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Racconti di DominazioneTrio

Troia per lui

By 19 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Rientro finalmente in casa. Classica giornata di merda: pioggia; corso di zumba saltato causa malattia prof e viaggio di lavoro domani. La mia famiglia é olandese ma io sono nata e cresciuta a Milano. Essendo bilingue ho trovato presto lavoro come responsabile contabilità di una grande multinazionale italiana che ha aperto numerose sedi nel nord europa. Il lavoro é appassionante ma mi costringe spesso ad essere fuori casa. Mio marito Paolo si é oramai abituato alle mie continue assenze anche se so che vorrebbe che fossi più presente nella nostra vita quotidiana.

Eccolo Paolo. Seduto al computer di casa mi saluta dicendomi di aver già cenato.
-Ti aspettavo per cena ma come al solito sei stata a lavoro fino a tardi- mi dice con una punta di acidità.
-Scusa amore, dobbiamo finire un’offerta per domani che dovrò andare a presentare ad Amsterdam- replico cercando di essere la più sdolcinata possibile.
tanto per cambiare’- mi dice alzandosi dalla scrivania del salotto

Mi avvicino verso di lui e lo abbraccio. – dai non fare così amore- gli dico prendendogli una mano e posandogliela sulle mie gambe -mi sei mancato tanto oggi’- aggiungo baciandogli il collo appena sopra l’apertura della camicia.

La sua mano risale sotto il mio vestito e mi tasta il fondoschiena. -Anche stavolta gli faccio passare l’incazzatura- penso tra me e me mentre gli sbottono i pantaloni.

-adesso la tua biondina ti aiuta a rilassarti- gli sussurro insinuando la mia mano nei suoi boxer.
Il pene di Paolo é già duro e i suoi boxer hanno una chiazza umida enorme. -il porcello sarà stato su qualche sito porno fino ad adesso- penso accompagnandolo verso il divano.
Mi alzo il vestitino verde e mi giro mostrandogli il mio lato b che le continue lezioni di zumba contribuiscono a mantenere delle stesse dimensioni di quando avevo vent’anni.
Paolo indugia tirandomi il tanga, me lo sposta e mi penetra. Chiudo gli occhi e penso che al suo posto ci sia Marco, il nuovo impiegato del settore legale della mia azienda. Lo immagino che mi spinga contro la scrivania e che mi alzi la gonna. Il suo respiro affannato vicino al mio orecchio.
ti piace Joke?- mi dice Paolo in preda alla foga
si amore dai, prendimi, prendimi – gli rispondo quasi automaticamente pensando al sedere di Marco ed al suo fisico asciutto e atletico che si dimena dentro di me.
Stringo le ginocchia appoggiate sul divano e comincio a toccarmi il clitoride con la mano destra. Paolo continua a parlare sottovoce. Nella mia testa lo sguardo di Marco quando passo davanti alla sua scrivania. Mi immagino fissarlo mentre mi penetra. Le mie dita cominciano a muoversi freneticamente. Vengo nel momento in cui mio marito comincia a eiaculare.
ti amo Joke, sei stupenda’.- mi sussurra Paolo
anche io caro, anche io’- rispondo senza trasporto mentre mi riabbasso la gonna e mi dirigo verso il bagno.

Dopo essermi sciacquata metto al fuoco un pentolino d’acqua e mi preparo una ciotola di noodles. Mi metto il pigiama e saluto Paolo che dice di essere stravolto e di volersi mettere a letto. Mi sento un po`stronza e in colpa per i miei pensieri. Amo Paolo e lo stimo. Però sono anni che a letto non riesco a provare emozioni forti per lui. Non lo ho mai tradito e credo che neanche lui lo farebbe mai, ma sono sicura che anche lui cerchi altre emozioni.
Incuriosita dalla chiazza sui suoi boxer mi avvicino al computer. – Voglio sapere cosa lo eccita tanto- penso tra me e me. Accendo safari e non trovo nulla. Cronologia vuota a parte l’ultimo accesso alla gazzetta.
-Spero che non sia l’inter a fargli quell’effetto- ridacchio scorrendo le ultime notizie che Paolo stava guardando.
Faccio per chiudere quando vedo che firefox &egrave ancora aperto sulla barra dei programmi.
Apro e vedo la pagina principale di yahoo. Presa dalla curiosità accedo alla casella.
‘Buongiorno cornuto_sottomesso, hai zero e-mail non lette’ dice la pagina iniziale.
Clicco sulla posta in arrivo. Apro una mail a caso tra le tante che hanno come oggetto ‘tua moglie Joke’.
Da: superbull82
‘Ciao frocetto, oggi mi sono masturbato come un pazzo sulle foto di quella troia di tua moglie. Una figa così non può farsi scopare solamente da un minidotato come te. Guarda cornuto cosa gli farei alla tua puttanella’ .
Apro l’immagine allegata e rimango shoccata: vedo una delle mie foto del nostro viaggio ai Caraibi tenuta appoggiata su una scrivania. Sono sulla spiaggia con un drink in mano, il mio volto in primo piano é stato ricoperto di tracce di sperma ovviamente rilasciate dal grosso pene turgido di questo superbull82.
Scorro la lista delle mail. Ci saranno una cinquantina di nomi differenti con altrettante foto e altrettante email dai contenuti simili a quelli di superbull82.

Sono incazzata nera. Che cazzo gli prende a quello stronzo di mio marito?

Tra i tanti mittenti uno é più ricorrente degli altri: davide25cm
Apro una delle sue mail.
‘Mi hai eccitato oggi sulla chat. sei ridicolo con il tuo cazzo minuscolo. Vuoi sapere cosa vi farei? Lo sai che tua moglie é una gran cagna, solo una gran cagna si compra un dildo come quello che si hai mostrato in cam. E solamente una troia come te se lo potrebbe mettere tutto in culo. Joke me la scoperei come un dannato, le infilerei il mio grosso cazzo in ogni buco, le fotterei il culo perfetto fino a farla gocciolare di piacere come tu non sei mai stato in grado di fare. Ti farei leccare le mie palle che sbattono quella super figa di tua moglie e le direi di guardare che razza di frocio é suo marito. Poi quando Joke sarà soddisfatta ti infilerei il cazzo in gola e le direi di spingerti la testa fino a farti arrivare ad ingoiarlo tutto. é questo che vuoi ricchione??’

Guardo la data. Ieri sera. Nella casella della posta inviata ritrovo la risposta di Paolo.

‘Davide, signore, come vorrei vederla godere come una troia sul suo cazzo enorme. La immagino nuda con solo gli stivaletti da puttana che porta di solito che si fa sbattere davanti a me. I suoi occhi che mi guardano e la sua voce roca che mi chiama frocio. Me la immagino con i capelli biondi raccolti che mi spinge la testa contro il suo cazzo. Scoparmi il suo dildo é come pensare di essere scopato da uno dei suoi amanti. Vorrei che si comprasse uno strap-on e mi rompesse il culo con lei, vorrei che mi sottomettesse come un vero frocio. Domani sarà di nuovo via, probabilmente a farsi scopare da qualche collega. sarò collegato sul sito verocuckold e vi mostrerò altre foto di Joke. Vederla scopare una cazzo immenso come il suo mi eccita e li fa bagnare come una vera puttanella. sottomessamente; il suo frocetto. Paolo.’

oddio – penso sconvolta – ma questo é proprio fuori di testa-

Scorro le mail di davide25cm. Ci saranno una dozzine di foto del mio corpo e del mio viso ricoperte di sperma, di scritte ‘troia’ , ‘figa’, ‘puttana’ , cornificatrice etc. Alcune sono accostate ad un pene turgido enorme, della grandezza del foglio A4 sul quale le mie foto vengono stampate.
Ci sono foto dei miei vibratori, delle mie scarpe, di me in topless al mare. Di tutto.

Una delle mail mi incuriosisce particolarmente; ha per oggetto ‘tanga Joke’. La apro e leggo:

da: davide25cm
a: cornuto_sottomesso

bravo frocetto,
ho ricevuto il tanga ancora impregnato degli umori della tua troia. Ecco il video cazzetto.

Cerco nella borsa le cuffie dell’iphone e le inserisco nel computer. Clicco sull’allegato e faccio partire il video.
Vedo una mano di un uomo che apre una busta e tira fuori un tanga verde. Guardo meglio e quasi svengo: é il tanga che sto portando in questo momento. Sento una voce fuori campo:
‘A tutti gli amici di verocuckold, questo é il tanga di Joke, la moglie di quel cornuto frocio di Paolo. Ecco a voi Joke” e la telecamera inquadra una mia foto con viso scoperto e dove sono davanti allo specchio in tanga e reggiseno ‘e il marito cornuto e frocio’ altra foto dove riconosco Paolo con indosso il mio tanga e uno dei miei vibratori infilato nel culo mentre mima un pompino ad una banana. ‘Paolo non vede l’ora che Joke venga sfondata finalmente da un vero cazzo e ricoperta di sborra; il per il momento gli ho detto di inviarmi questo bel tanga da troia, che riempirò di calda sborra e che rimanderò al nostro frocio in modo che la bella Joke inizi ad abituarsi alla consistenza del mio sperma aspettando di sbattermela per davvero davanti al cornuto. Guarda frocio!’
La camera inquadra il mio tanga e davide25cm tira fuori il suo cazzo immenso. Prende il tanga e se lo avvolge attorno. E’ impressionante vedere quanto sembri minuscolo il tanga. Davide prende la mia foto e la inquadra sullo sfondo mentre si masturba. Mi tocco il tanga verde. é lui; il tanga che mi copre la figa in questo momento era attorcigliato a quel cazzo immenso. Sono scoccata ed al tempo stesso lusingata, eccitata.

Vedo la sua mano scorrere su quell’asta enorme.

‘Vedi quanto mi eccita la tua troia. me la sbatterei come una cagna in calore la tua olandese puttana, le farei provare un cazzo vero” sento l’audio con la voce del bull e mi ipnotizzo. la mia mano spinge la stoffa del tanga dentro la mia vagina, mi inizio a massaggiare il clitoride pensando a quanto quel cazzo e la mia figa siano stati vicini. Inizio a masturbarmi freneticamente seguendo il ritmo di davide25cm. Vedo il suo sperma ricoprirmi il volto sulla foto; colare sul tanga e impregnarlo di sborra.
Mi masturbo con due dita furiosamente. Guardo i fiotti di sperma che colano sul mio intimo. Davide lo srotola dal suo pene immenso e asciuga il seme che le sue eiaculazioni hanno sparato sulla tavola.

Apro le impostazioni della casella email ed inserisco il trasferimento automatico al mio indirizzo di posta elettronica.
Vuoi trasferire tutte le e-mail già ricevute ed inviate?
SI!

Il mio iphone inizia a vibrare come impazzito. Guardo le centinaia di email ora nella mia posta.
Effettuo il log out dall’account di Paolo e spengo il computer.
Come un’automa salgo le scale, entro in camera da letto cercando di fare il minor rumore possibile.
Paolo sta russando come un maiale.
Apro il comodino e prendo il più grosso dei miei vibratori. Scendo al piano terreno e mi fiondo in bagno. Mi tolgo il pigiama e il tanga fradicio dei miei umori.
ora capisco perché pensavo che fosse caduto dal balcone e non lo trovavo più- mi dico esaminandolo in cerca di qualche traccia rimasta dall’esperienza video.
Prendo il telefono e faccio partire il video. Mi strofino il tanga sul corpo, poi sul volto, sulla bocca. Mi masturbo furiosamente con il dildo mentre lecco come impazzita il tanga. Guardo il cazzo enorme e lo immagino aprirmi la figa. Immagino i suoi colpi contro le mie natiche.
Immagino Paolo che si masturba mentre mi faccio scopare come una cagna.
I miei umori colano tra le gambe. Faccio scivolare lentamente il vibratore sulla rosellina del mio ano. Spingo e mi penetro. Percepisco il primo lieve bruciore, poi il mio sfintere si allarga e accoglie il dildo. Con la mano sinistra inizio a masturbarmi il clitoride. Aspetto che Davide venga. Sento la sua voce nelle cuffiette: ‘guarda frocio come mi sbatto tua moglie, guarda il mio cazzo che le spacca il culo’.
Vedo il primo schizzo che investe la foto. Succhio di gusto il mio tanga fradicio e mi lascio andare al più devastante degli orgasmi che avessi provato negli ultimi dieci anni.

