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Racconti Erotici Lesbo

Le Regole del Gioco

By 14 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Stanca dei soliti ditalini in solitudine ed in silenzio, Francesca prese il coraggio a due mani e guardò un film porno sul proprio computer.
Non appena possibile si sedette davanti al monitor, e cominciò a toccarsi, dapprima solleticando il clitoride, poi sempre più decisamente, raggiungendo l’orgasmo, un bellissimo orgasmo, troppo presto.
Era un film in cui due fantastiche modelle si masturbavano a vicenda in una stanza da bagno ricordando i loro momenti più piccanti.
Francesca era convinta che le fanciulle godessero davvero, altro che attrici!
Come &egrave possibile non godere quando una ti lecca lentamentei capezzoli e contemporaneamente si accarezza?
Assaporando la scena che avrebbe visto l’indomani, Francesca andò a letto e si masturbò ancora e ancora.
Diventò così una affezionata del genere lesbo ed era informatissima sulle novità.
Adesso capiva come mai il suo ex marito l’aveva trascurata per anni! Ah, se solo avesse acconsentito alla proposta di vedere quei film insieme! Solo che lui, vergognandosi, aveva negato tutto e lei, stanca e trascurata se ne era andata per sempre.
Dopo qualche tempo, quei film ( a lei piacevano solo pellicole lesbo, senza violenza, solo donne bellissime, dato che ne aveva abbastanza di uomini ) non le bastavano più. Piano piano si fece strada il desiderio di un’amica, con la quale condividerli, e così cominciò una fitta corrispondenza con una donna conosciuta ad una cena, sperando che un giorno le conversazioni potessero farsi più intime. Finalmente un giorno trovo’ il coraggio di proporle una cena a casa sua.
Giorgia accettò e si presentò puntuale all’appuntamento, vestita di tutto punto, gonna di jeans cortissima e stivaletti a punta col tacco alto, generosa scollatura malgrado la stagione.
Bastò soltanto lasciarla sola col PC acceso che quella si accorse del film che era stato messo in pausa e disse:
– “Mmm vedo che non ti fai mancare nulla eh?”
A quel punto la cena si svolse con le gambe un po’ più allargate di quanto vuole il bon ton.
Dopo cena Francesca propose ( complice il vino ) un bel gioco: a turno, legate alla sedia, avrebbero dovuto guardare le scene erotiche fin quando l’altra, che aveva le mani libere, avrebbe voluto. Che serata! Che gridi, che suppliche, che dolcissime torture! Godettero fino a tardi, guardando clitoridi ingrossati, dita frenetiche, fiche palpitanti, e vennero non so quante volte, pur senza toccarsi, spasimando dal desiderio, perch&egrave quelle erano state le regole di quel gioco.
Alla fine, alla promessa di rivedersi più presto possibile, seguì un timido bacio con la lingua ed un sospiro, chissà, forse promessa di ben altri giochetti.

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