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Memorie di un single: Marta e Luisa

By 3 Marzo 2024No Comments

Marta slinguazzava Luisa da sotto, quest’ultima le schiacciava la sua vulva quanto più poteva sulla faccia, urlando al soffitto il suo piacere. Beatamente stavo seduto sulla poltroncina di fianco al letto, col cazzo molle che guardavo quel fantastico spettacolo. Ma torniamo un po’ indietro.
Confermata la disponibilità di marta ad un possibile incontro omossessuale, mi avevo adoperato con luisa per convincerla. Ormai il rapporto con il suo ex collega si era consolidato, non abitavano insieme, avevano preferito mantenere una certa indipendenza, anche perché comunque Luisa stava in compagnia della madre, ma passavano molto tempo insieme e scopavano regolarmente. Luisa subito aveva messo le cose in chiaro, non accettava che lui fosse geloso, né di dargli spiegazioni di quello che faceva quando non lo vedeva. Tutto sommato a lui andava bene, vedovo da alcuni anni, quella relazione libera gli conveniva, scopava con luisa quando si trovava, lei non era entrata pienamente nella sua vita a rompere i coglioni che, si sa a una certa età e dopo aver già vissuto una vita matrimoniale, erano pieni e gonfi, non solo di sperma.
Con me, invece, continuava a scopare regolarmente, almeno una volta a settimana mi accoglieva nella casa e ci davamo dentro, la relazione con il vedovo le piaceva ma, continuava a scopare con me per affezione, del resto gli avevo aperto un mondo sconosciuto. Affrontai l’argomento di una cosa a tre. Gliene avevo già parlato, lei fu vaga e dimostrò curiosità ma, poi non ne parlammo più. Fu durante una scopata, la prendevo di dietro, che ritornai sull’argomento.
• Pensa se mentre ti sto scopando come ora tu avessi davanti a te una fica da baciare ………
• Ma che dici …….. a me non piacciono le donne …….. io voglio qualcosa dentro …….. e la donna non ce l’ha ………
• Ma adesso una cosa dentro c’è l’hai …….. potresti fare questo e quello …….. pensa …… daresti piacere a due, anzi tre con te, persone contemporaneamente …….. o pensa che mentre lo prendi in bocca ….. tra le gambe hai una lingua che ti tortura il clitoride fino a farti urlare ……. O pensa che vi slinguate insieme i sessi ….. una sotto e l’altra sopra al contrario…….. mentre io a turno ve lo ficco nel primo buco che ho sotto mano …….. o meglio a portata di cazzo………
Non mi rispose, ma le mie parole sicuramente fecero effetto perché in breve tempo, da poco avevo iniziato a scoparla, ebbe il suo orgasmo. Come una forsennata si girò prendendolo in bocca e mi tirò dai coglioni tutto quello che avevo. Con lo sperma che le gocciolava ai lati della bocca mi disse:
• Riesci ogni volta a mandarmi fuori di testa ……… ma come ti è venuta in mente questa storia??
• Proprio una storia non è ……… del resto al solo pensarci hai reagito bene ………. È una proposta …… ricordi quando ti dissi che avrei voluto tenere due donne nel letto ?? ebbene forse l’ho trovata….
• Ma è quella di cui mi raccontasti??
• No non è lei….. quella storia è quasi finita ……ci vediamo di rado ormai……. ne è un’altra …..
• Brutto sporcaccione…….. ma non ti arrendi mai?? e chi è ……..questa new entry ??
• È inutile fare nomi……. Vi conoscerete a tempo debito …..
Il casino successe quando portai Luisa da Marta. Arrivati al portone mi disse:
• Andiamocene …….. qui so che abita una ex collega insegnante …….. che figura e che spiegazioni darei se mi vedesse …….
• Ma dai se saliamo presto non ci vedrà nessuno …….. e poi come si chiama la tua collega??
• Marta …… si chiama Marta ……..
Cazzo era proprio lei, e adesso come facevo ?? annullare l’appuntamento non si poteva, marta era in “fregola”, luisa già pregustava un incontro per così dire proibito, non restava che dire la verità.
• Devo dirti che è proprio lei …….. marta la tua ex collega ……..
• Ma che dici ……. Andiamocene …….. che vergogna ………….
