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Racconti Erotici Lesbo

confessioni

By 5 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

– Ok, grazie Flo, ti aspetto.
Riattaccò il telefono, era la sua amica Floriana che gentilmente si era offerta di venirle a fare un’iniezione a casa sua. Avere la febbre in agosto non era il massimo, in più sia il suo medico curante sia l’amica infermiera erano in ferie. Si era dovuta fidare del medico sostituto, che le aveva prescritto due iniezioni, una di antibiotico e una di vitamina.
Per fortuna in quel periodo era a Bologna anche la sua amica Floriana, che avendo il pomeriggio libero si offrì volontaria per comprare il necessario, e per farle le iniezioni.
La attese sul divano, guardando la tv, col pensiero già rivolto all’idea di dover subire due iniezioni.
Passò un’oretta, poi finalmente suonarono alla porta.
Salì l’amica e dopo due chiacchiere su altri argomenti, Francesca fece caso che nella busta della farmacia non c’erano solo le iniezioni ma anche altro.
– Cos’hai comprato oltre alle iniezioni?
– Altre cose per me’
Rispose per farla breve.
Ma Francesca non poté fare a meno di sbirciare nella busta.
Oltre alle immaginate iniezioni trovò anche un’altra confezione e un lungo tubo bianco, simile a quelli usati per le lavande vaginali, ma più lungo e più largo.
– Ma è una clistere?!
– Già ‘
– Cosa te ne fai??
– Ogni tanto ne ho bisogno’ e quello che avevo a casa ormai era vecchio!
– E te lo fai da sola?
– Dipende’
– – A volte sola, ma comunque è preferibile farselo fare da altri.
– Ma non ti fa male? è enorme!
– Nooo, sarà qualche centimetro, se sei ben lubrificata non lo senti nemmeno.

Francesca non era comunque molto convinta, ma Floriana cambiò discorso.

– Fra, iniziamo, così ci togliamo subito il dente!
– Va bene, inizia pure a preparare le iniezioni.
Così fece, mentre Francesca continuava a stare seduta sul divano, Floriana si avvicinò al tavolo della cucina e iniziò a preparare il tutto.
Scartò la prima siringa e prese la fialetta dell’antibiotico, era un bicomponente, con un semplice gesto ruppe la fialetta e iniziò ad aspirare il liquido trasparente.
– Spogliati pure Fra, io faccio presto!
L’amica, già leggermente nervosa, si alzò in piedi e con un unico movimento si calò i pantaloni corti del pigiama e il tanga lilla che portava sotto, scoprendo così il suo sedere leggermente abbondante e la sua passerina completamente depilata.
Si sdraiò così sul divano, rimanendo ferma, con le mani sotto al mento, lo sguardo rivolto fuori dalla finestra e il culo in bella vista.

Floriana aveva ormai finito. Dopo aver mischiato i due componenti e aspirato nuovamente l’abbondante quantità di medicinale, stava, come di norma togliendo l’aria dalla siringa, facendo fuoriuscire alcune gocce dall’ago.
Come le aveva insegnato l’amica Viola aveva comprato delle siringhe particolari con l’ago particolarmente lungo e spesso, per fare in modo che il liquido abbondante e leggermente viscoso penetrasse meglio.
Anche in più in farmacia alla richiesta della diaminocillina gliel’avevano proprio consigliate, essendo questo un medicinale particolarmente doloroso, un ago grande era perfetto per una migliore distribuzione del liquido.
Per fortuna Francesca non fece subito caso alle dimensioni di quell’ago.

Floriana posò la siringa chiusa col cappuccio e versò un po’di alcol su un batuffolo di cotone. L’odore fece ulteriormente irrigidire Francesca, che ancora non immaginava cosa sarebbe accaduto di lì a breve.
Floriana si avvicinò all’amica stesa sul divano. Nella mano destra la siringa e nell’altra il cotone.
– Adesso rilassa il sedere.
Disse Floriana, con voce gentile e rassicurante.
Francesca girò leggermente lo sguardo come per annuire alle parole dell’amica, ma non poté fare a meno di notare quella siringa.
– Ma perché quell’ago così grande? Mi farà malissimo!
Disse con sguardo terrorizzato.
Ma Floriana riuscì a tenere la situazione sotto controllo.
– Tranquilla!
– – Il liquido è un po’ denso e deve penetrare un po’ in profondità.
– – – Se rimani ferma e rilassata ti darà poco fastidio.
Acconsentì col capo. E tornò a stendersi con le mani incrociate sotto al mento, cercando di rilassare il più possibile i muscoli del sedere.
Floriana iniziò a massaggiarle energicamente il gluteo sinistro.
– Fai un bel respiro’
E piantò con decisione l’ago nella carne, la natica ebbe un leggero movimento.
– AAHH, fai piano, fa male!
– Stai tranquilla, ferma e rilassata, adesso inizio a iniettare il liquido.
Iniziò a premere sullo stantuffo.
Francesca sentì andare a fuoco il sedere. Provò di resistere qualche secondo, appoggiando la fronte sul bracciolo e stringendo i pugni, ma iniziarono a uscirle subito i primi lacrimoni.
– AIHA AAHHH, BASTA BASTA BRUCIA!
– Resisti ancora qualche secondo!
La incoraggiò l’amica, che pensò anche di aumentare un po’ la pressione sullo stantuffo per abbreviare la sofferenza della poverina.

