Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti di DominazioneTrio

UN POMPINO AD UN AMICO (DA PARTE DELLA PROPRIA MOGLIE)

By 18 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Amo mia moglie, mi fa impazzire e mi fa venire i pensieri perversi.
Ho un amico a cui sono molto legato e con cui parlo di tutto, non ho segreti e neanche lui con me.

Quando si è così uniti tutto il resto viene dopo, anche la moglie che magari gelosa vuole inserirsi, è giusto che venga fermata, che capisca che non possa influire su di noi e se proprio ci tiene a esser presente deve esser amichevole, conciliante, disponibile con entrambi, gentile con lui, farlo stare a suo agio, vestirsi tranquilla come fa con me, non farsi i problemi ad indossare minigonne anche corte, vestitini aderenti, e non esser indispettita se lui la guarda, la degusta con lo sguardo.
Il rapporto deve essere aperto, io non sono geloso, perché dovrei? Quello che è mio è anche del mio migliore amico, se lui la guarda, se la mangia con gli occhi sono felice, vuol dire che vanno d’accordo, lei non deve esser restia alle sue attenzioni, io e lui abbiamo gli stessi gusti e le stesse fantasie e condividiamo tutto e quindi lei se mi ama deve farmi felice e quindi far felice lui.

Mi piace parlare con lui di mia moglie, commentarla, guardarla assieme, degustarla, apprezzarla.

Ci piaceva sederci sul divano e commentarla mentre lei faceva dell’altro, accompagnati da un buon whisky, era bello parlare del più e del meno e poi guardarla tutta carina e se portava i jeans ci lamentavamo, ci piaceva guardare cosa aveva indossato, che profumo aveva messo.
Lei quando non ci vedeva , quando era fuori non sapeva che io gli mostrassi la sua biancheria intima al mio amico, io orgoglioso andavo nel cassetto e lasciavo a lui libertà di guardare.
Lui si eccitava e commentava logicamente, in modo positivo nel vedere i collant, da quelli autoreggenti a quelli normali a quelli più da troia .
Poi passavamo alle mutandine , a quelle di pizzo, alle brasiliane, ai perizomi fino a quelli completamente trasparenti. Lui assaporava il profumo di bucato e da lì’
Giorgio: chissà come profumano le mutandine indossate da tua moglie’
Io: uhmmm, siii, una prelibatezza’vieni vediamo se siamo fortunati troviamo qualcosa’
Andammo dove c’era la biancheria sporca’
Io: allora’, ecco qua ‘vediamo ecco guarda questo è un bel perizomino ‘sentiamo’sii ‘si assapora che prelibatezza’
Giorgio: wow ma che belle mutandine da santarellina’.trasparenti’e quasi inesistenti dietro’
Fammele vedere in controluce’.guarda ce bella macchietta bianca in corrispondenza delle labbra’
Io: Ahahah, vecchio porco non ti sfugge niente.
Giorgio. Uhmm, che profumo’profumo di figa’
Io: fammi sentire’uhm, ha ragione’
Giorgio: wow che buono’mamma mia se potessi mele porterei a casa ahaha
