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Racconti Erotici Lesbo

Mia moglie è una fantastica lesbica

By 13 Giugno 2021Giugno 15th, 2021No Comments

Paolo e Lucia sono una coppia da poco sposati, lui 35 anni, lei di 10 anni in meno.
Una bella storia d’Amore la loro, inizia da 5 anni culminata con il loro matrimonio.

Ma qualcosa stava per cambiare nel loro rapporto…

Fin da quando si conobbero Paolo ebbe sempre la certezza della bisessualità della sua compagna… lo capiva a pelle, dai rapporti speciali con alcune sue amiche, da certi gusti e modi di fare. Questo aspetto dell’Amore della sua vita lo eccitava, fin da adolescente aveva sempre fantasticato sul mondo Lesbo, ritenendo il corpo femminile la cosa più bella del creato.
La giovane coppia di marito e moglie erano affiatati ed innamorati, ma non se n’era mai parlato apertamente di queste perversioni, Paolo riteneva ci volesse una situazione giusta per far aprire la moglie a certe tematiche e gradatamente volle cercare di avvicinarsi al discorso.
Inizió a spingersi un po’ più in là sessualmente essendo più disinibito e regalando sex toys alla sua Lucia, che sembrava gradire i nuovi giochi…
Passavano i mesi e Paolo aveva sempre più come obiettivo quello di scoprire la vera natura sessuale della moglie e successivamente di sviluppare il suo lato lesbo: toglierle ogni freni inibitore, percependo nascosto dentro di lei un lato perverso molto grande, ma frenato e molto riservato.
Vibratori, Magic Wand Hitachi, ovetti Lovense Lush, Plug anali, vestiti in latex… nel giro di un anno la sua Lucia aveva un set di giochi erotici da fare invidia a una pornostar.
Una sera durante i preliminari Paolo le fece vedere un video porno lesbo e finalmente Lucia eccitata, ammise la sua attrazione verso il genere femminile.
Su di giri Paolo nei mesi successivi proseguì negli acquisti di sex toys fino addirittura a regalarle uno Strap On auspicando che sua moglie trovasse una compagna con cui utilizzarlo, ma Lucia disse che purtroppo nessuna amica era così disinibita.
Il giovane marito non si demoralizzó, ma addirittura contattó tramite Onlyfans diverse pornostar a livello internazionale per vedere se qualcuna poteva essere disponibile a una “scappatella” con sua moglie e alcune furono molto interessate alla storia della giovane coppia, ma oltre a qualche video non si concluse nulla.
Ma la fortuna volle che Lucia strinse un rapporto più stretto con una collega del suo ufficio molto particolare che si rivelò molto disinibita… iniziarono a messaggiare sempre di più e una sera tornando da una cena aziendale scappó un bacio tra le due.
Erika, questo il nome della collega, la eccitava molto e da quella sera, quando i due sposini facevano sesso non facevano altro che parlare della collega: Lucia non vedeva l’ora di poterla invitare a casa con una scusa per poterle saltare addosso.
L’occasione arrivó: Lucia la aspettava a casa con dei leggings aderenti e come consigliatogli da quel porcellino di suo marito il Lovense Lush infilato nella sua vagina, acceso.
Appena entrò si baciarono intensamente e sentendo un ronzio Erika domandò: “ma che cos’è?!”
Lucia sorrise sorniona anche se i suoi leggins già fradici parlavano da soli…
Si recarono in camera da letto ed
Erika fu molto colpita dalla grande quantità di sex toys dall’amica e nel pomeriggio in un crescendo di passione li provarono tutti, godendo in tutti i modi.
Paolo era entusiasta, il suo sogno si era realizzato e disse alla moglie con un sorriso perverso: “basta che io resti il tuo partner primario” e Lucia rispose: “ma certo Amore mio!”, anche se Paolo stava già pensando al prossimo passo…
Da tempo egli insisteva con la moglie che provasse un trattamento di cui aveva letto su un forum del deep web: un trattamento utilizzato dalle attrici porno per allentare i freni inibitori.
Consisteva nel privarsi dei sensi, essendo immobilizzati da corde, bendati e con una ball gag che impedisse di parlare: tramite sessioni di orgasmi provocati con lo stimolatore hitachi magic wand sul clitoride, un ovetto vibrante nella vagina e un plug anale per permettere una migliore stimolazione della parte posteriore del punto g. Secondo studi dell’università del Vermont si perdeva, dopo una serie di “sedute”, sempre più il senso del pudore… in maniera permanente.
Più lunga era la privazione sensoriale, direttamente proporzionale l’efficacia del trattamento: dal punto di vista biochimico avveniva una saturazione dei recettori della dopamina e dell’acetilcolina e questo permetteva la creazione di un legame di dipendenza fisica simile a quello che produce l’oppio: si diventava letteralmente sessodipendenti.
Erika era una ragazza molto disinibita e ben accolse l’idea di sottoporre l’amante a questo trattamento: non vedeva l’ora di togliere ogni inibizione alla sua amata Lucia per renderla completamente sua.
Un pomeriggio preparò tutto il necessario e dubbiosa, anche se eccitata, Lucia acconsentì.
Il trattamento durò molto più del previsto, facendo perdere quasi i sensi a Lucia.
Il giorno dopo però Lucia era eccitata, anche se stranamente silenziosa e volle ripetere l’esperimento e questa pratica proseguì per qualche tempo.
Inizialmente sembrava non essere cambiato niente, ma i suoi atteggiamenti si fecero sempre più provocanti.
Aveva bisogno di sesso ogni giorno ed era la sua priorità nella giornata… Con Erika lo faceva sempre di più e l’amica dormiva spesso nel letto di Lucia per la felicità di Paolo che era ben felice di vedere la loro passione e ogni tanto parteciparvi anche. Un giorno, particolarmente annebbiata dalla passione per la sua amata, Lucia bació in ufficio Erika scatenando le risate e l’imbarazzo dei colleghi.
Le due amanti si fecero tre tatuaggi uguali e iniziarono a non nascondere più il loro rapporto lesbo, tenendosi per mano quando facevano shopping insieme per le vie della città ed apparendo al mondo come una coppia.
Le loro pratiche si fecero sempre più estreme e coinvolsero anche Paolo solo per il piacere del godimento, ogni tanto, di un cazzo di carne e non dei loro strapon con cui si prendevano giornalmente.
Una sera Lucia tornò a casa con un collare di latex al collo; subito Paolo lo notò essendo un grande amante del genere.
Lucia disse: “Amore mio, avevi ragione su tutto, non riesco più a fermarmi con Erika… credo di essere sua e oggi me l’ha dichiarato regalandomi questo collare da schiava, dopo che mi ha sverginato analmente… è stata bravissima, mi ha leccato a lungo come facevi tu e mi ha dilatato a poco a poco… e poi fatto avere diversi orgasmi anali.
Paolo era eccitatissimo e le rispose: “Amore mio avere una moglie lesbica è sempre stata la mia più grande perversione, non mi dà fastidio se sei di Erika, se anche io faccio parte dalla tua vita.”
Lucia rispose ridendo: “Ma certo, sei sempre il Solito, ti nascondi dietro ai tuoi modi da bravo ragazzo ma sei un porcello incredibile, Ti amo tanto anche se ora più che bisessuale sono al 100% una lesbica dichiarata.”
Paolo aveva ottenuto il suo scopo: trasformare la sua seria mogliettina in una lesbica disinibita e senza freni.
Ed era felice.

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