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Racconti Erotici Lesbo

LESBICA

By 3 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019One Comment

Lesbica, sono lesbica, mi sono accorta di esserlo a 19 anni, avevo frequentato parecchi ragazzi nelle varie comitive, ma era solo per emulazione nei confronti delle altre non certo con soddisfazione e piacere. Mi chiamo Vanessa ed ora ho 37 anni, sono molto alta e magra, occhi neri e capelli castani lunghi. Il primo contatto con una donna accadde, come dicevo a 19 anni, giocavo in una squadra di pallavolo amatoriale, una sera dopo l’allenamento e la doccia rimasi nello spogliatoio, con indosso l’accappatoio, ad asciugarmi i capelli davanti allo specchio, le altre ragazze erano andate via, ma io volevo asciugarli bene perché fuori faceva freddo, con me era rimasta solo Paola, una ragazza carina che nella squadra faceva la ricevitrice, un pochino più bassa di me, con un seno prosperoso che le invidiavo. Era il suo seno ad attrarmi guardandola attraverso lo specchio mentre si attardava nello spogliatoi, con indosso solo degli slip bianchi e i seni ballonzolanti. Si avvicinò, io mi voltai verso di lei sorridendo per chiedendogli cosa volesse, ma lei si pose un dito sulle labbra facendomi segno di tacere, insinuò una mano sotto l’accappatoio e mi carezzò un seno, al tocco delle sue dita sentii il capezzolo inturgidirsi, la sua mano mi schiacciò il seno poi prese a carezzarlo in senso rotatorio, un tremito caldo mi salì lungo la schiena, non ero mai stata così eccitata, con l’altra mano slaccio la cintura e l’accappatoio si aprì, sentii anche l’altra mano sul seno, poi il calore della sua bocca vicino alla mia, le sue labbra morbide che si poggiavano sulle mie, non resistetti nemmeno un attimo alla pressione della sua lingua e aprii la bocca la lingua mi penetrò, mi carezzò il palato, le guance, si aggrovigliò alla mia, sentivo fra le cosce un calore languido. Ci baciammo a lungo, io le passai una mano dietro la nuca e l’attirai più forte verso di me, le nostre salive si mischiarono in un dolce risucchio, improvvisamente un rumore ci distolse, ci allontanammo l’una dall’altra ansimando, era la donna delle pulizie che ci diceva di affrettarci. Rivestimmo e riposte le cose nelle sacche uscimmo sui viali, Paola mi prese la mano dicendomi
‘Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto, tu mi hai sempre attratta, dobbiamo stare insieme’
‘Si Paola, si mi piace, &egrave stata una sorpresa ma mi piace da morire’

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