Io: ehehe’.uhmm se vuoi prendile e tienile come ricordo’così quando le vedi e le annusi penserai a mia moglie’
Giorgio: e se le cerca e non le trova?
Io: ma si, si vedrà’facciamo una cosa te le lascio però in cambio le prendi un completino intimo per lei’lo scegli tu’
Giorgio: davvero? Posso sceglierglielo io? Guarda che mi sbizzarrisco ehh
Io: vai tranquillo
Giorgio: allora però mi prendo anche un reggiseno’
Io: ok, sceglilo
Giorgio rovistò tutta la biancheria e prese anche dei collant e trovò un reggiseno che sapeva veramente di lei, di mia moglie.
Nel guardare la biancheria commentammo tutte le mutandine , con le diverse macchie e odori.
Giorgio qualche giorno dopo andò a comprare un completino intimo, era estremamente sexy ed era eccitante’me lo mostrò e commentammo che era senza profumo, non sapeva di niente.
Allora io: qui ci vorrebbe un tuo profumo’che sappia di te’
Ci guardammo e con gli occhi capimmo entrambi la perversione che ci era venuta’
Perché non masturbarsi e sborrare, e riempire di crema la biancheria che lei dovrà poi indossare? Sapere io e lui che lei avrebbe poi messo le sue belle labbra a contatto con un tessuto inzuppato anche se secco, della sborra di Giorgio? Sperma ottenuto annusando le mutandine usate della mogliettina ignara? Perché non fare lo stesso col reggiseno?
Per fare questo sarebbe stato utile almeno mostrargli qualcosa di accattivante, di eccitante’
Allora andai a cercare delle foto dell’oggetto del desiderio’
Giorgio vieni a vedere se ci sono delle foto che ti piacciono’
Lui trovò delle foto con lei in costume, in topless o dove le si vedeva qualcosa di più, un po’ sexy.
Giorgio: wow, hai capito la mogliettina come si veste e come si atteggia’
Io: Giorgio ci beviamo qualcosa? Del whisky che ci rilassiamo’
Giorgio: ok, dai’
Giorgio: la Barbara è proprio una bella figa, se fosse mia vedresti cosa le farei’
Io: sii, cosa?
Giorgio: secondo me con lei puoi fare di tutto’
Iniziammo a parlare per l’ennesima volta di lei e trasportati dall’alcol andammo nei particolari, io mi sentivo tranquillo con lui e man mano gli raccontai ogni cosa ‘
Dopo un po’
Io: vien che ti faccio vedere qualcosa’
Attaccai il pc al televisore e feci partire un filmino’
Giorgio: wow, si va sul piccante’
Stavo mostrando a lui un filmino dove si vedeva lei come me lo succhiasse da vera zoccola, con quello sguardo da mignotta’
Lui era super eccitato e ad un tratto mi salutò dicendo che doveva andare a casa, ma avevo capito e l’obiettivo l’avevo raggiunto, l’avevo stuzzicato abbastanza per farlo masturbare sulla biancheria nuova per mia moglie.
Dopo un’ora tornò con la biancheria nuova inzuppata del suo sperma.
Giorgio: ecco, questo è il mio dono per Barbara’
Si seccò ben bene e le macchie bianche dovetti farle sparire ma in compenso odoravano di sborra e dentro erano impregnate, fuori non si vedeva più’

