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Racconti Erotici Lesbo

Halloween e giorno dopo

By 16 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo racconto non &egrave mio,ma della mia grande amica Alice,lo pubblico a suo nome e a quello di Laura,che ne ha curata la stesura finale.

Ieri sera io ed il mio amore Lara siamo state invitate a una festa per Halloween.
Per chi non lo sapesse noi non siamo una coppia lesbo ‘normale’, ma neanche del tipo Bdsm, diciamo che ci piace giocare come Mistress e slave, dove io finisco sempre per essere la sua servetta.
Dopo le solite lunghe discussioni sui costumi, Lara si &egrave vestita in divisa da poliziotta, guanti e stivali neri, cappello e, alla cintura, ha allacciato uno sfollagente di gomma dura.
Io invece da puttana, la mia mise preferita, mini inguinale nera che faceva ben vedere il pizzo delle autoreggenti, top scarlatto senza reggiseno e degli stivali di pelle nera con tacco da panico.
La festa era in una piccola villetta in periferia e ci siamo subito confuse con la massa.
Devo dire che anche se ero vestita in maniera molto provocante, c’era chi aveva osato molto più di me, soprattutto una ragazza che sopra un body a perizoma in pelle nera aveva solo un gonnellino in plastica trasparente.
Durante la festa cominciai a bere un po’ troppo, ma senza ubriacarmi del tutto, diciamo che ero molto allegra e di conseguenza disinibita.
Al culmine della serata mentre stavamo ballando vicine al centro della sala, sentì una presenza estranea dietro di me
Un uomo col fisico palestrato, quasi un animale, mi stava toccando il sedere.
Sentivo le sue mani che da dietro mi accarezzavano le cosce, per poi risalirmi dentro la mini.
Senza ritegno lui iniziò a premere i suoi fianchi contro il mio didietro e sentivo la sua erezione tra le mie natiche che andava su e giù lentamente ma con insistenza.
Lara mi guardava decisamente incazzata, ma forse voleva anche vedere fin dove mi sarei spinta con quello sconosciuto.
Io m’avvicinai a lei e, sicuramente per colpa dell’alcool che avevo in circolo, le dissi in un orecchio.
‘Questo &egrave il mio scherzetto di Halloween’ amore mio.’
Girai rapidamente lo sguardo verso lo sconosciuto e, con un sorriso, sollevai l’orlo della mini, facendogli vedere il perizoma che da bianco era diventato trasparente per l’eccitazione.
Ma questo non ti piacque a Lara che, con uno strattone, mi allontanò da lui e dopo un sonoro ceffone mi trascinò verso le camere dell’abitazione dove eravamo ospiti.
‘Alice tu’ ti meriti una lezione !’ e mi tirò dentro la prima camera da letto che trovò aperta.
Senza neppure curarsi di chiudere la porta a chiave, mi fece curvare sul letto, mi tirò su la mini con rabbia e spostò il peri in modo da lasciarmi il sesso nudo.
Immediatamente sentì il mio fiore che si schiudeva per lei, che baciò come se fosse la mia bocca, con forza mi stringeva il clito tra le sue labbra e lo succhiava.
Se fosse passato qualcuno nel corridoio ci avrebbe o visto o sentito, ma a questo punto non m’importava più di nulla.
Stavo quasi per venire, ma lei rapidamente mi tolse la fonte del mio piace schiaffeggiandomi con forza le natiche, quattro colpi sulla destra e quattro sulla sinistra.
Poi prese lo sfollagente e, dopo averci sputato sopra, lo spinse lentamente ma decisamente nel mio povero buchetto. Non ero abituata a una penetrazione così violenta e poi era più grosso di quello a cui ero abituata a prendere nel culetto.
‘Ahh Lara così me lo rompi !’
‘Taci troietta che tanto so che ti piace fartelo rompere da me.’
‘E’ vero ma non così, ahh.’
‘Allora cosa vorresti ? Un po’ di sollievo alla tua fica gocciolante ?’
‘Sii, ti prego amore, fallo.’
A questo punto con le dita cominciò a chiavarmi la fica, prima due poi tre dita.
Stavo inondando quel letto sconosciuto con i miei umori, godendo come una maiala.
Non resistevo più, stavo per venire ma lei sfilò sia le dita che il manganello.
‘Hai imparato la lezione puttanella? A casa poi lo sai che ti aspetta il resto. Ho giusto un frustino nuovo che voglio farti provare questa notte.’
‘Ma non m’hai fatto venire !’
‘Per quello c’&egrave tempo, ora andiamo a casa mia.’
