Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

Ashley, Christina e le altre

By 8 Luglio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Accadde dopo le otto del mattino di un giovedì di sole ai primi di giugno, con la prospettiva di avere davanti una calda giornata, quando Ashley uscì dal suo piccolo appartamento nella periferia della città. Aveva ventisei anni e lavorava nel quartiere centrale degli affari presso la sede di una compagnia di navigazione. Nei mesi estivi, quando in città il clima è spesso soffocante e umido, le piaceva fare a meno di mutandine amando sentire il fresco dell’aria che circola sulla figa facendola sentire più viva e più sensuale. Pensava che se fosse stata attenta, le occasioni di fare sesso potevano capitare e sarebbero state interessanti. Non voleva incoraggiare uomini come le era successo fin dall’età di sedici anni in cui era stata l’amante di un uomo.
Ashley era una giovane donna molto attraente con una figura accattivante. I suoi seni erano rotondi e molto turgidi che mostravano la loro importanza evidenziata dal reggiseno taglia 38 e poco più in basso un giro vita con i fianchi svasati che terminavano su due glutei sporgenti ben separati tra loro. Ashley aveva occhi grigi chiaro e capelli scuri con un taglio rastremato sulla nuca. Al lavoro Ashley di solito indossava degli abiti ultima moda scelti in modo intelligente; quel giorno la sua gonna dritta grigio chiaro arrivava appena sopra le ginocchia ma con copertura del corpo in gran parte vanificata da una apertura frontale full-length con dei grandi bottoni neri. In quel momento non aveva lasciato abbottonato di proposito i tre bottoni inferiori in modo che ad ogni suo passo si vedesse il chiaro colore della pelle della sua coscia in cui spiccava il nero della fascia superiore del pizzo delle sue calze autoreggenti. Nel sedersi la gonna si apriva abbastanza per mostrare il suo corpo in prossimità della sua intimità dando anche modo di vedere che indossava un abbigliamento sexy al limite del porno.
Tutto questo era stato pensato e studiato prima di andare al lavoro.
Ornava questa gonna una cintura nera sottile che cingeva la vita. La gonna nascondeva il bordo della camicia bianca aperta sul davanti che mostrava il suo seno e le rotondità delle sue mammelle; la camicia era stata modellata perfettamente su misura in modo che sagomasse i fianchi per accentuare la sua figura. Ashley sbottonò la camicia volutamente fin quasi a mostrare il pizzo del reggiseno. Sopra la camicia indossava una giacca corta monopetto che lasciò aperta per essere più attraente. Indossava anche un paio di scarpe con il cinturino nero alle caviglie e un tacco di dieci centimetri, la borsa era di pelle nera elegante tenuta sulla spalla destra con catena dorata. Questo look era stato creato accuratamente sulla base di foto e suggerimenti di professionisti della moda e la rendevano decisamente sexy.
Ogni giorno Ashley faceva girare la testa a tutti, lei sia lo sapeva e si godeva questa sensazione.
Quel giorno guardò l’orologio per stabilire l’orario della la sua partenza da casa e vide che aveva solo due o tre minuti prima di prendere il suo solito autobus per la città; l’autobus. Aveva la maggior parte dei sedili composti da due sedute poste una di fronte all’atra e pe questa caratteristica era uno dei luoghi preferiti di Ashley per sedersi.
Quella mattina si divertiva ad osservare un gruppo di tre giovani studentesse che si erano sedute di fronte a lei. Aveva notato più volte che viaggiavano regolarmente su questa linea essendo la loro scuola situata a poco più di metà strada dal centro della città.
Le studentesse a prima vista potevano avere non più di diciotto anni; la loro figura era già in parte formata come quella di una giovane ragazza anche se non lo era del tutto. L’età la si poteva dedurre anche dai loro discorsi e dagli sguardi che facevano. La loro altezza non era superava il metro e sessantacinque; forse dovevano ancora crescere. Quell’altezza dava loro l’aspetto di adolescenti. Oggi ridacchiavano tutte insieme per qualcosa e lanciavano furtivamente occhiate alle belle gambe tornite di Ashley. Lei ebbe la sensazione che qualcosa stesse per accadere ed allora Ashley discretamente, lentamente e apparentemente senza volerlo, si spostò un po’ sul sedile assumendo una posizione in modo da lasciare che le ginocchia andassero da una lato mostrando le gambe inclinate in modo sofisticato e sexy. La posizione assunta consentiva alle tre studentesse una chiara visione tra le sue gambe uno scorcio della sua figa nuda e rosea rasata attraverso lo spacco della gonna.
Due delle tre studentesse rimasero scioccate ed anche in evidente imbarazzo e si allontanarono arrossendo fingendo di guardare davanti ai loro occhi fuori dal finestrino. Tuttavia una delle ragazze, straordinariamente bella e mora che dall’aspetto era la più matura del trio, si comportò in modo diverso e non cercò di nascondere il suo sguardo rivolto tra le gambe di Ashley.
Sentendosi incoraggiata dallo sguardo della ragazzina diventato insistente, dopo aver verificato che gli altri pendolari non fossero in grado di vedere o fossero assorti nella lettura di libri o giornali, Ashley slacciò un altro bottone della gonna, allargò le gambe ancora un po’ di più e fece scivolare la mano destra attraverso l’apertura anteriore fino alla sua figa in modo da accarezzarla con l’indice andando su e giù per titillare e tenere aperta la fessura rosa che era già bagnata.
La studentessa fu sorpresa da questo atteggiamento e, quasi senza accorgersene, mise le sue gambe aperte un po’ di fianco, sollevò lentamente gli occhi dalle gambe di Ashley per soffermarsi per un attimo sul reggiseno e sulla scollatura visibile sotto la giacca  parzialmente aperta e fino ad incontrare lo sguardo diretto di Ashley.
Imperturbabile la piccola sfacciata sorrise timidamente ed in risposta Ashley silenziosamente strinse le labbra come a soffiare mandandole un bacio.
La studentessa, per la sua gioia e piacere, dopo uno sguardo rapido per confermare che le sue amiche ormai ignoravano tutto, prima restituì il bacio silenzioso e poi di nascosto portò una mano sotto la sua corta gonna per toccare la parte anteriore delle sue mutandine su cui una macchia scura di umidità si stava diffondendo rapidamente.
Ashley decise di cogliere questa opportunità di sedurla e pensò che sarebbe arrivata al lavoro un po’ in ritardo pensando che aveva un orario di entrata flessibile.
Così, quando la fermata in cui sarebbero scese le studentesse si avvicinava, Ashley era pronta per attuare il suo pensiero.
Quando le altre ragazze si avvicinarono alla porta pronte alla discesa dall’autobus, la ragazzina si mise dietro le sue due compagne e Ashley rapidamente subito dietro di lei.
Nell’attesa di scendere dal mezzo, mentre aspettavano che il mezzo si fermasse fino all’apertura delle porte, Ashley approfittò della situazione ceratasi e spinse in avanti il petto contro schiena della ragazza dandole un chiaro messaggio. Non solo, Ashley abilmente fece scivolare da dietro una mano sotto la gonna plissettata della ragazza per far percepire l’intrusione. In risposta la graziosa adolescente aprì leggermente le cosce permettendo ad Ashley di spingere la mano tra le cosce e far scorrere le dita dentro le mutandine della giovane e dare una rapida e fuggevole carezza alla figa.
Ashley poté così sentire l’umidità della teenager che arcuò la schiena all’indietro contro di lei premendo sulle tette, mentre lei in un paio di secondi, e non di più, le fece un massaggio veloce alla figa per darle un chiaro ulteriore messaggio.
Poi l’autobus si fermò, le sue porte si aprirono e tutti scesero sul marciapiede.
Le due compagne della ragazza si camminarono di buon passo verso la scuola ma la bella bruna indugiava guardando timidamente Ashley con le ciglia semi-abbassate.
Ashley sorrise con calore e si presentò “Ciao, sono Ashley”
La ragazza, arrossì un po’ chiaramente emozionata, rispose “Ciao, sono Christina, Tina per gli amici”
Questo era il messaggio leggermente civettuolo che Ashley aspettava e subito rispose “Spero che saremo amiche”
Incoraggiata dai modi gentili e non aggressivi della donna, l’adolescente mise da parte la sua timidezza e rispose trattenendo il fiato, senza alcuna maliziosità ma con chiaro significato aggiunse “Mi piacerebbe essere amiche molto intime” muovendo i fianchi e le gambe in modo vezzoso.
