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Racconti di Dominazione

Umiliata in moto

By 23 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Voglio raccontare un sogno che ho fatto stanotte e che mi ha fatto vivere un orgasmo vero.
Ero a bordo della mia Ducati Monster, correvo lungo una strada assolata indossavo sotto la tuta aderente solo un perizoma di pizzo nero. Sentivo la pelle della tuta accarezzarmi il corpo mentre mi proteggeva dal vento. Entrata in una città mi affiancano tre uomini sui loro bolidi rombanti e continuano a segurmi finch&egrave e mi costringono a fermarmi. Mi sono tolta il casco e anchehe loro poi con uno sguardo truce fanno cenno di segurli. Io non ho scelta, dato che per strada non c’&egrave nessuno. Andiamo a velocità moderata: uno di loro fa strada e gli altri stanno dietro, non ci sono strade laterali così non posso fuggire e inizio a essere seriamente spaventata.
Entriamo in un garage e parheggiamo le moto. I ragazzi buttano i loro caschi a terra e uno di loro mi dice ‘Dai troietta che ci divertiamo’
Io sono attanagliata dal terrore cerco di fuggire ma uno di loro mi prende e mi solleva da terra. ‘Dai’ Mi dice in un orecchio che se fai la brava ti diverti anche tu’ e intanto mi stringe a se. Io cerco di divincolarmi ma lui &egrave più forte finch&egrave mi apre la lampo della tuta e resto solo con gli slip.Gli altri ridono e allungano le mani per toccarmi, sento le loro dita ovunque, sul seno, sul sedere lungo tutto il corpo. Le mutandine mi vengono strappate e uno di loro dice
‘hey raga, guarda che fighetta rasata, mi sa che &egrave una vera troia’ nello stesso istante due dita mi penetrano con violenza.
Le sento muovesi dentro, mi fanno male e io grido ‘Noooo’ ma mi accorgo che mi sto bagnando. Sento il fiato di questi tre uomini, sul mio collo, le loro lingue che strisciano sul mio corpo, che entrano in ogni angolo della mia pelle in un disgusto che piano piano diventa piaciere.
Mi hanno completamente denudata, mi mettono carponi sulla moto e uno sale dietro di me, mi fa abbassare e poi mi penetra con forza. Dà dei colpi molto forti, duri, sento il suo cazzo fino in gola, mi fa male. Mi prende per i capelli e mi inonda dentro. Poi tocca ad un altro mi fa girare e, mentre il suo compagno mi tiene per le braccia, si siede a cavalcioni sopra di me. Mi schiaffeggia sul viso, mi strizza le tette e mi tira i capezzoli, la mia umiliazione non ha limiti, ma ciò che più mi umilia &egrave che sto godendo. Sento la mia passera contrarsi sempre più velocemente sotto quei colpi. Anche lui si svuota. Il terzo mi prende per i capelli e mi fa scendere dalla moto, indossa la tuta, ha estratto solo il membro duro ed eretto. Mi fa accovacciare ai suoi piedi e aprire le gambe, con la punta squadrata del suo stivale mi strofina la passera
il mio viso &egrave all’altezza del suo cazzo lui tenedomi ferma la testa me lo infila tutto in bocca. Inizia a scoparmi la bocca mentre gli altri guardano e la mia umiliazione sempre più forte mi dà un piaciere sconosciuto. Ormai non capisco più nulla desidero quei tre uomini volgari e violenti. Il ragazzo quasi mi soffoca col suo cazzo, ma continua a moverlo avanti e indietro nella mia gola, finch&egrave con un urlo esplode nella mia bocca. Lo lecco, ormai sono in loro balia con la passera congestionata dagli orgasmi. Sono accucciata a terra e mi strofino la figa indolenzita quando loro si avvicinano e ridendo iniziano a pisciare sul mio corpo, ricoprendomi dei peggiori insulti. Sento il getto caldo sul viso, sul seno e su tutta la pelle. L’orgasmo &egrave così forte che mi sveglio… Mi sto accarezzando e sono parecchio bagnata Ciao sono sempre Mirca, vi ricordate il racconto dell’altra volta? Quello dei motociclisti, quando hanno finito di soddisfarsi, finalmente mi hanno lasciata andare a casa, ma senza la moto, uno di loro mi ha detto ‘ti chiameremo noi quando potrai venire a prenderla’.