Passato qualche giorno, io ultra eccitato cercai di organizzare una serata speciale.

Mi misi a stuzzicare continuamente Barbara sul fatto di divertirsi tutti assieme e di fare qualcosa di diverso e le chiedevo cosa pensasse di Giorgio.

Arrivati a sabato, organizzai una serotina con la mia mogliettina e le misi sul letto cosa desideravo lei mettesse; le avevo messo il completino che Giorgio le aveva regalato a sua insaputa e un bel paio di collant col reggicalze incorporato, proprio da vera zoccola e poi una minigonna ed una magliettina un po’ trasparente.
Mangiammo il primo secondo e ci mettemmo a bere alla grande, le avevo messo un bel paio di scarpe col tacco a spillo e ad un certo punto iniziammo a baciarci ed a iniziare a toccarci’e erano le 22, l’ora a cui avevo detto a Giorgio di venire ed infatti’
Driinnn
Io:chi è?
Driiin, ‘Barbara: amore lascia suonare’
Io: aspetta, chi è? ‘a’ciao..come’? vieni pure’!!
Barbara: chi era?
Io:Giorgio , sta arrivando, aprigli tu che vado a ricompormi
Lei: come??
Lei gli apre la porta tutta vestita da bella figa’
Giorgio: wow, buonasera come va? Disturbo?
Lei: entra , entra, ma dovevamo vederci?
Lui: si, tuo marito mi ha detto di venire oggi a quest’ora ‘
Lei: ah!!
Lei:amore? Doveva venire?
Io: domani, ma fa niente’mi sa che hosbagliato’
Io: va be almeno ti vedi quanto è bella Barbara’
Giorgio: wow, veramente, girati , fatti vedere? Che schianto!! Belle gambe, con quei tacchi a spillo e quella minigonna sei veramente una bella figa!!
Barbara: daiiii
Io: ha ragione, fatti vedere’amore poi versa del whisky anche a Giorgio’
Giorgio: faccio da solo, e bei collant, bella gonnellina corta corta e sopra che bella magliettina’.uhmmm
Iniziammo a scherzare a parlare solo di lei.
Giorgio: lo sai che parliamo sempre e solo di te?
Barbara: e cosa dite? Spero cose belle’
Giorgio: si del tuo corpo, di quello che indossi’
Io: sediamoci sul divano, amore mettiti qua e Giorgio mettiti affianco a lei
Barbara accavalla le gambe col timore che il pizzo della fine della calza si veda’
Continuiamo a bere e io appoggio la mano sulla bella gamba e l’accarezzo’
Barbara: ma dite cosa avete detto di me?
Giorgio: di tutto, so tutto di te, mi ha fatto vedere certe cose’
Barbara: cosaaa?
Io: ma si niente , i vestiti , le mogliettine’
Giorgio: le mini gonne’
Lei: ahh, poi’
Io: le mutandine’
Giorgio: ed i reggiseno
Lei: ma come? Siete fuori? Siete dei porci! Ma cosa gli hai mostrato?
Io: tutto, lui ha visto tutta la tua biancheria’intima’eheeh, sa pure cosa indossi.. adesso!!
Lei: ehh, ma.., ma smettetela’e cosa indosso?
Giorgio: il perizoma’
Lei: a’e reggiseno?
