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Racconti Erotici Lesbo

Luci di Milano

By 3 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Lucia attendeva alla stazione di Porta Garibaldi, a Milano, l’arrivo del treno
proveniente da Trento. Era nervosa, emozionata. Fremeva. Si era messa in tiro per
l’occasione: indossava un abitino bianco molto aderente che le arrivava a metà
coscia, con una fascia che si annoda attorno al collo creando una scollatura
niente male. Era bella, e con quell’abitino attirava l’attenzione su di sè. Lucia
era alta oltre il metro e settanta, slanciata, carnagione olivastra, occhi color
nocciola e capelli neri, lisci. La sua quarta di seno era a dir poco esplosiva,
racchiusa in quel vestitino stretto.

*Il treno proveniente da Trento e diretto a Milano Porta Garibaldi è in arrivo al
binario 2* la voce registrata annunciò l’arrivo del suo treno, e lei si diresse
subito in direzione del binario, arrivando appena in tempo per vedere il treno
fermarsi ed iniziare ad aprire le porte. Lucia rimase in attesa per alcuni minuti,
prima di estrarre il cellulare dalla borsa ed inviare un SMS: “ma dove sei? Non
riesco a vederti…”. Appena inviò il messaggio, un cellulare a pochi passi da lei
squillò, e la ragazza si voltò istintivamente in quella direzione. Le si
illuminarono gli occhi: Nicole era lì. Le si avvicinò subito, correndole incontro.
Nicole era bellissima, con quel top nero che a stento le copriva il seno,
anch’esso una quarta misura, e dei jeans fascianti che coprivano le gambe snelle.
Il viso aveva due occhi da cerbiatta neri, e dei capelli castano scuro che
sembravano fatti di seta.
Le ragazze s’abbracciarono subito, stringendosi con forza. Si diedero un veloce
bacio sulle labbra e si lasciarono un attimo. Sorridevano entrambe, felici di
essere insieme.
– Finalmente… – esclamò Nicole, con gli occhi lucidi
– Ciao piccola mia, andiamo a casa, dai! – rispose Lucia, iniziando a trascinarla
lontano dal binario e facendo per uscire dalla stazione.

*Clack!* la porta dell’appartamento di Lucia si schiuse, lasciando entrare le due
ragazze. La casa era ben arredata, con mobili color ciliegio, le tinte delle
pareti allegre, ed un divano ad L che era posizionato davanti alla tv. Nicole
chiuse la porta e si avventò su Lucia, baciandole le labbra e tornando a
stringerla a sè, con forza. All’assalto Lucia rispose con la stessa intensità, e
cercò di forzare la bocca di Nicole con la propria lingua per esplorarla, mentre i
seni delle due erano stretti nell’abbraccio. Si potevano sentire distintamente i
capezzoli turgidi delle due. Si allontanarono un attimo l’una dall’altra per
individuare il divano. Una si sedette, l’altra si mise a cavalcioni. Le mani di
Lucia iniziarono ad esplorare il corpo di Nicole, che era su di lei. Le mani
subito andarono ad insinuarsi sotto il top, scoprendo che la ragazza non portava
reggiseno. Mise subito le mani a coppa per poter ospitare il seno di lei nelle
proprie mani, mentre con il palmo massaggiava i capezzoli di Nicole, turgidi. Alzò
il top e affondò il viso tra le tette di Nicole, mentre le dita stringevano
entrambi i capezzoli. Nicole portò la testa all’indietro, ansimando mentre la
bocca di Lucia iniziava a risalire verso uno dei capezzoli. Lo leccò, lo
mordicchiò piano, lo succhiò delicatamente e così fece anche con il secondo
capezzolo. Restarono così alcuni minuti, poi Nicole si scostò da Lucia per
slacciarsi i jeans e calare il microperizoma che rivelò una figa ben depilata, già
calda e grondante di umori. Si sedette accanto a Lucia con uno sguardo malizioso,
e quest’ultima si alzò per inginocchiarsi tra le gambe della ragazza. Iniziò a
dare piccoli baci sulle grandi labbra, prima di portare questi baci sul clitoride.
Nel mentre le dita di Lucia già avevano iniziato ad affondare nelle carni di
Nicole, trovando un luogo accogliente. La ragazza inginocchiata prese a leccare
con foga sempre maggiore la figa di Nicole, che era sempre più aperta. I gemiti
rieccheggiavano in tutta la stanza, e Lucia aveva ormai raggiunto un ritmo
frenetico, penetrandola con 4 dita e leccandola, succhiando il clitoride. Un urlo
uscì dalla bocca di Nicole e Lucia fu investita da un fiotto di umori caldi che le
bagnarono il viso e scivolarono un poco sul collo.
Lucia si alzò, maliziosa, mentre faceva scendere il vestitino bianco. Non portava
intimo sotto, e Nicole si alzò subito per raggiungere la ragazza come una preda.
Le baciò il collo, scese lentamente sulle tette e si divertì terribilmente a
martoriare i capezzoli di Lucia, che nel mentre ansimava e mugolava.
– Mmmm…sii… – uscì dalle labbra di Lucia, mentre Nicole le mordeva quasi con
violenza i capezzoli che si facevano via via sempre più turgidi.
Nicole s’allontanò dai capezzoli di Lucia e scivolò alle sue spalle,
abbracciandola da dietro. La mano destra andò subito ad impossessarsi della
rispettiva mammella, mentre la mano sinistra scivolò tra le gambe di Lucia, a
sfiorare il suo monte di venere. La bocca di Nicole scivolava intanto sul collo
della ragazza, leccandolo e succhiando lembi di pelle con malcelata avidità.
Allontanò poi la mano dal seno di Lucia, e la bocca iniziò a percorrere tutta la
schiena mentre Nicole si inginocchiava alle spalle di Lucia. La ragazza, ormai in
ginocchio, diede un piccolo bacio sul sedere di Lucia.
– Sei splendida… – esclamò Nicole prima di posare ambo le mani sulle natiche,
palpandole appena, per poi allargarle. Le si parò davanti il buchino posteriore di
Lucia, che iniziò a leccare lentamente, passandovi sapientemente la lingua
attorno.
– No, dai… mi imbarazza… – mormorò Lucia, arrossendo violentemente.
– Shhh…lasciami fare… – rispose Nicole, tornando poi a leccare avidamente il
buchino di Lucia. Lo insalivò per bene e lentamente fece affondare l’indice della
mano destra nelle viscere di lei. La bocca scivolò lentamente più giù, andando a
posarsi sulle grandi labbra di Lucia, e iniziò a baciarle. Contemporaneamente
iniziò a muovere dentro e fuori il dito infilato nello sfintere, in principio con
lentezza, poi sempre più velocemente. Intanto la lingua di Nicole esplorò con
perizia l’intimità di Lucia, penetrandola con la lingua e leccandole le pareti
interne. Lucia mugolò a questi trattamenti, sempre più eccitata, vogliosa.
La bocca di Nicole si soffermò poi sul clitoride, succhiandolo morbosamente. Ben presto Lucia iniziò ad ansimare con maggiore intensità, finché non le si mozzò il respiro e venne sul viso di Nicole, riempiendola di umori. La ragazza si allontanò piano dall’intimità di Lucia, sorridendole. Sfilò il dito, guardandola con aria maliziosa. Lucia s’accasciò sul divano, esausta, e Nicole si sedette accanto a lei.

La sera calò su Milano, e le luci iniziarono ad illuminare Milano. Le due ragazze s’addormentarono abbracciate, sul divano, illuminate vagamente dalle luci milanesi.

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