Gli altri passeggeri si erano allontanati lungo la strada e ormai le due compagne della ragazza erano sufficientemente lontane e quasi fuori di vista. Con un colpo d’occhio in entrambe le direzioni per accertarsi di non essere vista, Ashley afferrò la mano della ragazza e la tirò portandola dietro un grande albero vicino di nascosto dalla strada. Rapidamente spinse la schiena della bella adolescente contro il tronco, la baciò con fermezza profondamente con la lingua e le profumate labbra della ragazza si aprirono volentieri che in cambio mise la propria lingua nella bocca di Ashley.
Ashley accarezzò le tette in erba della scolara che erano di dimensioni un po’ sopra la media per la sua età che avrebbe potuto essere di circa diciotto anni.
Ashley trattenne il respiro, si fermò per un momento e la ragazza coraggiosamente prese l’iniziativa; allungò le mani per afferrare la gonna di Ashley e sbottonare quasi completamente la gonna lasciandola pendere spalancata, dopo di che spinse timidamente le sue dita sulla figa nuda della donna. Tutta questa attività sessuale era durata pochi secondi perché entrambe sapevano che sarebbero state viste se qualcuno fosse passato vicino all’albero.
Ashley mise le mani sulle spalle della bruna studentessa e aveva bisogno solo dell’accenno di una spinta del ventre della ragazza per capire cosa desiderasse e pensò con stupore felicemente “Questa piccola cagnetta lo già ha fatto”.
Christina scese lungo i fianchi di Ashley mettendo il volto al livello di figa esposta e nuda, la bocca attaccata come una patella, la sua calda e guizzante lingua fino in fondo nell’intimità.
Sia per fortuna o per esperienza, la punta della lingua trovò quasi subito il cappuccio del clitoride di Ashley mandando la giovane donna in estasi.
A causa di questa stimolazione e il brivido erotico che generava il fare sesso in un luogo pubblico, Ashley impiegò pochi secondi per raggiungere l’orgasmo e Christina ritirò la sua lingua piena di succhi femminili.
“Devo andare a scuola” disse la ragazzina con rammarico “se arrivo in ritardo di nuovo, l’insegnante mi punirà e chiamerà a casa i miei genitori ed allora non saprei come giustificarmi”. Questa frase suggerì ad Ashley molto di più di quanto altre parole potessero dire; Ashley era pienamente convinta che questa ragazza avesse già assaggiato la figa. Allora le venne in mente che avrebbe avuto bisogno di assaggiare un cazzo ma con una ragazza minorenne bisognava stare attenti ed era molto rischioso sedurla nonostante Christina fosse calda e disposta a lesbicare.
Ashley decise in una frazione di secondo di darle uno dei suoi biglietti da visita prelevandolo dalla borsetta e scarabocchiò il suo numero di cellulare privato sul retro e lo infilò nella tasca della giacca della ragazza dicendo “Se vuoi di più, chiamami”
Baciò rapidamente la ragazzina ancora una volta e si voltò.
La ragazza rispose a bassa voce, ma abbastanza chiaramente “Ti chiamo stasera.”
“Bene, tesoro, … per te come è stato?” ha chiesto Ashley con tono di voce che indicava la sua soddisfazione.
“E’ stato sconvolgente” rispose Christina con una risata da ragazzina prima di aggiungere in tono più serio “No! In realtà è stato fantastico” ha continuato.
Ashley era in calore ed ricordò che finalmente i suoi sogni si avveravano dopo aver tenuto d’occhio la ragazzina sul bus nelle ultime settimane e aveva fantasticato su di lei nel masturbarsi più volte anche in ufficio.
“Io avevo davvero voglia di fare sesso con te”.
Christina rispose quasi implorando “possiamo farlo un’altra volta? Posso venire a casa tua nel fine settimana? Tu lo vorresti fare di nuovo con me?”
“Siii!” rispose Ashley “sarebbe splendido. Sai, ho pensato a te tutto ieri. Ho dovuto andare alla toilette quattro volte e sedermi nel water perché mi friggeva da morire. Mi hai lasciato la figa in fiamme, calda e con dei pruriti che non ti dico!”
Da queste parole Christina capì che l’incontro non era casuale.
Proseguirono a parlare per qualche altro secondo e si accordarono per vedersi Sabato alle ore 17; Christina avrebbe detto ai suoi genitori che andava a fare un giro in città per poi andare ad una festa e sarebbe stata a casa intorno a mezzanotte.
Invece i programmi erano diversi: avrebbe incontrato Ashley nella piazza del paese e sarebbero andate a casa per passare ore di intenso piacere sessuale.
Il sabato mattina seguente, Christina pensò come vestirsi per l’appuntamento con Ashley ed era felice di mostrarsi bella; indossò un paio di pantaloni corti rosa ed attillati, un top bianco succinto; non aveva il reggiseno e la dimensione e la forma dei suoi giovani seni in erba erano facilmente visibili così come lo erano le punte dei capezzoli. Le sue gambe adolescenti magre, toniche e leggermente abbronzate scintillavano al sole, ai piedi un paio di scarpe da ginnastica rosa ricamate in oro, abbellite con simpatici calzini bianchi. L’insieme sembrava innocente e giovanile, ma con le sue curve di ragazza in via di sviluppo e, soprattutto il suo torso stretto e le natiche sporgenti, erano da urlo anche ad uno sguardo non esperto.
Nell’andare al luogo dell’appuntamento Cristina aveva attirato molti sguardi lussuriosi mentre camminava da casa sua fino al capolinea della linea di bus; per erano lo più da uomini, che ovviamente lei ha completamente ignorato, ma anche due o tre femmine forse invidiose. Il più audace di questi era stato da una giovane donna di circa 30 anni che era seduta a cavallo di un grande moto la quale guardò con interesse Christina mentre camminava. L’adolescente, maliziosamente, si mise ad far ondeggiare i fianchi e il culo. Un minuto dopo la moto rallentò si è avvicinò andando a passo d’uomo, la donna che la pilotava chiese con un mezzo sorriso e insinuazioni inconfondibili, “Posso darti un passaggio, tesoro?’
Christina si fermò e si voltò a guardarla. La pilota era molto attraente ma non ostentava i suoi tratti somatici; non aveva tatuaggi, piercing o cose di questo genere. In realtà sembrava più simile a una donna di cultura in sella ad una potente moto. Dal suo casco uscivano i capelli biondi che la brezza scompigliava; si vedeva che erano stati tagliati corti ma con stile. Il corpo della donna era magro ma sembrava forte, portava stivali in pelle nera così come i pantaloni e la giacca da pilota di moto con una cerniera metallica che la chiudeva diagonalmente piuttosto che in verticale. La donna fermò la moto, con una mano aprì la cerniera a metà della sua lunghezza aprendola in modo tale che Christina vedesse che era nuda e senza il sostegno di un reggiseno per le due mammelle formose che oscillavano delicatamente. L’interesse di Christina era così evidente che la donna si mise a ridere e disse “Si possono toccare, se ti piacciono”
Christina non si fece ripetere l’invito e infilò la mano a forma di coppa andando a toccare la mammella più vicina e constatò che era dolcemente turgida e fresca.
“E allora?” disse la donna con tono invitante accarezzando con la mano la sella del passeggero dietro di lei.
Con vero rammarico Christina ritrasse la mano e fece un passo indietro perché non voleva perdere il suo appuntamento con Ashley, che aveva una grande attrattiva su di lei; non aveva intenzione farsi sfuggire questa straordinaria opportunità e sentiva che non ne poteva farne a meno.
“Mi dispiace. Devo incontrare un’amica” disse ed aggiunse “ma se dovessi passare qui potrei incontrarti di nuovo?”
La donna guardò l’orologio e poi il corpo della ragazzina per valutarne il corpo adolescente e sensuale che aveva davanti a lei.
Lei scosse la testa con rammarico e con tono allegro aggiunse “Piccola  mia, io e alcuni amici ci incontriamo con le nostre moto all’ingresso del giardino comunale ogni domenica alle undici, prima di andare per una bella gita in campagna. Se vuoi venire fatti trovare lì e potresti venire anche tu”
Christina pensò per un secondo che il giardino non era molto lontano da casa sua e poi sospettosa chiese “Questi amici sono uomini?”
La donna sulla moto sorrise e disse “Oh no, tesoro! siamo solo ragazze” poi si chinò in avanti, le prese la mano per metterla nel cavallo dei bei pantaloncini stretti che Christina indossava, strofinò il pollice su e giù sul pube attraverso il tessuto morbido e ha aggiunse “Ti piace questo genere di cose?”