Uscimmo da quella villa senza preoccuparci di salutare nessuno, Lara fece guidare me solo per impedirmi di toccarmi e quindi avere quell’orgasmo che ormai stavo agognando.
Appena dentro casa Lara non mi fece attendere il suo nuovo ordine.
‘In sala c’&egrave un sacchetto, prendi il frustino che c’&egrave dentro e portamelo in camera da letto tenendolo in bocca. Ma prima spogliati, anzi lasciati solo le calze e gli stivali.’
‘Si amore per te questo e altro.’
Quasi corsi in sala e vidi subito il sacchetto, dentro c’era un frustino da equitazione piuttosto rigido, ma ormai ero troppo eccitata per pensare a qualcosa che non fosse piacere puro. Mi spogliai di quel poco che avevo rimanendo come lei mi voleva solo, prima d’andare da Lara, mi guardai per un attimo allo specchio dopo essermi messa a carponi.
Quella che vidi fu una grandissima troia, ben lontana dall’austera impiegata che ero tutti i giorni al lavoro, la voglia di sesso mi s’era stampata in volto, e senza perdere tempo mi recai in camera da letto.
Appena dentro Lara mi saltò letteralmente addosso strappandomi il frustino di bocca.
‘Mettiti a novanta sul bordo del letto che ora ti sistemo io.’
Mi sistemai subito come voleva lei che non tardò a farmi sentire quel frustino sull’interno delle cosce, per poi passare alla fica grondante d’umori. Lo faceva passare fra le grandi e piccole labbra con un movimento lento e costante che mi fece piegare più volte le ginocchia.
Poi passò alle natiche con colpi rapidi, ma misurati per tornare sul mio fiore con lo stesso trattamento.
Io godevo come mai m’era successo in vita mia, ero sempre sull’orlo dell’orgasmo che però non veniva mai anche perch&egrave lei non voleva che succedesse.
Mi penetrò di nuovo dietro usando il manico del frustino, ma io volevo di più, molto di più.
‘Lara scopami sto impazzendo.’
‘Lo vuoi veramente ?’
‘Si ti prego fammi tua.’
Lei prese uno strap-on e dopo averci sputato sopra, lo puntò di nuovo sul mio buchetto, dopo il manganello avevo il culo ancora aperto, ed entrò dentro senza fatica.
‘Non provare a toccartela o ti frusto forte sulla fica !’
‘Non lo farò, ma tu scopami, fammi godere.’
‘Stai tranquilla che te lo rompo il tuo bel culetto da puttana.’
‘Sii spaccamelo, godo quando te lo prendi.’
M’inculò a lungo, ma per quanto godessi non riuscii mai a venire.
Era come se qualcosa in me si fosse bloccato, provavo delle sensazioni incredibili, ma senza avere l’orgasmo.
Alla fine la pregai di scoparmi davanti, ma lei s’incazzo e si tolse da dietro di me.
‘Te lo do io l’orgasmo, levati quegli stivali da puttana e metti le mani dietro la schiena.’
Come al solito eseguì il suo comando e mi sfilai gli stivali. Dopo lei mi mise le manette portandomi le mani dietro la schiena e mi condusse fuori dalla camera.
‘In ginocchio sgualdrina.’
Come fui a terra mi mise un collare in cuoio e legò questo alle manette in modo che non potessi toccarmi.
‘Ora aspetterai qui finché non avrò di nuova voglia di te.’
Rimasi in silenzio mentre lei chiudeva la porta della camera in attesa che lei mi chiamasse.
Anche con la porta chiusa la sentivo gemere, Lara si stava di certo masturbando e di conseguenza provare quel piacere che a me aveva negato.
Quando mi permise d’entrare, sempre in ginocchio, mi liberò le mani e mi ordinò di mettermi davanti allo specchio dell’armadio e di masturbarmi per lei e farle vedere che razza di troia ero. Io ci stavo prendendo gusto anche perch&egrave ero ben conscia che si trattava di un gioco.
Così invece di dedicarmi subito alla mia passera portai le mani sul seno e presi a giocare coi capezzoli che erano in pratica due chiodi. Lei mi guardava con malizia, e ben presto non riuscì più a trattenermi.
Presi a toccarmi la fica con sempre più insistenza, fino ad infilarci dentro due dita prima e tre dopo.
Gemevo come impazzita, ma quando si accorse che mi stavo avvicinando all’orgasmo il mio amore mi diede un ceffone che mi bloccò completamente.
