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Elena e Barbara

By 29 Agosto 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Elena quella mattina non aveva impegni con l’università, per questo motivo dopo una bella doccia rigenerante decise di uscire e fare due passi nel parco.

Faceva caldo quindi indosso una magliettina bianca attillata, che dava ben risalto alla sua terza piena e una gonnelina nera come spesso capitava ultimamente decise di non indossare le mutandine, da poco aveva scoperto, grazie alle insistenze di un ‘amico di chat’ che le piaceva quella leggera brezza a contatto con il suo sesso.

La sera prima come le ultime 3 aveva passato la serata al pc a chattare e scambiare foto con un ragazzo poco più grande di lei di nome Gianni, visto che erano ormai abbastanza intimi si scambiarono il cell la sera prima. Elena era seduta su una panchina a leggere una rivista, il suo cuore saltò un battito quando vide il nome di Gianni sul display del cellulare.

G. Ciao Elena, come stai?

E. Ehi ciao’tutto bene grazie e tu?

G. mi sono appena svegliato’.sono ancora a letto però’.

E. ah ottimo direi, io invece sono in giro, nel parco.

G. prendi il sole?

E. si, si sta troppo bene.

G. sei in costume?

E. ma no, sono nel parco!

G. mm, capito io invece sono ancora come mi hai lasciato ieri sera’

Elena resta in silenzio, non sa che dire per non provocare il suo interlocutore

Gianni esordisce: come sei vestita?

E. maglietta bianca e gonna nera.

G. e poi?

E. e poi cosa?…dai non sono a casa!!!

G. e quindi? Dai rispondimi’sei vicino a qualche persona?

E. no..però’vabbé ho un reggiseno bianco e’mmh un perizoma nero semplice

Quell’attimo di esitazione fu fatele per lei

G. sicura? O stai inventando?

Elena pensò che tanto che poteva succedere ormai lo conosceva e avevano fatto tante volte sesso tramite la cam; ‘veramente non ho messo il peri” ‘ le confessò Elena

G. che monella che sei!

G. allora ieri sera come sei stata? Hai goduto tanto?

E. daiii!…che domande sono?…Si!

G. fatti una carezza!

E. no, non posso!

G. lo so che il pensiero ti stuzzica’.magari ti ritrovi anche bagnata’ahahah

E. no dai’

Elena timidamente si passa un dito sulla fessurina e la trova accogliente e umidiccia grazie al tema della conversazione. Maledisse se stessa per aver dato il suo numero a Gianni.

Poi di colpo si alza dalla panchina e inizia a camminare per evitare di rimanere lì con il rischio che la toccatina furtiva divenisse sempre più insistente.

G. senti tesoro io sono nudo nel letto, che ne dici se ti trovi un posticino tranquillo e ci rilassiamo un attimo???

E. Ma sei pazzo??? Non sono a casa, ma nel parco’.come faccio!!!

G. beh vai nei bagni, non ci va mai nessuno nel parco!

E. Ma che schifo!!! – Pensò lei – se mi sentisse qualcuno?

A quel pensiero arrossì e si sentì scossa. Perché quel ragazzo le faceva questo effetto era un mistero per lei. Proprio per quel turbinio di emozioni decise di dare una possibilità a quel porco che la incitava al telefono.

E. ok’aspetta!

G. mmm’brava

Elena entrò nel bagno e si richiuse la porta alle sue spalle’

E. ci sono

G. dove?

E. dove mi hai detto tu, in bagno.

G. bene’ora metti una gamba sul water e tira su la gonna, facciamo prendere aria alla tua splendida figa, dai

E. ok fatto!

G. com’&egrave?

E. un po’ bagnata’e arrossata per ieri’

G. bene bagnati le dita e accarezzala’dai fatti sentire

Elena si umettò le dita della mano e timidamente le fece scorrere sulla sua micina, facendo scorrere le dita per l’intera lunghezza delle grandi labbra. Ad ogni passaggio si schiudevano un po’ in più e quel tocco guidato tramite cellulare da quel quasi sconosciuto in un cesso pubblico le dava una scarica di eccitazione notevole, che si tramutava in calda voglia in cui la sua fighetta stava annegando. In quell’istante il palmo della mano sfiorò il suo clitoride

E. mmm ‘ le sfuggi in maniera forse troppo forte – e tu che fai?

G. io ho il cazzo in mano.

E. vorrei vederlo’mi piace, ieri in foto sembrava enorme’

I sospiri di Elena si facevano sempre più pesanti mentre cercava di dare un orecchio all’entrata dei bagni per non essere scoperta magari da qualche vecchietto bavoso ( ci mancherebbe solo questo pensò)

Mentre Gianni continuava a masturbarsi incitando Elena a fare lo stesso gli diceva anche come e cosa fare mentre lei eseguiva vogliosa e tremante allo stesso momento.

