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Racconti Erotici Lesbo

Fantasia su me e lei

By 14 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo
avervi raccontato della mia meravigliosa esperienza con Zoe, la mia
mente ha vagato un pò, e mi sono ritrovata ad immaginare
cosa potrebbe succedere se lei scoprisse quello che ho pubblicato e la
prendesse…bene!
Ecco quello che ne è
uscito…godetevelo!

I giorni torridi non sembrano finire mai,
ma anche le sere non scherzano qui nel mio paese!
Non tira un filo di vento, e
l’umidità è pazzesca, quindi l’unico modo per
sopravvivere decentemente è farsi una doccia fredda all’ora.
Anche questa sera il caldo si fa sentire,
un pò meno rispetto al solito grazie ad una pioggerellina
che ci ha miracolati nel pomeriggio.
Io sono a casa sul divano e, computer alla
mano, rispondo alle mail di chi ha commentato la storia che avevo
pubblicato su Milu.
In quel racconto, narravo di come io e la
mia nuova amica Zoe ci siamo fatte prendere dall’entusiasmo giocando al
gioco della bottiglia, e di come questo entusiasmo avesso contagiato
anche gli altri due ragazzi, Manuele e Giovanni.
Ad un certo punto, suona il campanello.
Non aspetto visite e non può
essere Giusy, la mia coinquilina, visto che lei ovviamente ha le chiavi!
Indosso solo un perizoma ed una canotta,
senza reggiseno, ma me ne infischio e vado ad aprire così
come sono.
Con mia grande sorpresa, mi trovo davanti
proprio Zoe!
La trovo sempre bellissima con i suoi
colori tipicamente irlandesi, oggi esaltati da un vestitino verde
chiaro che le arriva a metà coscia.
Però stranamente, non mi saluta
con un sorriso, ma entra come una furia in casa mia ed inizia a
sproloquiare ad una velocità che, per quanto la mia
conoscenza dell’inglese sia buona, non mi consentiva di capire una
parola.
“Zoe, cosa c’è, parla
più lentamente!” le intimo.
“TU” mi urla, puntandomi contro un dito
“hai scritto in internet quello che abbiamo fatto!”
Rimango per un attimo Basita da quello che
dice.
Poi, il cricetino riprende a girare sulla
ruota e il mio cervellino riprende a funzionare: ha scoperto che ho
pubblicato la nostra storia!
Ma non mi capacito di come ci sia
riuscita: in questo periodo di permanenza in Italia ha iniziato a
parlare un pò la nostra lingua, ma non sufficientemente per
mettersi a leggere racconti (erotici e non) nella nostra lingua!
“Ma…come hai fatto?” le chiedo dunque.
“Ho letto che per imparare una lingua
bisogna leggerla e vedere film, e visto che non avevo voglia di leggere
cose noiose, ero a casa da sola e volevo stuzzicarmi un pò,
sono arrivata in quel sito! E ho visto quello che hai scritto!”
“Bhe…mi dispiace, ma non c’è
niente di male! Possiamo riconoscerci solo noi quattro!” cerco di
giustificarmi “E inoltre non sai in quanti mi hanno scritto che si sono
divertiti leggendo la nostra storia…non dirmi che il pensiero di
migliaia di sconosciuti che si sparano una sega leggendo quello che
abbiamo fatto noi, non ti eccita…”
Zoe semba riflettere un attimo sulle mie
parole.
In effetti probabilmente, quest’idea
l’arrapa più di quanto non la faccia arrabbiare!
Ed infatti mi dice “Così tanti
credi?”
Io semplicemente le mostro sul pc il
contatore delle letture. Si, così tanti.
“E cosa ti hanno scritto?” chiede ancora.
In fondo è suo diritto leggere
quelle e-mail, dunque gliele mostro, e traduco quello che non capisce.
Alla fine sembra soddisfatta di quello che
ha letto, o almeno, non ha più il cipiglio incazzato di
prima!
“Allora, se sei stata davvero
così brava a scrivere questa storia, traducila per me!
Voglio che tu me la racconti in inglese!” dice, stampandosi un
sorrisetto promettente.
Capisco al volo dove vuole arrivare,
probabilmente vuole provare se il racconto è davvero
eccitante o no.
Allora mi metto comoda sul divano, e apro
il file di “7 minuti in paradiso”, ed inizio a leggerlo, traducendolo
per lei.
Le racconto l’inizio, di come ho accennato
alla mia vita tranquilla fino al suo arrivo, leggo il racconto di
quando la sua datrice di lavoro è venuta a casa nostra e ci
ha detto di lei per la prima volta, dell’accordo con mia madre
perchè desse lezioni a mia sorella, e di come quest’ultima
si sia comportata da vera stronza con lei.
E poi arrivo alla parte interessante,
ovvero la nostra serata a casa sua con i ragazzi, il gioco della
bottiglia e i famosi 7 minuti in paradiso.
A questo punto capisco che anche lei trova
