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Le Avventure della Giovane Valeria

By 13 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Origini ‘ Pompino

Per molte persone l’argomento sesso &egrave un tabù, per altre un’ossessione e per altre ancora uno stile di vita. La storia che stiamo per raccontare non ha precedenti, racchiude in se il fulcro di un’intera esistenza che ha cambiato la vita di moltissime persone. Abbiamo deciso di narrarla perché rappresenta l’ultima speranza nel genere umano ormai corrotto dal Dio denaro e dalla necessità sempre più sfrenata dell’apparire a tutti i costi. Per questo abbiamo deciso di raccogliere i pezzi di una storia narrata da tempo nei racconti popolari al fine di darle l’unità e il significato che merita. Anche se pezzi della storia possono risultare familiari, il suo significato si può cogliere solo nella sua interezza. Per questo &egrave stato svolto un gigantesco lavoro che ci ha permesso di ricostruire da cima a fondo questa avventura straordinaria e magica.

Era un inverno freddo in una villetta stile liberty riscaldata soltanto dal fuoco vivo del camino a legna, tuttavia l’appena diciottenne Sharon era sempre stata affascinata
dalle storie che sua madre le raccontava davanti a quel camino per ingannare il freddo e la noia. Quella sera Valeria non aveva alcuna intenzione di raccontare alla figlia le noiose storie dei viaggi che aveva fatto con il padre in qualche anonima località italiana. Mentre Valeria sognava di girare il mondo per visitare Londra, Berlino o New York, il suo compagno la portava sempre in qualche posto dove poteva andare e tornare con un solo pieno della macchina. Quella volta, ciò che stava per raccontarle, le avrebbe cambiato la vita.

Valeria era una discreta milf quarantenne ormai assuefatta e annoiata dalla monotona vita coniugale con l’insipido Giovanni, che a dire di lei, la scopava soltanto nella posizione del missionario. Da quel momento decise di raccontare alla figlia le sue prime esperienze sessuali cercando di indirizzarla sulla retta via e, conseguentemente, di darle giusti consigli per evitare di farle commettere i suoi stessi errori. Circa venticinque anni prima Valeria iniziava il suo percorso nella spirale del sesso estremo e in particolare nella nobile arte della Fellatio.

Le vacanze della giovane Valeria si svolgevano spesso a Tropea dove soggiornava con i genitori a casa di alcuni zii. Appena Valeria diventò una splendida diciottenne, quei viaggi si fecero molto noiosi perché nella sua famiglia non c’erano altri ragazzi della sua età. Si trovava spesso in compagnia dei genitori e degli zii con cui stava a suo agio ma non si divertiva. Avrebbe avuto voglia di frequentare amiche o amici della sua età, ma era troppo timida per conoscere qualcuno. Così passava le giornate al mare con i genitori. Durante quelle lunghe giornate passeggiava sul bagnasciuga, svolgeva cruciverba e se ne stava sulla sdraio a prendere il sole. Al tramontar del sole, prima di tornare a casa, si metteva il cappello di paglia per difendere i suoi occhi dalla luce che si faceva più bassa e un pareo leggero che le avvolgeva teneramente la schiena e le cadeva sulle cosce.

Un giorno, i genitori dovettero andarsene prima per fare la spesa e chiesero a Valeria di rimanere ancora un po’ per godersi il tramonto. Più tardi, avrebbe potuto prendere l’autobus. Valeria approfittò dell’assenza dei genitori per gustarsi ancora più a fondo quel bel tramonto. Così andò al bar dove ordinò un Mojito. Tornata alla sua sdraio per assaporare il cocktail dal gusto di menta, il sole le riscaldava il volto coperto solo parzialmente dal suo cappello. La gentile brezza marina sollevava il pareo dalle sue cosce facendo intravedere il costume. Si rese conto di rilassarsi vivendo la parte più ludica della vita.

Si accorse di qualcosa che finora non aveva notato… I ragazzi presenti in spiaggia la stavano osservando… All’inizio pensò di avere qualcosa di strano sul cappello o sul corpo… Ma si rese presto conto che quello dei ragazzi non era uno sguardo stupito ma voglioso… Si sentì per la prima volta desiderata. Sulle prime trovò la situazione imbarazzante, non aveva mai notato di poter piacere agli uomini… Non ci aveva proprio mai pensato. Ma fu anche orgogliosa della scoperta perché sentì il piacere di essere al centro dell’attenzione per la propria bellezza. Così sorrise come chi &egrave consapevole delle proprie possibilità e reagì agli ammiccamenti dei ragazzi con sguardi pieni di voluttà. Sollevava leggermente il pareo per essere ancora più provocante e succhiava insistentemente la cannuccia del suo Mojito. Ad un certo punto, un ragazzo più spavaldo si fece avanti chiedendo se potesse avere un sorso di Mojito per saziare la sua bocca asciutta.

Valeria trovava il ragazzo molto attraente perché si muoveva come se fosse sicuro di sé e nascondeva un bel sorriso dietro ai suoi occhiali scuri. Valeria rispose subito di sì e gli chiese cos’altro potesse fare per lui. Il ragazzo rimase stupito, non si aspettava una reazione così attiva. Un po’ imbarazzato dall’aggressività della nostra eroina, bevve un sorso di Mojito. Quando si fu dissetato rispose:
‘beh… potresti fare una passeggiata con me, sarebbe bello stare insieme sotto la luce del tramonto’.
Allora Valeria si alzò e disse sì. Notò che era osservata da tutti i ragazzi che avevano atteso troppo per tentare di conquistarla. Percepì il loro disappunto e ne provò un piacere perverso.

I due continuarono a frequentarsi per qualche giorno. I genitori di Valeria non erano felici di quella storia, ma sapevano che altrimenti si sarebbe annoiata con loro. Così la lasciarono andare con il fidanzatino pensando ‘Sono solo due ragazzi… Che può succedere?’ Il seguito provò che avevano torto.

Una sera infatti decise di fare un giro con il fidanzato e dopo un po’ finirono a sedersi su una panchina di un parco pubblico sul lungomare. Era una bella serata che inevitabilmente ispirava tutti gli amanti.
‘Sai Vale, ci starebbe bene un bel pompino adesso!’ disse il ragazzo privo di inibizioni.
‘Sei matto? E se ci vedono?’
‘Macché non c’&egrave nessuno, e poi’ &egrave una serata magica!’
‘Vabbuò!’ disse Valeria senza indugiare più di tanto ‘però non mi venire in bocca che mi fa schifo’
‘Vai tranquilla!’ rispose lui sicuro di se!

Al ché la ragazza, convinta dalla sicurezza mostrata dal partner, decise di chinarsi sopra il pene del fidanzato. Nel frattempo lui aveva già tirato fuori il cazzo senza nemmeno attendere la risposta di lei. Quello fu in pratica il suo primo approccio al sesso e purtroppo per lei non le lasciò un buon ricordo. Infatti dopo nemmeno un minuto il giovane non riuscì, o non volle, trattenersi e senza ulteriori indugi venne copiosamente dentro la bocca di lei. Valeria non riuscì a ingurgitare e le sue guance si gonfiarono nel tentativo di trattenersi. Non ci riuscì e sputò il cremoso liquido a terra e sulla gonna.

Inizialmente provò sensazioni contrastanti. Un misto di rabbia per essere stata ingannata e di inspiegabile tristezza. Fu proprio quest’ultima sensazione che la turbò particolarmente. Una volta dissolta la rabbia capì perché avesse provato quel sentimento di inappagamento e vuotezza. Realizzò che rigurgitare lo sperma di lui era stato un sintomo di debolezza, la stessa debolezza che aveva permesso al partner di prendersi gioco di lei e di usarla in quel modo. Alzò lo sguardo prima al cielo e poi al mare che si stagliava imponete di fronte a lei. Poi, si alzò dalla panchina e davanti al mar Tirreno giurò a se stessa e al mondo intero gridando ai quattro venti: ‘Io ingoierò!’

Iniziazione ‘ Threesome

La scena del primo pompino di Valeria serve da esempio alla figlia in quanto comprende dalle parole della madre che non deve sputare in caso di venuta anticipata.
Dopodiché la nostra eroina continua a raccontare le proprie avventure. Il prossimo flashback riporta la storia indietro di venti anni, quando Valeria si iscrisse all’università e portò il suo livello di conoscenza sessuale un gradino più in là.

Infatti la nostra Lady Fellatio si trasferì a Bologna presso un appartamento insieme ad altri ragazzi e ragazze più maturi di lei e molto socievoli. Spesso organizzavano cene e festicciole. Insomma era un posto pieno di giovani dove poter fare nuove esperienze.

Un giorno Valeria uscì dall’appartamento con la sua bicicletta. La bici era un po’ sciupata dal tempo, ma sempre efficiente. Era una bella giornata e la nostra eroina decise di girovagare un po’ per Bologna prima di andare a fare la spesa. Oltre al classico cappello di paglia, Valeria indossava una maglia rossa e una gonna variopinta che non riusciva a coprirle le ginocchia. Mentre girovagava per Bologna si accorse per la prima volta delle bellezze artistiche e architettoniche della città. Passando per via Zamboni arrivò alla torre degli Asinelli, fino a raggiungere Piazza Maggiore Qui osservava stupita la fontana del Nettuno. Ma si accorse anche di un’altra bellezza: i giovani universitari. Valeria realizzò di non aver mai visto così tanti bei ragazzi in una sola volta e si mise ad osservarli teneramente. La visione di quei bei corpi le rimandò quello che era successo a Tropea e gli passò per la testa un pensiero strano ‘Cosa succederebbe se facesse una fellatio a tutti quanti e poi ingoiasse quel caldo liquido nutriente?’ Subito dopo pensò quanto fosse sconveniente per una brava ragazza fare quei pensieri. Ma era troppo tardi.

La nostra eroina era in preda ad un vortice di pensieri sessuali. Si vedeva in mezzo ai dieci ragazzi più carini della piazza mentre appoggiavano i loro turgidi cazzi sulle sue guancia, sulle sue labbra, sui suoi capelli. Si eccitò a tal punto da bagnarsi. Si accorse che qualcosa non andava ma cercò di non pensarci e rimontò in sella. Ma la sua piccola fica era ormai troppo bagnata e il contatto con la sella rese le sue mutandine inservibili. Valeria arrossì, si guardò intorno per capire se qualcuno avesse intuito la sua disavventura. Si vergognò tantissimo e uscì rapidamente dalla piazza, si rifugiò dietro un vicoletto dove si sfilò le mutande e le gettò via. La vergogna fece passare l’eccitazione e con la gonna ben tirata giù rimontò in sella e raggiunse il supermercato.

Al supermercato non pensò più alla sua disavventura e si sentiva rilassata dal fatto di non indossare la biancheria intima. Così nel viaggio di ritorno decise di lasciar intravedere qualcosa. Si divertì pensando che qualcuno potesse intuire la sua nudità. Tirava volontariamente su la gonna per lasciare intravedere qualcosa. Se la maggior parte delle persone non si accorse di niente, un ragazzo intuì qualcosa. Il giovane passeggiava proprio vicino all’appartamento di Valeria mentre si lamentava con un amico che non c’era verso di trovare un po’ di fica nella sua facoltà. Appena vide il culo di Valeria sventolargli davanti, gli si accese una lampadina. Fece un cenno all’amico che non capiva cosa fosse successo. Fortunatamente per loro, Valeria parcheggiò la bici poco più in là. Quando Valeria entrò nel portone del condominio con la sua busta della spesa, lui disse all’amico di entrare. L’amico era perplesso, ‘che ci si va a fare lì dentro? Pensi che ci sia della fica?’ e l’altro ‘zitto e fidati’.