Fu peggio.
– TI PREGO NON RESISTO BASTA BASTA!!
Urlò Francesa, piantando quasi le unghie nel divano, ma questo fu l’ultimo grido di dolore. Era finita. Floriana sfilò l’enorme ago e iniziò a massaggiare il sedere dell’amica, che continuava a piagnucolare, con i le lacrime che le correvano sulle guance.
– Fra, il peggio è passato.
– No! Ne devo fare anche un’altra!
Disse con tono secco e scocciato, mentre Floriana continuava a massaggiarle dolcemente il sedere.
– Ma quella di vitamina non la senti neanche!
Disse Floriana per tranquillizzarla, pur sapendo di mentire.

Ancora ricordava quel pomeriggio a casa di Viola, la loro amica infermiera, quando lei e Camilla si fecero fare quell’iniezione di vitamina B. Le bruciò parecchio.
Ma doveva tranquillizzarla un po’! Le venne una strana idea’

– Fra!
Esclamò.
– – La prossima iniezione me la faccio anch’io! Così se fa male non sarai l’unica a soffrire!
L’amica, ormai seduta sul divano, la guardò con aria incredula.
– Scherzerai??
Replicò l’amica tra il perplesso e lo scherzoso.
– No! Mai stata così seria!
– – Guarda che le vitamine fanno bene, poi devo fare pratica per imparare farmele da sola.
– Tu sei matta’ Ma se ci tieni tanto, fai pure, il sedere è il tuo!
– Sono convinta!
– – Adesso preparo le due iniezioni, tu intanto torna a sdraiarti.
Francesca, che era ancora senza mutandine si distese di nuovo sul divano nella stessa posizione di prima, col sedere al vento. Ma questa volta preferì seguire ogni azione dell’amica.
La prima iniezione continuava a farle male, non riusciva a smettere di massaggiarsi il sedere e di pensare che di lì a breve ne avrebbe ricevuta una seconda.

Floriana aveva già rotto le due fialette di vitamina B12 e dopo aver scartato le due nuove siringhe, con una certa maestria ne aspirò il liquido.
Si domandava se quella fosse stata la scelta giusta, l’altra volta le bruciò parecchio. Ma senza capire il perché si sentiva comunque soddisfatta e leggermente eccitata per questa scelta.

Prese altri due batuffoli di cotone e vi versò sopra l’alcol, era tutto pronto.
Appoggiò le siringhe al tavolo sempre con gli aghi ben coperti e iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni.
Francesca sempre attenta non capì.
– La fai prima tu?
– No, però inizio a spogliarmi
Le disse sorridendole.
Francesca continuava a non capire.
Floriana si tolse le scarpe col tacco che era solita portare e si sfilò i jeans, rimanendo vestita con solo un paio di mutandine leggermente trasparenti e una canottiera estiva.
A Francesca sembrò con piacere che anche l’amica fosse completamente depilata.
Ne ebbe subito la piena certezza.
– Ti da fastidio se me le tolgo Fra?
– No no’ fai pure, siamo tra amiche.
Rispose Francesca gentilmente, pur continuando a domandarsi il perché l’amica si stesse spogliando per fare un’iniezione.
Floriana abbassò gli slip e li sfilò, scoprendo così il suo pube depilato.

In quel pomeriggio di agosto la situazione si stava scaldando più del dovuto probabilmente, ma nessuna delle due ragazze aveva intenzione di raffreddarla.

Si avvicinò all’amica con entrambe le siringhe in mano e i due batuffoli e li appoggiò sul bracciolo del divano, vicino ai piedi dell’amica. Tolse il cappuccio alla prima siringa e si piegò sul sedere di Francesca.

Il sedere, bello rotondo di Floriana, e la sua passerina erano piuttosto vicini al volto di Francesca, che non potè evitare di ammirare la pelle ambrata dell’amica e di percepire l’odore dei genitali. Fu una strana e allo stesso tempo nuova sensazione.