• Di quale vergogna parli?? che c’è da vergognarsi ormai……. Ognuno di voi due sa chi sono io e che avete fatto con me …… e lo stesso vale per quello che, spero, faremo stasera…… mica ci vediamo per un caffè .…e poi a nessuna delle due ho svelato l’identità dell’altra e poi vedi il lato positivo …….
• Che lato positivo ci può essere??
• Quello del piacere …….. che ti assicuro proveremo tutti e tre ………. Anzi il fatto che vi conoscete aggiungerà un po’ di trasgressione in più…………
Ancora titubante provò a fare altre rimostranze, ma io la smentivo continuamente e poi le sussurrai nell’orecchio:
• Oggi marta è in una di quelle giornate calde …… molto calde …… quando è in questo stato non guarda in faccia a nessuno …..…. E poi dimmi che non aspetti altro che una lingua ti succhi il clitoride …..…..
Trasalì a queste mie parole tentennò ancora un po’ ma, alla fine fu lei, conoscendo il cognome, a premere il bottone del citofono. Il portone si aprì e salimmo a casa di Marta. Il colpo lo subì maggiormente Marta, certamente non si aspettava di conoscere già l’altra partner. Farfugliò un buonasera facendoci entrare e disse:
• (m) Così lei è quella di cui mi hai parlato……..
• Si è lei ……..
• (l) si sono io e allora tu sei l’altra ………. Giusto??
Scoppiarono in una sonora risata, il ghiaccio si era sciolto, forse non c’era mai stato, c’era stato solo un iniziale e leggero imbarazzo dovuto al fatto che si conoscevano già. Marta ci portò subito nel salotto, ci servì del tè con biscottini, iniziò a parlare con Luisa. I loro discorsi erano incentrati, naturalmente sul lavoro, sulla scuola, Luisa volle sapere che era successo dopo il suo pensionamento e così via. Diedi inizio alle danze. Mi alzai dal divano e cominciai a spogliarmi, dapprima non ci fecero caso, intente com’erano a parlare ma, quando mi avvicinai a loro col cazzo quasi rigido mi dettero retta. Iniziarono un pompino doppio, ognuna su di un lato, prendevano il cazzo in bocca e poi con la mano lo passavano all’altra, in silenzio con complicità dividevano equamente il cazzo.
Luisa alzandosi si spogliò per prima, sedendosi di nuovo sul divano, a Marta invece bastò solo slacciare la cinta e, sempre seduta sfilarsi la vestaglia da dosso. Ricominciarono a fare quello che avevano interrotto. Andava bene avevano accettato il tipo di incontro proposto, adesso bisognava, per così dire, farle fare conoscenza tra loro. Ci pensai io, seduto sul divano avevo le loro teste che a turno contendevano il cazzo, fu facile per me spingere con lentezza le loro teste, arretrai di botto il cazzo fra le labbra e, con una spinta più decisa, feci aderire le loro bocche. Prese alla sprovvista restarono bloccate, fu Marta che, per prima, picchiettò le labbra di Luisa con la lingua, quest’ultima ebbe solo un attimo di esitazione ma, aprì le labbra e la sua lingua toccò quella di Marta.
Giocarono con le loro lingue fuori dalle bocche assaporandosi a vicenda e, poi, prendendo coraggio, si lasciarono andare ad un bacio profondo. Si spostarono in avanti, sul mio bacino e per una buona decina di minuti non fecero altro che slinguazzarsi a vicenda nelle bocche. Riuscì a sfilarmi da sotto, adesso non si limitavano solo ai baci, le loro mani cominciarono a correre sul corpo dell’altra. Fino a che naturalmente andarono a toccare i rispettivi sessi, dapprima solo in maniera esplorativa e, poi iniziando un vero e proprio ditalino. Si concessero così il primo orgasmo della serata. Affannando si lasciarono andare sul divano, decisi di aiutarle, abbracciandola da dietro spostai Luisa, mettendola in piedi, feci sedere meglio Marta, sulla punta del divano con le gambe aperte. Spostando e muovendole poco alla volta, avviai Luisa al suo primo cunnilingtus.