Valeria era intenta a disfare la busta della spesa all’interno della sua nuova stanza. Mentre metteva a posto il cibo appena comprato decise di farsi una bella Panzanella. Gli ingredienti c’erano tutti: pane posato, pomodori cipolle e’ cetrioli. Arrivato il momento di affettare il grosso cetriolo, la nostra eroina ebbe un’idea: in preda all’eccitazione precedente non riuscì a tagliare a rondelle il povero ortaggio e decise di giocarci un po’. Nel frattempo, i due studenti si misero a sbirciare dalla porta, che era stata colpevolmente lasciata socchiusa. A quel punto anche l’amico capì la gemma preziosa che era stata trovata. Ma fu il primo ragazzo ad essere più intraprendente e decise di farsi avanti chiedendo alla ragazza se per caso avesse bisogno di un cazzo vero. Al ché la cara Lady Fellatio colse al volo l’occasione e decise di darsi da fare con lo sconosciuto. L’amico, rimasto sorpreso dal buon esito dell’approccio, decise di farsi avanti a sua volta e, con una mega erezione, entrò nella stanza in cui Valeria, di spalle e in ginocchio, stava fagocitando il pene dell’amico. A quel punto la seconda comparsa cominciò a picchiettare il cazzo sulla spalla di Valeria per attirare la sua attenzione. Lei si voltò e ritrovandosi il grosso pene a mezzo centimetro dalla faccia decise di cogliere due ‘piccioni con una fava’, o meglio due fave con una bocca.

Valeria stava in ginocchio di fronte ai due grossi cazzi. I ragazzi si davano il cinque felici dell’impresa ed esortavano Valeria a dare il meglio di sé. La nostra eroina non ci pensò due volte e afferrò entrambi i membri e iniziò a dare baci all’uno e all’altro alternandosi armoniosamente. Quell’alternanza continuava in modo sempre più spinto, prima leccò il corpo del pene, poi le palle, infine ciucciava il glande dei due ragazzi che si lasciarono andare un ‘oooooooohhhhhhh’ di sorpresa e godimento. Valeria invece si sentiva una regina perché osservava che con piccoli gesti, fatti quasi senza sforzo, poteva elargire un piacere enorme. Poteva essere una vera benefattrice, un’artista del piacere.

Valeria si sdraiò sul divano e continuò il pompino da urlo. Stava ingoiando l’intero cazzo mentre il fortunato ansimava e gemeva dal piacere. L’altro ragazzo prese il posto del cetriolo così aprì le gambe di Valeria e usò la bocca per umidificare la sua fica. Ma appena le slinguazzò il clitoride, si accorse che non ce n’era bisogno: era completamente bagnata. C’era come un laghetto intorno alla sua vulva. Così lo studente non perse tempo e la penetrò delicatamente. Ma Valeria voleva di più e gridò ‘Più forte! Più forte!’. Appariva insaziabile. Decise di cambiare posizione e mettersi a pecorina. Ora poteva gestire la situazione: mentre il ragazzo era quasi fermo, Valeria andava avanti e indietro sul suo cazzo come una forsennata. Il ragazzo era all’apice del piacere e agguantò il culo di Valeria come se fosse la cosa più preziosa del mondo. L’altro invece si teneva le mani sugli occhi travolto dal piacere della fellatio. Valeria si sentiva sempre di più una dominatrice.

Dopo qualche minuto i due cambiarono posizione. Ma ormai erano troppo eccitati. Valeria sputava sul cazzo del secondo ragazzo e lo ingoiò lentamente fino a raggiungere la base del pene. Ma il ragazzo non poteva più controllare quel cazzo umido e sovraeccitato. Lanciò il suo grido di godimento che non pareva provenire dalla bocca ma dalle sue viscere, dalla sua parte più occulta e perversa. Valeria fece in tempo a lasciar fuoriuscire il membro dalla gola mentre le sue labbra contenevano il glande del ragazzo. Così lo studente venne nella bocca di Valeria ben attenta a non perdere neanche una goccia di quel prezioso seme. Lei aprì la bocca per mostrargli che parte di lui era ormai sulla sua lingua. Poi chiuse la bocca per aprirla di nuovo in modo da far notare la sua bravura nell’ingoio.

Valeria riuscì a mantenere la promessa fatta qualche anno prima, lo sperma non era più un nemico per lei, ma era diventato il suo più grande alleato. Il ragazzo era sopraffatto da tanta goduria e si accasciò sul divano. L’altro, dopo aver preso a morsi il culo di Valeria, tornò davanti alla sua bocca e chiese il medesimo servizio. Così Lady Fellatio, dopo il rituale grido dello studente, fu attenta a non disperdere nessuna goccia del suo seme.

Dopo quella grande fatica, i tre ebbero fame e Valeria invitò loro a cenare con lei. Mentre mangiavano la panzanella, i due studenti ammisero di non aver mai visto niente di simile. Affermarono che Valeria era un portento della natura e che avrebbe dovuto continuare su questa strada in modo da diventare una vera leggenda. Valeria si sentì onorata dalle parole dei due ma, arrossendo, affermò che questa sarebbe stata la sua ultima volta. Lei non era fatta per queste cose, aveva altri progetti. I due risero e affermarono che poteva fare tutti i progetti possibili, ma era chiaro quale fosse il suo talento. Valeria, sorridendo, continuò a scuotere la testa. Dopo la panzanella i tre andarono fuori a prendere un buon caff&egrave e i due studenti le offrirono una sigaretta. Lei finora non aveva mai fumato ma accettò perché aveva voglia di rilassarsi un po’. Stava bene con quei due, si sentiva serena e aveva voglia di non pensare. Quando andarono via, si sentiva a disagio e guardando verso la strada si chiese ‘e se avessero ragione?’ Skills – Fisting

La prima porno avventura di Valeria fece il giro della città più in fretta della morte di Joe Strummer. La gente diceva cose del tipo: ‘sì, basta che vai lì e picchietti il cazzo sulla spalla!’. Così non passava giorno senza che la nostra protagonista aprisse la porta per trovarsi davanti ragazzi con il batacchio in mano, o persino gente che lo usava per bussarle alla porta. La povera Valeria non aveva pace nemmeno a mensa, infatti anche durante il pranzo si sentiva bussare sulla spalla’ ovviamente non con la mano. E tutte le volte che i ragazzi le facevano oscene proposte, lei avrebbe voluto rifiutarli, così sorrideva, scuoteva la testa e voltava lo sguardo dalla parte opposta al cazzo. Ma poi… Quando gli studenti insistevano, lei cedeva perché capiva quanto fosse importante il piacere elargito dalla sua tenera bocca. Comprendeva che un suo pompino potesse dare un piacere infinito… rifiutarlo sarebbe stato crudele. E poi si sentiva bene… Si sentiva una vera campionessa… Come se avesse trovato la sua ragione di vita. Ma i suoi sentimenti erano contrastanti perché tutto ciò non gli sembrava giusto: quando non pensava al suo talento viveva tutto ciò come pura depravazione… A volte pensava che sarebbe stato più giusto fare una vita regolare, dedicata alle cose davvero importanti della vita…

Un giorno, presa da una crisi mistica su ciò che &egrave giusto o sbagliato, decise di passare un pomeriggio a studiare in un aula studio sul lungo Reno. Qui poteva concentrarsi e stare in tranquillità, perché nonostante il suo amore per il cazzo, sapeva che lo studio e la carriera erano essenziali per diventare una vera leader. Sapeva che doveva essere brava con la bocca anche per fare discorsi ed essere presa sul serio. Una volta arrivata in aula studio notò che fortunatamente non c’erano ragazzi, ma solo una studentessa con gli occhiali presa dalla sua lettura.

Il pensiero di tutti quei cazzi che la cercavano non la faceva concentrare, rendendo lo studio impossibile. Dovunque si voltasse vedeva solo forme falliche e la voglia di farsi sbattere aumentava sempre di più, ma c’era solo una ragazza lì con lei. Tuttavia Vale si era ripromessa di provare cose nuove e fedele al suo giuramento cominciò a toccarsi e a gemere per attirare l’attenzione della ragazza. Inspiegabilmente e inaspettatamente la studentessa con gli occhiali si eccitò e si sgrillettò a sua volta. A quel punto Valeria ebbe ancora più conferma dell’appeal che aveva sulle persone, indipendentemente dal genere.

Dopo essersi masturbate insieme, Valeria decise di rompere il ghiaccio e chiese alla ragazza se volesse uscire un po’. La ragazza fece un cenno spavaldo, come dire ‘Eccerto’. Si abbandonarono entrambe in una risata… Ma mentre per Valeria quella risata era sintomo di imbarazzo, la studentessa sembrava aver agguantato un’ambita preda.

Le due si avviarono a braccetto al bar dove Valeria chiese ‘Sarebbe brutto se prendessi un calippo?’.

L’altra ragazza rise rumorosamente e affermò ‘Certo che no! Lo prendo anch’io’.

Così le due ragazze si avviarono sulla riva del Reno con i loro calippi in mano. Si sedettero su una panchina e si dettero da fare con i loro ghiaccioli.
Spompinarono i calippi come fossero stati cazzi lunghi e fini. Succhiarono un po’ il proprio ghiacciolo e un po’ quello dell’altra come fosse una competizione giocherellosa. Quando il ghiaccio si sciolse, le due risero a crepapelle. Poi si fermarono un attimo e si guardarono negli occhi. Fu uno sguardo intenso ma leggero. Valeria si sentì abbandonata alla bellezza della vita, alla sua imprevedibilità, alle sue emozioni. Avvicinò il capo a quello della ragazza e la baciò. Dapprima si dettero piccoli baci con lo stampo, dopo tirarono fuori la lingua e slinguazzarono amorevolmente. Dopo qualche minuto sorrisero e Valeria si chinò sul seno di lei, come a volersi riposare, mentre l’altra le accarezzava le guance e i capelli.
Si guardarono per qualche minuto prima che la studentessa iniziasse la conversazione:

‘Lo sai che sei veramente la più brava a fare i pompini?’

‘Tu dici?’

‘Sì! Ho appena avuto la certezza che quello che si dice su di te non &egrave solo una leggenda metropolitana!’

‘Perch&egrave? Mi conosci?’

‘Ovvio sciocchina! Tutti conosco te e le tue doti’

‘Veramente? Non credevo di essere così popolare’

‘Ma dai! Dovresti aver capito che tutti gli studenti dell’Università di Bologna parlano solo di te. Prima parlavano solo di topa, ora parlano solo di te e delle tue doti. Fare una serata tra amici &egrave diventato molto noioso. Al bar c’&egrave un solo argomento’

‘Ehmm… Mi spiace’

‘Non te ne devi dispiacere. Sei una persona coraggiosa che &egrave andata incontro al suo destino. Avrei fatto lo stesso se fossi stata in te’

‘Allora grazie. Pensi davvero che faccia bene?’

‘Certo! Noi donne siamo state create per tanti motivi. Sappiamo fare tutto, anche molto meglio degli uomini. Possiamo diventare manager, politici, giudici… tutto ciò che vogliamo. Ma dare piacere &egrave parte di noi, della nostra vita. Siamo nate anche per far impazzire gli uomini, ed &egrave giusto farlo, specialmente se abbiamo talento. E tu ne hai da vendere!’

‘Ma se mi hai solo visto spompinare un calippo!’

‘Basta poco per capirlo… Comunque, se vuoi dimostrarmi quanto sei brava con la bocca… Coraggio, fatti avanti’

La ragazza alzò la gonna e batté delicatamente la mano sulla vulva, lanciando a Valeria uno sguardo sensuale. Valeria si sorprese ‘Ma no, non sono brava a fare questo’

‘Ma dai… Sei una donna e sai bene come possiamo avere piacere. E la tua bocca &egrave chiaramente miracolosa… Dai!!!’

Valeria decise di provare quella nuova esperienza. Così si alzò dalla panchina e si inginocchiò davanti alla vulva dell’altra. Le tirò delicatamente fuori le mutandine e le leccò l’interno coscia. La studentessa poggiò le mani sui capelli di Valeria e le accarezzò teneramente il volto mentre la nostra eroina le mordeva teneramente il clitoride. La giovane ansimò e disse ‘Brava, vai avanti così’.