Floriana iniziò il massaggio sulla natica destra, quella opposta alla prima terribile iniezione. E come al solito rassicurò l’amica.
– Adesso tranquilla e fai la brava’
– Ci provo’
Rispose scherzosamente Francesca.
– Sarà meglio, se no ti sculaccio!!
Disse altrettanto scherzosamente Floriana.
Ma Francesca si ammutolì.
Floriana finì il massaggio, poi con un altro bel colpo infilò l’ago nel bel mezzo del sedere dell’amica. Questa volta sopportò molto meglio.
Francesca senza guardare rimase in attesa che il liquido iniziasse a entrare, ma tardava troppo! Così si voltò verso l’amica.
Vide subito la siringa piantata nel suo sedere con il liquido ancora da iniettare, ferma e dritta, e Floriana, che intenta a massaggiarsi il suo sedere con il secondo batuffolo di cotone!
– Cosa fai? Sei matta???
Disse con voce molto seria.
Ma Floriana rispose con la solita sicurezza.
– Me la faccio prima io per farti vedere che non brucia!!
– – Eravamo d’accordo così no?
– Sì ‘ ma mi hai già infilato l’ago!!
– – Si può sapere il perché?
– Ho notato prima che sei sempre molto tesa e rigida. Questo ti aiuterà!
– – Così sei costretta a rilassare i muscoli del sedere per alcuni istanti.

Francesca, non poté ribattere ad una spiegazione così precisa. Sollecitò solo l’amica.
– Sbrigati però! Ho un po’ paura.

Floriana aveva già in mano la siringa con l’ago già in bella vista.
Era la sua prima puntura da sola e provava un certo senso di eccitazione.
Prese coraggio e si affondò l’ago nella natica sinistra.
Soffermò lo sguardo un instante sul suo sedere, abbondante da vera donna del sud, con la siringa lì sospesa. Francesca fece lo stesso.

Iniziò a pompare la vitamina e come l’altra volta il bruciore fu notevole, ma questa volta resistette. Non poteva far vedere all’amica che le aveva mentito.

Francesca assistì imperterrita alla scena. Lei semi nuda sul divano con la siringa infilata e il liquido ancora da iniettare, e la sua amica, pure lei nuda a pochi che si faceva l’iniezione da sola, dimostrando più che buone capacità.

Floriana tolse via l’ago dalla natica e con tono rassicurante si rivolse all’amica.
– visto?
Senza nemmeno rivestirsi riprese in mano la siringa lasciata nel sedere dell’amica e iniziò a iniettare il liquido.
Non era di certo come la prima, ma anche questa si bruciava parecchio.
– MMMMM’. Brucia anche questa!!
Iniziò a piagnucolare Francesca.
– Insomma basta! Resisti un po’!
La redarguì Floriana.
– Guarda che ti picchio veramente!

Tolse l’ago, lo incappucciò nuovamente prima di posarlo sul tavolo a fianco e iniziò di nuovo il massaggio.
Finito il massaggio, questa volta molto più breve, diede una piccola sculacciata sul sedere dell’amica.
– Finito! Puoi vestirti.

Francesca, col sedere ancora indolenzito si alzò, e mentre stava per infilarsi gli slip, Floriana notò una cosa.
– Sei piuttosto gonfia!
Riferendosi al ventre dell’amica.
Francesca, mettendosi in posizione eretta si accarezzò la pancia.
– Eh’ lo so!
– – E’ già un paio di giorni che non vado in bagno.
– Hai preso un lassativo?
Chiese subito Floriana, ormai sempre più immersa nel ruolo di infermiera.
– No, ma di solito riesco ad andarci naturalmente.
– Guarda che potrebbe essere proprio questa l’origine della febbre!
– – Essere costipate aumenta la temperatura corporea.
– Lo so’ Ma non mi succede spesso.
Disse con aria sconsolata Francesca.

– Hai mai pensato di farti un clistere?
Sbottò Floriana.
L’amica, sempre più incredula davanti a quelle parole si mise sulla difensiva.
– No assolutamente! Non sono mica come te!!
– Almeno hai provato una volta in vita tua?
– Sì. Una volta mi sono fatta una peretta, mi diede un fastidio tremendo!
Floriana dall’alto della sua esperienza in materia, provò a convincere la sua nuova paziente!
– Vedi, il clistere è totalmente diverso, è molto più naturale e ti lava completamente l’intestino e poi chiaramente vai anche di corpo’
– E dovrei infilarmi nel culo quella cosa che hai comprato oggi? Non se ne parla!
– Innanzi tutto ci penserei io! Poi fidati che non è così terribile.
Francesca, rossa in volto non sapeva cosa dire, le sembrava assurdo, ma faceva fatica a resistere ai consigli dell’amica.
– Forse ti vergogni?
– – Guarda che per me non c’è problema. Io le vivo con molta naturalezza queste cose. Siamo amiche e non mi farebbe per nulla schifo farti un clistere. Perché non provi?
– Mi toccherà accettare. Sei troppo convincente.
– – Poi ormai sei entrata nel ruolo dell’infermiera severa!
Disse Francesca con tono malizioso.
– Se rifiuto finisce che mi sculacci davvero!!
– Sì esatto! Vedo che inizi a capire!
Replicò stando al gioco.