“Oh, sì!” disse Christina sotto voce mentre la donna stimolava il clitoride attraverso i pantaloncini sottili e le mutandine succinte che aveva sotto facendole venire delle sensazioni con qualcosa che non aveva mai provato prima.
La donna batté le ciglia e disse con tono improvvisamente roco ‘”Io sono la tua ragazza. Vieni là dove ti ho detto domenica prossima, questa è una promessa che ti faccio”. La voce era piena di desiderio per quel che le avrebbe fatto. Poi accelerò, mise i piedi sui pedali e si allontanò; nella sua scia un vortice di polvere e tra le gambe di Christina un delizioso brivido di anticipazione di quel che avrebbe provato.
La ragazza ebbe difficoltà a calmare la sua eccitazione sessuale durante il tragitto in autobus fino a quando incontrò Ashley.
Ashley pensò che la ragazzina era più che matura per essere sverginata da un cazzo e ricordava la sveltina di giovedì mattina dietro l’albero e si sentiva veramente giovane, calda e molto disponibile. Si era sorpresa di quanto Christina fosse desiderosa di provare il cazzo.
Arrivata a casa di Ashley, non appena fu chiusa la porta d’ingresso ed ecco che Christina iniziò a sbottonare la camicia della sua giovane amica per raggiungere le tette. Si avviarono in camera da letto armeggiando durante il percorso e poi caddero insieme sull’ ampio letto da cui in precedenza Ashley aveva tolto i suoi giocattoli sessuali, i DVD e le riviste porno, tranne la sua sottoveste nera di raso che Ashley indossò davanti alla sua giovane amichetta.
Freneticamente Christina si inginocchiò tra le gambe della donna; il contrasto tra i suoi pantaloni rosa da bambina e la biancheria nera sexy della donna la faceva sembrare ancora più giovane e seducente. L’adolescente con un rapido movimento, si tolse la maglietta liberando i piccoli seni impertinenti e quindi con un unico movimento si levò anche i pants rosa e le piccole mutandine bianche che portava sotto, sdraiandosi ed allargando le gambe tenendole spalancate.
“Ti prego scopami, con un cazzo!” ansimò nel suo stato di eccitazione.
Ashley non aveva bisogno di altro invito. Si levò la sua corta gonna bianca, il top scarlatto ed il perizoma nero che aveva indossato senza reggiseno lasciando le calze ad inguainare le gambe senza levarsi i suoi stivali bianchi preferiti. Sapeva che essere un po’ vestita era spesso un aspetto più erotico della nudità totale e gli stivali erano molto pratici per ottenere questo effetto così come mantenere la voce più sexy.
Mise una mano sotto ciascuna delle natiche di Christina e tirò il corpo della ragazza sul letto verso di lei; fu un’azione che ha ebbe l’effetto di rendere l’adolescente ancora più aperta.
Immediatamente Ashley applicò la labbra alla fessura rosa bagnata di fronte a lei ed andò con la sua lingua esperta dentro la sua giovane ninfetta.
In pochi istanti con la sua leccata ritmica provocò il movimento del bacino della ragazza che, essendo molto arrapata, andò vicina all’orgasmo.
Ashley chiese all’adolescente di raccontarle qualcosa sulle sue esperienze sessuali ma Christina era riluttante; al ché la donna disse “parla o ti lascio con la voglia in sospeso”
Allora la ragazzina rispose “Farò quello che vorrai, …..se vuoi scoparmi lo accetterò… io ormai sono la tua troietta… lo sai…?”
“Brava, questa è la risposta che mi aspettavo da te!”
Mentre dialogava Ashley le si era avvicinata da dietro e continuava a solleticarla nelle parti sessuali con una mano.
“Oooh, sì, Ashley, Ti prego, fammi godere come come hai fatto la prima volta sotto l’albero..…ti prego…. infilami la mano nella figa che è ora aperta per te….mmmmm….ssiiiiiìì oh, siiìì, così…così, continua, ti prego….”
“Sei proprio la troietta giovane che aspettavo di trovare..…godi porca, godi mentre la mia mano ti apre questa  fighetta …e mentre godi, dimmi una cosa, ma che sia la verità: chi è stato il primo a farti il culo? Non credo che non l’abbia mai fatto …… sei troppo abituata….. dimmelo o ti sgrilletto fino a domani …”
“Hai ragione Ashley …. Aaahhh siiiiìì… hai ragione, il primo a farmi il culo fu il mio primo ragazzo…a 14 anni…aaaah…oohh…..  come godo…con te….”
“Forza ! racconta, racconta, dimmi tutto …. Sei sempre stata molto libidinosa, vero? Voglio sapere tutto di te: il primo pompino, la prima scopata, la prima volta nel culo…parla che intanto ti sgrilletto…”
“Ohhh Dio….., sì, sì, continua, ti dirò tutto… si ecco toccami lì …… oh, continua! …. ”
“…la prima volta che ho fatto qualcosa con un ragazzo è stato in vacanza dai nonni….avevo 14 anni …mmmm siiiìì,…. cosììì… e fin da piccola, quando andavo in campagna con mia sorella, giocavamo con gli amichetti… ooohh, ancora, ancora così……uno di loro aveva un paio d’anni più di me e all’inizio mi aveva insegnato … ohh, siiii! …… ad andare in bicicletta e ad arrampicarmi sugli alberi…oohh che bello, siiiììì ….così ti prego Ashley…oh Dio…vengo ancora….siiiiìì…”
Ashley non si fermò e esplorò le zone intorno al sesso per provarne la sensibilità portando  Christina prossima all’orgasmo almeno quattro volte. Le ultime due volte la ragazza gridò il suo piacere battendo le braccia sul letto mentre il suo era corpo arcuato verso l’alto sostenuto dai talloni, le scapole appoggiate sul lenzuolo e la testa voltata a succhiare un braccio. Per tutto il tempo della leccata ha incoraggiato Ashley dicendo “Oh, sì! Ti prego! Di Più! Sì, sì, sì!” seguito da grida più forti “Chiavami, scopami! Dai, più forte! Chiavami più forte, fammi godere! Voglio un cazzo nella figa!”
Quando Ashley finalmente tolse le labbra dalla figa della ragazza, dopo questo primo incontro incredibilmente piacevole, si aspettava che la bella adolescente fosse sazia di sesso.
Invece Christina aveva una carica inesauribile dovuta alla sua giovane età ma anche dovuta alla voglia di Ashley e all’incontro con la motociclista che le aveva promesso di fare sesso il giorno successivo. Era ancora sdraiata con le gambe ancora divaricate, il buchetto della sua figa spalancato e grondante di-succhi dolcissimi, il volto bagnato di sudore e i capelli castani aggrovigliati e umidi quando guardò verso l’alto per vedere Ashley e le disse con calma “Chiavami con un strap-on, per favore!”
Ashley sorpresa sollevò un sopracciglio; non aveva nemmeno constatato se la ragazza fosse ancora vergine e se avesse avuto familiarità con simili oggetti che utilizzano le lesbiche, tuttavia anche se giovane la richiesta confermava il suo istinto di femmina non novizia all’amore femminile.
Ashley replicò “Sei sicura?”; nel mentre si avvicinò al suo guardaroba e Christina con un cenno preciso dell’indice scelse tra i tanti oggetti per fare sesso un strap-on di media lunghezza e circonferenza.
La scelta era ottimale essendo Christina ancora una adolescente e non aveva nessuna voglia di farle fare una brutta esperienza. Ashley tornando sul letto mentre stringeva le tre fasce che tenevano saldamente il dildo al suo posto, fu rassicurata e tranquillizzata dall’espressione del volto di Christina.
La teenager, infatti, aveva infilato due dita nella sua fighetta in modo da tenerla aperta e lubrificata.
Ashley si inginocchiò tra le magre gambe giovanili e poi si abbassò in avanti per inserire lentamente nella figa della studentessa lo strap-on che scivolò in facilmente fino a che lo stomaco poggiò il suo ventre piatto sulla pancia adolescente di Christina; il contatto suscitò ulteriori desideri libidinosi in Ashley che teneva la parte superiore del corpo sopra la ragazza sostenendosi con le braccia messe ai lati delle spalle in una posizione come per fare delle flessioni.