Giorgio: le descrive bene quello che indossa’
Lei: ma’
Giorgio: e i collant devo dirti anche quelli o lascio stare?
Lei arrossì ‘
Lei: amore’
Io: noi non abbiamo segreti, condividiamo tutto
Lei: a si? Proprio tutto?
Io: si, anche te!! Il completo intimo te lo ha comprato lui’
Lei: ma siete matti voi?
Io:Anche i collant che indossi li ha comprati lui’senti Giorgio li ha comprati di un buon tessuto’
Giorgio allunga la mano sulla gamba di Barbara e con naturalezza si mise ad accarezzarla
Barbara si mise a ridere a sogghignare
Barbara: ti piace? Uhmm, come accarezzi bene! Mica mio marito’eheh
Giorgio con naturalezza si mise pian piano ad allungare il tragitto delle carezze, dl ginocchio lentamente, fermandosi ogni tanto arrivò fino alla minigonna.
Barbara: allora sai come sono fatti vero?
Giorgio: certo’.
Ed allungò la mano fino a spostarle la mini ed ad arrivare all’inizio della balza’
Io: ha visto anche le foto con te in topless..tanto ormai ti conosce’
Lei: ha pure’!
Lei si alzò a prendere altro whisky e lo versò anche a noi.
Intanto io e lui stavamo guardando un filmino porno’
Lei: dai..siete dei porci’cosa guardate?
Giorgio ridendo: meglio che tu non lo veda’ahaah
Lei: perché? Cosa credi che mi scandalizzi?
Giorgio: io dico di sii ahaha
Io mi misi a ridere
La lasciammo sedere in mezzo e Giorgio ultra eccitato iniziò a palparle nuovamente le gambe’
Giorgio: uhmm, che belle tette che hai , lo sai?
Barbara: grazie, vedo che il whisky ti sta lasciando andare ahaha
Giorgio: dato che l’intimo te l’ho regalato io, compreso il reggiseno almeno fammelo sentire’
Lei si mise a ridere’
Barbara: amore tu non dici niente?
Io: cosa devo dire, dico anzi che deve sentire quello che ti ha regalato’anche tu quando eri aa scuola ti lasciavi palpare dai maschietti!!
Lei: ahaha, ehehe
Giorgio allora allungò la mano ed iniziò a palparla bene con gusto ed io altrettanto dall’altra parte .
Io: Giorgio’direi che sono ottime le tette di mia moglie..
Giorgio: fammi sentire meglio’.uhmm, siii
Lei: allora vediamo il filmino’dai non sono mica una suora!!
Allora io accesi il filmino
Si vedeva una nuda che spompinava un uomo’
Lei: wow però, vedo che le piace..
Giorgio si mise a ridere’
Io anche’
Lei: perché ridi?
Giorgio: guarda come lo fa bene, tu lo fai così?
Lei: daii, amore che domande mi fa?
Il filmino andò avanti finchè non si vide bene chi fosse la ragazza’era Barbara
Barbara: ma’nooo, amore sei un porcooo nooo’
Io: dai’che sarà maii’
Giorgio: Barbara sei stupenda’
A quel punto lui si allungò verso di lei e le diede un bacio’.
Lei:uhmm, nooo ihm
Lei: amoreee ma non dici niente, mi sta limonando’
Io: quello che è mio è suo’