– Guarda che a me non dispiace essere sculacciata!
Floriana che nel mentre si infilando le mutandine, non diede molto peso a quelle parole.
Prese la grande cannula e tolse la confezione.
Francesca ebbe un brivido lungo la schiena quando pensò che sarebbe stata pentrata da quell’oggetto.
– Ora cosa vuoi fare?
Chiese Francesca timidamente dopo essersi seduta.
Qua Floriana giocava in casa e iniziò subito a dare ordini all’amica.
– Hai una borsa dell’acqua calda?
– Sì certo.
– Portamela insieme a della camomilla e dell’olio di oliva.
Un po’ perplessa Francesca si alzò e raccolse il necessario dalla cucina. Poi raggiunse l’amica che si era spostata nel bagno.
Floriana iniziò a far scorrere l’acqua calda dal lavabo.

L’amica tornò con una bella borsa grande e il resto del materiale. Era curiosa.
– Come si fa?-
– Metto dell’acqua a circa 36/37 gradi nella borsa, ci lascio in ammollo 2 bustine di camomilla un minuto e per ultimo aggiungo un bel po’di olio.
Francesca la guardava perplessa.
– La camomilla serve a rilassare le pareti dell’intestino e l’olio aiuta ad andare di corpo. Spiegò Floriana con aria sicura.
– Ok! Ho capito.

Riempì la borsa per tre quarti d’acqua e come detto vi mise in ammollo due bustine di camomilla.
Francesca se ne stava appoggiata allo stipite della porta, imperterrita e silenziosa a guardare Floriana nei suoi preparativi.
Tolse le bue bustine di camomilla dopo un paio di minuti di ammollo e versò dentro la borsa un bel po’ di olio di oliva. Tappò la borsa e la agitò energicamente.

– Ottimo, è pronto!
– – Adesso torna a sdraiarti sul divano, però ti metti un paio di cuscini sotto la pancia.
Senza dire nulla ubbidì.
Floriana attaccò il tubo alla borsa e per finire innestò anche la lunga cannula.
Aprì l’armadietto del bagno per cercare della crema per lubrificare l’amica ma trovò anche un altro simpatico strumento. Un bel termometro!
Quelli di una volta, sottile la punta e subito più largo il resto. Le avrebbe fatto sicuramente comodo.

Tornò in soggiorno e Francesca era nuovamente nuda col sedere in alto, sollevato dai due cuscini, con l’ano e le grandi labbra ben in vista. Floriana ci fece subito caso, gradendo quella vista.

– Perfetto Fra.
– Prima però ti voglio misurare la temperatura per vedere se l’iniezione ha fatto un po’ effetto.
Francesca fece per rialzarsi credendo di misurarla sotto l’ascella.
– No rimani pure in questa posizione.
Girò la testa verso l’amica.
– Me la vuoi misurare nel sedere???
– Sì! Per via rettale è più precisa.
– – E poi oggi sei davvero polemica!!!
– – Scusi dottoressa Floriana!
Disse ridendo.
– Appunto! Se non mi ubbidisci sai come va a finire!
– Ha ragione dottoressa! Mi punisca!
– – Te l’ho detto che mi piace essere sculacciata!
Floriana si fece seria.
– Ma dici sul serio?
– Sì’ Mi piacerebbe se un ragazzo mi sculacciasse, ma mi vergogno a chiederlo! Ma quelle volte che mi arriva una bella manata sul sedere provo una sensazione molto eccitante’
Disse rossa in volto.
– Poi sarei io quella matta? Solo perché ogni tanto mi faccio un clistere!!
– – Comunque non si preoccupi signorina, adesso iniziamo la sua punizione!
Le disse ricominciando la scenetta.
Si versò un po’ di crema sul medio e avvicinandosi all’amica le posò in mezzo al sedere. Toccando le grinze dell’orifizio dell’amica.
Francesca fece un sobbalzo.
– Tranquilla rilassati.
Sfregò esternamente l’ano per qualche secondo, poi con un gesto deciso le infilò una falange dentro.
– Cosa fai?
– è solo per lubrificarti meglio , sei tesa, ti aiuterà.
– Uff!! Mi vergogno!
Aveva già lubrificato il termometro per tutta la sua lunghezza. E dopo averlo impuntato, iniziò a premere per inserirlo nel sedere.
Francesca d’istinto strinse le natiche.
– Fra non stringere è peggio’
Disse con tono severo.
– Tieniti allargato il sedere con le mani.
Francesca eseguì. Restando appoggiata solo con le spalle al divano si afferrò entrambe le chiappe, scoprendo completamente l’ano e parte della vagina.
Diventò rossa per la vergogna ma l’amica non esitò nel continuare.
Con un po’ di pressione il cilindro di vetro si infilò per buona parte nel culo dell’amica.

Francesca inarcò leggermente la schiena, forse anche per il freddo, ma ormai non riusciva più ad opporre resistenza. Era la prima volta che si sentiva così imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata.

– Adesso lo tieni un paio di minuti.
Floriana, leggermente ricurva sul sedere dell’amica, le teneva fermo il termometro, per non farlo scivolare fuori.
Ripensò a cosa le aveva appena confessato Francesca.
– Ma davvero ti piace essere sculacciata?
– Sì, un po’ di dolore a volte aumenta il piacere.
– – Sai, anche l’idea di sottomissione è divertente a volte’
– Ma ti è già successo?
– Purtroppo no, non ho il coraggio di chiederlo’ Al massimo qualche sculaccione per scherzo mentre lo facevamo sesso.
– Quello anch’io’ è normale.
La rassicurò Floriana.
– Anche se un ruolo attivo non mi dispiacerebbe!!
E in quel momento pensò ad una sorpresa per l’amica che oggi ne aveva già subite tante’ Ma cambiò discorso.