Valeria prese più vigore nel sentire la voce della compagna e impresse un’accelerazione alla sua lingua. Usò la lingua per penetrare la fica della ragazza mentre le stuzzicava il clitoride con due dita della mano destra. Andava avanti e indietro con la lingua come se volesse scopare la compagna, mentre usava la mano per stuzzicarle il clitoride, palparle le tette e strusciarle il ventre. La ragazza, in preda all’eccitazione, emise i primi gemiti ma sapeva bene di non poter urlare come avrebbe voluto perché sarebbero state facilmente scoperte. Quindi si morse le labbra nel tentativo di non far uscire quell’urlo di piacere che le riempiva lo stomaco.
Valeria intanto continuò nella sua opera. Prima leccò il clitoride delicatamente, poi sempre più arditamente. Lo mordeva con le labbra e con i denti, come se avesse voluto strapparlo, e lo schiacciava violentemente con la lingua. Nel frattempo le sue dita penetravano la fica della ragazza, piano uscivano e velocemente rientravano nella parte più intima della compagna. La studentessa era in preda al delirio, ansimava fino a che un sospiro più lungo e intenso fece capire a Valeria che era tutto finito. Per la prima volta aveva fatto provare piacere ad una donna.

La ragazza disse ‘Sei veramente brava. La tua bocca ha un tocco magico. Ma devo ammettere che puoi ancora migliorare con l’esperienza. Per ora &egrave chiaro che tutte le tue imprese si basano esclusivamente sul tuo talento naturale. Ma se vuoi davvero diventare una regina devi conoscere più skills… Visto che sei stata dolce con me ti farò dono della conoscenza più importante, qualcosa che noi donne dobbiamo saper fare nella vita: il fisting’

‘Il fisting? Perché? A che servirebbe?’

‘Fidati! Il fisting &egrave qualcosa che dobbiamo saper fare. Nella vita di una donna c’&egrave sempre un momento in cui il fisting può essere utile. Vivendo lo scoprirai… E’ qualcosa di essenziale che può essere utilizzato in qualsiasi momento. Come saper cucinare’

Valeria era perplessa, ma ascoltò attentamente la lezione della ragazza. La studentessa tirò fuori uno stretto tubo dalla borsa e gesticolò con le mani per mostrare a Valeria come si realizzi il fisting perfetto. Valeria osservò i movimenti delle sue mani e ne ascoltò le parole. Quando la ragazza ebbe finito la sua spiegazione, disse che Valeria avrebbe dovuto affrontare la sua prova pratica.

‘Dovrei farti un fisting?’

La ragazza sorrise e scosse la testa ‘Certo che no, sarò io a fartelo’

Valeria parve impaurita ‘No, che dici? Non me la sento’

‘Che vuol dire? Guarda che il piacere &egrave tremendo!’

‘Ma io veramente non so… Se proprio devo dirtela tutta… Ecco… Io non ho mai fatto sesso anale!’

‘Come? La mitica Valeria non ha mai fatto sesso anale!! Ma &egrave sconvolgente! Così non potrai mai diventare niente di che. Sarai sempre incompleta!! Bisogna rimediare subito!’

‘Ma no, no. E’ che la prima volta vorrei farlo con un uomo!!’

‘Ma che dici? Ti vuoi del male, per caso? Gli uomini non sono mica buoni. Non sono delicati come me, loro ti sfondano il culo senza pensare se hai già fatto sesso anale o no! Dammi retta! Non ti fidare! Ti apro il culo io, così soffrirai molto meno quando un uomo ti penetrerà! Non ti preoccupare…. Sono molto delicata… Non ti farò male… E dopo, qualunque cosa potrà sfondarti il deretano e non proverai quel dolore atroce che avresti incontrato se fosse stato un uomo ad aprirti il culo!’

Valeria, perplessa, accettò. Si pose a pecorina sulla panchina e alzò la gonna. La ragazza sfilò le mutandine di Valeria e le inumidì il culo con la saliva. Poi iniziò a massaggiarlo con la lingua e le mani fino a che non penetrò delicatamente il deretano con il dito indice. Usò l’indice per allargare lo sfintere di Valeria e dopo un paio di minuti pose anche il medio. Continuò la procedura aggiungendo sempre più carne nell’orifizio di Valeria. Dopo qualche minuto la sua mano entrò in quell’anfratto. Così Valeria si ritrovò con un pugno nel culo. Il suo culo era ora aperto e da lì in poi avrebbe potuto provocare immensi piaceri negli uomini.

La ragazza mosse il suo pugno nello sfintere di Valeria, che gemette di piacere. Le due ragazze sudarono per l’intensità del momento e quando Valeria non poté più contenere il suo piacere la compagna le portò la mano alla bocca per evitare che cacciasse un grido imbarazzante. Valeria morse la mano della ragazza in modo selvaggio come se dovesse staccarle la pelle e pianse di piacere. Il suo viso era lucido dalle lacrime e dal sudore quando ormai esausta si piegò trattenendo il respiro. La compagna comprese che il suo obiettivo era stato raggiunto e le sfilò delicatamente la mano dal culo.

Quando Valeria si riprese dal piacere, la studentessa le si rivolse dicendo ‘Bravissima! Ora hai imparato una skills fondamentale per la tua carriera! Contenta?’

‘Sì, &egrave stato fantastico. Ma avevo pensato che per imparare avessi dovuto fare anch’io un po’ di pratica…’

‘Ma no! L’importante &egrave sentire come si fa… da dentro. Se tu facessi una semplice prova pratica con la mano scorderesti il tutto facilmente. Invece ora la pratica &egrave stata fatta dentro di te… Solo così porterai questa conoscenza per tutta la vita.’

‘Ahh capisco… Grazie Mille! Ora sento cuna nuova forza dentro di me’

‘Certamente! Ti ho fatto un grande dono! Ricordati che il fisting può sempre essere utile nella vita. Un giorno lo capirai…’

Valeria strinse le mani della compagna e quasi piangendo le sussurrò ‘Certo che lo ricorderò! Ti voglio bene’

Le due si baciarono ancora teneramente come se fossero due vecchi amanti. Poi Valeria si voltò e vide che sul Reno stava tramontando il sole. Era ora di tornare a studiare. La nostra eroina se ne andò guardando la compagna che le sorrise dolcemente .

Consacrazione ‘ La grande Orgia

Dopo un primo periodo di assestamento, nel quale la nostra eroina sperimentò nuove perversioni, grazie soprattutto all’indipendenza acquisita a causa del suo trasferimento nel nuovo appartamento, la posta in gioco si alzò sempre di più, così come il numero di partecipanti al suo ‘gruppo di studio’.

Ormai troppe persone conoscevano le mirabolanti doti di Valeria, la sua stanza era sempre più affollata. Accorrevano sempre più studenti di tutte le razze e le religioni, pisani e livornesi, fuori corso e secchioni, vergini e trombatori. In un giorno di pioggia, in cui nessuno aveva voglia di fare un giro tra via Zamboni e Piazza Maggiore, una folla enorme si riversò nel suo appartamento. Fuori, un temporale imperversava sulla città, i lampi luccicavano nel cielo, i tuoni rimbombavano facendo un fracasso infernale. Dentro l’appartamento, l’atmosfera era placida e si formò una discreta fila di persone con l’uccello in mano che aspettavano pazientemente il proprio turno. Il primo uomo iniziò teneramente a succhiare il clitoride di Valeria, dandogli piccoli morsi e mandando in visibilio la nostra eroina. Ma ad un certo punto, come infervorata dal temporale esterno, l’atmosfera si scaldò come se fossimo alle poste, la gente cominciò a chiedersi chi c’era prima scatenando qualche polemica. A quel punto la nostra eroina prese in mano’ la situazione e pensò: ‘anziché uno alla volta potremmo fare tutti insieme!’ Così tutti esultarono, i mormorii razzisti cessarono all’istante, la tensione da coda per pagare il bollo della macchina si smorzò e invece di minacce e occhiate fulminanti, gli uomini in fila si scambiarono cinque e pacche sulle spalle.

Nel frattempo, una giovane matricola, impaurita dal temporale, si rifugiò dentro il condominio dove Valeria era impegnata nella colossale gangbang. La giovincella aveva ancora i tratti in formazione, appariva più giovane della diciottenne che era in realtà. Ma era chiaro che in futuro quel piccolo germoglio sarebbe sbocciato. La ragazza, vagando nei corridoi, sentì i soavi rumori di godimento provenienti dalla camera di Valeria. Incuriosita da quegli ansimi poderosi si affacciò alla porta e vide uno spettacolo inimmaginabile… Valeria stava dando piacere ad una miriade di uomini contemporaneamente. Bocca, mani, culo, topa si articolavano i movimenti armoniosi in modo da soddisfare il maggior numero possibile di uomini. La ragazza vide in tutto ciò qualcosa di sublime, magico, quasi irreale. Non sapeva bene se stava sognando o se tutto ciò fosse reale, ma decise di dare una mano. Lei sapeva di non poter entrare nella gangbang perché la sua inesperienza ne avrebbe rotto la perfezione, l’armonia. Così fece da assistente…

Mentre gli uomini penetravano tutti gli orifizi di Valeria, la giovincella preparava asciugamani, t&egrave caldi, spuntini e qualche aperitivo per chi metteva tutte le sue forze nell’orgia. Valeria, tra un ansimo un gemito e un urlo di piacere, vide la ragazza e riuscì a ringraziarla. Ma poi un ragazzo dotato di un enorme fallo iniziò a penetrare le sue natiche in modo aggressivo e Valeria, intontita da quell’immenso piacere, perse interesse nell’opera benefica della giovane.

Quando il primo ragazzo non riuscì più a contenersi e raggiunse l’orgasmo gettando un copioso fiotto di sperma sul ventre di Valeria, la giovincella ebbe un’illuminazione. Prese carta e penna e iniziò ad annotare l’orgia. Chiese ai ragazzi i loro dati anagrafici, i loro nomi e guardando quel liquido bianco e cremoso decise di prendere nota della consistenza e il sapore della sborra. Così sfiorò con il dito indice l’ombelico di Valeria, e le accarezzò il ventre raggiungendo quel liquido caldo e nutriente. Poi si portò le dita alla bocca e assaporò il tutto. Infine annotò ‘Un po’ acquoso, ma dolce’.

La gangbang continuava. Gli uomini erano sempre più soddisfatti, chi mordeva le natiche di Valeria, chi riversava i fiotti sulla sua schiena, chi sulle sue cosce, chi sulla sua faccia. Chi, senza pensarci, sborrava sui capelli di Valeria, veniva redarguito dalla giovincella perché rendeva più complicato il suo lavoro. Altri uomini, presi dall’eccitazione, iniziarono a spogliare la giovane, che però non volle proprio partecipare. Gli uomini le davano pacche sulle chiappe, le tiravano baci, la chiamavano ‘angelo della sborra’… Lei sorrideva timidamente. Alla fine, i ragazzi le tirarono via la maglietta e dopo numerose insistenze fu costretta a togliersi i jeans. Gli studenti furono ancora più eccitati dal vedere la giovane in mutande e reggiseno. I poveri indumenti risaltavano per la loro grande semplicità rispetto ai supersexi autoreggenti di Valeria.
Nel frattempo, Valeria si era messa a pecorina e veniva penetrata da un ragazzo energico sdraiato a terra, mentre un giovane nero gli perforava l’ano col suo grosso membro. Ma Valeria usava tutte le sue skills per masturbare due gemelli giapponesi mentre ingoiava il cazzo di un biondo svedese. In particolare, lo svedese aveva i lucciconi agli occhi dal godimento provato. Mentre Valeria aveva le mani occupate con i giapponesi, riusciva a leccare le palle dello svedese e, lentamente, ad infilarsi il membro in bocca fino a raggiungere la base del pene. Ad un certo punto lo svedese non si contenne e gridò ‘jaaaaaaahhh’. Valeria tirò fuori il cazzo dalla bocca e il ragazzo lanciò un fiotto di sperma che si dipanò sul naso, la fronte e i capelli della nostra eroina. La giovincella assaggiò e annotò ‘Ottima consistenza, ma amarognolo’. Anche i due giapponesi, esausti, vennero sulle spalle di Valeria mentre la ragazza annotò ‘Sciaquito e insapore’.