Guardando direttamente negli occhi lussuriosi dell’adolescente, ha poi abbassato se stessa in modo che il suo seno sodo sfiorasse quello sensibilissimo di Christina sfregando i capezzoli eretti uno contro l’altro. La studentessa lanciò un gemito, muovendo i fianchi ed aprendosi per ricevere Ashley sempre più dentro e permettendo che il dildo la penetrasse di più. Poi avvicinò le labbra a quelle di Christina per un lungo appassionato bacio con le lingue che si incrociavano nelle bocche diventate un’unica cavità.
Le natiche di Ashley si muovevano su e giù con colpi regolari potando il dildo dentro e fuori dalla figa della adolescente con velocità sempre maggiore.
Dopo un minuto o poco più, Christina sollevò le gambe fino ad avvolgerle incrociandole intorno Ashley nella parte bassa della schiena.
Con entrambe le mani saldamente tirò a se Ashley per far si che lo strap-on entrasse meglio.
Non molto tempo dopo, il corpo di Christina fu devastato da una serie incredibile di orgasmi proprio come Ashley sognava; era l’effetto dello strap-on nella figa e l’incredibile emozione di mettere un cazzo finto ma ben rigido dentro la figa di una ragazza così giovane ma così vogliosa di averne uno dentro.
Ashley ritirò il dildo e si rotolò sul letto accanto a Christina mettendo una sua mano a forma di coppa sul seno sinistro della ragazza accarezzandone dolcemente il capezzolo.
“Wow! Toccarti così è veramente bello, tesoro!” disse.
Con sua grande sorpresa l’adolescente aveva ancora voglia di essere scopata e chiedeva che lo fosse sempre di più.
Scambiarono le posizioni: ora Ashley era distesa sul letto e la studentessa su di lei a cavalcioni offrendo la sua figa alla bocca della donna perché le guardasse le intimità e le desse attenzione soprattutto con la lingua.
Dopo qualche istante si spostò verso il pube del corpo disteso di Ashley, sollevando il magro bacino sopra il strap-on, che ora era puntato verso l’alto, e si abbassò su di esso; l’effetto fu che la figa si aprì per riceverlo per un’altra monta. Una volta che fu entrato completamente, Christina si appoggiò in avanti e afferrando le tette di Ashley come se fossero il manubrio di una bicicletta e nel contempo aveva le sue tettine serrate tra le mani della donna. Con grida acute e con l’estasi della monta Christina rimbalzava su e giù come se Ashley fosse un trampolino e lei fosse una ginnasta. I suoi movimenti sul dildo erano così energici che a un certo punto per poco non cadde, ma Ashley, senza fiato e stupita, spostò rapidamente la presa dal seno di Christina per tenerla per la vita e quindi dette stabilità alla presa per dare ulteriore impulso alle spinte della ragazza verso il basso.
L’adolescente presa dal piacere era a bocca aperta “Oh! Sì!! Sì !!!” e proseguì dicendo anche parole e frasi incomprensibili mentre raggiungeva il massimo negli orgasmi sbrodando più di una volta.
Dopo questa fatica Christina voleva riposare un po’; Ashley la lasciò riprendere coscienza.
Poi decisero di andare sotto la doccia per godere nell’insaponarsi e lavarsi l’un l’altra. Inoltre Ashley cambiò il lenzuolo intriso di sudore e così anche i cuscini a cui ne aggiunse degli altri.
Si rannicchiarono insieme per delle coccole prima di tornare agli appassionati atti sessuali altre due volte nel corso della serata in modo molto più lento per far si che crescesse maggiormente l’eccitazione e la soddisfazione.
Cenarono sul letto e bevettero due bicchieri di vino a testa indossando solo reggiseno e mutandine.
Christina tenendo un bicchiere in mano frugò nel cassetto della biancheria di Ashley e fece una selezione della lingerie; scelse un reggiseno anche se anche dopo aver regolato le fettucce delle coppe del reggiseno si accorse che erano troppo grandi per lei. Dopo un ulteriore orgasmo, in cui Christina ha chiesto di essere scopata da dietro alla pecorina con strap-on, ha fatto un’altra doccia per togliere eventuali odori degli umori che colavano dalla figa e che potevano rivelare la realizzazione di un atto sessuale.
Poco prima delle 22 Ashley condusse Christina in un luogo dove si teneva una festa e dopo un rapido bacio e la promessa di trascorrere insieme il sabato, lasciò scendere dall’auto l’adolescente.
Ashley per uscire si vestì comoda, un maglietta e una gonna cortissima senza mutandine lasciando la figa nuda in modo che la sua giovane amante la potesse toccare, le sue gambe abbronzate facevano bella mostra di se, essendo molto più alta della media, il suo 1,73 le faceva due gambe lunghissime, la cascata di capelli neri che le cadevano sulle spalle ne facevano una donna fantastica.
Ashley aspettò qualche secondo prima di allontanarsi e si sgrillettò avendo indossato una minigonna eccitata dal culo impertinente della ragazza che muoveva sculettando sotto i pants rosa attillati mentre si allontanava. Poco prima di girare l’angolo, Christina si voltò e mandò un bacio in direzione della sua amata e sapeva che il suo gesto era stato visto perché i fari dell’auto lampeggiarono.
In precedenza quel pomeriggio, dopo la prima maratona di strap, mentre erano stese sul letto a parlare con le gambe avvolte intorno loro corpi nudi e le mani che a vicenda accarezzano delicatamente i seni e le fighe, Christina disse ad Ashley della ragazza motociclista spiegando il motivo per cui era così eccitata quando era arrivata li in quella casa. Ashley la immaginava con un’altra donna ed il fatto che per l’adolescente fosse una nuova esperienza mai avvenuta stimolavano la sua fantasia ed ecco che un pensiero le venne in mente. Mentre la ragazzina parlava, poggiò un gomito sul letto per sorreggere la testa e guardare in basso il corpo giovane seducente che aveva appena scopato “Ti dispiacerebbe se io venissi con voi?” aggiungendo “domenica, tu vai con la bionda, ovviamente?”
In realtà Christina era un po’ turbata per l’invito della motociclista ed era contenta che un adulto avesse potuto controllare lo svolgimento delle situazioni. Così si misero d’accordo in modo che Ashley avrebbe condotto inizialmente Christina in un centro commerciale a pochi passi da casa sua e poi sarebbero andate insieme ad incontrare la donna motociclista.
Poi il discorso cadde su altri segreti intimi.
Mentre chiacchieravano a voce bassa scambiandosi pareri e sensazioni ma anche pettegolezzi soprattutto sulle compagne di scuola di Christina, la sua amante la toccava continuamente lisciandole i capelli, toccandole le tette, i capezzoli, le gambe, le dita dei piedi, le cosce  ed entrambe i buchetti anteriore e posteriore; ciò aveva lo scopo di renderle più complici e tenerle entrambe sempre pronte ad avere altri orgasmi ed anche  farle sentire amanti lesbiche pienamente.
Per quanto riguarda l’età, l’idea che si aveva fatto Ashley era corretta nonostante lo sviluppo fisico ed il carattere ancora un po’ infantile della ragazzina, infatti Christina tra due settimane avrebbe compiuto il suo sedicesimo compleanno. Era già una lesbica convinta senza alcun desiderio per i ragazzi. I suoi genitori non sospettavano nulla, i suoi migliori amici forse avrebbero potuto intuirlo e le due ragazze che erano con lei sull’autobus, che avevano un po’ scherzato con lei e ridacchiato guardando Ashley, diversamente da Christina non erano ancora davvero sicure dei loro sentimenti e dell’orientamento sessuale. In ogni caso una solo sospettava che Christina fosse lesbica.
Ashley provocò ancora un orgasmo a Christina e lei ricambio con un urlo forte che indicava il raggiungimento pieno del piacere. Poiché la sua amante non era venuta le chiese come poteva farla venire. Ashley rispose che avrebbe gradito essere fistata.
La giovane non conosceva il termine e chiese il significato. L’amante le rispose che le sarebbe piaciuto avere dentro una o tutte e due le sue piccole mani.
“Pensi che ti farò male?”
“No! E’ bellissimo. Quando sarai più grande te lo farò provare. Ora per te ci vuole una piccola mano che io ho solo in plastica. E’ quella che hai visto nell’armadio tra i vari toys. Tu hai le mani ancora piccole e per me sono l’ideale. Sicuramente una entra l’altra non so, però ci si può provare”
“Si. Sono molto curiosa di vederti con la mia mano dentro.”