L’altro pomeriggio &egrave squillato il telefono e mi hanno detto che potevo andare. Mi sono messa la tuta e gli stivali e sono stata all’officina.
Ho chiesto le chiavi della moto ma loro tre si sono messi a ridere ‘Ma davvero pensi di potere andare via così’?
Io ho risposto ‘Ma cosa volete ancora’? Mi ricordavo di cosa era successo l’altra volta che avevo ancora la fighetta indolenzita. Uno di loro ha detto ‘Spogliati, completamente e poi vedrai cosa vogliamo’! Io cercavo di prendere tempo e un altro di loro ha gridato ‘Non abbiamo molto tempo, o ti spogli o non rivedrai più la tua moto’! Ho tolto gli stivali e la tuta e sono rimasta in intimo ma loro hanno detto ‘Dai, avanti, nuda completamente’!Completamente imbarazzata ho sfilato reggiseno e mutandine avvampando sul viso di vergogna. Loro che indossavano la tuta da motociclisti, si toccavano davanti e uno si &egrave avvicinato a me e con le dita sporche di grasso mi ha penetrata. Io sentivo dolore e bruciore mentre lui muoveva le sue dita sporche avanti e in dietro ‘Non ci crederete ma la troietta &egrave eccittata’! Poi le ha tirate fuori e mi ha detto ‘Infilati gli stivali e sali in moto’!
Quando mi sono piegata per allacciarli un altro mi ha dato un pizzicotto sul sedere.
‘Adesso sali in moto!’ Sono salita a cavalcioni e mi sentivo stranamente eccitata. Loro ridevano e continuavano a toccarsi. Uno ha preso dell’olio lubrificante e me lo ha spruzzato addosso. Si sono avvicinati e me lo spalmavano sul corpo, mi massaggiavano ovunque con le loro mani unte, soprattutto sui seni e fra le coscie. Uno di loro mi penetrava ancora con le dita ‘beh, qui non ha bisogno, &egrave già abbastanza lubrificata’ e un altro ‘dai fammi sentire, guarda che passera depilata ha la troietta’! ‘Si ed &egrave stranamente stretta’! Le loro dita dentro si muovevano cercando in ogni modo di farmi male. Io gridavo ‘bastaaa’ ma la mia fighetta si contraeva in quello che era un orgasmo.
Poi si sono allontanati tutti e tre lasciandomi seduta sulla moto completamente unta e con addosso solo gli stivali. Uno ha preso la macchina fotografica e mi ha detto ‘Dai, vogliamo un tuo ricordo, mettiti bene in posa’ e io ‘Ma siete pazzi’? ‘No tesoro, e se non fai quello che diciamo le faremo vedere a tutti’ Dovevo accontentarli anche se ero sommersa di vergogna. ‘dai avanti’ dicevano ‘Toccati’ .Io imbarazzatissima mi accarezzavo sui fianchi e loro ‘Dai avanti’! ‘Apri bene le gambe e toccati le tette’ ‘Vuole fare la verginella, quarda che espressione da troia ha’! L’essere in balia dei tre uomini era un misto di imbarazzo e eccitazione, mi passavo la lingua sulle labbra, le mani sui seni e mi accarezzavo la passera mentre la macchina fotografica continuava a scattare. Poi quando ha messo giù la macchina fotografica si &egrave avvicinato e ha estratto il membro era grosso e duro.
Io ho avuto un flash terribile, da giorni non prendevo la pillola. Quando li ho avvertiti loro si sono messi a ridere ‘Vorrà dire che ti verremo dentro tutti e tre’ Mi ha aperto le gambe mentre ero seduta sulla moto e me lo ha sbattuto dentro. ‘cazzo’! Diceva che figa stretta’ Io mi sentivo completamente lacerata e lo imploravo di non venirmi dentro. Tutti e tre ridevano e gli altri due avevano il membro in mano e si toccavano e dicevano ‘Sbrigati che tocca a noi’! Lui dava dei colpi molto forti fino a che ho sentito un getto caldo riempirmi fino all’utero. Non ho fatto in tempo a riprendermi che già un altro me lo stava infilando, un paio di colpi e mi ha riempito con la sua voglia. Poi &egrave toccato al terzo che eccittato da quello che aveva visto &egrave venuto subito.
Quando hanno finito mi hanno detto ‘Sbrigati, prendi la moto e levati dalle palle’ Indolenzita mi sono rivestita, ma sapevo che sarei tronata all’officina.

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