Mi sveglio al mattino quasi di soprassalto. Non ricordo di essermi coricata a letto. Paolo é già ripartito per andare al lavoro. Mi sento molto strana, come se dopo tanti anni fossi ritornata ad essere single e senza alcun pensiero.
Scendo e mi preparo un bel bagno caldo. La presentazione di oggi é molto importante e potrebbe farci guadagnare una commissione enorme. Ripasso mentalmente il discorso che ho preparato mentre faccio scorrere il rasoio sotto le ascelle, lungo le gambe e sul pube. Mi asciugo e salgo nuda al vestiaire della camera da letto. Mi infilo un bel reggiseno di pizzo nero leggermente imbottito ed un micro perizoma della aubade anche lui di pizzo. Tiro fuori altri due set di intimo, due gonne, un paio di camicie, le mie scarpe Louboutin tacco 12 nere e metto tutto nel trolley.
Oggi avrò gli occhi di tutti puntati addosso e voglio sfruttare tutte le mie qualità migliori: le gambe e il sederino in primis. Decido di mettermi un paio di pantaloni di cotone molto leggeri che mi fasciano il culo, una camicetta bianca e i miei stivaletti rossi manolo blahnik.
Mi pettino e mi raccolgo i capelli a coda mentre chiamo il taxi che mi dovrà portare all’aeroporto.
Al terminal incontro il mio capo e un’altra decina di colleghi tra i quali Marco. Facciamo un briefing sulla strategia da adottare e ci avviamo per imbarcarci sull’aereo. Per tutta la durata del tragitto e degli spostamenti cerco di camminare sempre davanti al bel esperto legale e quando, sul bus che ci trasporta verso l’aereo, mi appoggio col sedere sul suo pube sento la sua erezione immediata. Marco indietreggia ed io mi giro immediatamente. Lo fisso negli occhi e con un mezzo sorriso gli dico: – scusami, non lo ho fatto apposta- e mi mordo impercettibilmente il labbro inferiore mentre abbasso gli occhi.
Marco interpone la valigia e imbarazzatissimo mi dice che non c’é problema.
-é cotto- penso tra me e me – questo me lo posso rigirare come voglio-
Questo é il tuo primo viaggio di lavoro?- gli dico scendendo dal bus e salendo sull’aereo.
sì, la prima volta – mi risponde sempre molto imbarazzato. Credo che abbia circa una decina di anni in meno di me. Capelli biondi e occhi azzurri, il viso pulito e curato.
non per lei, immagino – mi dice finalmente dopo un paio di interminabili secondi
Lo fisso negli occhi e sorrido: -no, ma ci sono sempre delle novità che rendono questi viaggi ancora eccitanti!-

Lo guardo e mi allontano alla ricerca dal mio posto a sedere. – é meglio smetterla ora – mi dico – altrimenti questo va in bagno a farsi una sega-.

Il viaggio procede tranquillo e in meno di un’ora siamo a destinazione. La mattinata vola e poco prima di pranzo presento ai partner olandesi il nostro progetto. Jan, il presidente della compagnia sembra interessato e molto attento alle nostre proposte e mi lancia spesso degli sguardi di approvazione.
Ci aggiorniamo e decidiamo di procedere le discussioni con una cena di lavoro alle 19. Guardo l’orologio e vedo che sono solo le 15 e 30. Mi svincolo dai colleghi inventando che ho in mente di vedere un’amica di famiglia che vive ad Amsterdam e mi faccio portare con un taxi in prossimità dell’hotel.

Entro in un sexyshop dopo essermi guardata ripetutamente intorno. Il commesso si avvicina e mi chiede, direttamente in olandese, in cosa potesse essermi di aiuto.
sto cercando uno strapon per mio marito- rispondo
certo- mi fa lui – venga con me.
Cammino nel negozio guardando la gente intorno. Il suono dei miei tacchi risuona sul pavimento. Ci sono molti uomini, una coppia ma nessuna cliente donna.
Il commesso mi indica uno scaffale con una serie di vibratori attaccati ad una cintura. – La mia collega si occuperà di lei-
Cerca uno strapon?- mi domanda una ragazzina che avrà si e no 20 anni e con un forte accento di Rotterdam.
Sì – rispondo – voglio sodomizzare mio marito- le dico cercando di rimanere il più professionale possibile.
La commessa mi mostra alcuni esempi, tutti di dimensioni abbastanza ridotte. li esamino e mi aggiungo appena dopo:
guardi, starei cercando qualcosa di più grosso. Il mio amante si deve occupare di lui a breve ed é superdotato-
La commessa mi guarda, sorride e va a prendere uno strapon nero di notevole dimensione con tanto di testicoli e lacci in cuoio.
questo é quello che uso io con il mio ragazzo- mi fa lei con gli occhi scintillanti- 22 cm, molto scorrevole, ottima presa. La cinghia centrale presenta anche delle protuberanze che stimolano noi donne durante l’utilizzo.

Prendo il cazzo di gomma in mano. E`enorme. Molto più grosso del più lungo dei miei vibratori.
vuole provarlo?- mi dice la commessa indicandomi il camerino.
ok- rispondo avvicinandomi alla stanza.
Mi abbasso i pantaloni e cerco di infilare la cintura sopra al tanga. Apro la porta e mi mostro alla commessa mentre mi guardo allo specchio.
Lei si avvicina e dice, afferrando il pene in plastica:
vede, é molto solido e si adatta perfettamente al corpo. Le sta molto bene-
Mi guardo allo specchio e mi sento eccitata come non mai all’idea di poter utilizzare quell’aggeggio su mio marito.
se le interessa, io con il mio ragazzo uso anche questa cintura di castità- mi dice la ragazza mostrandomi una sorta di guanto a forma di pene ricoperto di anelli metallici- lo fa impazzire’- aggiunge con un sorrisetto da vera troia.
Prendo in mano la cintura e dico sorridendo : – certo, prendo entrambi, i miei amanti e mio marito ne saranno estasiati’-
Mi rivesto e mi dirigo alla cassa. La commessa prende una borsa nera e inserisce la cintura di castità e lo strapon.
-Non se ne pentirà- mi dice sorridendo – é la prima volta che lo usa con suo marito?-
sì – rispondo eccitata- ma so che si masturba con i miei vibratori quando non ci sono- le dico per evitare inutili discussioni sulla dimensione dello strapon.
ahh, eccitante. Non vorrebbe anche un paio di manette allora? Ne abbiamo diversi tipi’.-
dammi quelle che usi tu!- le dico ridendo e guardandola maliziosamente.

Esco dal negozio eccitata come non mai e mi dirigo direttamente in albergo. Ho ancora un paio di ore prima delle cena aziendale ed ho una voglia assurda di controllare le mie mail.

Entro in camera e mi tolgo i pantaloni e la camicia restando in tanga e reggiseno. Accendo il computer e mi collego al mio account mail. Il mio cellulare ha vibrato tutta la giornata e sono curiosa di vedere che cosa Paolo ha ricevuto ed inviato.
Molte delle mail provengono direttamente dal sito verocuckold e comunicano la ricezione di nuovi messaggi per mio marito.
Leggo i vari messaggi di insulti e le provocazioni che gli utenti mandano a Paolo.
Apro safari e mi dirigo verso il sito. Per accedere alla chat devo registrarmi. Riempio il mio profilo e scelgo come nickname anna_vogliosa.
In pochi secondi riesco ad accedere. Il sito si apre con una serie di foto postate dagli utenti. Molti cazzi turgidi e foto di donne dal fisico non proprio da fotomodella e qualche esemplare umano di rilievo, sia maschile che femminile.
Circa a metà pagina trovo una mia foto. Clicco ed entro in un post chiamato ‘Joke la troia’ ed aperto da ‘cornuto_sottomesso’ circa due anni fa. Il numero delle visualizzazioni mi fa rabbrividire: quasi 900 mila!!!
Scorro il post e ritrovo un’infinità di foto di me al mare o dei primi piani del mio viso. Alcune sono le stesse che avevo già visto nell’account di posta di Paolo.
Clicco su chat. Una nuova finestra si apre sullo schermo.
Guardo i messaggi senza partecipare attivamente alla conversazione. Gli utenti si dividono più o meno in due categorie: quelli che vorrebbero farsi scopare la moglie e quelli che la moglie gliela scoperebbero.
Al momento un certo rik_mini sta mostrando una foto di sua moglie in minigonna. I fianchi sono larghi e le gambe sembrano quelle di un porcello.
Sto quasi per chiudere la finestra quando sulle linee della chat appare una mia foto in topless ricoperta di sperma ed inviata da cornuto_sottomesso.
Molti utenti cominciano a rispondere con messaggi tipo:
ciao frocio, di nuovo a farsi sbattere la tua Joke?-
ciao cazzetto
oddio quanto me la sbatterei tua moglie
che figa!!!! spero che tua sia ricco perché se a soldi stai come a cazzo non mi spiego come faccia a stare con te

cornuto_sottomesso: sta con me ma credo che si faccia sfondare come una gran cagna
cazzone_torino: lo credo bene. guarda che faccia da troia che ha
superbull82: sei di nuovo a casa da solo? facci vedere in cam i suoi vestiti
cornuto_sottomesso: si sono appena arrivato.
davide25cm: dai fammi eccitare un po` che stasera devo scopare mia moglie

Clicco su davide25cm e apro una chat privata.
anna_vogliosa: ciao
davide25cm: ciao, senti se sei il marito che vuole farsi passare per la sua troia lascia perdere
anna_vogliosa: no, mio marito é un frocetto ed io sono tutto tranne che un uomo

Mio marito, o meglio cornuto_sottomesso, sta al momento postando delle foto del mio intimo sulla pagina pubblica della chat.

Ritorno alla chat privata e scrivo a davide25cm.
anna_vogliosa: come ti dimostro che sono una femmina?
davide25cm: connetti su skype e fatti vedere.
anna_vogliosa: una condizione; prima il corpo, poi il viso entrambi. Di dove sei davide?
davide25cm: Milano
anna_vogliosa: il mio skype é jt_1980

Apro skype e la richiesta di amicizia arriva immediata.
Avvio la cam e metto l’audio facendo attenzione ad inquadrarmi dal collo in giù.
-ciao, però sei una bella figa!!
grazie. fammi vedere il tuo corpo- rispondo
che bella voce da troia che hai; eccomi!!!
davide si toglie la maglietta mostrando un bel corpo scolpito e si abbassa i pantaloni facendo uscire il cazzo enorme già teso come una spranga.
ti piace troia?-
sì, da impazzire- rispondo togliendo dal sacchetto lo strapon appena acquistato- &egrave quasi della stessa dimensione- gli dico mostrandoglielo
fammi vedere come te lo scopi-
Mi sposto il tanga di pizzo e inizio lentamente a masturbarmi.
-fammi vedere il tuo viso- gli faccio con la voce roca
La camera si alza e mostra un bel ragazzo dai capelli leggermente ondulati e la barba di 3-4 giorni.
mmm- faccio slacciandomi il reggiseno-
voglio vedere la tua faccia da troia ora- mi dice davide iniziando a masturbarsi
Allontano lo schermo fino ad inquadrami completamente.
Joke??
sì, non c’é nessuna anna qui – gli rispondo continuando a penetrarmi con il dildo e fissando dritto la camera
mmm, lo sapevo che eri una gran cagna. Quel frocio di tuo marito lo sa?
no, non sa niente. Ho visto i tuoi video e i tuoi commenti.-
e ti eccitano vero cagna?
sì, da impazzire.
voglio scoparti il prima possibile- mi dice davide aumentando il ritmo della sua mano
domani. ma devi sfondare anche il frocio se mi vuoi
dimmi ora e indirizzo e preparati ad essere sfondata come una troia vogliosa quale sei.
via ravizza 23 alle 20e30. Ti invio per mail il numero di telefono. Ho una voglia di svuotarti le palle che non ne hai idea.
fammi vedere come ti scopi il culo con quel dildo allora. ho voglia di sborrare guardandoti.
con mio marito non una parola però. Non sa ancora nulla e fino a domani notte non deve sapere nulla.
ok, ma ora fottiti il culo per me cagna
Mi giro mostrandogli il sedere coperto solamente dal filo del tanga.
mmm, che culo stupendo. dai apritelo joke
Infilo lentamente il dildo e comincio a penetrarmi
dai fottimi il culo davide, fotti, fotti
Guardo il cazzo enorme muoversi ad un ritmo impossibile. Sono bagnata fradicia e sto quasi per venire quando vedo il fiotto enorme partire dal cazzo di davide.
brava troia, hai visto quanta sborra.
Sento suonare il telefono.
sono io che provo a chiamarti. Il numero &egrave giusto. Sei proprio una gran puttana vero?
sì, davide- rispondo ancora eccitata
rispondi e dimmi cosa sei allora
Schiaccio il pulsante verde sul touchscreen.
sono la tua cagna- dico con la voce roca
a domani troia
a domani
Chiudo skype e guardo l’ora.
-Cazzo sono in ritardo per la cena. Mi infilo il vestito da sera e le scarpe. Mi guardo allo specchio. I capelli sono ancora a posto. Mi sento umida ancora tra le cosce e medito se cambiarmi il tanga per la sera. Mi riguardo allo specchio e mi tolgo il reggiseno. I capezzoli si vedono impercettibilmente sotto il tessuto nero. Mi sento veramente troia. Chiamo il taxi e decido di restare con l’intimo che avevo quando mi sono masturbata.

