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Racconti di Dominazione

Una gang dentro casa

By 20 Gennaio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

In perfetto orario la gang si presenta.
Io, già nudo come il verme schifoso che so di essere, apro loro la porta di casa.
Fanno il loro ingresso le cinque ragazze seguite dai maschietti;
Nessuno mi degna di uno sguardo e salutano Ingrid che li presenta alla sua amante.
Ecco una breve descrizione dei nostri graditi ospiti (l’età varia dai 18 ai 25 anni):
Liz, la più giovane, bionda occhi castani 1,65 Tg 40;
Betty, sua sorella gemella siamese, indistinguibile dall’altra se non per il colore nero acceso dei capelli;
Uma, di un anno maggiore e incredibilmente bella è alta almeno 1,80, magrissima (una 38 scarsa) con un seno minuscolo e due lunghi piedi, porta un 41;
Kate porta bene il suo nome, data l’evidente somiglianza con la mia adorata Kate Moss.
La quinta ragazza è assente causa influenza, ma c’è assicurato farà una session singola non appena ripresa.
I ragazzi sono Paul, classico tedeschino, diciottenne, biondino con taglio a zero e due occhi spettacolari verdi, notevolmente alto ‘ non meno di 1,90 ‘ pure lui esile e con un bel 44 di scarpe; Jimmy ventenne, moro, altezza media e, come avrò modo di apprezzare in seguito pelosissimo. Chiude il gruppo un ragazzino turco che faticherei a dire maggiorenne se non mostrasse, su richiesta della professionale Francy, un documento che ne prova la maggiore età, sia pure da un mesetto scarso.
Mi chiedo: cazzo ma sono tutti fighe e fighi gli amici di Ingry? Così pare e, soprattutto, tutti senza problemi di denaro.
E’ Liz a consegnare subito la cifra pattuita a Ingrid, chiedendo un piccolo sconto per la ragazza influenzata: si accordano su mille euro che vanno comunque ad aggiungersi ai quindici mila.
Cedo la palla a Francesca.

Eccomi a raccontarvi gli sviluppi della serata. Decido, nonostante alcune pressioni per l’utilizzo del cesso, di far vedere chi comanda e chiedo ai leccapiedi di fare un passo avanti:
si tratta della leader del gruppo, Liz, della splendida Kate e dei tre frocetti.
Conoscendo l’autentico odio di Ingry per il sesso maschile mi sembra più sadicamente interessante riservare a lei i feticisti e occuparmi delle ragazzine, cristo che due gnocche quanto cazzo me le farei’
Chiamo seccamente Liz che s’inginocchia ai miei piedi.
‘Stupida depravata, vedi di levarti prima quei cazzo di stracci, chiaro?’
‘Certo padrona, le chiedo umilmente scusa per la mia maleducazione’ e, mentre si becca un bel malrovescio, la osservo spogliarsi e costato che trattasi di merce di prima qualità; ma ora la vedo solo come una lurida merda servile e le impongo di levarmi con la merda di bocca che si ritrova la Stan Smith sinistra.
Slaccia le stringhe con qualche fatica, meritandosi un calcione nello stomaco.
Finalmente riesce nell’impresa e la vedo annusare e inspirare quel puzzo micidiale con un entusiasmo degno di uno Chanel numero 5.
‘Ti piace, viscida troietta, il mio profumino vero?’ ‘Da impazzire Francesca’ è la risposta della serva. Le strappo la scarpa provocandole una sorta di spasimo come se avessi tolto una succulenta bistecca dalle fauci di un cane affamato, d’altronde di cagna si tratta’
Offro una veloce sniffata al resto del gruppo con identico risultato di eccitazione.
‘Dopo c’è la destra per te, zoccola, urlo a Kate; voi, bestie immonde vi gusterete il prodotto, altrettanto sopraffino di Ingrid’Ah, sapete la ragione di questa scelta? Il mio amore prova un totale disgusto per il sesso maschile e quindi le riservo il gusto di sfogare il suo disprezzo verso le tre piattole che siete’. Poi nella mia testolina perversa si affaccia una simpatica trovata: ordino alla simil-Moss di togliermi la seconda calzatura.
Apprezzabile, non fosse pure lei un essere disgustoso, il fatto che si denudi prima di gettarsi famelica sulla mia Adidas.
Tra di me penso che magari, se Ingry non s’incazza, me la potrei anche fottere.
Kate si dimostra più abile dell’altra bestia e in pochi secondi è già col naso affondato.
Ed ecco l’idea geniale: ‘Ora, bestie ‘ dico loro prendendomi le scarpe ‘ dovrete guadagnarvi i minuti durante i quali sfogare la vostra squallida depravazione. Ingrid, facciamo che a turno una scora in bocca una bestia e una scatarrata all’altra. Con tre a testa di ognuna si guadagnano cinque minuti; altri cinque se li giocano a botte: la troia che si arrende dovrà accontentarsi di soli 5 minuti, l’altra ne avrà il doppio, ti gusta la mia idea amore?’.
‘Fantastica come ogni tua idea, Francy, per questo ti adoro’ replica la skin con un sorriso di pura gioia sadica. ‘Solo ‘ aggiunge ‘ dopo catarro e peti ci vorrebbe una buona schizzata di muco come stimolo per la lotta’.
E così Ingrid ed io ci alterniamo nel riempire le bocche delle schifose con potenti scorregge e crasse scatarrate. Le troie mostrano di apprezzare l’omaggio e si gustano col volto sfigurato dall’arrapamento il nostro muco viscido.
E’ Ingry a dare il via al combattimento: ‘Forza, puttane, massacratevi e voglio leggere odio nei vostri occhi, altrimenti niente bonus per nessuna. Naturalmente vale tutto: sberle, pugni, calci, graffi, soffocamenti possibilmente accompagnati dai peggiori insulti; siete nemiche ora e il vostro unico scopo è annientarvi’.
Le tipe si lanciano uno sguardo carico di veleno e iniziano a menarsi di santa ragione mentre si danno di lurida vacca e schifosa sgualdrina.
L’esito è parecchio soddisfacente: entrambe si ritrovano coperte di lividi, graffi e morsi.
E’ Liz a dichiararsi sconfitta, dopo una violenta ginocchiata in pieno stomaco di Kate che poco prima ha rischiato di soffocarla con un piede premuto a tutta forza sulla gola della puttanella.
‘Brava Kate, ora intanto che la tua ex amica si gusta i suoi minuti, tu sei libera di ciccarle in testa, strapparle i capelli, arpionarle i capezzoli con le unghie’.
Esilarante la scenetta disgustosa di Liz che adora il mio tanfo mentre Kate la sevizia in ogni modo. Trascorsi i cinque minuti strappo con violenza la scarpa dalle narici della bionda e consegno a Kate il suo agognato premio. Decido di imporre alla prima di leccare il buco del culo di Kate per tutta la durata della sua degustazione. La splendida bestiola non risparmia qualche sonoro peto alla sua rivale.
Le tocco le fighe e trovo un lago di umori che si leccano a vicenda.
Ora viene il turno dei froci e, per la prima volta, lo racconterà Ingrid stessa.

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