Il ragazzo nero provava un infinito piacere nell’usare il suo grosso fallo per penetrare lo stretto culo della nostra eroina. Il piacere gli dette un’energia infinita e sentì di toccare il cielo con un dito quando sborrò nel deretano di Valeria. Imbarazzato, guardò timidamente la giovincella che gli rispose con un sorriso. Lei affermò ‘non ti preoccupare, un creampie non ha mai ammazzato nessuno’. Così dicendo si chinò sotto le natiche di Valeria e le scatizzolò il deretano con la sua manina. Dopo pochi secondi, quel liquido caldo uscì e si posò direttamente sulla lingua della ragazza che ingoiò gaudente e annotò ‘Molto denso, sapore neutro’. Gli uomini apprezzavano le gesta della ragazza e la applaudirono calorosamente.

Ma Valeria si riprese subito la scena. Smise di scopare con l’ultimo ragazzo che stava sotto di lei e balzò indietro ponendosi con la schiena a terra. Poi afferrò il membro con i piedi e iniziò a masturbarlo violentemente. Il ragazzo era estasiato e il suo fiotto fu talmente lungo da raggiungere l’interno coscia di Valeria. La ragazza ormai ci aveva preso gusto e leccò teneramente la giuntura tra la coscia e la vulva di Valeria. Poi scrisse ‘Densità normale, molto amaro’.
A questo punto era rimasto un solo giovane ben dotato. Valeria decise di offrirgli la sua parte più prelibata. Iniziò l’ultima fellatio massaggiandogli delicatamente il glande con le labbra. Poi leccò il corpo del pene fino ad arrivare alle palle. Leccò i testicoli del giovane e fece finta di morderli. Poi ritornò al glande che leccò con vortici violenti fino a che non aprì la bocca per fagocitare il pene. Sino a quel momento i ragazzi non avevano capito bene cosa stava succedendo. A causa della confusione e del godimento non avevano potuto seguire l’evento propriamente. Solo ora si resero conto delle abilità di Valeria. All’improvviso furono attoniti e si creò un diverbio. Gli uomini che non avevano potuto usufruire della parte più prelibata si rivolsero alla giovincella ‘ Vogliamo anche noi la nostra leccata di palle!! Non &egrave giusto che qualcuno ha avuto il pompino mentre altri si sono dovuti accontentare di una sega’.

La ragazza comprese subito la situazione. Scovò l’agenda di Valeria e fissò appuntamenti per la fellatio. La giovincella creò spazi fra una lezione e l’altra in modo che Valeria potesse accontentare tutti i presenti. L’ambiente si sollevò.

Nel mentre, Valeria sfoggiava le sue capacità. Sputava sul cazzo per inumidirlo e fagocitarlo al meglio. Raggiunse ancora la base del pene dopo tanti cazzi ciucciati. I ragazzi si chiedevano dove fosse lo spazio sufficiente per far entrare quel coso nella sua piccola e dolce gola. Poi sbatté violentemente il cazzo sulle proprie labbra prima di leccarlo tutto da cima a fondo come fosse un calippo. Alla fine il ragazzo fece segno di non farcela più. Valeria continuò a succhiargli l’uccello con le labbra mentre lui lanciò un grido di godimento. La giovincella capì che doveva agire subito, altrimenti il prezioso liquido sarebbe finito presto nello stomaco della nostra eroina. Così si avventò su di lei e le baciò le labbra. Valeria aprì al bocca e le due si abbandonarono ad un bacio saffico mentre lo sperma passava da una bocca all’altra fino ad imbiancare la faccia delle due ragazze. Valeria allora si accasciò al suolo, mentre la ragazza si puliva la bocca con un asciugamano e annotò ‘eccezionale, purissimo’. I ragazzi, entusiasti, si dilungarono in un applauso. Poi salutarono le due con l’uccello in mano e sparirono dietro la porta tenendosi stretto l’appuntamento per la fellatio delle settimane successive. Nella confusione la ragazza si dileguò. Valeria non l’avrebbe vista mai più e non avrebbe mai conosciuto il suo nome.

Valeria comprese di aver realizzato il record di uccelli fatti sparire in una sola azione hardcore, purtroppo essendo un episodio improvvisato e del tutto spontaneo, non nessun dato ufficiale certificò il suo record. Tuttavia si delineò la caratteristica principale della protagonista: era una leader nata! Una ragazza che aveva la rara capacità di far andare d’accordo le persone usando il potere dell’orgia e, cosa ancor più importante, sapeva fare dei grandi pompini.

Una nuova speranza

Terminata la storia della sua iniziazione, Valeria ha ancora scioccanti particolari da raccontare: rivela alla figlia di non essere felice con suo padre in quanto, durante i loro rapporti orali, le rimangono sempre i peli in bocca, data la pelosità innaturale del partner e soprattutto le ridotte dimensioni del pene. Come se non fosse già troppo per la nostra eroina, lui vuole scoparla sempre e solo alla missionaria, il che rappresenta per Valeria, una persona dalle qualità incomparabili, una vera e propria repressione dell’essere se stessa.
Ma le rivelazioni scioccanti non sono ancora finite. Comunica alla figlia che Giovanni non &egrave in realtà il suo vero padre, ma sarebbe stata concepita durante l’orgia nel suo appartamento bolognese.

Alla luce di tutto ciò, Sharon intravide il proprio destino di donna nata da tanti uccelli e dalla cultura del porno. In futuro dovrà sfidare la famigerata e temuta Jennifer, detta ‘L’Arrizzacazzi’, l’attuale detentrice del record mondiale riconosciuto ufficialmente, ma comunque inferiore a quello fatto da Valeria vent’anni prima. Quello che ci aspetta nel capitolo successivo sarà una battaglia mortale fino all’ultimo fisting… Tutte le speranze del lato felicione del porno sono ora riposte nella giovane erede.

Terminate le rivelazioni Sharon si assenta pensierosa nella sua cameretta. Nel frattempo Giovanni &egrave appena tornato da lavoro e vuole la sua soddisfazione quotidiana. Valeria acconsente con un cenno del capo ma in realtà sa a cosa andrà incontro: una triste e breve scopata alla missionaria. Terminata la fredda scopata, una lacrima scende dagli occhi della protagonista e si chiude il primo episodio. Prima Sfida ‘ Sharon vs Jennifer

Se il flashback ci ha fatto conoscere le grandi doti di Valeria, ora &egrave tempo di tornare al presente. Ad oggi, Valeria si sente appassita, come consumata dalla monotonia della vita coniugale. Inoltre, le sue enormi doti sembrano non avere più senso in un mondo fatto di immagini e spot pubblicitari perché il talento naturale appare come soffocato da quello costruito ad arte dalle multinazionali. In un mondo dove il talento appare asservito alla logica del denaro, della gloria e del lusso, la nostra Lady Fellatio pensa che manchi quella gioia che sprigioni le nostre energie migliori. Valeria si sente motivata a sfidare tutto questo perché crede di essere uno degli ultimi baluardi del lato felicione della vita. Nel secondo episodio la battaglia ha quindi inizio.

E’ la figlia di Valeria, Sharon a impegnarsi per ridare lustro alla sua famiglia e alla sua filosofia di vita. La nostra eroina crede di essere ormai troppo vecchia per sfidare l’odiata Jennifer, e spera nelle doti sovrannaturali della figlia. Sharon inizia un intenso allenamento in cui Valeria le insegna tutte le pratiche più importanti per far godere gli uomini. Sharon si esercita giornalmente con i suoi compagni, al primo anno di Università. Fa sesso ovunque sotto il vigile occhio della madre, che la redarguisce ogni volta che esagera. Spesso la giovane si fa circondare da 6/7 uccelli contemporaneamente e cerca di gestirli come può. Ma &egrave ancora troppo inesperta per effettuare quei movimenti armoniosi che porterebbero gli uomini al godimento. Valeria la sgrida ‘Che fai? Ho avuto bisogno di mesi per gestire tutti quei cazzi in una sola volta, e tu pensi di poterlo fare in poche settimane!!’.

Sharon risponde ‘Ma che vuoi? Io sono la predestinata! Devo farlo’.

Valeria scuote al testa ‘Nessuno &egrave nato imparato, neanch’io! Mi raccomando stai attenta’.

Quando Sharon si rende conto di poter gestire ben 8 uccelli in una sola volta, corre subito dalla madre dicendo ‘Mamma! Mamma! Ora sono in grado di gestire 8 uccelli contemporaneamente, mentre quella zoccola di Jennifer ne ha gestiti al massimo 7! Sono pronta per la sfida!’

Valeria scuote la testa ‘Non sei pronta! Jennifer ne gestisce 7 durante le competizioni… In allentamento &egrave diverso, potrebbe essere arrivata anche a 10, per quanto ne sappiamo. E impara a rispettare l’avversario, non voglio più sentirti chiamarla zoccola’.

‘Va bene cercherò di non offenderla, anche se &egrave dura… Ma mi sento pronta, voglio sfidarla il prima possibile. Tanto ci vorrà sempre un po’ di tempo prima che la sfida inizi, userò questi mesi per continuare ad allenarmi duramente’.

Valeria tenta di persuaderla perché pensa che sia veramente troppo presto. Sharon ha bisogno di un lavoro più lungo prima di sfidare la campionessa. La nostra eroina teme che la figlia non sia ancora psicologicamente pronta a partecipare ad una sfida così importante. Per la prima volta, Valeria crede che sia stato un errore caricare la figlia di questa grande responsabilità. La vede troppo immatura, troppo confusionaria. E soprattutto sembra quasi che il cazzo gli interessi meno della competizione. E questo sarebbe un madornale errore. Valeria si ricorda ancora di quanto era avvolgente e caldo farsi circondare da tutte quelle forme falliche che le carezzavano il corpo, dagli occhi, alla schiena, fino alle natiche. Quei pensieri sono ancora fonte di eccitazione: si &egrave spesso masturbata nella vasca da bagno ripensando alle sue avventure. Al contrario Sharon ha un approccio più meccanico, come se il godimento fosse nella sfida e non nell’atto sessuale, come se quei cazzi fossero freddi strumenti d’acciaio.

Dopo un lungo conflitto sulla decisione da prendere, Valeria lascia competere la figlia perché confida nella sua naturale predestinazione. Pensa che magari quel freddo approccio al sesso possa essere un’arma in più nelle mani della figlia. Presto, Valeria maledirà questa decisione.

E’ giunta l’ora della grande sfida, e Valeria decide di guardarla insieme a Giovanni dal divano di casa. La faccia di Valeria si contrae quando vede la presentazione dello scontro. Jennifer &egrave una star gestita dalle multinazionali, pubblicità di preservativi, oggetti erotici vari, drink energetici, etc passano davanti allo schermo sponsorizzate dall’unica grande Arrizzacazzi. Coca Cola e McDonald hanno già distribuito sugli spalti le bandierine a forma di cazzo con scritto ‘Forza Jennifer’. L’Arrizzacazzi entra in scena vestita di un abito preparato per l’occasione dalla Nike che &egrave un misto fra una pelliccia e un accappatoio (ovviamente con niente sotto). Si abbraccia a tutti, tira baci e ciuccioni, si fa fotografare nelle pose più porche e mostra a tutti il suo brand più importante: una pietra azzurra legata al collo che rappresenta il suo simbolo di riconoscimento, il suo portafortuna nella vita e nella pubblicità. Al contrario, Sharon entra vestita di un vecchio abito consunto, ha gli occhi bassi e viene intimidita dai flash delle macchine fotografiche e dai fans che cercano baci e autografi.

L’arbitro chiama entrambe le contendenti sul ring insieme ai primi due gruppi di 5 uomini ciascuno. Sotto i due lati del ring, ci sono altri 10 gruppi per parte pronti ad intervenire quando il gruppo precedente avrà adempito il suo dovere. L’arbitro fischia l’inizio. Valeria &egrave tesissima, non riesce a mantenere nessuna posizione sul divano. Giovanni la guarda sbuffando.

