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Racconti Erotici Lesbo

La microcamera

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Lavoro in una multinazionale e mi occupo della manutenzione degli impianti del palazzo, soprattutto del sistema antintrusione. Questo mi porta spesso a lavorare di sabato poiché gli uffici sono pressoché vuoti e posso agire sugli impianti con tranquillità.

Durante uno di questi sabati, avevo notato la presenza negli uffici di Virginia e Giusy, due giovani colleghe che si occupano dell’assistenza dei sistemi informatici, una presenza strana, poiché il sabato il loro ufficio non ha nessun senso che sia operativo.

Comunque pensavo, non sono affari miei, magari sono qui per un aggiornamento o per degli interventi d’urgenza.

Come ho già detto Giusy e Virginia sono giovani, non sono le classiche bellezze, sono entrambe molto piccole, Giusy bionda con i capelli corti alla maschio e Virginia cicciotella e con i capelli neri lunghi e mossi, a seno Virginia &egrave messa bene, mentre Giusy la supera in culo e gambe, Virginia &egrave un carattere un po’ chiuso mentre Giusy &egrave molto più vivace. La coppia &egrave quella di due brave ragazze che lavorano sodo, sembrano due suorine, Virginia sempre con maglioni a collo alto e pantaloni, Giusy un po’ più lasciva, ogni tanto si presenta anche in minigonna.

Oggi comunque &egrave sabato e sto lavorando per tarare le microcamere del sistema antiintrusione con il sistema di video collegato ad esso, quando su un monitor mi appare una strana immagine. Siamo sul corridoio centrale del piano terra e la camere riprende due persone che lo attraversano, sono Giusy e Virginia, sul momento non ci faccio caso, però fisso l’immagine sul monitor e continuo a seguirle, quando noto che la mano di Giusy sta accarezzando il culo di Virginia, che oggi &egrave stranamente con una gonna al ginocchio, ignare del fatto che qualcuno le possa spiare continuano questo spettacolo per tutto il corridoio. Io ho un’erezione improvvisa nel momento in cui vedo Giusy alzare la gonna di Virginia e cominciare un palpeggio dentro le mutandine, le due vacchette!!!!!!

Decido di fare immediatamente un puntata verso il loro ufficio. Esco dal data frame e vado al piano rialzato, attraverso il lungo corridoio, dove alla fine sulla destra &egrave posto il loro ufficio, mi avvicino piano piano evitando di fare rumore, quando sono vicino alla loro porta ho il cazzo in gola.

Finalmente sono davanti alla loro porta e ringrazio il cielo di non aver chiamato per il cambio della serratura, infatti la loro porta ha ancora una serratura di quelle classiche con il classico buco.

Mi chino e comincio a guardare dentro il buco, e qui comincia lo spettacolo.

Virginia &egrave seduta sulla scrivania, Giusy &egrave di fronte a lei, gli ha tolto la camicetta e gli ha estratto le tette dal reggiseno nero e con la lingua gli sta titillando i capezzoli, Virginia ha la testa reclinata all’indietro e con le mani accarezza la testa ed il corpo di Giusy che continua a farla godere come una porca.

Poi Giusy la sdraia, le toglie la gonna, la bacia sull’ombelico e piano piano con la lingua scende verso la fonte del piacere. Continua a baciarla sulle mutandine sino a quando non gli toglie anche queste, ora Virginia ha solo reggiseno ed autoreggenti nere e Giusy &egrave immersa nella sua fica.

Poi lasciando Virginia sdraiata sulla scrivania a masturbarsi, Giusy comincia il suo strip, via le scarpe, poi la gonna, la camicetta ed il reggiseno, per ultime le mutandine, rimanendo anche lei solo con calze e reggicalze. Le troiette, tanto suorine durante la settimana e guarda che spettacolo il sabato.

