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Racconti Erotici Lesbo

La notte che mi cambio la vita

By 8 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Le cose per me in quel periodo non andavano bene, ogni giorno la mia voglia di divertimento si consumava come una candela oramai al fondo, tuttavia le mie amiche non persero tempo ad organizzarmi una uscita di recupero voglia di vivere; non volevo assolutamente uscire quella sera ma non potevo deluderle avevano organizzato quella serata da tanto tempo, era una settimana che non aspettavano altro, in un certo senso iniziavo a pensare che quella serata era stata organizzata non per me, ma che era solo un pretesto per fare baldoria fra sesso, droga, alcool e rock. Erano le 21:30 e gia il mio telefono iniziava a suonare ‘ quella suoneria per cui andavo matta iniziava a darmi in testa , decisi comunque di rispondere al telefono : ‘Pronto ?’ risposi con tono scocciato ‘ sono Rosa ciao amore come stai? Sei pronta per sta sera ? Ci aspetta qualcosa di fantastico!!’ Rosa è una cara ragazza ma quando inizia a parlare diventa logorroica e dopo qualche drink aumenta anche la velocità nel parlare; ‘ Si ciao rosa si lo so mi sto già preparando dimmi solo a che ora ci vediamo?’ in realtà ero ancora in pijama ‘ ci vediamo tutte in piazzetta sotto casa mia alle 23:30, ho prenotato un tavolo siamo in area Vip insieme agli ospiti d’onore e”..’ la lasciai parla ancora e continuo interrottamente per mezz’ora poi la salutai e incomicia a vestirmi realmente, in questo periodo ero talmente giu di corda che sotto la doccia mi accorsi che anche la mia vagina era depressa, ratrapita come un fico troppo maturo, ‘che schifo!’ non ero decisamente in forma.
All’appuntamento come al solito erano tutte in ritardo,quella sera dovevamo essere io Rosa Monica Claudia e Anna, Monica Sta con Claudia da 3 anni e Anna è la puttana Di Rosa cioe che se la scopa solo quando ha voglia se no neanche la chiama; se l’ha invitata evidentemente deve essere infoiata, quella poverina è innamorata e Rosa prima si fa tutta la discoteca e a fine serata se la porta a casa eppure è cosi bella a volte mi chiedo cosa ci trovi in rosa .
Pratiamo per la Discoteca arrivate dento un cameriere sexy ( o almeno è quello che voleva sembrare) ci accompagno al nostro tavolo; che carine hanno preso la bottiglia con la frutta e tutti i tipi di alcolici che potevano esserci. La serata inizia bene il dj è molto bravo e il vocalist annuncia l’arrivo dell’animazione, subito non presto attenzione qundo ad un certo punto su un ripiano della discoteca ebbi una visione, era la cosa più bella che io avessi mai visto, una dea una ninfa un angelo caduto dal cielo che mi illuminò lo sguardo.
si chiamava Lana, era stupenda Bionda con delle curve mozza fiato un vestitino trasparente che faceva vedere e non vedere tutto quel sogno che era, la sua lunga chioma fluente volteggiava dietro le spalle e davati al suo perfetto viso dell’est, mi allontanai dal gruppo per andare sotto la sua postazione , dovevo vederla da vicino per verificare che cio che vedevo non era uno strano effetto dell’ alcool, ebbi presto la mia conferma era reale da tutto quel ballare delle goccioline di sudore che parevano ruggiada scendevano lungo il suo corpo, avevo una gran voglia di toccarla, il suo profumo arrivava fino a dov’ero io, ovviamente iontormo a me un sacco di persone accalcate con la bava alla bocca si accalcavano per ricevere un suo sguardo, ma lei era immersa nella musica, come se facesse l’amore con essa, poi ad un certo punto accadde una cosa , girando lo sguardo mi vide e mi lancio un sorriso calco e dolce con uno sguardo sexy e provocante, subito mi guardai in torno per vedere se ce l’avesse realmente con me, ebbene si era me che aveva notato mi guardava e non mi toglieva gli occhi di dosso, in quel momento un ondata di caldo pervase il mio corpo ed io mi immobilizzai come se diventassi di pietra. Ma qualcosa in mezzo alle mie gambe riprese la voglia di vivere, solo con uno sguaro suo mi bagniai le mutandine come mai prima come dopo ore e ore di sesso. Dopo poco la ragazza dei miei sogni scese dal cubo per il secondo cambio di abiti e si diresse verso di me nel passare la sua mano tocco la mia e ebbi l’impressione in quel attimo di avere un orgasmo. La attesi fino alla sua seconda uscita e passo di nuovo al mio fianco e questa volta mi prese la mano e mi lasciò un biglietto con scritto: (via santa Brigida 35 R ) era a pochi minuti da casa mia. Caspita era un invito? Si era cosi, mi diceva dove trovarla dopo il lavo. Uscite dalla discoteca mi feci lasciare con la macchina 2 isolati prima con la scusa di voler fare due passi per smaltire.