‘Chi ti ha dato il permesso per venire ? Sai che sei la mia troia e solo io posso decidere se puoi godere oppure no !’
Mi misi a frignare, ma lei sempre dura mi ha disse di mettermi sulle sue ginocchia.
Cominciò così a sculacciarmi alternando forti manate a dolci carezze, facendomi provare uno spanking di altissimo livello. Quando mi colpiva pregavo perch&egrave smettesse e mi toccasse, quando invece sollecitava la passera speravo che tornasse a battermi per non impazzire.
Poi con il culo in fiamme e la fica che gocciolava Laura mi fece mettere a pecora sul letto e lentamente calzò lo strap-on. Con una lentezza esasperante mi penetrò la fica e in un orecchio mi sussurrò che mi avrebbe scopata per tutta la notte.
‘Si amore vengooo.’
‘Godi piccola mia, goditi questo orgasmo e quello dopo e quello dopo ancora.’
‘Scopami fino a togliermi l’aria, voglio essere la tua troia da monta !’
Non contai più gli orgasmi, alla fine quando io ero sull’orlo di un ennesimo nuovo orgasmo il mio amore fece una cosa sconvolgente,mi ha pizzicò col pollice e l’indice il clito, e quasi svenni dal godimento.
Quando mi ripresi le chiesi se voleva che la facessi venire e lei sorridendo mi rispose che era già venuta tre volte. Poi volle che dormissimo nude abbracciate nel letto e, prima di addormentarmi mi disse che questa era una prova per vedere il mio limite, ma che non m’avrebbe mai fatto solo del male per il solo gusto di farlo.
Io le diedi un lungo bacio sulla bocca, poi le sfilai lo strap-on e non seppi resistere alla sua fica così umida di piacere, e mi ci lanciai dentro per leccarla fino a farla venire di nuovo.
Solo dopo ci addormentammo abbracciate, esauste di quella notte di sesso, ma felici d’aver percorso una nuova via la piacere.

Il risveglio, a parte il culetto che mi brucia un po’ e non solo quello, &egrave perfetto.
Abbiamo dormito abbracciate per tutta la notte come due bambine, &egrave strano ma &egrave la prima volta che mi capita di farlo.
Col mio ex marito il ‘dopo’ era sempre stato per me di un disagio unico, avessi potuto mi sarei fiondata su un altro pianeta piuttosto che sentirmelo vicino nel letto. Di dormire abbracciati poi, mi viene la nausea solo a pensarci.
Lara stra ancora dormendo, povera cara, questa notte &egrave stata un’esperienza emotivamente pesante anche per lei.
Faccio un po’ la stronza, e comincio a soffiare leggermente sul suo viso. E’ come se un angelo la accarezzasse, e io voglio essere il suo angelo.
Ma soprattutto ho bisogno di sentire la sua voce, di essere rassicurata, ho paura che dopo questa notte lei mi consideri solo una puttanella.
Un giocattolo da usare e poi buttare via, e non potrei sopportare tutto questo.
Finalmente il mio amore apre gli occhi, e il suo primo sguardo al mondo &egrave per me. Ci vedo un amore infinito dentro ma anche un certo disagio per me inspiegabile.
“Alice’ che dolce sentire il mio nome pronunciato dalla sua voce ancora piena di sonno “Vai a fare la doccia che poi dobbiamo parlare di noi.’
Mi sento morire, &egrave come temevo, l’ho delusa, per lei così sofisticata, io sono solo una troietta usa e getta.
Con le lacrime agli occhi faccio per alzarmi, voglio fuggire, non so che farò, so solo che il mio nuovo mondo si sta vaporizzando, e sto male.
“Ma che hai capito stupidina e vieni qui ! La doccia può attendere e poi mi piace il tuo profumo di donna al mattino. Senti, io ti amo e non posso accettare una relazione senza l’assoluta parità tra noi. Non voglio annullare la tua personalità, tu mi piaci per come sei adesso. Quindi forse &egrave meglio che certi giochetti di dominazione li dimentichiamo, cosa ne pensi amore ?’
Mi sento rinascere, lei mi ama, sono importante per lei a tal punto che preferisce sopire la sua vera natura di Miss per non perdermi.
Ma mi dispiace interrompere il cammino che avevamo iniziato, io sono tendenzialmente sub, e quello che ho provato la notte scorsa non posso dimenticarlo.
“E se facessimo una cosa diversa ? ‘
Non so come mi sia venuta questa idea, ma più ci penso e più mi pare perfetta.
“Cosa intendi dire Alice ?’
