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Racconti Erotici Lesbo

Elisa: una giornata bisex della madre Nicole

By 24 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Come già successo un’altra volta Nicole madre di Elisa tradisce il patto che la unisce a Rocco suo compagno che per dare un tenore di vita alla ragazza ed a lei viaggia per lavoro e spesso passa dei lunghi periodi all’estero.
Dopo la prima volta in cui Nicole era stata sorpresa da Rocco in un rapporto lesbico con un’amica ora lui scopre che Nicole, all’apparenza molto seria ed integerrima, ha un amante maschio di cui Rocco conosce il nome essendo una persona che lui ha visto alcune volte ma non ha mai dato adito ad interesse verso la sua donna
Questa volta erano i primi giorni di dicembre quando Rocco ha scoperto la relazione tra Nicole e Claudio.
Al compagno di Nicole sembrava di vivere in una scena di un set cinematografico.
Rocco era tutta la giornata fuori per lavoro e nel rientrare a casa avverte una pesantezza alla testa. Appena parcheggiata l’auto va in farmacia non lontano da casa. Lui solitamente avverte Nicole che sta rientrando ma questa volta non l’ha fatto e non è stata un’azione volontaria. In lontananza vede una coppia che esce da un portone, si baciano e si allontanano: sono loro due, Nicole e Claudio.
Rocco non crede ai suoi occhi e si intristisce perché Nicole non ha mai dato adito a desideri di altri maschi visto che Rocco quasi ogni sera ha ottimi rapporti sciali sia con lei che con la figlia Elisa e nell’intimità Nicole si dimostra una ottima scopatrice a cui lui aveva fatto applicare un piccolo piercing nella speranza che lei si vergognasse di far vedere la sua troiaggine agli altri.
Le luci della strada fanno vedere una Nicole bellissima e, come sempre, la donna più invidiata del nostro gruppo di amici. Gambe lunghe, seno grande e sodo, due labbra che stimolano i sensi e che provocano improvvisi pensieri e voglie. Per me è l’ideale di donna soddisfatta ed appagata.
Però ora evidentemente c’è qualcosa che manca per stare bene. Infatti Rocco capisce che c’è qualcosa che lui non le dà e che invece Claudio riesce a darle. Lei sa perfettamente che a lui piace fare l’amore in un certo modo ma non riesce mai a prendere l’iniziativa e diventare l’amante spregiudicata che Rocco sogna. All’inizio a lui piaceva quel modo di fare di Nicole un po’ schivo tra le lenzuola, poi con il tempo Rocco si è stancato; la vorrebbe più spregiudicata, più pantera perché la studentessa e la buona madre di famiglia alla lunga è stancante e poco attraente. Lei sa di questo desiderio del suo uomo e talvolta vorrebbe prendersela con lui ma ha paura di perderlo.
Nicole ha un segreto e non l’ha mai rivelato a nessuno, neanche alla sua figlia Elisa che era la sua amante lesbica. Nicole si gode il segreto nell’intimo e nella complicità dell’altra parte che ha l’opposto del suo carattere.
In realtà Nicole ha due vite parallele a quella che conduce ufficialmente; una è quella con Claudio.
Si era levata dal letto presto la mattina per accompagnare all’aeroporto Rocco che andava ad un convegno poi si è recata in studio. Erano ormai le tre del pomeriggio quando aveva fatto rientro in casa, si è levata le scarpe, è andata in cucina. Aveva molta sete ed anche fame; per mangiare si è fatta un panino farcito con della mortadella e per bere un bel po’ d’acqua e poi anche del succo di frutta.
Si è poi recata in camera da letto per spogliarsi restando con il solo perizoma. Prima di stendersi ha aperto la finestra del balcone per fare entrare i raggi del sole e si è sdraiata sul letto.