Arrivata si fronte alla sua porta non sapevo cosa fare se suona o scappare ma d’alto canto non avevo nulla da perdere e suonai al campanello: drin ‘chi è? Una voce mi rispose e io veci un minuto di silenzio e poi ‘ sono sono ‘.. Sono Vera in discoteca mi hai lasciato un bigliettino con il tuo indirizzo! Ricordi?’ un minuto di silenzio anche da parte suo e l’ansia di aver frainteso mi assali poi mi rispose ‘ si certo che ricordo aspetta ti apro subito sali al quinto piano, non c’è l’ascensore’la porta si apri e feci i cinque piani di corsa arrivata alla soglia mi gurado e aggiunse ‘ non c’era bisogno di correre non scappo mica gurda che fiatone hai, entra ti prendo da bere’ mi ritrovai davanti lei Lana in intimo mutandine e reggiseno trasparenti in pizzo e raso con ancora i tacchi alti da lavoro in dosso, sembrava una diva dei film porno ma il suo viso candido e innocente era un intreccio perfetto rimasi a bocca aperta ‘ siediti pure dove vuoi ‘ mi disse ‘ scusa se ho un po’ di disordine ma non pensavo arrivassi subito, visto che eri in compagnia’ con voce desolata le risposi ‘ scusami tanto forse ora ti disturbo se vuoi che vado dillo pure tranquillo’ pregavo mi dicesse di no e infatti aggiunse ‘ no figurati speravo venissi quando ti ho notato in discoteca non sono piu riuscita a lavorare perche mi distraevo a guardarti e vedere come mi guardavi’ ‘ scusami tanto’ ribadii ‘ ti ho messo in inbarazzo mi dispiace non volevo ma mi sembravi una visione ‘ subito arrossii come un peperone ‘ stai tranquilla non mi hai messo a disagio anzi mi ha eccitato il modo in cui mi guardavi è per questo che ti ho chiesto di venire’.
Mi porse il bicchiere con del vino e me lo versò addosso, sembrava una scena di un film ‘ scusami tanto ora sono io a chiederti scusa, levati la maglia che altrimenti il vino non va piu via ‘ mi prese le braccia e me le alzo poi poggio le sue mani sui miei fianchi e mi sfilò la maglia, io rimasi a petto nudo perche odio il reggiseno. La cosa mi imbarazzo un po. ‘non ti imbarazzare sei bellissima’ mi disse e poi avvicino la sua bocca alla mia e mi diede un bacio semplice e normale, in quel attimo non sesistii più presi la sua testa fra le manio infilando le mie dita fra i suoi capelli e la avvicinai nuovamente alla mia bocca e ci demmo un bacio stupendo, baciava benissimo, le sue labbra carnose si appoggiavano delicatamente alle mie e la sua lingua che si infilava di tanto in tanto nella mia bocca leccava la mia lingua come fosse un dolce gustoso le mie mani scesero dalla sua testa alle spalle fino poi ad arrivare ai suoi seni rotondi e perfetti, cosi morbidi e caldi, la massaggiavo con piacere e più la toccavo e più mi eccitavo, da li ad un attimo le sue mani mi sfiorarono la schiena ed afferrarono il mio sedere, poi si stacco da me e inizio a baciarmi il collo , con la sua lingua inizio a fare dei cerchi sul mio collo, poi di scatto si alzo e butto tutto quello che c’era sul divano dove eravamo sedute per terra e mi fece sdraiare, si tolse il reggiseno e si mise a cavalcioni su di me poi camminando sulle ginocchia mise la sua figa sopra il mio viso, eccole , le porte del paradiso. Era tutta depilata, rosa e umida, alzai leggermente la testa pronta ad assaggiare quel frutto della passione , stuzzicai con la mia lingua le sue labbra e le aprii con le dita, infilai la mia lingua piena dentro di lei una grotta umida e morbida, i suoi liquidi avevano un sapore buonissimo ed ipo non vedevo l’ora di divorarla. In tanto da sopra sentii il suo respiro aumentare sempre piu e la sua voce diceva lentamente il mio nome ‘ vera a a a’ impaziii a sentire che mi chiamava e passai la prima leccata lungo tutta la sua figa scappucciando il suo clitoride, un piccolo mugolio usci dalla sua bocca e io che oramai avevo la bocca piena di lei continuavo a stuzzicarle il clitoride con delle lievi leccate, il suo respiro aumentava sempre di piu ed io aumentai la forza e la pressione della leccata premendo il suo clitoride con la lingua e succhiandolo come una piccolissima caramella, aumentai la velocita e la sua voce si faceva sempre di piu forte, il suo mugolare mi dava il ritmo giusto ‘ ancora Ancora Così ti prego’ inizio ad urlare ed io non aspettavo altro per poterle dare il mio tocco magico che la fece urlare di piacere e le sue mani che avevo fra i capelli mi tirarono con violenza la testa verso di lei; un esplosione di umori mi schizzo dritto dritto nella bocca ma non mi bastava, golosa di quella manna divina la leccai tutta per non perdermene neanche una goccia, inarco la schiena e tutta tremante si sdraiò vicino a ve, tremava come una foglia, presi una copertina che era li vicino e la coprii ‘ grazie amore mio’ mi disse con voce lieve.