Lei portava la minigonna e i collant velati, era attraente’ eravamo ubriachi e stavamo sul divano e a furia di ridere andammo a dire di tutto e di più finchè non andammo a parlare di lei nello specifico’
Giorgio. Scusate ma mi fanno male i testicoli, devo spogliarmi ahahehehe
Barbara rimase senza parole e rise’
Lui era ormai comodo sul divano, i pantaloni, i jeans li aveva tolti ed anche gli slip, le gambe erano belle aperte, comode.
Lei era scandalizza’
Lei: adesso?
Giorgio guardandola negli occhi’come avrei bisogno di cure’ahahah
Lei: voi siete matti’
Io: dai amore guarda che asta’ha bisogno di cure’
Lei: ma siamo o non siamo sposati?
Io: si ma dai, lui è mio amico, non ho segreti con lui e condivido tutto, anche il sesso, anche la mia bambola’dai sentilo
Io le presi la mano ed anche Giorgio la prese e la tirammo sul suo cazzo in tiro
Io: sentilo’.
Lei: daiii
Ma alla fine pian piano cedette d iniziò a massaggiarlo’andando su e giù, quindi si trasformò in una sega dolce’
Lui aprì le gambe e si rilassò’
Lui. Ooo, si sto meglio’.si, brava
Lei: però è grosso si’
Alla fine lo masturbò con tutta la mano’
Io: amore dai perché non lo prendi in bocca?
Lei: ma sei fuori?
Giorgio: dai, su, guarda che belle labbra, col rossetto poi, mi sa però che non entra nella tua boccuccia’
Lei: ma siete dei porci, state approfittando di mè perché sono ubriaca.
Allora io presi altro whisky e lo versai nei bicchieri e le feci bere un bel po’.
Lei: mamma mia mi gira la testa’Intanto lui aveva allungato la mano dentro la mini ed era arrivato alla passerina dove la stava stuzzicando e le procurava piacere’
Io iniziai a spingerla, dai vai , le spinsi la testa verso il basso, anche Giorgio le tirò il collo
Lei: noo, dai’
Fece finta di perdere l’equilibrio e di volersi togliere dalle nostre angherie ma cadde in ginocchio chissà come mai verso le ginocchia di Giorgio.

A quel punto le tirammo entrambi la testa verso il cazzo di Giorgio, il quale dalla posizione comoda sul divano le portò il cazzo in bocca e le prese la testa e la spinse , la tirò sul suo arnese.
Giorgio: dai succhiamelo!!!
Io l’aiutai e le labbra andarono a toccare la cappella di Giorgio.
Io: succhiaglielo dai su, non fare la suora.
Giorgio: dai minchia veramente.
Vedevo la cappella aperta sfregare sulle labbra di Barbara.
Dopo un po’ lei cedette e tirò fuori la punta della lingua ed iniziò a farla passare sulla cappella.
Giorgio: dai, da brava, fami vedere se sei veramente come dice tuo marito’
Lei iniziò a leccarglielo sempre più ed ad aprire le labbra, i denti non li aveva ancora tolti, ma Giorgio le fece passare la sua puna sui suoi dentini bagnati.
A quel punto insistette ed io le tappai il naso.
Io: dai cazzo succhiaglielo fagli vedere quanto sei brava..
E poi avvicinandomi all’orecchio di mia moglie le dissi: fagli vedere quanto ti piace ‘, dimostragli che ami averlo in bocca, fallo godere bene come sai fare tu, voglio sentire i complimenti da parte sua su di te, fagli un bel servizietto ‘

Sia per quello che le avevo detto che per averle tappato il naso, aprì la boccucciae Giorgio non se lo fece dire due volte ed affondò il suo tronco nella boccuccia stretta e questo gli diede piacere a tal punto da donare a lei qualche goccia di cremina calda

Lei aveva la coda, i suoi capelli lunghi e lisci le davano quel tocco di femminilità che ci dava la testa, lei era il nostro oggetto del desiderio, io in quel momento o ma anche ero straeccitato e impazzivo nel vedere che non volesse farlo sia perché mi dava segno che era una brava ragazza e sia perché dimostrava di desiderare solo me, e questo mi dava quella sicurezza che mi spingeva a tentarla, a fare il diavoletto, ma la complicità con lui e la fiducia che avevo nel mio amico me la faceva vedere lei in secondo piano, come l’amante, anzi preso dalla perversione , dalla sua bellezza fisica e da come ero riuscito a farla vestire, era la mia schiavetta del desiderio, il suo corpo e la sua bravura sessuale’.