G quante dita hai messo?

E. 2’ahh

G. mettine un’altra!

E. mmm si mi piace’tu che fai? Ti seghi? &egrave duro? Mmm

G. si &egrave duro e gonfio e vorrebbe tanto riempirti tutta’mmm

G. che porca che sei! Sei chiusa in un cesso pubblico con tre dita dentro!!!

E. mmmm no ne ho messo un altro’.

G. brava’mmm si’mi piace sentirti..mmm

G. voglio godere e sentirti godere lì’sentirti urlare di piacere, mentre ti tocchi per me!…mmm

E. aaahhh che bello’mmm si segati godi porco!

G. Metti il cell tra spalla e orecchio che ti faccio impazzire, ok?

E. ok

G. ora resta con la mano dentro ma non muoverla per ora, prendi in bocca il dito medio dell’altra e bagnalo per bene!

E. mmm ok mmm lo bagno si, come fosse il tuo cazzo mmm.

G. ora prendi il dito e piazzalo sul tuo sederino aiutandoti con le altre dita per avere spazio e entrati dientro!

E. aaaahhh! Mmmm si sono dentro che bello come lo sento’

G. ora muovi anche l’altra mano insieme e vieni così! Mentre io mi svuoto per te!!mmmm

A quelle parole Elena perse il controllo ed inizio ad ansimare sempre più fino ad esplodere in un orgasmo sconvolgente e sconquassante, ritrovandosi la mano piena dei suoi umori ed ad ogni scossa che sentiva le pareti della sua vagina avvolgevano le sue dite ed il suo piccolo fiore cercava di spingere in dietro la penetrazione del dito medio. Vennero entrambi copiosamente, Elena dopo un minuto si silenzio di entrambi salutò il suo amico con la scusa di ricomporsi. Ripromettendosi che questa follia fosse l’ultima in cui si facesse trascinare da quel Gianni.

Dopo un attimo di respiro e dopo essersi ricomposta Elena timidamente aprì la porta di quel bagno mettendo la testa fuori, pensò di averla scampata e si fiondò verso il lavandino a lavare dalle sue mani il sapore del suo orgasmo. Un’altra porta di quei bagni si aprì, uscì una ragazza sui 25 anni bella bionda, alta più o meno come lei rossa in volto. Il viso di Elena divenne rosso fuoco e abbassò lo sguardo, quella ragazza si lavò le mani mentre continuava a fissarla.

Elena voleva sprofondare per la vergogna, si era appena masturbata al cellulare in presenza di una estranea in un bagno pubblico.

Elena continuò a lavarsi le mani a testa bassa senza fiatare, la spettatrice uscì dal bagno ed Elena pensò di essere salva. Si attardò ancora un attimo nel bagno per dare a quella ragazza un po’ di vantaggio e uscì . Invece si ritrovò il viso di quella ragazza che la fissava a meno di un metro dalla sua mentre fumava. Penso di morire

B. io sono Barbara, vuoi una sigaretta?

E. ehm’no’si grazie ( disse sorridendo per l’imbarazzo )

B. tieni, come ti chiami?

E. Elena

B. Elena ci va una sigaretta dopo aver goduto, non credi? Ah aha a ahahah

Elena abbossò lo sguardo mortificata

B. dai sediamoci!

E. no dai’meglio che vada a casa’.

B. no aspetta dai’siediti

B. posso chiederti se’.

Elena non aveva il coraggio di guardarla allora Barbara le disse: ascolta te lo confesso &egrave la prima volta che mi capita una cosa del genere, ero entrata in quel bagno per girare uno spinello in tranquillità e dopo poco sei entrata tu e ti ho sentito’non ho potuto fare al meno di ascoltare con curiosità e dopo un po’ hai finito per eccitare anche me tanto che alla fine mentre ti ascoltavo mi toccavo e cercavo di immaginarti a cosce larghe’

Elena riprese coraggio e la guardò

E. anche tu’allora?

B. beh si non ce la facevo ad ascoltarti e restar ferma’

Scoppiarono in una risata fortissima entrambe, forse per esorcizzare l’imbarazzo

Elena rassicurata ormai chiese : ti sono piaciuta? (altra risata)

B. da matti’assurdo non l’avrei mai detto!

B. senti volevo chiederti una casa’mmh ma non saprei come dire’.non vorrei che mi prendessi per pazza!

E. dai dici!

E. Scusa mi sono masturbata al cellulare in un cesso pubblico con uno che neanche ho mai incontrato, mi hai sentita godere, mi hai ammesso che ti sei sgrillettata anche te’.scusa ora ti imbarazzi???

B. non ti arrabbiare, ok?…mi dici come ce l’hai? Ti spiego, mentre mi toccavo cercavo di immaginarti mentre eri con le dita dentro’mmh scusa lasciamo stare!