“Ora prendo del gel e me lo metto sul buchino posteriore. Vedi?” e proseguì “adesso te lo metto abbondante in una mano e muovendo le dita te lo spargi in modo che siano ben piene di gel.”
Ashley si distese sul letto con la testa sui cuscini allargò i glutei e continuò “avvicina la tua mano al mio buchetto ed infila un dito e poi gli altri lentamente. E’ così bello, sapessi!”
Christina eseguì come le aveva detto Ashley mettendo prima un dito che fece trasalire un pochino la sua amica, poi un altro mentre la guardava. Ashley iniziava a godere della penetrazione. La sua piccola amante proseguiva ruotando istintivamente la mano per aprire la figa e allo stesso tempo sfiorava il clitoride. Quando anche il quarto dito fu dentro Ashley le chiese di muovere la mano e toccarle il clitoride; godette tanto ed era prossima a venire ma non lo voleva e chiese che la giovane proseguisse così.
“Ora guarda come sono ben larga, tesoro. Prova a mettere anche il pollice dentro di me”
Christina guardava stupita e attonita. Mai avrebbe immaginato una pratica sessuale simile e tanto meno di poterla fare. Aveva sentito parlare dagli amiche e dalle amiche di cazzi grandi ma al punto di avere le dimensioni di una mano proprio non ci aveva pensato.
La giovane prese coraggio e inserì il pollice tra le altre quattro dita che erano già state dentro Ashley. Mosse la mano molto lentamente pensando di fare male alla sua amante ma lei era già presa dalla lussuria di essere penetrata dalla mano di una giovane ragazza concretizzando un sogno mai realizzato.
Christina fece entrare le dita ma si fermo quando le nocche delle dita dilatarono la figa a dismisura. “Ti faccio male?”
“No, tesoro! Continua, aprimi ancora. Mi piace moltissimo. Sei dolcissima. Che bello! Mi sento piena e larga. Mi stai aprendo come farebbe un cazzo grosso. … oohhh!… mi stai chiavando ….. ssiiiiihhhh! Che bello! Sei bravissima.”
“Mi piaci anche tu” disse Christina guardandola negli occhi ed avvicinandosi a baciarla carica di libidine.
“Ora spingi la tua manina dentro, ti prego! Ti farò vedere come godo”
Christina molto lentamente guardando Ashley e la soprattutto la sua figa mosse la mano dentro la vagina che si allargò ancora mostrando in tutta la sua bellezza il clitoride. La mano entrò ed appena fu dentro la figa si richiuse sul polso.
La ragazza era non poco attonita e teneva la mano ferma per paura di causare ferite alla sua amante.
“Ora muovila piano e poi sempre di più dentro e fuori. Mi sto sciogliendo. Si vede?”
Ashley aveva le gambe piegate per sollevare il bacino e offriva la sua figa alla ragazzina, la testa era sul cuscino e quando le sensazioni che provenivano dalla zona vaginale erano forti si dimenava con piacere davanti agli occhi della sua piccola amante.
Era contenta che Christina la stesse fistando. Il suo sogno di essere fistata da una ragazza giovanissima si era realizzato. Ora erano due lesbiche in tutto e per tutto.
La mano entrava ed usciva portando la donna all’estasi in balia della più profonda lussuria.
“Ti prego continua. E’ bellissimo. Sei stupenda! Ora se vuoi che venga piega le dita dentro di me e muovi la mano andando dentro e fuori ed anche ruotandola”
Ashley sbrodava moltissimo e la mano di Christina era molto lubrificata dai succhi vaginali che profumavano l’ambiente e arrapavano anche la giovane femmina che aveva la fighetta bagnata.
Ashley si dimenava scuotendo la testa ed incitando la giovane, si succhiava il braccio ed aveva gli occhi chiusi. Improvvisamente sollevò il bacino puntando le gambe sul letto ed esplose in un orgasmo lungo e profondo che la scosse in tutto il corpo.
Christina per un attimo si spaventò ma senza chiedere niente proseguì nella sua azione vedendo che il piacere di Ashley era enorme. Si baciarono a lungo scambiandosi i respiri nelle rispettive bocche in modo che le urla di piacere godimento di Ashley si smorzassero nella bocca della sua piccola amante.
Passato l’acme Ashley si ridistese sul letto e volle che la ragazzina tenesse la mano dentro di lei ancora un po’ “Te lo dico io quando togliere la mano. Ora lasciala dentro. Ti voglio sentire ancora”
Quando Ashley si riprese un po’ guidò Christina nella fuori uscita della mano dalla figa e si baciarono ancora.
Ashley leccò la piccola mano e invitò anche Christina a partecipare a quella leccata che trovo assai piacevole.
Anche Christina ebbe i suoi orgasmi e sbrodò due volte sotto le slinguate di e le dita di Ashley che le fece conoscere il piacere di avere i capezzoli succhiati teneramente durante un ditalino.

La Domenica mattina prima delle 11, Ashley e la teenager arrivarono al parcheggio del grande parco della città. Non c’era molta gente e gli alberi che ombreggiavano il parcheggio creavano molte zone appartate ombrose.
In lontananza hanno visto i luccichii e le forme di alcune potenti moto. Ashley parcheggiò la sua auto ed entrambe si avviarono verso quei bagliori.
Ashley deliberatamente lasciò che Christina prendesse l’iniziativa.
Entrambe si vestirono in modo che fossero sessualmente attraenti; Christina decise di vestirsi come il giorno in cui incontrò la motociclista per essere sicura che la riconoscesse ma aveva messo ai piedi un paio di stivali bianchi, inoltre aveva pensato di abbinare qualcosa di apparentemente più modesto rispetto al quel giorno ma in realtà ancora più sexy: una maglia aderente con maniche lunghe con un giro-collo a costine in lana d’agnello sottile che fasciava i suoi contorni senza lasciare niente all’immaginazione. Ciò consentiva di non indossare reggiseno e far si che il rigonfiamento delle tettine di Christina e loro capezzoli appuntiti fossero molto evidenti. L’adolescente indossava occhiali da sole, i suoi bei capelli lunghi erano tirati indietro e tenuti da un cerchietto fermacapelli rosa di plastica che accentuava ancora di più la sua aria dolce e innocente.
Il look di Ashley era volutamente più maturo per indicare in modo inequivocabile la sua disponibilità a fare sesso. Anche lei portava stivali ma neri, i suoi preferiti, e la minigonna stretta realizzata in tessuto elasticizzato nero con una spaccatura mostrava una lunga coscia. Con un semplice sguardo si poteva notare l’assenza di slip e quindi dedurre che era nuda sotto la minigonna. Nella parte superiore indossava un top rosso legato dietro il collo che lasciava vedere chiaramente in modo sexy le stringhe del reggiseno nero che garantivano il sostegno alle mammelle e le sollevavano in modo che fossero sfacciatamente visibili e catturassero l’attenzione con effetto push up. Una giacca nascondeva un po’ il seno ma bastava poco per aprirla e mostrare la sua femminilità.
La donna e la ragazza all’arrivo videro  otto moto ma solo una dozzina di donne girare intorno a loro oppure sedute sulle selle o in piedi a parlare; era chiaro che non tutte avevano un partner con loro. La conversazione del gruppo si fermò quando l’adolescente e Ashley si avvicinarono.
Christina notò immediatamente la motociclista bionda che in quel momento era seduta sulla sua moto con la schiena verso di loro e che sentendola arrivare si voltò verso di lei. Sul suo viso comparve un sorriso di benvenuto nel vedere la bella studentessa, anche se lei era accompagnata pochi passi più indietro da una bella donna. Concentrò il suo sguardo su Christina e disse “Beh! sono contenta che sia venuta, bella! Ti dirò che ieri ti ho pensato almeno un paio di volte” lasciando capire che il pensiero era andato a afre sesso con lei. Christina velocemente pensò se l’avesse pensata facendo sesso..
Un paio di donne che erano li vicino ridevano al sentire quelle parole una disse “Esatto. Ti ha pensato!” mentre un’altra con un gesto esplicito mimava l’azione di un vibratore che entrava ed usciva dalla figa.
Christina arrossì e poi chiese “Spero che non ti dispiaccia se ho portato un amica?”
“Niente affatto” rispose prontamente la motociclista bionda “Il nostro motto è: più siamo meglio è!”.