Continuo a spiarle con il cazzo sempre più gonfio ora sono tutte e due sopra la scrivania , Giusy &egrave sopra e Virginia sotto, si stanno baciando e masturbandosi reciprocamente con foga, si stanno facendo l’una con l’altra, poi cambiano posizione e comincia un diabolico 69, le loro lingue scivolano sulle reciproche fiche con estrema voluttà, mani e lingue su entrambi i corpi si muovono come impazzite, Virginia emette anche un lungo gemito di goduria, mentre Giusy la tortura con la lingua sul clitoride e dopo qualche minuto anche lei oramai con la fica riempita dalle dita della compagna lancia un urlo selvaggio di goduria. Si rilassano entrambe sulla scrivania, l’amplesso &egrave finito???? Non lo so ma io mi tiro fuori il cazzo e comincio a masturbarmi continuando a rimirare i due giovani corpi stesi sulla scrivania.

Sono in relax ora, e io continuo il mio maneggio davanti a quei due corpi distesi sulla scrivania che rimangono abbracciati e si scambiano piccole effusioni, dio mio ricominciate presto””’.

Sto quasi per venire, quando Giusy scende dalla scrivania e va verso il suo zainetto, lo apre ed estrae un cazzo finto di colore nero, di quelli con la ventosa, ed un un tubetto.

Bacia Virginia, la fa accomodare sul bordo della scrivania, poi piazza il cazzone al centro della scrivania, posiziona Virginia alla pecora e comincia a leccargli il culo, slappa slappa tra fica e culo, poi prende il tubetto, fa fuoriuscire un po’ di crema sulle dite e comincia a spalmare la pozione sulle labbra del culo di Virginia, ficcandogli anche due dite belle unte dentro cominciando un dentro e fuori che fa impazzire la vacca. Finita l’operazione manuale prende Virginia e la fa accomodare col culo sopra il cazzone nero, il quale accompagnato dai vagiti della troia poco alla volta si accomoda tutto dentro lo sfintere della giovane porcella, la quale comincia un lieve su e giù accompagnato da gemiti misti di dolore e piacere, il movimento si trasforma in poco tempo in un movimento sempre più veloce, la testa di virginia sembra non controllarsi più dal piacere ed io che sono fuori dalla porta con il mio cazzo in mano vengo a dismisura sulla porta. Riesco a pulire la porta della mia sborra senza farmi notare dalle due vacche troppo prese dai loro orgasmi, ora il cazzone &egrave dentro la fica di Giusy, comandato dalle abili mani di Virginia, ora &egrave Giusy che sta godendo come una porca ed a me sta ritornando il cazzo duro.

Ricomincio quindi a menarmelo, Virginia sta ‘scopando’ Giusy con il cazzone e contemporaneamente gli palpeggia le tettine con la mano libera, Giusy lancia un urlo di piacere ed io vengo per la seconda volta.

Dopo due orgasmi decido di allontanarmi, avrei voglia di sfondare la porta e di prenderle entrambi, ma forse per oggi &egrave meglio lasciare le cose così come stanno, per oggi &egrave meglio non scoprirmi, ma non finirà di sicuro qui””..

Come se nulla fosse accaduto le due porcelle il lunedì si presentano in ufficio più caste che mai, nessuno sospetta della loro relazione, solo io so e di nascosto quello che accade nei nostri uffici il sabato mattina, guardo Virginia con il suo maglione a collo alto e i suoi pantaloni che non lasciano trasparire nulla della sua personalità erotica, ma io la immagino ancora con quel cazzone piantato nel culo”..

Adesso ogni volta che le vedo girare per l’ufficio non riesco a trattenere il mio cazzo che si indurisce ad ogni loro visione, devo trovare la maniera di entrare in questo giro erotico, ma voglio anche far durare questo mio eccitamento, spiarle ancora, ma non dal buco della serratura, devo farlo in maniera più discreta e soprattutto senza farmi beccare.