Elena sorrise imbarazzata a quella domanda e pensò che in realtà era srana quella domanda: Ora che le dico?!?! ‘ pensò.

Allora prendendo fiato alzò lentamente la gamba fino a poggiare la coscia sulla panchina e la gonna andò in tiro e salì

E. dai guardala se sei così curiosa ( altra risatina )

Barbara abbassò lo sguardo e la vide, bella, depilata del tutto, ancora umida degli umori dell’orgasmo di prima, solo ora si accorse di sentire il suo profumo’

La osservò con bramosia proprio come di solito i ragazzi che si porta a letto guardano la sua, Barbara era sconvolta non pensava di osservare con voglia la figa di un’altra ragazza, praticamente un estranea!!!

B. beh l’avevo immaginata liscia liscia ma pensavo più aperta’non so perché, avevo immaginato due labbra molto sporgenti e larghe’.

E. eih sarò troia ma non sono mica sfondata!!

Barbara allora senza pensarci e rifletterci provò ad allungare la mano e si ritrovò a sfiorare le labbra di Elena che si irrigidì dicendo: mah’che fai?

B. beh volevo provare se non eri sfondata ahahah.

E così facendo spinse un dito lentamente dentro

Elena senza irruenza ma con costante forza mentre faceva n altro tiro alla sigaretta prima di gettarla.

Elena aveva dentro il dito di quella sconosciuta su una panchina, come al solito le situazioni più assurde provocano in lei un improvviso rossore accompagnato da uno stato di eccitamento molto forte.

E. ma ci possono vedere sai? ( disse con voce languida )

B. ti piace però, vero?

E. beh a te non piacerebbe??!

B. ora fumiamo lo spinello che ho preparato e poi se ti va continuo. ‘ disse sorridendo in maniera maliziosa.

E. ma io non fumo!

B. ed io di solito non mi tocco nei luoghi pubblici ‘ disse strizzandole l’occhio – dai che ti piacerà’

Dopo aver fumato entrambe Barbara prese Elena per mano, ormai stordita da quei fumi e la portò dietro dei cespugli e la disse di stendersi insieme a lei. Appena fatto Barbara si avventò sulla passerina bagnata della sua nuova amica e iniziò a penetrarla con un dito’

Dopo qualche minuto la fece girare e fece mettere Elena a pecorina così da poterla penetrare più comodamente inserendo prima un dito in più poi in risposta ai gemiti sommessi di Elena orami su un altro pianeta ne inserì un altro. Mentre Elena si godeva, in tutti i sensi, quel massaggio interno percepì che Barbara stesse frugando nella sua borsetta ( sperando non fosse il cellulare per immortalare la cosa )

E. ma che fai???

Barbara non rispose, tolse le dita e le passo sul secondo buchino bagnandolo della sua voglia e con ferma decisione iniziò a penetrarla lentamente con il manico di una spazzola e quando era abbastanza dentro rinfilò le dita nella figa di Elena, che ormai un po’ per la situazione un po’ per lo spinello era un turbinio di emozioni! Ci mise poco a godere così trovandosi a mugolare ed ad essere percorsa da scariche che partivano dalla testa per arrivare alternate prima al suo sederino e poi alla sua vagina facendo contrarre i suoi buchini e godere come una matta.

Barbara si fermò dopo aver fatto gustare ad Elena ogni attimo di quell’orgasmo assurdamente forte.

Poi si alzò, si mise con la schiena contro un albero e mentre fissava Elena ancora affannata e rossa si sollevò la gonna spostando con una mano quel piccolo pezzo di stoffa nera che copriva la sua vagina vogliosa.

Guardò Elena negli occhi e le disse con voce ferma e decisa : ‘ Ora me la lecchi per bene che voglio godere anche io!’

Elena senza riflettere si precipitò su quelle labbra rosee e sporgenti, iniziò con dei piccoli baci, mentre le sue narici si riempirono di quel profumo di donna che la estasiava. Passò la lingua con delicatezza su quel’apertura invitante, come per saggiarne la consistenza e si ritrovò a pensare che Barbara aveva un sapore più dolce dei suoi umori che leccava via dalla sue dita dopo ogni orgasmo solitario, allora prese con decisione la coscia della sua amica e se la fece appoggiare su una spalla e con le dita allargo le labbra per arriva in fondo con la lingua, iniziando così a leccare e succhiare con famelica avidità

B. ahh’brava’.mmhh’

B. si, brava così, lecca, ‘mi piaceee!

Elena alternava con maestria leccate profonde dove spingeva la lingua più in fondo possibile a leccate più leggere. Ad un certo punto spinta dai mugolii di Barbara spostò l’attenzione della sua lingua al clito ormai gonfio e eretto di Barbara che apprezzo molto incitandola di non fermarsi, allora Elena le infilò anche due dita nella vagina mentre le succhiava il clito e Barbara esplose in un possente orgasmo tanto che le contrazioni vaginali spinsero le sua voglie sul viso di Elena’.