Ha ripensato alla lunga mattina in cui non aveva avuto un momento di tregua, ha ripensato a tutti i casi che avevano visitato in mattinata ed era arrivata alla conclusione che in città molte persone avevano lo stesso problema. Tra queste persone almeno quattro erano gay di cui uno solo era giovane ed era sembrava un caso interessante. Era un ragazzo che sapeva avere un cazzo asinino dalle misure enormi tanto che da moscio doveva essere almeno di 25-30 cm e si chiedeva come fosse in erezione.
Davanti a quel sesso decisamente anormale lei non aveva perduto la sua espressione professionale ma nel medicargli il culo ha avuto la classica sensazione di umido tra le cosce ed anche adesso, solo al ricordo, si sentiva eccitata ed avvertiva qualcosa che colava dalla figa nelle mutandine. Nicole istintivamente, visto che era sola nella sua intimità, si è accarezzata attraverso la stoffa degli slip, ma non le bastava. Quindi ha sfilato il perizoma ed ha passato un dito nella fessura della figa, umida dei suoi umori titillandosi il clitoride eccitandosi molto facilmente. Una mano l’aveva tra le grandi labbra l’altra la usava sulle mammelle tirandosi il capezzolo e stringendo la tetta tra le dita.
Il suo sditalinarsi era lento e lussurioso. Lo faceva in un modo lento che le procurava delle forti e intense sensazioni che la facevano muovere ed agitarsi sul letto spingendo il bacino in alto ed i basso come se quel dito fosse il cazzo di Rocco.
Poiché nella sua mente Rocco era lontano si è dedicata ad un’altra figura: Claudio.
Quel giovane era disponibile in quel momento ed allora ha preso il telefono che aveva sulle tette e lo h chiamato.
“Ciao amore, come va? Che fai di interessante?”
“Cioè che intendi dire?” ha risposto Claudio al telefono.
“Veniamo alle cose serie, hai trovato qualche bella figa da scoparti stasera?”
“Noo, niente! Ma che dici tesoro mio?”
“Ho l’impressione che tu stia perdendo colpi amore mio. Non c’ è nessuna femmina che me lo faccia tirare?”
Nicole lo incalza “Aahh! Dimmi un po’. Oggi hai visto Gilda la prof.?”
“Ma chi? Intendi dire Gilda quella vecchia troia?”
“Si proprio lei. Lo so che ha solo cinquantacinque anni, ma per me che ne ho più di quaranta lei è vecchia!”
“Vuoi dire che dire che gallina vecchia fa ancora buon brodo?” ha replicato scherzosamente Claudio.
“Significa che il mio brodo non ha sapore? Mah! Ti farò vedere io se è così però te l’ho fatto addrizzare, vero?”
Nicole intanto aveva messo il viva voce al telefono e seduta con la mini inguinale a cosce aperte con il perizoma trasparente che lasciava vedere la figa.
“lo sai che quel tuo cazzo grosso mi piace tanto?”
Claudio ha replicato “Ma non me lo dire! Ti dirò che anche quell’altro mio amico ce l’ha grosso!”
“Chi?” ha chiesto Nicole.
“Quello che ti ho presentato l’altra sera.
“Ah, bel maschio! L’immaginavo che fosse ben dotato. Se mi avesse chiesto di scopare gli avrei aperto subito le gambe! Comunque sia tu mi piaci di più”
“.. e come ti sei accorta che gli tirava?”
“Perché diventato tutto rosso e gli ho visto il gonfiore nella braga”
“Porcellina! Che guardi i maschietti!”
Nicole stimolata dal dialogo con il suo amante ha proseguito provocandolo “Sai che ti dico? La prossima volta che usciamo metto la mini ma non il perizoma. Voglio proprio vedere che fai se la farò vedere a tutti in giro per poi farli restare a becco asciutto. Guarda che di cazzi ne ho visto tanti e di questi uno era spettacolare, una cosa fuori misura, almeno trenta centimetri. Ti ricordi la mia amica Tilde? Quella tutta compita, che sembrava asessuata? Beh! Ne è rimasta talmente colpita che è sparita dopo che l’abbiamo visitato ed è ritornata dal bagno dopo dieci minuti. Ho pensato che la sua assenza sia stata dovuta per farsi un sontuoso ditalino. A dirti il vero, mio porcellino, il ricordo sta facendo arrapare ed anche io ora mi sto sditalinando. D’altra parte non posso restare ferma perché mi hai provocato tu che hai il cazzo in mano e ti stai segando al pensiero di Gilda. Se stai pensando a lei mi sta bene perché mi piace mi piace tanto sgrillettarmi e sapere che mi stai ascoltando mentre ti seghi”
Le parole sono interrotte da un profondo sospiro di goduria da parte di Nicole che accompagna quelli che provengono per telefono da parte di Claudio.