Luisa si avvicinò titubante alla vulva di Marta mettendosi in ginocchio, studiò quello che aveva davanti e, timidamente, tirò fuori la lingua. Essendo inesperta non sapeva cosa fare, ma soprattutto se le fosse piaciuto farlo. Prese confidenza con l’odore ed il sapore e iniziò a picchiettare le pieghe del sesso. Dal canto suo Marta silenziosamente si lasciava baciare, concentrata sulle sensazioni che stava provando. Per Luisa fu facile, anche essendo la prima volta, capire cosa fare e in quali punti dedicare la maggiore attenzione. Approfittai di questo momento. Concentrata da quello che stava facendo Luisa non replicò quando, presala per il bacino, la sollevai in piedi. Fu Marta a protestare per la breve mancanza della faccia su di sé, ma subito rimediò mettendole la mano sulla nuca e tirandola a sé. Mi posizionai dietro a Luisa, le allargai le gambe, spinsi in basso il suo fondoschiena, giocai con la cappella nello spacco e gradatamente la infilzai. Reagì a questa mia intrusione inarcando ancora di più la schiena verso l’alto per accoglierlo quanto più poteva dentro di sé. La pompavo lentamente, uscendo da lei e rientrando fino in fondo, solo a fine corsa le davo una botta più forte, schiacciandole la faccia sulla vulva di Marta. Cominciarono ad ansimare entrambe. Si fermò un momento.
• (L) è questo che dicevi ………. Io da sola posso dare piacere a due persone …….
• Si intendevo proprio questo ……… ma aspettati di prendere anche il tuo ……..
• (L) attiva e passiva ………. Non pensavo fosse possibile e……..così…… così bello……..
• (M) smettila di parlare …….. ci sono quasi …….. continua e fammi morire ……..
Inorgoglita da queste parole Luisa riprese con più dedizione a lavorarle la fica, ormai introduceva sempre più a fondo la lingua, dividendosi fra dentro la vagina e fuori sul clitoride, Marta si stava approssimando al piacere, fu Marta ad aprire le danze, con entrambe le mani afferrò la testa di Luisa attirandola fortemente a sé, quasi a volerla far entrare dentro, fu squassata da un forte orgasmo che la lasciò tremante e scossa da forti spasmi. Dopo di lei venne prima Luisa e poi subito dopo io. L’orgasmo di Marta fu senza dubbio scatenato da me che intensificai le spinte, ogni mia botta era trasmessa con la faccia di Luisa alla vulva di Marta. Luisa aspettò che l’amica finisse di contorcersi per gli spasmi di piacere, per poi iniziare anche lei a godere, ottenuto il suo scopo fermò il suo lavorio, poggiò una guancia sulla fica e aspettò che gli montasse l’orgasmo.
• (L) dai ……. Dai …….. vieni fai presto ……….
• Eccomi ………… aahahahahh
Quasi a voler dimostrare una sua esclusività su di me, mi stava aspettando, scatenandosi anche lei insieme a me in un grosso piacere per entrambi. Ma Marta non era di questo avviso e marcò anche lei il territorio. Aspettò che finissi di scaricarmi e, messasi a sedere bene sul divano la girò ancora piegata col culo verso di lei. La bocca andò direttamente fra le gambe a lappare e succhiare quello che stava cominciando a uscire dalla sua vagina. A Luisa non restò altro che prendermi in bocca il cazzo per pulirlo.
Ci lasciammo cadere sul divano, esausti da questo primo giro di piacere. Ricominciò Marta, attirò su di sé Luisa per una serie di baci infuocati e passionali, poi, facendosi forza con le mani sui suoi glutei la spinse verso l’alto con la bocca tra le sue gambe. Voleva ricambiarle il favore che aveva avuto. Anche con lei la volontà di provocare piacere prevalse sull’inesperienza.
• (M) ma quanta ne hai ancora ……….. e tu quanto ce ne hai data ………. Esce ancora …… mmmm è com’è buona ………
• (L) ti piace ?? anche a me ……… ha un buon sapore ………
• (M) si ma questa sa anche di te ……… spingi con i muscoli …….. cacciala tutta fuori ……..
• (L) aspetta ……….