B. si’vengooooo! Brava porca si, si’siiiii!!!

Elena era sconvolta, quella ragazza le aveva appena spruzzato il suo orgasmo in faccia! Sapeva di donna che godono così ma mai si sarebbe aspettata di leccarne una! La guardava mentre con gli occhi semi chiusi riprendeva fiato. Mentre la fissava Barbara alzandosi sui gomiti si avvicino al suo viso e di nuovo si trovo stupita da quella strana ragazza. Elena si aspettava un bacio di ricompensa per il lavoro sapientemente portato a termine ed invece si senti leccare via parte di quell’orgasmo.

Allora fu lei ad avvicinare la sua bocca a quella dell’amica, per un bacio. Tenero, bello’quasi romantico!

E. Sai di buono’sai!

B. Si’piace anche a me!…ma la prossima volta però voglio assaggiarti io eh!!!

Dopo qualche istante uscirono dal cespuglietto e si accesero un’altra sigaretta si scambiarono i numeri di tel. Con la promessa di rivedersi proprio in quel parco”. Quel pomeriggio Elena era stesa sul divano, distrattamente ascoltava la radio. Si ritrovo a pensare a quell’assurda mattinata. Si, assurda era l’unico termine che le suggeriva la mente per definire quegli eventi. Spinta da uno sconosciuto a masturbarsi in un bagno pubblico, dove aveva incontrato Barbara, quella strana ragazza, con cui aveva avuto un esperienza appagante…forse troppo appagante! Si stupì di come il pensiero di Barbara riaffiorando alla mente la portò ad accennare un sorriso. In fondo era molto carina ma Elena si &egrave sempre definita etero, si qualche volta alle prese con un amplesso solitario la sua fantasia le avevo suggerito l’immagine di un bel seno da succhiare o di una vagina aperta dalle labbra madide di umori, ma per raggiungere l’orgasmo aveva avuto bisogno di immaginarsi sempre posseduta da un ragazzo, da un uomo’da un cazzo insomma! Quella mattina invece troppe cose erano andate in una direzione diversa, aveva goduto con e di una ragazza ed anche tanto. Le variabili che erano intervenute erano troppe per poter identificarne la vera causa, immaginò che il senso di vergogna nel trovarsi scoperta a masturbarsi al cellulare l’avesse spinta in un eccitazione troppo forte, in fondo Elena ha sempre sospettato di essere un po’ esibizionista, sin da quella volta a 16 anni quando suo fratello la sorprese in bagno mentre faceva pipì e lei invece di arrabbiarsi con lui dopo averlo cacciato dal bagno si ritrovò bagnata e con i capezzoli che le facevano male tanto erano turgidi. Oppure poteva essere stata colpa dello spinello che Barbara le aveva proposto, in fondo lei non era abituata a fumare certe sostanze, forse era stato quello, oppure la sfrontatezza con cui quella ragazza appena incontrata le aveva chiesto di mostrarle la figa. Elena stava per concludere quel ragionamento con un ‘Troppe sollecitazioni, impossibile capirci qualcosa’mi rassegnerò al fatto che &egrave andata così!’ quando fu sorpresa dal trillo del suo cellulare. Un sms di Barbara.

– Oddio ‘ pensò mentre le dita scorrevano veloci sul display.

SMS: ‘Ciao Elena, sono Barbara, ho bisogno di parlarti se sei disponibile possiamo vederci al bar che fa angolo tra Via cernaia e Piazza XVIII dicembre verso le 17?’

Elena si ritrovò confusa, non sapendo cosa rispondere ma soprattutto cosa dire a quella ragazza che forse cercava rassicurazioni in lei, quando lei stessa in fondo era nel pallone più totale. Posò il telefono pensando ad un messaggino lapidario con cui allontanare quella ragazza e di conseguenza le sensazioni che le suscitava. Ma si ritrovò a sorprendere se stessa spesso a fissare il display in attesa di un altro messaggio da Barbara. Dopo questa considerazione non pot&egrave fare altro che affrontare il toro per le corna. Prese il cell e scrisse : ‘ Ok, ci vediamo lì’. Freddo, asettico, voleva dimostrarsi distante in modo da facilitare il discorso che da qui ad un oretta avrebbe fatto a quella ragazza. Un secondo dopo altro trillo ‘ Bene, a dopo allora ;-)’. Elena gettò il cellulare sul divano e con un po’ d’ansia si alzò per andarsi a preparare. Perse il conto di quanti abbinamenti si provo, scartandoli ad uno ad uno. Questo troppo scollato, quest’altro troppo corto, con il terzo si sentiva una suora, alla fine optò per un vestitino leggero che la copriva fino al ginocchio e non troppo scollato, non voleva mostrarsi disponibile a Barbara non sapendo ancora le motivazioni di quella convocazione d’urgenza.