Avendo sollevato la serranda della finestra dall’altra parte del palazzo dallo studio di Rocco c’è qualcuno che ha intuito che la lei fosse a casa ed ha voluto spiare cose stesse facendo. Ha pensato a Rocco ma è piuttosto lontano avendo preso un aeroplano. Non si pone il problema di un estraneo a casa perché è molto arrapata.
Lei si è accorta di essere osservata e ne approfitta per offrire uno spettacolino.
La persona, vedendola nuda, impugna un binocolo. Nicole per offrire meglio alla vista il suo corpo si mette di traverso nel letto con la figa verso la finestra affinché fosse ben esposta e prosegue mostrando un ditalino dà spettacolo, ma non solo. Lei è arrapatissima ed inaspettatamente si mette anche qualcosa in culo.
Nicole sa che, da quando lui è stato in oriente, a Rocco piace anche metterle il cazzo in culo e lei di questa pratica ne è rimasta entusiasta avendo constatato che così gode di più. Ciò la rende sicura che chi la sta guardando sicuramente si sta segando.
La posizione che lei ha assunto la mette in una posizione per cui un raggio di sole le illumina intensamente proprio la zona genitale e l’anellino, che Rocco le aveva fatto applicare, splende tra le gambe aperte.
Poi riprende il telefono in mano ad ascoltare i gemiti di piacere del suo amante Claudio “Sappi che qualcuno mi sta guardando? Oggi mi sento porca e voglio due maschi con me. Adesso vi faccio morire tutt’e due. É da stamattina che non piscio e sai bene che quando godo ne rilascio sempre un po’. Mi sa che questa volta faccio una fontana a zampillo ed allago il letto così lo lascio bagnato. A lui piace il mio profumo di piscia”
Intanto Nicole si è allungata verso il comodino per prendere un dildo che usava con la figlia Elisa, poi ha aperto le cosce in maniera oscena in modo che il guardone la vedesse bene. Ora era pronta per lo spettacolo ed avrebbe fatto la telecronaca a Claudio.
“Amore sono a cosce aperte. Mi sto passando un dito sulla figa, ora due, ora massaggio il bottoncino. Huuuu come mi piace!! Lo sto strofinando un po’ di più. É una goduria, e tu? Dimmi che ti stai segando e che on l’altra mano ti accarezzi le palle. Hai messo la vivavoce vero? Aspetta che lo faccio anche io. Mi senti sempre?
“Si ti sento. Mi stai eccitando moltissimo e mi sta venendo una sega incredibile. Penso che spruzzerò sborra ovunque”
Nicole sapendo che Claudio era arrapatissimo e che ormai era avviato verso una sega senza ritorno, con il cazzo durissimo e pronto a sborrare, ha proseguito nel raccontare come faceva sesso solitario al telefono con il suo amante conscia che dalla finestra di fronte Rocco la stesse vedendo. A lei piaceva quel clima di complicità in cui sia lui che lei facevano finta di non sapere uno dell’altro. In realtà Rocco, compagno di Nicole, aveva come unica amante la figlia di lei, Elisa, mentre Nicole aveva Claudio ed una donna con cui lui l’aveva sorpresa una notte tempo prima al ritorno da un viaggio all’estero.
“Ora sai che faccio? mentre mi sgrilletto, prendo il dildo, quello sottile che usi per il mio culo, lo lecco e così entra meglio.
