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Racconti Erotici Lesbo

Il nostro incontro

By 19 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

LAURA
Non so neanch’io perch&egrave dopo un mese dalla mia promozione ho deciso di fare un giro per le filiali,ma soprattutto perch&egrave partire da Stoccolma. Forse perch&egrave la considero la più tranquilla,&egrave sempre meglio cominciare con le cose facili che con quelle difficili.
Comunque ora mi trovo all’aeroporto in attesa che qualcuno si faccia vivo per portarmi agli uffici.
Non che non ci possa arrivare da sola,ma mi &egrave stato detto che avrebbero mandato qualcheduno come segno di cortesia.
Ad un certo punto mi sento chiamare alle mie spalle,mi giro e vedo una bellissima ragazza,tipica fisionomia nordica quindi alta,bionda,occhi chiari e un gran bel fisico,che agita una mano.
Mi chiama per cognome con una faccia dubbiosa,tipica di chi non sa chi cercare,e le vado incontro.
Vista da vicino &egrave ancora meglio,dev’essere la giovane segretaria di qualcuno.
Si presenta come l’addetta legale,come una ragazzina &egrave già avvocato praticante ?
Poi mi dice la usa età &egrave rimango di stucco,&egrave più vecchia di me e con un po’ d’invidia la seguo per andare negli uffici.

INGRID
Perch&egrave le scocciature sempre a me.
Poi questa &egrave assurda.
Devo andare a ricevere all’aeroporto la nuova responsabile londinese,anzi mi hanno anche dato un foglio quasi illeggibile,qui c’&egrave scritto che &egrave una donna,ma si devono essere sbagliati come al solito.
Però nessuno che arriva col volo da Londra si ferma a cercarmi,alla fine rimane solo una donna,e che donna. E’ solare e mediterranea,elegantissima nel suo tailleur scuro,ma ha già l’aria indispettita di chi sa che sta perdendo tempo.
La chiamo timidamente,ma &egrave proprio lei.
Come tutti mi prende per una segretaria,ma ormai non ci faccio più caso,in fondo sembrare più giovane porta può generare questi equivoci,basta non prendersela.

LAURA
Sarà anche bella,ma guida come un cane.
Avrei voglia di farla mettere al mio posto e darle qualche lezione di guida.
Penso a come dev’essere felice il suo meccanico quando la vede,con questa frizione,cambio e freni non devono durare molto.
Finalmente arriviamo in ufficio,il mio stomaco non ne poteva più.
Mi accolgono quasi in parata e mi viene quasi da ridere,poi andiamo in sala riunioni e ognuno tiene la sua relazione.
Però non posso non guardarla con insistenza,&egrave proprio un bel bocconcino,soprattutto quando legge e si mette quegli occhialini &egrave irresistibile.
Per fortuna il pranzo non &egrave con cucina tipica locale,me ne hanno parlato malissimo gli inglesi che pure non &egrave che mangino delle gran cose. Me la trovo di fronte e già vorrei essere la forchetta che le sfiora le labbra.

INGRID
Sarà anche una donna,ma di certo ha le palle.
Durante la riunione non le sfugge niente,per fortuna ci siamo preparati bene.
E poi &egrave così sensuale in tutto quello che fa,sarà perch&egrave mi piace,ma,a parte il suo orrendo taglio di capelli,&egrave una calamita in tutto ciò che fa,anche se prende un appunto per me &egrave sexy.
Al pranzo me la ritrovo di fronte e a stento non allungo una gamba per sfiorare le sue.
Mi stupisco quando dice che non nessuna attività fisica per tenersi in forma,con quello che mangia io diventerei una botte se non fosse per le corse mattutine.
Quando torniamo in ufficio si dedica ai colloqui privati,non vedo l’ora che tocchi a me anche se un po’ mi tremano le gambe.

LAURA
I colloqui privati sono qualcosa che proprio non mi piace,anche se li trovo utili.
E poi questi sono tutti così perfettini che dopo aver parlato con due di loro diventa una noia.
Quando tocca a lei mi riprendo come se fossi uscita da un coma.
Le dico di non essere tesa e di comportarsi come se fossimo due amiche e le scappa un sorriso.
Avrei voglia di chiudere a chiave e saltarle addosso,ma mi trattengo anche se a fatica.
Alla fine le chiedo se mi può far fare un giro serale per la città e lei accetta subito quasi senza farmi finire di parlare.

INGRID
Sono proprio curiosa di vederla fuori dal lavoro.
Anche se mi ha detto che si metterà in casual voglio fare bella figura.
Appena finito in ufficio passo dall’estetista per una depilazione rapida,cena leggera e poi davanti al guardaroba. Scelgo una camicetta in raso blu con una gonna azzurra non troppo corta ma che non faccia vedere il bordo delle calze,non vorrei sembrare troppo audace.
Solo che non so proprio dove portarla.
Inizio a pensare a tutti i locali “in”,ma ognuno mi sembra inadeguato per qualche motivo.
Poi,all’improvviso,una lampadina si accende,ho deciso dove andare,anche se qualche dubbio mi resta in testa.