Arrivò in leggero anticipo all’appuntamento, pensando di avere un po’ di tempo per riflettere. Invece vide Barbara che seduta al tavolino del bar stava sorseggiando un caff&egrave. Forse avevano avuto la stessa idea. Si sedette e si salutarono imbarazzatissime con una stretta di mano. Mentre Barbara le porse una sigaretta lei alzò la mano per chiedere un caff&egrave al barman.

– Senti. Io ti ho chiesto di vederci perché’.insomma’ – cerco di esordire Barbara.
– Si, lo so, ma se cerchi rassicurazioni sappi che io sono in tilt! ‘ aggiunse Elena.
– Quindi anche a te &egrave sembrato strano, vero?
– Sarebbe stato strano fosse sembrato normale ‘ Sentenzio Elena accennando un sorriso.

Finirono di bere il caff&egrave in silenzio e a testa bassa sorprendendosi a vicenda mentre l’una fissava l’altra di sottecchi. Mentre Barbara accese la sua sigaretta Elena prese il coraggio a due mani e sparo un discorso tutto di un fiato, volendo chiarire di non essere interessata ad una relazione, tanto meno con una ragazza, ritenendosi lei etero, che non si capacitava di come fosse potuto accadere, di quanto forse poteva essere pericoloso quel gioco fatto in maniera così superficiale, insomma la più ampia rosa di argomentazioni per concludere il discorso con un ‘ Mah’non lo so!’
Barbara la guardava imbambolata e alla fine le rise in faccia!

– Scusa perché ridi?
– Scusa’hai ragione ‘ Chiosò Barbara ‘ &egrave che io venendo qui facevo le stesse considerazioni, identiche, giuro! Per quello ridevo, non per altro’solo un appunto posso fare al tuo discorso, forse pensavamo di essere etero ma evidentemente ci siamo scoperte bisessuali ‘ disse quasi bisbigliando ‘ altrimenti ci avrebbe fatto schifo, non credi?
– Oppure a te non &egrave piaciuto? ‘ continuò

Elena la guardò tentennante e poi dovette ammettere che in realtà quella ragazza aveva ragione, e che quell’amplesso consumato di fretta le era piaciuto ‘ Beh si’certo che mi &egrave piaciuto, ma’- e si fermò non sapendo come andare avanti Barbara si intromise ‘ ma, ma, ma’neanche io so bene cosa significhi e cosa comporti, in fondo non abbiamo fatto niente di che, abbiamo scoperto una cosa di noi stesse punto e basta, no?!

Elena si trovò a dover dar ragione a quella ragazza ed ammettere a se stessa che non le sarebbe neanche dispiaciuto poter fare un secondo round con lei, ma questo se lo tenne per lei.

Elena ruppe il nuovo silenzio creatosi al tavolo ‘ hai ragione non &egrave successo nulla, siamo state bene insieme, possiamo dire che ci siamo conosciute in un modo strano, ma in fondo mi sei simpatica e potremmo essere amiche, no?!
– Ci siamo conosciute in un modo biblico più che in un modo strano ‘ la corresse ridendo Barbara ‘ senti, facciamo così, andiamo a farci due passi che mi son rotta di stare qua seduta. ‘ continuò. ‘ ma devo fare solo un salto in bagno, ok?

Elena la vide tornare sbuffando e le chiese: ‘cosa &egrave successo?’ ‘ Bagno fuori servizio ‘ rispose l’amica ‘ senti io abito ad una fermata della metro che ne dici se facciamo un salto a casa mia?

Barbara notò la perplessità di Elena e cercò di rassicurarla ‘ Se non vuoi possiamo trovare un altro bar…come vuoi.
Ma no figurati…&egrave che mi sembra tutto troppo strano comunque ok ti accompagno ‘ replicò Elena abbassando lo sguardo.
Ed ecco che in un attimo erano sull’uscio di casa con Barbara che si scusava per il disordine.
Mah se questo per te &egrave disordine dovresti vedere casa mia! Abito con due coinquiline sfaticate che non alzano un dito in casa! – disse Elena guardandosi in torno.

Allora tu accomodati che io vado a far pipì ‘ le disse Barbara sorridente e rossa in viso.
Elea si sedette al divano presente in quel grande salotto/cucina e non poté non notare i due spinelli già confezionati nel posacenere sul tavolinetto.
Al suo ritorno Barbara leggendo sul volto di Elena un po’ di soggezione cercò di fare gli onori di casa proponendo alla sua nuova amica un caff&egrave ‘ Si grazie che quello al bar faceva abbastanza schifo! – Accettò felice e si stupì di pensare che dopo quel caff&egrave avrebbe gradito anche uno di quei due spinelli.