Al ristorante saremo più di 30 e sono tediata per tutta la durata della cena dai discorsi di leasing finanziario da parte di un grassone di Rotterdam. Poco distante da me ma all’altro lato del tavolo vedo il mio giovane impiegato Marco. Mi fissa per gran parte della serata e più di una volta lo sorprendo con lo sguardo intento a guardarmi i capezzoli leggermente induriti dall’aria condizionata.
Dopo cena mi avvicino e gli dico:
ciao, vuoi che prendiamo lo stesso taxi? dovremmo essere tutti nello stesso hotel ed io ed il grande capo ne abbiamo uno prenotato.
Marco mi guarda quasi meravigliato del fatto che gli abbia rivolto la parola e mi ringrazia dell’invito che decide di accettare sicuramente.
In macchina il boss si siede davanti lasciandoci i posti dietro.
Marco viene interrogato dal capo sulle sue prime impressioni a lavoro ed intavola una conversazione quasi a due con il nostro amministratore.
Io mi lascio scivolare sul sedile e scopro una buona parte di coscia che non passa inosservata dal giovane avvocato.
Arrivati all’hotel ci salutiamo e ci dirigiamo ai piani. Giovanni, il mio capo, ha una suite e ci lascia dirigendosi verso l’ascensore riservato ai clienti più importanti.
In prossimità della porta della mia camera mi rivolgo per la prima volta a Marco/
senti, ti devo parlare a riguardo del tuo comportamento. Ti dispiace entrare un secondo per favore?
certo signora, nessun problema. A che proposito?- ribatte entrando nella mia stanza.
Accomodati sulla sedia per cortesia- gli dico appoggiandomi sulla scrivania davanti a lui-
Senti Marco, in questi giorni alcuni colleghi sono venuti a farmi notare il modo in cui tu mi fissi. Anche questa sera il direttore commerciale olandese mi ha fatto una battuta dicendomi di tenerti lontano da me se mi interessa la produttività dei miei impiegati
Mi scusi signora; non me ne sono veramente accorto
Marco, siamo onesti. Ti piaccio?
Lei é molto bella signora
chiamami Joke per cortesia. Cosa ti piace? il mio viso? le mie gambe? il sedere?
guardi, io’
lo vedo anche io, sai, come mi fissi. Ogni volta che passo in corridoio li guardi dalla testa ai piedi. Ieri in aeroporto mi hai fissato il sedere per tutto il trasferimento con la navetta e di stasera non voglio neanche parlarne.
Mi dispiace signora Joke.
Marco, di quello che dicono i colleghi mi interessa poco. Sei un buon impiegato. Ma c’é un secondo problema che mi costringe a prendere provvedimenti immediati nei tuoi confronti
La prego signora, mi controllerò mi scusi’ guardi sono anche fidanzato, non é che io sia, ecco’
un perverso? cosa? sai qual`é il problema MArco?
no, signora’ non saprei’
é che mi guardi come se mi volessi scopare’e quando mi guardi così mi ecciti così tanto che mi bagno come una puttana
Marco mi guarda a bocca aperta. Mi tolgo sfilo le scarpe e divarico la gamba destra portando il tallone sulla scrivania all’altezza del sedere.
mettiti in ginocchio e laccami la figa!- gli dico in maniera autoritaria
Il giovane avvocato si abbassa e porta la sua testa tra le mie gambe
lo senti come sono bagnata. ti piace la mia figa marco?
oddio Joke!! da impazzire!!
e le mie gambe ti piacciono?
sì, sì dice Marco iniziando a baciarmele
Lo prendo per i capelli biondi e gli tiro uno schiaffo.
Chi cazzo ti ha detto di baciarmi le gambe?
nessuno signora, nessuno
leccamela, voglio sentire la tua lingua costantemente sulla mia figa- gli dico con la voce strozzata mentre gli avvicino nuovamente la testa alla mia vagina con la mano
ti seghi su di me?
sì, joke, ogni giorno. penso a lei anche quando scopo con la mia ragazza
fammi vedere come ti masturbi. Voglio che te lo meni mentre me la lecchi
Marco si allontana un secondo e si abbassa i pantaloni rimanendo in ginocchio. Con il piede nudo gli abbasso i boxer. Ha un cazzo sicuramente più grande di Paolo ma non enorme.
Mi alzo dalla scrivania e mi abbasso il tanga ormai fradicio dei miei umori e della sua saliva.
attorciglialo attorno al cazzo mentre ti seghi sulla mia gamba- gli dico rimettendomi seduta e alzando nuovamente la gamba destra per offrirgli la mia parte più intima da leccare.
Sento il movimento della sua mano farsi veloce ed il suo pene sfiorarmi in continuazione la gamba. Con il piede destro appoggiato sul suo scroto, inizio a masturbarmi lentamente il clitoride appena sopra la sua bocca. Mi tasto i seni e guardo la scena attraverso lo specchio della camera da letto.
vieni sulle mie gambe marco, vieni, voglio sentire la tua sborra colarmi addosso
La sua lingua si muove frenetica sulle mie labbra mentre con due dita mi penetra la vagina.
sei troppo figa joke, sei troppo figa’ tutte le seghe’ ogni giorno’. al lavoro ‘ a casa
Un fiotto enorme mi investe la gamba. Mi abbandono all’orgasmo quasi simultaneamente.
Dopo qualche secondo riapro gli occhi e lo vedo ancora in ginocchio. Il tanga ancora attorcigliato al cazzo semi duro.
Alzati Marco- gli dico con la voce dolce
Prendo il tanga sul suo cazzo e mi pulisco la gamba dallo sperma. Avvicino la mutandina impregnata al viso e con la punta della lingua assaggio la sua sborra guardandolo fisso negli occhi.
Vedo il suo cazzo rindurirsi all’istante.
Mi tolgo il vestito avvicinandomi alla sala da bagno e mostrandogli il mio corpo interamente nudo.
spero che questo abbia calmato le tue voglie Marco. Domani abbiamo la riunione delle 7 e poi l’aereo.
Lascio cadere a terra il tanga davanti alla doccia. Mi fissa totalmente imbambolato ed incredulo. Il pene turgido.
dirò che il tuo comportamento é perfettamente congruo e che non ho riscontrato alcun problema. Puoi ancora masturbarti davanti alla doccia se può aiutarti a far passare l’erezione- gli dico entrando nella doccia e chiudendo la porta vetrata.
Inizio ad insaponarmi e mi giro. Marco é davanti alla doccia. Raccoglie da terra il tanga e se lo porta sulla cappella. Continuo ad insaponarmi il corpo e lo guardo attraverso il vetro mentre la sua mano si muove frenetica. Lo sento ansimare e poi indovino il suo orgasmo dagli spasmi del corpo. Appoggia il tanga sul lavandino e si richiude i pantaloni. Quando esco dalla doccia Marco é partito. Mi infilo nuda nel letto e mi addormento di sasso.

Al mattino la riunione passa in fretta. Il progetto é stato recepito ottimamente e possiamo prendere il primo aereo per Milano.
All’aeroporto mi fermo al negozio della Perla per comprare un completo di pizzo con un tanga microscopico, un bel reggiseno quasi trasparente ed un paio di calze con reggicalze nere.
Rivedo Marco. Mi saluta imbarazzato. Scambio due o tre parole con lui e con i suoi colleghi. Appena rimasti da soli gli sussurro:
Conservati per domani pomeriggio. Voglio sentirti colare in gola questa volta.
Mi fissa con una rinnovata eccitazione.
come desideri. tutto quello che vuoi Joke. E, grazie per il regalo di ieri’..
grazie a te. mi ha pensato questa mattina?
tre volte. E ancora una ieri dopo quella della doccia.
eccitami ancora nei mesi prossimi’ e ti lascerò scopare qualsiasi parte di me tu vorrai.
Mi giro e mi allontano andandomi a sedere. Marco rimane imbambolato qualche secondo e poi si muove in direzione del bagno. Mi metto a ridere pensando di avergli appena provocato la quarta sega della giornata.

Compongo il numero di mio marito.
Ciao amore; sono io. Sto per imbarcarmi sull’aereo.
Ciao Joke. Perfetto, ti aspetto a casa allora.
perfetto Paolino. ho una gran voglia di giocare’- sussurro al telefono.
mmmm’.
a presto amore
ciao amore

Arrivata a casa trovo Paolo ad attendermi. Sono quasi le 7. Lo bacio appassionatamente e gli dico:
-ho una sorpresina per te da Amsterdam’
mmm, che passione e dov’&egrave la sorpresa? – mi dice toccandomi il sedere.
prima voglio che tu ti bendi con la cravatta- sussurro sbottonandogli la camicia e i pantaloni.
ok porcellina
Abbasso i pantaloni e vedo la solita chiazza sui boxer. Gli sfioro il pene turgido. Penso a Marco e Davide. Paolo &egrave veramente un minidotato mi dico.
Mettiti sul divano, io mi cambio, ma tu non sbirciare!
Mi tolgo il vestito e l’intimo che avevo addosso e mi infilo il completo appena acquistato all’aeroporto. Mi rimetto le scarpe col tacco e mi avvicino al divano. Prendo la mano di Paolo e me la passo sulle cosce.
mmm, Joke’ posso vedere? ha l’aria di essere un super regalo questo qui- mi dice palpandomi
aspetta amore, non é finito sai??
Prendo un polso di Paolo e gli infilo una manetta.
devo mandarti in Olanda più spesso se torni con queste idee’
Ammanetto Paolo con le braccia dietro la schiena.
rilassati amore. Ora la tua Joke si prende cura di te.
Cammino fino in cucina e prendo i cubetti di ghiaccio dal frigo e la borsa del viaggio. Ne metto uno in bocca e cammino verso Paolo. Arrivata davanti a lui mi metto a cavalcioni sulle sue gambe e lo bacio in bocca.
Poi prendo un altro cubetto e glielo passo sul corpo fino ad arrivare al pene. Lo appoggio sullo scroto e attendo che la sua erezione si plachi.
oddio joke’.- mi dice
Prendo dalla borsa la gabbia per il pene e gliela infilo bloccando il meccanismo di apertura.
cos’é? mi metti una cintura di castità?-
shhh, amore. mi sono occupata così poco di te in questo periodo. non vuoi giocare con me?- gli sussurro all’orecchio mordendogli il lobo.
Mi abbasso in ginocchio e prendo in bocca il pene rinchiuso nella gabbia. Lo vedo gonfiarsi e debordare tra gli spazi dei cerchi metallici.
Mi metto a nuovamente a cavalcioni su di lui e mi struscio sul suo pube.
ti piace amore? – gli dico ondulando sopra il suo cazzo
oh, Joke’mi ecciti da impazzire.
hai voglia di giocare con la tua mogliettina?
mmm, certo’se continui a strusciarti così me lo fai scoppiare
ti eccito quando faccio la porcella Paolino mio?
oh amore’