Il martedì successivo sono imboscato nell’infermeria insiema a Jackson, un giamaicano che mi fa la manutenzione dell’impianto elettrico. Jackson &egrave nero come la pece ha un grande uccello ed ha sempre voglia di trombare. Desisto dal raccontargli l’episodio del precedente sabato, ma gli chiedo una cortesia: visto che ci sono stati recentemente molti furti all’interno del nostro palazzo gli chiedo di montarmi delle microcamere (come quelle che utilizzano le agenzie di investigazione) in alcuni punti strategici, tra cui la stanza di Giusy e Virginia. Le microspie dovranno essere montate all’interno delle lampade a muro, nelle piccole grate per l’aerazione e dovranno coprire a 360 gradi le stanze indicate, naturalmente la prima stanza dovrà essere quella dei sistemi informatici”””

Il mercoledì prima dell’orario d’ingresso Jackson mi monta questa microcamera e subito la proviamo, mi collego dal sistema centrale e subito sul monitor appaiono le immagini di Giusy e socia, intente a lavorare sui loro pc, caste e produttive come sempre, io non resisto ho nella mente la loro immagine di sabato e nonostante la presenza di Jackson, mi viene l’uccello duro e comincio a toccarmi, Jacson mi guarda perplesso, allora lo invito a venire in ufficio il sabato successivo.

Oramai ho creato una postazione di lavoro nel data frame, ho piazzato una seggiola ed un piccolo tavolo. E’ sabato e arriva anche Jackson, decido di non dirgli niente per il momento e quindi gli affido un paio di lavoretti in giro nell’attesa che arrivino le due troie.

Mi sto fumando una sigaretta quando sul monitor mi compaiono Giusy e Virginia. Oggi le posso seguire in toto.

Le seguo in corridoio, dove passano abbracciate, e poi dentro il loro ufficio.

Sono entrate ed hanno chiuso la porta, Giusy appoggia il suo zainetto e subito prende Virginia e gli schiaffa la lingua in bocca, poi si toglie la gonna, le mutandine e mentre Virginia la accarezza dappertutto, estrae dallo zainetto il solito tubetto di crema e, sorpresa, un grosso cazzo nero a mutandine e se lo posiziona tra le gambe.

Giusy conciata così, con l’enorme dildo tra le gambe mi eccita e comincio a prendermi in mano l’uccello ed a masturbarmi, lentamente, voglio godere come pochi”..

Intanto Giusy ha fatto spogliare ed inginocchiare Virginia davanti a se, ora la vacca comincia a spompinare il cazzo di gomma, Giusy le prende la testa in mano e la accompagna nei movimenti di questo splendido bocchino, Virginia &egrave completamente sottomessa, Giusy le sta letteralmente staccando i capelli nella foga dell’accompagnamento, sino a quando tirandola per i capelli la mette a pecora sulla scrivania e dopo averla leccata, preparata con dita e crema, le schianta il grosso dildo nero nel culo, in un unico colpo e violentemente, intuisco dal video che Virginia emette un urlo di dolore e Giusy presa da raptus gode nel provocare questa situazione e comincia a stantuffarla senza pietà.

Il mio cazzo in questo momento &egrave un obelisco, me lo tengo duro e non mi masturbo, ora il mio piano deve partire.

Chiamo Jackson al cellulare e perfidamente gli chiedo di andare a controllare le prese di rete della stanza di Giusy e Virginia.

Sempre con il mio cazzo durissimo aspetto la visione dello show sul monitor mentre le due troiette continua la loro fornicazione.

Il dildo continua a eseere pompato dentro il culo di Virginia a ritmo regolare da Giusy, che ora la prende per i capelli e le alza la testa a mo di cavalla impazzita, quando all’improvviso si spalanca la porta e compare Jackson.

Subito Giusy estrae il cazzo di gomma dal culo di Virginia, ed entrambe, attonite, cercando di coprirsi si rintanano nell’angolo estremo della stanza.

Non so quali parole sti dicendo loro Jackson, ma lo vedo togliersi i pantaloni e rimanere con il cazzo duro nel centro della stanza.

