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Racconti Erotici Lesbo

Amiche

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sonia, Giulia e Francesca sono tre amiche molto legate fino a poco tempo fa erano tutte fidanzate, d’altro canto sono molto belle, Sonia e mora alta 168 magra e fisico scolpito da anni di nuoto, Giulia castana magra ma non particolarmente formosa e Francesca ma tipica ragazza della porta accanto, bruna, capelli corti magra con un fisico asciutto ma con le curve al posto giusto. Sin dal primo sguardo di capisce il carattere delle tre donne, le prime due molto attraenti e con la’ria furba mentre Francesca &egrave sempre stata molto riservata e spesso si lasciava trasportare dalle amiche in atteggiamenti spregiudicati..

Spesso le amiche consigliano a Francesca cosa mettersi..e quasi sempre la scelta cade su vestitini molto corti, gonne che mettono in evidenza le cosce della ragazza che non esita a mostrarle con disinvoltura. Sopra invece la sera indossa dei top aderenti che mettono in risalto i capezzoli sempre particolarmente duri e fieri. Dopo qualche bicchiere Francesca rinuncia, sempre sotto il consiglio attento delle amiche, all’intimo..ultimamente da quando Francesca &egrave tornata single queste uscite si fanno sempre più frequenti e quindi spesso e volentieri la ragazza aveva provato le brezza di avere solo una gonnellina e un top con tacchi vertiginosi adorava lasciarsi andare con le amiche che giocavano con lei consapevoli che ciò che regalavano alla vista delle persone era di una dolce troietta..infatti lei impazziva se qualcuno la chiamava in questo modo..non si controllava più e si dava in pasto ad ogni esperienza’molte notti finiva a letto con più persone e veniva riportata a casa stanca dalle amiche sempre poco vestita..era fantastica col viso scosso da ora di sesso sfrenato, col corpo quasi nudo, con le spalline del vestito che cadevano mostrando il seno e lei che stanca non la tiraca su o con la gonna alzata mostrando le sue lunghe cosce..ma dopo essere venuta almeno cinque volte in una notte. Molto spesso non aveva la forza di camminare tanto era spossata e la portavano a casa loro perché i genitori non la vedessero in quello stato..ma lei stava bene, era soddisfatta di darsi così..Tutte e tre adoravano la montagna ed andavano a fare lunghe passeggiate per i sentieri e sebbene non potessero farla vestire sexi adoperavano degli accorgimenti che la rendevano libera anche li..infatti anche li sotto i vestiti non indossava intimo e molte volte si erano fermate lungo la strada perché si toccasse all’aria aperta e lei senza fiatare si toglieva i pantaloni e iniziava a penetrarsi con le dita a parte la volta in cui lo fece con la borraccia che seppur non fosse di dimensioni enormi stupì ugualmente le amiche..sapevano bene che lei era una donna con a d maiuscola e ciò che voleva di più dalla vita era godere..sapevano che era molto esibizionista se spinta a dovere e quindi non le creava problemi nel mostrarsi. Tante volte l’avevano convinta a fare delle corse completamente nuda..e lei aveva gradito’ed aveva iniziato a farlo troppo spesso fino a guidare nuda e spogliarsi in posti impensati come in biblioteca per il solo gusto di sentirsi nuda. Ma le cose peggiorarono quando incontrò un ragazza che in pochi mesi la fece diventare la più scopata della sua facoltà, era primavera e le faceva indossare short aderentissimi e top al limite della decenza e nuda sotto, la lasciava strusciare su sconosciuti che ci provavano e non trovavano difficoltà nel farsela in posti assurdi, il ripostiglio dell’università era diventato l’alcova delle sue scopate mattutine che consumava con tutti quelli che ci provavano. Il suo nuovo ragazzo l’aveva portata ad una condizione estrema di non sapersi controllare di fronte all’istinto sessuale, si lasciava accarezzare senza battere ciglio e la sua reputazione era conosciuta oramai da tutta l’università che frequentava..bastava che qualcuno le dicesse piano nell’orecchio troietta e lei si concedeva a tutte le richieste che le venivano poste. La notte dormiva spesso a sua e non mancarono casi in cui la portava fuori con una camicetta da notte ridotta e trasparente per lasciarla da amici. Ma lei non sentiva alcun problema nel farlo, c’era chi la definiva ninfomane chi semplicemente troia, chi porca ma niente la turbava, la sua bocca era sempre piena di attenzioni, il suo corpo svelato anche otto volte al giorno. Iniziò a lavorare le sera in un pub e come cameriera non era un granch&egrave ma il numero di clienti che portava la tenevano sempre al centro dell’attenzione. Pochi mesi dopo lascio il suo ragazzo perché scopri che l’aveva tradita. La sua vita non cambiò molto..solite avventure al limite..sveltine fatte nei bagni e al fondo dei pulman di linea che prendeva per andare a lavoro. Si laureò e la sua discussione fu molto curata, si mise un tailleur per non dare luogo a pettegolezzi ma sotto anche in quell’occasione non aveva nulla se non un paio di collant, forse questo i genitori non lo sapevano ma tutti i ragazzi corsi a guardarla potevano immaginarlo conoscendola..ma tutto andò bene..e la notte festeggiò come solo lei sapeva..