il racconto eccitante, perchè quando alzo gli occhi dallo
schermo per guardarla, la vedo, seduta accanto a me, che inizia a
massaggiarsi le tette da sopra il vestitino.
Sentendo il mio sguardo su di
sè mi sorride, dicendomi solo “Continua”.
E quindi inizio a leggerle il racconto
dettagliato della nostra favolosa scopata di quella sera, ma sono
distratta prima della fine, dal suo vestito che vedo volare e finire
per terra.
Ora è quasi nuda, indossa solo
degli slip semi-trasparenti, ed è talmente vicina a me che
sento il calore della sua pelle sulla mia.
“Vedo che la storia fa effetto” commento
“ma a questo punto possiamo lasciarla perdere e continuare dal vivo…”
propongo, ma quando faccio per toccarla, si alza e si piazza sulla
poltrona di fronte a me.
“No, no…voglio sentirla tutta, anche il
seguito…poi, forse…”
Maledetta stronza!
Non solo mi fa eccitare rileggendo la
storia, ma mi si mette pure di fronte a toccarla, e io non posso!
Ma decido di stare al gioco comunque.
Proseguo ancora nella lettura, e le sto
appunto raccontando di quando mi ha fatta venire leccandomi la passera,
che la vedo infilare una mano negli slip ed iniziare a masturbarsi.
E’ quasi troppo, come posso resistere
davanti ad uno spettacolo simile? Ma ormai devo finire e
chissà che dopo…
Inizio il secondo capitolo, e anche non
volendo accelero la narrazione su come Manu e Gio ci abbiamo scoperte,
e quindi poi messe a 90 sul divano, una davanti all’altra, e scopate
fino allo sfinimento.
Nel frattempo Zoe si è tolta
anche gli slip ed ha spalancato le gambe, e dalla mia posizione
privilegiata posso ammirare la sua fica bagnatissima con gli umori che
colano, e le sue due dita che entrano ed escono ad una
velocità forsennata. Inoltre, essendo tv e radio spente, la
casa è silenziosa, e posso nettamente sentire il rumore
delle dita in quella che ormai è una pozza.
Mi sono stufata di stare al gioco, e
allora mi alzo e spogliandomi completamente a mia volta, mi avvicino a
lei.
La sua masturbazione l’ha portata al
limite, ma decido che comunque non si può sprecare tutta
quella meraviglia, quindi le scosto con decisone la mano ed inizio a
lapparle la passerina.
Zoe ormai è talmente avanti,
che con un paio di colpi sul clitoride viene con un grido di
soddisfazione.
Ora sono completamente nuda, inginocchiata
tra le sue gambe, e lei mi fa un sorriso languido post-orgasmo.
Poi si alza e mi fa alzare a mia volta, e
mi fa piegare sulla poltrona e piegare una gamba appoggiandola sul
bracciolo.
Ora la mia fica è completamente
esposta e grondante, non chiede altro che soddisfazione.
Zoe si china e mi da una e una sola
lappata, poi mi intima di non muovermi e si allontana.
L’aspetto per un minuto circa, un minuto
che a me è sembrato lunghissimo dato che con quella leccata
mi aveva illusa di voler farmi contenta!
Ma quando torna e la vedo con in mano una
delle mie candele, capisco che l’attesa sarebbe valsa la pena.
Zoe si avvicina e mi fa leccare la
candela, inumidirla bene, e poi, lentamente, non per non farmi male, ma
per farmela agognare ancora di più, inizia a spingermela
nella passerina.
“Ti piace?” mi sussurra all’orecchio,
fermandosi a metà.
“Siiiii, mi piace, ma ti prego, muoviti!”
la supplico io.
Invece lei continua a penetrarmi
lentamente, e quando l’ha inserita tutta si ferma, la lascia
lì, ed inizia a leccarmi prima il buchino del culo, poi il
clitoride, poi l’interno coscia, insomma, temporeggia!
“Zoe cazzo, scopami con quella maledetta
candela!” le urlo io, spazientita, girando la testa.
La vedo distintamente ghignare, ma poi,
finalmente, inizia a fare quello che le avevo chiesto, ovvero sia a
fottermi con quel’oggettino.
Con l’altra mano si inumidisce un dito del
mio succo, e poi me lo infila nel culo, ed inizia ad entrare e uscire
anche con quello.
E’ la prima volta che mi riservano questo
doppio trattamento, ed è favoloso!
“Aaaaaaaaah, siiii, com’è
bello!” inizio ad urlare il mio godimento, che non tarda ad arrivare:
in un attimo, cospargo la candela di umori, liberando il mio orgasmo.
Zoe, in un ultimo, eccitante gesto, la
tira fuori e la mette tra la sua bocca e la mia, e la lecchiamo
insieme, per poi scambiarci un bacio languido.
Ah, che bella serata alternativa!

Ecco qui la mia piccola fantasia, fatemi
sapere cosa ne pensate, commenti, recensioni e critiche costruttive a
beth.80@hotmail.it

Grazie,

Betty

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