– Ok, guardiamo se hai la febbre.
Le sfilò il termometro.
– Come immaginavo le iniezioni hanno già fatto un po’ effetto.Vedrai dopo il clistere’ sarai nuova!
– Lo spero!

Era già tutto pronto sul tavolo. Floriana si versò altra crema sul dito e mentre si piegava sull’amica le spiegò cosa le avrebbe fatto.
– Ora ti lubrifico meglio, più a fondo.
– Cioè?
Chiese preoccupata ma immaginando cosa intendesse.
– Ti infilo un dito nel sedere, così ti lubrifico bene anche dentro in modo che la cannula non trovi nessuna resistenza.
– – Lo faccio per farti sentire meno dolore possibile.
Le disse rincuorandola.
– Ti prego,fai piano!
– Tranquilla.
– – Tu fai come prima e ti allarghi il sedere e quando senti pressione spingi un pelo in fuori. Sarò delicata.
Le aveva ben lubrificato la superficie esterna, le accarezzò il sedere e come detto iniziò a premere col medio sul buchino.
– MMMM’ AIIII!!
Non badò alle lagne dell’amica e le infilò il medio nel sedere provando a spingerlo il più in fondo possibile. Si fermò lasciando il dito completamente dentro.
Francesca era incredula, ma la sensazione incredibilmente non era così brutta.
Non era la prima volta, altri ragazzi le avevano infilato un dito durante il petting ma nulla di più. Ma Floriana era davvero brava, riusciva e metterla a suo agio pur sottoponendola a pratiche davvero umilianti come questa.

L’amica aveva iniziato a muovere il dito medio con gesti che ricordavano una vera e propria masturbazione.
Pur spingendo il dito a fondo non sentì delle feci, il che le fece intuire che il blocco fosse più in alto.
Questo purtroppo per Francesca, significava che avrebbe dovuto spingere in profondità la cannula. Ma preferì non dirlo alla povera amica.

Dopo alcuni secondi di massaggio rettale sfilò il dito. Prese la cannula in mano e ci versò sopra un po’ di crema.
Sotto lo sguardo attento di Francesca cosparse completamente di crema il clistere. Fece in fretta per lasciare l’amica ben dilatata.
– Fra, ora rimani rilassata.
– Ma la infili tutta?
– Non preoccuparti, sentirai qualcosa solo all’inizio poi basta.

Appoggiò la grande punta verde all’ano ben cosparso di unguento, poi tenendola con due dita iniziò a premere. Trovò un po’ di resistenza ma senza tanti problemi i suoi due centimetri di diametro passarono agilmente.
Francesca ebbe un altro brivido, seguito da alcune contrazioni dei muscoli del retto.

La cannula avanzò per circa dieci centimetri, poi iniziò a trovare resistenza.
– AHIA!!, fai piano!
Si sentiva letteralmente impalata.
– Devo spingerla un po’ più giù.
– – Sono le prime curve dell’intestino, è normale che ti dia un po’ fastidio. Non sei abituata.
Le fece un’altra carezza sul sedere, poi applicò maggiore pressione e pian piano il tubo in gomma entrò quasi completamente nel culo dell’amica.
Francesca era veramente imbarazzata, si sentiva inerme. Con tutto in bella vista, le natiche allargate e quel tubo nel sedere, che le sembrava enorme. Uno strano calore le avvolgeva il corpo.

– Adesso inizio a far uscire il liquido.
– Ma quanto ci vorrà?
– Una decina di minuti.
Rispose con tono sicuro Floriana.
– Ma vedrai che ti piacerà.
Aprì il rubinetto al massimo e il liquido iniziò a riempire le viscere di Francesca.
Questo liquido caldo che le stava riempiendo la pancia, non era affatto male.

Floriana dopo aver sistemato alcune cose si avvicinò di nuovo all’amica.
– Come va?-
– Avevi ragione! Non è male!
– Proviamo a renderlo ancora più piacevole!
Floriana appoggiò una mano tra le cosce dell’amica, appoggiando le dita tra le labbra.
Francesca scattò.
– Cosa fai? Sei matta?
– Ti voglio far rilassare un po’!
– – E da quanto sei bagnata non mi sembra che ti dispiaccia!
– No è vero! è bello! Ma mi vergogno, siamo amiche!
– Appunto! Tranquilla, rilassati e ti piacerà.
Sapeva sempre trovare le parole giuste, e Francesca si abbandonò al massaggio della sua amica.

Le dita di Floriana iniziarono a allargarle le grandi labbra, andando a sfregare con regolarità il clitoride. Con voce tenera si rivolse a Francesca.
– Adesso ti muovo un po’ la cannula, così il liquido si distribuirà meglio.