“Sono d’accordo sulla assoluta parità tra noi, ma potremmo scambiarci i ruoli a seconda del momento, io adesso amerei essere la tua Miss, cosa ne pensi Lara ?’
” La mia porcellina deliziosa, penso che sia un’idea assolutamente divina, Dai facciamo la doccia, che poi mi spieghi il tuo piano per oggi.’
” E no, cara la mia servetta si inizia da subito. Alzati, togliti tutto e mettiti in mezzo alla camera, le mani sulla testa! Ti voglio in piedi di fronte a quello specchio.’
Mentre lei mi obbedisce pensando che scherzi, io continua a darle ordini a raffica.
‘Adesso girati e allarga le gambe più che puoi. Ora, amore, porta tue mani alle caviglie e dimmi quando guardi tra le tue gambe nello specchio puoi vedere quello che sto vedendo io ? .Sei completamente aperta per me ?’
Vedo la tua figa di donna matura che si sta già bagnando e mi esalta vedere il potere che ho su di te
“Ora, mio dolce amore, porta le tue mani alle natiche e aprile bene, voglio vedere anche la tua fessura segreta.’ Vuoi mostrare il tuo dolce bocciolo di rosa alla tua nuova padrona.’
Pur non essendo giovanissima Lara ha una fessura minuscola, quasi da adolescente. Mi fa un certo effetto vedere che questo culo così abbondante, ma assolutamente perfetto dalla pelle quasi lattea senza imperfezioni, nasconda un dono così prezioso.
Ma il mio amore nelle sue passate storie saffiche ha privilegiato rapporti più celebrali e impegnati con donne della sua età, ed essendo lei tendenzialmente una Dom non ha mai pensato di sperimentare questo lato dell’amore. Doveva proprio arrivare una porcellina come me per portare una ventata di novità nella sua vita, e mi sa che ne aveva proprio bisogno
Lo voglio, voglio il suo culetto, sarò dolcissima con lei perch&egrave l’amo ma non posso rinunciare a questa meraviglia, sapendo che poi lei mi ringrazierà
“E ora, mia cara, la tua punizione sta per iniziare, inizieremo con un po’ di spanking, metti le mani sulle tue caviglie di nuovo Lara.’
Inizio con accarezzarle il culo molto dolcemente non appena si &egrave sistemata, lei affascinata guarda i miei movimenti nello specchio, non si aspettava certo questo dalla sua maialina.
La mia mano parte forte, senza preavviso, e la natica destra del mio amore si colora subito di un bel rosa intenso
Lara non’ riesce a trattenere un gemito, le mie mani sono ormai fuori controllo. Continuo a colpirla sempre nello stesso punto con maggior vigore, il rosa sulla sua pelle &egrave ormai divenuto un bel rosso intenso, quasi il color rubino di un vino di gran pregio.
Forse voglio farle pagare la paura, il dubbio atroce, il pensiero di averla perduta per sempre.
Ma lei &egrave sempre più mia, e istintivamente ritorna a offrirmi le sue natiche per un altro scapaccione.
Mi fermo un attimo, ho bisogno di riprendere fiato, le accarezzo dove i miei colpi le hanno fatto più male. Sento la sua pelle caldissima
Per un attimo mi passa per la mente di voler smettere, mi sento straziare dentro, forse non sarò mai una vera Miss.
“Lara se vuoi la smettiamo, forse non &egrave stata una buona idea tutto questo.
Attraverso lo specchio catturo il suo sguardo fare capolino tra i seni che le incorniciano il volto ormai disfatto.
E’ un quadro sconvolgente, lei &egrave la troia perfetta, la mia troia per oggi, e io non posso rinunciare a tutto questo adesso
“Non fermarti Alice, continua ti prego, non fermati mi mandi fuori di testa!
Guardando con più attenzione attraverso lo specchio posso intravvedere le perle di rugiada del suo umore che
le impreziosiscono la fica. Continuo ad accarezzarle con una mano il culo e con l’altra le mie dita vengono giù
a controllare il suo dolce laghetto. Le mie dita tracciano il contorno delle labbra del suo sesso e strofinano
il suo succo tutt’intorno.
Quando le tocco il clito lei prova a spingersi verso il mio dito.
Lentamente, il mio dito scivola verso l’ingresso della sua passera, lo stuzzica e per gioco traccio piccoli cerchi
intorno a quello splendido fiore di carne. I suoi fianchi dondolano avanti e indietro cercando un contatto più in profondità con il mio dito.
“Per favore Alice così mi fai morire, ti prego fottimi non resisto.’.