La lingua di Marta si intrufolava quanto più poteva nella vulva di Luisa che, contraendosi cacciava ancora gli umori residui che conteneva. Marta finita la sua pulizia iniziò, come aveva fatto Marta su di lei, un lento lavorio sulle zone erogene, col risultato che Luisa cominciò ad affannare e gemere. Mi alzai e le infilai di nuovo il cazzo nella bocca, che iniziò poco a poco a prendere consistenza. Davanti a me avevo questa scena: Marta, seduta sul divano a gambe larghe, Luisa con le ginocchia ai suoi lati con la faccia dell’amica tra le gambe si manteneva con le mani sulla parete. Mi intrufolai, per quanto potevo dietro a Luisa e, mettendomi in ginocchio penetrai Marta, il mio posizionarsi tra le sue gambe era solo per completare il quadro d’insieme, la posizione almeno per me era abbastanza scomoda. Riuscii a darle appena qualche botta e mi alzai.
• (M) nooooo che fai ………. Adesso tocca a me ………
• (L) non ti distrarre ……. Continua …….. mmmmmm come mi piace ……….
• (M) noooo voglio qualcosa anch’io………
• Ti posso dare solo questo ……… mi devo ricaricare ………..
Sforzandomi mi accucciai di nuovo fra le sue gambe e, la penetrai di nuovo. Come detto prima, la posizione non era una di quelle più agevoli, non riuscivo ad entrare fino in fondo, ma solo per due tre centimetri indirizzando i colpi verso l’alto, verso il punto in cui convergevano la maggior parte delle terminazioni nervose che portano la donna al piacere. Ancora una volta le due donne furono prese dal piacere e portate verso una lunga e appagante pace dei sensi. Stravolti e sudati ci lasciammo andare di nuovo sul divano.
• (L) cazzo ……… che goduta ……….
• (M) si ……… bella ma soprattutto nuova ……….
• (L) nuova ?? perché nessuna ti aveva mai ……….baciata lì ??
• (M) solo i maschi……. E non tutti proprio bene …… ma tu ……. Mia cara sei stata magnifica ……
• (L) anche tu sei stata brava ……..
• È dire che è stata la prima volta per entrambe ……… devo dire che non me lo aspettavo …….. ma adesso ……… andiamo a letto ……. Qui è stato bello ….. ma mettiamoci più comodi ……. La serata non è ancora finita ……..
Ascoltate queste parole, con sguardo sognante e carico di desiderio mi seguirono nella stanza da letto di Marta. Non iniziammo subito ad amoreggiare tra di noi, avevamo bisogno di recuperare le forze. Ci limitammo ad abbracciarci a vicenda, le nostre bocche si alternavano tra di loro nei baci, le nostre mani correvano sui corpi sudati massaggiandoli. I corpi si muovevano nel letto scambiandosi di posizione, fino a che Marta bloccò Luisa sulla schiena rovistandola di nuovo tra le gambe con la lingua. Iniziarono così un sessantanove molto lento e dolce. Sembrava che seguissero l’una i movimenti dell’altra, me ne accorsi perché Marta dal perineo scese fino al culo, Luisa la seguì andando anche lei a lambirle l’ano. Oppure quando la stessa Marta prese con le labbra il clitoride di Luisa succhiandolo fortemente e dandole una staffilata di piacere, ricevendo a sua volta lo stesso trattamento.
Si rotolavano nel letto, sempre nella posizione del 69, alternandosi a chi stava sopra e chi sotto oppure mettendosi in laterale, con le rispettive mani sul culo dell’altra per non perdere la presa, ed avere la faccia incollata alle rispettive vulve. Mi accorsi che non cercavano subito il piacere, ma piuttosto il contatto prolungato con i rispettivi sessi, appena avevano i primi spasmi di godimento, cambiavano posizione e ricominciavano da capo.
Le lasciai giocare tra di loro per un po’ di tempo e, poi decisi di intervenire. Appena una vagina era a portata di uccello la penetravo, giusto una decina di botte lo toglievo e, subito trovavo una bocca pronta che lo accoglieva e lo puliva degli umori della vagina precedentemente penetrata. Quando lo mettevo dentro, una lingua si divideva tra la mia asta e il clitoride. Fu in una di queste occasioni che ebbero un altro orgasmo.