Aspetta! Ora sta entrando bene. Me lo sto mettendo in culo.
Huuuoo che bello! Mi sento piena. Mi sta venendo voglia di cagare ma sto resistendo ed è una sensazione meravigliosa. Sarebbe bello che mi vedessi.
Mi sto mettendo anche due dita nella figa a sto cercando il punto G.
Oooohhh, che sensazione fantastica, ma è il bottoncino il meglio!
Ho spinto un po’ più dentro il vibratore e l’ho acceso.
Huu, mi sento muovere tutta dentro! Mi sta facendo venire i brividi. Voglio venire ma mi sto trattenendo per poter venire insieme a te se ce la faccio a resistere.
Tu come vai? Ti stai segando forte e stai per sborrare!!!
Io mi sto torturando anche i capezzoli che si sono drizzati ed induriti.; me sto stringendo con le unghie e me li sto tirando.
Adesso ho una mano alla sulla figa ed una alle tette.
Ooohhhhh, uuuuuoooohhhh!!
Sto per venire, huuaaaa!! Sto vibrando tutta, non ce la faccio più!
Aaahhhhh!!! Sto pisciando a fontana! Sono come una vacca!
Eccomiiiiii!!!! Vengooooooo, aahhhhhhuhhhhhh oooohhh!
Amore sai che ho spinto tanto che mi è uscito il vibratore dal culo ed anche un po’ di cacca?
Te la lascio sul lenzuolo?”
Anche Claudio è al top della goduria e la sega è al termine. Sta venendo e dal telefono si sente un rantolo e dei grugniti classici di maschio che gode spruzzando.
C’è qualche istante di silenzio dovuto al carico di adrenalina e poi il primo a parlare è Claudio “Che fine ha fatto il guardone?”
“Aspetta un po’! …. Non lo vedo più! Mi sa che anche lui si sarà sparato un segone e sarà esaurito.
Dimmi di te. Hai sborrato alla grande? Scommetto che il tuo cazzo ne ha fatto quanto un vulcano ed ora hai tutta la sborra sulla pancia? Senti tesoro, non lavarla così domani te la lecco. Sai che ti dico? Ho proprio voglia di sborra, ma dentro!!
Mi sa che ora esco, a quest’ora Rocco esce sempre ma stavolta lo adesco e mi faccio scopare. Vuoi che lui mi scopi? Quando è dentro penserò a te che mi monti.
Tu pensi che gli sia avanzata della sborra?
A te di certo, ne sono sicura, ti tira di nuovo!
Sai che ti dico? Cerca Gilda e fattela. Fatti passare la figa bagnata sul tuo petto. Domani quando vieni da me voglio sentire il suo odore di figa in calore ed io mi conservo la sborra di Rocco dentro per te.
Beh, buona caccia amore! A domani!”
A questo punto la telefonata erotica finisce ma Nicole è ancora insoddisfatta e chiama la sua amante lesbica. In quel momento si sente un oggetto sessuale e vuole esserlo in pieno godendo del suo sesso che è voglioso e non sazio di un ditalino.
Decido allora di chiamare Livia la sua amica lesbica. Non voleva Elisa, sua figlia, perché la sapeva impegnata con le amiche.
Livia è una dottoressa che lei chiama per prendere un appuntamento. Le risponde l’assistente e le riferisce che le sue emicranie sono aumentate. È una frase convenzionale e va detta con tono supplichevole quasi gemente.
“Vieni stasera alle sette e trenta” le risponde l’infermiera.
Come se nulla fosse Nicole si fa la doccia e, presa da un istinto improvviso, prende dal cassetto dell’intimo una mutandina con il filo di perle, quella che ha visto in un episodio di Sex and the City e che Claudio le ha regalato. L’idea di quelle piccole sfere che accarezzano la parte più delicata della sua femminilità le danno la forza di affrontare l’amica Livia.
In realtà ciò che indossa è un perizoma con perle.