” Ti sei scordata chi sono troia ! Per te adesso sono la tua Signora e Padrona e sono io a decidere di cosa hai bisogno.’
E mentre con un dito continuo a stuzzicarle la fica, con l’altra mano inizio a colpire la pelle ancora, ma per poco, lattea della sua natica sinistra.
Continuo a sculacciarla e a toccarle la fica, la sento vicina all’orgasmo ma &egrave ancora troppo presto per permetterle di venire.
“Oh per favore Padrona sto per venire, ti prego fammi venire !’
Immediatamente mi fermo, poi con decisione le somministro due rapidi ceffoni a mano piena sulla fica.
Con un lamento da animale ferito, Lara si accascia sulle ginocchia., la testa quasi a toccare il parquet della camera da letto
” Riprendi la posizione, mani alle caviglie troia, potrai godere solo quando io riterrò sia arrivato il momento giusto. E poi, prima di lasciarti venire’ ho intenzione di prendermi la verginità del tuo culetto, mi hai capito bene Lara ?’
” Oh sì Alice, &egrave tuo, sarà il mio anello di fidanzamento, la mia promessa d’amore, ma ti prego non resisto fottimi ti prego.’
“Aspetta non &egrave ancora il momento, poi sarà più bello amore, fidati.’
Aspetto qualche minuto per farla calmare, poi lentamente spingo il dito fino a penetrale completamente la passera. Il sospiro che mi dona &egrave un blues dolcissimo per il mio cuore. Faccio dentro e fuori col dito, lo so avrebbe bisogno di un qualcosa di più consistente, ma non voglio ancora permetterle di venire. Il risucchio che fa il mio dito dentro di lei mi convince a usare adesso il pollice. Una volta rivestito completamente dei suoi umori, lo ritiro dalla fica e con dolcezza le titillo l’apertura del suo culo maestoso. Lara per un attimo si irrigidisce, poi &egrave lei stessa a protendersi fino a farlo penetrare completamente nel suo buchetto.
Ma ecco che all’improvviso mi frulla in testa una nuova eccitante perversione. Mi sembra così banale adesso prendermi il suo culetto vergine.
Oh si che lo farò ma quando Lara sarà diventata completamente la mia schiava. Questo sarà il mio premio finale, la sua completa sottomissione ed il mio ingresso nel mondo discreto ed esaltante delle vere Mistress. Naturalmente non sono cose che si improvvisano, i consigli di due amiche, loro sì vere Signore e Padrone, anche se in campi differenti, adesso mi possono venire utili.
La prima tappa &egrave l’umiliazione della schiava.
Con Lara, signora realizzata sia socialmente che professionalmente, il mio piano non si presentava di certo semplice. Non me la sento di portarla in un negozio di lingerie in centro, per poi umiliarla davanti a una commessa, come mi ha suggerito una delle mie amiche. Ma l’idea mi sembra interessante e con qualche piccola modifica anche realizzabile.
Immediatamente decido di attuare il mio piano, con un ultimo schiaffone, ma bello forte, sulla fica le tolgo ogni speranza di godere per questa mattina
‘Adesso ti prepari che ti porto a fare shopping, e per favore non i soliti tailleur da bacchettona. Ti voglio vestita da vera troia, dai muoviti che non ho tempo da perdere.’
Lara con le lacrime agli occhi &egrave frastornata dal mio comportamento, e certamente averle interrotto così brutalmente l’orgasmo a qui l’avevo quasi portata, non le facilita le cose.
Senza discutere si dirige verso lo spogliatoio per eseguire i miei ordini, non senza tentare un’ultima carta della dolcezza
‘Alice ti prego fammi venire prima, non ce la faccio a resistere, ti prego la sai che ti amo più di me stessa.’
‘Non discutere e muoviti, e non azzardarti a masturbarti quando sarai da sola, sennò sarò durissima con te, potresti anche non vedermi mai più, hai capito ?’
‘Si mia amata Signora.’
Ho poco tempo a disposizione per organizzarmi e poi non sono sicura che tutto si combini come &egrave nelle mie intenzioni.
Nei mesi scorsi avevo scoperto un sexy-shop, nei pressi di un centro commerciale alla periferia della mia città, con un ingresso indipendente e appartato. In pratica potevi trovati lì sia per fare la spesa come la signora Maria o, salendo al secondo piano attraverso una scala esterna molto discreta, a dare sfogo a tutti i tuoi desideri più perversi.
La cosa che più mi intrigava era che a volte, generalmente nella pausa di pranzo, una studentessa universitaria, sostituiva il gestore. Avendo avuto occasione di conoscerlo, un simpatico gay di origine caraibica, ero sicura di potermi far aiutare nel mio piano.