Io mi sedetti per terra affianco a lei volevo seguirla bene, molto bene, volevo incitarla ogni secondo, tirarle fuori il meglio di lei , doveva fare il pompino migliore della sua vita’
Io ero seduto per terra, lei invece in ginocchio da vera puttanella, da vera schiava, da vera pompinara, Giorgio era il pascha’, era il cliente, il padrone, il principe seduto comodo sul divano, con le gambe aperte per permettere a lei di leccarglielo bene.
Io dal lato vedevo uno spettacolo stupendo, una bella figa che conoscevo molto bene, con ai piedi delle belle scarpe col tacco, poi dei collant velati, belli da palpare, due gambe stupende, raccolte, unite, in ginocchio e poi su le gambe che prima di venir coperte da una minigonna oramai accorciata fino quasi alle parti intime, non riusciva più a nascondere la balza, il rinforzo, la parte più scura e poi l’apertura con quindi poi una parte della pelle morbida e liscia completamente nuda.
Questo ogni volta che lo guardavo mi diceva che sotto lei era aperta, c’era libero accesso alle mutandine, al perizoma alle parti del desiderio, al suo tesoro’.erano proprio collant da mignotta, da una che ‘la dava via’ o da una che la voleva usare per far impazzire il maschio’
Anche se eravamo noi che le avevamo dato i collant’.ma lei li aveva indossati’quindi ci stava’
Comunque salendo vedevo la magliettina un po’ trasparente e poi quella bella quarta abbondante di seno, uhmm, una prelibatezza, una cosa che molte donne non potevano darci, ma lei si, era ottimo per le spagnole’e per assaporarle succhiandole e mungendola..
Su poi aveva questa boccuccia col rossetto e questi occhi da cerbiatta.
Io l’abbracciavo e le parlavo all’orecchio: sei bella, bellissima, dai , dimmi come è’questo è grosso, riesci a farlo entrare nella tua boccuccia? Senti la cremina calda che lui gentilmente ti dona, degustala, tira, succhialo e lei arriverà, se sei brava.
Io le spinsi il collo’.dai vai, su non tirarti indietro, sentilo’solo con me riesci a farmi morire od anche con lui? Non farmi fare brutte figure,fallo per me’, ti prego’dai aprila, tira fuori la linguetta , fammela vedere’passagliela sotto dove lui ha la cordicella, scappellaglielo bene, dai usa le tue manine, così bravapiano ma con decisione ed attrazione, ooo, si,,, guarda che cappellona che hai creato, vedi che è eccitatissimo.
Intanto si sentiva Giorgio ansimare, respirare con piacere’.
Io: dai guardagli bene la cappella, tira fuori la lingua e passagliela sotto, avanti ed indietro, destra e sinistra, su tutta la parte sotto della cappella, devi stuzzicarglielo, devi trovare la sua zona del piacere, ognuno ha il suo punto e tu lo devo trovare, alzaglielo e leccalo anche sul tronco, con gli incisivi mordicchiaglielo , stuzzicalo, tieniglielo in tiro, non farlo adagiare, addormentare.
Guardalo negli occhi , non essere timida cazzo, hai tu in mano il gioco, guarda se sta godendo e quando, prova a cercare modi diversi per procurargli piacere e guardagli poche volte il suo cazzo, solo per trovare il punto e ancor di più per ammirarglielo e renderti conto quanto ti piace, quanto ti stai affezionando, quanto inizi ad amarlo, quanto hai voglia di desiderarlo e poi sognarlo di avelo sempre in bocca, devi ingelosirti, deve pensare che nessun altra donna debba averlo, deve diventare solo tuo’
Poi per il resto deve essere la tua lingua, la tua bocca ad affezionarsi, a conoscerlo bene a riconoscerlo tra tanti.
I tuoi occhi, a parte quei brevi momenti, li devi usare per guardarlo negli occhi e capire quando lui gode, così giocando devi godere nel vederlo felice.
Tu lo governi, in base a come lo succhi lo deve godere, lui deve essere succube di te, devi sentirlo nelle tue mani, nella tua bocca, devi divertirti con la lingua e le mani a farlo morire di piacere, decidi quanto interrompere il suo piacere, non devi mai farlo venire, non deve mai raggiungere l’orgasmo, solo alla fine, devi sfinirlo, distruggerlo, devi vederlo imprecarti di farlo venire, dvi farlo innervosire a furia di bloccargli tutti gli orgasmi, devi fargli venire dolori lancinanti ai ciglioni, devi fargli venire fuori la bestia, l’animale che c’è in lui che perde la pazienza e ti prende e ti scopa la bocca finchè non desidera altro di sborrarti dentro, di innondarti di sborra la tua bocca, la tua lingua, dve desiderare di schizzarti dritta in gola con una tale pressione da farti tossire perché ti ha bloccato la respirazione.
Deve volerti punire per la tua bravura da brava mignotta quanto sei e deve sapere che sei perché voglio ce ogni volta che ti vedrà penserà solo a questo desiderio da parte tua’
La sborra dovrai ingoiarla da brava donna, devi tenerla gelosamente nel tuo corpo e in parte devi tenerla in bocca, devi fargli vedere la sua conquista, la tua sottomissione, la sua vittoria nell’averti riempita la bocca, che sempre parla, del suo sperma caldo e bello bianco e denso.
Devi mostrargliela sulla tua lingua, una bella quantità, come un bel cucchiaio.
Devi tenerlo per degustarlo, dopo averglielo mostrato aprendo la tua bocca e hai visto che è soddisfatto, devi guardarlo sorridendo e un po’ impacciata, per la difficoltà nel tenergliela in bocca.
In parte voglio vederla uscire e colare dalla tua bocca sui tuo collant, sulle tue tette, sulla tua magliettina e altra la ingoi , ma dopo averla tenuta un po”voglio sentirti l’alito che sa di crema calda’.e non devi lavart i denti per un po’.