Poi ha lanciato uno sguardo indagatore su Ashley la quale nel mentre si tolse la giacca di pelle dalle spalle, accentuando i movimenti per mostrare il suo corpo e soprattutto la forma del suo seno. La motociclista bionda non era la sola che valutava la silhouette che aveva davanti e dimostrarono il loro apprezzamento fischiando. La motociclista annuì ancora una volta in segno di accordo con le amiche e poi sorrise a Christina invitandola con gesto di mano a salire sul sellino della moto.
L’adolescente praticamente balzò sulla sella senza esitazione, forse già abituata a farlo con gli amici. La bionda poi tese la mano ad Ashley e si presentò come Jacqui “Sono sicura che entrambe avrete un sacco di corteggiatori in giro, tesoro!” ha detto “La nostra regola è di non avere accoppiamenti permanenti ma casuali in modo che si abbia solo un impegno non duraturo”.
Ashley annuì per accettazione e comprensione del messaggio guardandosi intorno.
Quattro delle moto avevano un paio di persone vicino e le altre avevano solo una pilota ciascuno. Una di queste fece un cenno verso Ashley che rispose volentieri; era una donna dalla pelle scura che si incamminò verso di lei. Si vedeva chiaramente che era una delle più anziane del gruppo, la più alta e la più grossa tra tutte. Indossava stivali di pelle che arrivavano a metà coscia e poi un incredibile piccola minigonna nera, se così si poteva chiamare, al punto da lasciar vedere il suo cavallo. La sua giacca di pelle aveva la parte superiore floscia che lasciava esposte le dolci punte color cioccolato dei capezzoli delle sorprendenti mammelle mature che indicavano chiaramente che non indossava reggiseno.
Questa visione lasciò Ashley senza respiro rimanendo incantata dal cenno dell’indice che la puntava come prescelta, dal luccichio particolare degli occhi scuri della donna ed anche dal suo portamento. Davanti ad Ashley sembrava una dea nera.
In quel momento Jacqui gridò “Pronte per andare, ragazze?” e le altre a quell’invito salirono sulle moto ed accesero i motori.
Christina sussurrò a Jacqui un po’ nervosamente “Non sono mai stata su una grande moto prima d’ora dove devo aggrapparmi?”
Jacqui la guardò da sopra la spalla con occhi dolci e rispose “Dove vuoi, tesoro!”
Christina mise le mani sui fianchi di Jacqui e poi si rese conto ce ne sarebbero stati altri più interessanti. Si accoccolò in avanti in modo che il suo torace premesse  sulla schiena della motociclista mettendo le mani sotto la giacca di pelle di Jacqui andando a toccare ciò che aveva intravisto il giorni precedenti; sotto la giacca la donna era nuda e Christine facendo le fusa posò le mani intorno ai formosi seni e cominciò a massaggiare delicatamente i capezzoli.
Sull’altra moto, la donna negra guardò negli occhi Ashley e semplicemente disse “Ciao, sono Belinda”
Ashley annuì e pronunciò il suo nome avendo in cambio un breve ma folgorante sorriso.
Come Belinda salì sulla moto la gonna incredibilmente corta per un momento si sollevò totalmente e ad Ashley fu offerto un assaggio con una visione di figa nuda di colore scuro come fosse molto abbronzata
Ashley nel sedersi sulla moto e facendo scorrere le mani ai lati della figura di fronte a lei per sorreggersi, fece una scoperta simile a quella di Christina; infatti, anche se non era una abitudine, la maggior parte delle motocicliste non indossavano nulla sotto la giacca e molto spesso erano senza mutandine per godere meglio la sensazione diretta del vento sulla loro fighe durante la guida che generava una sensazione molto eccitante. Ashley assaporò la piacevole sensazione di afferrare le mammelle mature e  pesanti della donna nera mentre il gruppo di motocicliste si avviava verso la destinazione.
Per circa trenta minuti fecero una bella corsa fuori città, sulle colline circostanti e nei boschi.
Dopo un po’ di chilometri spensero i motori delle moto e si fermarono in una strada di campagna che si inoltrava in una fitta pineta in leggera salita. Fecero una salita arrivando sulla cima della collina  ed improvvisamente apparvero un prato circondato da alberi in cima a una collina con una vista che spaziava da sud e ad ovest. Il prato era coronato da fiori selvatici e dall’altra parte, vicino alla foresta, c’era una casetta di legno che sembrava vecchio rifugio.
Jacqui disse che apparteneva alla sua famiglia da generazioni ed attualmente era di proprietà di sua zia, una zitella di 50 anni che era stata costretta a nascondere il suo lesbismo per la maggior parte della sua vita, approvava lo stile di vita della nipote preferita ed era felice che lei e le sue amiche usassero questo casolare come un luogo d’incontro ogni volta che volevano.
Le ragazze del gruppo tolsero dalle borse laterali e anche da quelle sul dorso delle loro moto, panini e frutta mentre in casa c’erano già le bevande fresche.
Stesero molte grandi coperte sull’erba per un picnic e godersi del caldo sole di giugno. Molte delle donne si tolsero le giacche di pelle e restarono in topless e alcune tolsero gli altri indumenti restando solo in reggiseno e mutandine o, in qualche caso, solo con un succinto perizoma.
Christina decise di rimanere di rimanere vestita con i suoi pants rosa perché si era accorta che Jacqui la stava guardando insistentemente. Nel frattempo, Belinda aveva tolto la giacca ad Ashley e ammirava la sua figura ed accarezzava il reggiseno facendo scorrere dolcemente la mano sopra i vestiti senza toglierli. Il suono della risata infantile e felice di Christine echeggiò nel prato così come le altre bikers e le loro amiche mentre si godevano un pranzo al sacco.
Dopo aver mangiato ogni coppia prese una coperta senza allontanarsi molto tra di loro. Jacqui prese Christina per la mano dicendo con tono roco e pieno di voglie “Ti voglio, bambina mia. Dio, quanto ti voglio!”
Christina batté le ciglia guardandola vezzosamente e timidamente chiese “sei sicura … veramente?”
“Vorrei sentire le tue mani su di me” rispose Jacqui mentre si slacciava i suoi pantaloni di pelle, tirando giù la cerniera e ha mostrato il suo perizoma a stringhe nero, prese la piccola mano della fanciulla per metterla in basso all’interno del perizoma stesso. Era un chiaro segno che voleva fare sesso con lei e che la desiderava molto ed allo steso tempo voleva sedurla.
Christina emise un suono di apprezzamento che indicava eccitazione mentre le sue dita incontrarono la figa di Jacqui morbida, calda, umida, aperta ed invitante.
Jacqui prese per mano la giovane studentessa facendola inginocchiare sulla coperta alla sua altezza per un lungo bacio lussurioso, successivamente la sua bocca si mosse verso il basso per andare sulle piccole e tenere tette di Cristina, mentre la mano era già al cavallo dei pants che erano così stretti che le labbra e la fessura della sua figa erano visibili attraverso il sottile tessuto elastico.
Belinda e Ashley avevano già cominciato baciarsi agendo con le mani sui loro capezzoli.
Non molto dopo Belinda prese la sua coperta e la mise affianco di quella di Jacqui sovrapponendola leggermente e ha esortato Ashley ad avvicinarsi ed a stendersi sulla schiena al fianco di Christina.
Belinda spogliò la giovane donna mentre Jacqui contemporaneamente spogliò la bella studentessa togliendo il maglione da sopra la testa e poi il succinto pantalone rosa lungo facendolo scorrere lungo le gambe baciandola e respirando profondamente i profumi emanati dalla pelle.
In poco tempo le due ospiti erano nude a parte gli stivali neri lucidi di Ashley.
Sia Ashley che Christina si scambiarono uno sguardo d’intesa e allungarono la mano per tenersi reciprocamente guardando con piacere come su di loro Jacqui e Belinda si baciavano sensualmente e si spogliavano l’un l’altra fino a quando alle due motocicliste restarono anche loro nude.
Con un movimento unisono come in una coreografia, le donne si inginocchiarono tra le gambe divaricate delle loro nuove amanti accarezzando il seno e prendendo i capezzoli in bocca come a rosicchiarli, al ché quasi contemporaneamente Ashley e Christina emisero un profondo gemito e aprirono le gambe ancora di più.
Le bikers non avevano certo bisogno di un invito per passare le loro lingue sulle tette delle femmine sotto di loro e portandole in basso sotto l’ombelico andarono a leccare la parte superiore delle fessure. Christina e Ashley restando distese erano senza fiato, ansimavano e mugolavano stringendosi di più la mano.
