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Racconti di Dominazione

un’imbarazzante incidente

By 27 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono ancora Mirca, volevo ringraziare tutti quelli ke mi hanno scritto per la mia fantasia sui motociclisti, prometto ke proseguirà. Oggi voglio raccontarvi di quello che mi &egrave successo domenica sera. Vi ricordate Giampaolo, quel ragazzo con cui avevo fatto sesso alla festa tempo fa. Avevamo fatto una scommessa che adesso non vi racconto e avevo perso e dovevo pagare un pegno. Ma non sapevo ancora cosa. Mi ha invitata domenica sera ad una festa sapendo che il mio raga &egrave in svezia per lavoro. Mi ha detto vestiti elegante. Mi sono messa una mini e autoreggenti, stivali con tacco e top attillati. Giampaolo &egrave venuto a prendermi e in macchina, alzandomi un po’ la gonna per passarmi una mano sulla coscia mi ha detto ‘vestita così sembri davvero troia’ Alla festa che era in una casa privata c’erano pochissime persone che non conoscevo. Ci siamo seduti a parlare e Giampaolo continuava a versarmi da bere. Tutti erano molto eleganti e raffinati in quell’ambiente. Giampaolo continuava a riempirmi il bicchiere, in breve mi sono scaldata. Iniziavo a sentire la pancia gonfia e voglia di fare pipì. Mi alzavo per andare in bagno ma faticavo a stare in piedi, barcollavo. Giampaolo e gli altri mi guardavano ridendo. Quando trovo il bagno vedo che &egrave chiuso a chiave. Torno in salotto e chiedo alla padrona di casa la chiave.
Lei mi risponde: ‘Non &egrave possibile’
‘come? Chiedo io’
e Giampaolo mi dice all’orecchio: ‘Questo &egrave il tuo pegno, devi fare tutto qui’
‘Cosa?’ Dico io terrorizzata
Gli altri sembrano non badarmi. Allora mi alzo e faccio per uscire da quella casa perch&egrave il bisogno &egrave davvero urgente, ma anche la porta d’uscita &egrave chiusa a chiave. Fatico a camminare, barcollo, devo assolutamente uscire da quella casa.
‘Dai Giampaolo,’ dico tenendomi le mani sulla pancia, ‘ti prego fammi uscire’
Giampaolo e gli altri ridono, io mi muovo a fatica inciampando come un animale in gabbia, devo assolutamente uscire e in fretta. Stringo le gambe, mi tengo le mani sulla passera, mi sposto da un piede all’altro, sperando che qualcuno abbia pietà di me, ma…tutto inutile, un getto caldo mi bagna e scivola lungo le mie coscie e le mie gambe…

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