Iniziò a muoverla avanti e indietro, compiendo anche dei movimenti circolari.
Francesca non rimase indifferente a queste nuove sensazioni e si rese conto in breve di essere eccitatissima. Iniziò ad ansimare e ad emettere i primi gemiti.
Il movimento della cannula era sempre più veloce e ogni volta la spingeva più in profondità. Le dita massaggiavano con regolarità la figa della ragazza.
Francesca ormai prossima al primo orgasmo aveva ricevuto quasi un litro di liquido e cominciava a sentirsi esplodere.
– Flo, sono pienissima, posso andare in bagno?
Le disse ansimando.
– No, hai ancora mezzo litro e devi prenderlo tutto.
– – Adesso girati.
Con non poca fatica Francesca si girò. Doveva tenere le gambe un po’ allargate per la cannula. Ma Floriana senza esitazioni gliele divaricò completamente, riempiendola ancora di più, se possibile, di vergogna.
– Vedrai che così starai meglio, e il liquido si distribuirà in maniera più uniforme.

Floriana iniziò a massaggiarle la pancia per distribuire meglio il liquido , senza dimenticarsi di continuare quel movimento invasivo della cannula appena sospeso.
La mano tornò velocemente a occuparsi del clitoride. Lasciò per qualche istante la cannula per allargare le labbra dell’amica e iniziare un lento massaggio al clitoride, che ormai era oscenamente scoperto.

Francesca cominciò ad ansimare e a contorcersi, stava provando una sensazione incredibile. Masturbata dalla sua cara amica, penetrata analmente e con l’intestino pronto a esplodere.
L’orgasmo esplose, così come la necessità di liberarsi.
Francesca, che non resistette più, iniziò ad urlare.
– BASTA BASTA! Ti prego toglimela sto impazzendo!!
– Va bene’ tanto ormai è finito.

Prese un asciugamano e lo infilò sotto al sedere dell’amica per evitare perdite sul divano. Prese la cannula e la sfilò completamente, facendo sobbalzare l’amica che ancora ansimava.
Francesca appena si sentì libera da quell’intrusione corse in bagno tenendosi una mano sul sedere.
Si liberò per alcuni minuti con più scariche. Era meravigliata di quanto liquido potesse contenere l’intestino.
Si passò una mano tra le grandi labbra, era ancora molto bagnata, era eccitatissima.
Era sudata, sconvolta per questa serie di emozioni totalmente nuove.

Floriana nel mentre stava risistemando il tutto, quando vide su una mensola del soggiorno una spazzola per capelli. L’associazione mentale fu immediata. La curiosità e l’eccitazione le salirono in un istante. Sentì l’amica chiudere l’acqua del bidet, aveva quasi finito. Le preparò così una bella sorpresa.

Prese una sedia e la posizionò nel mezzo del soggiorno, appoggiò la spazzola al tavolo vicino e con addosso solo le mutandine si sedette sulla sedia in attesa dell’amica.
Francesca uscì dal bagno con aria incredibilmente rilassata, ma si trovò davanti ad una sorpresa.
L’amica seduta che la guardava con sguardo severo.
– Perchè quella faccia?
– Lo sai’ sei stata insopportabile oggi! Ti meriti una bella punizione!
Francesca era incredula. Floriana che fino a cinque minuti prima era stata fantastica nel farla godere, ora aveva assunto il ruolo della dominatrice.
– Scherzerai??!!
– Assolutamente no! Adesso vieni qua e ti sdrai sulle mie ginocchia.
Non sapeva che fare.
– Vieni qua!!
Si rivolse quasi urlando.
Francesca avanzò in silenzio verso di lei. Non sorrideva più. Arrivò davanti all’amica e si fermò.
– Spogliati!
– Nuda???
– – Ma, mi vergogno!
– Mentre godevi come una troia prima non ti vergognavi?
– – Spogliati completamente e piegati sulle mie ginocchia!

La parte le calzava a pennello.
Francesca si sfilò velocemente la maglietta e i calzetti, poi esitò un attimo.
– ho detto tutto!-
Si slacciò il reggiseno nero e scoprì il suo piccolo seno, i capezzoli si inturgidirono subito.
– Abbassati!
Francesca era rossa di vergogna, era la prima volta che veniva seriamente sculacciata.
Con un movimento un po’ goffo appoggiò la pancia sulle gambe nude dell’amica, poi con mani e piedi aggiustò la posizione.
Era la prima volta anche per Floriana, ma quel ruolo le piaceva proprio. Anche per lei l’eccitazione era veramente alle porte.
Guardò il culo dell’amica. Non era bellissimo, ma era abbastanza sodo e la pelle era particolarmente liscia.
Le passò la mano prima sulla schiena poi sulle natiche, in una specie di massaggio.
– Sei stata cattiva adesso ti meriti una bella sculacciata!
Francesca finalmente stette al gioco.
– Hai ragione non lo farò più.
– Sei pronta?
– Sì.

