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Racconti Erotici Lesbo

QUANDO LA CHAT TI CAMBIA LA VITA – TERZA PARTE

By 19 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Rimasi spaventata e sorpresa da quella foga, da quella violenza della ragazza, ma nello stesso tempo la mia eccitazione era incontrollabile.
Mi trovavo le dita di Chiara nella mia bocca, le stava spingendo dentro per farmi succhiare fino in fondo il mio nettare; mi stava guardando con aria divertita e provocante.
– TI piace eh? Mi diceva in modo beffardo.
Io ero intimidita da quel modo di fare cosi aggressivo e forte, sicuramente mi stava dominando con la sua potenza fisica, inaspettata in un corpo cosi delicato.
Tolse improvvisamente le dita dalla mia bocca e, avvicinandosi a me, in modo completamente opposto a prima, con grande dolcezza pose la sua bocca sulla mia e iniziammo a baciarci languidamente.
La sua saliva si stava mischiando alla mia, la sua lingua cosi dolce si muoveva ora freneticamente ora leggermente sulla mia lingua, sulle mie labbra per uscire dalla bocca e leccarmi le guance, il naso, gli occhi e scivolare poi nuovamente dentro la mia bocca.
Sentivo il suo seno sul mio, i suoi capezzoli turgidi si muovevano lentamente sul mio corpo, il che mi faceva fremere di un piacere intensissimo e travolgente.
La sua pelle delicata e liscia faceva attrito con la mia e il calore che ne derivava era piacevolissimo anche se la temperatura esterna era alta.
Dopo un quarto d’ora almeno di queste carezze Chiara mi disse:
– Stai ferma qui che arrivo con una sorpresa.
– D’accordo, le dissi con un sorriso di compiacimento.
La vidi uscire di spalle e non potevo non notare la rotondità del suo culetto, bello sodo, ben fatto, con le natiche ben divise da quel solco che nascondeva il suoi gioiellino, quel buchino che avrei voluto baciare ed annusare.
Pochi minuti dopo fece ritorno con una scatoletta in mano.
– Cos’&egrave? Le chiesi divertita e incuriosita.
– Aspetta e vedrai’
Chinandosi sotto di me sentivo che stava aprendo la scatoletta ma non potevo vedere cosa c’era dentro; sentivo che stava trafficando, toglieva qualcosa dal nylon. Un attimo dopo la vidi risalire verso di me con una mano dietro la schiena.
– Cosa tieni li?
– Chiudi gli occhi..
Con un po di timore feci come mi aveva chiesto.
– Non preoccuparti, vedrai che ti piacerà.
Sentii che stava iniziando a masturbarmi di nuovo anche se ero già molto eccitata e bagnata; a un certo punto con le dita mi allargò le labbra e percepii un oggetto freddo appoggiarsi alla vagina ed entrare facilmente dentro; aprii gli occhi di scatto per vedere cosa stavo facendo; sorridente Chiara mi stava inserendo nella vagina una serie di palline colorate, le famose palline cinesi di cui avevo sentito tanto parlare ma mai viste’
– Cosa stai facendo??
– Stai calma, mi disse a bassa voce Chiara, vedrai come ti piacerà.
Mi stava battendo il cuore fortissimo per quella nuova emozione; mi sentivo completamente nelle sue mani, come una bambina inerme.
Una ad una inserì le palline, 4 o 5 tutte dentro la mia vagina, dalla quale ora spuntava solamente il filo che le teneva unite.
– Scendi ora, mi disse Chiara prendendomi per mano.
Scesi dal tavolo e ci mettemmo a camminare per la stanza; la leggera vibrazione delle palline nella mia vagina mi costrinse a fermarmi quasi subito. Una eccitazione nuova, mai provata prima, con quel movimento interno che stava stimolando il mio punto G e tutta la mia vagina.
Mi sedetti sul divano, con Chiara subito dietro di me; col dito si mise a titillare il mio clitoride gonfio e turgido, a leccare i miei capezzoli, e poi lentamente iniziò a sfilare dalla vagina ad una ad una le palline cinesi intrise dei miei succhi umorali; ogni volta che una pallina si faceva strada dalla mia vagina, allargandola, per uscire, era per me un colpo tremendo al mio sesso stremato. Quando l’ultima pallina uscì, Chiara ne prese una e se la portò alla bocca per leccarla, guardandomi di traverso. Io ero stravolta da quelle emozioni continue, ma desideravo piu che mai avere un orgasmo che Chiara, con grande abilità, non mi aveva ancora fatto avere.

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