Eccomi qua! – Disse Barbara poggiando il vassoio vicino a quel posacenere ‘ La macchinetta con le cialde &egrave una comodità unica ‘ continuò un po’ civettuola.
Elena si sentiva stretta alle corde e non riusciva a spiegarsi il perché dell’ascendente di Barbara su di lei e la cosa la irritava.
Finito di sorseggiare posarono le tazzine e Barbara allungando la mano le sporse uno spino che Elena accettò senza pensare. Una prima boccata. Gustandone gli aromi e con calma spinse fuori il fumo dalle labbra dischiuse ‘ Oddio!!! Cazzo ma la sto provocando?!…che figura di merda ‘ pensò Elena mentre sorprese Barbara a fissarla.
Emh ‘ Barbara si riprese ‘ vedo che questa volta non ti sei fatta pregare eh? Ci hai preso gusto, vero?
Beh in effetti ha un buon sapore ma… – hai paura che ti faccia lo stesso effetto di questa mattina?! – la interruppe Barbara guardandola dritta negli occhi come per leggerne la risposta.
Elena abbassò lo sguardo e Barbara pronta la rassicurò ‘ Era solo una battuta, scusami!
Non scusarti Barbara hai solo continuato la frase che stavo per dire io ‘ disse accennando un sorriso.
Un attimo di silenzio che ad entrambe sembrò eterno.
Barbara allungò la mano e prese l’altro spinello. Lo accese, fece due boccate consecutive ed espirando il fumo sempre più rossa in volto ruppe quell’imbarazzo dicendole ‘ Beh non so se mi dispiacerebbe poi così tanto se ti facesse lo stesso effetto! Elena quasi si strozzo con il fumo che aveva in bocca e dopo due colpetti di tosse la guardò fissa negli occhi e con un aria tra in serio ed il malizioso chiosò ‘ Allora era tutto un trucco per portarmi a casa tua, drogarmi ed abusare di me di nuovo eh?
In realtà non ho abusato di te, anzi mi sembravi abbastanza coinvolta anche tu ‘ la corresse Barbara e continuò dicendo ‘ Ho detto solo che non ne sarei dispiaciuta ‘ abbassando lo sguardo per l’imbarazzo.
Elena spegnendo lo spinello ormai finito e fissandola le disse ‘ Per chi mi hai preso? Pensi di portarmi a letto due volte di fila con due spinelli ed un caff&egrave?! – Barbara sbiancò. Ti ci vorrebbe almeno una cena, non credi ‘ la incalzò Elena facendole l’occhiolino. Risero entrambe di gusto probabilmente le sostanze che stavano fumando erano già entrate in circolo.
Senti ‘ esordì Barbara dopo un lungo respiro ‘ ora che siamo leggermente più rilassate ti va di parlare un po’ di quanto accaduto stamattina nel parco?
Elena balbettò un timido ‘ Si…si si!- riuscendo poi a continuare con un ‘ Parliamone pure…anche se io non ci ho capito granché!
– Bene ecco un altro punto in comune tra noi! – Le rispose Barbara ridendo.
Elena volle parlare per prima cercando ribadire il suo disorientamento. Non aveva idea del perché avesse reagito così, ne tanto meno avrebbe mai immaginato di trovarsi in una situazione del genere con una ragazza appena conosciuta.
– Anche io non ci capisco nulla ‘ si inserì Barbara nel discorso ‘ ma se posso dire la mia a me &egrave piaciuto molto, anzi troppo, visto che ho scoperto non solo di essere tendenzialmente bise…S…sualee ma anche di avere la capacità di ‘squirtare’, ti giuro che una cosa del genere non mi era mai capitata prima di oggi!…Giuro assurdo!!! – continuò dicendo ‘ scusa se ti faccio questa domanda ma tu non avevi mai pensato ad una donna…cio&egrave…magari anche in fantasia, per gioco…
– Beh no…cio&egrave un paio di volte &egrave capitato mentre mi accarezzavo di immaginarmi qualche immagine saffica ma per raggiungere l’…apice del piacere ho sempre avuto necessità della penetrazione e quindi mi son sempre ritenuta abbastanza etero! – le rispose ‘ fino ad oggi almeno!
Di nuovo silenzio
Ormai il ghiaccio era abbastanza rotto ed Elena anche se ancora imbarazzatissima voleva forse anche un po’ morbosamente andare avanti in questa intervista doppia molto ma molto promettente.
Era il suo turno di indagare ‘ e tu invece ci avevi mai fantasticato?…magari in un giochino in solitaria ‘ chiosò strizzandole l’occhietto.
Ti giuro che fino ad oggi non mi era mai capitato di immaginarmi una vagina in vita mia, quelle rare volte che mi &egrave capitato di accarezzarmi ho sempre ripensato a scene che avevo vissuto con i miei ex ‘ confessò Barbara ‘ e quindi non hai mai fantasticato su cose di pura fantasia e mai capitate ‘ la incalzò Elena che ormai era entrata nel ruolo dell’investigatrice del sesso.