Jacqui e Belinda si dedicarono a passare con insistenza la lingua nella figa delle due femmine distese dimostrando le loro notevoli abilità ed esperienza su quelle vagine invitanti che erano aperte di fronte a loro con le labbra depilate e lisce come i petali di fiori. Nel giro di pochi istanti, sia Christina e Ashley, davano sfogo ai loro gemiti fremendo, inarcandosi, sollevando le spalle da terra e con le mani stringendo convulsamente la coperta per offrirsi al meglio; non tardarono ad esplodere entrambe in un orgasmo.
Dopo che l’adolescente e la giovane donna si placarono ansimando pesantemente, assunsero la posizione a pecorina sollevando i loro glutei in aria agitandoli in modo volutamente allettante.
Guardandosi alle loro spalle, videro Jacqui completamente nuda.
Belinda, sorridendo maliziosamente, alla vista dei fianchi e glutei succulenti di Ashley, tolse la sua micro gonna.
Entrambe le bikers indossarono uno-strap-on e alla vista di questi oggetti per scopare Christina e Ashley ebbero un brivido di anticipazione al piacere; si guardarono l’un l’altra per confermare implicitamente la gioia nel riceverlo come avevano fatto il giorno prima, sorrisero alle loro amiche e nuovamente allungarono la mano per stringersela e tenersi per mano durante l’accoppiamento.
Nel giro di pochi secondi, erano entrambe penetrate profondamente e venivano cavalcate come se le biker fossero fantini in una gara ippica; in questo caso, lo scopo non era un traguardo, ma l’obiettivo era che la giovane donna potesse venire il più presto e il più a lungo possibile.
Belinda conosceva un paio di trucchi e, come lei ebbe a muoversi dentro e fuori dalla vagina di Ashley, iniziò a dare colpi con il palmo della mano alternando la natica destra a quella sinistra, inoltre aveva anche la possibilità di tenere saldamente le succose tette di Ashley usandole come il manubrio di una moto.
Christina teneva gli occhi chiusi ed emetteva dei sibili tra i denti tenendo con il viso premuto sulla coperta; Jacqui per un secondo si fermò e tenendo il dildo dentro passò le unghie lungo la schiena della bella adolescente andando dal collo fino ai suoi glutei in modo da lasciare una profonda traccia di rosso senza ferire la pelle. Quando le dita di Jacqui raggiunsero la loro destinazione trovarono la figa di Christina bene aperta e umida; allora decise di infilare il dildo ancora più profondamente.
Christina lanciò un grido acuto, tutto il suo corpo oscillò e vibrò come sottoposta a scariche elettriche e poi si accasciò stordita.
Altrettanto faceva Belinda e tale era la sua forza e la sua destrezza che la ben più esperta Ashley era come argilla nelle sue mani e mostrava meno autocontrollo dell’adolescente che si trovava accanto a lei; infatti miagolò dolcemente quando l’asta di plastica entrava e usciva da lei sotto le spinte del bacino di Belinda.
Al momento dell’orgasmo Ashley si muoveva per terra con le gambe oscenamente aperte, sorridendo ed ansimando per respirare; guardava Christina divaricata e penetrata a cui sorrise affettuosamente avvicinandosi alla sua bocca, leccando le sue labbra ed anche baciandola.
Christina sorrise soddisfatta.
Jacqui e Belinda vennero ripetutamente con grande soddisfazione insieme alle nuove ospiti ma non erano ancora soddisfatte; pertanto chiesero alle loro ospiti che cosa volessero fare con loro: la scelta di Christina era per un lento e amorevole 69 con Jacqui sdraiata su di lei e la bionda fu più che felice del desiderio espresso dalla sua bella giovane conquista.
Ashley ebbe un improvviso aumento di libidine: non poteva resistere alla possibilità di scopare la sua amica con uno strap-on ma voleva che Belinda poggiasse la schiena a terra tenendo le gambe divaricate e sollevate in modo che Ashley potesse vedere il suo volto e afferrare le sue tette mentre lei la scopava.
Per i successivi venti minuti si sentivano suoni mescolati a sussulti, grugniti, gemiti e il grida di orgasmi delle bikers che dimostravano di essere felici di ricevere lo stesso piacere che avevano dato.
In seguito, tutti e quattro le femmine si posizionano insieme creando un mucchio caldo e amorevole, accarezzando e baciando l’un l’altra fino a quando l’aria del pomeriggio iniziò a raffreddarsi. Poi andarono all’interno della casetta di legno aspettando il loro turno per utilizzare il bagno con doccia che la zia di Jacqui fece costruire in modo  notevolmente ampio per essere abbastanza spaziosa per molte persone affinché si divertissero insieme. Cosa che avvenne.

In tarda serata le donne tornarono in città sulle moto con un po’ con cautela essendo le loro fighe e culi doloranti per le penetrazioni ripetute; andarono dove era parcheggiata l’auto di Ashley. All’arrivo Ashley scese dalla moto di Belinda ed ebbe una certa riluttanza a ritirare le mani da sotto giacca di pelle della procace donna dove aveva agito come un reggiseno umano tenendo le tette tra le mani per tutta la strada come fossero delle coppe.
Ashley rimase un attimo a guardare negli occhi di Belinda e la donna nera ricambiò lo sguardo fissandola negli occhi in modo serio e riflessivo. Ashley si sporse in avanti per baciare la motociclista delicatamente sulle labbra e dopo aver incrociato le lingue disse con un tono incerto della sua voce “Alla prossima volta, allora …” aggiungendo con timidezza insolita “se lo vuoi”
La frase fu seguita da un sorriso che curvò le sue labbra indicante il desiderio che ciò avvenisse.
A Belinda parve che non ci fosse alcun dubbio sulla sua sincerità ed allora attirò Ashley tra le sue braccia lasciando che una mano andasse sotto la gonna ad accarezzare la figa nuda.
“Oh, sì!” rispose Belinda, “lo desidero molto”. Poi prese un pezzo di carta dalla tasca della sua giacca e lo mise nel palmo della mano di Ashley. Belinda accelerò il motore della sua moto, mise il suo piede sul pedale posteriore pronta ad inserire la marcia della sua moto e a bassa voce, ma chiaramente, disse “Chiamami. Possiamo farlo insieme durante la settimana, se ti va”
Poi si allontanò.
“Lo farò” gridò Ashley verso la donna nera che si allontanava “Oh, si! Lo puoi scommettere, tesoro, lo farò!”
Si voltò e vide che Christina stava salutando Jacqui con un altrettanto lungo e affettuoso saluto e notò con un sorriso che la motociclista bionda aveva il palmo della mano nel cavallo dei succinti pantaloni rosa di Christina sfregandolo ossessivamente , poi anche lei partì lasciando un silenzio improvviso nel parcheggio deserto.
L’unica parola per descrivere la bella adolescente era ‘radiante’.
Christina brillava di piacere e soddisfazione che si aggiungevano alla sua naturale grazia giovanile e alla vitalità. Mentre andavano verso casa, la ragazza guardò Ashley con gli occhi lucidi, facendo scivolare una mano sulla coscia per spingere verso l’alto corta minigonna nera e toccare le labbra gonfie della figa “E’ stato bello questo fine settimana, Ashley, non so come ringraziarti abbastanza!”
“Vorrei ringraziarti anche io” rispose Ashley con un sorriso “sei stata tu che hai trovato Jacqui e ci siamo divertite tanto oggi! Grazie per avermi voluto con te”
Christina sorrise di rimando e poi disse con sincerità “Non sarebbe stato lo stesso senza di te. In realtà, penso che avrei avuto paura ad andarci da sola”
Ashley riportò Christina vicino alla sua casa, parcheggiando l’auto sotto un albero e la guardò.
Ashley mise una mano dentro il microscopico hot pant rosa e per un attimo baciò la giovane ragazza con affetto prima di chiedere “Così, quando posso rivederti?”
Ashley era entusiasta, ma non era del tutto sicura se Christina volesse ripetere incontri simili e temeva che la sua speranza andasse delusa. Sorrise con piacere mentre guardava la splendida diciottenne pregando le dee lesbiche che il suo desiderio si avverasse.
Si misero d’accordo per vedersi il mercoledì successivo. – Ashley avrebbe fatto delle ore di lavoro straordinario tra Lunedi e Martedì per poi lasciare a metà pomeriggio del mercoledì. Avrebbe incontrato Christina in un luogo già stabilito un po’ lontano dal liceo per non dare nell’occhio e poi sulla sua auto sarebbero andate a casa che era diventata la loro alcova.