Ripetei la posizione di prima, ma stavolta pompavo marta da dietro, aveva inarcato il culo verso l’alto, luisa, sempre incollata alla sua vulva la slinguava fortemente, marta, invece si era fermata, non slinguava più, le mie spinte da dietro spingevano ritmicamente la sua faccia sul sesso di luisa, dai gemiti sempre più prolungati che emetteva, quest’ultima parve gradire la cosa. Decisi allora di non fermarmi, di continuare e portarle verso l’orgasmo. Intensificai gli affondi nella vagina di marta, uscivo quasi del tutto da lei e poi le entravo dentro in un sol colpo, lei fermò la faccia sul sesso dell’amica, aprì la bocca quanto più poteva, non lo vedevo ma, sicuramente la sua lingua entrò quanto più poteva nella vagina di luisa.
Marta si dimenava sotto i miei colpi, mugolii sordi le uscivano, per quello che poteva, dalla bocca, luisa cominciò a lamentarsi di piacere sempre più, le mie spinte date a marta si riversavano su di lei, come se stessi scopando anche lei. Fu luisa che capitolò per prima, ebbe il suo piacere spostando la faccia dal sesso di marta, urlò il suo orgasmo cacciando uno strillo e uno sbuffo di aria dai polmoni che mi riscaldò i coglioni che penzolavano vicini alla sua faccia. Ma ancora con l’orgasmo che continuava riprese a succhiare e slinguare la vulva di marta che dopo poco, tremando e, venendo incontro alle mie spinte fu sopraffatta dal piacere e si accasciò sul sesso di luisa. Fermai i miei affondi, profondamente piantato in lei, sentì quasi risalire lo sperma dai miei coglioni, la sensazione fu che non uscì a schizzi, ma defluì lungamente nelle profondità di marta, come se, anziché godere, pisciassi lo sperma in lei.
Luisa, ancora affannando, spinse le mie gambe facendomi uscire da marta, si posizionò con la faccia sotto la vagina dell’amica e attese. Non aspettò a lungo, accolse il mio liquido seminale nella bocca, questo usciva a poco alla volta, ogni boccone che faceva chiudeva la bocca e ingoiava e così fino a che sembrò che fosse finito. Ma luisa insistette, con le mani allargò e poi strinse i glutei di marta, uscirono ancora altre gocce, finito questo con una mano massaggiò e le premette il pube, un altro fiotto di seme liquido uscì, prontamente succhiato da luisa, premendo ancora dalla vagina fece capolino un’ultima goccia di liquido bianco, più denso del precedente, che ondeggiò dal centro della vagina formando una lunga linea di bava, luisa si fermò guardandola affascinata, marta muoveva appena le anche, facendo si che, questa scia di bava ondeggiasse davanti agli occhi di luisa che, dopo poco ne lambì la punta con le labbra e aspirando la succhiò tutta. finita la pulizia a marta si dedicò a me, tirandomi di nuovo verso il culo di marta, accolse nella bocca tutto il mio cazzo, ormai molliccio e, pulì anch’esso.
Fiaccati dal piacere ci lasciammo andare sul letto. Mi misi al centro con le due donne distese ai miei lati. Apparentemente appagate stavano ferme, si muovevano appena, finché prima una poi l’altra poggiando su un lato intrecciarono le gambe sulle mie, riposammo per una buona ventina di minuti. Nessuno di noi tre dormì, l’intento era quello di riprendere le forze per un nuovo round, tutte e due erano mie amanti e, più che per loro, sapevano che, se volevano ancora qualcosa da me, in termini di durezza e liquido, dovevano aspettare. In breve, tra i loro corpi caldi e sudati che si strusciavano su di me, l’odore forte di sperma e di vagina, il mio uccello iniziò a prendere consistenza, all’unisono si alzarono e cominciarono a lavorarlo insieme.
Se lo divisero da buone amiche, alternandosi a vicenda sull’asta, sulle palle, allungandosi addirittura fino al buco del culo che titillarono con la punta della lingua. Non disdegnarono anche di succhiare i miei capezzoli, tutto questo mi portò in breve ad una rinnovata erezione. Luisa si impalò per prima su di me, marta era impegnata sul mio petto; dunque, non si era accorta del mio rinnovato vigore, cosicché luisa ne approfittò e in un unico movimento passò la gamba dall’altra parte del mio corpo e, impugnando l’uccello centrò il suo buco calandosi di botto e accogliendolo per tutta la sua lunghezza. Marta alzò la testa dal mio petto e la guardò stupita.