Senza staccarmi da lui afferro il tanga ancora bagnato della sera prima. Glielo appoggio sotto il naso.
lo senti questo odore Paolo? é il mio tanga di ieri fradicio
mmm, sei veramente una porcella, ti sei masturbata ieri?- dice ansimando
Lo bacio in bocca e spostandomi il tanga e mi penetro leggermente con il suo pene racchiuso nella cintura di castità.
lecca il tanga Paolo’- gli sussurro mentre lo sento ansimare profondamente.
Paolo tira fuori la lingua e lecca il mio intimo intriso dei miei umori e dello sperma di Marco.
mmm joke’.é ancora bagnato-
si amore’ – gli sussurro ad un orecchio mentre gli infilo il tanga in testa coprendogli la faccia e mi alzo sulle ginocchia per liberare il suo pene in modo da potermi nuovamente strusciare su di lui.
mi sono eccitata tantissimo ieri sera, sai amore? Lo senti l’odore della mia figa?
sì’ sì lo sento’forte’acre’ti sei masturbata ieri? dimmelo Joke’ mi stai facendo impazzire –
mm paolo, c’é questo collega’ mi fissa, mi guarda, mi spoglia con gli occhi’.
ti eccita?
oh Paolo’ ieri mi fissava con lo sguardo così eccitato’ mi guarda le gambe, il culo’ero così bagnata’
oh amore, sei così figa’ ti sei toccata pensando a lui amore mio??
si paolino’ prima mi sono toccata e poi me la sono fatta leccare fino a godere nella sua bocca
cosa???- dice quasi gridando-
Mi metto in ginocchio e prendo in bocca il suo pene imprigionato. Lo lecco sulla punta della cappella e tra gli anelli metallici.
-mi ha confessato che si masturbava su di me ogni giorno’. ti eccita sapere che mi sono fatta leccare da un altro uomo Paolo?
Il suo cazzo sta esplodendo nella cintura di castità.
Joke tu sei mia moglie’
Mi rimetto a cavalcioni su di lui. I miei tacchi contro le sue cosce.
era in ginocchio davanti a me’- sussurro con la voce eccitata – gli ho detto di masturbarsi sulle mie gambe con il mio tanga avvolto attorno al cazzo mentre mi faceva venire con la sua bocca’
Tocco il pene di mio marito. sta letteralmente gocciolando sul divano’
lo senti l’odore della sua sborra Paolo?
oh Joke’ sto esplodendo’
lo senti Paolo? la senti la sborra che mi colava sulle gambe mentre mi facevo sditalinare come una troia? la senti???’
Sì Joke, mi eccita da impazzire’
Con una mano gli spingo leggermente il tanga sulla bocca.
leccami il tanga amore, passa la tua lingua sulla sua sborra
Paolo inizia a leccare il tanga. Vedo le macchie bianche inumidirsi sotto i colpi voluttuosi della sua lingua.
Bacio mio marito in bocca togliendogli il tanga dal volto.
mettiti il mio tanga fradicio, Paolo. Voglio vederti con il mio tanga addosso
ma amore, io non credo’.
dai mettilo paolino, ho una voglia pazza di farti godere’ dai alza le gambe che te lo infilo
Si appoggia sulla schiena alzando entrambe le gambe. Gli infilo il tanga toccandogli la punta del pene.
paolo stai gocciolando sborra’ ti eccita che tua moglie goda con un altro amore mio?
oh Joke ti prego toglimi la cintura’
Non ancora amore mio’ Hai voglia Paolo?
oh si, sto scoppiando
Lo bacio in bocca e mi alzo in piedi. Cammino lentamente verso la valigia facendo risuonare il suo dei tacchi sul pavimento. Afferro lo strapon e comincio a legarmelo attorno alla vita. Sento il laccio centrale che si insinua tra le labbra della vagina e stringo leggermente.
Marco – dico con la voce più sensuale possibile – si chiama così, marco’dopo averlo fatto sborrare sulla mia gamba é rimasto a fissarmi mentre facevo la doccia’ nuda davanti a lui’
Cammino verso il divano. Paolo immobile a gambe aperte. Ammanettato, con gli occhi bendati e coperto dal mio solo tanga. Con il tacco della scarpa gli sfioro il bozzo che il pene imprigionato.
si é preso il cazzo in mano e si masturbato una seconda volta guardandomi’-
oohh, Joke’ amore’- ansima – avete scopato?
Mi inginocchio nuovamente sul divano.
no’ non ancora’- gli rispondo strusciandogli il cazzo di gomma sul petto – lo senti Paolo? senti cosa ti sto passando sul petto Paolino mio?
‘ &egrave uno dei tuoi vibratori’
Gli avvicino il pene di gomma vicino alla bocca.
quasi amore, quasi’ dai prendilo in bocca’
Joke’ io questo.. questo no’
su apri la boccuccia Paolo’- gli dico puntando il cazzo sulle sue labbra e toccandogli con la mano destra in cazzo grondante dentro il perizoma – &egrave uno strapon da 22 cm che ho comprato per te’ pensa che sia il cazzo di Marco che vuole scoparmi’fammi vedere come lo leccheresti Paolo..
La sua bocca si apre per accogliere il dildo. Ondeggio lentamente il bacino favorendogli il movimento.
oh Paolo come mi ecciti’ ti piacerebbe sucarglielo a qualcuno che mi deve scopare? dimmelo dai’
sì Joke, sì’
prendere il suo cazzone in bocca ed eccitarlo prima che occupi di me’
mmm, amore’ io’ oddio’ mi fai scoppiare’.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussuro:
mi sono accorta che hai usato i miei vibratori, lo sai Paolo? Ti masturbi con i miei vibratori?
amore, io’solo una volta’
Lo bacio in bocca. A lungo. La mia lingua contro la sua. Gli mordo leggermente il labbro superiore mentre struscio il grosso pene di gomma contro il suo pube.
– é così eccitante – gli dico staccandomi dalla sua bocca – sapere che anche tu adori avere un cazzo duro in culo, amore mio

Mi alzo in piedi e gli dico di girarsi sul divano.
fammi vedere il tuo culetto amore mio’
Paolo si gira immediatamente senza fiatare. Appoggio il dildo al suo sfintere e spingo leggermente.
Joke’
shh, Paolo, senti ti sto entrando dentro’
La cappella di gomma si fa strada tra le natiche di mio marito.
Paolo sei così aperto’ senti come é grande il mio strapon?
ahh, cazzo’ amore’mio sfondi
Spingo fino a raggiungere la base dell’attaccatura della cintura.
22 cm in culo amore mio -gli dico accarezzandogli la testa
Tiro indietro il bacino e inizio a penetrare Paolo con dei movimenti del bacino sempre più veloci.
allora – ansimo – come ci si sente ad essere inculati dalla propria moglie?
ahhh, joke’ ti prego’ mi spacchi in due’ é enorme
capisci quanto ti amo Paolo? tutti questi anni a farmi scopare dal tuo cazzetto.
sì amore’
quando volevo il vibratore in culo e non il tuo cazzo? capisce perché ora Paolo?
oh Joke’.
lo vorresti un cazzo vero che scopa Paolo? eh?
sì, si – mi risponde – lo vorrei’
oh Paolo come sei imbarazzante così, mi ecciti da impazzire’

Lo strapon entra ed esce dall’ano dilatato di Paolo. Il suo respiro si fa sempre più affannato e pesante. Mi guardo le gambe e vedo dei rigoli correre lungo le calze ed entrare nelle Louboutin tacco 12 che avevo preso per la riunione. Sono fradicia.

Il suono del citofono mi risveglia dallo stato di estasi nel quale mi trovavo. Esco dal culo di mio marito e vado ad aprire.
Chi.. chi é?- mi fa Paolo rigirandosi sul divano e mettendosi nuovamente a sedere
é il mio regalo amore mio’ – gli dico andando ad aprire la porta
Chi é Joke? cosa vuol dire?
shhh, stai bravo amore

Apro la porta e vedo già che l’ascensore sta arrivando al piano. Ho il cuore che mi batte a mille. Eccolo. Alto, capelli ondulati, barba di due giorni. Bello. Cazzo se é bello.
Lo lascio entrare in casa.
Mi guarda. Mi guarda tutta.
ciao troia- dice prima di mettermi la lingua in bocca
Lo bacio. Sono anni che non ho più baciato un altro uomo all’infuori di mio marito.
Slegati i capelli e togliti lo strapon Joke!- mi dice allontanandosi dalla mia bocca e avvicinandosi a Paolo.
Guardo mio marito. Seduto nudo con le mani legate dietro la schiena e con indosso il mio tanga. Ha sentito tutto ma non ha ancora aperto bocca.
Lascio cadere a terra il cazzo finto e mi tolgo l’elastico dai capelli.
Davide mi guarda. Con la mano mi fa segno di avvicinarsi.
Cammino lentamente facendo risuonare i tacchi sul parquet fino ad arrivare davanti a lui.
Lo guardo negli occhi. La sua mano si insinua tra le mie gambe. Mi penetra direttamente con due dita e comincia a masturbarmi velocemente.
sei fradicia’.- dice davide- proprio come una cagna’ non é così frocetto?
chi’ chi sei?- domanda Paolo finalmente’
ah non sai niente?? Meglio così’ – risponde davide continuando a masturbami furiosamente
Si slaccia i pantaloni dai quali fuoriesce un pene enorme.
abbassati troia e prendimelo in bocca.
Eseguo. La bocca dilatata e piena. E`enorme. Riesco a malapena a leccare la cappella.
Davide prende il cazzo in mano e comincia a darmi dei colpi sul viso e sulle labbra.
é grosso Joke?
mhmhm’- rispondo a bocca piena- sì’ enorme’
ti piacciono i cazzi grossi troia?
da impazzire’.
mi piaci vestita da troia borghese’ alzati puttana’
Mi alzo. Mi prende per un braccio e mi spinge contro Paolo.
Fattela leccare dal frocio!
Mi metto a cavalcioni sul divano e avvicino la vagina alla bocca di Paolo.
Diglielo! digli di leccarti’ – mi ordina Davide.

Leccamela Paolo!
oh Joke io’
stai zitto e leccamela frocio! – gli dico rilasciando tutta la rabbia dei giorni scorsi.
Sento la sua lingua lambirmi le labbra. Dopo pochi secondi il cazzo di Davide si insinua tra le mie cosce e mi penetra. Lo sento entrare. Largo, possente. Lo sento scorrere nella mia vagina in tutta la sua lunghezza.
oddio’- sospiro- é enorme..
Davide mi afferra per i capelli e mi gira il volto verso di lui.
Apri la bocca cagna’-
La sua saliva mi entra nella lingua. Deglutisco mentre i suoi colpi si fanno sempre più forti. Sono sempre più fradicia. Paolo continua imperterrito a leccare la mia vagina mentre davide mi penetra tenendomi afferrati i capelli.
Come incassa bene la troia’- dice Davide – avevi ragione ‘cornuto_sottomesso’
davide?? – domanda paolo stupito
bravo cornuto!!! forza troia! diglielo al frocio, diglielo’.- mi fa tirandomi i capelli ancora più forte

Il cazzo di davide mi sta sfondando. Sono ad un passo dall’orgasmo.
aah; sì’ frocio, dai leccami’ é così che mi volevi’ sfondata da un superdotato’senti come mi scopa’ tu’ oddio.. tu’ con il tuo cazzetto’ mai’ oddio.. davide’ vengo’
Un orgasmo terrificante esplode dentro di me. Le gambe mi tremano mentre una quantità enorme di liquido mi esce dalla vagina.
guarda come gode la tua troia! lecca frocio, leccale bene la figa a questa puttana-
Davide prende Paolo per i capelli dopo avermi spostato con una spinta e lo tira giù dal divano. Con uno strattone gli toglie la cravatta dagli occhi e si mette a sedere sul divano.
Paolo stringe gli occhi che si stanno riadattando alla luce e si mette a fissare lo spettacolo che ha davanti a lui: inginocchiata sul divano sto succhiando il cazzo enorme di davide ancora fradicio dei miei umori. La sua mano mi stringe i capelli e mi spinge la testa contro il suo pube.
infilati il cazzo nel culo e fai vedere al frocio come ti fai sfondare puttana- ordina davide
Mi alzo in piedi a guardo per la prima volta Paolo negli occhi dall’inizio della serata.
I suoi occhi mi squadrano interamente: le scarpe con il tacco vertiginoso, le calze con il reggicalze ed il tanga fradici ed il reggiseno di pizzo quasi trasparente.
Cammino lentamente verso il tavolino e prendo le chiavi delle manette e della cintura di castità. Mi abbasso e libero le mani di Paolo e gli sussurro all’orecchio:
-hai voglia di segare il tuo cazzetto ridicolo amore mio?-
Joke; da impazzire’- mi risponde immediatamente.
Gli faccio dondolare le chiavi davanti agli occhi e me le metto nel reggiseno.
non ancora frocio! – rispondo dirigendomi verso davide
Mi siedo su di lui con il volto rivolto verso Paolo e indirizzo il suo cazzo verso il mio sfintere. Lo sento entrare, lungo, infinito. Il suo braccio mi cinge la vita e la sua mano si insinua tra le mie gambe. Con i piedi a terra inizio a muovermi penetrandomi con la sua verga durissima.

Ansimo profondamente e sento il cazzo di Davide duro come non mai.
ti piace il mio culo davide?- riesco a dire tra un sospiro e l’altro.
zitta troia! lo sai che hai un culo fantastico. bello sfondato come una vera troia.

Il cazzo di Davide mi penetra senza pietà. Spingendo sulle gambe cavalco la sua verga enorme. Rigoli di sudore mi corrono lungo la schiena e si insinuano fino alle mie natiche.

Il suo respiro diviene sempre più affannato mentre la sua mano mi fruga tra le cosce grondanti dei miei umori.

— lo senti troia come &egrave duro?- chiede con voce roca

La sua mano sinistra mi afferra i capelli, prima tirandoli direttamente e poi prendendoli a coda.

-aahhh- grido fermandomi un secondo.
Mi tira la testa indietro e comincia a pompare col bacino assecondando i miei movimenti e penetrandomi ancora più profondamente.

Sento le sue dita che mi esplorano la vagina divenire tre, poi quattro. La sua mano mi dilata. Sono al culmine dell’eccitazione.

mettiti lo strapon e scopami la figa, frocio! – grido a Paolo.

Con la coda dell’occhio lo vedo alzarsi. A terra una chiazza enorme della sua sborra colata dal pene moscio.
Ho le gambe devastate, le cosce in fiamme. Davide ha un’erezione allucinante e credo che si stia trattenendo per non esplodere nel mio culo.
La presa sui capelli si allenta. Guardo mio marito. Lo strapon serrato sopra il suo cazzo racchiuso nella gabbia.

-inginocchiati e scopami! – gli dico fissandolo negli occhi.

Con la schiena mi appoggio sul petto di Davide. Sento il suo pene infilzarmi ancora più profondamente. Alzo le gambe e punto i tacchi contro lo stomaco di mio marito. Sento il dildo enorme entrarmi nella figa mentre la mano di Davide mi massaggia freneticamente il clitoride. I nostri corpi sudati si attorcigliano, i respiri si fanno sempre più affannati.

fotti frocio fotti- sussurro mentre con i talloni colpisco i fianchi di mio marito.
Oh joke sto impazzendo….
Vorresti scoparmi con il tuo cazzetto…. vero?.. Vero paolo? Scoparmi con quel cazzetto ridicolo….
Oddio non ce la faccio più, ti prego- mi dice penetrandomi con lo strapon e segandosi il cazzo in gabbia al tempo stesso- ti prego joke….