Inizia la gangbang. Sharon parte a razzo e ingurgita subito i primi 5 cazzi che gli tappano tutti i buchi e le mani. Dopo pochi minuti il primo gruppo non riesce più a
contenersi e Valeria Jr, da brava allieva della madre, ingoia tutto. Al contrario, Jennifer parte lentamente facendo aspettare un paio di persone, si fa venire un po’ dappertutto e ingoia solo un paio di volte. Il volto di Jennifer si fa preoccupato, sembra stupita dall’avversaria. Sharon si galvanizza e continua con il suo ritmo stratosferico.

Sharon tenta di rallentare solo all’inizio del quarto gruppo in modo da riposare un attimo, mentre Jennifer deve ancora completare il secondo. Ma al quinto gruppo il volto di Valeria Jr si contrae come se qualcosa andasse storto, come se il suo corpo fosse stanco. Allo stesso tempo, il volto della rivale si illumina. Jennifer ingrana la marcia e inizia a progredire ad alto ritmo ingoiando tutta la sborra del terzo gruppo in pochi minuti. Sharon, messa alle strette, prova un’accelerazione improvvisa, ma ingoiando l’ultimo fiotto di sperma del sesto gruppo capisce di aver osato troppo, si sente male e rigurgita tutto. E’ KO.

In quel momento, una lacrima scende sul volto di Valeria, mentre Giovanni &egrave disperato perché vede svanire i soldi degli sponsor. Valeria capisce che era troppo presto per lanciare la figlia. Ma dopo un paio di grida irrazionali, Valeria inizia a pensare alla tecnica di Sharon. Quella sua freddezza non le appare come un’arma in più ma come il suo grande limite. Anche se Sharon ha acquisito una tecnica superiore alla madre, gli manca la passione pura. Gli occhi della figlia sono di ghiaccio, mentre quelli di Valeria, ai tempi d’oro, sprigionavano il fuoco che la nostra eroina aveva nelle vene. Insomma, Sharon ha provato a sconfiggere Jennifer usando la tecnica anziché la passione ed &egrave stata schiacciata, perché in quanto a tecnica l’Arrizzacazzi &egrave e sarà sempre la numero uno. Per sconfiggerla bisogna completamente cambiare strategia.

Mentre Valeria pensa alla giusta tecnica da seguire, Jennifer &egrave raggiante, continua l’orgia ad un ritmo sempre più elevato e dopo aver fatto godere i suoi 50 uomini decide di far godere anche quelli che non hanno avuto soddisfazione da Sharon, ritiratasi anticipatamente. Infine Jennifer decide di scoparsi pure l’arbitro.
L’Arrizacazzi si rende conto di aver battuto il proprio record del mondo e di essere ormai vicinissima al record non accreditato di Valeria. Si pulisce la bocca e raggiante del successo bacia il suo portafortuna, la pietra azzurra, e afferma di essere l’unica vera regina delle gangbang. Decide allora di fare una mossa avventata: umilia tutta la famiglia dell’avversaria dicendo che madre e figlia non valgono nulla, il record di Valeria &egrave solo una leggenda metropolitana messa in giro da quattro sfigati. Da casa, Valeria giura vendetta.

Allenamento ‘ Un aiuto inaspettato

Il giorno dopo la sconfitta della figlia, Valeria &egrave furiosa. Vuole sfidare e umiliare Jennifer perché sa benissimo che &egrave lei ad aver stabilito il record e non può vivere in un mondo dove l’Arrizzacazzi sia considerata la migliore. Telefona ad uno dei ragazzi che vent’anni prima aveva partecipato alla grande orgia e adesso lavora come telecronista sportivo. Valeria chiede ‘In ricordo dei vecchi tempi… puoi cortesemente annunciare la sfida tra me e Jennifer?’

Il giornalista si commuove e si ricorda dei bei momenti con Valeria ‘Wow! Ma sei proprio tu? Mai e poi mai mi scorderò quel pompino che emozionò l’intera sala. E’ stato solo un onore per me aver ricevuto quel mitico pompino. Non lo baratterei mai, per niente al mondo! Sono felicissimo di poter ricambiare il favore! Fra poco arrivo in redazione e annuncio la grande notizia!’

Il giorno dopo tutti ne parlano: fra pochi mesi, Valeria, la leggenda vivente, la ragazza di cui tutti conoscono la fama ma che solo pochi hanno visto in azione, sfiderà Jennifer, la superstar su cui tutti si sono toccati almeno una volta nella vita.

Valeria inizia ad allenarsi con Giovanni, ma ben presto capisce che sarebbe un allenamento troppo povero. Nel frattempo Jennifer prende i cazzi più grossi in circolazione, quelli dei più grandi porno attori, sportivi, politici e manager del mondo. L’Arrizacazzi &egrave avvantaggiata grazie alle risorse illimitate derivate dai finanziamenti delle multinazionali che la sponsorizzano. Valeria &egrave invece senza sponsor, sola e abbandonata. Dopo qualche giorno chiede a Giovanni se può allenarsi propriamente, prendendo almeno una cinquantina di cazzi al giorno. Giovanni, dopo un iniziale imbarazzo, cede pensando ai soldi che arriverebbero dagli sponsor.

Valeria allora inizia a scopare la gente del quartiere, va nelle fabbriche dove gli operai sono ben lieti di saltare la pausa pranzo per fare una gangbang. Pian piano la nostra eroina recupera lo smalto dei momenti migliori, si ricorda delle tecniche che l’avevano resa la numero uno. Ma c’&egrave qualcosa che non va in Valeria: &egrave come se non si sentisse adeguata di fronte a Jennifer. Si sente inferiore perché la rivale sfoggia una tecnica sopraffina unita ad una grandissima intelligenza tattica. La realtà &egrave che Jennifer &egrave un talento naturale arricchito grazie ad anni di incessante lavoro, aiutata dai tecnici migliori. Valeria vede nella rivale la macchina perfetta e inarrivabile.

Vede nell’Arizzacazzi la tecnica e l’arroganza dei vari Pel&egrave, Schumacher, Federer, Jordan, Armstrong, etc. Invece la nostra eroina sente di essere un talento puro ma poco allenato, che può avere dei picchi di gloria incredibili ma può anche regredire alla mediocrità appena qualcosa inizia ad andare storto. Si sente come se avesse il genio e la sregolatezza di Falcao, Best, Pantani, McEnroe, Gilles Villeneuve, grandi fenomeni ma poco costanti. Pensando alla sua inadeguatezza di fronte a Jennifer, Lady Fellatio inizia a credere che la sua decisione sia stata affrettata. Sente di andare incontro ad una bruciante sconfitta che le farebbe perdere il suo posto d’onore nell’immaginario collettivo.

Disperata sul divano di casa, Valeria guarda la TV in cerca di ispirazione, quando all’improvviso squilla il telefono. Parla una voce con l’accento inglese, che dice ‘Cara mia, io ti posso aiutare perché la forza &egrave grande in te: deve solo emergere propriamente. Tanti anni fa mio figlio partecipò all’orgia al Praticelli e tornò a casa con una verve sconosciuta prima di allora. Per questo voglio aiutarti: mio figlio &egrave il nero che ti ha sborrato nel culo!’

‘Grazie… Ma tu chi sei?’

‘Beh, io sono Muhammad Alì’.

Alì arriva un paio di giorni dopo a casa di Valeria. Si stabilisce a casa sua, dove decide di allenarla subito.

Ovviamente Alì &egrave ormai troppo vecchio per poter addestrare la nostra Lady Fellatio in prima persona. Allo stesso tempo non può neanche insegnarle la tecnica perché quella sta nel sangue di Valeria. Il suo &egrave un approccio psicologico. Secondo lui, la nostra eroina non ha la cattiveria e la grinta necessaria per affrontare Jennifer. Solo trovando la consapevolezza e la cattiveria necessaria, Valeria si trasformerà da Best a Maradona, da Pantani a Merckx, da Villeneuve a Senna. Diventerà uno di quei fuoriclasse fuori dal coro che sono stati più grandi dei campioni più blasonati.

Alì gli insegna la cattiveria e il modo di incalzare l’avversaria. La forza &egrave grande, ama ripetere, e va esercitata cercando la sfida totale non solo sul campo ma anche nella vita, nel modo di pensare, di vestire e di parlare. Valeria inizia ad avere uno stile di vita opposto a Jennifer, critica le multinazionali e organizza orge di beneficenza per le organizzazioni non governative. Si veste sempre con una tuta sexy ma consunta. Si allena fisicamente non solo con gli uomini, ma va a correre, salta la corda gridando ‘I’m the greatest’, ‘I’ll kill her’. Il suo sguardo inizia ad essere avido di vittoria, la consapevolezza cresce in lei. Nei suoi occhi ritorna quel fuoco che caratterizzava i suoi momenti migliori. La voglia di cazzo e la voglia di vincere iniziano a fondersi e amalgamarsi. La nostra eroina sente una nuova energia dentro di sé.

Pochi giorni prima della conferenza stampa in cui conoscerà la sua rivale, Valeria va a correre vestita solo di una vestaglia da notte. Nel tragitto tutti la salutano, battono le mani e le fanno gli auguri per l’impresa. Ad un certo punto si imbatte in una lunga scalinata. Decide di correrci sopra per mostrare al pubblico la sua ritrovata forza fisica. Terminata la scalinata si volta verso il basso, vede che tutti la stanno applaudendo, si toglie la vestaglia e alza i pugni al cielo. Nuda sulla scalinata attira le voglie del pubblico. Ma gli uomini non fanno in tempo ad arrivare che la nostra eroina &egrave già su di loro.

Dopo tanto tempo la sua bocca ritorna a funzionare a meraviglia. Se Jennifer &egrave un orologio con movimenti perfetti ma scolastici, Valeria &egrave pura invenzione. Inizia una sequenza di pompini impressionante. Alla semplice vista di un cazzo riesce a capire quale tipo di pompino l’uomo preferisce, quindi la sequenza &egrave sempre diversa. Spesso inizia ciucciando il glande, altre volte leccando le palle, altre ancora passa al lingua sul corpo del pene e un paio di volte si sbatte il cazzo sugli occhi. Gli uomini sono storditi da tale reattività. Il loro piacere &egrave immenso, nessuno ha il tempo di dire niente, di celebrare, di darsi pacche sulle spalle. Appena Valeria afferra un fallo, gli uomini prendono un’ espressione inebetita e dopo pochi secondi godono emettendo fiotti copiosi che Valeria riesce ad ingoiare come fosse acqua.

Se il metodo &egrave diverso, il finale &egrave sempre simile. Valeria ingoia il grosso cazzo fino alla base, come se dovesse essere soffocata da quella forma fallica. Poi pian piano fa uscire l’uccello dalla gola, mantenendo le labbra ben salde sulla cappella dell’uomo. Ne lecca con cerchi concentrici la parte più sensibile, quella da dove uscirà il prezioso liquido. Mentre massaggia il glande con la lingua, la mano destra ha ben saldo il cazzo e lo masturba velocemente, fino a che l’uomo non riesce più a contenersi e inonda con il suo dolce e caldo sperma la gola della nostra eroina. Valeria allora aspetta un poco, in modo da accertarsi che tutta la sborra sia nella sua bocca. Poi deglutisce rumorosamente e apre la bocca per mostrare che il seme ha ormai raggiunto il suo stomaco. Finito il procedimento, ricomincia subito con un altro cazzo.

In poco tempo tutti gli uomini si siedono felici. Valeria si asciuga la bocca e rivolge lo sguardo a Muahmmad Alì che la guarda soddisfatto facendo un cenno di intesa. Incontro – Cumswap

Il primo incontro faccia a faccia tra Valeria e Jennifer, avviene durante la conferenza stampa che presenterà il match e deciderà i dettagli logistici. Prima delle due contendenti la scena si incendia grazie ai due allenatori. Muhammad Alì entra in sala deciso a scrivere la storia. Dall’altra parte, Jean Todt mostra il solito volto privo di espressione di chi &egrave sicuro di vincere.

Todt parla con voce meccanica: ‘Valeria non ha alcuna speranza di sfidare Jennifer, perché lei &egrave la numero uno grazie al suo duro lavoro, alla sua costanza nel succhiare uccelli, alla sua perseveranza nel farsi inculare. Al contrario, Valeria &egrave una parvenu di cui si narra una gloria antica ma mai approvata. Non si sa cosa abbia fatto in questi venti anni ma sicuramente non ha fatto pompini in continuazione come Jennifer.’