É lingerie in pizzo francese e perle di Maiorca che stimolano il clitoride ad ogni movimento. Sono create da Bracli, il marchio di lusso che per fa sognare perché il pizzo si poggia sulla pelle come una carezza mentre le perle fanno il resto per un piacere che non tarda a farsi sentire.
Lo studio di Gabriela è in periferia quindi Nicole parte per tempo ed appena in zona parcheggia e sale.
A quell’ora l’assistente se ne è già andata e Livia la aspetta impaziente con il camice bianco. È una dea e potrebbe essere è la perfetta protagonista di qualsiasi fantasia maschile.
Livia la fa accomodare sbrigativa, quasi scostante e Nicole resta perplessa ma trova la forza di dire
“Falla finita, perfettina del cazzo. Ho bisogno di sesso vero con una donna vera.”
Livia si alza infuriata, le va contro e mentre urla espone il suo seno facendo vedere che sotto il camice è nuda. Quella visione turba immediatamente Nicole che presa da un raptus improvviso la bacia con forza, quasi con prepotenza.
Livia cerca di respingerla ma le lingue hanno iniziato un gioco inaspettato ma desiderato. Il suo corpo di Livia risponde e la mente si piega al desiderio dell’amica. Livia le lecca le labbra, le succhia tormentandole implacabilmente.
Nicole non si riconosce non essendo abituata a vedere questa foga in Livia e vede che negli occhi della amica la sorpresa creata.
Livia si sente coraggiosa e sprezzante, stringe le tette di Nicole che strappa con forza il camice. I bottoni cadono a terra come coriandoli impazziti. I capezzoli di Livia sono dritti e sono un chiaro invito ad essere strapazzati.
Livia le sussurra “Ma guarda la perfettina del cazzo, allora ti piace la figa eh!”
Nicole attende, attende di essere presa, leccata, baciata e scopata. Livia si spoglia e il suo sguardo voglioso cade sul perizoma in perle che accarezza sfiorando il sesso che poi, inchinandosi, bacia con dolcezza.
Nicole capitola rapidamente ed è in potere di Livia che la fa stendere sul lettino per baciarle i capezzoli, scendere fino alla pancia, disegnare anelli con la lingua che generano brividi. Livia le guarda il ventre, la figa nuda senza peli e il desiderio di leccarla si fa insopportabile.
Di conseguenza affonda la lingua con prepotenza sentendosi una dea del sesso. Le infilo anche due dita e fa godere Nicole che lei guarda gemere e contorcersi sotto le sue mani.
“Adesso tocca a me godere. Vieni qui e fammi urlare di piacere. Ama il mio corpo come fai con quello di Rocco!”
Nicole si leva in piedi e la prende da dietro, le bacia il collo, la accarezza lieve e delicata. Ma Livia vuole altro, vuole essere sottomessa.
Da un cassetto che Nicole conosce bene preleva un dildo. Fa mettere Livia a novanta gradi e improvvisa un rapporto con il suo culo, maledicendo di non avere un cazzo per poterla sbatterla come si deve.
“Guarda che c’è un pacchetto per te lì!” le dice Livia.
Nicole lo prende e lo apre distruggendo la confezione. Sembra che Livia le abbia il pensiero: è uno strap-on che Livia indossa per poi iniziare a scoparla con forza.
Da quel momento ci sono solo loro ed il loro piacere.
Nicole gode dicendo che è più brava di Rocco.
Le due donne si sistemano meglio e Nicole si siede s una poltrona e le offre la figa.
“Datti da fare” sussurra vogliosa a Livia.
Poche leccate, pochi affondi e Nicole prova l’orgasmo più forte della sua vita.
Le due amanti lesbiche infine si accarezzano esauste, si sorridono consapevoli di essere soltanto all’inizio di una serata in cui godranno tanto.
Al rientro a casa Nicole dirà a Rocco che ha avuto una giornataccia di lavoro e che è stanchissima e terrà le gambe chiuse per non farsi scopare da lui che si aspettava una sua Nicole in gran calore

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