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Racconti Erotici Lesbo

Fantasie

By 3 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

La vide per la prima volta in quel fast food fusion del centro, mentre serviva i clienti in fila. Lei si avvicinò alla cassa e con un delicato sorriso richiese l’ordinazione. Accanto a lei c’era un ragazzo di cui lei puntualmente schivava le effusioni. ‘Non &egrave il suo tipo’ pensò; lui era di stazza grossa, pressante a tratti prepotente. Accanto a quella creatura avrebbe dovuto trovarsi qualcuno in grado di percepire la sua grazia ‘e poi sicuramente lui non sarà neppure un granch&egrave a letto!’
Le porse l’ordinazione, lui si era allontanato. La ragazza si avvicinò prese il vassoio, lei le sorrise, l’altra ricambiò e con un delicato suono la ringraziò. Mentre continuava a lavorare Sara continuò per tutto il tempo a guardare la ragazza seduta a poca distanza e ad un tratto’lei si girò, la fissò e le sorrise. Sara arrossì. Tornò frettolosamente a lavoro, impacciata, imbarazzata. Nel pieno del lavoro sentì chiamare ‘Scusa?! Scusa?! Ehi tu!!’. Era lei. ‘Si dimmi’-‘Non vorrei disturbarti ma sai, vedevo che mi guardavi e..bh&egrave pensavo, ti và di darmi il tuo numero? Magari potremmo prendere un caffé assieme!’. E come dire di no ad una creatura del genere; ‘Certo!!’
Passarono tre giorni. Era un venerdì pomeriggio. Sara aveva avuto il giorno di riposo e stava sdraiata sul suo divano a guardare la tv quando il cellulare suonò. ‘Oddio &egrave LEI’ pensò. Le due si diedero appuntamento per la sera proprio nel centro della città, davanti alla fermata della metro B al Colosseo, ore 21:30. ‘Ok, ci saarò’
Cominciò a prepararsi. Sara era una ragazza carina ma molto mascolina. Aveva scoperto la sua omosessualità molto presto e non aveva mai fatto nulla per nasconderla. Per evitare di sentirsi in imbarazzo di fronte alla sua Dea decise di mettersi qualcosa di casual. Un jeans, scarpe da ginnastica, una felpa con zip e cappuccio. I capelli estremamente corti ne accentuavano i lineamenti delicati e gli occhi scuri con ciglia lunghe e arcuate. Così verso le otto uscì di casa. Arrivo sul luogo dell’incontro qualche minuto prima. Pensava non fosse il caso di farla aspettare, ma lei ancora non c’era. Ad un tratto si sentì chiamare ‘Sara!!’. Era lei, più bella che mai!!! Aveva una minigonna di jeans, una canotta rossa con dei teschietti neri e dei cuoricini, un paio di scarpe All Stars e una maglia di cotone sopra. ‘Cazzo quant’&egrave bella!’ pensò. Asia era una ragazza esile, formosa, capelli scuri e lunghi e un paio di occhi verdi da mozzare il fiato. Sara si chiedeva come fosse possibile che una così si interessasse a lei così poco femminile e poco socievole.
Si salutarono con un bacio sulla guancia e decisero subito di andarsi a prendere una birra in un locale lì vicino. Giunte nel pub si sedettero e cominciarono a parlare. Sara si trovava molto bene a conversare con Asia ma non riusciva a staccare gli occhi dalla sua bocca carnosa e perfettamente disegnata, di quel colore rosso, come una ciliegia. E poi quella scollatura’! Improvvisamente Asia si bloccò dal suo discorso, sorrise e disse ‘Ti piaccio?’. Sara titubante rispose annuendo. ‘Ti va di venire da me?’, ‘Certo’.
Asia condusse Sara sotto casa sua che si trovava un po’ distante dal centro. Aprì la porta dell’appartamento e in men che non si dica si ritrovarono sul divano di pelle che si trovava nel soggiorno. Sara non sapeva come comportarsi, avrebbe voluto saltargli addosso ma credeva fosse il caso di aspettare. Ma evidentemente non lo era.
