriranno. Mi guarda implorante, non puo’ piu’ trattenersi e la mia mano continua a scuotergli la pelle. Sono buona, in fondo è un regalo di compleanno. Smetto per un attimo di toccarlo e lo lascio rilassare, finalmente. Che sensazione fantastica! Mi trovo con la mano occupata dalla sua erezione mentre cerco di centrare il water. Adesso provo ad essere un uomo. Mi metto aderente al suo sederino, e non mollo la presa. Cerco guardando al di la’ delle sue spalle, come cavolo indirizzare gli schizzi di pipi’. Mi sto divertendo, quasi quasi faccio effetto idrante. Povero Matteo. Adesso è piu’ sereno, ma io continuo a muovere la pelle. La scrollatina? Ma i maschietti non fanno anche la scrollatina? Ah ecco, appunto quella mi manca. Mi metto di fianco a lui, e mentre gli lecco l’orecchio muovo il polso rapidamente per far scendere le ultime gocce di pipi’. Mi viene voglia di pulirlo come farebbe una donna. Strappo poca carta igienica e lo tampono. Mi avvicino al suo glande, alla cappella umida e piano piano asciugo. La carta igienica beve bene, ma si sta imbevendo troppo, mi sa che le piccole goccioline che bagnano la carta per tutto lo spessore non sono piu’ di urina. Sara’ che la cena era buona, o che l’eccitazione ormai era troppo avanti’adesso mettiti davanti a me, ho ordinato. Si e’ sistemato come richiesto, mentre io in piedi sulla tazza alzavo la gonna . Voglio che mi osservi mentre sposto le mutandine. Mi tocco appena, per vedere i suoi occhi fissi su di me. Leccami, chiedo e lo sistemo in modo che le braccia mi sostengano i glutei, mentre getto una gamba attorno al suo collo. Adesso mi lecchi, e lo fai bene. Ha iniziato, bravo ragazzo, ha iniziato e la lingua instancabile ha iniziato a percorrermi lungamente. Mi sono appoggiata con il tronco alle piastrelle fredde, sulla schiena l’impronta dello sciacquone. Al mio comando e’ entrato con la lingua dentro me, usciva guizzando, rientrava e succhiava. Bravo ragazzo, Matteo. Godere in piedi, in quella posizione, in quella situazione. Peccato non entri nessuno, ho pensato. Scendo dal water e lui povero Matteo, e’ in uno stato pietoso. Mettiti al mio posto sussurro. Lo fa, e l’ho proprio davanti agli occhi. Inizia a mastrurbarti’..chiedo. Vedere un uomo che si fa, mentre tu osservi. Con quanta cura la pelle sale, quasi a coprire pudicamente tutta la cappella, e poi con quanta cura la mano afferra saldamente per iniziare a scivolare sempre piu’ rapidamente. Bravo Matteo. Osservo, osservo e mi viene voglia di aiutarlo. Sento un rumore. La porta della toilette accanto si e’ aperta. Il fruscio dei pantaloni slacciati. Una donna al di la’ della parete. Non resisto. Fisso il mio piccolo regalo e con il dito sulle labbra chiuse gli intimo il silenzio assoluto. Mi sta guardando con gli occhioni spalancati e la testa si scuote in una muta implorazione. Me ne fotto. Apro la bocca anzi la spalanco e lo inghiotto. Piu’ che posso. Mi viene un conato di vomito, per la foga che ci sto mettendo. Lui è gia’ appoggiato alla parete e io insisto. Mi metto a roteare la testa, velocemente. Ruoto la testa e succhio. Di la’ la signora sembra impegnata in una seduta piu’ lunga del normale. Matteo sta per mordersi a sangue la mano , ma io continuo. Adesso provo a vedere se resiste alle righe’cosi’ pianissimo con i dentini inizio a rigargli il pene mentre entra ed esce dalla mia bocca. No,non mi pare che resista’.non a lungo almeno. Chissa’ cosa pensera’ la signora di quella toilette chiusa dalla quale provengono singulti trattenuti? Le prime gocce di sperma mi scivolano in gola. Insisto con tutta la mia forza, ma Matteo e’ bravissimo a scuotere il corpo senza gemere. All’improvviso lo faccio uscire. Rimane lucido a dondolare davanti a me. Sembra quasi che sia sollevato, da questa decisione. Infatti, quello che volevo. Rispalanco la bocca e di nuovo l’ho dentro. E Matteo urla, Matteo gode. Matteo mi riempie la bocca. Dall’altra parte..silenzio assoluto. Poi un timido rumore di zip, lo sciacquone, e dei passi velocissimi che escono correndo .

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