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Racconti di DominazioneRacconti Erotici

Vendo mia zia per un debito

By 17 Gennaio 2022No Comments

Vi ricordate la mia zia quella ricciolina con le tette grosse che avevo sgamato nel bosco e con cui dopo ho fatto quello che dovevo fare? Be oggi si parla di lei. Qualche volta vi racconterò altre vicende accadute con lei (non sono molte), con cui ho avuto rapporti fino a circa 16/17 anni poi non ci sentimmo più per questo genere di incontri. Dopo qualche anno quando ne avevo 20 come vi avevo detto avevo tanti soldi, ma ne volevo di più. Per questo avevo fatto un patto con degli albanesi/ marocchini sono so cosa fossero di preciso che mi avevano offerto 50.000€ per prendere il possesso di almeno 3 delle mie bische per un anno. Io ovviamente accettai ma senza dirlo a nessuno riuscivo sempre a prendere almeno il 40% dei guadagni mensili da quelle bische. Quando dopo qualche mese mi scoprirono mi volevano morto. Un giorno mi portarono in una casa abbandonata e mi tennero seduto su una sedia dove mi costrinsero a confessare delle cose ma fu una domanda a sconvolgermi e fu proprio questa :l”chi è quella donna che ti ha lasciato sotto casa tre giorni fa?”. Era la zia, che mi aveva lasciato a casa dopo che l’avevo aiutata a scaricare i pacchi nella casa nuova. Risposi che era mia zia e loro lo dissero che lei mi avrebbe potuto risolvere i problemi che avevo con loro. Mi dissero di venire con mia zia ,a un indirizzo che mi diedero, l’indomani pomeriggio alle 15:30. Andai dalla zia per cercare di convincerla e le raccontai la storia. Lei naturalmente scandalizzata rifiutò. Io le dissi che sarei morto se non lo avesse fatto e lei mi disse che se lo stava facendo era perché non avrebbe voluto avere una persona in meno su cui contare. Perché effettivamente io e la zia nell’ultimo periodo eravamo molto stretti. Il giorno dopo quando passai a prenderla si era vestita molto scollata senza il reggiseno. Mi disse che avrebbe voluto chiuderla il prima possibile. Appena arrivati ci trovammo davanti a un porto fino minuscolo e trasandato. Appena aprirono erano i due albanesi, ci fecero entrare e mentre camminavamo verso il corridoio toccavano e corteggiavano mia zia. Lei si vedeva che non gradiva ma cosa ma era costretta ad accettarla. Arrivammo in una specie di piccola stanza dove loro mi dissero che stavano andando in camera con la zia e se volevo potevo guardare. Presero mia zia in braccio e la portarono in camera. Io li segui e mi sedetti su una poltrona che era in un angolo a circa 7/8 metri dal letto. Quella camera era enorme. Spogliarono mia zia è la toccavano e leccavano. I due rimasero in piedi sul letto senza le scarpe e la maglietta. Fecero inginocchiare mia zia che sapeva, purtroppo, cosa fare. Aveva estratto i due cazzoni dai pantaloni. Erano enormi. Ero preoccupato per la zia che li inziò a succhiare facendo gemere i due. Entrambi le sborrarono in bocca e dopo nemmeno un minuta la misero a pecora e uno la scopava nel culo/fica e l’altro in bocca e si davano il cambio. La stavamo proprio usando come un oggetto: lei non faceva niente erano loro che si muovevano lei era ferma. Quello che le scopava la bocca era in piedi sul letto ma calato in modo tale da mettere il cazzo in bocca alla zia che era a pecora e le teneva la testa e la scopava come se fosse un buco. L’altro invece la scopava da dietro come un cavallo. Il primo le venne nella fica senza pensare di poterla ingravidare e l’altro fece la stessa cosa facendo così accumulare una grande quantità di sperma nella fica di zia che gocciolava del seme albanese. I due iniziarono a strofinare i loro cazzi sulla zia per asciugarli e poi si rivestirono. La zia era distrutta e sfinita. Quando si rivesti la presi in braccio e la porta in macchina e l’accompagnai a casa mettendola a letto.

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