La ricerca del lavoro non fu difficile, e fu assunta in una società come impiegata, tornando ad uscire con le sue amiche. I giorni passavano veloci e la sera uscivano sempre..

Una sera andarono al cinema a vedere un film ma già assaporavano cosa avrebbero combinato alla loro amichetta. Giunte in sala le dissero di spogliarsi, accompagnando la richiesta con..troietta’e lei non riuscì a dir di no e si ritrovò a vedere il film completamente nuda. L’eccitazione le salì come al solito..e questa sensazione aumentò quando Sonia e Giulia la mandarono in bagno..lei titubante non voleva accettare, sapeva che c’era poca gente ma non poteva rischiare di farsi vedere così..ma le carezze al basso ventre la convinsero e si alzo’non prima di ricevere le istruzioni..

Cammina piano, e non chiudere la porta quando la fai

Francesca si alzò leggiadra, fiera con i suoi seni al vento, a cammino piano in modo che le amiche potessero godersi la scena di aver ridotto ancora a schiavetta la sua amica, che si recò in bagno senza chiudere la porta, ma nessuno la notò..tornò quindi in sala e si sedette..

Come ti senti?

Normale..

No no’dicci cosa sei tu..

No vi prego

Dai su’dillo..

Una troietta..

Brava’

Sai cosa fanno le troiette?

No

Vanno nel bagno dei maschietti ed attendono’

Vi prego, io non voglio..

Se non volessi non saresti fradicia’

Giulia indugiò tra le sue gambe e le fece assaporare le dita bagnate della sua eccitazione..a quel punto non pot&egrave tirarsi indietro ed andò nel bagno degli uomini. Non c’era nessuno, ne aprì uno, entrò lasciando la porta spalancata, si mise di spalle ed attese. Dopo poco tempo sentì entrare qualcuno che non tardò a notarla’sentì le sue mani scivolare sul suo corpo, dal seno, sui fianchi e sulle cosce, senti le mani metterla a novanta gradi, si sentì penetrare con forza ed indugiare nelle sue intimità, era la prima volta che lo faceva senza sapere con chi, la scopò con forza ma non riuscì a venire, era eccitata ma anche molto spaventata dal fatto che il film stava per finire’venne sulla sua schiena e si allontanò, restando sola. Uscì dal bagno ma la gente stava uscendo dalla sala quindi tornò di corsa e si chiuse dentro per non farsi vedere. Attese che il flusso di gente che passo dal bagno dopo aver visto il film. Quando sentì il silenzio uscì ed antro il sala ma non c’era più nessuno, le amiche erano scomparse portando via i vestiti, il terrore si impossessò di lei, mista alla solita eccitazione che la rendeva ancora più attraente, quindi si pulì la schiena e uscì per cercare qualcuno..trovò un pulitore che le diede un camice in cambio del suo corpo..lei si butto in ginocchio prendendolo tra le sue labbra, poi facendolo passare tra i suoi seni che seppur non fossero grandi se stretti facevano sempre il proprio dovere’ma gli consentì di penetrarla prima tra sue cosce’mettendola sul lavandino e poi per la seconda volta nella serata si ritrovò piegata concedendo il suo culetto’le palpava così forte il seno fino a farle male, ed ogni sbalzo quasi le faceva sbattere il viso sul lavandino. Quando fu sul punto di venire la fece inginocchiare e lo puntò sul suo viso, ne fù allagata’le gocce cadevano dalle labbra’scendendo sul seno e parte sulle cosce..poi la ripulì dolcemente e le porse il camice. Uscì imbarazzata dal cinema e trovò la macchina delle amiche che la aspetta fuori..

Non ci ringrazi?

No siete stronze!

Spogliati!

No

Troietta’

Si tolse il camice e tornò ad essere nuda’imbarazzata, c’era traffico e i passanti potevano vederla dai finestrini, si sentiva in esposizione, in balia dei desideri delle amiche che sembravano particolarmente eccitate all’idea di darla ancora in giro’ma non poteva dire di no, loro avevano la chiave’e quindi attendeva il suo destino fiera seduta sul sedile di dietro con i seni svettanti’uscirono dal centro e si avviarono verso casa..in un paese della provincia..ma si fermarono lungo una strada secondaria’

Dai scendi e fai due passi..

Ma siete pazze?

Dai troietta vai

Non ci penso nemmeno

Giulia le prese un capezzolo e lo strinse fino a farse male, poi le prese anche l’altro’

Vado vado..

Brava..

Inizio a camminare come solo lei sapeva fare, sculettando e ancheggiando ad ogni passo segnato dal rumore del tacchi a spillo, le amiche uscirono dalla macchina e la fecero chinare sul cofano..iniziarono a sculacciarla con vemenza, le chiappe risuonavano ad ogni colpo arrossendo..

Ripeti..sono una troietta ad ogni colpo

Sono troietta

Sono troietta

Sono troietta..

Poi fu il turno delle cosce, poi del seno, e quando fu esausta e dolorante la fecero straiare sul cofano a gambe aperte ed iniziarono a leccarla con passione, tutte e due, curandosi solo di far godere la loro amica’che si lasciò andare assaporando le contrazioni che le loro calde lingua le provocavano..la penetrarono con le dita ed apprezzò anche questo’per sdebitarsi Francesca lecco le due amiche portandole al piacere..per ore si accarezzarono nude e belle..forse speravano solo di essere notate..ma..non accadde..

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