Alì si arrabbia subito: ‘&egrave facile allenarsi bene se si &egrave la paladina di tutte le multinazionali. Jennifer non ha dato il culo solo a quelle miriadi di uccelli che lo hanno popolato ma sopratutto a Coca Cola e a McDonald’s. In questo &egrave semplice avere un’ottima preparazione atletica. Al contrario, Valeria &egrave diventata una leggenda solo grazie alla sua passione per il cazzo. L’ingoio &egrave per lei uno stile di vita, una costante preziosa della sua esistenza, non certo un mezzo per far soldi. E’ per questo che non ha avuto un ottimo allenamento, ma non ne ha bisogno, il suo talento &egrave naturale e la sua classe cristallina.’

Todt si irrita: ‘ma non dire cavolate, la mia cliente &egrave giovane, ha dato la sua esistenza a questo sport e vuole solo una ricompensa per lo sforzo fatto. E’ un’artista della pecorina e deve essere ricompensata per la sua utilità sociale. E’ giusto che faccia qualche pubblicità per togliersi qualche sfizio’.

Alì diventa raggiante: ‘il mio sfizio &egrave stato quello di rinunciare a combattere in Vietnam e di convertirmi all’Islam. Non certo quello di fare marchette ad un prodotto del cazzo. Lo stesso vale per Valeria. Una volta vittoriosa non si metterà a commercializzare preservativi, ma userà la sua influenza per fare del bene al prossimo.’

Todt rilancia: ‘E quale bene può fare? Il bene queste ragazze lo fanno sul campo e non fuori. Il valore si misura nel gloryhole, non certo nella vita’.

‘E’ qui che ti sbagli caro mio. Il gloryhole &egrave parte della vita. Le due cose vanno a braccetto. Vedrai quello che farà Valeria grazie alla sua influenza sociale… E comunque anche il posto scelto per la competizione ha un suo valore. So bene che tu hai già fatto l’accordo per fare la sfida al Billionaire di Briatore, in mezzo agli yacht della Costa Smeralda. Ma io ti faccio una proposta irrinunciabile. Questa &egrave la più grande sfida sportiva della storia, quindi merita di essere svolta in un luogo leggendario. Propongo di farla dove io mi sfidai con Foreman dando vitta al più grande scontro del novecento. La sfida si terrà a Kinshasa: SARA’ ORGY IN THE JUNGLE.’

Il volto di Todt per la prima volta cambia espressione. E’ sorpreso. Ha paura che quel luogo evocativo possa essere deleterio per Jennifer… E sicuramente non piacerà agli sponsor. Ma Todt &egrave un uomo saggio, sa che l’onore sportivo &egrave più importante di un contratto pubblicitario in più. Sa bene che se la sua paladina vincesse a Kinshasa diventerebbe un mito. Questa &egrave la cosa più importante. Così accetta la sfida.

Entrano allora le due contendenti. Jennifer &egrave felicissima: &egrave contenta di fare la sfida a Kinshasa perché pensa di poter vincere agilmente e di diventare un mito. Lancia bacini e ciuccioni a tutti i giornalisti che ormai hanno tutti il cazzo in mano sperando in un mega pompino al termine della conferenza. Ciò che accadrà andrà ben oltre la loro immaginazione. Valeria entra spavalda, decisa, occhi di fuoco e sguardo di ghiaccio. Fa un breve gesto di saluto ai giornalisti che iniziano letteralmente a sbavare per lei.

Jennifer attacca ‘Finalmente ci incontriamo. E’ strano che la grande sfida si faccia fra una fuoriclasse del risucchio come me e una dilettante come te che ha Zeru Tituli.’

Valeria si arrabbia ‘Guarda che qui l’unica fuoriclasse sono io. Io ho vinto 30 cazzi d’oro sul campo, anche se poi sono diventati 28 dopo il caso Ingoiopoli che ha coinvolto quello scemo del mio agente. Tanto tempo fa tutti i ragazzi fantasticavano su di me. Quando tu ancora facevi l’arrizzacazzi frigida, io ingoiavo ettolitri.’

‘Sempre a rivangare il passato chi non ha fatti attuali da mostrare. Io avrò anche arrizzato un po’ di cazzi, lo ammetto… Ma ho avuto il coraggio di uscire da quel tunnel e ho dato la mia vita al godimento. Oggi tutti mi seguono, tutti sanno quello che faccio e a tutti rilascio una parte di piacere.’

‘Ovvio che tutti ti seguono. Sei fissa da Barbara d’Urso a raccontar fregnacce. Vai a tutti i programmi unicamente per farti vedere. Sei un’egocentrica del cazzo. Io le mie imprese le ho fatte senza andare in tv, tutti mi conoscevano unicamente per le mie abilità. Non perché andavo dalla Clerici ad insegnare come si fa la pasta alla sborra. Che, fra l’altro, come la fai te fa cacare: ci si deve mettere il guanciale, non la pancetta.’

‘So bene che nella pasta alla sborra ci va il guanciale. E’ quella scema della Clerici che l’aveva finito. E poi a me piace farmi notare, e’ un problema? Che ci sto a fare tutto il giorno in casa? Esco, vado in tv, faccio qualche pompino agli spettatori, poi vado in centro al supermercato, mi faccio inculare dal macellaio, e alla fine vado a fare una corsetta in cui mi farò scopare da qualche ragazzo aitante. Te che fai?’

Valeria chiaramente non vuole parlare della sua insoddisfacente vita privata. Sotto sotto invidia la vita stellare della rivale. Si sente repressa. La sua vera vocazione consisteva nel darla a chiunque. Dopo tanti anni con Giovanni tutto ciò &egrave svanito. Vuole piangere se pensa a quanto &egrave andato sprecato il suo talento. Ma non c’&egrave tempo per le emozioni, deve mostrarsi decisa.

‘Quello che faccio io non ha importanza. Ci tengo alla mia privacy, non mi voglio mica esporre come fai te. Io espongo il mio corpo, tutti possono ammirare la mia bellezza, vedere la mia abilità nell’ingoio e penetrarmi con i propri membri. Ma non espongo me stessa. La mia mente e la mia personalità non sono in vendita, mia cara. Non ci tengo a diventare un personaggio da rotocalco, io voglio solo confermare quello che so già di essere: un mito, la più grande succhiacazzi della storia. Con te ci vediamo a Kinshasa. E ora giornalisti: fatevi avanti.’

I giornalisti sono spiazzati, non pensavano che Valeria desse il via così. In molti si riversano su di lei come cavallette impazzite. Ma altri vogliono Jennifer perché &egrave la faccia più nota e rassicurante. Alla fine metà di loro inzupperà il cazzo tra le calde labbra di Valeria, mentre l’altra metà lo appoggerà tra le perfette natiche di Jennifer. Le due ragazze sono vicine tra di loro, stanno facendo godere i giornalisti a pochi passi di distanza l’una dall’altra. Valeria ha appena iniziato una blowbang dove fra mani e bocca governa i cazzi arrapati di 4 giornalisti. Altri 3 hanno riempito tutti i buchi dell’Arrizzacazzi, mentre un quarto aspetta pazientemente di penetrare il suo culo caldo.

Dopo quattro fellatio da urlo, dove Valeria &egrave riuscita ad ingurgitare i peni fino alla base, il primo giornalista viene sul petto di Valeria. Il caldo sperma luccica sui capezzoli della nostra eroina, eccitata dal piacere che lei stessa ha provocato. Nello stesso istante, Jennifer si accorge del copioso fiotto del giornalista e decide di sfoderare tutta la sua professionalità. Lascia perdere i cazzi che la stanno penetrando, avvicina le sue labbra al capezzolo di

Valeria e inizia a succhiarlo dolcemente. Poi lecca l’area intorno al petto della rivale in modo da portare tutto lo sperma nella sua bocca. Quando il petto di Valeria &egrave pulito, l’Arrizzacazzi spalanca la sua bocca mostrando che tutta la dolce sborra &egrave finita nel suo stomaco. Valeria &egrave super eccitata. Decide di ricambiare la cortesia.

Quando il primo giornalista viene sul volto di Jennifer, Valeria inizia a baciare le guance della sua rivale e a morderle teneramente le orecchie. Poi con la lingua spazza via tutto lo sperma e ingoia con somma professionalità. Alle due ragazze inizia a piacere questa inaspettata cooperazione e decidono di dare spettacolo.

Quando il terzo uomo scarica il suo fiotto di sperma sul ventre di Valeria, Jennifer lecca delicatamente l’interno coscia della nostra eroina, poi le bacia delicatamente il clitoride e le morde teneramente il ventre. Dopo aver pulito tutto, Jennifer decide di non ingoiare ma di sputare la sborra nella bocca di Valeria che la apre vogliosa di assaporare quel mix di sperma e saliva.

Valeria ricambia il favore quando un quarto ragazzo viene sulle natiche della rivale. Jennifer &egrave a pecorina. Lady Fellation lecca la topa della rivale prima di morderle delicatamente il culo sodo e pulire con le proprie labbra il fiotto caldo di sperma. Il dolce miscuglio finisce poi nella bocca di Jennifer e le due ragazze iniziano a baciarsi lentamente. E’ un bacio intenso, dove le due contendenti mostrano i sentimenti opposti di rancore e rispetto l’una per l’altra. Le due si scambiano il loro primo bacio che ha il sapore e l’intensità della loro comune passione per il cazzo.

Jennifer ha deciso di testare l’abilità della rivale durante gli ultimi quattro schizzi. Così si mette alle spalle di Valeria e la abbraccia teneramente dandole qualche bacio sul collo e leccandole la pelle vicino alle orecchie. Quando il primo ragazzo getta il suo seme sul volto di Valeria, Jennifer usa la mano per raccogliere lo sperma e portarlo alla bocca dell’avversaria. Così succede anche con il secondo ed il terzo fiotto. Quest’ultimo sbaglia mira e il suo seme cade dal mento di Valeria e scivola verso il basso. Jennifer ne approfitta per toccare il corpo di Valeria in modo da riprendere tutto quel liquido caldo e massaggiare le parte più intime della rivale. Le fantasie della nostra eroina sono stuzzicate ancora di più.

L’ultimo giornalista viene direttamente nella bocca di Valeria che invece di deglutire sputa lo sperma tra le labbra di Jennifer. Quest’ultima ricambia il servizio prima di iniziare a baciare lentamente la rivale. Le loro bocche non riescono a trattenere quel dolce e avvolgente intruglio di sperma e saliva. Quel liquido scorre velocemente tra le guance delle due ragazze. Le due continuano a baciarsi per un po’ in modo da finire lo spettacolo. Poi si alzano sorridenti e si asciugano le bocche con un fazzoletto. Escono facendosi un cenno d’intesa, come dire ‘vinca il migliore’. I giornalisti se ne vanno estasiati dalla prova delle due ragazze, e sono ancora più consapevoli della grandezza della sfida che li attende. I giornali del giorno dopo titoleranno ‘Orgy in the Jugle: Saranno Fiumi di Sborra!’

Orgy in the Jungle – Tifoserie

Ormai &egrave tutto pronto per la grande sfida. Siamo nello Stadio di Kinshasa dove fra pochi minuti si svolgerà il più avvincente evento sportivo della storia. La leggendaria Valeria sfiderà la regina dei rotocalchi, la mitica Arrizzacazzi Jennifer. Gli spalti si dividono in due settori ben distinti. Nel primo settore, la tifoseria di Jennifer &egrave appena tornata da un breve giro nel centro di Kinshasa ed &egrave rimasta scioccata da cotanta povertà. Nel secondo settore, la tifoseria di Valeria &egrave già bella alticcia.