Al telefono riconosco subito la sua voce e dopo essermi fatta riconoscere a mia volta, e devo dire che lui si ricordava benissimo di me, gli espongo le mie richieste.
‘Oggi verso l’una verrei con una mia amica, il problema &egrave che lei &egrave abbastanza timida e sarebbe utile che a servirci ci fosse solo la ragazza, c’&egrave ancora quella biondina dell’altra volta ?’
Da uomo di mondo, un mondo un po’ sommerso direi, lui capisce subito la situazione e mi rassicura al di la di ogni mia più rosea previsione.
‘Sì la ragazza c’&egrave ancora, e magari con un piccolo compenso extra, potreste convincerla a fare i vostri acquisti verso quell’ora con il negozio a vostra disposizione, con la porta chiusa a chiave per intenderci.’ ci tiene a precisare il simpatico maiale.
Ringrazio, e con la fica che mi pulsa maledettamente vado a controllare il mio amore, forse oggi prendo i classici due piccioni con una fava, o sarebbe meglio dire due passere forse, e senza la fava.
Ma prima mi devo preparare, anche il mio vestito deve essere giusto per la parte che sto interpretando.
Per oggi niente jeans o mini da puttanella per me. Ho deciso che un completo scuro giacca pantaloni quasi maschile sarà perfetto, naturalmente reso più femminile dal body trasparente in modo assurdo, scollatissimo e di un colore ambra chiara, che indosso al posto di una camicia.
Praticamente sotto sembro nuda.
Una volta pronta mi dirigo verso lo spogliatoio dove Lara si sta preparando, e spalanco la porta decisa.
Lara &egrave proprio come la volevo, trasformata in una porno star in mise da lavori in corso.
Guepiere in pizzo nero, autoreggenti e slippini microscopici il mio amore troneggia su dei sexy boots tacco dodici, gli stivaletti bassi da troia della Bella Epoche ma attualissimi a tutt’oggi.
Non posso farla uscire solo con questi addosso, ma ho già in mente un soprabito corto in nero lucido, per sua fortuna foderato all’interno, che si abbina perfettamente con il resto.
‘Togliti le mutandine puttana, la tua Padrona deve controllare una cosa.’
Docilmente Lara esegue il mio ordine, anche se devo aiutarla a mantenere l’equilibrio durante l’operazione. Capisco che lei &egrave molto tesa, quasi alterata, e non &egrave mia intenzione che si faccia male.
‘Allarga le gambe, e con le dita apriti bene il sesso.’
La fica del mio amore &egrave impreziosita dal luccicore dei suoi fluidi. Ne raccolgo un poco e mi diverto, allontanando il dito, a vedere il filo di bava formarsi tra lei e il mio indice. Un filo sottilissimo e fragile, ma di un significato e un’importanza enorme, &egrave il suo amore per me e il mio per lei.
‘Rispondimi sinceramente, ti sei masturbata quando eri sola ?’
La mia &egrave una domanda faziosa, lo so che non l’ha fatto. Lei &egrave così tesa e sembra sull’orlo di venire, non può aver avuto un orgasmo da poco, ma voglio sentirlo da lei.
‘ No Alice ti giuro di no, non mi sono toccata , ma non ne posso più, permettimi di venire amore.’
‘Per oggi non sono il tuo amore, sono la tua Mistress.’ e tanto per ribadire il concetto ed evitare che mi venissi lì senza neanche toccarla, le somministro due sberle abbastanza forti sul viso.
‘Prendi il soprabito che usciamo, non stare a indossare le mutandine, che dove ho intenzione di portarti non ti servono.’
Arrivate alla porta per uscire ho un’altra idea, sulla una mensola all’ingresso, &egrave abbandonato uno dei collari di Golia, il mio bastardino.
‘Lara mettitelo al collo, per oggi ti voglio come mia cagna, dai veloce che siamo in ritardo !’
Alla mia nuova cagnolina tremano troppo le mani per farcela da sola e devo aiutarla, ma il risultato &egrave perfetto. Il cuoio duro e borchiato si staglia sulla pelle del mio amore in modo assolutamente divino, sul davanti luccica l’anello d’acciaio che sembra aspettare di essere agganciato ad un guinzaglio. Decido di non esagerare, non mi sembra il caso di uscire dall’appartamento con lei al guinzaglio, e farci magari beccare da qualche inquilino stronzo del palazzo. Ma decido comunque di metterlo in tasca, magari mi servirà più tardi.