La mano di Floriana si alzò e iniziò la lunga serie di sculacciate.
SMACK SMACK SMACK
Tre su una natica e tre sull’altra!
Il culo di Francesca divenne in pochi istanti rosso, e lei cominciò a mugugnare.
Floriana era imperterrita proseguì almeno cinque minuti a ritmo costante, finché Francesca non iniziò a dimenarsi e ad implorare di smetterla.
– FLO BASTA TI PREGO BASTA!
Ma l’amica continuò finché Francesca non cominciò ad urlare ad ogni colpo ricevuto.
– AH AH AAHH AHIA BASTA!!
La implorò piangendo.
Floriana si fermò, aveva addirittura un po’ male alla mano. Accarezzò di nuovo il sedere all’amica.
– Non sei neanche a metà quindi non lamentarti troppo o raddoppio la dose!
A queste parole Francesca cercò di impietosirla, aveva il culo in fiamme, ma se possibile l’eccitazione era aumentata ancora.
– Flo, ti prego perdonami!!
Sentì l’amica prendere qualcosa dal tavolo. Girò la testa verso di lei. Lo sguardo si riempì di terrore.
– Cosa vuoi fare con la spazzola??
– Silenzio!! Una maiala come te deve solo tacere!
E iniziarono di nuovo i colpi.
Ancora tre per natica col dorso della spazzola.
Il sedere di Francesca andò letteralmente a fuoco! Non resisteva più, provò a pararsi con le mani ma Floriana con fare sicuro le afferrò il polso con forza e le piegò il braccio dietro la schiena, immobilizzandola completamente.
– Te la sei proprio cercata!
– Adesso la punizione sarà peggiore!
– Nooo ti prego!
La implorò piagnucolando.
Ma il supplizio ricominciò.
Almeno cinquanta colpi di spazzola si abbatterono sul povero sedere dell’amica che ormai non faceva altro che strillare a ogni colpo. Ogni colpo era una scarica elettrica lungo la schiena.
Era sudata, piangeva dal dolore, ma quello che voleva si stava avverando. Non era mai stata così sottomessa e umiliata.
Finalmente i colpi si fermarono. Francesca si rilassò, sentiva il sedere esplodere. Anche Floriana era stanca, ma aveva riservato un po’ di forze per l’ultima parte.

– Ora alzati e vai davanti al divano con la faccia rivolta alla parete
Così fece, non aveva il coraggio di toccarsi tanto le bruciava. Pensava fosse finita.
Sentì l’amica armeggiare alle sue spalle, poi i passi verso di lei.
– Adesso vediamo se questa maialina è ancora eccitata.
– – Ti auguro di no, se non vuoi prenderne delle altre!
Francesca sapeva già quale sarebbe stato il risultato.
– Sdraiati a pancia in su e allarga le gambe.
Continuò con tono severo.
Francesca non credeva alle sue orecchie, non avrebbe immaginato una punizione così severa da parte dell’amica.
Ma la confessione l’aveva fatta lei e adesso non poteva tirarsi indietro.
Non voleva tirarsi indietro.
Si sedette sul divano e il contatto col tessuto le fece stringere i denti dal dolore.
Resistette ed aprì le cosce, lasciando in bella vista la sua figa.
Con entrambe le mani Floriana allargò senza fatica le gambe dell’amica.
Appena il dito si appoggiò alle labbra per schiuderle, un abbondante rivoletto di umori scese verso il sedere.
– Ecco’ avevo ragione!-
– – Non ti vergogni a eccitarti per una sculacciata?
Ormai entrambe vivevano i propri ruoli come mai avrebbero immaginato.
– Perdonami ti prego, ma non mi sculacciare ancora’ mi brucia troppo!
– Mi dispiace’ ma la punizione non è finita!
– – Adesso ti faccio passare la voglia di eccitarti! Fai la candela con le gambe e tienile su con le mani.
Francesca ubbidì, e si mise in quella posizione scomoda. Le gambe le coprivano la visuale. Non immaginava a cosa avrebbe subito ancora.
Sentì le mani di Floriana che iniziarono a toccarla di nuovo. Era eccitatissima e l’amica peggiorò la situazione iniziando a penetrarla con un dito.
– Flo per favore’
– Zitta! Lo so che ti piace!
La stava masturbando con due dita, era fradicia, un’abbondante quantità di umori le scendeva in mezzo al sedere, lubrificandolo naturalmente.
– adesso vediamo se ti ecciti di più!
Francesca prima ancora di capire si sentì spingere qualcosa di rigido su per il culo.
– Cos’è? Mi fai male!
– Vediamo se ti piace anche dietro!
Non riusciva a vedere, ma la pressione aumentava, e anche il dolore.
– Ti infilo una bella siringa nel sedere, così impari!
– – Quella di prima, bella grossa!
Aumentò la pressione provocando non poco dolore a Francesca.
– AIHA AAAHH BASTA!
Ma ormai era entrata, grazie anche alla lubrificazione naturale.
Floriana ebbe cura di infilarla fino alle alette, lasciando fuori solo lo stantuffo, che sfilò rapidamente. Aveva creato senza volerlo un piccolo speculum rettale.
Francesca era inerme, ma ancora più eccitata se possibile.
– Altri trenta colpi di spazzola non te li toglie nessuno!
– Oddio per favore basta!
La supplico pensando al dolore che avrebbe nuovamente provato.
Ma la spazzola iniziò ad abbattersi sulle chiappe già rosse, ma Francesca in quella posizione con quel coso infilato nel sedere non riusciva nemmeno a divincolarsi.
-NO, NO! AAHIAA!!
Floriana colpiva prima a destra poi a sinistra con ritmo costante, facendo attenzione a non colpire la siringa.
Francesca era esausta, ma il colpo di grazia furono le ultime dieci che Floriana le assestò con diversa forza sulle cosce. Floriana notò come il sedere del”amica fosse ormai ricoperto di striature viola e le sembrò sufficiente.
Questi ultimi trenta secondi di tortura fecero se possibile eccitare ancora di più Francesca.
Aveva il culo e le cosce in fiamme e quella siringa ancora infilata nel culo!
Floriana le lasciò le gambe, che caddero a peso morto sul divano. Poi si rivolse all’amica.
– Brava! Sei stata coraggiosa’
– Grazie Flo, sei stata molto brava, nessun ragazzo ne sarebbe stato capace!
Le rispose l’amica con tono quasi da confessione.
– Adesso puoi rilassarti, chiudi gli occhi.
Francesca ormai ubbidiva ciecamente alla sua amica/padrona.
Le mani esperte di Floriana tornarono al lavoro. Con due dita iniziò a penetrarla profondamente, con l’altra mano le massaggiava il clitoride.
Francesca iniziò subito a godere, ansimava e si muoveva al ritmo della penetrazione dell’amica. Floriana le fece raggiungere l’orgasmo infilandole anche il terzo dito. Era letteralmente farcita, la figa aperta il clitoride turgido e il culo profanato dai più svariati oggetti. L’orgasmo fu incredibile, e anche più lungo del dovuto a causa della siringa infilata nel sedere. L’amica si fermò e Francesca cadde sul divano esausta!
– Grazie. Ho provato sensazioni veramente incredibili.
– – Come posso sdebitarmi?
Floriana si sedette al suo fianco. Rimase in silenzio un istante.
– Dammi un po’ del piacere che hai ricevuto.
Francesca rimase senza parole. Ma in effetti non c’era ricompensa migliore.
Scese dal divano e si inginocchiò ai piedi dell’amica.