Prende virginia e la rimette a pecora sulla scrivania obbligandola a tenre la posizione, poi prende Giusy e la rimette sopra Virginia facendo im modo che il cazzo di gomme rientri nello sfintere della compagna ed infine, mentre Giusy ricomincia a montare Virginia impala Giusy a secco e cominciano un trenino che porta al delirio il mio cazzo.

Sono indeciso se spararmi una sega oppure di entrare a sorpresa in questa orgia assatanata.

Ora le due porcelle stanno sbocchinando Jakson che nel mentre si &egrave seduto su una sedia, le due avide ora hanno eliminato la loro primaria timidezza e si stanno chiamando Jackson impazzendo di piacere.

Con un gesto rapido il negro toglie il cazzo a mutandine a Giusy e se la carica sul cazzo sfondandogli la fica.

Virginia accarezza e bacia il corpo di Gyusi mentre questa cavalca il cazzo nero rapita da un’estasi di piacere, poi il gioco cambia Jackson si carica sul pisello Virginia e le parti si invertono, Virginia &egrave talmente piccina che la forza di Jackson nel trombarla le fa rimbalzare le tette su e giù talmente veloce tanto che Gyusi riesce a stento a leccargliele.

Finita la cavalcata, Jackson prende le due testoline e ricomincia a farsi spompinare dalle due troie sino al momento in cui esplode in una sborrata da cavallo che riempie entrambe le bocche di liquido caldo.

Da quel gran bastardo chiavatore che &egrave Jackson non fa passare neanche un secondo dalaa sborrata che subito si riprende e col cazzone ancora in tiro prende di nuovo le due e le sdraia sulla scrivania a gambe aperte, impala Giusy e con il cazzo di gomma in mano impala di nuovo anche Virginia, a questo punto il mio cazzo non resiste più mi sta esplodendo nelle mutande e vedendo una fica a disposizione mi lancio lungo il corridoio e raggiungo la stanza, spalanco la porta e senza colpo ferire mi aggiungo alla combriccola in amplesso. Lascio a Jackson Giusy e comincio ad occuparmi di Virginia, togliendole il cazzo di gomma dalla fica e cominciando a leccarla.

Ha la fica bollente ed umida di piacere, gemita di piacere e nel momento che incomincio a pomparla ed a leccargli le tette mi abbraccia e mi schiaffa la lingua in bocca, nel mentre Jackson ha voltato Giusy e ha ricominciato a pomparla in culo, preso da invidia, tolgo il mio cazzo dalla fica di Virginia, la faccio voltare e senza pità me la inculo. Io e Jackson siamo assatanati più delle nostre troiette e urliamo di piacere, le nostre urla si accavallano a quelle delle nostre troiette, sino a che in contemporanea veniamo sui loro corpi. Siamo sfiancati, Giusy mi viene vicino e mi dice: ‘brutto bastardo ti sei sfottuto la mia amica quando &egrave da sempre che voglio fotterti io.’ Non le ribatto, le prendo la testa e la avvicino al mio cazzo mettendoglielo in bocca facendomi fare un severo bocchino terminante con la mia seconda sborrata in bocca alla vacca.

Ora la mia vita in ufficio &egrave cambiata ho rivelato per correttezza alle due ragazze della microcamera, che nonostantte la sorpresa non hanno chiesto la rimozione, a patto che tutte le registrazioni su nastro magnetico siano consegnate a loro per rivedersele (le porche) e che non vengano registrate su dischi fissi.

Il sabato &egrave oramai per me e per Jackson una giornata piena di lavoro dalle 9 alle 18.00 da passare nell’ufficio delle due troiette tra pompini, chiavate e inculate.Nei giorni ordinari Giusy passa l’intervallo nel data frame insieme a me facendomi dei meravigliosi pompini con ingoio e ripetendomi che non mollerà mai il mio cazzo.

Non vi dico per quale azienda lavoro, ma vi posso dire che da qualche tempo vado anche più volentieri al lavoro.

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