Prendo dal reggiseno la chiave della cintura di castità. Mi slaccio il reggipetto liberandomi i seni. Con la chiave in mano comincio a massaggiarmeli. Giro la testa e comincio a baciare Davide sulla bocca. La sua lingua mi lecca le labbra; la sua saliva sputata nella mia bocca.

Ansimo mentre sento i miei umori colare. Mi afferro i seni con forza. Fisso mio marito negli occhi. Davide mi alza leggermente il sedere e fa uscire il suo cazzo dal culo. Sento la verga scorrere lungo il mio ano spaccato. La sua mano destra mi afferra una coscia e mi allarga maggiormente la gamba. In una frazione di secondo si toglie il preservativo.
Il fiotto di sborra mi invade il bacino, i seni. Sento i suoi muscoli addominali contrarsi. il secondo schizzo mi investe, poi il terzo. Le mie gambe tremano.
Godo anche io.
Tanto.
Come mai ho goduto in vita mia….

Con le ultime forze rimastemi spingo mio marito lontano. Un nuovo fremito mi investe. Godo ancora e poi immediatamente una terza volta. Appoggio le gambe a terra. Mi massaggio il corpo spalmando lo sperma di Davide sui seni e sullo stomaco.
Con la chiave della gabbia raccolgo uno schizzo di sperma dai miei seni. Portandomela alla bocca guardo Paolo. La lecco e mi alzo in piedi.

Davide &egrave ancora seduto sul divano. La testa all’indietro e le gambe larghe, allungate. Il cazzo, finalmente moscio, che gli penzola tra le gambe. Paolo, seduto a terra con ancora lo strapon addosso, mi fissa speranzoso.

Il suono dei miei tacchi risuona nella stanza finalmente silenziosa mentre mi avvicino alle scale.
Li guardo mentre comincio a salire le scale.

buonanotte! – dico dolcemente.
Arrivata in camera nascondo la chiave in uno stivaletto e mi spoglio completamente. Quando la mia testa tocca il cuscino sto già sognando un’altra giornata come questa.

GIULIA
Esco dall’ufficio cercando la macchina di mio marito tra il traffico delle cinque. La giornata &egrave stata caotica come del resto tutto in questo periodo.
L’acquisto del nuovo appartamento, il cambio scuola di Anna, il nuovo contratto con gli olandesi a lavoro. Solamente a ripensare alle corse fatte in questo periodo mi viene da stramazzare a terra.
ah, ecco Mario, finalmente- dico tra me e me.
Salto in macchina e, dopo averlo salutato velocemente, lo prego di dirigersi il più presto possibile a casa.
hai lasciato Anna dai nonni?- chiedo sbrigativa
Ma certo Giulia, su non essere stressata per stasera, non &egrave niente… Due patatine, del vino e qualche birra e la casa &egrave inaugurata.

Cerco di tranquillizzarmi, in fondo ci sono solo i vecchi amici di sempre, la dirimpettaia e un paio dei nostri colleghi. Una bevuta tra amici senza i bambini &egrave proprio quello che ci vuole in questo periodo.

Arrivati a casa scorgo un messaggio sul citofono:
“sig. Giulia, &egrave arrivato un pacco per lei oggi a pranzo. L’ho ritirato io.
Elio, vicino del piano di sotto.”

– ah perfetto- faccio a Mario- sono arrivate la scarpe. Ti dispiace passare sotto a prenderle mentre io metto a posto casa?-
altre scarpe? Dio mio Giulia….-
Dai amore, sono delle belle scarpine a sandalo per stasera, di quelle che piacciono anche a te- gli sussuro all’orecchio sfiorandogli la patta dei pantaloni…
Mmmm…. Sai come convincermi tu eh’.- mi dice mentre indovino una leggera erezione tra i boxer.

Appoggio una mano sul petto e lo bacio dolcemente. Mario &egrave veramente un ottimo compagno di vita, dolce e presente, magari non troppo focoso ma un vero tesoro.

Corro al piano di sopra e mi cambio di corsa. Prendo una camicia e una gonna che mettevo già dieci anni fa all’università. Mi guardo allo specchio. Sono sempre stata magra e con poche tette ma almeno il sedere l’ho sempre avuto in ordine. Abbasso la gonna leggermente e mi guardo le natiche. Il tanga nuovo mi sta bene. Il culo &egrave sempre lui, ancora bello sodo e definito.
Mi abbasso la mutandina per scoprirmi il pube. La striscia di peli é di nuovo bella folta. Vado in bagno e ne riduco il volume col regola-barba di Mario. Ho voglia di sentirmi desiderata stasera e poi ho invitato anche una paio di amiche e colleghe che in quanto a fisico non scherzano. Alla cena di natale ho già beccato Mario a indugiare sul posteriore di Joke, la mia collega mezzo italiana mezzo olandese’ quindi meglio farsi fighe!!

La porta si apre e Mario arriva trionfante con il pacco della posta.
-ecco amore! Il vicino era a casa. Lo ho invitato a salire tra una mezz’ora, potrà prendere una birra con noi….-
Lo bacio in bocca – hai fatto bene amore- dico aprendo io pacco.
ti piacciono?- sono dei sandali nude look…
Mmm, mi piacciono sì- fa Mario mettendomi una mano sul sedere. -E non solo loro….-
Porcello, ma sei già tutto in tiro’- gli dico toccandogli la protuberanza sui pantaloni.
amore’sai che sei una bomba vestita cosi’- mi risponde facendo uscire dalla patta il pene turgido

Mi abbasso e lo prendo in bocca. La sua mano mi sfiora i capelli accompagnandomi i movimenti. Alzo gli occhi per guardarlo. Lo so che lo fa impazzire. Spingo la testa fino a sfiorargli il bacino con le labbra.
-Questo dovrebbe dargli il colpo di grazia- mi dico risalendo con bocca l’asta fino alla cappella. E infatti, dopo pochi secondi, sento lo schizzo di sperma colpirmi la lingua.

-mmm Giulia, grazie- dice Mario mentre il pene ritorna al suo stato naturale.

Faccio in tempo a sputare il regalo di mio marito in un pezzetto di scottex che sentiamo il citofono suonare.

In pochi minuti la casa si riempie, le bottiglie vengono stappate e la festa comincia. Arrivano tutti i nostri amici e colleghi, compresa la Joke che, nonostante sia accompagnata dal marito Paolo, non &egrave passata inosservata agli occhi dei nostri amici.

Proprio mentre sto discutendo con la mia collega ed il marito vedo una specie di modello varcare la soglia di casa mia. Alto circa 1,90m, capelli neri ondulati e barba leggermente brizzolata, spalle larghe racchiuse da una camicia bianca e un sedere da urlo nei jeans.

ah ciao Elio, entra- fa Mario allo sconosciuto. – Vieni ti presento Giulia, mia moglie nonché proprietaria delle scarpe!

Elio si avvicina e si presenta.
– Madonna che pezzo di bonazzo- penso tra me e me

Benvenuti nel palazzo e grazie dell’invito.
Figurati- rispondo guardandolo fisso nei grandi occhi neri- sono contenta che tu sia venuto. Ti presento Joke, una mia collega. Lui invece é Paolo, il marito. Scusami, torno subito – gli dico lasciandolo in compagnia della coppia e di mio marito.

La serata procede piacevolmente, tutti parlano con tutti, i colleghi si integrano con gli amici storici e con i vicini.
Marta, la nostra dirimpettaia, &egrave un vero spasso ed ha anche una bella lingua lunga. Parlando con lei scopro che Elio &egrave un critico d’arte, con una buona parlantina e buona cultura, forse fidanzato con una certa Cristina o forse nuovamente scapolo.

Le mia amiche singles ne sono estasiate e gli fanno di continuo delle battute per farsi notare. Il bel critico pero’ si intrattiene tutta la sera con la Joke nonostante la continua presenza del di lei marito, Paolo e del mio, Mario.

La sera finalmente volge al termine. Io sono distrutta e Mario &egrave completamente brillo.

meglio così- mi dico tra me e me mentre lo guardo assopirsi- almeno non dovr’ cercare di fingere un amplesso in queste condizioni.

Vado in bagno e mi guardo allo specchio. Penso a Elio. Penso a come mi ha guardata questa stasera.
Mi spoglio lentamente. La camicia, il reggiseno. I miei occhi blu si fissano nell’immagine riflessa. Le mie mani mi accarezzano il corpo, le spalle, il collo, mi stringono i seni. Sbottono la gonna e la lascio scorrere lungo le gambe.
Me le ha guardate così intensamente mentre parlava con Mario da provocarmi un fremito. La mia mano si insinua tra il pizzo del tanga, mi accarezzo i peli del pube. Il mio dito medio mi penetra mentre l’altra mano mi strizza un capezzolo. Mi guardo masturbarmi allo specchio, sono vicina all’orgasmo quando vedo fuori dalla finestra la macchina di Paolo e Joke fermarsi nuovamente sotto casa.

ah cazzo, avranno dimenticato qualcosa- mi dico riprendendomi e mettendomi di nuovo la camicia.
Esco dal bagno e mi avvicino alla porta d’ingresso. Alzo il ricevitore del citofono per evitare che il suono del campanello possa svegliare Mario. Appena mi porto il ricevitore all’orecchio sento il suono della voce di Elio:
-chi é?-
e poi Joke dire: “eccomi, apri!”.

che strano- mi dico – ‘.forse continuano la serata da Elio? Sarebbero potuti restare qui… Mha’

Torno in bagno e mi finisco di svestire. Guardo dalla finestra e vedo la macchina di Paolo ferma davanti casa con le luci accese.

Mi metto il pigiama, vado in camera e mi infilo nel letto. Chiederò lunedì alla mia collega di svelare il mistero, mi dico, ora &egrave tempo di dormire.

Appoggio la testa sul cuscino. Il silenzio della casa &egrave assoluto. Mario russa come sempre gli succede quando beve troppo. Sto per addormentarmi quando incomincio a percepire un ansimare profondo, intenso.

Sposto il guanciale e appoggio l’orecchio direttamente sul muro. Le voci risalgono chiare e limpide. Ma… Ma non può essere….

mmm, ah sì… Mmm.. Si Elio, sì… Senti come mi bagno….sto colando… Leccami, senti come ti voglio’mmm, sono fradicia

Oddio! Ma &egrave Joke!!! – penso sconvolta- ‘non ci credo. Si sta facendo scopare… Ma paolo… Ma &egrave sposata…

Mi alzo e guardo dalla finestra. La macchina &egrave sempre al suo posto, Paolo dentro e le luci accese.

Ritorno nel letto. L’isolamento del pavimento attenua notevolmente i rumori ma appena appoggio l’orecchio al muro di tramezzo ho l’impressione di essere in camera con loro.

oh cazzo, oh sì, sì, sfondami’sì, sì’ Ik ben je sletje’sono la tua troia’

La voce roca di Joke che tante volte ho sentito in ufficio quando litiga con qualcuno si propaga per la casa.

piano troia, piano…- sussurra Elio ansimando- ti piace cagna?
Oh sì, oh sì, oh sì, ah sì, fottimi come una cagna’

Chiudo gli occhi e resto all’ascolto. Mi sto eccitando come una pazza. Mi sfioro la vagina e mi rendo conto di stare letteralmente gocciolando. Mi giro verso Mario che sta dormendo come un bambino. Apro il cassetto del comodino e prendo il vibratore nascosto al fondo per evitare che mio marito lo veda. Mi penetro dolcemente mentre appoggio nuovamente la testa al muro

Dimmi cosa sei…dimmelo Joke..
La tua troia… la tua troia puttana’.Sì, oh cazzo vengo.. vengo Elio’Sono una troia…una troia…una troia’ahhh, siiiiii

Joke sta godendo. La sento gridare di piacere, a spasmi, per cinque o sei secondi. Stringo leggermente le cosce mentre aumento il ritmo della mia masturbazione. Sto per esplodere anche io.

vieni troia, forza, alla finestra’ brava succhialo si, dai suca Joke, dai.. guarda il cornuto come ti osserva in macchina’ mmm, tutto forza’ fino in gola’ dai che sborro’ mmm siii, mmm’ tutto sul vetro’ mmm leccalo su’pulisci la sborra dal vetro per il tuo Paolo, su troia’

Non ce la faccio più. La mia mano si muove all’impazzata. Sfilo il dildo e godo. Sento la mia vagina schizzare il liquido nella mia mano, riempirmi il pigiama. Le gambe mi tremano. Sono così fradicia che mi sembra di essermi pisciata addosso. Riesco a malapena a nascondere il vibratore nel comodino e mi addormento di botto, stremata e sconvolta al tempo stesso.

Mi sveglio all’alba nella camera. Frastornata cerco il cellulare per fermare il segnale infernale della sveglia. Il cuscino sporco di rossetto e di rimmel. Inciampando sui vestiti gettati a terra mi dirigo verso il bagno. Faccio colare l’acqua della doccia e mi guardo allo specchio: i capelli crespi, gli occhi gonfi… La serata di ieri mi ha sconvolta e per di più mi sono dimenticata che prima di andare in ufficio dovrò andare a Bologna in treno per una riunione.