• (m) e brava hai fatto prima di me ……….
• (l) mia cara …. Come dice …….. ?? chi dorme non piglia pesci ……….
• Non litigate………. Se mi conoscete sapete che anche se è duro ci vuole molto tempo prima che vengo di nuovo………..la terza per me è la più lunga ………. Quindi penso che potete fare a turno prima che io venga di nuovo ……….. ma marta……… vieni accomodati sulla mia faccia ……….. godete insieme ……
Non se lo fece ripetere due volte e, anche lei piroettò con la gamba posizionandola dall’altro lato, allargò le gambe più che poteva e si mise perpendicolarmente con la vagina a poca distanza dalla mia faccia, fu facile e naturale per entrambe spostarsi in avanti per abbracciarsi ed iniziare a baciarsi profondamente tra di loro. In questo frangente stavano ferme ma, soddisfatte della posizione in cui stavano, cominciarono a muoversi roteando le anche, luisa si gustava il mio cazzo piantato in lei e marta si godeva la mia bocca sul sesso. Luisa fece una cosa che, se non lo avessi visto con i miei occhi non mi sarei mai aspettato. Abbracciando l’amica fece scendere una mano fino ai glutei, contorcendosi le infilò da dietro un dito dentro la vagina e poi dopo, estrattolo gocciolante di umori glielo mise tutto nel buco del culo. A questa intrusione marta brontolò appena, del resto il suo culo era allenato a prendere dita e cazzi dentro. Per non essere da meno anche lei si umettò il dito con i suoi umori e anche lei lo piantò nel culo di luisa che, avendo iniziato per prima non poteva replicare nulla. E così entrambe, doppiamente stimolate si avviarono di nuovo verso il piacere che, soffocarono ognuna nella bocca dell’altra.
Con un’intesa che non mi sarei mai aspettato cambiarono di posto, il mio cazzo era appena uscito da luisa che subito si ritrovò nell’antro caldo di marta, così come la vagina di luisa sulla mia faccia. Ripresero la posizione di prima e ricominciarono, marta a cavalcarmi e luisa a strusciarsi su di me. Stavolta, oltre a baciarsi incrociarono le loro mani a tenaglia sui loro corpi, una mano e, più precisamente un dito nell’ano e, l’altra tra le gambe proprio sul clitoride. Fu ancora una volta luisa a stupirmi, titillò prima il clitoride di marta e poi introdusse il dito in vagina, facendolo scorrere parallelo alla mia asta. Marta emise un lamento.
• (m) ma che fai??
• (l) ho sentito che c’era ancora dello spazio …….. e allora ………
• (m) è vero …….. adesso sì che mi sento piena ………. Muovilo verso l’alto ……… si così ……….aaahhhhhh …….. aaaahhhhhhh……… continua ……… più forte ……… vengoooooo………
Marta fu assalita da una serie di orgasmi, fu sicuramente uno orgasmo multiplo, perché ad ogni spasmo di piacere luisa non si fermava, continuando a stimolarla internamente portandola di nuovo al piacere, alla fine sono sicuro che ebbe almeno tre o quattro ondate di seguito. Dopo l’ultima ondata di piacere che accolse alzando le mani verso l’alto e, urlando per l’ultima volta, si lasciò cadere sfatta e distrutta sul letto. Luisa non perse tempo, mi diede una veloce ma profonda imboccata al cazzo e si impalò di nuovo su di me. Mi cavalcò forsennatamente fino a che bisbigliò:
• Fai presto…… ci sono quasi ……….. mettimi anche un dito dentro………
Aiutata da lei che si alzò di poco per farmi intrufolare il dito, continuò a cavalcarmi. Anche lei presa dalla doppia stimolazione, il cazzo le rovistava la fica fino in fondo, mentre l’ultima falange del dito le premeva penso il punto “G”, annunciò il suo piacere con una serie di urletti strozzati, per poi culminare in un ultimo urlo che, sentendolo da fuori, sembrava più di dolore che di piacere. Sfatta e distrutta anche lei si accasciò su di me. La mia erezione non accennava a diminuire, questo sicuramente le stava incominciando a dare fastidio, così anche lei rovinò sul letto. Distese ai miei lati stavano in uno stato di semi incoscienza, non dormivano, avevano lo sguardo sognante e rilassato, la bocca aperta per respirare più profondamente. Mi inginocchiai sul letto, col cazzo durissimo e con la cappella quasi violacea, marta si riprese per prima e subito la mano corse ad impugnarmi l’asta, dolcemente, capii che non voleva masturbarmi ma solo sentire la presenza del membro nella mano.