Il breve viaggio in macchina si svolge in perfetto silenzio, l’atmosferica &egrave elettrica e non &egrave il caso di rovinarla con parole o accendendo il lettore cd.
Arrivate al centro commerciale, e parcheggiata la macchina, dirigo la mia cagna verso la scala che la porterà alla sua prima vera prova di sottomissione.
Una volta salite, il terrazzo &egrave deserto e la porticina nera del sexy shop &egrave chiusa. Prima di suonare il campanello per farci aprire, tolgo il guinzaglio dalla tasca e lo aggancio al collare della mia cagna. Penso sia meglio che non ci siano equivoci con la biondina che ci deve servire, se non &egrave d’accordo ha l’opportunità di dirmelo subito e la finiamo lì amiche come prima.
Decisa suono il campanello, immediatamente mi risponde lo scatto della serratura, e la cosa mi fa ben sperare, forse anche la puttanella ci aspettava con impazienza.
‘Lara entra e non fare storie, che adesso ci divertiamo sul serio.’
‘ Ma &egrave un sexy shop !, che ci facciamo qui, dai non fare la scema che se mi vedono qui e così conciata, succede un casino.’
‘Fidati, saremo da sole, e poi mi ringrazierai cagnolina.’
Il sorrisetto malizioso della nostra ‘commessa’ ci accoglie e ci va segno di entrare. Rapidamente la ragazza si avvicina alla porta, e dopo averla chiusa con lo scatto della serratura elettrica, con una chiave chiude anche la serratura di sicurezza.
‘Signore in cosa posso servirle ? Sono a vostra completa disposizione.’
In effetti la biondina &egrave stata istruita bene, ma forse ci sta mettendo anche del suo.
Rispetto alla mia passata visita, non indossa jeans e maglietta, ma un vestito elegante e cortissimo
color rosso veneziano. Non vedo segni di reggiseno e probabilmente indossa un perizoma leggerissimo perché anche li sembra che sotto non porti nulla. Le cose sembrano filare alla grandissima, anche Lara si sta rilassando e comincia ad apprezzare la situazione.
‘Pensavo di regalare alla mia amica qualche oggettino e poi lei ha bisogno di rinnovare il suo intimo con qualcosa di più moderno e particolare.’
‘Se la signora vuol togliersi il soprabito, lo può dare a me che ed iniziamo subito.’
La ragazzina si &egrave già guadagnata un premio extra, sta interpretando la parte divinamente.
Direi che ci sta prendendo gusto la maialina. Lara da gran signora si togli il soprabito ci appare in tutto il suo splendore di puttana di gran classe.
Alla commessa sembra mancare il respiro, non se lo aspettava di trovarsi davanti una splendida donna matura e per di più senza mutandine. E’ il momento che io prenda in mano la situazione.
‘Senti carina, io mi chiamo Alice e lei &egrave la mia cagna Lara, se mi vuoi dire il tuo nome possiamo iniziare un gioco molto eccitante anche per te, se non ti va, ti pago il disturbo per il tempo che ci hai dedicato e ce ne andiamo, cosa ne dici ?’
La ragazza &egrave tentata lo sento, di certo non s’aspettava tutto questo. Due come noi probabilmente non le incontrerà mai più nella vita, prendere o lasciare, in fondo la vita non e questo?
‘ Mi chiamo Carla.’
Bene la puttanella &egrave nel gioco, mi sa che oggi forse me ne trovo due di cagnoline.
‘Carla fai vedere alla mia cagna qualche vibratore, per iniziare, potresti mostrarci il tipo che usi di solito tu, non credi ?’
Timidamente la ragazza mi indica nell’espositore un modello color azzurro e comincia a parlare di velocità, lattice e altre funzioni del tutto inutili in quel momento.
‘ Non pensi sia più semplice darci una dimostrazione ? Prendilo e fammi vedere come lo usi su di lei. E tu Lara siediti su quella poltrona , solleva le ginocchia e apriti bene, Carla deve vedere bene.’
Lara deve avere una voglia incredibile perch&egrave &egrave un fulmine a sistemarsi.
‘Dai Carla inizia, ma ascoltami bene, lei non deve godere. Solo io posso far venire la mia cagna, hai capito ?’
‘Certo conosco il gioco, fidati di me.’
Timidamente, la ragazza inginocchiata davanti alle cosce aperte di Lara, inizia la sua dimostrazione, indubbiamente &egrave un’esperta, qualche lieve passaggio sul clito, sulle grandi labbra, piccole penetrazioni, la velocità &egrave quasi al minino, l’ideale per protrarre al massimo l’orgasmo del mio amore.