Mentre le dicevo tutto questo lei ubbidiva alla lettera, sentiva la mia eccitazione alle stelle, quello che io le dicevo era qullo che io desideravo, era quello che un uomo si aspetta da una donna e lei doveva impararlo’
Lei nel sentirmi si eccitava e si contorceva le gambe, capivo che stava venendo, nel sentire queste cose col mio trasporto.
Giorgio inoltre ogni tanto se lo prendeva e glielo sbatteva in faccia come una schiava, orgoglioso.
Lei ormai si era lasciata andare , il mio discorso e l’alcol avevano dato i propri frutti, anche se ogni tanto le tornava la ragione, ma io ero attento a farla stare nella perdizione.
Era bello quando cercava di mettere la cappellona nella boccuccia, era come se le rimaneva incastrata nelle labbra, nei denti e li lei ci dava dentro di lingua e lui godeva.
I commenti di Giorgio erano stupendi, lo si sentiva che non capiva più niente.
Le vene del suo cazzo pulsavano, si ingrandivano, mia moglie si mise a palpargli le palle, e poi anche a leccargliele e poi a mordergliele.

Aveva il cazzo tutto depilato, profumava di borotalco, e mia moglie ormai rassegnata si stava impegnando, ci aveva preso gusto, aveva capito che doveva farlo e si era pure affezionata.
Con una mano,lei gli impugnava i testicoli, tutta la sacca, come per averla in pugno, come per sentirla, gustarla, accarezzarla, massaggiarla.
Così aveva in pugno il cazzo del mio amico, lo indirizzava dove voleva lei, quando non lo aveva in bocca lo teneva dritto su in modo di potergli leccare, mordicchiare l’asta, e poi con facilità, con comodità se lo rimetteva in bocca e riprendeva a succhiarglielo, a mordergli la cappella.
Il mio amico era bello rilassato, godeva, si gustava il piacere,lui aveva una cappella enorme e Barbara una bocca piccola.
Vedevo la pancia del mio amico che andava su e giù, si perché il piacere di quel pompino lo faceva respirare profondamente e lei in certi momenti ci dava dentro, si sentiva e si vedeva che lei si impegnava, tirava di fiato, lo aspirava, lo succhiava molto per farlo godere e lui le accarezzava la testa , i capelli raccolti a cipolla e qualche volta le spingeva giù la testa.
Mia moglie lo stava spompinando, ero contento, eccitatissimo, vedevo il mio amico che non capiva più niente’
Io: allora cosa pensi di mia moglie’?
Lui: è bravissima, mi fa impazzire’
Io: sii? Quindi?
Lui:ooo,,,siii, quindi?! E’ una bella figa’.su dai continua così, brava, si, si, siii, come lo fai bene, ‘me lo ‘.me lo succhia divinamente’
Io: è per questo che ci tenevo che te lo facesse, che te lo succhiasse ehehhe
Io: succhia bene vero?
Lui: sii, mamma mia che brava, si lo succhia veramente bene e poi è anche una bella figa’
Ed intanto l’accarezzò sul corpo, sulle gambe, sulla testa e cercò di girarle il viso verso di lui’
Lei si girò e lo guardò con una sguardo da troia, proprio da vera mignotta assetata di cazzo.
Lui: wow, tua moglie mi guarda con uno sguardo assetatoo’ooo siiiii’dai continua succhiamelo, succhiamelo bene da vera femmina, da vera’
Lei lo guarda con uno sguardo da porca’
Io: da vera’?
Lei in quel momento lo guarda ancora e gli da una pompata da farlo impazzire’
Lui: da vera TROIAAAaaaa
Lei lo guarda sorridendo e sogghignando
Io: bravo finalmente l’hai detto, ridillo, di quello che pensi di lei, dillo come ti fa impazzire’
Lei ci da dentro e si concentra a succhiarglielo’
Lui: siii, succhi divinamente, sei proprio una mignotta, ti piace veramente succhiare il cazzo, si succhiamelo.

Ad un certo punto Giorgio perse veramente il controllo e si mise a scoparle la bocca, lei cercò di sottrarsi per paura, ma io e lui le tenemmo la testa ferma e lo sguardo di lei fu di una in difficoltà per la grande quantità di sborra che le veniva iniettata in bocca, lei voeva togliersi, dalle sue espressioni si capiva che stava male’ma io impazzivo nel vederla così e Giorgio invece non voleva togliersi la lingua, le labbra e i dentini che sfregavano sui suoi organi del piacere.
Barbara ingerì gran parte della crema gentilmente donata da Giorgio e l’altra rimase in bocca.
Io: amore apri la bocca e facci vedere la cremina calda’
Lei pian piano l’aprì e parte di essa le colò fuori’
Io: stai ferma, lasciala colare, non usare le mani’
Giorgio: brava, brava, mi piaci veramente’ooo
La sborra colò sulla magliettina trasparente, le entrò in mezzo alle tette e altra andò sui collant e sulla pelle nuda.
Bellissimo, si vedevano i rigagnoli, i filamenti colarle ovunque, si proprio una bella ragazza tutta curata vestita bene umiliata come una serva , una schiava del sesso da noi’
Io: non toglierti la crema dal viso, ok?
Le fece cenno di si
Giorgio: sei proprio una puttanella’mai nessuna mi ha fatto un pompino così bene’
La lasciammo lì così con la sborra in bocca per quasi un minuto e poi la lasciammo ingoiare’
Fece una smorfia di fatica’
Giorgio: adesso leccamelo tutto, puliscimelo’
Lei guardò me in cerca di aiuto
Io: Dai fallo
Lei: no dai’.
Io: porca, se dici così vuol dire che sei venuta’
Io: quante volte?
Lei sorrise’
Io: tu sei venuta più di una volta’
Lei sorrise ancora’
Giorgio: ‘mamma mia mi hai distrutto’sei bella e brava’ma sai come ti scoperei ???
Lei rimase senza parole, io pure’

A quel punto, lei si rialzò, fece l’ultimo sguardo da zoccola e disse: è stato bello’vado a cambiarmi, ciao alla prossima’

3
1

Leave a Reply