Ti ho detto fino a questa mattina mai! – poi si interruppe avendo capito la gaffe appena commessa.
Come fino a questa mattina??? stavo parlando di fantasie non di cose accadute… – Barbara a quest’affermazione abbassò lo sguardo di nuovo e con un filo di voce ‘ in realtà io quando sono tornata a casa ero stravolta e mi sono buttata in doccia….cercavo di distrarmi ma…in realtà non ci sono riuscita…avevo davanti agli occhi la tua…si insomma la tua immagine ‘ ormai le sue guance erano tendenti al viola ‘ e non sono riuscita a trattenermi e così ho fantasticato su di tee, spero non ti infastidisca sta cosa ‘ terminò abbassando di nuovo lo sguardo in attesa della sentenza.
– Cio&egrave ti sei toccata pensandomi o ripensando a quello che avevamo fatto ? – Elena sempre più tagliente cercava di mettere Barbara all’angolo, trovando divertente ed intrigante giocare con l’imbarazzo della sua nuova amica.
– In realtà &egrave nato tutto perché stavo rivivendo la situazione ma poi ad un certo punto sono partita per la tangente…- Ah si?! Ora però son curiosissima di sapere dove ti ha portato questa tangente ‘ Elena ormai era dentro quel gioco che scoprì piacerle molto, visto la sensazione di umido che sentiva a contatto con il divano.
– Daiii! Vabb&egrave tanto ormai! Ripensando a quello che abbiamo combinato e con in mente la tua immagine a gambe aperte mi &egrave tornato in mente il profumo che emanava, emanavi scusa ‘ disse sorridente ‘ e non ho potuto evitare di fantasticare sul suo sapore e…oddio che casino…ecco mi sono toccata pensando di poterla leccare…ecco, detto contenta! – Ormai era bordeaux per la scabrosità di quanto confessato.
Elena era letteralmente in brodo di giuggiole. Una ragazza bellissima le aveva appena confessato di volerle leccare la figa e quest’idea le aveva appena regalato una scarica di elettricità che dalla schiena arrivava proprio alla sua vagina ormai bagnata e non più solamente umida. Si schiarì la voce e sistemandosi meglio sul divano la guardò negli occhi dicendole ‘ E com’é andata? &egrave stato appagante? Come te lo aspettavi?
Barbara ormai aveva rotto l’argine che la tratteneva e anche grazie ai due spinelli ormai era pronta ad aprirsi quasi tranquillamente ‘ Benissimo ad essere sincere…&egrave stato STRAVOLGENTE non appagante!!! sembrava di vivere la scena…avevo ancora il tuo profumo sotto il naso! anche se non &egrave durata tantissimo &egrave stato straordinario, mai capitata una cosa del genere ed &egrave per questo che ho capito che non posso e non voglio farmi troppe seghe mentali! &egrave andata così a me &egrave piaciuto un casino e amen!…spero non ti secchi sta cosa.
Elena più che seccata era super bagnata per questa cosa e in maniera molto seria le rispose ‘ Barbara io non sono assolutamente seccata, anzi, mi lusinga aver avuto un effetto così su di te, essere lo strumento di piacere di un altra persona &egrave sempre gratificante, mi spaventa solamente la strada che potrebbe prendere questa situazione….cio&egrave…come dire…- Barbara la interruppe proseguendo la sua frase ‘ non sei lesbica e non vuoi diventarlo, continui a provare desiderio verso i maschi, no? – esatto!!! – Aggiunse Elena ‘ ma questo non vieta di vivere la vita nello stesso modo in cui abbiamo fatto finora no?…mica ci siamo fidanzate o robe simili, no?
Barbara la guardò molto seriamente ‘ assolutamente no! Abbiamo avuto un avventura ed ammettere che &egrave stata bella non vuol dire fare una dichiarazione d’amore ma solo che abbiamo apprezzato molto, concordi con me Elena?
– Su tutta la linea Barbara, anche se devo ammettere che mi spiace molto che tu quando sei tornata a casa non mi abbia cercato subito, visto cosa hai fatto magari sarebbe stato interessante essere presente ‘ le disse facendole la linguaccia
– Dipende ‘ la interruppe Barbara ‘ se volevi fare solo da spettatrice o da parta attiva ‘ scoppiarono tutte e due in una bella risata che Elena strozzò dicendo sorniona ‘ Sarei stata parte attiva fidati e magari ti avrei evitato di usare solo l’immaginazione per leccarmela!
Barbara la fissò sgranando gli occhi ed Elena di risposta si avvicino al suo volto e sfiorò le sue labbra. Le trovò chiuse ma morbide e dopo l’iniziale sbalordimento le labbra di Barbara si schiusero in un bacio dapprima timido ed insicuro e man mano sempre più audace fino alla passione pura.