Con entrambe le mani afferrò le mutandine di Floriana, che scivolarono a terra in un attimo. Le divaricò le gambe, notando con piacere la piccola passerina dell’amica. Era proprio ben fatta, ma soprattutto era già rossa e gonfia dall’eccitazione.
Iniziò a baciarle prima il ventre per poi scendere verso l’interno coscia.
Floriana si rilassò completamente, si tolse la maglietta, scoprendo subito il suo piccolo seno e iniziò a stringersi i capezzoli.
Francesca finalmente le schiuse le labbra e affondò il viso tra le gambe, iniziando con dolcezza a leccarle il clitoride, passando regolarmente alle labbra e al buchino del sedere.
Gli umori di Floriana le riempirono la bocca, l’odore inconfondibile riempì l’aria della stanza. I sospiri di Floriana si fecero più forti e frequenti, stava godendo tantissimo.

Francesca, raccolse dal divano quella spazzola che prima le aveva inferto tutto quel dolore. Si infilò il manico affusolato in bocca e lo cosparse di saliva, poi guardò intensamente l’amica negl’occhi.
– Adesso ti rompo per bene il tuo sederino.
Floriana non fece in tempo a dire nulla, solo un grido di dolore, quando le infilò in un colpo solo tutto il manico in legno su per il culo.

Francesca non sapeva però quanto Floriana amasse il sesso anale.
Quei clisteri che era solita farsi erano spesso legati ad un imminente rapporto anale col fidanzato. Certo, forse un po’ più di delicatezza l’avrebbe gradita, ma ciò la fece comunque impazzire.
Appena Francesca iniziò a penetrarla dentro e fuori con la spazzola, Floriana iniziò ad emettere gemiti di piacere incredibili che sommati al godimento prodotto dalla lingua dell’amica sul suo clitoride, si trasformarono in un orgasmo incredibile, convulsivo, che sfociò in un getto di liquido sul viso dell’amica.

Francesca era anche lei al settimo cielo, aveva fatto squirtare l’amica, proprio come alcuni suoi amici le avevano raccontato! Estrasse dolcemente il manico dal culetto e baciò l’amica sulla pancia, sui seni e infine si un profondo bacio in bocca.
Continuarono a baciarsi sdraiate sul divano, avvinghiate l’una all’altra completamente nude. Ormai era sera, si addormentarono insieme.

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