Gli sponsor di Jennifer si sono occupati di allestire lo stadio. Giovani ragazze in autoreggenti e minigonna senza mutande si occupano di distribuire panini, bibite, preservativi e numerosi gadget tra cui cazzi di gomma e vibratori inneggianti alle due contendenti. Le ragazze che lavorano nel settore dedicato a Jennifer sono abbastanza sicure. A parte gli ammiccamenti di Max Biaggi a Cristiano Ronaldo, sembra che niente può disturbarle da lavoro. Al contrario, nella curva di Valeria si susseguono pacche sul culo, morsi nelle chiappe, palpate di puppe e gente che urla: ‘Puttana fammi un pompino’.

Nella curva di Jennifer tutto scorre regolare, i vip discutono tra loro di come commercializzare i propri prodotti, mentre nel settore di Valeria &egrave iniziato il delirio. Da una parte Pel&egrave, Jordan, Armstrong, Federer, Montezemolo e Briatore confabulano di affari. Dall’altra parte Dario Hubner ha aperto una filiale del Tatanka Bar che &egrave subito diventato il principale luogo di ritrovo degli hooligans di Valeria. Hubner ha scritto a penna su un foglio a quadretti l’insegna ‘Tatanka Bar’ e l’ha appiccicata al muro con o scotch. Sotto ha affisso il listino prezzi:

‘Birrini (Kralle): du’ euri

Cocteils: tre euri e cinquanta

Sigarette di contrabbando: prezzo trattabile’

Hubner guarda schifato l’accozzaglia di gente che sta davanti al bar. Svogliatamente prepara Negroni (l’unico cocktail disponibile perché si sfavava a portare altri ingredienti), fornisce birrini e cicchini. Come al solito si fuma centinaia di sigarette e ha chiesto a Eric Cantona di dargli una mano con i clienti molesti. Per compiere l’ardua mansione Dario ha affidato ad Eric la sua mitica mazza da baseball.

Di fronte al Tatanka bar c’&egrave Bode Miller che dopo decine di birrini e sigarette ha attaccato un gran pippone ad Alberto Tomba su come si può perfezionare la tecnica sciistica. Tomba non sa come levarselo di torno perché vorrebbe provarci con tutte le fiche che stanno passando. Tutte le volte che passa una fichetta vicino, Tomba cerca di abbordarla a suon di occhiolini. Ma Bode ricomincia subito il pippone sullo sci e Tomba &egrave sempre più disperato.

In un altro tavolo ci sono Ivan Ukhov e Paul Gascoigne. Il primo condivide la sua Vodka rarissima, mentre il secondo il suo Whisky invecchiato. I due hanno bevuto l’impossibile e oltre. Ukhov però resta minimamente sobrio e istiga Gascoigne a rubare i birrini al Tatanka bar. Cantona lo aspetta con la mazza da baseball. Edmundo ha già fatto ubriacare lo scimpanzé che ha rubato ad uno safari e lo ha travestito da modella del carnevale brasiliano. Così tutti gli altri possono dire di aver visto la scimmia. A suon di sbuffi, Hubner ha numerose volte respinto Eddy Merckx che gli chiedeva in continuazione di fargli un panino. Dopo aver capito che Hubner non preparerà mai il panino, Merckx si sfoga chiedendo una carriola di hamburger alle vallette, con annessa una botte di ketchup.

Ma la notte si scalda con l’arrivo di Diego Armando Maradona che esce dal bagno insieme a Francesco Flachi. Entrambi hanno una strana polvere bianca sulla maglietta e Maradona brandisce un’ asciugamano arrotolato con cui colpisce le chiappe degli uomini e lega le vallette per poterle toccare meglio e tirargli qualche ciuccione. Dopo aver perso l’asciugamano nella folla, Maradona continua a disturbare tutti con mutandate agli uomini e dita nella topa delle vallette.

Il match sta per iniziare. Jennifer entra per prima fra i fuochi d’artificio organizzati da Coca Cola. Quando sta per entrare Valeria, dal suo settore si alza un grido ‘Basta Brodi, smettete di far casino che c’&egrave da lavorà’. Sono i tre cubani, i mitici Alberto Juantorena, Ivan Pedroso e Javier Sotomayor che stanno entrando sugli spalti per spingere tutti gli altri a mostrare la coreografia. A questo punto tutti alzano i loro cartelli e lo spettacolo &egrave stupefacente. La faccia di Valeria guarda decisa verso un cazzo, Valeria &egrave colorata di nero mentre lo sfondo &egrave rigorosamente rosso. Sotto la sua foto si staglia la scritta ‘Hasta l’Ingoio Siempre’. Lo stadio &egrave in delirio, Jennifer &egrave stravolta. A quel punto entra Valeria vestita alla militare con in testa un basco che sfoggia la stella rossa. Non saluta neanche il pubblico ma va diretta alla sua avversaria come se fosse sicura della vittoria.

Per la prima volta un brivido sfiora il corpo di Jennifer. Per la prima volta si sente intimorita dalla grandezza dell’avversaria. Per questo stringe con fervore la sua pietruzza azzurra, il suo mitico talismano portafortuna. In quel momento, Pierluigi Collina, senza tanti convenevoli, dà il via all’incontro. Le tifoserie iniziano a cantare. Marchionne incita la blanda tifoseria di Jennifer mentre Maradona scatena i briachi nella curva di Valeria. La Sfida ‘ Prova Qualità

La prima parte dell’incontro tende a misurare le qualità delle due atlete, prendendo come parametro le rispettive parti più dolci: il culo e la bocca. Il buon vecchio Rocco Siffredi sarà il primo uomo che avrà il piacere di testare le contendenti. Jennifer &egrave la prima a scendere in campo con un pompino mozzafiato. Malgrado che il cazzo di Rocco sia veramente troppo grande per le sue capacità e la sua piccola gola non riesca a contenere quella mostruosità della natura, l’Arrizzacazzi sa usare tutti i trucchi per rendere quell’esperienza indimenticabile. Jennifer muove la bocca forsennatamente, prima di leccare delicatamente il glande e mordere rabbiosamente le palle del noto attore, che alla fine lancia un grido di godimento nel venire nella bocca di Jennifer, che riesce ad ingoiare tutto, come da copione. Valeria da una lezione delle sua specialità… Al contrario dell’avversaria, la sua gola appare di una profondità infinita. La cappella di Rocco sembra scansionare l’esofago della nostra eroina, mentre l’attore strabuzza gli occhi, incredulo delle doti della partner. Oltre alla profondità, la tecnica &egrave ancora quella di una volta, la sua arte nel muovere la lingua non ha pari al mondo. Quando Rocco viene per la seconda volta, un grido si alza dalla curva di Valeria mentre l’acclamata ragazza mostra al pubblico la sua lingua pulita, senza una minima goccia di quel prezioso liquido che &egrave interamente penetrato nelle sue viscere.
La seconda prova risulta essere più difficile per Valeria: il suo culo &egrave troppo stretto per reggere l’impatto con il pene di Rocco, mentre quello di Jennifer si mostra fluido ed efficace. Inoltre, l’avversaria &egrave più allenata fisicamente, la sua muscolatura &egrave agile, giovane, possente mentre il corpo di Valeria, seppur esaltato dall’allenamento di Muhammad Alì, risulta stanco e contratto. I pochi minuti in cui Rocco la penetra appaiono un’infinità. Valeria saluta il suo pubblico con un segno di vittoria, malgrado la sua prestazione sia nettamente inferiore a quella dell’avversaria.
Alla fine della prima prova, Rocco promuove Jennifer con un bel 9 in pagella, mentre Valeria si deve accontentare di un 8,5. Per quanto riguarda il secondo giurato, gli organizzatori hanno pensato alla nota pornostar Sasha Grey che si presenta con un grosso strapon, rivolgendosi alle ragazze con la frase ‘Siete pronte per incularmi?’ Le due atlete sono entrambe sorprese, devono riorganizzarsi mentalmente. Stavolta &egrave il turno di Valeria, che si esibisce in un cunnilingus da favola. La sua bocca si dimostra come un frutto di piacere che può essere utilizzato in ogni modo, la delicatezza con cui si sposta dal clitoride alle grandi labbra per poi penetrare l’attrice con la lingua &egrave una forma d’arte impareggiabile, vellutata. Il pubblico &egrave ora in silenzio, ammaliato dal ritmo di Valeria, dove lingua e labbra rapiscono gli spettatori, che si lasciano andare in un lungo applauso quando Sasha inizia a gemere di piacere.
Jennifer ha assistito impietrita all’esibizione di Valeria. E’ confusa e ne viene fuori una prestazione scialba. Se la tecnica della campionessa resta sopraffina, non emerge la stessa poesia di Valeria, lo stesso stile, la stessa voglia di usare la bocca come forma estrema di piacere. Jennifer rimane contratta e sofferente. Durante l’ultima prova Lady Fellatio si lega il cazzo di gomma al posto della sua tenera fica, sputa vigorosamente sul culo di Sasha e inizia a penetrarla delicatamente. La penetrazione si fa sempre più vigorosa fino a raggiungere una buona velocità che impressiona il pubblico e la famosa attrice. Ma la nostra eroina sembra non poter fare di più, il suo corpo non &egrave flessibile, i suoi muscoli sono rigidi e non riesce a muovere come vorrebbe quel gran pezzo di donna che si sta inculando. Fortunatamente, gli viene un’idea per creare più piacere senza sforzare i suoi muscoli. Pian piano inizia a toccare il culo sodo di Sasha, avvicinandosi lentamente alle chiappe con le dita e guardando il pubblico con fare sbarazzino. Poi si lecca il pollice come fosse un piccolo cazzo e lo infila nel culo della sua partner, al fine di muoverlo dolcemente all’interno dello sfintere, in armonia con i movimenti dello strapon. Sasha caccia un enorme grido di piacere e si accascia a terra.
Tocca ora a Jennifer inculare Sasha. La sua tecnica, i suoi muscoli, il suo fascino riescono a conquistare l’attrice americana. Jennifer riesce a prenderla e spostarla come fosse un fuscello e cambia più volte posizione. Inizia con una pecorina, per poi posizionarsi sotto di Sasha, e continuare sdraiandola per incularla di lato nella posizione del cucchiaio finché non l’accascia supina sul tavolo mentre gli sfonda il culo stando in piedi e mostrando al pubblico la sua muscolatura tosta e delicata al tempo stesso. Nel frattempo, la cinge con un abbraccio avvolgente, caldo, mentre una mano le sgrilletta il clitoride, le sfiora la bocca e i seni, le tira i capelli. Jennifer sa benissimo di aver allestito un capolavoro, e dopo gli ansimi di piacere che la portano all’orgasmo, Sasha si dilunga in un lungo bacio con la nostra Arrizzacazzi preferita. Il pubblico, prima muto, ora applaude all’unanimità. Ma la classe di Jennifer non basta a recuperare la brutta prova nel cunnilingus: Sasha assegna alle due contendenti un 8,5 e un 9 che riportano la situazione in parità.