Mi sto eccitando e non mi basta più il solo guardare, così m’avvicino alle due ormai perse, e lentamente sollevo il vestitino della ragazzina. Come immaginavo lei indossa un perizoma ridottissimo, e la macchia di umidità che vedo sul tessuto, diventato ormai trasparente, non lascia adito ad equivoci.
Non mi interessa prolungare il suo orgasmo, questa puttanella la voglio far godere subito.
Con un dito, aggancio il peri e glielo sfilo quel tanto che basta, le penetro subito la fica con il mio dito indice giusto per lubrificarlo un po’.Quando poi glielo spingo nel culo la puttanella inizia ad ansimare.
Dentro e fuori in profondità, poi con due dita la penetro davanti, e inizio a pomparla andando subito al massimo.
Devo tenerla ferma, abbracciandola strettamente alla vita continuando a scoparla, sempre più velocemente. Sento che si contrae sulle mie dita, rapidamente una strizzatina al clito e Carla mi inonda la mano del suo miele.
Ma non &egrave finita, non era questo il mio scopo, tutta la scena era dedicata al mio amore la mia dolce cagnolina Lara
‘Carla portami uno strap-on e una confezione di gel lubrificante, subito !’
Rapidamente mi spoglio, sono pronta, sono finalmente la Mistress che ho sempre sognato di essere.
‘Lara mettiti a pecora,e tu Carla sdraiati sotto di lei, la tua bocca a portata della sua fica, ma stammi bene a sentire la leccherai solo al mio ordine, hai capito bene troietta ?’
‘Si aspetterò il tuo ok con ansia.’
Che scena deliziosa, dalle cosce della mia Lara fa capolino la faccia ormai distrutta di Carla, il suo vestitino &egrave ormai uno schifo, una spallina si &egrave straccata, povera cara penso che poi le regalerò qualcosa di veramente di classe. La mia donna invece si &egrave immersa nelle cosce della ragazza leccando ogni anfratto del suo sesso.
Con un dito pieno di gel comincio a lubrificare il culetto del mio amore.
‘Lara mi sto prendendo il tuo culetto vergine sei pronta amore ?’
Un sì soffocato mi fa intuire che la porca si tra occupando della fichetta della ragazzina.
Bene, volevo essere il più delicata possibile, ma a questo punto le cose cambiano.
‘Ti piace la fichetta della porcellina vero, adesso ti do una lezione che non ti scorderai tanto facilmente maiala.’
Con una spinta decisa la punta dello strap &egrave nel culo del mio amore.
‘Piano ti prego fai piano mi fai male .’
Inesorabilmente continuo a spingere, sento i suoi lamenti, ma non posso smettere adesso.
Ritiro un poco lo strap per poi affondarlo un po’ più di prima. Così numerose volte fino a sentire le natiche del mio amore a contatto del mio pube.
Adesso &egrave il momento di incularla per benino. Lentamente comincio a fare avanti indietro.
Sto attenta a non farlo uscire, e inizio a pomparla con più vigore. Ormai i suoi lamenti si sono trasformati in sospiri di godimento puro, così continua alzando sempre il ritmo.
‘Carla inizia a leccarla fino a farla godere, dai inizia che &egrave quasi pronta.’
La troietta non aspettava che questo, e si butta sul clito di Lara come un’affamata.
I miei colpi si sono fatti più veloci e profondi, sono quasi sul punto di venire ma mi trattengo voglio venire insieme a lei.
‘Alice sto per venire amore dai che vengoo !’
‘Si amore anch’io…godoo…’
Esplodiamo entrambe in un orgasmo devastante che ci sconvolge completamente.
Facciamo un bel quadretto noi tre aggrovigliate per terra, l’ambiente &egrave appropriato ma generalmente qui si vendono illusioni, di sesso reale come il nostro penso ne sia passato ben poco. Ma visto che razza di troia &egrave la nostra Carla non ci mettere la mano sul fuoco.
E’ tardi e siamo già fuori tempo massimo. Ogni tanto si sente il suono del campanello di qualche cliente che vuole entrare così ci rivestiamo rapidamente e Carla ci fa uscire da una porta sul retro.
Devo proprio farle un regalo importante alla ragazzina. Dopotutto &egrave stata la testimone della mia festa di fidanzamento con Lara. La consegna dell’anello, del suo culo ovviamente. Ma &egrave così banale un semplice anello col diamantino, non trovate ?

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/

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