• (m) ma tu …….. non ti abbatti mai??
• Lo sai che la terza per me è lunga ………..
• (l) io lo so ………. L’ultima volta mi hai distrutta ……….
• (m) ma non è giusto ………. Non so tu luisa ………. Ma per me basta così ……..
• (l) anche per me ……….. mi avete soddisfatta entrambi ………… però dobbiamo fare qualcosa per questo poverino………….
Finì quest’ultima frase dandomi un buffetto sul cazzo, dall’alto verso il basso, il cazzo dopo il buffetto scattava di nuovo come una molla verso l’alto, divertite da questo lo fecero entrambe un altro paio di volte.
• Volete fare qualcosa per me ?? bene giratevi e mettetevi un cuscino sotto la pancia ………..
• (m) ma cosa vuoi fare ancora ?? me la sento di fuoco e mi brucia un po’ ………
• (l) anche la mia ………… la sento aperta e insensibile ……….
• Si è vero……… le vedo arrossate e gonfie……. Sicuramente non sarebbe piacevole per voi ……… ma …….invece il buco più sopra ha appena ricevuto un dito………… che ne pensate ???
Non replicarono e si misero come avevo detto. Ai miei lati avevo i loro culi davanti, di poco rialzati dal materasso, diedi la priorità a luisa, mi accucciai dietro lei e posizionai la cappella sull’ano. Lei, facendo come le avevo insegnato, sforzò il muscolo rettale e lo aprì quel tanto che bastava, e le fui in breve tutto dentro, cominciai a scoparle il culo con affondi lenti e profondi, una decina di botte e lo tolsi. Passai a marta, il suo ano era più allenato ed elastico come avevo già avuto occasione di provare, mi bastò appoggiare appena la cappella e spingere che le entrai senza sforzo da parte mia e senza problemi per lei. Anche a lei riservai una decina di botte e poi mi staccai. Passai di nuovo a luisa, stesso trattamento di prima e poi ancora a marta. feci così un altro paio di volte poi mi stancai, andare da una parte all’altra del letto, mantenendosi con una mano mentre l’altra posizionava il cazzo sull’ano era stancante, e poi volevo finire, volevo godere anch’io per l’ultima volta di quel lungo pomeriggio. Allora le feci spostare, feci poggiare marta col busto sul bordo del letto con le gambe penzoloni fuori, luisa invece la posizionai sopra marta, con la vulva schiacciata sul suo culo. Mi posizionai dietro di loro, il cazzo stava proprio all’altezza del culo di luisa, mentre per marta bastava appena piegare le gambe per infilzarla. Così, più comodo, iniziai a scopare i loro culi alternativamente. Lo mettevo in un buco, due tre botte, e poi passavo all’altro. Avevo deciso di sborrare nel culo di luisa, lo preferivo, prima perché stava perfettamente allineato al mio cazzo, poi perché più stretto e anche perché mi sentivo più affezionato a lei. Iniziai con luisa, poi passai a marta, quando vedevo che l’ano di luisa cominciava a chiudersi ritornavo da lei e così via. Le due donne non protestavano, i loro budelli abituati al cazzo man mano offrivano sempre meno resistenza. Cominciarono le prime avvisaglie di piacere in me, brividi mi salivano dal fondo schiena fino alla testa, cominciai ad affannare. Marta se ne accorse.
• (m) ti manca poco vero ??
• Si mi manca pochissimo …………
• (m) e dove hai deciso di svuotarti ???
• Ti dispiace se riempio luisa ??
