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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Lesbo

Incontro interessante.

By 27 Marzo 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un giorno come tanti, stavo entrando in università per andare ad una noiosissima lezione di semiotica, entro in aula in anticipo ma molti dei posti sono gi’ occupati, i miei amici non erano ancora arrivati così mi siedo in un banchetto a caso in terza fila con due posti liberi affianco, dopo qualche minuto si avvicina una ragazza abbastanza carina, non molto alta ma proporzionata, con un seno abbastanza prosperoso e forse un filo di grasso di troppo, era molto timida e si vedeva, si avvicina e mi chiede se puo sedersi ma mi guarda poco in faccia e quando lo fa nota che la sto squadrando e arrossendo ‘abbassa subito lo sguardo io le dico che il posto è libero se vuole può sedersi e tolgo la mia borsa da sopra la sedia, allora lei si siede e tira fuori il suo quaderno e penna.
Dopo poco le chiedo se è nuova perché non l’ho mai vista a lezione, lei mi risponde che si è nuova, viene da un’altra facoltà.
Le chiedo da quando ha iniziato e se si è trovata bene per ora, lei mi risponde che ha iniziato oggi e non ha avuto modo di conoscere nessuno.
Devo essere sincera, lei mi ispira e volevo provare a vedere se fossi riuscita a sottometterla a me, il carattere sembrava quello giusto.
Cerco di instaurare una conversazione, lei dice di chiamarsi Sara e ha la mia stessa età 21 anni.
Parliamo un po’ del piu e del meno, ovviamente a bassa voce per non disturbare gli altri, io intanto cercavo di tastare il terreno per capire quanto mi potevo spingere oltre.
Decido di provare un’approccio leggero per vedere la sua reazione, le tocco la gamba con il piede ed inizio ad accarezzarla, lei inizialmente ha un sussulto ma non toglie la gamba, continua il suo discorso sul perché ha cambiato università con una voce sempre più flebile ed arrossisce sempre di più ma sembra che non le dispiaccia, infatti per un’attimo avvicina di piu la sua gamba al mio piede, ad un certo punto mi accorgo che la lezione sta per finire allora mi giro e le dico “dammi il quaderno” in tono autoritario, lei mi passa il suo quaderno e io le scrivo “Presentati domani in via ******** numero 20 alle 10’in punto” poi glielo restituisco, raccolgo la mia roba mi alzo e me ne vado.
Tornando a casa mi chiedo se avrebbe accettato, oppure se non l’avrei piu vista se non di sfuggita ogni tanto a lezione, non potevo certo imporgli di essere mia sottomessa ma mi sarebbe piaciuto molto.
Il giorno dopo mi svegliai per le 8, mi preparai il mio solito caffè e lo gustai con calma, anche se ero davvero curiosa di vedere se si sarebbe presentata.
Finita la colazione mi faccio una doccia lenta e rilassante, poi vado in camera e mi vesto in una tenuta comoda ma con una maglietta e dei pantaloni che mettono in risalto le mie forme.
Una volta finito mi siedo sul divano a guardare la tv ed aspetto.
Alle 9:58’sento il campanello suonare, spengo la tv e mi avvio verso la porta, la apro e la trovo li davanti a me, con un paio di jeans ed un semplice golf di cotone.
Lei si aspetta che la faccia entrare ma le dico “avevo detto alle 10 precise se non sbaglio.” e le chiudo la porta praticamente in faccia.
Dopo due minuti risuona e io la faccio entrare.
Quando entra le chiedo “Perché hai deciso di venire?” e lei mi risponde “Vorrei provare una nuova esperienza…”
“Bene…spogliati” le ordino.
Lei si volta e mi guarda stupita, come se non avesse capito bene cosa le avevo detto.
“Cosa aspetti?c’è qualcosa che non hai capito?”le dico, in tono autoritario.
Lei con lentezza inizia a spogliarsi.
Io inizio a girarle intorno osservandola mentre si toglie tutto fino a che non rimane in mutande e reggiseno.
Io sospiro e con tono scocciato le dico semplicemente “completamente…”
Una volta che ha finito continuo a girarle intorno osservandola, continuo così per diversi minuti poi le sfioro il sedere e lo palpo per sentirne la consistenza che non è ne troppo soda ne troppo flaccida, una via di mezzo, e lei come al suo solito sussulta.
Una volta che ho finito mi sposto sul davanti ed inizio a palparle i seni e a sfiorarle i capezzoli, ha una terza abbondante, dopo un po’ di questo trattamento inizia a gemere ed io , staccando una mano dal suo seno, mi dirigo verso la fica, le passo sui peli che tiro un pochino e poi arrivo a sfiorarla, sento che è completamente fradicia, ed inizio a sfiorarle il clitoride per poi arrivare in prossimità del suo buco e poi ritornare su, lei inizia a genere sempre piu forte ed io improvvisamente la prendo per i capelli e la spingo a terra, a quattro zampe.
Mi avvicino al suo orecchio e le dico”sei proprio una cagna in calore, ti ecciti per nulla!altro che la santarellina che vuoi far credere di essere…vero cagna?” lei non risponde quindi devo ripeterle la domanda e le alla fine risponde un “si è vero!” praticamente urlato.
“bene” dico alzandomi “allora credo che una cagna come te necessiti di una padrona che la tenga a bada, non credi anche te?” e lei mi risponde di nuovo “si ” ma questa volta quasi sussurrato.
“Bene allora credo di poter ricoprire al meglio questo ruolo,non credi anche te cagnetta?” “si…” risponde lei, la prendo per i capelli e guardandola negli occhi le dico “si cosa cagna?” “si…si padrona” la lascio e mi alzo di nuovo.
“Bene cagna, per stamani abbiamo finito, non ti meriti nemmeno un minuto di piu del mio tempo in queste condizioni, torna oggi pomeriggio con la fica completamente rasata e senza intimo.Facciano per le 15.”
Le butto i suoi vestiti li davanti e le dico “ora muoviti, rivestiti e vattene.” poi mi giro e mi dirigo verso la mia camera senza nemmeno darle il tempo di rispondere.

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