Asia la fissò, si alzò in piedi, si alzò la minigonna e si sedette a cavalcioni su Sara. Sentì un fremito salirgli su per la schiena. Non riuscì a fermare le sue mani che cominciarono delicatamente a sfiorarle la figura fermandosi sui fianchi. Asia si chinò verso di lei dischiuse le labbra e si baciarono. Sapeva di ciliegia! Era la cosa più eccitante che avesse mai assaporato!! Si scambiarono dei baci profondi, avidi, eccitati. Sapevano entrambe che si desideravano. Sara non resisteva più. Fece scivolare le mani sotto la maglietta in una ricerca spasmodica dei seni di lei. Per aiutarla Asia si sfilò la piccola canotta mostrando un sensuale reggiseno in pizzo nero e rosso. Sara le abbassò gentilmente la spallina e lasciò scoperto un seno. Cominciò a sfiorare il capezzolo con i polpastrelli; questo diventò duro di colpo. Allora allungò le mani dietro la sua schiena e con un gesto veloce e deciso le sbottono il reggiseno. I suoi seni erano perfetti!! Sodi, rosei, tondi! Li cominciò a toccare, e poi con la punta della lingua disegno dei piccoli cerchi attorno ai capezzoli rigidi. Asia inarcò la schiena per l’intenso piacere e cominciò a mugolare con la sua soave voce. I suoi capelli morbidi scendevano sui seni turgidi e questa era la visione più eccitante che Sara avesse mai visto.
Ma l’eccitazione era incontenibile! Sara si sentiva morire, era completamente bagnata dal piacere che quella donna gli stava donando. Asia si alzò, si sfilò la gonna e la fece cadere atterra, rimanendo solo con delle culottes coordinate al reggiseno e con le sue All Stars che ne davano un’aria ingenua. Sara si avvicinò a lei, le poggiò le mani sui fianchi e con la lingua cominciò a stuzzicarla attraverso la sottile stoffa della biancheria. Asia si stava sciogliendo! Le sue cosce erano umide e calde. Desiderava quella donna dentro di lei più di qualunque altra cosa. Prese la sua testa e la spinse delicatamente verso di lei per sentirla di più. Sara le tolse le mutandine, le passò un dito tra le cosce e la massaggiò dolcemente. I respiri si fecero sempre più affannosi. Ma Sara era troppo eccitata! La prese e la portò sul tavolino che si trovava al centro del salotto la adagiò su di esso, le allargò le gambe e con foga cominciò a leccarla. ‘Oddio si!’ gemette Asia. Le passò la lingua sul clitoride e poi già fino ad assaporarla intensamente. Le spinse la punta all’interno e la mosse provocando spasmi di piacere alla sua donna. Con le dita le stimolava il clitoride. Asia si contraeva, ansimava sempre più forte. Sara aveva capito’stava per venire! Continuò a stimolarla con la lingua e infilò il suo dito medio, cosparso di saliva, nella sua fica. In un attimo sentì il piacere di Asia. Un fiume le inebriò la bocca e lei lo assaporò fino all’ultima goccia. Asia si alzò, la fissò grata dell’orgasmo appena avuto. La baciò leccandole via il suo sapore. Sapeva che Sara non vedeva l’ora di essere scopata, così le sbottonò i jeans e dopo averli tolti la fece poggiare sul tavolino, piegata di schiena. Anche Sara aveva un bel fisico ma che lei nascondeva continuamente sotto i maglioni extra large che metteva giornalmente. Il suo culo era sodo e tondo. La sua schiena era piccola e delicata, talmente magra che si potevano contare le coste.
Asia era dietro di lei, si abbassò, le allargò le gambe e si infilò tra le sue cosce. La leccava dolcemente, la sfiorava con la lingua, poi risalì. Asia non resistette al suo culo e le infilò la lingua tra i glutei stuzzicandola con la punta. Sara si contorse come se avesse avuto una scarica elettrica.Le piaceva da morire! Asia lo sapeva. Mentre la leccava le infilò un dito in fica. Era grondante di sesso. Insaziabile, urlava il suo piacere. Inserì un altro dito e cominciò a muoverli all’interno. La sua mano era fradicia. La tolse, si leccò le dita e le massaggiò il buchetto tra i glutei. La sentiva gemere, spinse di più. Mentre spingeva ci passava la lingua attorno e poi, tornando giù, la infilava dentro con foga e ritmo. Quando sentì che l’orgasmo era vicino la spostò sul clitoride e come lo toccò Sara venne. Fu l’orgasmo più intenso della sua vita.
Si voltò, si sorrisero, compiacenti e appagate e si baciarono dolcemente.

Spero vi piaccia. Un bacio a tutte/i

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