Le lingue delle due si unirono in una danza sensuale cambiando di tanto in tanto la bocca ospitante. Le mani di Elena andarono a cingere la schiena di Barbara da sotto il maglioncino e subito sganciarono il reggiseno mentre Barbara timidamente poggiò una mano sul seno dell’amica. I respiri già intensi per quelle effusioni lasciarono spazio a gemiti sommessi quando Elena dopo averle sfilato il maglioncino iniziò ad accarezzare i capezzoli già duri di Barbara che pot&egrave solo aggiungere un – Spogliati anche tu però!
Senza rendersene conto le due amiche si trovarono in un attimo in piedi e con in dosso solo gli slippini. Si riavvicinarono per un nuovo bacio durante il quale i capezzoli delle due entrarono in contatto segnando il punto esatto del non ritorno per entrambe!
– mmm che belle tette ‘ le sussurrò Barbara arpionandole un capezzolo con le dita ‘ mi viene voglia di mangiarle ‘ disse mentre avvicinava la lingua alla sommità di quel seno. Il contatto fra la lingua ed il suo seno provocò una serie di gemiti in Elena che tenendole con una mano la testa ormai in balia delle emozioni più lascive tanto da allungare la mano fino a constatare quanto fosse bagnato il perizomino della sua amante ‘ mmm ma sei un lago qui sotto!?
Togliamoli ‘ le disse Elena mentre si sfilava il suo.
Sempre in piedi poggiò un piede sul divano e mentre con le dite tendeva la pelle della sua intimità guardò la sua amica e le disse ‘ era questa che volevi leccare?…cosa aspetti allora???
Barbara si fiondò in ginocchio ad ammirare la fessura completamente imperlata di umori, il suo profumo era eccezionale e seguendo il suo istinto si avvicinò baciando quel frutto profumato. I baci si trasformarono presto in leccatine, sempre più audaci e sicure. Dapprima solo le labbra poi sempre più verso il centro. Quando la lingua trovò la strada Elena esplose in un ‘ aaAAHH…che brava! –
Barbara era passata ad occuparsi del clitoride ritto di Elena leccandolo e succhiandolo con attenzione e quando stava per irrompere dentro la sua amica con un dito fu fermata da una richiesta che non pot&egrave rifiutare ‘ Barbara mettiamoci giù che ci lecchiamo insieme!…altrimenti mi fai venire così!
– Ok ‘ le rispose Barbara stendendosi sul divano mentre Elena si metteva a cavalcioni sulla sua faccia. Il loro gioco riprese. Entrambe concentrate sulla figa dell’altra si ritrovarono ad inseguire delle magnifiche sensazioni e saziarsi di sapori sublimi. Ormai erano gemiti continui senza poter più di distinguere quelli dell’una o dell’altra.
A quel punto Elena, sapendo di non poter resistere ancora per molto cercò di intensificare il suo operato inserendo anche due dita e di tanto in tanto soffermandosi di più sul clito
‘ aaAAHH…mmm…non ti fermare SI ‘ disse Barbara mentre copiava l’operazione dell’amica per donare anche a lei le stesse sensazioni.
Elena cercò di rimanere concentrata per non esplodere immediatamente ma continuare a godere di quel trattamento. Il colpo di grazia le arrivò quando Barbara con l’altra mano le strizzo un capezzolo ‘ si si si…bello…vai… – ormai non poteva più aspettare ‘ io…io….stoo…venendooOOOOHH…si cazzo siiII!-
Barbara continuò ancora per dare modo ad Elena di goderselo a fondo e a se stessa di bere e ripulire tutti i frutti di quella favola ragazza.
Una volta riavutasi Elena doveva finire il suo compito e senza spostarsi continuò a dedicarsi a Barbara, con la lingua e le dita. Ormai anche quello di Barbara non era troppo lontano ed arrivò inesorabile quando Elena spinse all’interno del secondo buchino, molto stretto, la punta di un dito
– dai…dai dai dai….ooODDDDIIoo…AAAAHHH…mmMM SII ‘ urlò Barbara mentre il suo orgasmo schizzando finì tutto in faccia ad Elena che con avidità lecco tutto fino in fondo.
– Cazzo se &egrave buona la tua voglia! Mi hai spruzzato di nuovo in faccia…che figata! – Esordì Elena mentre alzandosi si sistemò di fianco alla sua nuova amante.
Barbara non riusciva a parlare, si guardarono e partì un bacio profondo e ancora famelico.
– Resti a cena con me Elena? – Certo che si! Mi hai trombato 2 volte ora mi devi una cena ‘ le disse sorridente!

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