Guardo l’iphone. Un messaggio.
Joke: Giu, non riesco a venire in stazione, distrutta da ieri sera :( :( non abbiamo più 20 anni ;-). Vengo in macchina a Bo e poi torniamo assieme. a dopo Joke

Poso il telefono ed entro in doccia. L’acqua mi scorre sui capelli, la schiena. Insaponandomi mi passo le mani sui seni, il ventre, le gambe. Risalendo mi sfioro il pube.

Ripenso alla sera prima.
La macchina di Paolo. Elio….

(Il mio dito medio mi sfiora l’uretra poi il clito)

Risento l’ansimare di Joke nelle mie orecchie. Immagino Elio, il suo cazzo duro.
(Con la mano sinistra indirizzo il getto sulla vagina mentre mi penetro con la destra)

Immagino il suo pene crescerle in bocca. I suoi occhi mentre gli fa un pompino, la sua sborra in bocca.

Esco dalla doccia più eccitata che mai. Mi asciugo mentre rovisto nell’armadio. Infilo tanga e reggiseno neri, maglietta nera e pantaloni jeans ‘scotch and soda’. Vorrei mettermi qualcosa di comodo ma i sandali nudelook nuovi sono da urlo e decido di rimetterli. Il tacco alto non &egrave proprio indicato per prendere il treno ma almeno sarò a posto a lavoro.

Infilo la giacchetta e mi dirigo in stazione. Il treno per Bologna &egrave sempre affollato ma vista l’ora spero in un po’ di calma.

Entro in cabina e mi siedo. Sola!
fantastico – penso – nessuno scocciatore!
Mi tolgo la giacca e prendo il Corriere. Dopo neanche un minuto si apre la porta dello scompartimento.
buongiorno! –
Salve – rispondo senza alzare gli occhi dal giornale.

Il tipo si siede davanti a me, a fianco del finestrino.
certo che uno viaggia in prima per stare largo, ma poi se ci si diede attaccati in uno scompartimento vuoto non serve a un cazzo! – penso tra me e me rientrando in pieno mood scazzato-milanese.

L’altro, quasi avesse indovinato il dice imbarazzato:
mi scusi signorina, patisco il treno e stare vicino al finestrino aiuta.
Abbasso il giornale e vedo il mio compagno di viaggio per la prima volta: giovane, faccia pulita, sulla ventina, carino.
– Signora- gli dico- ma non ti preoccupare, non mi disturbi affatto- gli rispondo con un sorriso mentre mi tiro leggermente indietro sul sedile incrociando le gambe.

Continuo a leggere il Corriere. Guardando fuori dal finestrino mi rendo conto di aver fatto colpo sul giovane passeggero!
Vedo sul vetro la sua immagine riflessa che mi squadra dalla testa ai piedi. Il giornale mi copre il volto nascondendomi completamente il viso. Accavallo diversamente le gambe sempre sbirciando di nascosto. Lo vedo fissarmi le gambe, i piedi nei sandali minimalisti. Tira fuori il telefono, fa finta di leggere un messaggio e mi fa una foto alle scarpe, poi a me.

Mi alzo fingendo di cercare qualcosa nel trolley.

I jeans mi fasciano il sedere e io mi piego leggermente per mostrare al ragazzo il culo sodo. Quando mi siedo lo osservo tra le gambe: il cazzo in erezione spinge nei suoi pantaloni formando un notevole bozzo.
però, deve avere un bel cazzo- penso tra me e me.

Accavallo le gambe avendo cura di sfiorargli leggermente il polpaccio con il piede.
a Milano per lavoro?- gli chiedo fissandolo negli occhi
No, sono stato una conferenza al politecnico, sono uno studente di informatica- mi risponde un po’ imbarazzato.
ah, capito. Bello!- dico con un sorriso prima di rimettermi a leggere.
Continuo a guardarlo nel riflesso del vetro. I suoi occhi fissi sulle mie gambe, la sua mano si sfiora leggermente il pene turgido imprigionato nei jeans.

Ondeggio leggermente la gamba accavallata sfiorandogli il polpaccio. Sento i capezzoli irrigidirsi. Mi sto eccitando come una pazza. Sposto leggermente la gamba, scostandomi dalla sua.
Guardo il riflesso nel finestrino. Lo vedo allargare le gambe per riprendere contatto con il mio piede nudo. Finge di leggere sull’ipad mentre si accarezza silenziosamente il pene.
Sfogliando la pagina del giornale comincio a far scorrere il dorso del piede sulla sua gamba, dal basso verso l’alto, fino al ginocchio. Sento la vagina inumidirsi, i capezzoli turgidi puntare sulla maglietta.
Divarico leggermente le gambe mantenendole incrociate. Il mio tacco sulla parte interna del polpaccio, poi su fino al ginocchio. Punto il tacco nell’interno coscia e spingo.

So di fargli male, ma non fiata.

Distendo la gamba facendo scorrere il tacco lungo tutto il quadricipite fino a sentire il rigonfiamento del pene. Spingo il tacco tra il sedile e il suo sedere, allungando completamente la gamba. La mia mano destra lascia il giornale e si dirige verso il bottone dei miei jeans. Apro e la infilo sotto il tanga di pizzo. Mi sfioro le labbra grondanti dei miei umori e mi penetro con il medio.
Il mio piede spinge contro il cazzo del ragazzo. Sento la sua mano che mi accarezza il piede, poi la gamba. Più spingo più sento il suo cazzo vibrare attraverso i pantaloni.
Abbasso il giornale e lo fisso negli occhi mentre infilo un secondo dito nella mia figa vogliosa. Tolgo la mano dai pantaloni e mi alzo fissandolo.

Apro la porta dello scompartimento e mi dirigo verso il bagno. Percepisco la sua presenza dietro di me. Negli scompartimenti vicini gli altri viaggiatori sonnecchiano. Entriamo e chiudo. La sua lingua in bocca. Mi abbasso i pantaloni nello spazio minuscolo.
Mi giro facendogli vedere il culo coperto solo dal tanga fradicio.
leccami! – gli dico girandomi appena

Lo sento abbassarsi, insinuarsi tra le natiche. Mi sposta il tanga per raggiungere la mia figa. La sua lingua sfiora le mia dita che penetrano velocemente.
Mi giro, lo tiro su per il colletto della camicia e mi abbasso a mia volta.
Il suo cazzo in tiro fa capolino fuori dai jeans. Sfioro con la lingua i testicoli, la base dell’asta, poi su fino alla cappella. Ingoio il pene turgido. Apro la gola facendolo scivolare interamente in bocca. Lo sento pulsare. Annuso i peli del pube non rasato, il suo odore di bagnoschiuma.

Mi alzo facendo scorrere la bocca lungo tutto il pene. Lo bacio in bocca.
Mi abbasso nuovamente iniziando a pompare il cazzo.
La mia mano sinistra si muove frenetica tra le mie cosce: indice e anulare mi penetrano veloci mentre il pollice si struscia sul mio clitoride.

Con la destra massaggio lo scroto del ventenne. Il dito medio gli accarezza l’ano, lo penetra provocandogli un sussulto, lentamente poi più veloce.
Sento il cazzo vibrare.

Mi alzo spingendolo verso il basso, la sua bocca sulla figa fradicia.

vienimi sui piedi…- ordino autoritaria mentre lo guardo segarsi il cazzo teso sopra le mie scarpe.
Sento il primo schizzo investirmi il piede destro, poi il secondo e il terzo. Mi penetro la vagina con tre dita poi con la mano intera.
Le gambe mi cedono mentre mi bagno nuovamente come una fontana.

Ora levati dalle scatole- gli dico spostandolo bruscamente.
Lo vedo alzarsi, chiudersi i pantaloni e uscire dal bagno.

Prendo la carta igienica e mi asciugo il lago tra le gambe. Guardo i sandali ricoperti di sperma. Come un automa mi abbasso e li pulisco. Sento il liquido denso e caldo sulla pelle. Mi sciacquo le mani ed esco.
Ritorno nello scompartimento e vedo che il tipo é fortunatamente andato via.
Sono shoccata. Ho tradito mio marito per la prima volta. Mi sento sporca, troia.

Arrivata a Bologna prendo un taxi e arrivo nell’ufficio dei nostri partners commerciali.
-Ciao Giù- mi fa Joke venendomi incontro. La guardo: capelli biondissimi legati a coda, giacchetta chiara, una specie pantalone/vestito nero e gli immancabili stivaletti rossi.

Ué Joke, arrivata?- le rispondo
sì, scusa ma non ce la facevo proprio a svegliarmi stamattina, ero devastata’ festa stupenda!!!
ti ringrazio cara, ti sei divertita?
ma certo Giù, ti giuro, i tuoi amici sono super e la casa é geniale!!! vieni dai che facciamo sta riunione e ci leviamo da qui.

La riunione é, come pensavamo una palla e sia io che la Joke lottiamo palesemente per non addormentarci. Per fortuna c’é anche Marco, un giovane avocato neo-assunto che lavora con noi e che si propone di guidare la macchina di Joke in cambio di un passaggio al ritorno.

Giulia, puoi tenermi il telefono? non mi sono portata la borsetta e sento che appena sarò in macchina cadrò in catalessi – mi dice Joke che effettivamente era uscita con solo le chiavi della macchina ed il telefono in mano.
Certo metti qui!!- le rispondo. – Lo so io perché eri così devastata stamattina da dimenticarti persino la borsa’- penso guardandole le occhiaie profonde.

Il viaggio di ritorno é una vera pacchia. Credo di aver resistito circa 10 minuti prima di cadere in un sonno profondo.

Giùu, Giu, sveglia, sei arrivata a casa- la voce di Joke che mi tocca la gamba mi risveglia dal mondo dei sogni
ah, grazie, porti prima me? – chiedo frastornata.
Sì, Marco mi accompagna ancora a casa’ ha insistito’.vero Marco?-
Non c’é problema Joke, prenderò la metro da casa tua, non preoccuparti’ti assicuro – risponde l’avvocato che sembra pendere letteralmente dalle labbra della biondina.
Ok allora. grazie e a domani- dico uscendo dalla macchina.

Suono il campanello ma non mi risponde nessuno. Mi sono scordata che Mario é dai suoi con la bambina e che tornerà solo dopo cena. Apro con le chiavi e salgo. Entro in casa e mi spoglio, ho voglia di mettermi qualcosa di comodo e di rilassarmi.
Mi infilo una maglietta e i pantaloni della tuta. Mi siedo sul divano. Apro la borsetta per cercare il telefono quando mi rendo conto di avere ancora il telefono di Joke.
ah, cazzo, mi sono dimenticata.- penso guardandolo. – Glielo porterò domani-.

&egrave un attimo. Il mio pollice scorre sulla scritta “sblocca”. Provo a immettere 1980 come codice, il suo anno di nascita. Non funziona. Guardo il calendario del mio telefono. é nata il 3 marzo…. 0303? Bingo! Il telefono &egrave sbloccato.

Cosa faccio ora?- mi dico per un secondo. – Ok! Guardo i messaggi!!!

Mi rendo conto che é una cosa odiosa ma non riesco proprio a trattenermi dal ficcare il naso nei suoi affari, specie dopo quello che ho visto ieri.

Oddio, avrà un centinaia di sms provenienti da uomini differenti e molti con nomi assurdi: ale super mi, marco25cm, lucaenormeTO, blackMI, gigi-gangbang’

Ne apro un paio.
blackMI: ieri mi sono segato appena sono tornato a casa. sei fantastica! quando ti posso rivedere?

lucaenormeTO: ciao piccola. passi a To questo we? puoi anche portare il frocio sai che mi piace quando vede?

ale super MI: sono pazzo di te a tal punto’ (allegata foto di un pene enorme turgido).

-Cazzo ma che troiona che &egrave Joke- penso scorrendo i messaggi osceni e gli altrettanto osceni nomi della sua rubrica. Arrivo coi messaggi alla data di ieri.
-ah ecco un numero sconosciuto, fammi vedere chi é’-

+39349′.: ciao joke; sono elio’ questo é il mio numero. mi dicevi che volevi vedermi senza vestiti e che tuo marito era d’accordo’ non so se era uno scherzo o no’ comunque eccoti una foto di me senza vestiti. se non siete troppo lontani e vuoi ritornare ti posso aspettare così’

Apro la foto. Elio davanti allo specchio del bagno. La camicia bianca aperta. I pettorali scolpiti, gli addominali delineati. Abbasso lo sguardo e vedo il pene in tiro uscirgli dai boxer mezzo abbassati. E`enorme. Veramente enorme.
Joke: mmmmmm ;-) ‘ oddio ma é immenso’. non scherzavo ed ora che ti vedo così.. sto arrivando..
+39349′.: haha, suona’ lo tengo pronto’

Cazzo. Un figo e per di più con un cazzo da cavallo-

Apro le foto e i video. Non c’é quasi nulla, deve aver cancellato di recente i files dal telefono. Vedo un video fatto alla data di ieri. apro.