• (l) siiiii ……. Marta lascia che mi riempia le budella ……….. ti prego ………… la prossima volta toccherà a te ……..
• (m) va bene ………. Ma ti prego mettilo ancora una volta dentro di me …….. e poi ………..
Durante questo scambio di battute stavo nel culo di luisa, mi tolsi, sia per ritardare la mia venuta che per esaudire la preghiera di marta, la penetrai di nuovo e, poco prima di venire, velocemente mi ritrassi e affondai di nuovo nel culo di luisa, tempo due tre botte che le sparai in fondo all’ano tutto quello che ancora mi era rimasto nei coglioni. Nelle botte finali, avevo costretto luisa a distendere le gambe, cosicché si trovò completamente sopra marta. Il mio peso e, sicuramente i colpi dati, fecero emettere a marta un peto prolungato che si unì al mio grugnito di piacere.
Restai dentro luisa fino a che il mio cazzo non si smollò, lo sfilai. Marta da sotto non parlava, imbarazzata da quello che le era successo, allora per equilibrare la cosa, premetti con le mani i glutei di luisa, spingendola sulla schiena dell’amica, dopo due o tre pressioni anche lei rilasciò aria dal culo.
• (m) scusate ……… non so che mi è capitato ……..
• (l) anche io mi scuso ………… che vergogna ………..
• Di cosa vi scusate ?? dei rumori che avete fatto ?? ma è normale che succeda ………
• (m) come normale ??
• (l) ma le altre volte che me lo hai messo nel culo non è capitato ……….
• Se lo prendete nel culo e basta, il cazzo entra una sola volta e poi esce quando ha finito …….. ma se entra e esce, come abbiamo fatto stasera, vi fa entrare aria continuamente …….. aria che poi deve uscire ……… semplice ……….. assieme al cazzo ho pompato aria ……….. ahahahahaha
Rincuorate da questa spiegazione si rilassarono e si fecero anche loro una risata, ma i loro visi si rabbuiarono di nuovo quando videro il mio cazzo. Ormai molliccio, ma ancora disteso, era pieno di striature di muco, maggiormente di colore scuro, l’odore che cominciava a diffondersi nell’aria era inequivocabile. Intervenni di nuovo.
• Cosa c’è che non va ??
• (l) il……. Il coso………. È tutto sporco ……….. scusa …….. mi vergogno molto…….
• (m) anche io ti chiedo scusa ………… mi sento sprofondare dalla vergogna ……..
• Ancora ??? ma la volete finire con la vergogna ??? è normale che possa succedere qualcosa del genere, del resto il buco del culo serve esclusivamente a fare una cosa ……….. per quanto possiate essere pulite, e lo siete senza dubbi, qualche traccia rimane sempre ……….. tutto sta da entrambi le parti a non farci caso più di tanto ………… ma adesso vado a lavarmi ……….
Le lasciai lì a pensare e corsi in bagno a farmi un veloce ma accurato bidè. Ritornato da loro le invitai a fare altrettanto. Restarono a lungo nel bagno, dai rumori capì che a turno si erano fatte una doccia, avvolta da un accappatoio marta e da un grosso telo bagno luisa ritornarono nella stanza da letto. Marta aprì un cassetto e mi porse un accappatoio, capendo ciò che voleva andai nel bagno e mi feci anch’io una doccia. Le trovai sul letto nude, intente a parlare e ridere. Distese ed appagate, del resto avevano fatto del sesso piacevole e soddisfacente, si carezzavano appena, senza malizia, le mani seguivano il contorno dei loro corpi, non indugiavano più di tanto sulle parti sensibili. Marta mi vide e:
• Pizza ?? che dici ??
• Per me va bene ……….. luisa che dici ??
• (l) si va bene anche per me ……… però faccio prima un salto a casa …….. vedo mia madre come sta, la faccio mangiare e poi ritorno…………. Diciamo che una buona mezz’oretta e ritorno……….
• (m) va bene………. Allora le faccio venire per le nove …….. che dite ??
Ci organizzammo sull’orario e sulle pizze da ordinare, luisa si vestì velocemente e andò a casa. Io ne approfittai per stendermi sul letto e fare un pisolino, mentre marta ordinò le pizze e, nel frattempo sbrigò alcuni servizi di casa.

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