La sfida – Gokkun

La seconda parte della sfida mira ad indagare le doti quantitative delle contendenti. Le due atlete devono far godere più uomini possibile facendosi ripetutamente penetrare nei due bassi orifizi. Il prezioso sperma non dovrà essere perduto: i fortunati partecipanti dovranno stoccarlo in capienti boccali. Alla fine della prova, le due ragazze dovranno ingurgitare tutta la sborra contenuta nei rispettivi calici. Ovviamente, dare il culo fa accumulare un maggior numero di punti rispetto alla penetrazione ‘standard’.
Le due contendenti iniziano a farsi delicatamente penetrare alternando i due orifizi, in modo da non essere tradite da improvvise accelerazioni che potrebbero risultare letali. Mentre si studiano a vicenda, Jennifer appare più tranquilla, serena, mentre Valeria più contratta perché non può usare tutte le sue potenzialità e si sente come deturpata dal mancato utilizzo della sua parte più preziosa. Dopo un po’, Lady Fellatio inizia a dare i primi cenni di affaticamento e lo sguardo dell’Arrizzacazzi si fa raggiante. Imprime una sonora accelerazione prendendo cinque cazzi di fila nel culo, mentre Valeria ritorna a farsi sfondare la fica dopo appena tre inculate. Siamo solamente alla metà dell’ultimo record stabilito da Jennifer, ma la sfida degli orifizi si sta già delineando.
Jennifer continua a farsi sfondare il culo come se fosse di burro, con un’agilità sconcertante per l’avversaria. Gli uomini che penetrano la mitica Arrizzacazzi sembrano estasiati, si battono il cinque e commentano ai microfoni ‘&egrave veramente fantastico, sembra che si possa tagliare con un grissino’. Al contrario, chi ha appena finito di incularsi Valeria se ne va amareggiato: ‘volevo la bocca, non &egrave giusto, non possiamo accontentarci di un po’ di sesso anale, vogliamo anche noi il meglio’. I ragazzi si mostrano quindi svogliati ed invidiano chi ha avuto la fortuna di accedere alla fila accanto.
A questo punto la nostra eroina sfoggia tutta la sua intelligenza tattica proclamando ‘Se vinco io, domani faccio un pompino con l’ingoio a tutti coloro che mi hanno scopato oggi! Ok?’. Le facce degli avventori si illuminano di un sorriso gaudente ed etereo, vogliono dare il massimo per godere di quell’esperienza fantastica, sovrannaturale. Per questo iniziano a cooperare di più con la nostra Lady Fellatio, cercando di incularsela più delicatamente e spalmandosi vari oli sul cazzo in modo da rendere la loro opera meno dolorosa. Jennifer si arrabbia, deve motivare i suoi scopatori e replica l’annuncio di Valeria. Ma le sue parole non godono di particolare attenzione, i ragazzi stanno già godendo della sua parte più raffinata. Per aiutarla, dovrebbero contenere i loro fiotti di sborra in modo da rendere più agile il gokkun finale. Ma come fare a trattenersi di fronte a quel culo caldo, accogliente, magnifico nella sua forma e nella sua consistenza?
Quando ormai siamo vicini al record del mondo, Valeria ha culo e topa a pezzi, ed &egrave sostenuta solo dalla delicatezza dei suoi scopatori e dall’incitamento del suo pubblico. Jennifer potrebbe andare avanti perché si &egrave preparata alla grande e il suo fisico può reggere un’altra decina di uomini, ma sa bene che se così facesse non riuscirebbe certo a terminare tutto il prezioso liquido contenuto nel boccale.
Quando il record del mondo &egrave ormai superato, entrambe le contendenti hanno ampiamente dimostrato che con regole diverse sarebbero andate ben oltre. E’ Valeria a fermarsi per prima. Per il suo corpo di milf, per le sue differenti doti, sa di aver fatto un risultato straordinario ed appare felicissima. Jennifer &egrave indecisa se continuare o meno, ma la sua mente fredda e calcolatrice decide di non proseguire al fine di non rischiare di buttare tutto all’aria rigettando il gokkun finale. Uno sguardo d’intesa con Jean Todt certifica la decisione.
Il momento &egrave decisivo. Lady Fellatio riprende a saltellare dato che &egrave chiamata alla sua specialità. Valeria fa un cenno con la testa ad Hubner, che sempre con la sua fedele sigaretta in bocca, si mette i guanti e usa il boccale pieno di sborra di Valeria per preparare un Martini Dry a base di sperma, aggiungendo un po’ di gin e vermout oltre che l’oliva finale. Valeria guarda con gioia quel cocktail di sborra e alcool come se fosse un regalo di natale, concede sorrisi ad Hubner, al pubblico e uno sguardo malizioso all’avversaria, prima di tracannare il tutto come fosse acqua fresca, oliva compresa. Jennifer la guarda sbigottita, strabuzza gli occhi e sa che dovrà fare una grande impresa, per mantenere il vantaggio acquisito a suon di inculate.
Hubner fa un cenno del capo all’Arrizzacazzi, come a dire ‘preparo anche a te?’. Jennifer rifiuta cortesemente e inizia a concentrarsi sul suo boccale. Guarda quella sborra pura e liscia e si sente male al pensiero che dovrà finire tutta nel suo stomaco. Decisa, pensando alla gloria, Jennifer si attacca al boccale. Il suo volto fa delle smorfie di dolore, le sopracciglia si contraggono ma riesce a terminare quel boccale che sente amarissimo, come una medicina sgradita che si beve in modo da arrivare alla gloria eterna. Il pubblico tutto in piedi, in silenzio, sembra che stia per applaudire la vera regina. Valeria invece non si lascia andare, fissa l’avversaria con uno sguardo gelido, privo di sentimenti, solo ricco di sfida.
In quel momento, gli occhi di Jennifer si contraggono ancora di più e una lacrima esce dalle sue palpebre, prima che un piccolo fiotto di sborra sgorghi dalla sua bocca. Non ce l’ha fatta ad ingoiare tutto, ha dovuto cedere qualcosa per evitare risultati peggiori. La quantità di sperma che sgocciola sulla guancia e sul mento di Jennifer, fino a posarsi su quei rotondi seni, &egrave poca cosa, ma potrebbe essere sufficiente a lasciar la vittoria a Valeria.
Collina deve dirigere i giochi, deve consultarsi con la giuria per fare un calcolo totale dei punti in modo da stabilire chi sarà la vincitrice. Sebbene il glabro arbitro guardi il regolamento, usi la macchina calcolatrice, consideri bonus, minutaggio, numero dei cazzi, quantità di sborra ingoiata, fair play e tutto ciò che &egrave possibile, il risultato non si muove: le due eroine sono ancora in parità. Il pubblico applaude entrambe, ormai considerate come due complete macchine da sesso, due donne gigantesche, orgogliose e bellissime, due fuoriclasse che meritano rispetto. Anche le due contendenti si scambiano un cenno d’intesa come a dire ‘brava’.

La Sfida ‘ Il Finale

Collina tira fuori il vecchio regolamento, polveroso e consunto dal tempo visto che non &egrave mai stato utilizzato. Dopo qualche minuto riesce a trovare la soluzione e la legge a voce alta:
‘In caso di pareggio, le due contendenti devono dedicarsi ad una scena lesbo. Vincerà chi farà godere l’altra per prima’
Il pubblico &egrave ammutolito, le due contendenti si guardano dritte negli occhi ansimando, un po’ per il terrore di dover far sesso con la persona odiata, un po’ per il rispetto che si &egrave creato dopo la più grande sfida mai realizzata, un po’ per la stanchezza propria di chi ha appena finito di farsi penetrare da un numero di cazzi impensabile fino a poco prima.
Jennifer stringe ancora la sua pietra azzurra quando Collina dà il via all’overtime. Le due contendenti si scrutano un attimo, come esauste, prima che l’Arrizzacazzi si fiondi su Lady Fellatio e inizi a baciarla intensamente. Valeria sta al gioco ed &egrave sbalordita nel provare un così grande piacere per mano della nemica giurata. Si sente come se stesse accadendo qualcosa di non regolare, di proibito. Jennifer &egrave invece più fredda e sa come stuzzicare le fantasie di Valeria, che perde il controllo e si abbandona al piacere. Jennifer approfitta della mancanza di concentrazione dell’avversaria e lentamente avvicina la sua bocca alla fica di lei. Gli stuzzica i capezzoli con movimenti circolatori della lingua, prima di arrivare all’obiettivo principale. Jennifer ha ormai di fronte la calda topa di Valeria e inizia a leccarle il clitoride come se volesse mangiarlo. Nel frattempo usa la mano destra per penetrare dolcemente la fica dell’avversaria. All’inizio &egrave un semplice sgrillettamento ma pian piano riesce ad andare sempre più a fondo, provocando una sensazione di infinito piacere in Valeria.
Jean Todt gongola mentre Muhammad Alì si arrabbia. Sa che non può finire così. Chiama Valeria ‘Dai Cazzo, non farti imbambolare da quella sgualdrina’. Ma Valeria &egrave in preda ad un piacere intenso, che la rende pronta a buttar via tutto ciò per cui ha lottato. Così Alì fa un ultimo disperato tentativo: ‘Valeria, ti supplico, pensa a ciò che eri nel passato e ciò che sei oggi!!’. Lady Fellatio ha un sussulto. Capisce che deve reagire e si divincola dalla presa dell’Arrizzacazzi. La provoca sussurrandogli ‘Sono io la più troia, ti farò godere come un cincillà’, o ‘Sono la migliore, ti strapperò il clitoride a morsi’. Jennifer non &egrave pronta alla guerra psicologica e si fa prendere alla sprovvista dall’attacco di Valeria, che ne approfitta per poggiargli la mano sulla topa e iniziare a sgrilleattarla violentemente. L’avversaria prova un piacere immenso nell’essere dominata da Valeria: mai nessuno era parso più potente di lei, fino a quel momento. Così Valeria ha gioco facile a penetrare la fica di Jennifer e poi a leccare il clitoride delicatamente come se fosse in contrasto con la violenta penetrazione.
Ma l’avversaria &egrave un osso duro e riesce in qualche modo a cambiare posizione mentre Valeria sembra prendere il sopravvento. Pian piano Jennifer riesce a raggiungere con il capo la fica di Valeria, distratta dalla visione della vittoria. Con le ultime forze rimaste, Jennifer riesce a voltare Valeria quel tanto che basta per aver la fica di Valeria davanti alla sua bocca. Ormai &egrave nato un 69 epocale. Entrambe mordono la fica dell’altra con violenza come se volessero finire al più presto perché sanno di non avere più energie. In realtà le due sono ancora pari, ma l’Arrizacazzi ha un’arma in più: la sua pietra azzurra. Inizia ad usare la pietra per penetrare la fica di Lady Fellatio mentre gli morde teneramente il clitoride. Valeria &egrave in estasi. Muhammad Alì non sa che fare. Chiede a Collina di stoppare l’incontro ma l’arbitro scruta il regolamento e non trova alcuna irregolarità. Sembra veramente finita per la nostra eroina.
Mentre &egrave in preda a deliri di stanchezza e di godimento, Valeria si ricorda della sua vita. Si ricorda di quanto ha sofferto a causa di Giovanni, si ricorda della più grande orgia mai realizzata quando era una semplice studentessa a Bologna, si ricorda dell’umiliazione della figlia, si ricorda degli sforzi di Alì per farla diventare grande. Infine si ricorda di Alì che gli dice che la forza &egrave grande in lei e che nessuna può batterla. Così la nostra eroina usa la forza, ovvero quei rimasugli di energia rimasti. Incredibilmente si divincola da Jennifer e sfila la cintola a Collina, che rimane in mutande. Lo sguardo di Lady Fellatio &egrave di fuoco, sembra impossessata dal demonio. Un ghigno beffardo si delinea sulle sue labbra. Al contrario, l’avversaria &egrave sfinita e terrorizzata, guarda Jean Todt come a chiedergli ‘Che fare?’. Jean Todt ha lo sguardo di chi sa di aver perso, scuote la testa prima di provare l’ultima mossa disperata lanciando a Jennifer la sua cintola.
Le due iniziano a battersi con le cintole, ma non riescono neanche a sculacciarsi che Jennifer perde la sua. Non c’&egrave più niente da fare. Valeria usa la cintola di Collina per immobilizzare l’avversaria che cerca di divincolarsi, ma ormai &egrave troppo debole, la sborra contenuta nelle sue viscere appare pesantissima. Il pubblico &egrave con il fiato sospeso. Che succederà ora? Valeria sputa sul culo di Jennifer e poi sulla propria mano. Il pubblico ora ha capito. E’ la fine. Lady Fellatio penetra con il dito indice il culo dell’Arrizzacazzi, poi aggiunge il medio e l’anulare. Jennifer geme e il pubblico &egrave impietrito quando ormai tutte le dita di Valeria sono entrate nel culo della contendente. La nostra eroina ha un pugno dentro lo sfintere dell’avversaria, mentre usa l’altra mano per salutare e mandare baci al pubblico che ha già iniziato a lanciare fiori e cazzi di gomma sul campo. Dopo alcuni gemiti, Jennifer non riesce più a contenersi, caccia dalle viscere un urlo atavico, di sofferenza, di delusione, di rabbia e di infinito godimento. Si accascia al suolo!
Collina fischia la fine. Il pubblico &egrave in delirio. Jean Todt applaude la nuova regina.

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