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Racconti Erotici Lesbo

Gita in bicicletta

By 18 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Al contrario delle altre quattro, non &egrave abituata a così lunghi percorsi in bicicletta. Ha il fiato corto, la faccia paonazza, i muscoli delle cosce e dei polpacci indolenziti, il sudore che le ruscella nella schiena e sul petto e, peggio di tutto, gli slip incuneati nel culo e nella fica, che ad ogni pedalata le causano un bruciore intollerabile. Il sentiero di terra battuta che si inoltra nel parco non aiuta, ad ogni sasso o rametto che le ruote incontrano si sente riverberare il contraccolpo tra le cosce.
– Quanto manca? chiede speranzosa.
– Un chilometro, circa. Su, su, Titti, pedala. Ti devi fare il fiato.
La risposta, con un tono un po’ sarcastico, gliel’ha data Ornella, la leader di quel gruppo di donne che ha conosciuto in palestra, &egrave lei che decide i percorsi, lei che l’ha convinta a inforcare la bicicletta per un giretto, niente di faticoso, a suo dire. Hanno già macinato minimo dieci chilometri in sella alle mountain bike, non vuole nemmeno pensare che altrettanti la aspettano al ritorno. Per non parlare del fatto che odia sentirsi chiamare con quello stupido nomignolo.
– Ragazze, siamo arrivate.
La radura che Ornella indica &egrave piccola, circondata da fitte siepi e alberi secolari. Scendono dalle biciclette e, prima di appoggiarle a terra, tolgono gli zaini e prendono le borracce termiche. L’unica a non bere &egrave lei, troppo stanca si accascia a terra lunga e distesa, braccia e gambe spalancate nel tentativo di dare sollievo al proprio corpo.
– Sarai mica stanca, eh?
– Senti, Ornella, un altro commento ironico e ti ficco la bicicletta dove non batte il sole.
– Scusami, non volevo offenderti. Come stai?
– Ho il culo e la fica in fiamme, non sento più le gambe e sono sudata come mai mi era successo.
Le altre si siedono vicino a lei, accetta grata una sorsata d’acqua dalla borraccia che le porge Giorgia, Ornella resta in piedi a sovrastarla.
– Hai mai letto Ana’s Nin, Titti?
– No, chi &egrave?
– Una scrittrice di racconti erotici. Ce n’&egrave uno che in qualche modo mi hai ricordato.
– Perché?
– Anche lì c’era una fanciulla con il culo che le bruciava, se non ricordo male per il troppo cavalcare.
– Poi la sua amica gliel’ha fatto bruciare ancor di più! commenta Marianna.
Titti la guarda perplessa. Mai avrebbe immaginato che quella tipina tutta perbenino leggesse racconti erotici, mentre di Ornella non si meraviglia.
– E non solo!
– Vero, mi ricordo.
Dalle loro repliche &egrave ovvio che Luisella e Giorgia conoscono anche loro il racconto in questione. L’unica a non saperne niente &egrave lei.
– Mi avete incuriosito… spiegatemi meglio.
– Cosa ne dici se te lo mostriamo? Non proprio uguale, ma quasi.
Titti non crede alle sue orecchie, si era già accorta delle occhiate di apprezzamento di Ornella quando le &egrave capitato di incrociarla alle docce, ma si aspettava di sentire le proteste delle altre che però non arrivano, anzi le sorridono dimostrando di apprezzare l’idea. Se &egrave un bluff, lei &egrave disposta ad andarlo a vedere.
– Perché no?
– Alza le gambe, Titti.
Giorgia le afferra i calzoncini e li tira verso il basso, Marianna fa altrettanto con gli slip. Glieli sfilano dai piedi lasciandola nuda dalla vita in giù.
– Girati, adesso e solleva un po’ i fianchi. Luisella, cerca un rametto tenero, lascia solo le foglie in cima.
Ornella si accoscia dietro di lei e le allarga le gambe. Le sfiora con un dito le labbra della fica prima di dischiuderle.
– Marianna, prendi la mia borraccia. Dobbiamo raffreddarti un po’ prima, Titti.
Lo scroscio dell’acqua gelida sulle natiche la fa sussultare, Ornella inclina la borraccia così che le scorra in mezzo alle natiche e le ricada sulla fica. Titti rabbrividisce quando i cubetti di ghiaccio semi disciolti le passano sul buco del culo. Ornella ne cattura uno e glielo spinge dentro lo sfintere dove sprofonda all’istante. Giorgia si china, con le dita le allarga la fica e Ornella le infila due cubetti. Titti si sta eccitando, le piace sentire le mani delle donne che la stuzzicano davanti e dietro.
– Ecco qui, Ornella.
– Tenetela bene aperta, tutte insieme.
Quattro mani per lato le afferrano le natiche e gliele divaricano strizzando la carne. Il ciuffo di foglie le colpisce delicatamente l’ano, più e più volte. Lo contrae istintivamente nonostante non provi dolore. Ornella fa un passo indietro e abbassa il ramoscello con più forza.
– Tocca a te.
Ornella cede il ramoscello a Giorgia che prende il suo posto. Lo cala più veloce e Titti comincia ad avvertire bruciore.
– Tocca a te.
E’ la volta di Luisella che aumenta la forza dei colpi sul culo di Titti che geme avvertendo un leggero dolore.
– Tocca a te.
Marianna indugia regalando a Titti un attimo di tregua che riprende fiato ma non per molto: il ramoscello &egrave stato sfrondato completamente e la punta la sferza in mezzo alle cosce, risale a colpirle lo sfintere con precisione millimetrica e riscende, senza smettere. Dopo qualche minuto, il dolore sfuma nel piacere, ha caldo fuori e dentro, il culo che brucia e pulsa, la fica che si stringe per il bisogno di venir riempita.
– Basta, lasciatemi andare! Voglio godere!
Le mani che la tengono bloccata a terra si staccano dal suo culo e Titti si gira, spalanca le cosce, sa di essere lasciva e oscena così esposta, non le importa, anzi lo vuole essere ancora di più e ha tutte le intenzioni di masturbarsi sotto i loro occhi. Si lecca un dito, se lo passa lento tra le labbra della fica scappucciando il clitoride, senza distogliere lo sguardo da Ornella e dalle altre che la circondano.
– Qualcuna vuole partecipare?
La sfida, che di questo si tratta, viene accettata: Luisella e Giorgia le sollevano la maglietta e il reggiseno sportivo e si riempiono le bocche con i suoi seni; Marianna le si siede sopra e le succhia il clitoride, Ornella le penetra la fica con due dita. Titti si abbandona a quel groviglio di donne, la intrigano quelle mani e quelle bocche estranee che le percorrono il corpo, freme di piacere nell’essere l’assoluta protagonista di un’orgia tutta al femminile. La stanno portando all’orgasmo, avverte le prime contrazioni lente e intervallate l’una dall’altra, Ornella se ne accorge e le sue dita vanno dentro e fuori la sua fica frenetiche, poi afferra il ramoscello e la colpisce con forza tra fica e culo. Titti serra e divarica le cosce, gode gridando e sussultando sotto le loro mani incalzanti.
– Nel racconto di Ana’s Nin c’erano solo due donne, Titti.
– Buon per me che siete il doppio.
– Però una delle due aveva un frustino, da equitazione..
– Non ne ho sentito la mancanza, te lo assicuro.

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