LAURA
Non faccio in tempo a uscire dall’hotel che lei arriva sulla sua Volvo.
Spero solo mi porti vicino,se ripenso a come guida mi si stringono le budella.
Una volta seduta in macchina non posso che farle i complimenti per come &egrave vestita,io in jeans e maglione sembro quasi una stracciona.
Durante il viaggio parliamo di moda femminile,lei m’invidia il fatto che abitando a Londra ho una vasta scelta con le ultime novità,e che girando un po’ per l’Europa posso confrontare meglio i prezzi.
Finalmente arriviamo davanti a un locale con una grossa insegnata a bocca.
Sinceramente sembra dal di fuori un locale di lap-dance e strip-tease,ma non penso che la proverbiale disinibizione delle scandinave si spinga a tanto.
Una volte entrate mi rendo subito conto che &egrave un locale lesbo.
Come mi giro per guardarla la vedo sorridere timidamente.
A questo punto non resisto più.
Le faccio passare una mano dietro la testa e la bacio con tutta la passione che ho in corpo.

INGRID
Il suo bacio mi coglie di sorpresa,ma &egrave una di quelle più che piacevoli.
Dopo un attimo di smarrimento apro le labbra e la sua lingua &egrave subito nella mia bocca.
Ci baciamo nella penombra,a lungo senza che nessuna ci disturbi.
Poi la prendo per mano e la porto in un tavolino appartato dove ordiniamo da bere due margherita.
Una volta che la barista se ne va,con un po’ d’invidia devo dire,lasciandoci i due bicchieri sul tavolino riprendiamo a baciarci.
Solo che adesso le mani si fanno più audaci.
Faccio passare la mia sotto il suo maglione fino ad arrivare al seno.
Il suo reggiseno dev’essere molto fino perch&egrave sento il capezzolo duro e mi diverto a stringerlo piano fra le dita.
Ma anche lei non rimane ferma.
Mi apre la camicetta,sotto la quale non porto niente,fino a potermi vedere il seno che subito si mette a sfiorare con le dita.
Il suo tocco &egrave dolce e sensuale e mi mette i brividi addosso.
Ogni tanto ci fermiamo per bere i cocktail e così le nostre lingue assumono un sapore agrodolce,ancora più erotico se possibile.

LAURA
Finiamo di bere e senza che ci diciamo niente ci alziamo per andarcene.
Adesso guida decisamente meglio,vuol dire che l’eccitazione l’aiuta.
Arriviamo da lei in poco tempo,abita in un bel appartamento,piccolo,ma confortevole.
Appena chiusa la porta le salto addosso.
Arriviamo in camera da letto senza aver mai staccato le labbra l’una dall’altra.
Ci spogliamo in fretta,maledico solo i jeans attillati per il tempo che ci fanno perdere,ma alla fine,ci ritroviamo nude sul letto.

INGRID
Finalmente &egrave mia.
O forse dovrei dire finalmente sono sua.
E’ come una belva affamata,mi toglie quasi il respiro,certo non pensavo che fosse così “caliente”.
Sembra quasi che abbia un numero impressionante di mani,le sento ovunque sul mio corpo.
E poi la sua bocca….
A volte &egrave una ventosa che si attacca alla mia pelle succhiandola senza tregua,altre &egrave una lingua sapiente che segue traiettorie imprevedibili,ma che mi fanno gemere sempre più forte.
Cerco di ricambiare,ma sono troppo presa dal piacere che lei mi da,fino a rimanere completamente passiva nelle sue mani.

LAURA
Come ti desideravo non lo puoi immaginare.
Già vedere il tuo corpo nudo mi riempe il cervello,il poterlo toccare,baciare,fare mio,mi manda in estasi.
Non me ne rendo neanche conto che le sono sopra.
Bacio e lecco tutto ciò che vedo mentre scivolo in basso attraversando il suo corpo.
Arrivo al centro del piacere e mi fermo un attimo.
Cavolo quant’&egrave grossa !
Mi ci butto a capofitto come un bambino sullo zucchero filato,solo che lei &egrave ancora più dolce.
E’ tanto bella che la bacerei per giorni,ma non &egrave possibile e quindi mi do da fare al meglio.
La mia lingua inizia ad esplorare quella grazia divina,lei geme,ma &egrave solo il preludio.
Quando inizio a succhiarle il clito,mi stringe la gambe contro la faccia e appena la penetro con due dita mi viene in faccia facendomi bere il meglio di lei.

INGRID
Che orgasmo.
Mi prenda pure per una alle prime armi che viene appena stimolata sul serio,ma &egrave impossibile non vedere le stelle con lei all’opera.
Solo che adesso la voglio e le dico di mettersi sopra di me,cosa che fa subito.
E’ completamente depilata come me,solo la sua &egrave più piccola nelle dimensioni.
Ed ha anche il buchetto più aperto del mio,beh &egrave facile che sia così,io li sono ancora vergine.
Mentre lei continua a toccarmela io inizio a leccarla da cima a fondo,gustandone a pieno il sapore.
E’ un misto di mandorle e miele,insolito,ma certamente piacevole.
Le metto subito la lingua dentro mentre la succhio con le labbra. Lei sussulta,sembra quasi impazzita dal piacere e finisce col mettersi dritta su di me.
La sento venire fino a quando l’orgasmo non la raggiunge.
La bocca non riesce a trattenere i suoi succhi che mi colano sul viso,ma sono quasi immobilizzata sotto di lei,poi mi scivola di fianco e riprendiamo a baciarci con amore.

INGRID & LAURA
Facciamo l’amore tutta la notte,avendo innumerevoli orgasmi uno più sconvolgente dell’altro.
Prima che sia mattino Laura si riveste per andare in hotel e cambiarsi.
Ci salutiamo come se quella fosse stata una notte di passione senza nessun seguito.
Ma per fortuna ci sbagliamo entrambe.

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