io rimasi stupita da tutto quell’affetto’ addirittura amore mio?’ le domandai esterefatta e lei ‘ si sei speciale ho capito subito appena ti ho visto che tu eri quella giusta e ora ti ricambierò di quello che hai fatto facendoti vedere il paradiso!’ le risposi sorridendo ‘ io ho gia visto il paradiso , sei tu !!!’ mi sorrise e mi diede un bacio di una passione tale che avrebbe sciolto tutti e due i poli, poi inizio con le dita a toccarmi i capezzoli ‘ hai un bel seno ma il tuo sedere è un opera d’arte’ con una mano me lo afferro e inizio a stringerlo con le mani e a graffiarlo con le unghie ‘e cosi bello che vorrei averlo tutto il tempo fra le mani, mi fa impazzie’ sorrisi e quel dolore che mi provocava mi eccitava parecchio, era una cosa nuova per me, ‘è tutto tuo te lo regalo’ mi giro di schiena e mi inizio a leccare con la punta della lingua la schiena e scndendo fino al sedere, inizio a morderlo e a baciarlo con la foga di una forsennata, poi mi mise a novanta e inizio a leccarmi la figa, lo faceva come se danzasse con una decisione assurda sapeva esattamente cosa volevo e quando mi stava facendo impazzire letteralmente, iniziai a sudare e a gemere come non avevo mai fatto prima mentre lei mi stringeva il sedere e mi leccava con voglia di arrivare presto al mio succo. ‘ si ti prego non smettere ‘ la implorai di continuare e lei lascio la presa e mi accarezzo la pancia mentre la sua lingua si lanciava con voglia dentro di me , poi continuando a leccarmi infilo un deto, poi un altro e poi un altro ancora facendo su e giu , stavo impazzendo, poi come un vulcano in eruzione ebbi l’orgasmo piu intenso della mia vita, urlai con tutta la voce che avevo in corpo e poi la voce si spezzo e i miei lamenti di piacere si trasfomarono in un respiro affannoso e dal mio volto caddero delle lacrime di gioia, nonostante avessi raggiunto l’estasi lei continuo a nutrirsi del mio io interno e mi rapì l’anima dalle mie labra usci un ti amo appena accennato , lei quindi si accoccolò vicino a me ancora tramortita, mi accarezzo il viso umido di lacrime e io mi persi nei suoi occhi caldi e glaciali. Rimanemmo immobili a fissaci a lungo e poi la sua voce all’improvviso ‘ Vera’ le risposi con gli occhi che mi sorridevano ‘ dimmi Lana’ e lei con gli occhi pieni di lacrime mi disse ‘ l’ho capito subito che eri tu la persona giusta, sei la mia prima donna , e credo che con te potrei vivere felice per sempre’ presa dal momento dolce le risposi ‘ anche io potrei stare con te per sempre è stato bellissimo e intenso non sono mai stata così bene con qualcuno’ dal suo viso l’espressione cambio e fissandomi sempre piu intensamente mi disse ‘ Vera, Ti Amo’ io rimasi a guardarla ancora un po e istintivamente le risposi ‘ l’ho detto prima io ‘ e lei ‘ ho sentito e mi ha fatto piacere’ pensavo non mi avesse sentito e poi ci addormentammo abbracciate. La mattina seguente quando mi svegliai lei non c’era pensai di non rivederla piu poi, poi ricordai di essere a casa sua e sul tavolo davanti al divano c’era un biglietto con scritto ( Ti Amo, A dopo ) non credevo ai miei occhi era tutto vero non era un sogno , anche io ti amo Lana per sempre.

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