Vedo Paolo che guida.
dove andiamo amore? – sento Joke che gli chiede
ritorniamo da Giulia e Mario’- dice Paolo assorto
ma non andiamo da loro cucciolo’ dimmi dove sto andando dai’
da Elio’. vai da Elio, Joke’
SI!!! ti eccita amore? mi ha mandato una foto del suo cazzo’ senti come sono già bagnata Paolo

La camera inquadra la mano di Joke che si posa su quella del marito e se la porta tra le gambe

senti come sono già eccitata amore’
oh, joke’ti prego’

L’inquadratura si muove con la mano di Joke. Quando si rimette a fuoco sta inquadrando le gambe di Paolo. Dalla patta dei pantaloni spunta una specie di gabbia dentro la quale &egrave costretto il pene dell’uomo.
non ancora Paolo’ non ancora’- dice Joke sfiorandogli il pene e inquadrando per un secondo la strada prima di spegnare la camera del telefono.

Mi accorgo che la mia mano si sta muovendo quasi autonomamente sopra la mia vagina. Mi mi alzo e vado cercare il vibratore nel comodino. Mi sfilo i pantaloni della tuta e mi penetro mentre avvio un secondo video.

Le gambe aperte di lei. Elio la penetra con dei colpi vigorosi mentre lei ansima come una vera puttana. Mi masturbo pensando di essere io la proprietaria di quelle gambe. Vedo il cazzo equino entrare e uscire dalla figa rasatissima. E`un attimo. Le gambe mi tremano, il telefono mi scivola di mano mentre il primo schizzo zampilla sul dildo e mi investe la mano. Vengo come una fontana, come erano anni che non ero più venuta. Mi sfioro appena ed ecco il secondo schizzo. Scivolo dal divano inginocchiandomi a terra.
Mi fermo. Immobile. Rimango così per quasi un minuto. Quando riprendo le forze vado a cercare un asciugamano in bagno ed tampono sul pavimento i miei umori.
Sono ancora eccitata. Riprendo il telefono.

Guardo le foto di lei.
Lei allo specchio. Il suo culo coperto da un micro perizoma. Il vestito abbassato. Sembra fatta oggi.

-mmm, che troia’.- penso mentre mi penetro nuovamente – l’avrà inviata al suo Elio???’

Schiaccio il pulsante centrale dell’iphone che mi rimanda alla schermata principale. Apro ‘messaggi’.

Joke a +39328′.: ieri mi hai confessato che ti masturbavi sul mio culo’ é vero o era solo l’alcol?
+39328′.: ne dubiti? mm, che culo stupendo’ l
Joke: sborraci sopra’ eccitami Mario’

Coooosaaa??? Rileggo il numero’+39328’e`il cellulare di mio marito’ Mario’. si masturba su di lei??
Continuo a leggere la discussione’ l’ultimo messaggio di Mario é un video. Lo apro.

Vedo il bagno dello studio di Mario. La tavoletta del lavabo. Su un foglio A4 la foto stampata del culo di Joke.
Sono eccitata. Il dildo entra ed esce freneticamente dalla mia vagina. Vedo il cazzo di mio marito, durissimo. La sua mano lo accarezza. Sento la sua voce, un sussurro: -mmm, che figa madonna’mmm’ vuoi vedere questo’ il marito della tua amica che si sega su di te’mmm’ ti eccita???’guarda come schizzo’ ti sborro tutta Joke’-
i fiotti del suo seme investono il foglio di carta. Mario sparge lo sperma sul culo con la cappella.

Arriva di nuovo. Lo sento. Piego le ginocchia, col dildo mi sfioro il clitoride. Godo. Spruzzo il mio liquido sui miei talloni, la vista si appanna.

Svengo mentre il piacere più sconvolgente mi avvolge e mi inebria.
ELIO
Parcheggio la macchina e penso: – finalmente a casa!-.
Ieri notte non ho praticamente dormito e oggi al lavoro non mi reggevo in piedi dalla stanchezza. Questa storia con Joke mi distrugge… Per oggi avremo una giornata di tregua ma domani ho assolutamente bisogno di vederla: da quando l’ho incontrata non faccio altro che pensare a lei!

Arrivato davanti al citofono incontro nuovamente il fattorino con un pacco per la Giulia, la figa del piano di sopra con il marito coglione.

Ma quanta roba ordina online???- mi dico – é la seconda volta in una settimana!!

Ritiro il pacco al posto sue e le lascio un messaggio sul citofono.

-Certo che &egrave stata una fortuna ritirare il pacco la scorsa volta- penso mentre aspetto l’ascensore- altrimenti non sarei ma stato invitato alla festa e non avrei mai visto Joke-.

Tenendo il pacco in mano mi accorgo che deve essere stato ispezionato alla posta perché uno dei lati &egrave semplicemente stato richiuso con del nastro adesivo.

Chissà questa cosa si fa spedire sempre… – fantastico sfiorando lo scotch e sollevandolo appena.

Apro delicatamente il pacco appena varcata la soglia di casa: un paio di scarpe con un tacco di almeno 12cm completamente aperte e con una laccetto all’altezza della caviglia.

-mmm, che troia pure questa. Guarda che tacco’-

Un erezione immediata mi assale.

Mi siedo sul divano abbassandomi immediatamente i pantaloni e i boxer.

Prendo la scarpa destra e me la lego attorno al cazzo turgido. La mia mano scorre lentamente sull’asta mentre la mia lingua passa lentamente lungo la suola ed il tacco dell’altra scarpa. Immagino la faccia da stronza di Giulia che mi fissa mentre la sbatto’le sue lunghe gambe che si attorcigliano alla mia vita’

Sto per venire quando il campanello di casa suona’.

Cazzo, Giulia!!!- mi dico ricordandomi del messaggio e riprendendomi dal mio fantasticare erotico.

Sii, arrivooo’- grido mettendo a posto le scarpe nella scatola ed infilandomi a stento il cazzo nei pantaloni.

Apro la porta appena l’erezione si é attenuata.

-Ciaaoo Elio, sono venuta per il pacchetto’- dice Giulia – grazie sai per averlo ritirato’

figurati, entra pure’- le dico guardandola.

La lascio passare e le indico il salotto dicendole di accomodarsi. Ha una giacchetta blu e sotto una sorta di vestitino granata a puntini che arriva a metà coscia e che le mette in mostra le lunghe gambe magre. Ai piedi delle scarpe blu come i puntini del vestito con un tacco vertiginoso che risuona sul parquet del salotto.

-minchia – mi dico – in quell’ufficio sarei sempre col cazzo in tiro.

Prendo il pacco e lo consegno alla proprietaria.

ecco Giulia, il corriere mi ha detto che devono averlo ispezionato alla posta perché é leggermente aperto su un lato’- fingo cercando di celare il fatto che parte del contenuto era fino a pochi secondi fa attorcigliato al mio cazzo in tiro.
mm.. grazie Elio’dovrebbero essere le mie nuove scarpe- risponde radiosa Giulia-
Senti, ti posso chiedere un favore, mi vergogno un po` però’- aggiunge
certo Giulia, dimmi pure’
ecco vedi, potrei provarle qui? Mario, mio marito, mi sta un po` col fiato sul collo perché dice che spendo troppo in vestiti e affini’ non vorrei fargli trovare la scatola’
Si`certo, figurati, non farti problemi Giulia – rispondo leggermente preoccupato di aver lasciato delle tracce visibili sulle scarpe.

Giulia si siede sul divano e apre la scatola. Le lunghe gambe prima accavallate si aprono. Infila la scarpa e fa:
perfette!! mi stanno a pennello!

La guardo. Avrà circa 8-9 anni in più di Joke e non é sicuramente all’altezza dell’olandese. Nei capelli a caschetto si intravedono dei fili bianchi non coperti da alcuna tinta. Il sedere é sicuramente notevole ma nulla a che vedere con quell’opera d’arte che Joke si porta appresso. Non ha praticamente tette. Però ha una faccia e un atteggiamento da vera stronza’ e questo mi manda in estasi.

-Elio, mi potresti aiutare’ non riesco a chiudere il laccetto’- mi dice guardandomi con i suoi occhioni blu.

Mi abbasso in ginocchio, la sua gamba tesa verso di me. Un’ erezione allucinante mi colpisce. Il cazzo duro come il marmo rigonfia i jeans. Sfioro i piedi di Giulia. La mia mano risale lungo la caviglia. Allaccio il cinghietto lentamente, poi lascio scorrere la mia mano lungo il piede fino alla punta delle dita curatissime.

-oddio Elio’- esclama con un sorriso malizioso Giulia – se Mario mi allacciasse così le scarpe sarei una donna incredibilmente felice’

scusa Giulia, ti prego non so che cosa mi sia successo’- rispondo imbarazzatissimo
mmm, no tranquillo’- dice fissandomi negli occhi- non mi disturba mica’

La sua mano prende l’altra scarpa che era nella scatola. Il cazzo mi sta scoppiando nei pantaloni. Giulia mi guarda e mi dice, seria:
infilamela per cortesia… mi sembra che ti piaccia….

Prendo la scarpa e la calzo sul suo piede. Giulia distende la gamba e mi punta il tacco sul petto.
chiudi il laccetto- sibila quasi sottovoce.

Sfioro la sua pelle. I suoi occhi puntati nei miei. Chiudo senza fiatare.

Giulia fa scivolare il piede lungo il petto e lo posiziona sul mio pene eretto. Mi fissa mentre mi sfiora il cazzo con la suola della scarpa. Lentamente il suo piede risale. Il tacco puntato nella carne del mio petto. Con la mano destra afferro la caviglia e l’accarezzo leggermente.

lasciami immediatamente la caviglia- dice Giulia stizzita muovendo di scatto il piede.

Sposto la mano e mi immobilizzo, impietrito.

Giulia fa scorrere il tacco lungo il mio torace. Distende la gamba puntandomi la scarpa sul petto, poi sul collo. I suoi occhi glaciali mi fissano severi mentre il piede raggiunge l’altezza della bocca.

Inizio lentamente a leccarle il tacco, la caviglia con il laccetto che le ho appena serrato.

mmmm, elio… Ti immaginavo come un vero maschio alfa…. E invece….mmm, bravo lecca… Lecca bene la suola….così…..

Faccio scorrere la lingua sotto la suola. Sento il suo odore. Mi manda in estasi.
Giulia alza il piede e si fa leccare il lungo tacco a spillo, poi il polpaccio.

Non ce la faccio più. Mi sbottono i pantaloni e faccio uscire i miei 27 cm in piena erezione.

Oddio Elio….che cazzo enorme che hai…. Capisco perch&egrave Joke urla come una cagna quando viene a farsi sbattere a notte fonda…

Sono esterefatto. Giulia allarga oscenamente le gambe mostrandomi un perizoma blu completamente fradicio. La sua mano si porta sulla mutandina scostandola leggermente.

Si fa leccare così anche lei quando la scopi davanti a Paolo?
No Giulia, lei no. ‘ ma come fai a sapere? – balbetto
lo so’ – risponde secca – punto e basta. Peccato…. credo che sarebbe contenta di vedere che sei così porco’

Si alza in piedi di scatto. Inginocchiato a terra con il cazzo di fuori le sfioro le lunghe gambe con le mani e le alzo il vestito facendolo risalire fino alla vita.

Con la mano sinistra, Giulia sposta il perizoma, liberando una leggera peluria ben curata. La mano destra si insinua tra i peli e le sue dita scorrono leggere sopra la sua vagina umida.

mmm’ ti piace che Joke sia la tua troia vero’ –
sì Giulia’- rispondo guardandola – da impazzire….

Mi alzo in piedi facendo scorrere le mani lungo tutto il suo corpo. La bacio in bocca. Lentamente, a lungo. La sua mano mi afferra il pene durissimo.

mmm, che porco’ guarda come ti piace’ – mi sussurra quasi ansimando ad un orecchio – vi ho sentito scopare l’altra sera…. Ho sentito come la facevi godere’ mi ha eccitato da impazzire’

La sua lingua in bocca. Mi bacia e mi morde leggermente il labbro inferiore mentre mi masturba lentamente.

E cosa direbbe la tua Joke se ti vedesse leccarmi come hai fatto…eh? – chiede aumentando il ritmo con la sua mano
Oh Giulia….oddio…mmm…piano ti prego…. Non so…. Giulia… Piano..pia…aaahhh

Un fiotto di sborra le investe parte del vestito e delle cosce nude.

elio…guarda cosa hai fatto, porco!
Scusa Giulia, io… Scusa….
Zitto! – mi dice strizzandomi tra la mano i testicoli- guarda che cazzo hai combinato!

Mi spinge all’indietro scostandosi dal mio corpo. Si sfila la giacca gettandola sul divano. Lo schizzo bianco risalta sul vestito granata e sulle sue gambe candide. Lo alza leggermente e si siede sul bordo del bracciolo, la gamba destra alzata e allungata verso di me.

continua da dove ti eri fermato, porco!