Così iniziarono gli  incontri settimanali ed anche i week-end successivi.
Christina andava casa di Ashley il mercoledì pomeriggio e il sabato pomeriggio fino alla notte; la domenica, con Ashley, andavano nel luogo di incontro delle bikers e trascorrevano tutta la giornata con loro. Christina volle fare più esperienze possibili scopando con tutte le donne in tempi diversi.
Ashley, invece, quasi sempre andava a sedersi sulla moto di Belinda. In realtà era chiaro che si stva aformando una coppia; lo dimostrava il fatto che in genere si incontravano a casa di Ashley più volte durante la settimana e a volte si accoppiavano stando sul letto insieme durante la notte e talvolta c’era anche Jacqui.
Dopo un po’, talvolta un’altra persona assisteva in esclusiva alle pratiche sessuali con Belinda era Christina e Ashley non invidiava la sua dolce giovane amante anche se condividevano il superbo seno di Belinda nonché le competenze in amore di quest’ultima.
All’inizio dell’anno seguente, dopo averne parlato, Ashley e Belinda misero in comune le loro risorse e trovarono un appartamento  più grande e più centrale e acquistandolo insieme.
Durante la ricerca Ashley ebbe un avventura con una promoter di abitazioni.
Un giorno si presentò sul luogo dell’incontro e con 5 minuti di ritardo si presenta una donna sulla cinquantina scarsa con un bel fisico, ben curata, bei vestiti, trucco, unghie curatissime e tutto il resto. Li per li Ashley non pensa che ci fosse nulla di malizioso.
Insieme alla donna Ashley visita l’appartamento ma non le piace. La signora le fa molte domande sui gusti e sulla vita di coppia. Li Ashley non può fare a meno di dire che convive con un’altra donna e che si reputano entrambe lesbiche. Le domande erano orientate per sapere se ha altre abitazioni possono interessare.
Mentre discutono, sorridono, chiacchierano del più e del meno. La signora è molto educata ed ha uno sguardo accattivante. Quando si dirigono verso l’uscita Ashley non può non notare il suo ancheggiare, la sua gonna che delinea le curve ed il sedere ben modellato subito sotto la giacca corta.
Si salutano e mi promette di sentirsi presto.
Passano i giorni e la settimana dopo la stessa agenzia la chiama per fissare un’altra visita.
All’appuntamento Ashley arriva in orario ed aspetta 5 minuti, 10 minuti, 15 minuti. Vede finalmente arrivare la stessa donna che parcheggia e scende dall’auto. È lei, la stessa donna dell’incontro precedente sempre ben curata ma con un look diverso. Indossa una giacchetta come l’altra volta ma sotto ha una camicetta nera quasi trasparente con un’ampissima scollatura. Ma quello che Ashley nota di più sono i pantaloni: bianchi ed attillatissimi. Non può far altro che guardarla mentre viene verso di lei e Ashley scende con lo sguardo fino alle scarpe elegantissime con tacco a spillo altissimo.
Dentro di lei pensa “Che figa dovevi essere da giovane”
Dopo i saluti le due donne si avviano verso l’appartamento da visitare. La donna dell’agenzia la precede e Ashley non fa altro che guardarle il sedere che calamita il suo sguardo.
Entrano e la donna appoggia la sua cartellina all’ingresso e fanno il giro dell’appartamento. Ashley è contenta della proposta che sembra essere interessante perciò discutono dei dettagli. Finito il giro, vanno in soggiorno, dove, essendo l’appartamento vuoto, c’era solo la penisola della cucina dove appoggiarsi e parlare.
Mentre discutono Ashley nota che la signora si sporge verso di lei, ammicca ai suoi commenti e sorride lievemente. Ashley la asseconda. Ad un certo punto si toglie la giacca e si lascia ammirare la camicetta nera trasparente sulle braccia e sulla scollatura ampia. Il reggiseno nero è ben in vista.
Ashley non può far altro che ammirare e dentro di se pensa “ma non è che mi sta provocando?”
Sembra un’idea strana e malsana e quindi Ashley smette subito di pensarci mentre vanno avanti nella discussione.
Ashley era tanto ammaliata dalla donna che non sa quando questa si mise a girare intorno alla penisola, ancheggiando e sfacendo sbattere con cadenza regolare i tacchi. Il rumore dei tacchi sul pavimento le entra nella testa.
Mentre la donna fa il giro la guarda dicendo “allora l’appartamento ti piace, la superficie va bene….” e continua a girare fissandola negli occhi.
Mentre gira ed ancheggia la giovane donna guarda di nuovo il pantalone bianco e le viene in mente un detto americano “fuck me pants” che significa che una donna si mette dei pantaloni bianchi aderenti e scarpe col tacco quando è in cerca di fare sesso.
Ashley pensò ad una provocazione e fu impacciata da quello sguardo fisso su di lei.
La donna si avvicina e lei si irrigidisce non aspettandosi un comportamento di tal genere pensando che è pur sempre una donna adulta.
Ora è di fronte a lei, continua a parlare dell’appartamento, le si rivolge chiamandomi signora “allora signora …. cosa facciamo. Le piace? O vogliamo vedere altro?”
Una sua mano le sfiora la coscia e sembra che in Ashley si sia scatenato il terremoto ma non si sbilancia temendo una figuraccia. Forse è tutta una immaginazione.
Ma poco dopo sente una mano della donna sfiorarle la coscia e salire delicatamente.
Resta immobile.
La sua mano la accarezza vicino la cintura. La fissa. La donna con i tacchi è quasi più alta di lei.
Si, ora viene fuori la natura lesbica di Ashley che si sporge verso di lei, apre le labbra e la bacia.
La lingua morbida della dona si muove dentro la sua bocca. Le mette la mano fra i capelli e si baciano con foga, si stacca, la fissa mentre le slaccia la cintura, apre i pantaloni e li abbassa per mettere una mano dentro gli slip e fare sue e giù delicatamente un paio di volte. Ashley va a baciarla ma lei si tira indietro sorridendo.
Si abbassa e appiccica la bocca al sesso di Ashley che rimane più che sorpresa: le sta facendo una leccata di clitoride inaspettata.
È bravissima. Alterna sega e pompa.
Ashley sta sbrodando e vuole prolungare il suo godimento. Vorrebbe un cazzo durissimo nella figa come il dildo che Belinda usa con lei.
Ashley fa alzare la donna, la gira e la fa poggiare sulla penisola e si appoggia spingendo sul suo sedere, stringendola per i fianchi.
Lei si strofina con fare molto sensuale.
Il viso della donna più giovane è tra i suoi capelli.
Sbottona i pantaloni, li abbassa e ammira il suo intimo di classe a cui non è abituato e le accarezza il sedere.
La donna la spinge indietro e si sfila i pantaloni.
Con un balzo si siede sulla penisola e tira Ashley verso di lei baciandola ed afferrandola per il sedere. Poi solleva le gambe e porge la sua figa, ancora nascosta dal micro perizoma.
Ashley scosta l tassello e affonda la lingua piano piano.
Nell’ambiente si sente il suo gemito di piacere e chiaramente “scopami”
Ashley estrae un dildo dalla borsa ed inizia a scopare la donna muovendolo avanti ed indietro al meglio che può.
La donna la incita di metterlo dentro fino in fondo e lei esegue, si ferma e poi riparte.
Il ritmo sale e la giovane sente che l’altra si eccita sempre di più.
Ashley è già al limite e si muove con moderazione per evitare di venire.
La donna sul piano di cucina si porta la mano sul clitoride e chinata con la testa all’indietro inizia a masturbarsi, i suoi muscoli si irrigidiscono ed i suoi gemiti aumentano di frequenza.
Ashley la penetra con forza e la donna sta per venire ed lei sono pronto a raccogliere i succhi.
La sente, arriva all’orgasmo con urla soffocate ed anche la giovane lesbica viene.
Seguono ancora qualche respiro profondo poi si staccano e si ricompongono.
Mentre si avviano all’uscita, Ashley parla dell’appartamento e la donna risponde: “Se le piace, parli con la segretaria all’agenzia. Noi abbiamo finito. Le auguro una buona giornata.”
La giovane la guarda allontanarsi ancheggiando alla stessa maniera di come è arrivata e non si videro più l’appartamento fu acquistato.
Il giorno in cui si trasferirono, la prima visita la fece Christina e con lei battezzarono il loro nuovo grande letto matrimoniale con un trio.
In seguito Christina fu la loro visitatrice più assidua.

Leave a Reply