Come ipnotizzato mi abbasso e comincio a baciarle il piede. La mia lingua scorre sulla sua caviglia fine, sul suo polpaccio.
Giulia appoggia il piede a terra mentre mi soffermo sull’interno del suo ginocchio, poi sulla sua coscia.
mmm, dai…continua…. – intima afferrandomi i capelli e tirandomi in direzione del mio schizzo ancora caldo.

Vorrei resistere ma sono come ipnotizzato dal modo di fare rude di Giulia.

Le mie labbra raggiungo il punto dove lo schizzo ha colpito le sue gambe.

Lecco lo sperma dal gusto aspro. Ne aspiro l’odore prima di sentirlo scendermi in gola.

così porco… Così… Sali…
La sua mano mi guida facendomi ripulire le lunghissime cosce. Il mio pene &egrave nuovamente turgido come poche volte &egrave stato mai.

Mi tira per i capelli facendomi alzare in piedi. Il mio volto davanti al suo.
Mi bacia in bocca mentre, in estasi, mi faccio largo sotto la sua gonna e comincio finalmente a penetrarla.

mmmm…. Così….mmm…come sei duro porco….fammi vedere come te la scopi…- sussurra nuovamente all’orecchio stringendomi a se.

Sento la sua vagina grondare. Con la mano destra si insinua tra le mie natiche. Mi massaggia l’ano prima di penetrarmi con un dito.

mmm…bravo…anche il culo’.- sussurra – ti piace che ti masturbi il culo porco?
Oohh, si Giulia….si… –
Mmmm…senti come mi bagno?? leccherai tutto dopo??
Sì…sì…ti lecco tutta’.sì

Il suo pollice mi accarezza la zona tra i testicoli e l’ano mentre il medio e l’anulare mi penetrano velocemente.
domani…mmm..domani…voglio che mi scopi davanti a Joke….
Oh…giulia…io….
Zitto porco…oh sì……..sì….domani…sarà la mia cagna e tu il mio porco… Mmmm…si…
Giulia…io…oddio…giulia
Mi masturba freneticamente l’ano mentre il mio cazzo la sbatte ad una velocità allucina.
E`questione di pochi minuti. Sborro. Tanto… A lungo….
Giulia mugola continuando a masturbarmi analmente.

ancora…ancora, dai, dai…ancora dai porco dai, cazzo cazzo …mmmm… Oh cazzooo…

Viene a fontana per due, tre volte..

mmmm. Lecca dai…lecca….leccamela porco’.

Mi inginocchio e bevo il suo nettare aspro mentre le sfioro le gambe tremanti.

Dopo quasi trenta secondi che mi sembrano un’eternità Giulia si riprende.
Mi guarda e scostandosi leggermente. Abbassa il vestito e prende la giacca dal divano.

vedi di non deludermi domani- dice autoritaria prima di avviarsi verso la porta – alle 8 la voglio qui da te!
sì, giulia, come desideri’. – riesco a rispondere prima che apra.

Ancora scosso prendo il cellulare e mando un sms a Joke:
domani 7,30 a casa mia!’. non resisto più ;) ;)
Passano pochi istanti che la risposta di conferma appare sullo schermo:
Joke: mmm, ho una voglia tremenda di quel cazzone duro’. a domani amore’

Passo una notte pessima ed il giorno dopo aspetto solo di terminare a lavoro per correre a casa. Quando arrivano le sette e mezza mi sono già fatto tre seghe per controllare la mia eccitazione quasi adolescenziale.
Il campanello del citofono suona alle 19e 30 precise, apro la porta di casa e aspetto.
L’ascensore arriva al piano e la vedo entrare.
I lunghi capelli biondi raccolti a coda, un giacchetto di jeans su una canottiera bianca che nasconde a malapena il reggiseno nero, la lunga gonna blu e dei sandali alla schiava di cuoio che le fasciano la caviglia ed il polpaccio.

Mi avvicino e ci baciamo. La sua lingua cerca vogliosa la mia mentre la mia mano le accarezza leggermente il culo marmoreo.

Dopo qualche secondo sento la voce di Paolo: – permesso- fa varcando la soglia di casa mia.
chi ti ha detto di entrare? – ringhia Joke continuando a restare avvinghiata a me –
nessuno’ io’- balbetta Paolo
forza, in ginocchio! Lo sai che non mi piace che tu stia in piedi davanti ai miei uomini –

Joke mi guarda maliziosa e riavvicina le sue labbra alle mie. E`la prima volta che mi trovo a baciare una donna davanti a suo marito e la cosa mi eccita da impazzire. Sento le sue mani accarezzarmi la patta dei pantaloni e aprirmi lentamente la cerniera. Il cazzo duro tra la sue mani.

mmm Elio- sussurra staccando per un attimo le sue labbra dalle mie – é il più grosso che abbia mai visto’

Joke si toglie la giacca e la butta sulla schiena di Paolo.
hai visto Paolino? forza aiuta Elio come ti ho insegnato’ – dice prima di guardarmi vogliosa e di baciami avidamente.
Paolo prende in bocca il mio cazzo e comincia a succhiarlo.

– non ti dispiace, vero? – mi dice la biondina sorridendomi
no, no’- le rispondo eccitatissimo

Paolo lecca voluttuosamente la mia capella come una vera troia.

andiamo in camera’- sussurro a Joke in un orecchio;

aspetta amore, prima preparo mio marito – mi dice sfilandosi la canottiera.

Le bacio il collo mentre Paolo continua a pomparmi imperterrito. Le mie mani scorrono lungo la sua schiena. Le abbasso la gonna scoprendo il culo perfetto solcato dal sottile filo del micro tanga nero.

hai sentito???- ringhia ora rivolta a Paolo- vai in camera e mettiti nudo, coglione!-

Paolo gattona fino alla camera da letto ed esegue l’ordine impartito da sua moglie. Il suo pene &egrave rinchiuso in una specie di gabbia di ferro che ne ostacola la normale erezione. Joke estrae dalla borsetta un sacchetto con delle fettuccine di plastica con cui si raggruppano normalmente i fili elettrici. Blocca le gambe del marito alle gambe alla sedia su cui ripongo normalmente i vestiti prima di mettermi a letto, poi gli lega le braccia dietro la schiena.

Sempre dalla borsa prende il portafoglio dal quale estrae una chiavetta legata ad un filo che mette attorno al collo dell’uomo.
così vicino alla libertà eppure ancora impossibilitato ad averla’ – gli sussurra passandogli la mano velocemente sul pene imprigionato.

Si avvicina ora a me. Le sue mani mi accarezzano i fianchi e mi sollevano la maglietta.
mi fai impazzire- le dico baciandola.
sono tua’- mi risponde guardandomi profondamente.
voglio farti godere come non mai Joke’.-

La prendo per mano e la faccio sdraiare sul letto. Dal cassetto del comodino estraggo alcune strisce di cotone che ho ricavato da una vecchia maglietta con le quali mi servo per legarle le mani alla ringhiera del letto. Le bendo gli occhi dopo averle accarezzato i seni sodi e invitanti.

Guardo l’orologio. Le otto.
Prendo l’ipod e lo accendo. Metto le cuffie a casco sulla testa di Joke e alzo ancora leggermente il volume.

mmm, elio’- dice Joke con un alto tono di voce, segno che non può sentire bene e che ha capito che la musica serve per estraniarla dalla realtà impedendole di sentire quello che succede attorno a lei.

Mi abbasso i pantaloni e libero il pene turgido. Lo passo vicino alle sue labbra. La sua lingua bagna la mia cappella e scende lungo l’asta fino alla base dello scroto.

Faccio scorrere l’asta sulla sua lingua quando sento il cellulare squillare. Mi alzo e vado a rispondere: é Giulia.

Sono davanti alla porta di casa tua – mi dice senza salutare.
Arrivo – rispondo

Con i soli jeans e con il cazzo in tiro che esce fuori dalla patta vado mi avvio ad aprire la porta.

Giulia entra. &egrave andata dal parrucchiere e ha una camicetta nera e dei pantaloni neri e bianchi molto leggeri e larghi, quasi fossero un pigiama. Ai piedi un paio di scarpe con un tacco vertiginoso con una suola rossa.

Mi squadra dalla testa ai piedi e si abbassa sulle ginocchia. Prende il cazzo e lo infila in bocca per poi sfilarlo immediatamente e rialzarsi.

te lo stava succhiando? – chiede avvicinandosi al mio volto;
Sì’ – rispondo portando le mie labbra ad un centimetro dalle sue
La sua lingua entra nella mia bocca e la sua mano mi stringe il pene.

Andiamo – dice tirandomi per il cazzo verso la camera da letto

Paolo ci fissa mentre entriamo in camera.
non sapevo ci fosse anche il cornuto – dice guardandolo.

Poi, indicando Joke con un movimento della testa:
mi può sentire?- domanda avvicinandosi alla biondina.
No, Giulia – rispondo velocemente- ho fatto come mi hai detto.

La sua mano comincia a scorrere sul mio pene turgido.
-continua a fare quello che stavi facendo- mi dice.

Torno verso Joke e mi metto in ginocchio davanti al suo volto. La vedo sorridere e mostrarmi la lingua. La fa scorre lungo il mio cazzo, mentre con dei leggeri movimenti del bacino, comincio a scoparla in bocca.

Ti eccita cornuto- chiede Giulia a Paolo
si, tantissimo’
e questa gabbia? non vorresti che te la togliessi?
oddio, Giulia, ti prego’.

Mi giro a guardarli mentre Joke continua imperterrita a succhiarmi.

Giulia prende la chiave appesa al collo del cornuto e gli libera il pene. Un’erezione immediata si impossessa dell’uomo.

basta fartelo succhiare ora! – ordina Giulia – facci vedere come te la scopi questa troia.

Come se fossi uno schiavo che riceve degli ordini, mi sposto verso la parte bassa del letto in modo da penetrare Joke.

mmmm’ siii Elio’ prendimi- grida l’olandese ignara di quanto stia accadendo in camera e rintronata dalla musica che rimbomba nelle sue orecchie.

Giulia si avvicina e le sfiora i seni.

chi é???- grida ancora Joke

La collega le passa una mano sulla bocca e le mette l’indice sotto il naso in segno di silenzio. Si abbassa i pantaloni e le mutandine rimanendo con la sola camicia nera senza reggiseno.
Mette il ginocchio sinistro sul letto e, accavallando l’altra gamba, si mette a cavalcioni sul volto di Joke.

La mano destra afferra i capelli biondi e porta la bocca della prigioniera all’altezza della sua vagina.

che troia’. capisce subito quando é il momento di leccare come una cagna’ – dice Giulia a tutti e a nessuno.

Sento la figa di Joke bagnarsi all’instante. Continuo a scoparla e a baciarle il corpo, i seni racchiusi nel reggiseno, il collo.

Giulia si alza leggermente sulle ginocchia, liberandole la bocca che assalgo immediatamente con la mia. Baciandola sento il gusto salato di Giulia. Siamo tutti eccitati oltre ogni limite.

La figa della mia vicina si riporta in posizione. Le notre lingue la sfiorano contemporaneamente per qualche istante prima che la mia si sposti sul suo ano.

bravo, leccami bene il culo’ – dice Giulia ansimando

La sento bagnarsi all’inverosimile e decido che la voglio. Faccio uscire il cazzo dalla figa di Joke e, mettendomi in ginocchio, comincio a penetrare Giulia.

mmmm’. scopami sul suo volto’ – mi dice prima di baciarmi.

La prendo per i capelli e comincio a scoparla con forza. Faccio uscire ed entrare il cazzo completamente ad ogni colpo del bacino.

aahh, siii’.- grida ora Giulia

Joke apre la bocca e appiccica la lingua alle mie palle. La sento mugugnare sotto di noi.

vieni troia- dico a Giulia tirandole i capelli verso di me- vienile in bocca, dai’. non é questo che vuoi puttana??
si, si, si’.

Le sue gambe sussultano prima che la sua figa emetta uno schizzo che mi cola lungo i coglioni.

Riprendo a pompare come un forsennato.
ah, ah ah, mmmm’ oddio’- grida la mia vicina prima di godere una seconda volta.

Un secondo getto investe Joke. La vedo leccare le cosce di Giulia e mi manda in estasi. Le slego le gambe e gliele sposto su un fianco. La voglio. Voglio il suo culo perfetto, voglio sentirla godere.

Appoggio la cappella sul suo ano tirandole il tanga.

MMM, Elio’- mugugna Joke
La penetro. Il mio cazzo é duro come non mai. Joke afferra la coperta con le mani legate.
Allungo le braccia sul letto e punto i piedi. Inizio a sbatterla con tutta la forza che ho.

-mmm, ah si’ fottimi il culo, mmmm, ah siiiii’.

La mano di Giulia si insinua tra le sue cosce occupandosi della figa rasatissima.

Sfondala questa troia- mi dice seria mentre la sditalina ad un ritmo forsennato.

Vedo la sua figa colare.
mmmm, sono una troia’ sono una troia’- grida assordata dalla musica dell’ipod.

Viene tra gli spasmi appena prima che faccia uscire il pene dal suo ano per scaricarle addosso un immenso fiotto di sborra.

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